Gabriel

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Perfetto.Gabriel ormai era convinto di aver trovato il posto ideale in cui ricominciare a suonare.
Suonerei di fronte a qualsiasi personaspecificò nel caso che al barista fossero venuti dei dubbi e lo disse con la sicurezza tipica di chi è consapevole di essere bravo a fare qualcosa ma non se ne vuole vantare. In effetti gli sarebbe andato bene anche un locale di bassa lega per cominciare e l'importante era cominciare subito.
La ringrazio per la disponibilitàdisse all'affermazione che il barista avrebbe consegnato i suoi dischi al direttore. Nelle copertine Gabriel aveva pose naturali ed era vestito con il suo solito stile,solo gli sfondi erano diversi. Avrebbe potuto avere l'ossesione di piacere fisicamente agli altri ma considerava il suo corpo come un foglio su cui dipingere,ecco il perchè dei suoi tatuaggi. Non aveva mai posato nudo sulla copertina di un disco perchè i suoi tatuaggi erano molto personali, non voleva sbandierarli agli occhi del pubblico.Quindi anche per questo non aveva social ed era sicuro che chiunque avrebbe apprezzato il minimalismo delle sue copertine.
Grazie anche dell'incoraggiamento,lo spero proprio. Chissà,magari mi ispirerà stare tra gente che ha un obiettivo e sa come raggiungerlo,a cominciare da lei.
Ammirava ogni persona con una direzione e anche il barista.Chissà quanta strada aveva fatto per trovarla poi gli venne in mente che lo stava aiutando verso il suo obiettivo.
Poi divenne quasi deluso alle sue parole ma si riprese in fretta.La mia musica è melodica e tranquilla, di certo non disturberà chi si fa un pisolino.Suonerò in una stanza vuota e chiuderò la portapromise rendedosi conto che si era interotto a causa di un cliente. Avrebbe ripetuto poi quello che stava dicendo.
Ok,allora chiedo alla reception una stanza. Dove si trova? Non vorrei perdermi di nuovo.

Gabriel

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Avrò un pubblico? Fantastico.Gabriel già si vedeva suonare in uno stadio,i suoi nonni e sua sorella in prima fila.Ma questo più in là,tra un anno o due. Per sua fortuna i suoi nonni erano abbastanza giovani quindi gli acciacchi dell'età ancora non li avevano colpiti e di conseguenza avrebbero potuto venire a sentirlo. Sono le piccole cose a origine delle grandi cose quindi tornò alla realtà del presente.
Sì,ce le devo avere.Aspetti che guardo nella borsae si tolse la tracolla per poi frugarci dentro. Nel periodo sabbatico che si era preso non era certo restato con le mani in mano. Gabriel non era pigro,faceva sempre qualcosa per alimentare le sue ossesioni. Quindi prima pulì le demo con un panno di stoffa che aveva nella borsa poi le appoggiò sul bancone.
Ecco, sono in buone condizioni. E contenevano dei pezzi della sua anima ma era sicuro di consegliarle a chi se ne sarebbe preso cura. Per lui non era semplicemente uno scambio per ottenere il successo,anzi. Era come svelarsi a un'altra persona anche se questa persona era professionale.
Uh,bene, infatti ho scelto apposta il posto perchè so che ha un discreto sucesso. Chissà se qui troverò la mia strada.Ovvero un'idea di come orientarsi,cosa essere,a cosa aderire. Gabriel seguiva sempre le sue ossesioni ma non gli dicevano a cosa credere o più prosaicamente chi votare. Non aveva degli ideali precisi e sperava che in quel posto li avrebbe trovati.
E la cosa migliori era cercali subito.Sì che vorrei provare però vorrei anche sapere se avete una stanza libera per questa notte,mi piacerebbe respirare l'atmosfera di questo hotel.Forse avrebbe trovato qualcuno che gli desse una direzione precisa.

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Ah ok, ho solo sbagliato posto ma non sono mai stato in un hotel in vita mia e questo bancone mi sembrava proprio la reception. Invece non lo è,mi scusidisse Gabriel con l'ingenuità della sua esperienza. In effetti aveva visto la casa dove abitava con la sua famiglia poi Ilevermony, Brakebils e casa sua. Insomma molti post ma non un hotel.
Di solito suono in bar senza hotelsi giustificò leggermente in imbarazzo.Però ho sentito parlare di questo e quindi eccomi qui.
Gli sembrava un buon posto dove cominciare e annuì alle sue parole successive.
Ha ragione, la musica è la mia vita. Lo disse cercando di non dare l'impressione di esserne indipedente come invece era. Non era il caso di svelare il suo disturbo anche se sarebbe venuto ben presto alla luce. Gabriel sperava che niente lo spaventasse e di dare una buona impressione.
Alle parole sul direttore fu sorpreso.Assistere? Io pensavo che fosse lui a farmi il provino. Come non detto. In realtà la faccenda gli procurava un certo sollievo. Voleva dire che non doveva per forza esibirsi davanti al direttore. Gabriel ricordò che quel ragazzo, Nicholas, aveva accenato all'obbligo di farlo suonare di fronte a una delle direttrici del Luxury Paradise. Qui evidetemente erano meno fiscali sulla cosa.
Il barista disse poi che si sarebbe potuto esibire per lui e Gabriel fece un ampio sorriso.
Grazie,è magnifico per me avere qualcuno disposto ad ascoltarmi.Se non fossero stati sconosciuti,l'avrebbe abbracciato tanto era entusiasta. E la sua disponibilità al contatto fisico andava di pari passo con il suo umore.
Bè,insomma,le farò ascoltare due o tre canzoni poi lei se le piacciono potrebbe raccomandarmi al direttore. Gabriel usava qualunque mezzo per raggiungere i suoi obiettivi, anche disonesto quindi il suggerimento non gli sembrava fuori luogo.
Oppure potrebbe avvisarmi quando è qui per un vero provinorispose alla seconda opzione.
Poi gli diede il foglio e il barista disse che l'avrebbe fatto recapitare.
Sì,magari una canzone o due. Anche se non è un vero provino,è comunque qualcosa.

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Quell'uomo era solo il barista ma Gabriel credeva nella teoria dei sei gradi di separazione quindi quello era il primo grado da affrontare per incontrare il direttore. Capisco e mi scusi, mi sono sbagliato. Non avevo visto il bargli disse. Era vero,quando lui si poneva un obiettivo non vedeva altro e questo lo rendeva un pò ingenuo. Diede comunque un'occhiata verso l'ingresso.
Sarebbe un buon posto dove suonarepensò ad alta voce. Lui era indubbiamente il cantante da bar che raccoglieva applausi senza dover per forza essere esposto ai rischi della fama. E trattandosi di un soggetto peculiare,la fama gli avrebbe procurato guai,ansie e problemi quindi meglio evitare.
Bene, sono felice che le sia stato detto del mio ingresso qui. Gabriel era rassicurato dalla cosa. Il barista piegava e ripiegava il panno il che gli fece pensare di aver incontrato qualcuno compulsivo come lui. Se era così,sarebbe stato semplice intedersi. Gabriel era calmo al momento e deciso.
Uhm,non ho mai sentito il termine consierge in vita mia ma io faccio musica tranquilla che può anche essere un sottofondo. Ed è di genere malinconico.
Siccome c'erano cose che non poteva esprimere a parole, Gabriel le esprimeva con la musica. Gli sembrava così di aver un dialogo con il mondo anche con chi non avrebbe mai capito il suo modo di essere. Ed era importante perchè si costruiva un legame infinito.
Quindi sarebbe stata anche l'occasione per farsi un pubblico fedele che non lo avrebbe ai lasciato.
Penso che nel bar potrebbe andare bene per me. è un ambiente modesto e sereno,mi pare di capiredisse esponendo il suo punto di vista.In tre anni di college aveva suonato in posti diversi ma mai in un hotel come quello.
Era da tempo che non lo faceva perchè si era preso un anno sabbatico a causa del suo piccolo problema.
Ha ragione infatti io sto ricominciando a suonare dopo un anno.Però non ho dimenticato come si faaggiunse.Il barista doveva averlo preso per un principiante ma non lo era. Semplicemente non sbianderava ai quattro venti la sua abilità ma in quel caso un pò di orgoglio personale non guastava.
E l'uomo lo guardava come se gli stesse dando un consiglio e un incorragiamento in quella direzione. Lo sconosciuto era ignaro che la sua benevolenza avrebbe potuto portare Gabriel a chiedergli sempre consiglio e a invadere la sua vita. Sì,perchè il giovane musicista,come tutte le persone ossesive,non instaurava rapporti sani. Ma comunque il rapporto era ancora lontano dal nascere anche perchè non aveva ancora suonato lì. Anche se sapeva che c'è l'avrebbe fatta con le buone o con le cattive.
Gabriel sapeva essere anche senza scrupoli nel raggiungere i suoi obiettivi.
Il commento successivo però gli fece capire che non avrebbe avuto bisogno delle cattive.Aveva conquistato la fiducia di chi lavorava nel posto in cui doveva suonare ed era cosa fatta.
Sorrise,sinceramente soddisfatto.
Allora non vedo l'ora di farle sentire qualcosa. A lei o al direttorerispose entusiasta. E aveva intenzione di farlo subito,non era tipo da sprecare le occasioni.
Quindi mi vuole dire che posso fare adesso il provino?. Gabriel aveva delle emozioni molto forti ed era quindi evidente la sua speranza. Sembrava che lì avessero apprezzato la sua musica,non si sentiva spaventato dallo sguardo scrutatore dell'uomo e ne era indifferente perchè nella sua testa c'era l'idea fissa del provino.
Giusto,non è lei che mi giudicheràosservò vedendolo poi lasciare il panno per cercare carta e penna.
Le sarei grato se mi dicesse con chi devo parlare. Ok, va bene.
Le cose in quel posto oviamente andavano un pò per le lunghe,bisognava avere solo un pò di pazienza. E Gabriel c'è l'aveva,era il vantaggio di essere ossesivi. Certo,ora sarebbe stato teso fino alla chiamata ma poi avrebbe svolto il suo provino.
Il barista gli diede un foglio e una biro nera. Con una precisione certossina Gabriel scrisse nome,cognome,il suo numero di cellulare e la sua mail.
Ho pure l'indirizzo mail,nel caso dovesse servire

Gabriel

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Gabriel scorse un uomo dietro il bancone e assunse un'espressione determinata. Se era quello il direttore non gli avrebbe dato pace finchè non gli avesse fatto fare un provino,sapeva essere piuttosto insistente.
Buonasera, è lei il direttore? Qualcuno mi ha contattato dicendo che avete bisogno di un musicista e io sono qui per questo.Prima di procedere con il provino,però,vorrei essere sicuro che state cercando proprio musica del genere che faccio io. Perchè è malinconica ma posso provare a suonare anche qualcosa di romantico.
Ora doveva vendersi bene ed essere convicente.Sì,non sono famoso e questo sarebbe il locale più elegante in cui io abbia mai suonato però me la cavo. Del resto non sarei qui se fossi stonato.
Era ossesionato dal pensiero di suonare e ci aveva già provato nei corridori del college ma tutti l'avevano preso per matto.Bè,non erano molto lontani dalla verità.
Gabriel sembrava tranquillo ma era preda delle sue ossesioni quindi poteva anche essere pericoloso.
Ho già la chitarra con me e qualche canzone. Posso modificare il mio repertorio a seconda dei gusti dei clientiaggiunse. Sperava che questo gli desse una chance e davvero era intenzionato a farlo. Sapeva che l'Imperial aveva una clientela particolare,questo pensiero gli fece aggiungere la frase sucessiva.
Rispetterò tutte le regole se vengo preso