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Il fiorire dell'albero si accompagnò a quello di un sorriso. Rimase immobile ad osservarlo riprendersi solo per poi ritrovarsi davanti improvvisamente il doblone di giove. Ebbe giusto il tempo di acciuffarlo con uno scatto repentino prima di sentirsi risucchiata in una nuova realtà. Si ritrovò in una semplice stanza. In altre circostanze forse si sarebbe concentrata nel tentativo di trovare qualche indizio, ma il timore che i carcerieri di Lucinda e delle fiammelle luminose fossero lì in agguato pronti a strapparle via il suo premio la fece scattare in direzione della porta più veloce di un falco che ha adocchiato la sua preda. La caccia in fin dei conti è tutta una questione di tempistiche e Melanie di certo non si sarebbe lasciata cogliere di sorpresa. Quando finalmente fu di nuovo al punto d'incontro si riunì con il gruppetto di prima. Calcifer sembrava essere più agitato che mai, ebbe giusto il tempo di lanciare un'occhiata al suo compagno di corso. Giusto per assicurarsi che anche lui fosse dell'idea di seguire la luce, cosa che in qualsiasi altra circostanza avrebbe cercato di evitare. Corsero fino ad una porta e per tutto il tragitto tenne la mano destra nella tasca della giacca, lì dove c'erano le foglie di alloro. Avrebbe preferito di gran lunga avere la certezza di poter essere in grado di affrontare la prova successiva, ma affidarsi ai rimedi della nonna ebbe comunque un effetto calmante. Calcifer scomparve dai suoi pensieri quando varcata la soglia si ritrovò letteralmente in mezzo alle stelle. Non avrebbe saputo dire da dove venisse la luce. Il salone racchiudeva uno spicchio di universo che si allontanava verso l'alto per perdersi in un soffitto buio e profondo. Riconobbe immediatamente la costellazione di Orione vicino all'equatore celeste e poi vicino quella del sagittario. Seguì le stelle con lo sguardo congiungendo ogni stella a quella successiva come faceva da bambina. Fin quando non arrivò finalmente a posare gli occhi alle mastodontiche statue davanti a lei. Si portò ai piedi di Atena e ne osservò i riflessi bluastri sulle curve grigie del marmo. Come affamati i suoi occhi si affrettavano a riconoscere ogni dettaglio e ad imprimerlo nella memoria. Seguì con i polpastrelli i lineamenti della luna crescente sul piedistallo di marmo. Ce n'erano di simili su ogni statua con la luna in una fase diversa. Si voltò per guardare calcifer interrogativa "Sai che significato hanno queste lune messe qui, calcifer?". Fu voltandosi che finalmente incrociò l'ordinato sistema di tubi trasparenti che occupava buona parte del pavimento del salone. Al centro c'era un altro specchio d'acqua. Seguì i tubi più grossi fino a dei pianeti sospesi a media altezza. Li riconobbe facilmente: la terra, la luna e mercurio. Per ognuno di essi c'era un corrispettivo senza alcun tubo alla sua base. Dallo specchio d'acqua si dipartivano anche tubi più sottili, li seguì incuriosita fino ad una boccetta incastonata al centro del cancello. "E' questa l'uscita?" domandò alla lucina fluttuante, mentre si inginocchiava per osservare il contenuto della boccetta. All'interno c'era un gas fluorescente di un viola pallido. "Qualcosa mi dice che qui dentro non c'è semplicemente ossigeno". I condotti portavano fino al laghetto d'acqua. Possibile che dovesse miscelare l'argon con l'acqua? Poi altri tubi portavano ai pianeti sospesi. Mentre rifletteva nell'aria comparve un secondo aforisma. Si trattava della chiave per uscire di lì. "Che ne pensi?" domandò facendo un cenno al ragazzo "Se chi esercita la saggezza è l'alchimista che sa manipolare l'acqua e l'aria, vuol dire che noi dovremmo usare il "pensiero" cioè l'alchimia per rimettere quei tre pianeti in orbita lì su, giusto?". Sollevò il braccio indicando con l'indice la riproduzione del sistema solare che gravitava sopra le loro teste. "E secondo me per aria intende l'argon che sta qui dentro" mormorò picchiettando sulla superficie della boccetta per osservare il gas attorcigliarsi in mulinelli violacei. "E va bene piccolo, vediamo se la mamma riesce a farti ragionare". Senza troppe cerimonie Melanie si leccò il palmo delle mani e li strofinò con le dita per cancellare il cerchio alchemico che aveva utilizzato per manipolare l'acqua. Quando sulla pelle non ci fu altro che un vago alone nerastro sfilò di nuovo la biro dalla tasca della giacca per disegnare su entrambi i palmi un secondo simbolo alchemico. Posizionò le mani aperte intorno alla boccetta e focalizzò tutta la sua concentrazione sul fluido al suo interno. Quando percepì la propria mente avere come una presa sul corpo del gas spostò le mani in modo che questo scorresse in modo uniforme lungo i tubicini sottili. Camminò lentamente fino alla pozza d'acqua. Prima che il gas uscisse dallo sbocco dei tubi cancellò di nuovo i cerchi alchemici e disegnò sui palmi quelli utili per la manipolazione della densità. Man mano che il gas violaceo usciva prima che si disperdesse nell'aria Melanie ne comprimeva gli atomi per alzare la temperatura fino a 20 gradi e cercando di mantenere su di esso una pressione lieve, di appena un barometro. In questo modo avrebbe costretto l'argon a mescolarsi con le molecole d'acqua. "Beh io ci ho provato, come procediamo ora?".
Skills utilizzate • disegna il cerchio alchemico su entrambi i palmi • usa manipolazione dei gas nobili • disegna di nuovo i cerchi alchemici su entrambi i palmi • usa manipolazione della densità per solubilizzare l'argon nell'acqua • | Bonus pg Altre Materie:
Evocazione
Magia Runica
| Skills sbloccate Nome: Analisi alchemica Tipologia: Conoscenza Requisiti: 18 a I lezione I anno Descrizione: il mago conosce alla perfezione tutti i simboli alchemici indicati nella teoria, questo gli permette di analizzare i cerchi alchemici con cui viene in contatto, riconoscendo le trasmutazioni relative - a seconda dell'anno a cui è arrivato. Azioni: 1 azione Durata: istantanea
Nome: Cambio di densità Tipologia: Manipolazione Requisiti: 20 a I lezione I anno Descrizioni: questo incantesimo permette di manipolare la densità di qualsiasi fluido naturali (liquido e gas) e solido, andando a lavorare a livello di legami molecolari (rafforzandoli/indebolendoli) e, quindi, tentando rispettivamente di avvicinare/allontanare gli atomi fra loro. Ciò, dunque, permette di modificare il volume, mantenendo invariata la massa. Si può applicare a un’area di raggio massimo di 12 metri, a una distanza massima di 10 metri. Conseguentemente alla manipolazione della densità, si può manipolare: - la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede. - La pressione dei gas e dei liquidi - La temperatura dei gas NB: per quanto riguarda i solidi, dovrete tenere conto della duttilità del materiale. Meno saranno duttili, più energia userete. Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione) Durata: 3 turni
Nome: Dominio dei liquidi Requisiti: 22 a I lezione I anno Descrizione: incantesimo che permette di manipolare le molecole presenti all'interno di un liquido in modo tale che la sua massa possa essere mossa e modellata a piacimento del mago. Il liquido potrà essere di qualsiasi tipologia, benché esterno a corpi viventi, e potrà essere spostata fino ad una distanza massima di 10 metri dal mago. Movimento: imporre le mani sul liquido da manipolare Azioni: 2 azione (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione) Durata: 2 turni
Nome: Dominio dei Non Metalli Tipologia: Manipolazione Requisiti: 23 I lezione I anno Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri. Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione). Durata: 2 turni.
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