A Place Like Home.

Il viso di Jude si illumina e gli ci vuole un secondo per sentire un senso di benessere nascere e allargarsi nel petto come non avesse più niente di cui preoccuparsi. Le cose per quella sera stanno andando alla grande e non può continuare a raccontarsi balle. Vuole rimanere per un po’, anche se New York non è il suo genere di città e l’idea di fare cose come pagarsi l’affitto vanno contro tutto ciò in cui crede. Piegarsi a certi tipi di imposizioni socio-economiche è praticamente come infilarsi in una gabbia che non ti lascerà più andare. Però vuole credere che alla fine le cose non siano così tragiche, o almeno riesce a farlo per adesso, che Jude è vicino a lui e sente la malinconia della sua presenza. ”Andiamo era vietnamita! Non vi ho portati mica a magiare scarafaggi e lo sai che avrei potuto” non a caso ha una lunga storia di sperimentazione alle spalle che comprende anche i più svariati insetti. Grilli, scarafaggi e scorpioni sono piacevolmente croccanti, ma ha scoperto che non vale lo stesso per invertebrati e vermi in generale, disgustosamente viscidi e mollicci. ”Mmmh non mangio un hamburger decente da una vita. Ti sorprenderà ma non ci sono steackhouse outback in Egitto”. Dettaglio che inizialmente aveva preso bene, d’altronde ha sempre combattuto la globalizzazione imperante generata da certe catene di distribuzione intercontinentali. Purtroppo con il passare del tempo l’astinenza da carne rossa industriale ha finito per farsi sentire. ”A quanto pare c’è anche un limite al numero di kofte che puoi mangiare in un anno senza che comincino a darti la nausea. Chi l’avrebbe mai detto”. Accende il televisore cercando di destreggiarsi tra le funzionalità del telecomando e le milioni di opzioni disponibili. Cerca tra le commedie romantiche e si rende conto che è rimasto più indietro di quanto immaginasse. ”A quanto pare hanno continuato a fare film romantici anche dopo che Hugh Grant ha smesso. Non ci credo. Scommetto sono tutti smancerie e niente satira. Non è che possono tutti essere come Harry ti presento Selly, ma nemmeno da cariarti i denti. Voglio dire, cercano di venderci questa favola dell’amore come se fosse il felici e contenti l’unico modo in cui la vita diventa degna di essere vissuta. È ridicolo. Come donna dovresti opporti, sai? E’ soprattutto la tua categoria ad essere quella bersagliata da questo genere di film”.

Jude nasconde al mondo una vena cinica che riaffiora solo a volte, circostanze che ogni volta lo sorprendono. Sa di essere stato lui a dare il via al discorso moralista su come il mondo percepisce le donne, ma non si sarebbe spinto a dire che le donne non possono amare chi vogliono. In fondo in paesi come l’Arabia o l’India può essere anche vero, ma si tratta di realtà fuori dalla norma. Forse è stata solo precipitosa, eppure in verità è come se si fosse lasciata sfuggire un pensiero che l’attraversa davvero. Isaac si sofferma ad osservarla dal divano, chiedendosi che cosa volesse dire davvero, se c’è qualcosa che non le dice. Gli afferra lo stomaco una strana sensazione d’ansia, la paura che quella frase sia pericolosamente vicina a un discorso che ha fuggito per anni. Rifugia lo sguardo sulla televisione, cercando di affollare di nuovo la mente con pensieri superficiali pur di corpire il silenzio terrorizzato in cui è piombata. Jude cambia argomento e per Isaac è come poter tornare a respirare. È stato solo un attimo eppure gli è sembrato di precipitare. Il sollievo gli permette di aprirsi in un sorriso, anche se tirato, quando entra in gioco Scary Movie. ”Soren troverebbe appropriata l’idea che abbia preparato il discorso per il suo matrimonio guardando un b movie”. Inoltre l’idea di guardare Scary Movie gli piace da matti, non ha mai avuto la possibilità di guardare film americani nell’ultimo anno. Anche se si è portato dietro il portatile non è mai rimasto sul pc più a lungo di quanto non fosse necessario. Gli piace stare in mezzo alla strada, a bere alcolici locali e guardare i passanti. Eppure ora che ne ha l’opportunità si rende conto di quanto gli sia mancato stare davanti la tv. ”Non lo so. Il fatto è che vorrei dire qualcosa di personale, ma non vedo Soren da anni e non conosco sua moglie, che vedrò probabilmente per la prima volta al matrimonio. D’altro canto lo sai che non credo nel matrimonio quindi anche augurare una vita di coppia felice e duratura mi sembrerebbe come… non lo so… mentire. È complicato, mi ci sto scervellando da giorni”. Isaac si passa le mani sul volto per scacciare la confusione che gli preme da tutte le parti. Non sa bene cosa dire, si fida di Soren e del fatto che sia innamorato. Può darsi che durerà, come può darsi che finirà sotto i colpi della vita. Figli, affitto, lavoro, tasse. La vita dissipa i legami e spezza le persone. Non è facile. ”Forse potrei optare per il buon vecchio lunga vita e prosperità” mormora per poi rivolgersi a Jude sfoggiando un perfetto saluto vulcaniano. ”Comunque Scary Movie, mi sembra un’ottima idea, anche se preferisco il 4. Charlie Sheen è il migliore in assoluto”. Cerca tra i titoli nella speranza di trovare il film di Zucker. Quando finalmente lo trova preme play e dopo pochi secondi l’intro della miramax films oscura lo schermo. Isaac si volta verso Jude per guardarla qualche altro secondo, sembra rilassata, c’è solo una vaga ombra nel suo sguardo, un dettaglio che l’accompagna da quando è bambina. È in grado di donarle un’aria pensosa e insieme un po’ malinconica, suggerisce che ci sia un angolo della sua mente in cui nessuno ha accesso, nemmeno lui. Allunga una mano sul suo ginocchio che massaggia con leggerezza mentre torna a guardare il film.