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Jay
Bonus post: 35
Cammini disinvolto tra la folla del bar lasciando maddox e il suo amico medico a bancone. Individui facilmente le scale che portano al piano superiore, sono leggermente appartate, ma non è difficile notarle, portano ad una sorta di soppalco e poi girano, una volta superata al piccola curva della scalinata si è al sicuro da occhi indiscreti, ma non è facile arrivarci senza insospettire il barista al bancone. La folla d'altro canto sembra non curarsi affatto di chi sale e chi scende, per la semplice regola "meglio farsi gli affari propri se non si vuole finire con una pallottola al centro della fronte". Per quanto riguarda suoni ed olfatto, sfortunatamente la puzza di chiuso, birra e sudore, mescolata al fumo di tabacco e sigari e forse anche qualcosa di più ti impedisce di sentire niente. Il fracasso tipico di luoghi affollati in più non ti permette di ricevere alcun tipo di informazione riguardo i suoni che vengono dal piano superiore. -
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Alexandr e Rohan
Bonus Post: 37
Bonus combo: +5
Le tre creature accerchiano Rhoan e due di loro attaccano immediatamente. Mentre Rhoan (cd40: 37+17) evoca un golem di polvere che assorbe il fuoco generato da Angirash, Alexandr lo raggiunge rapidamente e tenta di evocare uno scudo magico (cd47[la cd è molto alta sia per la difficoltà dell'incantesimo sia per le tempistiche che dovrebbero essere molto rapide per riuscire ad arrivare in tempo]: 37+7) senza però riuscirci in tempo. Entrambi rimangono bloccati all'interno del carcere di corallo che inizia ad assorbire la loro energia magica (-1 agli incantesimi successivi). Ma non vi perdete d'animo e combinate due blocchi elementali (cd47[la cd è necessariamente alta per via dell'elevato potere magico che richiede bloccare tutta la magia elementale]: 37+5-1+15).
Il blocco durerà (d6: 2) 2 TURNI compreso il corrente.
Il blocco impedisce l'attacco delle creature, che (cd17: 18) però notano l'arrivo di un nuovo ospite. Iniziano cosi a muoversi nella sua direzione, pronte ad attaccare una volta uscite dai limiti del blocco elementale. -
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Perdonami se è breve, ma mi stai appassionando un sacco e volevo troppo risponderti, ma devo anche studiare parecchio quindi ora corro di nuovo al mio libro, spero comunque che possa in qualche modo piacerti Daniel CallawayPoi venne un sentimento nuovo, un sentimento che non credeva Isobelle avrebbe mostrato tanto presto. Qualcosa di molto simile alla compassione, macchiato dal distacco ironico con cui cercava di tenerlo a distanza. Forse la definizione migliore per quella tristezza derisoria, cinica, era commiserazione. Una sfumatura di significato che tradiva comunque quel suo tentativo di comprensione. Le sorrise bonario, cercando il suo volto tra le parole che scioglievano finalmente l’ostinato mutismo in cui era solita chiudersi. Soppesò la frase inclinando leggermente di lato la testa, era ancora molto ermetica, cosi attese silenziosamente il tempo necessario a farle formulare meglio ciò che l’angustiava. Le parole che vennero accennarono a più linee di pensiero, che Daniel cercò di afferrare una ad una per non lasciarsele sfuggire. Le tenne strette come ami di palloncini d’elio, leggeri e sfuggenti al punto da dover fare uno sforzo per riuscire a rimanere al passo della sua voce e non lasciare ai propri pensieri il tempo di trasportarlo tra le sue valli di riflessione. Ciò che più di tutto accolse fu l’astio con cui accompagnava quelle frasi, sembrava sinceramente irritata dalla magia bianca e dai suoi dogmi, gli ricordava per certi versi Caspar, sempre pronto a cavillare su qualsiasi dettaglio scritto e verbale della religione di Pelor. Fortunatamente per Isobelle lei ancora poteva approcciarsi all’aspetto laico della magia bianca. Quando la ragazza s’interruppe Daniel prese qualche istante di riflessione. Portò gli occhi davanti a sé, poco in alto, dove retine di cordoncino tenevano i loro bagagli al sicuro sopra le teste dei sediolini vuoti. Isobelle era involontariamente deragliata verso un’interpretazione fin troppo rigida della magia bianca, doveva riportarla verso i binari, ma sarebbe stato difficile senza rischiare che prendesse tutte le sue parole per altre leggi da seguire. La magia bianca soprattutto agli inizi ha il piacere della libertà, permette a qualsiasi sentimento di uscire all’esterno e spesso si accompagna ad un senso risanante di sollievo. Ironico come proprio lei invece la trascinasse dietro di sé come l’ennesimo peso. «Niente può cancellare i nostri errori, vivono con noi. Il percorso di magia bianca permette però di accettarli, aiuta le persone a rialzarsi ed andare avanti. Può essere un bastone per lo zoppo, ali per un carcerato, un respiro di sollievo per chi soffre. La magia bianca in sé non ti chiede di scegliere le masse al posto di chi ami». Quello era Pelor. Probabilmente l’aspetto più difficile da accettare della sua religione, ma sicuramente quello più giusto. Difronte qualsiasi decisione veniva prima il sacrificio di se stessi. Pelor in questo modo incitava semplicemente a proteggere il prossimo professando la forma più crudele di altruismo, ma anche quella che avrebbe permesso di salvare più persone possibili. Persone che avevano madri, padri, figli, fratelli e amici che li amavano, persone che non avevano nessun altro capace di proteggerle. I chierici del passato in effetti evitavano di costruirsi una famiglia per non rischiare di dover scegliere. Ormai quella era un’usanza abbandonata, ma che aveva devastato tantissimi chierici con la crudeltà del dubbio. Daniel scacciò quel pensiero che attraversò oscurò solamente per un istante l’azzurro limpido dei suoi occhi. «La magia bianca ti permette di aiutare chi ami. Non ti ho mai detto di soffocare i tuoi sentimenti, anzi a lezione ricordo sempre a tutti che la magia bianca non ha limiti, se sentissi che una persona che ha fatto azioni malvage contro persone innocenti merita comunque di essere curata, tu saresti in grado di farlo. Tutto ciò che si pone tra te e il prossimo è la tua volontà. Vuoi aiutare quella persona? A volte questo mette in luce il proprio lato peggiore, ma non devi esserne spaventata perché anche le ombre fanno parte di te stessa, non esiste luce senza buio, non esiste bene senza male. Ciò a cui i maghi bianchi aspirano, l’unica cosa davvero importante, è trovare l’equilibrio. E non è un gioco da ragazzi. Io per primo ho molte difficoltà, perché tendo sempre a sbilanciarmi verso il bene, lapidando di me ogni aspetto negativo e perdonando negli altri qualsiasi azione malvagia». .Everything we see is a perspective, not the truth
Edited by Joy. - 20/7/2017, 16:19 -
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Theresa
Bonus post: 36
E vabeh già lo sai che io amo le tue strategie quindi ciancio alle bande ed esito rapidamente le tue azioni.
Prepari l'armatura.
Attivi senza problemi destino comune (cd35)
Entri in comunione con al materia di cui è fatto il pavimento del piano superiore (cd36) questo ti permette di sapere che i blocchi di pietra in realtà sono composti da morbido calcare con un alto contenuto di caolinite. Inoltre percepisci un'alta concentrazione di granito. Tutti materiali molto utili per chiunque domini la terra, ma non ciò non può dirti con certezza se c'è un incantesimo in atto.
Evochi la sfera di alluminio (cd34) che percorre un tragitto perfettamente lineare fino alla parete opposta senza attivare alcun tipo di trappola. Questo ti dice sicuramente che il piano non presenza alcuna pendenza e che nessuna trappola si trova nell'atrio.
L'osservazione del tuo spirito non rivela niente di nuovo, il pavimento è semplicemente fatto della stessa pietra delle pareti, è finemente decorato con motivi floreali e geometrici. Individua delle trappole già scattate con vicino degli scheletri ormai in avanzata decomposizione, probabilmente i tombaroli che hanno rubato tutto il rubabile. Ma non c'è nemmeno un pezzo del corredo del re horus. La tomba è stata completamente depredata.
Cammini in giro, ma niente prova a fermarti.
Edited by Joy. - 20/7/2017, 16:13 -
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Papa Coefeus Chinue
Papa Coefeus Chinue
Prete Hoodoo
Bronx
code by .isabella. -
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shay
Bonus Post: 36
La prima osservazione al piano terra ti mostra una semplice stanza rettangolare molto fresca, sulle due pareti laterali ci sono due fiaccole che illuminano l'ingresso ad altrettante scalinate. Una sale e l'altra scende. Le pareti sono decorate con numerosi disegni messi in fila uno sopra l'altro, del tutto scoloriti dal tempo.
Il tuo spirito va a fare una ricerca sui piani superiori, ma sembra che sia tutto assolutamente vuoto, colonne, affreschi e sabbia, niente di più. Rakh torna piuttosto deluso dal fatto che non ci sia proprio niente da bruciare.
Al piano superiore, mentre aspetti che la ricognizione dello spirito termini, ti avvicini per osservare meglio le incisioni sulle pareti. Per lo più sono disegni del tutto sconnessi tra di loro, ma di tanto in tanto ci sono immagini più ampie delle altre. Raffigurano un robusto uomo con la testa d'aquila; il suo occhio destro risplende come il sole, e regge in mano un'ankh. Viaggia su una galea volante. Un altro disegno raffigurano degli uomini in tunica inginocchiati di fronte ad un sole oscurato dall'eclissi. E infine il disegno dello stesso uomo robusto seduto su un trono con in mano uno scettro, con la sommità a forma di testa d'aquila .
Continui la preparazione dell'armatura -
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La barriera di logan alle scale è scomparsa.
Vi esito perchè cosi potete andare avanti, però vi ricordo, che per avere il bonus combo è necessario fare delle azioni combinate con un unico scopo o obiettivo
Theresa e shay
Bonus post: 35
E la missione inizia anche per voi. E' praticamente l'alba, o poco meno, in ogni caso è mattina presto e al bar dell'areoporto Theresa si avvicina con aria innocente al pilota assoldato dal macusa per chiedergli l'accendino. L'uomo, come ogni buon maschietto che incontra, accende piuttosto allegro la sigaretta pensando ai mille modi con cui potrebbe attaccare bottone, ma alla fine è troppo timido e non ha il coraggio di mettersi a parlare. Triste e sconsolato si avvia nell'area fumatore, dove poco dopo entra anche un'altro uomo. shay non gli fa nemmeno finire di fumare, che incrociato lo sguardo di theresa si getta sull'uomo e lo soffoca fino al momento in cui sviene. Lo porta in bagno, gli ficca la faccia nel cesso e gli spara un bel colpo in testa. Un lavoro pulito.
Ma passiamo alle cose serie, Theresa usa l'incantesimo di disillusione sul pilota tramortito (cd39: 35+8) con successo, l'uomo accasciato sul cesso cosi è praticamente invisibile e rimane tale anche quando shay lo uccide.
Theresa non è una donna che si lascia prendere alla sprovvista ed utilizza un incantesimo di manipolazione delle parti umane su shay, skadi e se stessa (cd37: 9 , 12, 3 ) senza nessuna difficoltà .
Arrivate nell'areo ed entrate nella stiva, aspettate le ore di viaggio che non sono poche, fortunatamente si tratta di un jet privato, quindi tutto sommato i mette meno di un aereo normale. Quando l'aereo atterra ve ne rendete conto per via degli scossoni. shay esce dalla stiva e si affaccia fuori dall'aereo giusto in tempo per notare i due agenti entrare nella piramide. I maghi locali stanno ancora parlando con il pilota, che saggiamente vi sta dando il tempo di uscire senza essere visti. Attivi destino comune(cd35) e intanto dai via chissà quale parte della tua anima per avere un'armatura.
INTANTO....
In america sono passate abbastanza ore da richiedere le prime pulizie. Gli inservienti con tanto di moccio e secchio iniziano a sparpagliarsi in scaglioni per ripulire l'areoporto. -
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Logan
Bonus Post: 33
Ebbene si. E' arrivato il momento di essere coraggiosi e non indugiare oltre . Utilizzi (cd37: 33+19) di nuovo l'incantesimo di cripto sull'uccello che svolazza in tondo poco sopra di te, nulla pare essere cambiato dall'ultimo volo di ispezione. Intanto avanzi lentamente attraverso la navata centrale. I primi passi sembrano tranquilli, non accade nulla, appena superi le prime due colonne di cristallo il viola prima cupo ora si illumina di un colore intenso.
d4: 3
Colonna dx:
Una volta illuminatasi intensamente davanti a te si manifesta una distorsione spaziale di breve durata, subito dopo, al suo posto, compaiono due spiriti di V livello
1) Angirash.SPOILER (clicca per visualizzare)Spiriti delle fiamme che credono nella forza purificatrice del fuoco, come fosse una scintilla quasi divina. Possono sembrare tranquilli, moderati, ma prima o poi emerge il lato più folle della loro indole. Sono votati al fuoco in modo parossistico, al punto da essere convinti della necessità di ardere fino a incenerire completamente qualunque cosa di valore. Questo aspetto è particolarmente pericoloso per i maghi che intendono stabilire un patto con loro, poiché dopo aver conversato in tutta tranquillità con qualsiasi umano entri nel loro territorio, decidono di bruciarlo se questo si mostra degno del potere del fuoco. Solo coloro che resistono a questa cerimonia possono stringere un patto con un Angirash. Nonostante l'aspetto più instabile del loro carattere, sono comunque spiriti a cui piace parlare con gli uomini, anche se difficilmente riescono a capirne la logica. Sono incredibilmente curiosi, e desiderosi di conoscere ogni aspetto di ciò che amano prima di bruciarlo o (molto raramente) risparmiarlo. Ciò su cui non transigono sono saltuari sacrifici: il mago deve necessariamente mettere a rogo qualcosa a lui prezioso per non deluderli, o saranno loro a scegliere cosa deve bruciare.
Azioni: attacco opportunità perchè ti ha colto di sorpresa
Utilizza su di te:
Incenerire (aka "Tutto è polvere cenere")
Requisiti: 26; [I Lezione; I Anno]
L'utilizzatore appicca un fuoco che brucerà fino a ridurre in cenere il bersaglio (effetti variabili a seconda del materiale). Ovviamente con "bersaglio" non si intende assolutamente un essere umano né una creatura viva, su cui l'incantesimo non è che un fuoco temporaneo.
Avete presente quelle bellissime liane prodotte dal dominatore di erba? OPS. Quali liane?
2) Tinrwuh.SPOILER (clicca per visualizzare)Ammassi informi e fangosi di cui i confini corporei sono spesso poco definiti. Nel Caos Elementale si trovano tipicamente all'interno di pozze molto estese in cui vivono in grandi comunità. Ne emergono di rado in quanto sono piuttosto timidi e tendono a tenersi alla larga sia dagli esseri umani che da altri spiriti. Quando si sentono minacciati e non ci sono pozze di fango in cui nascondersi si essiccano istantaneamente fintanto che il pericolo non è passato. In questo modo trasferiscono la loro scintilla vitale in una qualsiasi manifestazione di terra per re-idretare successivamente il corpo. Favoriscono le capacità mimetiche dei maghi più potenti. Prediligono patti profondi a quelli semplici e si legano molto a coloro che li richiamano, fino a diventare quasi la loro ombra. Spesso sono piuttosto schivi e considerati pavidi, codardi persino, ma se invogliati dalla forza del loro mago possono riservare incredibili sorprese.
Colonna sx:
Una volta illuminatasi intensamente davanti a te si manifesta una distorsione spaziale di breve durata, subito dopo, al suo posto, compare uno spirito di V livello
3) Jan.SPOILER (clicca per visualizzare)Il loro corpo quando inizia a manifestarsi in modo più completo assomiglia a ammoniti, con tentacoli color ambra che affondano nel terreno ed un'ampia conchiglia. La loro altezza massima è di un metro e mezzo circa, ma di norma sono così assorbiti dal suolo da non superare il metro. La parte inferiore del corpo è completamente intangibile se non per la conchiglia, ma ben visibile per il colore rossastro. Sono spiriti silenziosi, che vivono spesso in comunità comunicando tra loro con le loro costruzioni di pietra o corallo. Non si mescolano troppo con gli spiriti di altri elementi, preferendo di gran lunga la compagnia dei loro simili. Apprezzano particolarmente maghi che ricercano la conoscenza, curiosi, intelligenti, con cui stringono patti anche molto profondi. Non sono particolarmente avvezzi a stabilire patti semplici, in cui non riescono a dare il meglio delle loro capacità. Non tollerano ingiustizie e prevaricazioni, motivo per cui possono reagire in modo anche violento se posti in simili situazioni. Maghi che condividono questo aspetto della loro personalità sono quelli che riescono a raggiungere un grado di affinità più alto.
Attacco opportunità perchè ti ha colto di sorpresa:
Usa su di te:
Punizione [Durata: 1 turno]
Lo spirito incarcera un bersaglio in una tomba di corallo che ne assorbe energia. Tale energia esploderà ala conclusione del turno, sgretolando la manifestazione elementale. -
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Logan
Bonus Post: 35
E la missione inizia anche per l'agente Lagrange. Il cielo è terso e l'aria calda, la piramide all'interno però è stranamente fresca, si sta relativamente bene, anche se l'odore di chiuso si fa più intenso e opprimente al piano inferiore. Imponi al secondo gradino la runa (cd 40: 35+14) che durerà (d6 poichè hai preso 30 a lezione) 2 TURNI, che verranno stabiliti in base ai tuoi post, cioè questo e il prossimo, dopodichè la runa sparirà.
Arrivate dopo una lunghissima e vertiginosa discesa lungo una scala a chiocciola di pietra particolarmente liscia nella sala che è indicata nella mappa che avete a disposizione. Eccola. Ad una prima occhiata vedi senza alcuna difficoltà che si tratta di unampio salone (ogni quadrato della mappa corrisponde a cinque piedi, cioè un metro e mezzo) in cui si individua immediatamente una navata centrale delimitata da 6 colonne che vanno dal pavimento fino al soffitto e sono fatte interamente di un cristallo violaceo dal colore spento ed opaco. Davanti a te c'è un piccolo altare in pietra dove ti puoi nascondere senza problemi. All'altro capo del salone, al termine di un'alta scalinata, c'è un sarcofago dorato enorme, probabilmente fatto di oro massello.
L'incantesimo di criptozoologia (37: 35+17) ti riesce senza problemi, ormai sei un provetto dominatore di uccelli.
Dunque, liberi il tuo uccello che si fa una volatina in giro. L'ambiente è illuminato come per l'ingresso da diverse fiaccole accese forse da millenni, agli angoli dei tre grandi saloni che sorvola ci sono di tanto in tanto delle zone lasciate buie dove l'umidità solleva una rada foschia.
I saloni di sinistra e di destra sono perfettamente speculari, ci sono due grossi sarcofagi fatti d'oro e d'argento e in totale 16 tumuli , incastrati in delle piccole rientranze nelle pareti. La sala principale, come già avevi notato da solo presenta 6 colonne che sorreggono il soffitto piatto, alla fine della navata su una zona rialzata in pietra c'è un sarcofago imponente e due grossi candelabri.
Fai l'appello elementale di terra (cd37: 20+35) che ti riesce alla perfezione. Attivi meditazione (+2 alle prove di osservazione e percezione) . Grazie al potenziamento, mentre il tuo uccello torna indietro (cd50: 35+14+2) noti che in fondo a destra nella sala principale, nascosto tra le ombre lasciate dalle candele, c'è un piccolo varco ad arco
sembra un'ingresso per un'altra zona, ma è talmente buio che non si vede una mazza. -
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Aelexandr
Bonus post: 35
Appena scendi dall'aereo il caldo dei 34°C si fa sentire, nonostante sia un caldo secco e ventilato che abbassa la temperatura percepita fino a 28-30°C. Il sole è poco più in basso dell zenit, stando infatti all'orologio che hai avuto in dotazione dal macusa per la missione sono le 13, in aereo prima di atterrare, in effetti, ti hanno anche dato un pranzo al sacco.
Nota: l'orologio ha già impostata una sveglia che ti avvertirà non appena il conteggio delle sette ore sarà terminato (dal momento che mi è venuto in mente di darvelo solamente ora, possiamo fare che di default l'hai attivato prima di scendere in aereo).
Ti guardi intorno e oltre a dune di sabbia sconfinata c'è solamente un gruppetto di maghi vestiti con ampie tuniche bianche che si avvicinano all'aviatore per discutere alcuni dettagli. La piramide è difronte a te, ad un centinaio di metri di distanza.
Una volta entrata di fronte la porta puoi vedere che è fatta di semplice pietra sabbiosa, gialla come spighe di grano, ci sono glifi egiziani, ma il loro significato ti è oscuro, in ogni caso dicono semplicemente che quella è la tomba di Horus-Re e che è un territorio sacro, non è bene entrarvi. Tuttavia appena ti avvicini il blocco di pietra che chiude l'ingresso scorre di lato e vi permette di entrare. Dentro, stranamente, non è buio pesto. Ai lati delle mura di un'ampia stanza rettangolare ci sono due fiaccole accese. Non sembrano consumare ossigeno, né lo stoppino su cui ardono. Le pareti dell'atrio sono rivestite da glifi e disegni dai colori sbiaditi .
Dalle due scale non percepisci assolutamente nulla, silenzio tombale, (non faccio il tiro del dado dal momento che al piano superiore non c'è proprio nessuno). Però, c'è un dettaglio (cd50: 35 +15+4) il suono dei tuoi passi mentre rimbomba tranquillamente nelle scale che portano al piano superiore, com'è giusto che sia, invece sembra smorzarsi completamente quando s'infrange tra le pareti del piano inferiore.
Le due rampe di scale sono illuminate da diverse fiaccole accese.
NOTA PER TUTTI: i dettagli rinvenuti con la semplice osservazione da alex sono acquisiti di default da tutti, cio implica che non avrete bisogno del mio esito per sapere le cose che ho scritto sopra! solamente il dettaglio dell'ascolto deve essere testato con il tiro del dado perchè necessiterà esito, cosi come una ricerca visiva più approfondita
se non avete capito contattatemi in privato -
.La tomba di Horus-Re
Edited by Joy. - 19/7/2017, 14:05 -
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Edited by Joy. - 18/7/2017, 17:08 -
.Daniel CallawayIsobelle sorrise. Sorrideva poco. E, se lo faceva, spesso era per ironia. Forse si trattava di un dettaglio che si palesava solamente davanti a lui, le risate dovevano essere un’abitudine che cercava di conservare per momenti meno formali degli incontri privati con un professore. I suoi sorrisi dovevano essere come fiori selvatici che sbocciavano inaspettati e soprattutto imprevisti solo in particolari condizioni. La immaginava ridere per la felicità nei rari momenti in cui poteva sentirsi libera. Percepiva quell’amore per la libertà come un desidero innocente di spensieratezza. Qualcosa di timido a cui dava voce molto raramente, spinta dall’esasperazione piuttosto che dalla reale sensazione di sentirsi a tratti leggera e poi troppo pesante. Durante il loro primo incontro Daniel aveva scorto sul fondo dei suoi occhi una maturità che stonava con il resto. Aveva pensato si trattasse di una di quelle persone costrette a maturare troppo presto, troppo in fretta. In lei quel desiderio di libertà doveva essere l’ultimo respiro di infantilità che le era rimasto e a cui si stringeva. Perdere quell’istinto sarebbe stato un po’ come perdere una versione di se stessa, una versione più bambina. Aveva percepito quello stesso amore per la libertà negli uccelli, quando volavano in spirali sempre più ampie sopra una baia, o il pelo di un lago. Allora, di tanto in tanto, planavano verso il basso per prendere un sorso d’acqua fresa, o occasionalmente un pesce. Una volta sfamati quei bisogni primari tornavano ad essere puro amore per il cielo sconfinato. Quando i gabbiani volavano abbastanza vicini alla sua barca poteva sentirli. Nessuno lo sapeva, ma nel volo gli uccelli provavano una gioia immensa, totalitaria, talmente semplice e completa da essere paragonabile a quella di un bambino. Aveva compreso così che più un sentimento è semplice, più è puro. I bambini sono privilegiati. Quando incontrano il sorriso della propria madre sanno perfettamente cos’è la felicità. Poi l’intensità dei sentimenti va scemando piano, con gli anni, a favore di una miriade di sfumature nuove, più piccole, ma ogni volta diverse, mai sempre uguali. Le persone allora si trasformavano in splendidi mosaici di vetro. Colorati, bellissimi, eppure tremendamente più fragili di una qualsiasi altra finestra. E così i sentimenti di Isobelle a tratti erano cristallini come quelli di un bambino, come quel desiderio di leggerezza che aveva percepito giusto un attimo prima, timido, ma chiaro. Poi si perdevano in matasse ingarbugliate di colori, che lo facevano sentire spaesato come una foglia strappata dal suo albero. Non poté negare la percezione di un certo sollievo sbrigativo fare capolino tra le sue emozioni confuse mentre parlava di Judith. Forse la malattia di sua madre per lei era un peso e l’idea di liberarsene era un piacere, eppure non parlava di lei come se fosse malata, anzi sembrava glissare volontariamente quel dettaglio, preferendo vederla semplicemente come una donna. Probabilmente quella malattia la feriva in qualche modo. Era semplice credere che fosse cosi. Isobelle doveva essere stata la figlia di qualcuno simile a lei. Qualcuno che era stato tremendamente libero, come un gabbiano, e d’improvviso era rimasto imprigionato nel proprio corpo come in una gabbia. Eppure si trattava solamente di speculazioni. Con i sentimenti c’era sempre il rischio di sbagliarsi, interpretare male. Daniel amava che le persone lo sorprendessero mostrandosi diverse da come lui le aveva immaginate, eppure quella stessa tensione alla comprensione lo portava spesso fuori strada, facendogli perdere completamente la meta. Se solo avesse potuto strappare ad Isobelle qualche parola in più, qualche confessione anche pronunciata sotto voce, sbrigativamente. Lui con i gesti e le parole non era bravo, quello che capiva bene come bisognasse approcciarsi agli altri era Caspar, la sua metà, senza di lui gli mancava un pezzo fondamentale per interagire con il mondo. Per un istante i propri pensieri si adagiarono su di lui. Si chiese se anche lui non sentisse quel vuoto come una menomazione, come non avere una mano.
Il discorso su Judith si concluse rapido, dopo aver sciorinato una serie di informazioni professionali Isobelle si era zittita. Era stato diverso dal breve discorso che aveva fatto riguardo suo padre. Su di lui aveva accennato ad alcuni dettagli emotivi, come il fatto che fosse un uomo riservato e apprensivo, mentre riguardo la madre gli aveva fornito solo un breve riepilogo della carriera. Persino le emozioni che avevano accompagnato i due discorsi erano completamente diverse. Mentre parlava di suo padre aveva percepito l’amore che provava per lui. Quando invece gli aveva raccontato di sua madre Isobelle si era chiusa in se stessa come un riccio, oltre quella speranza di leggerezza non aveva avuto modo di percepire molto altro.
Daniel rimase interdetto e silenzioso, si limitò ad annuire. Prima di parlare voleva essere certo di poter dire qualcosa di giusto, qualcosa che potesse aiutare Isobelle ad aprirsi quel tanto che bastava da renderla più permissiva sulle informazioni che si sarebbe lasciata andare più avanti. A volte si sentiva come un investigatore indesiderato, uno di quelli che fotografano qualche scabroso tradimento che avrebbe dovuto rimanere nell’intimità di pareti chiuse.
Sospirò di stanchezza, ma anche un po’ per la frustrazione. Sapeva la sua presenza per Isobelle fosse indispensabile, ma non era certo che lo fosse altrettanto aprirsi con lui. L’ironia con cui aveva accolto il suo commento riguardo le sue qualità come maga bianca però non gli lasciava dubbi. Qualcosa non andava con la magia bianca, era un evento tipico, prevedibile in coloro che non mostravano una spiccata tendenza all’altruismo, ma un’enorme capacità di amare. Se così non fosse stato allora non sarebbe stata in grado di usare la magia bianca fin dall’inizio. Quello che stava vivendo era un passaggio critico, ma indispensabile. Imparare ad aprirsi ad un altro anche quando le avversità e le delusioni non lo consentivano. Molti maghi bianchi possedevano una dote naturale, avevano un passaggio sempre aperto dove lasciar fluire l’amore verso il prossimo, per altri invece era più difficile. Si trattava di un percorso personale, lui poteva fare ben poco, sarebbe dipeso tutto da lei. Però, ciò non lo avrebbe spinto a ritirarsi da quella modesta battaglia che portava avanti contro le reticenze di Isobelle. Seguì i suoi occhi fino ai campi verdi oltre il finestrino del treno. Serviva la cosa giusta da dire, ma anche quella più sincera, perché artifizi di ragionamento con lei non funzionavano più di un’aperta menzogna. Doveva dirle qualcosa in cui credeva fermamente anche lui ed in effetti non sarebbe stato tanto difficile, non da quando il sole era tornato a splendere cauto insieme all’amore. «Il migliore mago bianco che ho mai conosciuto era un uomo pieno di dubbi» esordì. Ed era vero. Un peso che si portava dentro con dolore, non per i dubbi in sé, ma perché non era stato in grado di vederli. «Alla fine ha abbandonato la magia bianca. Credo perché si fosse reso conto di aver bisogno di sporcarsi le mani». Ancora una volta sospirò. Era un sospiro diverso dagli altri, più malinconico, ma con un accenno di comprensione. Gli piaceva poter finalmente tornare a guardare l’immagine di Caspar e aggiungerne dettagli nuovi. Significava che era vivo e cambiava, come la terra di cui faceva parte. «Il fatto è che per chi sa già dove guardare è facile trovare la luce. Ad esempio io non ho mai avuto i suoi dubbi. Ma per chi nasce e cresce nel buio, come i cechi, la luce deve imparare a trovarla dentro se stesso e per farlo a volte bisogna perdersi». Non era un discorso semplice. Lo aveva arricchito di qualcosa che riguardava anche lui cosi trovare le parole adatte era diventato ancora più difficile. Doveva ripotarlo su Isobelle, cercare di farle capire che tutto ciò con cui stava lottando dentro di sé, tutto ciò che le impediva di vedere le cose chiaramente erano i demoni che avrebbe dovuto tenere a bada per sempre. Ma poteva farlo senza dover chiudere i ponti con il mondo e le persone, poteva farlo continuando ad essere se stessa. Quella sensazione di deriva sarebbe scomparsa non appena avesse trovato un’ancora dentro se stessa, valida solo e unicamente per lei. Allora avrebbe potuto aggrapparcisi per poter spiccare il volo e forse sentirsi libera come lei desiderava essere. «La magia bianca è un percorso interiore, un percorso che ci cambia e a volte ci allontana dalla magia bianca stessa prima di poterla ritrovare. Ma mai e poi mai è un percorso che ci allontana da noi stessi. Può essere utilizzata come un indice. Più ti senti in pace con te stessa, anche e soprattutto nei periodi tremendi e bui, più la magia bianca è forte. Proprio per questo i maghi bianchi che devono cercare la luce dentro di sé diventano poi molto più forti di quelli che non hanno mai avuto bisogno di cercarla. Ed è sempre per questo che tu sei l’alunna più promettente del mio corso. Perché per te non è facile come per gli altri. Le cose dentro di te prima o poi cambieranno, diventeranno più chiare e limpide alla fine del tuo percorso. I risultati di questo processo li vedrai anche quando tua madre troverà di nuovo la parola. Per tutto questo tempo ha dovuto trovare il senso delle parole dentro di sé visto che non ne avevano più fuori. Tornerà diversa da com’era prima, ma più simile a com’è realmente, perché si sarà finalmente fermata per ragionare sulle cose che ci sono dentro di lei e saprà dargli voce».Everything we see is a perspective, not the truth -
.· Professore Magia Bianca ·© .isabella.