Votes taken by •Lithium•

  1. .
    Come sempre è tutto ipotizzato, dall'inizio alla fineeee

    Joëlle
    QUOTE
    QUOTE
    QUOTE
    lycan ✖ Ψ Β Z
    23 y.o.
    ▌▌
    titolo canzone, artista - album
    date role xx.xx.xxxx
    place, time (h. 22:00)
    Avrebbe dovuto prevedere ciò che sarebbe successo se il suo richiamo animale avesse fallito, che un primo fallimento l'avrebbe condotta con la rapidità di un battito di ciglia al secondo. Ma non poteva permettersi di continuare a fare passi falsi quando sul filo del rasoio c'era la loro sopravvivenza. E quel filo stava oscillando da pazzi, scosso da chi avrebbe fatto meglio a non mettere piedi fuori dalla sua tana per topi. Noah aveva trovato l'oggetto della loro speranza in persone che probabilmente non avrebbero neanche meritato di camminare ancora su quella terra, se non entrambi almeno uno dei due. Ma chi era lei per decidere chi potesse abbracciare il privilegio della vita e chi invece dovesse avere lo stesso destino delle sue vittime? L'aveva pensato anche quando ancora viveva in Francia, sotto la protezione della sua famiglia da sempre schierata dalla parte della guerra, e così aveva imparato a mirare con precisione dove sapeva non avrebbe rischiato di creare danni irreparabili. Ma probabilmente, se avesse continuato a sbagliare esattamente come stava facendo, avrebbe rischiato di colpire uno dei suoi amici, soprattutto adesso che quella che sembrava quasi una corda - sbucata fuori dal nulla apparente per la sua disattenzione - le si era aggrappata ad un braccio. Lasciò andare d'istinto l'arco, certa che comunque sarebbe ritornato nel suo piano a breve, e il braccio libero si piegò all'indietro, il pugno serrato così tanto da farle sbiancare le nocche. Poi fu un attimo prima che decidesse di agire: con tutta la forza che aveva in corpo distese l'arto con uno scatto verso il suo avversario e aprì il palmo, così che tutta la forza impressa in quel gesto potesse scagliarsi su di lui in un colpo atto sia a distrarlo sia a fargli perdere l'equilibrio.
    Doveva liberarsi di ciò che la teneva quasi prigioniera, ma stavolta non avrebbe optato per qualcosa a distanza, perché il tempo di restare in disparte era già finito da un pezzo. Pensò al Tanto, alla sua lama da taglio di trenta centimetri e alla sua impugnatura liscia e senza guardia. Abbastanza leggero da essere maneggiato senza problemi ma con la parte tagliente così resistente e affilata da recidere senza alcuna difficoltà. Sperava solo che qualunque cosa si fosse aggrappata a lei potesse subire i danni di una semplice arma bianca, ma non potendo averne la certezza non le restava che provare. Piantò i denti nel labbro inferiore così forte da farsi male e, mentre stringeva gli occhi per l'improvviso dolore, sentì il sapore del sangue caldo e ferroso scivolare fino a toccare la lingua. A quel punto evocò la sua arma, così che potesse poi abbatterla su ciò che la rendeva prigioniera con due movimenti decisi dall'alto verso il basso, la lama inclinata con la punta leggermente verso il cielo affinché potesse tagliare quella specie di ramo sfruttando tutta la lunghezza dell'arma. A quel punto non le restava che prepararsi con i sensi in allerta a qualunque cosa la aspettasse, pronta a balzare via dal suo posto al primo segnale d'attacco.
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    Ci ho provato...
    Azioni:
    - Colpo
    Nome: Colpo
    Requisiti: 18 a Telecinesi I; 28 per eseguire un colpo con effetto
    Tipologia: istantaneo
    Descrizione: accumula e scaglia una forza impulsiva cinetica monovettoriale unidirezionale. La sua forza è proporzionale a quella del pugno del castante, ma maggiore e potenziabile.
    Formula: NA
    Movimento: estendere ed aprire il pugno dominante in avanti

    - Evoca un tanto
    - Prova a colpire il ramo inseguitore per liberarsene (x2)
    - Schiva se riceve un attacco
  2. .
    scheda | pensieve | cercasi
    shawhynes
    Felix Felicis | 24 y.o.
    Alice In Chains@Rotten Apple -
    I'm crawling back to start
    «Non c'hai la minima idea.», disse vago, senza lasciare che espressioni di alcun tipo svelassero il vero significato di quella risposta. Poteva sembrare, all'apparenza, che le stesse dando ragione e per come lo conosceva Ariel sarebbe stato scontato arrivare a questa conclusione, ma la realtà era ben diversa perché lui aveva iniziato a mettersi in discussione solo da dopo il suo arrivo a New York.
    Parlare con se stesso non gli dispiaceva, specie se poteva evitarsi qualcuna delle risposte acide di una ragazza resa attraente più dalla sua vita che dalla genetica. Meno era portato a guardarla, più poteva rimandare a più tardi l'infinità di domande che aveva da farle, perché ogni sguardo riportava in vita scene di vissuto passato che lo rendevano curioso sul presente. Ma come poteva non esserlo?
    «Che fai, mi prendi per il culo, 'mo?*», domandò senza perdere quel sorrisetto da sberle sulle labbra.
    Aspettò che mettesse il casco e si aggrappasse a lui, poi si ritrovò a ruotare leggermente il capo verso di lei quando udì quel "daddy".
    «Daddy...», borbottò con un tono che aveva velatamente del sarcastico, ma a quel punto tornò a guardare dritto davanti a sé e partì. Meglio seppellire ogni altra parola sotto il rombo del motore finché non fossero stati alla sua rimessa, e magari a quel punto avrebbe rimosso dalla mente quel nomignolo che Ariel aveva simpaticamente deciso di affibbiargli per quella sera perché la cosa, in realtà, lo riportava ancora più vicino a Londra di quanto potesse immaginare.

    Guidò in silenzio, concentrandosi sulla strada e cercando di evitare il più possibile quelle maggiormente circolate per non incappare nella polizia di NY. Di problemi non ne voleva proprio avere, quindi prese vie secondarie fino ad arrivare davanti a quel garage malmesso. Ariel probabilmente era troppo abituata allo Shaw che aveva lasciato a Londra, quello che possedeva abbastanza soldi da potersi permettere una bella vita sebbene fosse ambientata nel degrado in cui sguazzava. Quello che aveva una casa vera su tre piani e che non aveva alcun bisogno di costruirsi una pseudo palestra con dei tubi di fortuna. Ma sarebbe stato palese anche ad un cieco capire che non poteva vivere in quel tugurio, dato che a dormire seduto o peggio in piedi non aveva ancora imparato.
    «Ma secondo te posso vivere qui?», lo chiese lanciandole una rapida occhiata mentre faceva il suo ingresso con la moto spenta. La poggiò sul cavalletto, nello spazio libero vicino alla parete di destra, poi lasciò che a sorreggerla fosse il cavalletto. Le altre domande di Ariel gli parvero più intelligenti della precedente e lo portarono a curvare leggermente le labbra verso il basso mentre, con una mano, tirava giù rumorosamente la serranda per avere la privacy desiderata. A quel punto tornò a guardarla, indicando con una mano la sedia libera affinché lei si sentisse libera di sentirsi a casa.
    «Diciamo così, sì. Allora... vuoi bere qualcosa o quella la tieni tipo per accessorio?», le chiese, accennando con un movimento del capo alla bottiglia prima di prendere una seria e piazzarsi davanti a lei. Seduto, possibilmente a non troppa distanza dalla ragazza, Shaw si limitò poi a guardarla per qualche secondo, seduto comodo e leggermente scomposto sulla sedia e con le braccia incrociate sul petto.
    E poi domandò, senza alcun preavviso.
    «Come ci sei finita a New York? Che ci fai qui?»

    * cioè, direbbe una roba tipo "you tryna mug me off?", ma non sapevo bene come riportarlo... E scusa lo schifo, amami sempre, ma sto cercando di rispondere a tutti e ho perso la maaanooo

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  3. .
    Jeremiah
    < 30
    #Pelorlover
    Individuate le auree presenti al Felix, Jeremiah decise che iniziare da quelle confuse e sconosciute poteva considerarsi il primo passo verso uno spiraglio di luce. Eliminò dalla lista quelle soppresse, l'unica che non conosceva ma che poteva analizzare senza problemi, tolse dalla lista anche quella santificata da Satana di Maddox e l'altra che si stava avvicinando a lui, così da restringere il campo a due individui e basta. Mantenne la sua aura camuffata per evitare di dare nell'occhio, e a quel punto tentò di soffermarsi dapprima su quella al piano inferiore (x2), poi sull'individuo presente al piano superiore (x2), probabilmente appartenente a qualcuno che lavorava in quel localaccio. Con un po' di fortuna - molta, troppissima, forse -, sarebbe riuscito a cavare un misero ragno dal buco con quella prima ricerca al Felix. Aveva girato talmente tanti posti da conoscere tre quarti della feccia di New York e zone limitrofe, studiando auree in ogni dove. Un compito infame, noioso come poche cose nella vita ma che lui portava avanti con una costanza quasi impressionante. In quel modo, oltre a rimettersi sulle tracce del frammento di sole, avrebbe potuto cercare informazioni anche su Astrea.
    [...]
    La gioia di vivere di Maddox avrebbe fatto cascare i gioielli anche al più esaltato fra gli uomini, facendoli frantumare a pezzi come palle di natale di vetro tirate giù con una certa violenza, ma Isaac davanti non aveva il più esaltato fra gli uomini. Aveva Jeremiah.
    «Mi raccomando, mantieni l'entusiasmo perché lo sai che il troppo struppia e insomma, sia mai che Jesoo ti veda smollare un sorriso.»
    Allargò i grossi palmi ai lati del viso prima di far ricadere le mani fino a metà busto e intrecciarle fra loro. Quando sentì la frase sulla "merda di vacca", si portò una mano alla bocca e risucchiò l'aria, mettendo su l'espressione sconvolta più falsa della terra.
    «"Merda di vacca"... Stasera flagello-party? Oppure i preti possono fare tutte queste cose? Ho sentito dire che sono cambiati i comandamenti, che i divieti si sono trasformati in inviti. Tipo: "non desiderare donna d'altri" adesso è "desidera lei e anche sua figlia". O comunque una cosa del genere, insomma...»
    Gli diede una gomitatina, tanto per far notare quanto la simpatia fosse una dote che avevano in comune, e poi si guardò intorno mentre Isaac parlava. Nemmeno si girò a guardarlo per rispondergli, almeno non subito.
    «Intanto devi parlare a bassa voce, per prima cosa. Poi tu mi confessi i tuoi peccati se te lo dico? Non ti do le Ave Maria da fare, non sono quel tipo d'uomo.», solo a quel punto si girò a guardarlo, in faccia un sorriso da deficiente che durò giusto un secondo. Il tempo di notare il nuovo arrivato, una faccia già rivista.
    «Prima di imboccare la via del Signore.», concluse la frase di Maddox guardando il tipo.
    Se lo ricordava, quel Peter, anche se vagamente. Lo salutò con un cenno del capo e un "come andiamo?", ma poi ovviamente la sua attenzione fu catturata di nuovo dalle parole di Maddox. Santo Pelor... Restò a guardarlo in silenzio per qualche secondo, il tempo di far parlare in chirurgo. Non che quell'ultimo discorso fosse migliore di quello di Isaac, insomma, ma la sua attenzione era rimasta al significativo e ridente ragionamento dell'uomo di Dio.
    «Io l'ho sempre detto che la Chiesa ti avrebbe fottuto il cervello.»
    «Ma infatti mi sa che non sta tanto bene...»
    «Eh no... un'anima persa.»
    «Va bene... vado a fare una visita al bagno. Mi raccomando, eh, non vi divertite troppo mentre sono via...»
    Non c'era proprio alcun dubbio, su questo... Ma aveva delle cose più importanti da fare e doveva approfittarne ora che era ancora al Felix.
    Non sono andata avanti perché aspetto l'esitooo


    - Mantiene il camuffamento dell'aura
    Nome: Camuffamento dell'aura
    Requisiti: 26 alla prima lezione
    Descrizione: E' possibile specchiare la propria aura rendendola uguale a quella di un individuo a scelta presente nel raggio di 3 metri, quindi una persona relativamente vicina. In questo modo è possibile eludere una percezione dell'aura, ma non una diagnosi dell'aura, che smaschererebbe facilmente il camuffamento.
    Formula: dissimulo aura
    Movimento: poggiare il palmo destro sul cuore, corrispondente al chakra centrale.

    - Si concentra su due delle dodici auree percepite (x4: due per ogni aura confusa che non sia quella vicina a Maddox, quindi quella al piano inferiore e quella al piano superiore)
    Nome: Percezione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Percezione dell’aura ti permette di vedere il riflesso luminoso dell'energia vitale e magica presente in maghi, No-Mag, piante, creature (magiche e non) e oggetti incantati (in questo caso molto fievole).
    Mentre percepisce l'aura, il mago bianco deve rimanere fermo e concentrato. Dura una sola azione, non è continuato e durante la percezione il mago recepisce il mondo circostante come uno sfondo nero, o bianco, indifferentemente, in cui pareti e oggetti sono completamente impercepibili, perchè privi di aura. Il mago bianco durante la percezione è sensibile ad attacchi fisici, del tutto invisibili, mentre quelli magici hanno un'aura che gli permette di essere "visti".
    Nota: la luminosità del bagliore è differente e assolutamente singolare, dipende da diversi fattori, quali:
    - Gli esseri umani hanno aure più complesse degli animali
    - L'aura dei maghi è più forte rispetto a quella dei no-mag
    - L'aura dei maghi bianchi è molto più forte e definita rispetto a quella degli altri maghi (la cui aura è debole e indefinita, cioè non ha un colore definito).
    - L'aura delle piante è genericamente verde e poco intensa, ma dipende dalla forza vitale della pianta.
    - L'aura di oggetti incantati è legata al tipo di incantesimo e al mago che l'ha creata, ma è facilmente riconoscibile
    - Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibile da chi ha già incontrato l'aura in questione
    Questo incantesimo permette di percepire – ed eventualmente riconoscere – impronte residue lasciate dal passaggio di un’aura.
    Nota: Raggio di azione di 50 metri a 360° (anche verso l'alto e il basso)
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più un mago è esperto più è rapida e passiva.
  4. .
    scheda | pensieve | cercasi
    shawhynes
    Felix Felicis | 24 y.o.
    Alice In Chains@Rotten Apple -
    I'm crawling back to start
    «Mi pare che la massa l'hai seguita qualche sera fa, in questo senso, quindi stai sparando cazzate. Oh, ma posso sempre sbagliare. Sono umano.», rispose come avrebbe risposto esattamente un anno prima: col sorrisetto sbieco appiccicato in viso, il suo immancabile accento da morto di fame e il tono sarcastico da schiaffi. Eppure non c'era accusa in quella frase, non le stava puntando il dito contro e non era un modo per farla parlare. Semplicemente a lui piaceva puntualizzare, sottolineare l'errore quando palese. Poi, ne avrebbero sicuramente parlato.
    Camminò finò alla moto guardando davanti a sé, ma senza perdere di vista i movimenti di Ariel. Era assurdo che lei fosse lì, che una persona del suo passato più recente fosse a New York e bazzicasse i suoi stessi ambienti magici. Si disse di dare tempo al tempo, così arrestò il passo e, tirando fuori le chiavi, sollevò appena il mento in direzione della ragazza già seduta sulla sua moto.
    «Stai comoda, spero.»
    Al fatto che Arien fosse invadente era abituato. Quando Marcel la invitava a casa, a Londra, lei era solita infrangere ogni regola imposta da Shaw, come ad esempio "non salire all'ultimo piano", il suo. Non aveva mai capito se fosse un atteggiamento del tutto istintivo, innocente, o se invece ci si impegnasse di proposito per far reagire le persone, ma lo faceva e lui, un po' per segreta disperazione e, più avanti, per quello che poteva essere chiamato affetto, aveva finito col mollare le briglie per lasciarla libera di fare ciò che desiderava. Perché tanto, prima o poi, si sarebbe annoiata da sola se lui avesse smesso di borbottare minacce. Quindi era abituato alle sue iniziative moleste e ormai non lo turbavano più, specie se per partito preso.
    «Ma fossi in te non starei tanto scialla: se il cavalletto cede o la moto si sbilancia ti fai male due volte.»
    Ma il richiamo del passato era una tentazione troppo forte alla quale resistere, perciò quella falsa e monocorde minaccia fu quasi d'obbligo. A seguire, naturalmente, la ribellione di Ariel fu quasi una risposta scontata che gli fece sbuffare una silenziosa risata dal naso.
    «In un posto tranquillo. Però devi spostare il culo dalla moto se hai intenzione di muoverti da qui. E devi prendere questo e infilartelo.», disse porgendole il casco.
    A quel punto attese che Ariel riportasse i piedi a terra per infilare la chiave, salire sulla moto e togliere il cavalletto. Accese il motore e uscì dal parcheggio muovendo un piede alla volta per poi fermarsi davanti a lei. Si voltò a guardarla e con un gesto del capo la invitò ad accomodarsi.
    «Sali e reggiti.», piuttosto lapidario...

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  5. .
    Jeremiah
    < 30
    #Pelorlover
    Non c'era giorno che non pensasse a tutto quello che era accaduto dalla notte al museo al presente, un problema che veniva sempre dopo il rapimento di Astrea ma a cui, al contrario della necessità di ritrovare la loro compagna, doveva lavorare da solo. Quindi nei momenti liberi pensava a quel frammento di luce, alla pericolosità di un simile oggetto nelle mani sbagliate. Le sue, metaforicamente, se le era mangiate fino al gomito per essersi fatto scappare un simile oggetto che, a sua insaputa, aveva praticamente sotto al naso.
    Grazie tante, signor Walker!, grazie a lei e alle sue stupide regole che l'hanno portata a non informarmi di qualcosa di così importante.
    Santo Pelor. Difficilmente Jeremiah si ritrovava a provare qualcosa di simile all'odio verso qualcuno, ma il buon vecchio Walker ci si impegnava proprio per farsi detestare anche dal più santo (si fa per dire...) degli uomini. E così da quella notte J non aveva fatto altro che mettersi sulle tracce del ladro. Non esisteva ora in cui la sua mente non andasse a soffermarsi sull'aura dell'individuo per non dimenticarla. Se solo l'avesse trovata, quella lurida testina di ca- «Uououo, come ci andiamo leggeri questa sera. Sbaglio o sento odore di amore? Un lejero sentore d'amore...*»
    Jeremiah, che stava infilando la punta del coltello nella pelle di una cintura per fare un buco, piantò la lama a fondo fino ad arrivare a tavolo di legno. Sbuffò, come solo un uomo carico dal peso della vita avrebbe potuto sbuffare.
    «Lo sai che questa cosa mi manda proprio al manicomio, perché ci metti il carico?»
    «Magari perché mi annoio. O magari perché mi diverte vederti fare a brandelli una cinta... Guarda, l'hai distrutta. E adesso?»
    Già... aveva ragione. La fibbia era ormai andata, tagliata quasi di netto.
    «Ah, già... Evviva. »
    «Va be' ma tanto era vecchia e brutta. Quando inizierai a comprarti qualcosa di nuovo? Ah, scusa. Il ladro ha la massima priorità... Quindi stasera dove si va?»
    J sollevò la cinta di pelle ormai libera dalla costrizione del coltello e guardò quel taglio avvicinandolo agli occhi, apparentemente concentrato.
    «Mmh... domani la cucio. Non me ne serve una nuova finché questa regge.», la lasciò di nuovo sul tavolo, accanto al coltello piantato nel legno, e poi prese una giacca e un cappello, «Stasera ti porto a bere qualcosa nel posto più in dei bassifondi, amico mio.»
    «Che sarebbe ...?»
    Jeremiah calò la visiera su un sorrisetto che gli piegava le labbra.
    «Il Felix Felicis, naturalmente.»

    Quel posto lo conosceva per fama, ma fino ad allora non aveva mai dovuto recarcisi di persona, il che andava sicuramente a suo vantaggio. Erano passati anni da quando era solito operare con i Defensores, specie a New York, e le persone non conoscevano la sua faccia poiché il lavoro nel DCMC lo portava fuori dai confini della Grande Mela più spesso di quanto non restasse a casa, ma agire con prudenza era sempre alla base degli spostamenti in solitaria. Non che temesse di essere attaccato, perché il toro che era in lui avrebbe caricato a testa bassa senza "se" e senza "ma", solo che non poteva permettersi di mandare all'aria la sua operazione d'indagine. Prima di arrivare al Felix, quindi, J si era infilato nel bagno di un locale babbano poco distante, a non più di una quarantina di metri dal locale interessato, e da lì si era concentrato per camuffare la sua aura con quella del ragazzo che attendeva di fuori, in modo tale da non rischiare di esporsi prima del tempo. A quel punto aveva pensato alla percezione, cercando di concentrarsi in un luogo rinomato per essere la culla della feccia della società. Era pieno di maghi neri, dicevano, ma non era un mago nero che lui stava cercando e questo di certo l'avrebbe aiutato a capire se l'aura giusta bazzicasse quell'ambiente. Se non fosse riuscito a trovare qualcosa di stabile, magari avrebbe potuto contare anche solo sul suo passaggio quindi tentare gli sembrava il minimo.
    [Se scopro qualcosa dalle azioni beeene! Ma comunque vado avanti nella narrazione giusto per raggiungere il buon vecchio Cain]
    In mezzo al marciume, ci fu qualcosa di ancora più marcio a cogliere la sua attenzione. Quel vecchio cane di Maddox. Da quanto tempo doveva vederlo? Ormai un bel po', e quel suo cinismo un po' gli mancava pure.
    Quando uscì dal locale babbano, quindi, per prima cosa decise di dirigersi in direzione di Isaac o, almeno, in direzione del punto in cui aveva immaginato che fosse. Camminò poco, col muso basso e coperto dal cappello a renderlo ben poco riconoscibile, e qualche passo più avanti trovò il prete. In quel vicolo che puzzava di alcol, di piscio e anche di immondizia, tanto per non farsi mancare nulla e non fare un garbo a nessuno, Maddox aveva appena parlato da solo. Ed eccolo lì, il prete con la sua croce invisibile sulle spalle, a bofonchiare e magari anche a bestemmiare per chissà cosa in completa solitudine. Ah, no... con lui c'era il suo Dio.
    «Ma come, il tuo regno non è quello dei cieli?»
    E ta-daan. J si infilò nel suo mondo privato con lo stesso tatto con cui un elefante avrebbe camminato su un prato di formichine. Distruggendole, e non con simpatia.
    Davanti a lui, dopo quell'ingresso trionfale, J allungò un braccio verso la sua spalla per dargli una delle sue pacche prive di delicatezza. Ma che pretendete da uno che combatteva con le vacche?
    «Isaac, vecchia volpona, ne è passato di tempo. Che ci fai in questo postaccio e quanto ti sei ridotto male da uno a recito il rosario

    * da leggersi con finto accento francese...


    - Camuffamento dell'aura (x2)
    Nome: Camuffamento dell'aura
    Requisiti: 26 alla prima lezione
    Descrizione: E' possibile specchiare la propria aura rendendola uguale a quella di un individuo a scelta presente nel raggio di 3 metri, quindi una persona relativamente vicina. In questo modo è possibile eludere una percezione dell'aura, ma non una diagnosi dell'aura, che smaschererebbe facilmente il camuffamento.
    Formula: dissimulo aura
    Movimento: poggiare il palmo destro sul cuore, corrispondente al chakra centrale.

    - Percezione dell'aura (x2)
    Nome: Percezione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Percezione dell’aura ti permette di vedere il riflesso luminoso dell'energia vitale e magica presente in maghi, No-Mag, piante, creature (magiche e non) e oggetti incantati (in questo caso molto fievole).
    Mentre percepisce l'aura, il mago bianco deve rimanere fermo e concentrato. Dura una sola azione, non è continuato e durante la percezione il mago recepisce il mondo circostante come uno sfondo nero, o bianco, indifferentemente, in cui pareti e oggetti sono completamente impercepibili, perchè privi di aura. Il mago bianco durante la percezione è sensibile ad attacchi fisici, del tutto invisibili, mentre quelli magici hanno un'aura che gli permette di essere "visti".
    Nota: la luminosità del bagliore è differente e assolutamente singolare, dipende da diversi fattori, quali:
    - Gli esseri umani hanno aure più complesse degli animali
    - L'aura dei maghi è più forte rispetto a quella dei no-mag
    - L'aura dei maghi bianchi è molto più forte e definita rispetto a quella degli altri maghi (la cui aura è debole e indefinita, cioè non ha un colore definito).
    - L'aura delle piante è genericamente verde e poco intensa, ma dipende dalla forza vitale della pianta.
    - L'aura di oggetti incantati è legata al tipo di incantesimo e al mago che l'ha creata, ma è facilmente riconoscibile
    - Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibile da chi ha già incontrato l'aura in questione
    Questo incantesimo permette di percepire – ed eventualmente riconoscere – impronte residue lasciate dal passaggio di un’aura.
    Nota: Raggio di azione di 50 metri a 360° (anche verso l'alto e il basso)
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più un mago è esperto più è rapida e passiva.


    Edited by •Lithium• - 22/5/2017, 14:30
  6. .
    Joëlle
    QUOTE
    QUOTE
    QUOTE
    lycan ✖ Ψ Β Z
    23 y.o.
    ▌▌
    titolo canzone, artista - album
    date role xx.xx.xxxx
    place, time (h. 22:00)
    La situazione si ribaltò nel tempo di un battito di ciglia: Noah, fino a quel momento impossibilitato a fare altro, aveva afferrato Lara per disarcionarla e poi si era bloccato mentre il biondo era ormai atterrato fra loro. Ma il peggio arrivò poco dopo, quando Joe aveva già incoccato un'altra freccia ed era pronta a tentare un nuovo colpo nei confronti di chi stava mettendo in scena quel teatrino. Forse fu proprio quello il suo errore: mirare al biondo, guardarlo. All'improvviso, come una spinta energica data dal nulla apparente, Joe sentì la propria mente violata, la volontà piegata sotto il volere di qualcuno che di certo non era lei stessa. Una rabbia così bruciante non le apparteneva, era talmente estranea da spaventarla di ciò che le stava passando per la testa. Colpire l'alpha e quella che era la sua amica migliore, una cosa da non credere. Eppure, il seme del dubbio era stato piantato nella sua mente da qualcuno che evidentemente ci sapeva fare, eppure stonava fin troppo con la sua natura di appartenenza ad un gruppo che era ben più di una semplice cerchia di amici. Loro condividevano qualcosa di ben più grande, qualcosa che nessuno avrebbe mai compreso davvero. Quel biondo non aveva la minima idea di cosa volesse dire sentirsi finalmente accettati da qualcuno senza dover avere paura di essere scoperti e braccati. Non aveva la minima idea di cosa significasse trovare una famiglia dopo anni di timore di essere ritrovata anche solo per puro caso dalla propria, quella che ormai la dava per morta. Non aveva chiaro, forse, quanto quel branco potesse significare per Joëlle e quanto fosse stata proprio la protezione verso i suoi componenti a spingerla in quell'angolo malfamato di città. Non aveva raggiunto il Felix col primo pensiero di rubare la pietra ma con quello di affiancare Noah, spalleggiarlo e proteggerlo con tutte le forze che aveva. Di aiutare il branco. E lo stesso aveva fatto con Lara prima che la situazione si ribaltasse e andasse loro contro. No, quella rabbia tossica e maledetta nei confronti dei suoi amici, quel desiderio di piantare le ultime due frecce rimaste proprio nei loro corpi prima di arrendersi e concedersi al nemico, non era affatto roba sua. Sarebbe morta piuttosto che sottostare al volere di qualcuno che desiderava spingerla a far del male ai suoi amici, che sfruttava la propria rabbia per contagiare gli altri a commettere atricità nei confronti di persone alle quali lei voleva bene. Quell'istinto che sentiva premere dentro di sé andava completamente contro ogni sua legge morale. Ma a renderla consapevole di questo, forse, ad aiutarla a ritrovare la ragione dentro di sé avrebbe contribuito la situazione generale nella quale il branco era stato catapultato, una situazione che aveva messo in allerta ogni suo componente affinché tutti potessero uscirne incolumi. Se avesse avuto un minimo di dubbio in quel preciso istante, se in tutta quella spinta a fare del male a Noah e a Lara avesse ritrovato anche solo un momento di lucidità, avrebbe anche cercato di entrare in contatto telepatico con Lara per farsi dare man forte, per far sì che potesse aiutarla a sgombrare la mente da quella rabbia cieca che non era la sua.
    [Se riesce a contrastare l'ipnosipedia di Ardan e, soprattutto, se può fare azioni dopo il suo attacco, continua a leggere. Altrimenti fermati che è tutto inutile ahahahah]
    Lasciò cadere la freccia a terra e si gettò dietro al cassonetto, di nuovo momentaneamente al riparo. Non l'avrebbe più guardato in faccia, quel vile* che non aveva nemmeno le palle di sporcarsi le mani. Che avrebbe lasciato degli amici trucidarsi fra loro mentre lui non avrebbe fatto altro che osservare. Figlio di buona donna. Con la punta della freccia rimasta, senza perdere troppo tempo, Joe impresse rapidamente il tracciante di richiamo della sua area animale affine contro il ferro del cassonetto. Aveva bisogno di un animale che potesse tratte vantaggio dalle ombre della notte, che potesse essere molto più rapido del biondino e abbastanza letale da lasciare un gran bel segno, da rallentarlo e tenerlo impegnato almeno per il tempo di capire come agire. In quel momento aveva bisogno di un alleato che potesse spalleggiarla in una situazione in cui tutto sembrava stesse andando in rovina, quindi tentò di richiamare un bell'esemplare di giaguaro nero.
    [Se ci riesce...]
    Nel momento esatto in cui l'animale apparve Joëlle, che con due dita della mano dominante intanto aveva posizionato la propria pietra sulla nuca, pronunciò la formula "Geist" per stabilire un contatto mentale con l'animale e chiedergli così di attaccare Ardan agli arti uscendo allo scoperto dal lato differente rispetto al suo, facendo comunque attenzione a non farsi colpire. Lei, invece, uscita di nuovo allo scoperto, avrebbe di nuovo incoccato quella freccia ma stavolta per tirare di nuovo a Nik, concentrandosi al meglio sulla sua coscia per mandare il colpo a segno e tenersi pronta, in seguito, a schivare qualunque attacco potesse coglierla di sorpresa.

    *LOL...
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    Ci ho provato...
    Azioni:
    - Si ripara dietro al cassonetto
    - Richiamo Animale Affine
    - Contatto Mentale
    Requisiti: > 27 prima lezione primo anno
    Tipologia: Incantesimo di comunicazione
    Descrizione: Lo studente potrà comunicare con il proprio animale parlando direttamente nella sua mente. Se viene effettuato l'incantesimo di linguaggio i due potranno anche dialogare.
    Può essere effettuato anche su animali diversi dall'animale guida con CD aumentata di +5
    Formula: Geist
    Movimento: Bisogna chiudere nel pugno della mano non dominante la propria pietra-catalizzatore e alla nuca, tenendola con due dita e pronunciando l'incantesimo essa si illuminerà e permetterà al mago di comunicare con l'animale.

    - Tira di nuovo una freccia ma a Nik, ovunque lui sia
    - Schiva un eventuale attacco con tutti i suoi riflessi e bla bla
    Giaguaro:
    - si lancia contro Ardan dal lato opposto rispetto a Joe
    - si muove senza seguire una direzione prevedibile
    - Attacca Ardan mirando agli arti
    Sorry sorry
  7. .

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    Quando riuscì ad intercettare il suo nemico, il serpente aveva già ripreso la sua forma reale per poi scivolare verso il piede del golem e arrampicarsi su di esso. Shaw si ritrovò, quindi, con un'arma dalla lama incandescente in mano e nessun nemico davanti. Splendido, un risvolto davvero curioso.
    Spostatosi dalla traiettoria del bestione, sollevò lo sguardo per seguire con gli occhi il percorso del serpente finché non uscì dalla sua visuale. A quel punto non gli restava che seguirlo ma per farlo, non potendo visualizzare il piano su cui era finito il serpente, avrebbe dovuto puntare più in basso. Osservò quindi attentamente il golem, così da trovare un buon punto d'appoggio sul quale teletrasportarsi e da cui poter risalire fino alla cima più rapidamente e con meno difficoltà, ma soprattutto in modo che potesse portarsi dietro la sua spada. E per essere certo di non incorrere in sciocchi errori, considerando il clangore metallico proveniente dall'alto appena udito, richiamò all'attenzione il suo spirito.
    [A patto che riesca a scorgere qualcosa... altrimenti, a patto che si possa fare, come punto di riferimento prenderà lo spirito]
    «Yagee! Ce la fai a raggiungere quel punto?», domandò indicando la parte di roccia individuata.
    «Non c'è niente che il grande Yagowski non possa fare!»
    Con lui come punto di riferimento nella parte più alta ma ancora visibile del golem, Shaw si concentrò su di essa per poi pronunciare la formula "via" e muovere la mano come insegnatogli al corso, in modo da teletrasportarsi con successo nel punto desiderato. A quel punto non gli restava che scalare attentamente l'ultima parte di roccia rimasta per poter arrivare in cima e vedere con i propri occhi cosa stava accadendo sul dorso del golem. Non poteva proprio immaginare che lassù ci fosse l'ennesima creatura strana di quel pianeta. Callaway aveva menzionato troll, fauni e serpenti, ma quella roba si discostava dalle creature sopraccitate... E lui non poteva sapere da quale parte stesse.*
    Per non saper né leggere né scrivere, comunque, si intromise di getto in quella situazione confusionaria alla quale aveva appena iniziato ad assistere, generando una parete di fuoco fra l'antiShaw, che apparentemente aveva apprezzato la sua forma e tante grazie, e quella creatura impossibilitata a difendersi.
    *Non so se quelle catene di cui hai parlato fossero quelle del racconto di Callaway, quindi non sapevo bene come procedere...
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    Azioni
    Non faccio nulla se non ipotizzare un'unica azione nei confronti della scenetta in groppa al golem per due motivi:
    1) dal basso Shaw non può vedere cosa sta accadendo sul dorso
    2) deve prima arrivarci lassù e la vedo oscura...

    - Osserva il golem per trovare un buon punto in cui teletrasportarsi e manda lì Yagee come punto di riferimento
    - si teletrasporta (controllato)
    - scala il pezzo che gli manca per arrivare in cima (x2, perché se non riesce a teletrasportarsi dovrà scalare un po' di più)
    - Parete di fuoco d'urgenzamassima fra AntiShaw e il guardiano
    Parete di fuoco
    Requisiti: 30; [I Lezione; I Anno]
    Il mago crea un muro di fuoco. Ogni turno è necessaria un'azione di mantenimento perché riesca a contenere le fiamme.

    Bonus - Potenziamenti
    ◤ Elemento: fuoco
    Spirito: Yagee (+1 ai tiri per colpire di incantesimi di fuoco quando attacchi da solo)
    La CD dell'elemento principale diminuisce di 3. Tale bonus è cumulativo a quello ottenuto dagli spiriti.
    ◤ I tuoi incanti legati alla manipolazione elementale, evocazione e psichica sono aumentati di potenza.
    ◤ Assorbifuoco | Quest: Death, The Butchery
    Memore del problema che si genera ogni singola volta che usi una singola fiammella, la tua volontà di rimediare ti permette di assorbire l'energia del tuo elemento. Questo ha il doppio effetto di ricaricare te stesso e di esaurire l'energia delle fiamme, portandole a spegnersi.
    Malus: la quantità di energia che puoi assorbire è limitata. Se si eccede, si incorrerà in un crescendo di sintomi qui sotto elencati.
    - Irascibilità
    - Perdita della capacità di giudizio
    - Ipertensione Arteriosa
    - Aneurisma
    - Ictus e/o Infarto
    - Coma
    - Morte
    - Proposta di lavoro nel cast di "Chicago Fire"
    - Diventare Diprè
    ◤ Warrior Experience | Quest: Death, The Nursing
    Le vostre esperienze vi hanno permesso di imparare dai vostri errori più e più volte, come se foste andati ancora e ancora in guerra. Questo potere si concretizza in un bonus piuttosto rilevante alle prove di intuizione, percezione, percezione di intenzioni (+5). In particolare, a seconda del tiro fatto quando si utilizza questo potere, il fato potrà dirvi in anticipo se le vostre azioni vi stanno conducendo a morte certa oppure no.
    Oltre questo vi è un bonus anche ai tiri sui riflessi e sulla volontà (+2)
    Malus: queste esperienze traumatiche vi hanno messo anche nella condizione di soffrire di una forma di stress post traumatico del tutto simile a quella dei veterani di guerra. Oltre ad una generale e rude chiusura verso gli altri, sarete, almeno per i primi tempi, sempre all'erta, quasi paranoici, riguardo ogni possibile pericolo potrà presentarsi verso di voi.
    ◤Resistenza impervia | Quest: Revenge, The Human Lab
    Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
    ◤ Avvelenamento psichico | Magia Psichica, I anno II lezione
    Tipologia: Potenziamento inconscio degli incantesimi di occlusione mentale.
    Descrizione: Il mago si ritrova ad attivare inconsciamente questo power up in determinate situazioni di forti emozioni e reazioni mentali. Viene scatenato, in generale, da un'atipica forza di volontà che rende la mente del mago così impenetrabile da ferire l'altro e provocare una reazione nelle sue sinapsi che portano alla lesione muscolare di una parte del corpo. Il danno sarà pari al dispendio di energia che il mago dovrà perdere arrivando, in casi estremi, addirittura alla perdita di coscienza e alla morte.
    Formula: //
    Movimento: //

    ◤ Occlumanzia bianca | Quest: Revenge, The Hidden Cells
    Il mago avrà più possibilità di riuscita nell'occlumanzia se verrà minacciato da un incantesimo di lettura della mente praticato da manipolatori di magia nera.

    ◤ Rallentamento Temporale | Quest: Revenge, The Human Lab
    Ogni volta che vi troverete in una situazione di pericolo intenso, il tempo intorno a voi rallenterà in modo infinitesimale, in questo modo sarete in grado di reagire rapidamente a qualsiasi azione.
    Malus: il turno successivo il rallentamento temporale le vostre energie magiche saranno talmente esigue da non permettervi alcun tipo di incantesimo, questo ovviamente non vale per azioni di movimento o di forza. Le armi evocate non spariranno. Gli incantesimi già in atto che richiedono energia per essere mantenuti (esempio scudi energetici, o elementi manipolati) svaniranno.


    Ibridazione: nubi ardenti (aria)
  8. .

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    Come al solito è tutto ipotizzato, dato che potrebbe fallire il teletrasporto e ciaaao
    Shaw sorrideva poco per due motivi: non aveva molto per cui sorridere e la sua espressione gioiosa era una delle cose più inquietanti del mondo. Evidentemente quel serpente, ormai evidentemente noto come l'antiShaw, trovava la situazione di una curiosa ilarità ma, soprattutto, non aveva mai avuto uno specchio sul quale riflettere la sua immagine. Roba da far accapponare la pelle.
    L'inglese aveva assistito a quella mutazione senza poter fare assolutamente nulla per neutralizzare la minaccia sul nascere, ma ciò gli permise di tenere i sensi in allerta ed essere pronto a schivare quell'affondo fatto con la sua spada.
    «Attento che a sorridere troppo ti si strappano i muscoli della faccia.», rispose con la voce distorta dal movimento, ma con un tono abbastanza alto da poter essere udito dal suo avversario. Restò su due piedi, leggermente ricurvo per via della manovra di schivata che l'aveva visto spostarsi su un lato, ma con gli occhi puntati su quel suo strano riflesso, così da tenere sotto controllo la sua prossima mossa. Se quell'essere era uno dei Perfidi Corruttori di cui Callaway aveva parlato, seppure frutto di un panorama proprio docente stesso, allora non si sarebbe fatto il minimo scrupolo ad attaccare nel modo più feroce possibile per ottenere ciò che voleva. E Shaw, dal canto suo, avrebbe risposto per le rime proprio come aveva fatto nel suo, di mondo. Stava imparando a non farsi avvolgere da quella rabbia che più volte l'aveva visto inciampare sui suoi stessi piedi, inutile come poche cose nella vita specialmente quando si trattava di combattere qualcosa che non conosceva, esseri dalla natura inquietante e oscura. E aveva provato sulla propria pelle cosa volesse dire essere avvolti dalle spire di un parassita e non saperlo neanche, ritrovandosi poi a dover spremere se stesso per liberarsi di qualcosa che aveva giocato con lui a suo piacimento. Aveva imparato - e ci lavorava di continuo per migliorarsi di giorno in giorno - a mantenere una calma utile a restare concentrato sul proprio obiettivo, così da poter neutralizzare ciò che di nocivo aveva davanti cercando di coinvolgere in quello scontro solo se stesso. In quella specie di mondo, in quel preciso momento, aveva il compito di liberare Gaia da qualunque essere avesse tentato di corrompere creature affinché rubassero quel sole e lui, memore della pericolosità di creature oscure, ci avrebbe provato con tutto se stesso, in quel modo che l'aveva sempre portato avanti nei suoi passi. (Questa sarebbe tipo la parte di volontà dell'aura angelica... sotto non scrivo niente su questa cosa perché non so se andrà a buon fine)
    Fu il movimento della mano del suo avversario a metterlo in allerta, forse troppo tardi o magari no. Sta di fatto che Shaw, nel momento in cui vide quella sua copia sollevare una mano, si mosse a sua volta tracciando un cerchio con la mano dominante e liberando dalle labbra un rapido "Via", in modo da teletrasportarsi a una trentina di centimetri dal suo nemico nel modo più rapido e indolore del mondo. Inoltre voleva averlo di fianco, non dietro come i vigliacchi ma neanche troppo frontale per via di quella spada che avrebbe potuto abbattersi su di lui piu velocemente se gli fosse stato perfettamente davanti. Nel momento esatto in cui si fosse ritrovato a distanza ravvicinata avrebbe caricato un fendente diretto contro il braccio con cui l'antiShaw brandiva la spada, principalmente per due motivi: il primo, l'ovvio, era il desiderio di disarmarlo, il secondo quello di capire se risentisse di attacchi fisici come quello della sua spada. In quel movimento mise tutta la sua forza, così da abbattere l'arma con una potenza e una rapidità tali da sfruttare quell'attimo di sorpresa e mandare il colpo a segno. Ma non avrebbe atteso un solo secondo per chiedere aiuto al suo compagno.
    «Yagee, l'Innesco
    E probabilmente quel tamarro di uno spirito elementale non si sarebbe neanche fatto pregare per collaborare: quando si parlava di fuoco, fiamme e tutte quelle belle cose in grado di distruggere, Yagee era sempre in prima linea. Ormai l'aveva capito piuttosto bene.
    A quel punto Shaw allungò delle lingue di fuoco in direzione del suo avversario, mirando ancora una volta alle braccia affinché potesse limitare qualunque tipo di incantesimo richiedesse l'uso degli arti superiori.
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    Azioni
    - Aura angelica
    - Teletrasporto (ha 30L)
    Requisiti: 18 a Teletrasporto (incontrollato); 30 a Teletrasporto (smaterializzazione); Lode a Teletrasporto o 18 a Magia spaziale (controllato); 18 a Barriere II (teletrasporto multiplo)
    Tipologia: istantaneo
    Descrizione: permette di teletrasportarsi in un luogo visibile a propria scelta (se controllato). Alcuni maghi riescono a usare questa tecnica per sparire alcuni istanti e riapparire nello stesso luogo, a scopo difensivo (smaterializzazione)
    Formula: Via
    Movimento: tracciare un cerchio con la mano dominante

    - Fendente sul braccio che impugna l'arma
    - Innesco
    - Lingue di fuoco
    Requisiti: 24; [II Lezione; I Anno]
    Il mago è in grado di generare lingue di fuoco che si allungano verso l'avversario. Il fuoco è sotto il suo pieno controllo.

    Bonus - Potenziamenti
    ◤ Elemento: fuoco
    Spirito: Yagee (+1 ai tiri per colpire di incantesimi di fuoco quando attacchi da solo)
    La CD dell'elemento principale diminuisce di 3. Tale bonus è cumulativo a quello ottenuto dagli spiriti.
    ◤ I tuoi incanti legati alla manipolazione elementale, evocazione e psichica sono aumentati di potenza.
    ◤ Assorbifuoco | Quest: Death, The Butchery
    Memore del problema che si genera ogni singola volta che usi una singola fiammella, la tua volontà di rimediare ti permette di assorbire l'energia del tuo elemento. Questo ha il doppio effetto di ricaricare te stesso e di esaurire l'energia delle fiamme, portandole a spegnersi.
    Malus: la quantità di energia che puoi assorbire è limitata. Se si eccede, si incorrerà in un crescendo di sintomi qui sotto elencati.
    - Irascibilità
    - Perdita della capacità di giudizio
    - Ipertensione Arteriosa
    - Aneurisma
    - Ictus e/o Infarto
    - Coma
    - Morte
    - Proposta di lavoro nel cast di "Chicago Fire"
    - Diventare Diprè
    ◤ Warrior Experience | Quest: Death, The Nursing
    Le vostre esperienze vi hanno permesso di imparare dai vostri errori più e più volte, come se foste andati ancora e ancora in guerra. Questo potere si concretizza in un bonus piuttosto rilevante alle prove di intuizione, percezione, percezione di intenzioni (+5). In particolare, a seconda del tiro fatto quando si utilizza questo potere, il fato potrà dirvi in anticipo se le vostre azioni vi stanno conducendo a morte certa oppure no.
    Oltre questo vi è un bonus anche ai tiri sui riflessi e sulla volontà (+2)
    Malus: queste esperienze traumatiche vi hanno messo anche nella condizione di soffrire di una forma di stress post traumatico del tutto simile a quella dei veterani di guerra. Oltre ad una generale e rude chiusura verso gli altri, sarete, almeno per i primi tempi, sempre all'erta, quasi paranoici, riguardo ogni possibile pericolo potrà presentarsi verso di voi.
    ◤Resistenza impervia | Quest: Revenge, The Human Lab
    Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
    ◤ Avvelenamento psichico | Magia Psichica, I anno II lezione
    Tipologia: Potenziamento inconscio degli incantesimi di occlusione mentale.
    Descrizione: Il mago si ritrova ad attivare inconsciamente questo power up in determinate situazioni di forti emozioni e reazioni mentali. Viene scatenato, in generale, da un'atipica forza di volontà che rende la mente del mago così impenetrabile da ferire l'altro e provocare una reazione nelle sue sinapsi che portano alla lesione muscolare di una parte del corpo. Il danno sarà pari al dispendio di energia che il mago dovrà perdere arrivando, in casi estremi, addirittura alla perdita di coscienza e alla morte.
    Formula: //
    Movimento: //
    ◤ Occlumanzia bianca | Quest: Revenge, The Hidden Cells
    Il mago avrà più possibilità di riuscita nell'occlumanzia se verrà minacciato da un incantesimo di lettura della mente praticato da manipolatori di magia nera.
    ◤ Rallentamento Temporale | Quest: Revenge, The Human Lab
    Ogni volta che vi troverete in una situazione di pericolo intenso, il tempo intorno a voi rallenterà in modo infinitesimale, in questo modo sarete in grado di reagire rapidamente a qualsiasi azione.
    Malus: il turno successivo il rallentamento temporale le vostre energie magiche saranno talmente esigue da non permettervi alcun tipo di incantesimo, questo ovviamente non vale per azioni di movimento o di forza. Le armi evocate non spariranno. Gli incantesimi già in atto che richiedono energia per essere mantenuti (esempio scudi energetici, o elementi manipolati) svaniranno.
    ◤ Aura del bene | Mini-Quest: Knife Party, Recupero
    I tuoi pensieri altruistici, rivolti in difesa delle persone che ami, ti circondano di un'aura bianca. A differenza delle normali auree, questa è parzialmente tangibile e velenosa nei confronti delle creature oscure. Il potere e la densità dell'aura dipendono dalla forza della volontà del bene.



    Ibridazione: nubi ardenti (aria)
  9. .
    LIXBtPO





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    Hai finito!

    Ora sei ufficialmente un membro del mondo magico di New York! La prima cosa che devi fare è comunicare che la tua scheda è stata accettata e che quindi il prestavolto non è più prenotato ma IN USO, qui.
    In seguito controlla nella bacheca se ci sono eventi in corso, potrai subito partecipare, oppure cerca qualcuno con cui ruolare in questo topic o sul gruppo di Facebook!
    E' obbligatorio creare il tuo portfolio e/o diario del personaggio, per tenere traccia degli avanzamenti dei personaggi attraverso le quest e tutto ciò che non si può segnare all'interno del libretto scolastico, in questa sezione scoprirai come si fa!
    Non è necessario, ma qualora volessi vederti assegnata una pietra magica, puoi aprire qui una discussione intitolata "Scelta della Pietra - Nome Pg (Adulto)" e postando nella discussione semplicemente il link della scheda.
  10. .
    ... Mi sono appena resa conto di averti chiamata Elisabetta e niente, mi sento una persona orribile.
    E l'ho fatto di nuovo.
    Scusa...
  11. .
    Ciao Elisabetta, benvenutaaa! ❤
    Che emozione, ti ho sempre seguita un sacco... Te e i tuoi tutorial *^*
    Queste rivelazioni mi imbarazzano, però.
    CITAZIONE
    tanto che se vengo chiamata con il mio nome intero penso che la persona che mi chiama sia arrabbiata con me

    Lo stesso vale per me, che ansia... Poi se mi chiamano con entrambi i nomi CIAOCIAOMENEVADOPROPRIO.
    Anyway... non sono capace a dare il benvenuto. Quindi nulla... per qualsiasi dubbio/domanda/aiuto/ebboh non farti problemi a chiedere!
  12. .
    Graaaazie!


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    quote quote quote

    Yagee era piuttosto irritante e a dimostrazione di questo fatto c'erano sempre le sue battute infelici, ma la verità era che sotto sotto Shaw iniziava ad apprezzare la sua compagnia, specialmente quando questa si rivelava utile. Quello, però, non era proprio il caso. L'inglese stava già camminando da qualche secondo, immerso nel silenzio sacro che Yagee gli stava concedendo, quando quest'ultimo se ne uscì con una frase piuttosto scontata, arrivati a quel punto.
    «Io credo, ma potrei tranquillamente sbagliarmi, che sotto quel grosso golem ci sia qualcosa di interessante.»
    «Ah, ma non mi dire... e io che pensavo che quel coso ballasse il tip tap.»
    «Ha-aah! Ma quindi anche tu possiedi del sarcasmo oltre alla figaggine! Mi piaci, ragazzo, mi piaci davvero.»
    «Ok. Però adesso torna nel tuo silenzio.»
    Non gli pareva proprio il caso di avanzare con Yagee che borbottava al suo fianco.
    «Dai dai, solo perché avrei proprio voglia di sbruciacchiare qualcosa... ma posso anche darti ciò di cui hai bisogno per farlo al posto mio!»
    E gli sarebbe servito davvero. In fin dei conti, con se stesso poteva anche ammetterlo, Yagee era tanto irritante quanto infinitamente prezioso. E okay, a volte lo faceva ridere dentro.
    «Che ne dici, ci stai? Uno spirito in due corpi... all'incirca.»
    Shaw ricominciò a camminare, borbottando un "andata" per attivare quel legame spiritico con Yagee.
    [...]Si avvicinò, anche se stavolta non si curò esageratamente di non emettere chissà quali suoni, e approfittò della vicinanza per controllare che ai piedi del golem ci fosse davvero un serpente. Voleva capire, inoltre, di che tipo di serpente si trattasse... se fosse fatto di carne o di altro. Buttarsi in mischia senza nemmeno avere la certezza di aver trovato ciò che cercava non gli sembrava una mossa astuta, specie adesso che forse poteva ancora contare su un minimo di strategia. Ma sapeva già che probabilmente, nel momento in cui la sua presenza fosse stata svelata, qualunque tipo di azione premeditata sarebbe andata a farsi benedire poiché sicuramente di improbabile riuscita. Un po' come quella volta che si era ritrovato a combattere mostri di terra. Col fuoco. Dunque, memore di quell'esperienza, Shaw evocò un pugnale ombra e fece scorrere la lama sull'avambraccio per procurarsi un taglio, così da richiamare su quel piano un'arma che, sebbene avesse iniziato a conoscerla e a testarla solo da qualche mese, già sentiva infinitamente sua: l'Avalance.
    Mentre cercava di avere maggiori informazioni sia sul serpente che, probabilmente, anche sul golem, non si tenne al riparo da eventuali attacchi, motivo per cui, nel caso in cui qualcosa avesse accennato ad attaccarlo, Shaw avrebbe provato a schivare.
    © code created by jellyfish in blondieland
    Azioni
    - Legame spiritico (boh spero di non aver fatto cagate in caso amami lo stesso)
    Requisiti: 22; Affinità spirito Liv. 2
    Durata: 3 turni; [I Lezione; I Anno]
    L'utilizzatore accetta un patto con uno spirito elementale inferiore. Questo sarà legato all'utilizzatore fino allo scioglimento del patto che avviene dopo l'utilizzo delle sue abilità (a meno che non sia stato sbloccato Destino Comune). Fintanto che il legame è in corso, il mago potrà accedere agli incantesimi con requisito massimo di 26 del proprio elemento, pur se depotenziato. Una volta al di fuori del Caos Elementale, il mago potrà richiamare lo spirito per un nuovo patto. Può essere usato una volta ogni tre turni.

    - Warrior Experience (che sta nel riquadro a destra)
    - Osserva per avere maggiori informazioni su cosa ha davanti
    - Evocazione Bianca
    - Se qualcosa lo attacca, lui schiva
    Bonus - Potenziamenti
    ◤ Elemento: fuoco
    Spirito: Yagee (+1 ai tiri per colpire di incantesimi di fuoco quando attacchi da solo)
    La CD dell'elemento principale diminuisce di 3. Tale bonus è cumulativo a quello ottenuto dagli spiriti.
    ◤ I tuoi incanti legati alla manipolazione elementale, evocazione e psichica sono aumentati di potenza.
    ◤ Assorbifuoco | Quest: Death, The Butchery
    Memore del problema che si genera ogni singola volta che usi una singola fiammella, la tua volontà di rimediare ti permette di assorbire l'energia del tuo elemento. Questo ha il doppio effetto di ricaricare te stesso e di esaurire l'energia delle fiamme, portandole a spegnersi.
    Malus: la quantità di energia che puoi assorbire è limitata. Se si eccede, si incorrerà in un crescendo di sintomi qui sotto elencati.
    - Irascibilità
    - Perdita della capacità di giudizio
    - Ipertensione Arteriosa
    - Aneurisma
    - Ictus e/o Infarto
    - Coma
    - Morte
    - Proposta di lavoro nel cast di "Chicago Fire"
    - Diventare Diprè
    ◤ Warrior Experience | Quest: Death, The Nursing
    Le vostre esperienze vi hanno permesso di imparare dai vostri errori più e più volte, come se foste andati ancora e ancora in guerra. Questo potere si concretizza in un bonus piuttosto rilevante alle prove di intuizione, percezione, percezione di intenzioni (+5). In particolare, a seconda del tiro fatto quando si utilizza questo potere, il fato potrà dirvi in anticipo se le vostre azioni vi stanno conducendo a morte certa oppure no.
    Oltre questo vi è un bonus anche ai tiri sui riflessi e sulla volontà (+2)
    Malus: queste esperienze traumatiche vi hanno messo anche nella condizione di soffrire di una forma di stress post traumatico del tutto simile a quella dei veterani di guerra. Oltre ad una generale e rude chiusura verso gli altri, sarete, almeno per i primi tempi, sempre all'erta, quasi paranoici, riguardo ogni possibile pericolo potrà presentarsi verso di voi.
    ◤Resistenza impervia | Quest: Revenge, The Human Lab
    Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
    ◤ Avvelenamento psichico | Magia Psichica, I anno II lezione
    Tipologia: Potenziamento inconscio degli incantesimi di occlusione mentale.
    Descrizione: Il mago si ritrova ad attivare inconsciamente questo power up in determinate situazioni di forti emozioni e reazioni mentali. Viene scatenato, in generale, da un'atipica forza di volontà che rende la mente del mago così impenetrabile da ferire l'altro e provocare una reazione nelle sue sinapsi che portano alla lesione muscolare di una parte del corpo. Il danno sarà pari al dispendio di energia che il mago dovrà perdere arrivando, in casi estremi, addirittura alla perdita di coscienza e alla morte.
    Formula: //
    Movimento: //
    ◤ Occlumanzia bianca | Quest: Revenge, The Hidden Cells
    Il mago avrà più possibilità di riuscita nell'occlumanzia se verrà minacciato da un incantesimo di lettura della mente praticato da manipolatori di magia nera.
    ◤ Rallentamento Temporale | Quest: Revenge, The Human Lab
    Ogni volta che vi troverete in una situazione di pericolo intenso, il tempo intorno a voi rallenterà in modo infinitesimale, in questo modo sarete in grado di reagire rapidamente a qualsiasi azione.
    Malus: il turno successivo il rallentamento temporale le vostre energie magiche saranno talmente esigue da non permettervi alcun tipo di incantesimo, questo ovviamente non vale per azioni di movimento o di forza. Le armi evocate non spariranno. Gli incantesimi già in atto che richiedono energia per essere mantenuti (esempio scudi energetici, o elementi manipolati) svaniranno.
    ◤ Aura del bene | Mini-Quest: Knife Party, Recupero
    I tuoi pensieri altruistici, rivolti in difesa delle persone che ami, ti circondano di un'aura bianca. A differenza delle normali auree, questa è parzialmente tangibile e velenosa nei confronti delle creature oscure. Il potere e la densità dell'aura dipendono dalla forza della volontà del bene.



    Ibridazione: nubi ardenti (aria)
  13. .
    Casa Everett, Montana
    Che ve lo dico a fare... Jeremiah aveva smesso di ragionare con la testa già da qualche minuto. Gli bastava davvero poco, con Theresa, affinché arrivasse a perdere il pieno controllo delle proprie azioni, perché dal momento in cui le sue mani si scontravano col corpo di lei l'ingresso del pilota automatico era impossibile da contrastare. E il pilota automatico pretendeva di toccare, stringere, baciare e far scorrere la bocca su ogni dove, l'importante era che lei non smettesse di rendere palesi le reazioni a quei gesti quasi famelici. Se lei non si fosse sollevata da quel ripiano, Jeremiah avrebbe continuato la sua discesa umida... perché al ragazzo piaceva immensamente anche solo donarle infinito piacere prima di prendersi il proprio e pensava (ah-ah-ah...) di avere tutto il tempo del mondo per lavorarsela a dovere. Ma evidentemente Theresa aveva già finito la sua scorta di resistenza, altrimenti tutta quella fretta non si sarebbe spiegata. A lui venne da ridere e, con gli occhi che brillavano d'eccitazione, la lasciò sollevarsi per poi sentire l'ultimo pezzo di tessuto che aveva addosso scivolare via. Aveva già piazzato una mano sulla sua coscia e un'altra sulla sua schiena quando accadde l'impensabile.
    «Uououo! Ma che cazz...»
    Panico.
    In men che non si dica, Jeremiah si girò verso l'ingresso e, incontrando l'espressione traumatizzata del fratello, rischiò di inciampare sui suoi stessi vestiti per la sorpresa. Un braccio si protese verso i nuovi arrivati, come a voler arrestare il loro cammino con solo la forza del pensiero, mentre l'altro scese a coprire l'amichetto di casa.
    «Ma porca puttana, Jake! Se ti dico che ripasso significa che ripasso.»
    Mise su un'espressione che aveva dell'ovvio, come a voler suggerire a Jake che avrebbe dovuto capire subito cosa intendesse suo fratello. Poi si girò a guardare Will, che ormai era abituato a sorprenderlo con le chiappe all'aria.
    «Giuro che eravamo partiti bene... giusto?», chiese conferma girandosi verso Theresa e sollevando appena le sopracciglia, come ad invogliarla a dire che sì, un po' ci avevano provato. Ma non era vero.
    «Jake, andiamo, smettila di balbettare... Santo Dio, non la stavo mica ammazzando!», si abbassò per rimettersi almeno le mutande e si sporse per passare il reggiseno a Theresa quando Will fece il suo commento sulle gemelle, «È il richiamo della foresta, amico, non ci si può fare molto... Ma scusa, che ore sono? Ti aspettavo per un certo orario tipo le ... le sei?»
    Non era vero... Aveva momentaneamente dimenticato quel particolare dal momento in cui Theresa aveva iniziato a giocare con lui. Ma va be', Will ormai lo conosceva più o meno come le sue tasche... e lo accettava così: un po' coglione.
    Quando li vide fare dietrofront, J gridò.
    «WILL, USA IL TUBO DELL'ACQUA CHE STA QUA FUORI SU JAKE ALTRIMENTI NON SI RIPRENDE!»
    A quel punto, di nuovo solo con Theresa, si passò una mano fra i capelli e si girò a guardarla, avvicinandosi lentamente a lei finché le mani non furono di nuovo sul suo corpo.
    «Dai, non è andata così male. Sono entrati in tempo in tempo, al contrario di me... Ci hai pure rimediato un complimento.», si chinò appena per baciarle il collo, poi risalì con le labbra fino al suo orecchio, sospirando quasi sconfitto Dalla vita, «Ti prego, dammi subito la forza per uscire da qui, altrimenti va a finire che ricomincio.»
    Will non si sarebbe offeso se lui fosse arrivato con qualche minuto in ritardo, J lo sapeva, ma cercava una spinta a raggiungerlo subito... e Theresa era l'unica a potergliela dare.
    Un po' in tutti i sensi...
    Jeremiah
    Everett
    Montana
    2006 circa
    Cercasi
    Pensieve
  14. .

    titolo song
    quote quote quote

    Per quanto Shaw cercasse di non pensare a ciò che era accaduto non troppe sere prima, certi ricordi andavano ad intromettersi con una buona dose di violenza anche nei momenti più impensabili. Questo, naturalmente, finiva col causargli problemi sia di natura fisica - solitamente quando era da solo -, sia momentanei stati di distrazione mentale nei quali la concentrazione andava a farsi fottere. Era successo con Justin durante uno dei loro allenamenti, quando questo momentaneo problema gli aveva fatto incassare un bel destro in faccia che l'aveva riportato con i piedi a terra. Tante grazie a Justin, che durante quell'anno aveva forse imparato a conoscere Shaw più dai suoi silenzi che dalle sue poche parole... ma in quel caso, alla fine, l'inglese aveva vuotato il sacco riguardo la notte in cui le sue mani e le sue labbra avevano vagato libere sul corpo di Dulcinea. Gli bastava chiudere gli occhi per sentire ancora quel suo primo sospiro di sorpresa che lui stesso aveva messo a tacere, o il suo respiro caldo contro il collo umido del ragazzo che, finalmente, aveva lasciato che l'istinto prendesse il sopravvento. E con immenso stupore, riscoprirsi con il corpo di Dulcinea era stato profondamente appagante. Ma sapeva bene quanto non si trattasse solo di una questione puramente fisica...
    Memore delle sue distrazioni sulle quali, per evitare cazzate, aveva già iniziato a lavorare, prima di andare alla lezione di Elementale Shaw aveva pensato bene di mollare il telefono sulla sua scrivania. Senza rispondere a nessuno e senza aprire messaggi ancora non letti, in modo da avere la testa sgombra e pronta ad immagazzinare solo ed esclusivamente dettagli inerenti alla materia da apprendere al meglio. Peccato solo che le parole di Mendeleev e Callaway non promettessero nulla di così positivo.
    Quando arrivò il momento di iniziare a muoversi, Shaw indossò il suo cristallo e si lasciò trasportare nella dimensione specchio del docente di Magia Bianca.

    Se c'era una cosa che Shaw aveva appreso in quella scuola, prima ancora della magia, era la prudenza. La prima cosa che fece fu iniziare a preparare la sua armatura, schermatura probabilmente utile contro attacchi che sarebbero potuti arrivare all'improvviso. Si stava abituando a portarsi appresso tutto quel peso, a volte si allenava appesantendosi proprio per abituarsi a muoversi meglio con quell'ingombrante protezione addosso. Non avrebbe potuto migliorare la poca agilità offertagli dalla copertura completa, ma adesso poteva pensare di contare su una velocità di reazione migliore rispetto a quella dei primi tempi. A quel punto iniziò a guardarsi intorno, notando solo allora la presenza di Yagee che lo osservava in silenzio.
    «Yo, bello! Come butta? Mi pare alla grande, eheheh.»
    Probabilmente stava aspettando che Shaw lo notasse... Il ragazzo lo guardò e poi tornò a concentrarsi sull'ambiente circostante, alla ricerca di probabili tane di serpenti, lasciti del loro passaggio o qualsiasi altro indizio potesse metterlo sulle tracce di ciò che doveva trovare. Se fosse riuscito a trovare qualcosa di utile, allora avrebbe iniziato a muoversi in quella direzione.
    «Partiamo subito no male, peggio.»
    «Lo puoi anche dire che ti dà sollievo avermi qui. Diciamo... diciamo che quando ci sono io la tua giornata si accende!»
    «Cristo... senti, facciamo così: tu fai silenzio per almeno qualche minuto e io evito di insultarti.»
    «Per qualche minuto, dici? Okey-dokey! Magari sentiamo qualcosa di interessante... Che emozione, mi sento tutto un fuoco.»
    Shaw sospirò silenzioso e Yagee smise di parlare. Cercò, a quel punto, di ascoltare i suoni della natura per cercare di individuare fruscii o qualunque altro segnale utile, specialmente quelli riconducibili a ciò che stava cercando.
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    Azioni
    - Prepara armatura
    - Osserva (x2)
    - Ascolta

    Bonus - Potenziamenti
    ◤ I tuoi incanti legati alla manipolazione elementale, evocazione e psichica sono aumentati di potenza.
    ◤ Assorbifuoco | Quest: Death, The Butchery
    Memore del problema che si genera ogni singola volta che usi una singola fiammella, la tua volontà di rimediare ti permette di assorbire l'energia del tuo elemento. Questo ha il doppio effetto di ricaricare te stesso e di esaurire l'energia delle fiamme, portandole a spegnersi.
    Malus: la quantità di energia che puoi assorbire è limitata. Se si eccede, si incorrerà in un crescendo di sintomi qui sotto elencati.
    - Irascibilità
    - Perdita della capacità di giudizio
    - Ipertensione Arteriosa
    - Aneurisma
    - Ictus e/o Infarto
    - Coma
    - Morte
    - Proposta di lavoro nel cast di "Chicago Fire"
    - Diventare Diprè
    ◤ Warrior Experience | Quest: Death, The Nursing
    Le vostre esperienze vi hanno permesso di imparare dai vostri errori più e più volte, come se foste andati ancora e ancora in guerra. Questo potere si concretizza in un bonus piuttosto rilevante alle prove di intuizione, percezione, percezione di intenzioni (+5). In particolare, a seconda del tiro fatto quando si utilizza questo potere, il fato potrà dirvi in anticipo se le vostre azioni vi stanno conducendo a morte certa oppure no.
    Oltre questo vi è un bonus anche ai tiri sui riflessi e sulla volontà (+2)
    Malus: queste esperienze traumatiche vi hanno messo anche nella condizione di soffrire di una forma di stress post traumatico del tutto simile a quella dei veterani di guerra. Oltre ad una generale e rude chiusura verso gli altri, sarete, almeno per i primi tempi, sempre all'erta, quasi paranoici, riguardo ogni possibile pericolo potrà presentarsi verso di voi.
    ◤Resistenza impervia | Quest: Revenge, The Human Lab
    Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
    ◤ Avvelenamento psichico | Magia Psichica, I anno II lezione
    Tipologia: Potenziamento inconscio degli incantesimi di occlusione mentale.
    Descrizione: Il mago si ritrova ad attivare inconsciamente questo power up in determinate situazioni di forti emozioni e reazioni mentali. Viene scatenato, in generale, da un'atipica forza di volontà che rende la mente del mago così impenetrabile da ferire l'altro e provocare una reazione nelle sue sinapsi che portano alla lesione muscolare di una parte del corpo. Il danno sarà pari al dispendio di energia che il mago dovrà perdere arrivando, in casi estremi, addirittura alla perdita di coscienza e alla morte.
    Formula: //
    Movimento: //
    ◤ Occlumanzia bianca | Quest: Revenge, The Hidden Cells
    Il mago avrà più possibilità di riuscita nell'occlumanzia se verrà minacciato da un incantesimo di lettura della mente praticato da manipolatori di magia nera.
    ◤ Rallentamento Temporale | Quest: Revenge, The Human Lab
    Ogni volta che vi troverete in una situazione di pericolo intenso, il tempo intorno a voi rallenterà in modo infinitesimale, in questo modo sarete in grado di reagire rapidamente a qualsiasi azione.
    Malus: il turno successivo il rallentamento temporale le vostre energie magiche saranno talmente esigue da non permettervi alcun tipo di incantesimo, questo ovviamente non vale per azioni di movimento o di forza. Le armi evocate non spariranno. Gli incantesimi già in atto che richiedono energia per essere mantenuti (esempio scudi energetici, o elementi manipolati) svaniranno.
    ◤ Aura del bene | Mini-Quest: Knife Party, Recupero
    I tuoi pensieri altruistici, rivolti in difesa delle persone che ami, ti circondano di un'aura bianca. A differenza delle normali auree, questa è parzialmente tangibile e velenosa nei confronti delle creature oscure. Il potere e la densità dell'aura dipendono dalla forza della volontà del bene.



    L'elemento è il fuoco! E poi niente... modifico dopo pranzo con tutte le altre info ma intanto posto al volo che devo scappareee
  15. .
    Joëlle
    QUOTE
    QUOTE
    QUOTE
    lycan ✖ Ψ Β Z
    23 y.o.
    ▌▌
    titolo canzone, artista - album
    date role xx.xx.xxxx
    place, time (h. 22:00)
    Le bastò vedere l'attacco del moro ai danni di Noah per convincersi ad evocare subito un'armatura. Sapeva di essere forte abbastanza da potersi permettere qualcosa di molto resistente, ma la possibilità di avere una buona possibilità di movimento per agire con manovre rapide e silenziose era più importante. Noah si trovava già nel bel mezzo dello scontro e lei avrebbe potuto agire, almeno inizialmente, da un punto buio e nascosto per poi spostarsi con rapidità e prepararsi alle mosse successive, impossibili da prevedere. Pensò ad un'armatura in grado di coprirla interamente in pelle molto scura, possibilmente nera in modo che potesse favorire i suoi spostamenti nell'oscurità. La pelle la immaginava più resistente nei punti vitali, rafforzata su ginocchia e gomiti e aderente al busto, ma leggermente più larga al collo per poterlo muovere senza problemi. Evocò un pugnale ombra e si procurò due tagli sul fianco, un punto che non avrebbe rischiato di rendere difficoltoso l'utilizzo di armi di qualsiasi genere. Una ferita era per l'armatura, l'altra per un arco scuro, non esageratamente grande per essere sfruttato sia per lunghe sia per medie distanze. Sapeva tirare da anni, non le serviva che fosse altamente elaborato ma solo che le permettesse di scoccare frecce con una certa precisione. Le serviva, dunque, che avesse semplicemente una rientranza d'appoggio a metà dell'asta per favorire una precisione maggiore nell'indirizzare la freccia verso il suo bersaglio. Prima ancora di evocare ciò che mancava a completare quell'arma affinché potesse essere utilizzata, si mosse nell'ombra cercando un punto ideale per attaccare puntando sulla sorpresa, almeno per il momento, e a distanza per difendere così l'alpha, dandogli il tempo di reagire all'attacco mentre lei avrebbe tentato di distrarre gli avversari e, possibilmente, indebolirli.
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    Azioni:
    - Evoca armatura
    - Evoca arco
    - Si muove nell'ombra
    - Cerca un punto strategico per attaccare di sorpresa e nascosta

    Sorry sorry
154 replies since 26/2/2015
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