Tyler Scott ✧ 20 ✧ Studente✧ scheda ✧ Musica

Narrato | Pensato |"Parlato"

Try to be a nice human

Effettivamente era proprio lui, il suo prof di Difesa contro le arti Oscure ad Ilvermorny, "Sei cresciuto tantissimo dall'ultima volta che ti ho avuto a lezione!""non troppo, la testa è sempre la stessa ahahaha, ma si, un pochetto penso di essere maturato" disse Tyler cercando di scherzare con il suo vecchio docente. "cosa la porta in giro qui prof?" "come va la vita?" la successiva pacca del professore mise Tyler un attimo a disagio, non era mai stato troppo un fan del contatto fisico, ma cercò il più possibile di non farlo notare al professore, date le buone intenzioni del suo vecchio professore. "tutto bene, anche a casa tutto bene, anche se ci passo davvero poco tempo, solo per un saluto una volta a settimana, forse".
"Stai continuando gli studi, vero?" Questa domanda fu invece una domanda molto meno scomoda, dato che avrebbe dovuto parlare di ben altri argomenti rispetto a quello che succedeva in casa, che non era molto. "certo che sto continuando con gli studi, mi sono iscritto al Brakebills quest'anno e abbiamo già iniziato le lezioni. E' una visione diversa da Ilvermorny, ma direi che si collegano per certi aspetti". Seguì una breve pausa per riprendere fiato dopo aver praticamente detto quello che pensava avrebbe soddisfatto il prof, decise poi di indirizzare il discorso verso i ricordi "ma si ricorda al mio primo anno? ero Davvero davvero impacciato ai tempi ahahhaha Non gli piaceva troppo ricordare gli eventi poco prima dell'arrivo alla scuola, dato che voleva dire ricordare di quando sua madre colpì con la magia suo padre, che non aveva intenzione di lasciarlo vivo ancora troppo.
"Allora, come sono le nuove leve di questo magico magico mondo che è l'istruzione? disse il ragazzo con un sorriso.

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Quando Tyler si svegliò sentì il caldo entrargli praticamente nelle ossa, decise dunque di uscire di prima mattina a fare un giro al parco dopo le lezioni. Andò dunque a lezione, controllò i suoi libri per vedere se l'inizio dell'anno fosse tutto regolare e, visto che le lezioni erano appena cominciate, "massì ho ancora abbastanza tempo, una passeggiata all'aria aperta non può che farmi bene!"
Prima di uscire ha preso i suoi jeans ed una giacca oltre ad una camicia, non voleva di sicuro incappare in qualcuno senza sembrare presentabile. Decise poi di prensere anche il suo I-pod e mettendo il piccolo lettore musicale su shuffle prese il bus per andare a central park. Il lettore musicale lo riportò alle canzoni dei Panic at the disco, e iniziò a pensare al video musicale. Sembrava magia vera quella che faceva il cantante nel video. Mentre il panorama mutava lentamente pensò: "certe cose non cambiano mai, potrà cambiare dove dormo, potrà cambiare chi sono, ma New York sarà sempre di fretta come se da questo ne dipendesse la sua stessa vita". Tyler decise quindi di sedersi su una panchina e apprezzare la vista che aveva per ora lasciando uscire un sospiro di soddisfazione. Poi vide un volto conosciuto passare per quell'esatta strada un uomo con cui aveva passato diversi anni a lezione, oddio è il prof. Selassie! Vado a salutarlo? Non credo sia occupato e di certo è solo per un breve saluto vediamo dai.. Il ragazzo si mise a rincorrere l'uomo che girava per il parco e, dopo averlo fermato, gli sorrise e gli disse "Salve prof! E' un piacere rivederla, si ricorda di me?"

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Aaron mentre ascoltava la ragazza prese un sorso dalla sua birra, appena la informò della decisione dei suoi amici fu subito colpito dalla sua reazione "Ma guardala, sembra che gli abbiano dato a lei buca, è stra carina. Ty, cerca di non fartela sfuggire e SPERIAMO sia una maga, nel caso potresti vederla in giro in università" "massì ho di sicuro trovato compagnia più interessante che i soliti 4 amici con cui andare al bar ahahaha" rispose Tyler.
La successiva reazione della ragazza alla notizia che sarebbe andato in università fù anche forse più strana della precedente "solo una stramba si può eccitare alla notizia che qualcuno sarebbe andato in università... ma almeno non si toglie le gioie nella vita ahahahah" pensò il ragazzo che iniziava ad apprezzare sinceramente la compagnia della ragazza che però "sembra essere sempre più un folletto esagitato più che una persona civile".
Vide poi che il complimento lanciato quasi a bruciapelo aveva avuto l'effetto pianificato e di questo sorrise compiaciuto. Attese dunque qualche secondo in più per poter apprezzare l'imbarazzo in cui era caduta la ragazza prima di lanciargli un sorriso e una risata soffocata in modo da tentare da spezzare l'imbarazzo e rimettere Yael a suo agio.
"Ora delle domande stupide, ma che permettono di continuare la conversazione ancora un po'"
"Allora Yael, cosa mi racconti di bello di te? Che genere di musica ascolti? e attese sorseggiando la sua compagna di bevute

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"Grazie mille" RIspose Tyler alle congratulazioni del suo compagno di bevute ancora senza nome. Il fatto che non sapesse almeno il nome della persona con cui stava ormai discutendo da 5 minuti buoni iniziava a irritarlo, ma non era una cosa così irritante da farlo uscire dalla conversazione, le sue movenze e come si atteggiava lo interessavano. Voleva capire cosa ci fosse dietro alla corazza da menefreghista che aveva indosso, amesso che ci fosse qualcosa sotto e non fosse tutto quanto quello che stava vedendo.
"si si, capisco perfettamente" in realtà non aveva capito nulla CHE VUOL DIRE CHE ACCADE TUTTO E NIENTE? Nella mente di Tyler la domanda risuonò per un paio di minuti, mentre il suo compagno si voltava estremamente lentamente verso di lui con una calma estrema. Avuta la sua risposta Tyler strinse il bicchiere
Dick move, Tyler sembrava dire una vocina all'interno della sua mente che si stava iniziando ad annebbiare un poco solita fortuna, l'alcool quando mi devo togliere dalle cazzate che mi fa fare mi fa il favore di annebbiarmi per bene, in modo da fare altre figure di merda... fece dunque un profondo respiro per cercare di tornare un attimo lucido. FINALMENTE SO COME SI CHIAMA ALLELUJAH! un sorriso si dipinse sul volto del ragazzo che non pensò neanche per un secondo all'istantaneo rimorso di aver fatto l'evidente sciocchezza di aver rischiato di andare in polizia per aver infranto la legge sulla segretezza. Almeno era con un possibile futuro compagno di studi. "Che figo! Cosa andrai a studiare di bello? io sono stra affascinato dal corso di Psicologia..." il pensiero di sua madre lo colpì come un treno in pieno stomaco. Ogni volta il ricordo finiva collegato a suo padre e quel ricordo finiva per poi fargli venire altra voglia di alcool, in modo da cacciarlo giù.

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"mossa falsa Ty, potresti esserti giocato il tuo jackpot" disse mentre effettivamente ripensava all'attacco d'istinto che aveva avuto nei confronti della ragazza, che, dopo essersi accorta di aver fatto un passo falso si era posta in modo più pacato, lasciandosi illuminare il viso, che aveva assunto un'espressione più mesta, ma che gli fece risaltare il blu dei suoi occhi. "wow che ragazza carina" pensò. Tyler si accorse solo dopo qualche secondo di essersi lasciato sfuggire lo wow, ma decise di non pensarci troppo e rimase con un sorriso che tradiva una attrazione verso la sua interlocutrice. Appena Yael indicò il gruppo che la accompagnava indicando praticamente tutto il bar pensò "questo gesto chiarissimo non mi dice nulla sulla gente che la accompagna, potrebbe essere con chiunque...". Appena John arrivò con le due birre gli parve fosse la sua salvezza ed una distrazione dagli occhioni blu di Yael, che lo avevano stregato completamente.
"Grazie mille John, signorina a lei il suo calice" disse Tyler porgendo il bicchiere di birra alla ragazza con un sorriso, mentre iniziava a sorseggiare il suo. La birra del Blue Turtle non lo deludeva mai. "diciamo che mi ero incamminato verso questo bar per trovarmi con qualche amico, ma pare non ci accompagneranno oggi..." perché appena tu proponi una cosa ci sono tutti, e poi tutto salta, come al solito chiuse pensando il ragazzo. "inoltre son qui per smettere di stare sui libri, sono giorni che sto studiando per un test di ammissione..." non si mise a parlare di cosa esattamente perché avesse paura di star parlando con una babbana, "non sai mai chi ti trovi in un bar, magari è una maga, magari è solo una babbana particolare" "Cosa fai nella vita invece Yael? Studi o lavori? Hai hobbies a parte andare a bere e approcciare gente sconosciuta a caso, ed essere bellissima? lasciò una pausa prima dell'ultima parte dell'ultima domanda in modo che il complimento velato non sfuggisse nella conversazione alla sua interlocutrice ed attese attento le parole della ragazza

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Quella sera Tyler aveva deciso di bazzicare un po’ in giro per Manhattan, era con il suo gruppo di amici. Sperava, come al solito che dall’alto qualcuno apparisse a cambiargli la giornata.
Tra qualche giorno sarebbe andato a fare il test di ammissione al Brakebills College.
Aveva deciso di accantonare i libri per i test preparatori all’università per poter finalmente farsi un buon vecchio giro con gli amici, si sarebbero trovati nel loro solito bar per bere qualcosa e fare due chiacchere sperando che anche gli altri avessero voglia mandò sul gruppo di wattsapp un messaggio hei gente, solito posto solita ora? le risposte furono di un paio di persone che accettarono. Decise allora di mettere una maglietta a tinta unita, un jeans e le sue scarpe da ginnastica nere, che sembravano un minimo serie.
"Così se mai incontrassi l’amore della mia vita capirà che sono un barbone e potrà andarsene via consapevole ahahahah" pensò il ragazzo mentre usciva di casa con molta calma prendeva il suo bus, lasciando che le cuffie attutissero il volume dei pensieri. La musica che uscì dal suo cellulare fu la nuova canzone dei gorillaz che aveva scaricato appena aveva saputo che era uscita. Era una di poche canzone della band che sentiva, ma la giornata sembrava abbastanza carina e in tono con le note della canzone. Iniziò a farsi trasportare dalla melodia leggera e spensierata mentre meccanicamente prese il bus e si sedette aspettando di arrivare al Blue Turtle, il bar era stato negli anni uno stabile per Ty e la sua compagnia.
Mentre vedeva il panorama pian piano mutare iniziò a pensare “un sacco di cose stanno per cambiare, è da un sacco che spero di poter entrare al Brakebills College, speriamo i test siano fattibili, e chissà cosa mi aspetterà poi, le idee sono abbastanza chiare, speriamo che vada tutto per il verso giusto, se non sbaglio oggi al Brakebills c’è la cerimonia per gli studenti che han completato il primo anno, chissà chi ci sarà stato e che emozione, dicono sia un momento che viene ricordato per sempre. L’anno prossimo potrò dirlo, se tutto va secondo i piani almeno ahahaha”. La musica ormai non la stava quasi più ascoltando quando sentì il rumore di un messaggio. ” Scusa non posso? Ho un impegno? Che stronzi, e io che speravo di farmi quattro risate.” Tyler letti i messaggi dei suoi amici sbuffò ”vediamo come andrà la serata, ma non la prospetto troppo bene, visto che i miei amici mi hanno appena mollato a metà strada, stronzi” in quel momento avrebbe voluto avere i suoi amici a portata di mano per prenderli a schiaffi.
Arrivato al Blue Turtle guardò l’interno del bar, era un pub babbano come tanti altri a new york, nulla di speciale, ma l’atmosfera sembrava portare la solita aria gioiosa. A Tyler piaceva proprio per questa aria sempre di festa e questo mood sempre rilassato, non era tipo da spaccarsi di alcool, ma apprezzava una buona birra. Si era messo al bancone per parlare un po’ col barista quando un urlo entrò nelle orecchie di Tyler.
Posso ufficialmente dire ciao ciao alle mie orecchio, yeeey pensò seccato Tyler, ma appena vide chi aveva appena distrutto le sue orecchie e le norme sociali e di cortesia di un luogo pubblico sorridergli con il miglior sorriso umanamente possibile e offrirgli una birra in compagnia pensò “jackpot Tyler”. sorrise qindi di risposta a Yael, così gli pareva di aver sentito e gli rispose “Chi mai rifiuterebbe una birra con una bella signorina?” si rivolse poi a John, il barista “John due birre, una per me ed una per la signorina, offro io il primo giro” e chiese alla sua nuova conoscenza “cosa ti porta in questo pub dimenticato da Dio Yael?”

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“Nulla di speciale in realtà” disse fingendo una tranquillità del tutto diversa da quello che era lui.
Sembrava un tipo interessante, di sicuro aveva uno strano drink, sembrava un miscuglio di vari tipi di alcool.
“Sono stato ammesso al Brakebills” disse con una nota di orgoglio, ingrossò leggermente il petto, ma cercò di essere abbastanza pacato nei gesti, il suo collega sembrava una persona molto più pacata di quanto non fosse lui.
“sembri avvezzo di questo luogo ameno” disse Tyler con la maggior ironia possibile. Gli scoppiò quasi una risata mentre lo diceva. “Cosa ti incuriosisce di questo posto?” “ma come si chiama? Me lo ha detto? Boh, se glielo chiedo così rischio di sembrare scortese” pensò Tyler mentre sorseggiava il suo bicchiere di whiskey. Il sapore amaro gli ricordò la puzza che sapeva riconoscere al volo ormai, poiché segnale per quando doveva evitare anche lo sguardo del padre prima di finire con un paio di nuovi lividi per un paio di giorni. Era l’attrazione che provava nei confronti del senso di disgusto che gli provocava la bevanda, che ormai aveva associato a ricordi tristi, ma anche ad un senso forte di rivalsa “guarda papà, bevo la tua scusa per picchiarmi e rimango un uomo migliore di te” pensò mentre sorseggiava un po’ del liquido marroncino con anche troppo ghiaccio dentro. “Immagino anche tu sia un mago, se no col cazzo che avresti trovato questo bar” disse senza neanche pensare, sentendo che la sua dose di “coraggio liquido” stava facendo effetto, fece quindi la domanda che non avrebbe voluto fare prima “oh, vero, ma come ti chiami?”.
“ok Ty, sei al punto giusto per poter avere una scusa se diventi un attimo scortese, ma questo è stato di sicuro un modo non troppo fine di rompere il ghiaccio” mise una mano sugli occhi per cercare di tornare in se, fece un respiro profondo mentre sentiva già che la botta di euforia alcolica scendeva lentamente. “scusa, non so cosa mi sia preso, ahahahahah” la risata era ora dettata dal bisogno di stemperare la serie di domande che aveva appena lanciato al suo interlocutore. “Non è stata una buona idea” pensò mentre attendeva le risposte del compagno che, purtroppo, aveva non del tutto volutamente tempestato di domande.

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Tyler quella sera aveva deciso di festeggiare. “sono stato ammesso al Brakebills, la scuola di mamma!” pensò Tyler gioiso, doveva festeggiare, entrò nel primo bar che trovò , la cosa però non fu così gioisa quando arrivò al Felix Felicitis, il locale non pullulava di gente rassicurante che fosse andata lì per una bevuta in compagnia degli amici, ma la cosa non lo scoraggiò.
Prese il suo preferito, un bicchiere di whisky. “Ma guardati cazzo appena puoi cadi nella tentazione del tuo vecchio?” la cosa pareva quasi una battuta, dopo tutti gli anni passati lui indugiava a bere la stessa bevanda che quell'essere ingurgitava prima di picchiare sua madre. Guardò storto lo shot, ma lo trangugiò con un sorso solo. Il sapore dolciastro gli prese poi lo stomaco in una presa d’acciaio. Lo shot colpì il bancone di legno con un sonoro “tac”, solo allora decise di guardarsi in giro, magari avrebbe trovato un personaggio simile a lui, lasciò che la musica da bar accompagnasse i suoi pensieri “ty ti sei trovato in una bella bettola, e sai ancora di fresco, potrebbero vederlo lontano un miglio che non si del posto e che saresti un'ottima preda. Occhio alle tasche, potresti non trovarti qualcosa” pensò tra se il ragazzo, sperando che non accadesse tutto ciò. Vide poi al bancone, con lui un ragazzo, ad occhio dovrebbe avere la sua età, un fisico esile, un colorito pallido colpì Tyler. Gli bastò per colpirlo abbastanza per tentare un minimo di approccio "hei, tutto bene? anche tu a festeggiare? io sono Tyler, piacere" e sfoderò il suo miglior sorriso, sperando che magari avesse trovato un nuovo amico e non un nuovo livido in faccia. Nel dubbio, comunque, si preparò almeno mentalmente a parare il colpo, sperando che un qualche maestro del kung fu gli concedesse dall'aldilà la possibilità di non farsi troppo male in caso di un pugno a sorpresa.

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