Votes taken by TheFedIvan

  1. .


    Orchidea Astrid

    CALARIS

    Sooner or later God'll cut you down

    blutbad - orphan - free

    voice - scheda


    narrato - parlato - pensato

    Roba illegale. Sorrisi leggermente, mordendomi cauta le labbra prima di ritrovarmi ad osservarlo con la dolcezza con cui si guarda un cagnolino. Sospirai, vedendolo come da un momento all'altro risultava cambiare tono ed intenzioni come se fosse mentalmente occupato da due individui contemporaneamente ma col tempo, invece, compresi soltanto che quello che mi trovavo davanti non era altro che uno scemo, non cretino, solo scemo. "Non mi interessano le cose illegali." Esordii, in risposta al suo ammiccamento, prima di mordermi con velata malizia le labbra, e sorridere con dolcezza. "Almeno, non oggi. Magari un'altra volta ne possiamo parlare..."
    Nel frattempo il ragazzo si stava chinando per raccogliere la pala, memore della brutta esperienza precedentemente avuta, e con un sorriso quasi addolcito, forse addirittura emozionato come un bambino davanti ad un nuovo gioco, si ritrovò a guardarmi e poi indicare il malcapitato cespuglio fiorito, desideroso di spiegarmi la natura del suo interessante piano. Volevo capire - in qualche modo, come comprendere se potevamo in qualche modo utilizzare la magia per scoprire la natura di questo tesoro, eppure se portava con sé delle pale, era potenzialmente un no-mag.
    Molto carino, assolutamente.
    Ma pur sempre un no-mag. E visto che la mia condizione di... ibrido non era poi così amata nella città americana in cui vivevo, non potevo fare altro che evitare di mettermi ulteriormente nei guai. "Accetto. Ma prima..." conficcai la pala sul terreno, poggiando quindi il braccio contro il manico dall'altra estremità - che grazie a dio non era alta quanto me - "Cosa stiamo cercando... esattamente?"

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  2. .


    Orchidea Astrid

    CALARIS

    Sooner or later God'll cut you down

    blutbad - orphan - free

    voice - scheda


    narrato - parlato - pensato

    Era da un po' di tempo che, effettivamente, non mi sentivo realmente apprezzata. Gli sguardi sembravano scivolarmi addosso, in una inconsapevole e nemmeno troppo ragionata noncuranza, dovuta sostanzialmente al fatto che, signori e signori, sembravano essere cambiate le mie priorità. Eppure Flow in quel momento aveva assolutamente riconvertito le mie priorità, prova del fatto era che il mio sguardo si era modificato in un'espressione di malizia, nonostante il sudore ed i capelli legati alla bell'e meglio non dessero intenzione di rendermi sensuale. Il telefono gli cadde di mano, rimasi per pochi attimi nel dubbio che, in qualche modo, avesse cercato di comprendere come la voce del suo telefono non somigliasse alla solita meccanica riproduzione vocale degli smartphone moderni e mi chiesi cosa fosse passato per la mente di quel ragazzo in quegli istanti. Imbruttita com'ero dalla vita, mi meravigliai di come le mie spalle si ammorbidirono, le anche si inclinarono sulle gambe per assumere una posizione estremamente rilassata, come le mie braccia, che da incrociate sotto il seno si poggiarono sui fianchi.
    Ci stava chiaramente provando con me.
    Nel peggiore dei modi.
    Come se non bastasse, il suo interessante flirt alla "voulez-vous paté avec moi" si completò in bellezza con un enorme e pericoloso incidente che non mi permise di mantenere quell'aria scettica che mi ritrovavo a tenere nei confronti della vita. No, affatto, c'era qualcosa in me che sembrava essersi sbloccato - e non era il mio telefonino, che adesso stava riproducendo playlist scognite da spotify - ma quanto più una risata che non riuscii a trattenere. Era da tempo che non capitava, un sorriso del genere, un felice rilassamento che mi fece pensare che alle mie spalle, figurativamente, non ci fosse nulla. "Attento! Ti sei fatto male?" mormorai, facendo qualche passo nella sua direzione prima di dare un calcio alla pala per evitare che gli si riproponesse l'effetto catapulta. Lavoravo in un negozio di fiori, scansare le pale di fico d'india era diventato il mio mestiere. "Comunque, se mi spieghi cosa vorresti trovare sotto le azalee ti aiuto con piacere a scavare. Anche se non penso sia molto... legale."

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  3. .


    Maul

    BERGMANN

    Swing your partner round and round
    End of the night, it's going down

    red hands - emphatic - 47

    voice - scheda


    narrato - parlato - pensato

    In quel momento, Maul avrebbe voluto sorridere, fare l'occhiolino alla strana donna che si era ritrovato davanti ed avrebbe voluto rispondere con un candido sorriso di rientrare perfettamente nell'ultimo dei gruppi. Eppure, mentre la sua mente vagava con rapidità alla ricerca di quel dettaglio essenziale che doveva essere il "mantenere la calma", un sorriso comunque continuava a percorrergli il viso, rimanendo lì, con lentezza, e con la testa che leggermente si scuoteva in segno di diniego. "Solo un triste vedovo." Si limitò a dire, per nulla preoccupato da quel fucile puntato contro il viso. Era effettivamente una donna intrigante, dal volto squadrato e le labbra carnose, che si trattasse di un'ispanica non gli venne subito in mente come pensiero, eppure c'era qualcosa di interessante nel suo sguardo. La notava e la scrutava con lo sguardo indagatore di chi ormai aveva perso ogni interesse per la normalità e che adesso sentiva trillare un qualcosa nel suo sterno, un'emozione particolare, forse nel vedere la lucidità di quel fucile: dopotutto le armi non sono le migliori amiche degli americani?
    Quindi si scosse, scrollando le spalle, rimanendo immobile con la consapevolezza che con uno schiocco di dita avrebbe potuto innalzare l'intero reparto di cadaveri ammuffiti per godere di un lauto pasto femminile, quindi si disse che non poteva preoccuparsi più di tanto, soprattutto perché tutto ciò che aveva di bello era sottoterra dall'altro lato del cimitero, e nulla gli avrebbe fatto più male. "Cosa cacci, con quella?" disse pochi attimi dopo, ritrovandosi maliziosamente a passare una mano fra i capelli corvini, una carezza delicata e vagamente sensuale, a riportare indietro una capigliatura non poi così ribelle come a voler far notare ogni dettaglio del suo corpo, in un movimento completamente inutile. "Fantasmi? Licantropi? Ricordavo che l'argento fosse efficace sui vampiri, ma non conosco molto di questo argomento" Maul era così: riusciva a fare il coglione anche con un fucile puntato addosso.

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    [/QUOTE]
  4. .
    CODICE
    <tr>
    <td width="35%" style="border: 1px dotted #000"><b>[URL=https://brakebillsgdr.forumfree.it/m/?t=73847496]Maul Bergmann[/URL]</b></td>
    <td width="35%" style="border: 1px dotted #000"><b>Nessuno</b></td>
    <td width="35%" style="border: 1px dotted #000"><b>Lì a casissimo mood of life</b></td>
    </tr>
  5. .


    Maul

    BERGMANN

    Swing your partner round and round
    End of the night, it's going down

    red hands - emphatic - 47

    voice - scheda


    narrato - parlato - pensato

    Non era solito passare quel giorno in silenzio. Se il due giugno si ritrovava spesso a perdere il suo tempo in festeggiamenti e leggerezze, il pensiero di andare ad onorare la sua famiglia veniva sempre a galla, Non a caso il cimitero statale di Woodlawn era la sua meta, ogni giorno, da diciotto anni, l'esatto giorno successivo alla morte dei suoi cari. Si ricordava lì, nella parte più nuova del cimitero, a camminare lentamente seguendo a testa bassa due bare bianche belle come i loro contenuti, adornate di un crocifisso argentato dalla più pregevole fattura. I suoi occhi si fermarono in quel lungo percorso, che ricordava come se fosse ieri essere ricoperto di persone vestite di nero e scure in volto, di suoi colleghi, di Frank e William che camminavano al suo fianco come a dargli forza. Maul era così, aveva dato tutto alla sua famiglia e chiunque fosse stato ad ucciderli l'aveva annullato. Da diciotto anni non era più lo stesso, e da diciotto anni rievocava quella tragica fine di un caso irrisolto, al quale nessuno ha mai messo la parola fine. L'americano rimase immobile a leggere le due lapidi, un po' macchiate dal tempo, poggiando sul terreno dei fiori bianchi e gialli, come il vestito che i corpi avevano indossato e come i capelli delle sue amate donne, rimanendo ad osservare la scritta incisa a chiare lettere sotto ogni data. Era orribile, ricordare con tanta insofferenza ed ignavia allo stesso tempo come fosse profondamente doloroso essere soli al mondo. Non aveva chiesto aiuto, era fuggito dalla sua famiglia e si era rinchiuso in un limbo di tristezza riempito solo di preghiere e di desideri lontani. Era la morte, la fine di tutto, ed era certo che non fosse altro che un inizio. L'inizio verso una nuova vita, l'inizio verso un nuovo mondo. Che fosse o meno il piano di Dio, lui non poteva fare altro di sperare di essere prima vendicatore e poi cadavere, liberando le anime delle sue donne versando il sangue di chi le aveva deturpate nella loro meravigliosa purezza. Nel corso dei suoi pensieri, il camminare lento lungo le vie del cimitero si fece largo in direzione di una piccola chiesetta. Una chiesa abbandonata nella parte più remota del cimitero del Bronx, nel quale non amava stare ma che, in quel momento, sembrava l'unico mondo adatto a lui; i movimenti si fecero lenti, in direzione di una scalinata che conduceva ad un luogo misterioso, abbandonato, sulla quale vide sedersi una donna.
    Con un fucile.
    Portò la mano alla pistola che la polizia gli aveva concesso anni prima e della quale non si sarebbe certamente separato in quel momento, e rimase immobile, a guardarla: non sembrava avere un modo di fare ambiguo, magari... era solo andata a caccia. Ma dove, in un cimitero?
    L'americano rimase a fissarla per un po', incuriosito dal suo fare, prima di sorridere. "Non è che si vedano tanti cinghiali in giro per il cimitero di questi tempi, non credi?"

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  6. .


    Maul

    BERGMANN

    Swing your partner round and round
    End of the night, it's going down

    red hands - emphatic - 47

    voice - scheda


    narrato - parlato - pensato

    Quel giorno, per lui, non era altro che una triste giornata della memoria. Come quando durante le commemorazioni, la gente faceva un minuto di silenzio, Maul quel giorno aveva esteso quel minuto alle restanti poco meno di 24 ore. Un silenzio forzato, fatto di preghiere abbandonate in un ricordo difficile, fatte di un sorriso amaro di chi non ha mai smesso di amare qualcuno. Maul era così. Ogni 2 giugno si ammutoliva, da diciotto anni a quella parte, quando il suo cuore si era fatto vuoto, e la sua famiglia si era ridotta ad un cumulo di foto abbandonate in un cassetto dell'attuale covo delle Mani Rosse. Era un ricordo brutale, una memoria che non sapeva fare altro che proliferare in qualche ricordo doloroso, in quella pozza di sangue che riempiva la sala da letto dove aveva lasciato Selene e Matilde a riposare, abbracciate, prima di andare a lavoro. Un bacio in fronte, un saluto innamorato sulle labbra della moglie e via verso un nuovo giorno.
    Erano passati diciotto anni da quel giorno, dal giorno in cui si sarebbe ritrovato dentro casa col corpo umido di sangue stagnante che sapeva di sua moglie, stringendo a sé il corpo morto della figlia adorata, ed era in quel giorno che voleva dimenticare tutto quello che era. Bere era diventato l'unico modo per distogliere dalla mente certi pensieri inviolabili, di quel saluto abbandonato, di quella memoria che non si apprestava a svanire. Entrò al Pendragon senza nemmeno pensarci, consapevole d'esserci stato portato qualche mese prima, senza ricordarsi bene per quale motivo o con che compagnia. Il suo sguardo. Sbottonò piano la camicia nera, lasciando che le due collanine d'argento con una croce all'estremità rilucessero indisturbate alle luci della serata, consapevole di non poter fare altro che ignorare i pensieri e buttar giù della birra, o magari del vino.

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  7. .


    Orchidea Astrid

    CALARIS

    Sooner or later God'll cut you down

    blutbad - orphan - free

    voice - scheda


    narrato - parlato - pensato

    La volta in cui ho incontrato Florenc Lacroix, è stata come una folata d'aria fresca sferzata da una pala.
    La cosa divertente, in realtà, è che al di fuori della metafora è anche l'effettivo modo in cui ci siamo incontrati. Io, lui, e la pala. Anzi, per essere precisi, due pale. Come se si aspettasse qualcosa o qualcuno ad aiutarlo in quella folle impresa. Come se, nel bel mezzo dell'orto botanico del Bronx sarebbe stato possibile trovare un complice. Complice che, per inciso, non fui io. Almeno, per la parte iniziale del nostro approccio. Questo perché, indossando il mio solito outfit da corsa, avevo inconsapevolmente raggiunto sponde della città che non pensavo di raggiungere, e mi ero ritrovata lì, avvolta nella natura, all'interno di quel giardino entro il quale mi ero premurata di entrare con un semplice teletrasporto. Avevo pochi soldi, e dovevano essere usati per l'università - ed un nuovo paio di scarpe da ginnastica - non potevo spendere altri soldi per entrare in un giardino.
    Eppure, nel momento in cui mi ritrovai all'interno dello stesso, iniziai a rallentare tutto quanto. Il mio passo, i miei movimenti, la rotazione della testa nell'osservarmi intorno. Era come se in un attimo avessi fatto un salto indietro e fossi ripiombata nel passato, quando lavoravo in Inghilterra, quando gestivo il Cespuglio Farfallino. Era la mia passione, Orchidea di nome e di fatto - così diceva Chandra - e mi meravigliavo del fatto che avessi perso la passione per quella branca. L'erbologia, le spezie, la magia verde, non erano pratiche trattate in America tanto quanto lo erano in Europa, e forse, nel momento in cui mi ritrovai lì dentro, mi accorsi che mancava qualcosa. Il mio istinto lupesco, però, mi portò a camminare in direzione del luogo in cui, vidi quel ragazzo gettare le pale sul terreno.
    Che avesse appena seppellito qualcuno? Mi chiesi in un attimo, rendendomi conto che - poco dopo - non v'era terra smossa ed era pieno giorno. Poi, l'attenzione corse in direzione del gruppo di fiori rosati che stava stranamente cercando e con l'espressione di chi non aveva mai visto un fiore in vita sua. M'avvicinai. «Le azalee sono quelle rosa.»

    code © thefedivan

  8. .
    Single - Orphan - Twins - 28y. o - [x]
    @Audiomachine
    ◆Last One
    tumblr_oi181fjm761sfk9k9o1_250 tumblr_oi181fjm761sfk9k9o2_250
    Orchidea Calaris◆
    I
    l tipo che mi ero trovata davanti era così curioso che non potei fare a meno di osservarlo con compiaciuto interesse. Dopotutto, almeno in qualche modo avrei dovuto occupate il resto di quella inutile giornata e la compagnia di un ragazzo che mi aveva appena scroccato una sigaretta mi aveva resa automaticamente complice e collega in pochi istanti. Basta poco, effettivamente. Forse fin troppo poco, ma non mi importava. Fatto stava che al mio rendermi conto che si trattava proprio di un giornalista, egli ne fu sorpreso: sul serio pensava che non si sarebbe potuto notare l'enorme filigrana sul malloppo di fogli che avevo ricevuto in mano come se fosse un macigno? Vabbé, dettagli estremamente poco importanti, dato che adesso l'interesse per quella sorta di questionario era diventata più importante della mi corsetta scacciapensieri. Ridicolo, pensate che la mia giornata fosse un'eterna corsa per cercare di scacciare i pensieri, vero? Forse dovrei darmi una smossa, riprendere un po' la retta via, allontanandomi da quella triste solitudine che in pochi attimi quel ragazzo aveva annullato. Poche parole, che avevano posto un sorrio adorabile sul mio volto. Perso il contatto di uno dei fogli dalle mie mani, lo ascoltai leggermi la prima domanda con una risata di sottofondo che non riuscivo a trattenere. "Bene, se non sai tu cosa devi far compilare alla gente, sicuramente non posso saperlo io!." Risi con dolcezza, ritrovandomi poi ad ascoltare, era vero: erano giorni che non ridevo in quel modo e quasi ogni muscolo del mio corpo sembrò rallentarsi. "No, non potrei rispondere come dici tu" puntualizzai, abbassando lo sguardo verso il foglio "se fossi davvero un No-Maj, allora non saprei nemmeno dell'esistenza di questo termine, e... scapperei di corsa." Risi, scuotendo la testa, riprendendo fiato pochi attimi dopo. "Sei un tipo moltro strano, sono tutti così quelli del Patronus? Comunque sì, sono una studentessa a Brakebills. Passiamo ad un'altra domanda." mormorai poco dopo, alzando lo sguardo nella sua direzione, senza smettere di riporre malizia nel mio sguardo.
    codice role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
  9. .
    E vbb
    Benvenuto Enrico! 😍
  10. .
    COS WAT CHE SUCCEDE MA COSA AIUTO CIAO BEA
  11. .
    Ciau Ludoooo benvenuta! Che bello rivederti ruolare 😍
  12. .
    Vabbe, ero convinta di aver messo code.... modifico
  13. .
    *nota: non ricordo cosa avevamo deciso, ma credo che il woge sia un'azione passiva, in caso contrario ignora il woge e fai finta che sia tutto normale
    e never forgetti i bonus wesen, che teoricamente avrei un +3 in forza che nell'esito precedente non credo sia stato conteggiato
    CITAZIONE
    - Forza: +5 (forma wesen) +3 (forma umana, tutto il corpo)

    obv è tutto ipotetico
    tumblr_inline_nztv2zm0np1rifr4k_500
    Rucjl4u
    tumblr_ozbbdjBIuC1uo0ha9o2_540

    orchidea calaris

    ■ orphan ■ blutbad ■ 26sheetmusic

    "Se vuoi invitarmi tu a cena, amico, non rifiuto di certo." Mugugnai, passandomi una mano fra i capelli, dai quali ne trassi qualche filo strappato dalle mani della mia avversaria, mentre le mie ginocchia strisciavano sul terreno del ring. Mi mancò il fiato per un attimo, sentendo il cuore che palpitava a mille ed i polmoni che mi facevano male per quanto cercavano di prendere aria. Adrenalina. Pura adrenalina che mi correva nelle vene.
    giphy
    Mi bastava un attimo per rialzarmi. L'attimo necessario per riprendere quasi tutto il controllo del mio corpo, nel momento in cui il mio corpo si riempiva di una densa peluria castana ed i miei occhi si tingevano rossi del sangue che in quel momento desideravo far sgorgare. Le mie mani s'allungarono di poco, il mio volto si deformò insieme ai miei denti che divennero accuminati come mai lo erano stati. Un woge incontrollato, ma non per questo non desiderato. Inspirai rapidamente l'aria fetida del locale, mentre sentivo il mio corpo finalmente rispondere a tutti gli stimoli del mio cervello. Gemetti ancora per un attimo, inclinando la testa di lato per guardarla. Dal basso, mi voltai di fianco per colpire con un calcio (o, meglio, con un colpo di stinchi), entrambe le gambe della mia avversaria per farla cadere letteralmente col culo sul terreno di combattimento. Da lì per evitare di ritrovarmi di spalle alla mia avversaria, riportai rapidamente indietro la gamba con il diretto obiettivo di colpirla al petto con il polpaccio, facendomi carico di tutta la forza che potevo assestare, come se fosse un rinculo automatico, la mia gamba si mosse all'indietro come a compensare l'energia acquisita con il colpo. Una volta buttata a terra la mia avversaria mi sarei alzata. Non potevo perdere tempo a guardarla dall'alto, ma ero quasi sicura che potevo godermi quelle frazioni di secondo con lo sguardo deformato dal rossore delle iridi e dalla figura animalesca che lo sostituiva. Repentinamente, avrei caricato un calcio, dritto contro il suo fianco, cercando in tutti i modi di mantenere la distanza della mia gamba dalle sue mani, per evitare di venir sbilanciata dalla mia avversaria e soprattutto, caricando abbastanza da farle più male possibile.

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    BONUS & MALUS (PSICOCINESI + RAZZA WESEN)

    Sport: Tutte le arti marziali
    Nome: Attacco coordinato
    Requisiti: Partecipazione I lezione I anno
    Tipologia: Passiva
    Descrizione: Tutte le combinazioni di azioni che contengono almeno un attacco fisico (es: calcio, pugno etc.) ricevono un bonus di +1 su tutte le azioni del turno [+1 per ogni anno di corso] (II ANNO)

    Nome: Intensità
    Requisiti: Skill segreta, I lezione I anno
    Tipologia: Passiva
    Descrizione: Il mago è in grado di controllare perfettamente l’intensità dei vettori applicati, guadagnando un bonus di +1 su ogni vettore utilizzato.

    BONUS RAZZA WESEN: BLUTBAD
    Bonus:
    - Forza: +5 (forma wesen) +3 (forma umana, tutto il corpo)
    - Olfatto: +3 (forma umana) +4 (forma wesen)
    - Velocità: +3 (forma wesen)
    - Udito: +3 (forma wesen)
    - Feeling di branco: Possono fare parte di branchi di Lycan
    - Telepatia: vedi Telepatia Lycan
    -Vertrutheiten: "familiarità" quando due wesen fanno il woge contemporaneamente e si annusano memorizzano ognuno l'odore dell'altro e lo possono riconoscere. Funziona sia coi Wesen della stessa razza che di razze differenti. E' necessario riportare in scheda tutte le familiarità che si sono acquisite on game.

    Malus
    - Debolezza alla parte inferiore del corpo: -4 (forma wesen)
    - Woge Obbligato: quando sono obbligati dai Grimm ad effettuare il woge tutti i valori calano di -1
    - Debolezza al Wolsfsbane: pianta che annebbia i sensi del Blutbad, portando un malus di -2 a tutti i valori.
    - Influenza della luna: la luna piena causa ai Blutbaden un woge incontrollato ed un comportamento confusionario ed erratico. La loro possibilità di controllarsi dipende dalla loro forza di volontà (da valutare con un lancio del dado)
    - Aggressività dei felini in loro presenza
    - Capacità magiche: non sono in grado di utilizzare la magia anche nella loro forma wesen

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  14. .
    tumblr_inline_nztv2zm0np1rifr4k_500
    Rucjl4u
    tumblr_ozbbdjBIuC1uo0ha9o2_540

    orchidea calaris

    ■ orphan ■ blutbad ■ 26sheetmusic

    Squallido.
    Squallido come tutto in quel locale.
    Squallida io e chi mi aveva messo al mondo. Mi faceva ridere pensare di essermi ritrovata lì, di nuovo, ma per situazioni che prescindevano quei bellissimi occhi blu che mi era capitato di vedere. Avevo sentito, da mormorii fastidiosi e voci indiscrete, nominare quelle due parole Fight Club. Un dettaglio insignificante come una porta, ed il Felix m'aveva mostrato un altro mondo. Un mondo sotterraneo, dove nessuno sapeva e nessuno vedeva, ma il sangue fluiva rapido. Forse era quello che dovevo fare? Prendermi a botte con qualcuno fino a quando non avrei trovato quello più forte, pronto ad ammazzarmi?
    Mi avevano detto che i wesen non erano particolarmente apprezzati dal proprietario. Forse, non sono apprezzati da nessuna parte. E' bello sentire i commenti su quelli come me da persone che non sanno la mia vera natura. La gente che ignora vive decisamente meglio, si sente libera di commentare, di sparlare. Fa ciò che le pare senza sé e senza ma. Anche io un tempo ero così. E speravo di ritornarci. Quando raggiunsi la barista del locale feci segno di passarmi qualcosa, un gesto lasciato morire ed un drink ambrato scelto da lei venne ripagato con una banconota - l'ultima, per quel mese - che avevo mollato sul tavolo prima di mandar giù tutto e camminare in direzione del Fight Club. Lì, mi attendeva la mia sfidante. Lì dovevo solo fare quello che sapevo fare meglio: fare del male.
    (Madonna quanto sono tumblr, scusatemi)
    C'era poca gente che tifava per me, diciamo anche che me l'aspettavo. Eppure, poco dopo essere stata presentata come il puffo - santo dio, avrei dato con piacere un pugno pure a quello che mi aveva dato questo soprannome, benché veritiero - percepii un attimo di silenzio ed infine il fragore dell'inizio dello scontro. Eravamo distanti, ognuna all'angolo opposto di quel ring malmesso. I miei movimenti si fecero rapidi, nel tentativo di attaccare la mia avversaria con una spallata. Testa bassa, la spalla protesa verso di lei e le braccia ampie nel tentativo di agguantarla. Il mio corpo, stretto a lei mi avrebbe permesso di evitare che l'evidente differenza di altezza potesse andare a mio svantaggio. Non sapevo se sarei stata in grado di sollevarla: sollevare un bilanciere è diverso dal sollevare in verticale un essere umano, quindi, con la gamba destra, provai ad avvolgere dall'esterno la sua rispettiva sinistra per piegare il ginocchio di lei verso di me, in modo di farle perdere l'equilibrio.
    Un ultimo gesto, fu lasciare la presa su di lei, per far sì che il suo corpo scivolasse verso di me, ed alzare il ginocchio destro per colpirla al ventre. Per quanto la differenza d'altezza fra noi, fosse di soltanto cinque centimetri, in combattimento la situazione poteva essere anche particolarmente avversa per chi, come me, sfiorava il metro e sessantacinque per grazia di dio, avrei quindi dovuto colpire per prima, più rapida, più forte.

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    BONUS & MALUS (PSICOCINESI + RAZZA WESEN)

    Sport: Tutte le arti marziali
    Nome: Attacco coordinato
    Requisiti: Partecipazione I lezione I anno
    Tipologia: Passiva
    Descrizione: Tutte le combinazioni di azioni che contengono almeno un attacco fisico (es: calcio, pugno etc.) ricevono un bonus di +1 su tutte le azioni del turno [+1 per ogni anno di corso] (II ANNO)

    Nome: Intensità
    Requisiti: Skill segreta, I lezione I anno
    Tipologia: Passiva
    Descrizione: Il mago è in grado di controllare perfettamente l’intensità dei vettori applicati, guadagnando un bonus di +1 su ogni vettore utilizzato.

    BONUS RAZZA WESEN: BLUTBAD
    Bonus:
    - Forza: +5 (forma wesen) +3 (forma umana, tutto il corpo)
    - Olfatto: +3 (forma umana) +4 (forma wesen)
    - Velocità: +3 (forma wesen)
    - Udito: +3 (forma wesen)
    - Feeling di branco: Possono fare parte di branchi di Lycan
    - Telepatia: vedi Telepatia Lycan
    -Vertrutheiten: "familiarità" quando due wesen fanno il woge contemporaneamente e si annusano memorizzano ognuno l'odore dell'altro e lo possono riconoscere. Funziona sia coi Wesen della stessa razza che di razze differenti. E' necessario riportare in scheda tutte le familiarità che si sono acquisite on game.

    Malus
    - Debolezza alla parte inferiore del corpo: -4 (forma wesen)
    - Woge Obbligato: quando sono obbligati dai Grimm ad effettuare il woge tutti i valori calano di -1
    - Debolezza al Wolsfsbane: pianta che annebbia i sensi del Blutbad, portando un malus di -2 a tutti i valori.
    - Influenza della luna: la luna piena causa ai Blutbaden un woge incontrollato ed un comportamento confusionario ed erratico. La loro possibilità di controllarsi dipende dalla loro forza di volontà (da valutare con un lancio del dado)
    - Aggressività dei felini in loro presenza
    - Capacità magiche: non sono in grado di utilizzare la magia anche nella loro forma wesen
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    Single - Orphan - Twins - 28y. o - [x]
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    ◆Last One
    tumblr_oi181fjm761sfk9k9o1_250 tumblr_oi181fjm761sfk9k9o2_250
    Orchidea Calaris◆
    M
    i fermai un attimo, al suo silenzio. Percependo con quanto piacere potesse scivolar via dai miei polmoni una sorta di libertà, la consapevolezza di essere anch'io irrimediabilmente dipendenti. Dopotutto, non potevo fare altro che concedermi un momento di silenziosa calma, accompagnato dai pensieri che andavano oltre, osservando con attenzione il volto che si rasserenava del mio compagno casuale di fumo. Lance, aveva detto di chiamarsi. Un giovane giornalista, a quanto mi sembrava d'aver capito riguardando quei fogli che aveva appena tirato fuori dalla borsa a tracolla. Attesi un attimo, squadrando con espressione fin troppo curiosa e scettica. Non so se avevo molta voglia di rispondere a domande di qualsiasi natura, io che di risposte non ne avevo mai avute, eppure l'idea di intrattenere una conversazione con quello strano ragazzo - e detto da me è quanto dire - poteva essere l'occasione interessante e nuova per conoscere qualcosa che non avevo mai vissuto. "Sei un giornalista, quindi?" Domandai con la voce che per un attimo s'incrinava di sorpresa, consapevole di aver fatto una domanda più che pleunastica, estremamente inutile. Allungai le mani in direzione dei fogli che il ragazzo mi aveva appena passato leggiucchiando qualcosa che non avevo intenzione di seguire con attenzione.
    Inarcai un sopracciglio: "Che roba è?" Sorrisi, inclinando il polso destro di lato come a volermi sventolare con quelle scartoffie che sembravano importarmi così poco da sembrare non molto simpatica. Poi mi mantenni sul vago, senza far veramente comprendere se quella situazione mi stesse interessando o infastidendo. "E che ci devo fare con questi?"
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243 replies since 23/1/2008
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