L'operazione meno riuscita di sempre. Era imbarazzante possedere la consapevolezza di essere parte di una missione che stava fallendo miseramente, e la cosa peggiore era poter leggere l'imbarazzo in una faccia identica alla sua, quella di chi forse lo stava prendendo leggermente per i fondelli.
«Non posso rimanere a lungo, perciò vediamo di darci una mossa. Vuoi un cazzo di animale? Ti faccio vedere come si fa»Ah. Cazzuto, il ragazzo.Stava comunque per ringraziarlo, perché in fin dei conti - maniere brusche da rivedere a parte - il suo aiuto si sarebbe rivelato fondamentale nel suo piano infallibile, peccato solo che dei rumori d'irruzione alle proprie spalle lo convinsero a cambiare strategia. Evocò un pugnale ombra e strinse la lama con la mano per procurarsi un primo
taglio.
«Magari un'altra volta. Tuta militare, Heckler & Koch MP5, stanza dei grandi mammiferi.»"E io?"Dannazione, si dimenticava sempre del suo spirito.
"E tu... tu magari nasconditi da qualche parte.""Ho sempre desiderato essere lui..."Jeremiah non si domandò cosa intendesse con quella frase, preferendo concentrarsi sulla sua prima evocazione. Aveva bisogno in fretta di una divisa militare, una di quelle color sabbia, mimetiche e con la bandiera dell'america cucita sulla spalla. Di filmoni americani sulla guerra ne aveva visti fin troppi da sapere nel dettaglio come fosse strutturata una divisa della Delta Force e non aveva bisogno che fosse proprio quella reale, dotata di un vero gilet antiproiettili. L'importante era che apparisse tale e che gli ricoprisse i vestiti che aveva in modo da passare per uno del gruppo, forse anche più cazzuto di loro. Il
secondo taglio che si fece, invece, gli serviva per evocare un altro pezzo forte del completo "perfetto soldato": un Heckler & Koch MP5. Ovviamente vuoto. Aveva bisogno solo di dare l'impressione di essere ciò che voleva far credere alla polizia, non di evocare armi e uniformi vere. L'importante era solo che il materiale della mitragliatrice fosse credibile. Se fosse riuscito ad evocare anche quella, l'avrebbe imbracciata per tenerla bassa davanti a sé, a riposo.
La sua copia, intanto, tentò di
nascondersi dietro l'ingresso della sala dei grandi mammiferi per
eseguire esattamente le stesse mosse di J e tenersi comunque pronto ad intervenire nel caso in cui fosse servito.
[Indipendentemente dall'esito]
Quando la SWAT entrò nel suo campo visivo, J aprì i palmi ai lati del suo capo e, pensando a tutti gli agenti presenti all'interno del museo per far capire loro che i babbani erano entrati, parlò con calma e professionalità. Incredibile.
«Jack McCallister, Delta Force. C'è stata un'interruzione nei contatti con la vostra squadra, probabilmente qualcuno si è divertito a manomettere i trasmettimenti fra voi e noi per creare scompiglio, ma è un'operazione che riguarda la nostra divisione.», abbassò le mani per piazzarle ai fianchi,
«La mia squadra ricopre tutti i livelli, stiamo perlustrando gli interni prima di passare agli esterni. Abbiamo ricevuto una segnalazione prima ancora che scattasse l'allarme ma siamo stati incaricati di sbrigarcela internamente per non gettare New York nel panico, motivo per cui megafoni e sirene non sono graditi. Abbiamo gestito gli incendi e stiamo procedendo con catture e indagini, altro non mi è concesso rivelarlo. Gli ingressi vanno chiusi e l'attenzione deve essere portata altrove.»Surprise, Speed and Aggression, motherfuckers!Nel pieno della sua manovra di convincimento, Jeremiah sollevò per sbaglio lo sguardo sulla panchina che accoglieva il buon vecchio Roosevelt... ingrassato di qualche chilo. Probabilmente il suo spirito aveva deciso di restare nei paraggi nella maniera più imbarazzante che potesse trovare. Ma almeno sarebbe stato
pronto ad ergere uno scudo di roccia fra Jeremiah e la SWAT nel caso in cui il suo infallibile piano non avesse funzionato.