[Alchimia] Recupero Trasfigurazione 1

2016/2017

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    Nicholas Riordan
    If you like to do the things you know that we shouldn’t do
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    Per una volta Nicholas aveva fatto sesso di notte al Brakebills,l' occasione gli era capitata appena tornato dal suo lavoro di barista al Luxury Paradise, aveva visto Laureen sulle scale e non aveva fatto a meno di corteggiarla ma era lei che lo seduceva dosando sensualità e dolcezza allo stesso tempo. La sua dolcezza non aveva nulla di romantico,era solo l' attenzione che riservava a ogni suo partner sessuale,o almeno così lui aveva sentito dire ma non gli importava nulla delle voci di corridoio anche se in questo caso si erano rivelate vere.
    Gli chiedeva sempre se gli piaceva,aveva una delicatezza unica però poi lui l' aveva baciata mettendo fine alle sue domande e aveva condotto il gioco a modo suo, un pò di domande andavano bene ma non troppe, insomma non erano due fidanzati alla loro prima volta. Gli era capitato poche volte di incontrare qualcuno di così attento e preciso nel sesso mentre Nicholas prediligeva la spontaneità,l'impulso, l' imprevedibilità comunque poi si erano rivestiti in fretta ed erano usciti dall'aula vuota,lui che rideva,lei no.
    L' aveva salutata ed era andato a letto alle quattro e mezza del mattino nonostante l' indomani avesse il recupero di Alchimia ma a lui non importava, aveva messo la sveglia alle nove pensando che il divertimento era finito con l' inizio delle sue lezioni.
    In realtà il suo cerbiatto Plummer l'aveva svegliato alle otto e quaranta strofinandogli il muso su una guancia così aveva fatto in tempo a fare tutto il necessario persino dire a Christian di dargli da mangiare, non c'era bisogno che gli facesse compagnia.
    E così ecco Nicholas con addosso i vestiti della sera prima, un paio di jeans spaiati e una felpa altrettanto spaiata, avrebbe dovuto mettersi un pò più in ordine comunque non gli importava di come apparisse in pubblico, per una lezione andava bene.
    Si rendeva conto che non sapeva chi ci sarebbe stato, l' unico che conosceva era Damien, ma avrebbe potuto benissimo iniziare un rapporto con qualcun altro secondo le sue modalità piuttosto originali.
    Quando entrò in aula,non vide il ragazzo da nessuna parte,c'erano solo tre persone, sorrise a tutti e si sistemò in un banco a caso e mentre aspettava si mise a giocare a cambiare le parole delle lettere con un foglio e una penna tanto per non annoiarsi.
    Il gioco gli piaceva veramente e lo interessava molto, quando sentì dei passi nell'aula sollevò lo sguardo da foglio e matita ritrovandosi davanti una bella donna che si scusò per il ritardo. Capì che era la professoressa e secondo lui una donna così poteva fare tutti i ritardi che voleva comunque questo voleva anche dire che iniziava una lezione a cui per la prima volta in vita sua Nicholas era impaziente di partecipare quindi mise via il suo foglio.
    La professoressa disse anche che per qualsiasi problema li invitava a venire nel suo ufficio e lui si immaginò già una bella lezione privata ma forse era una persona con la quale non ci si poteva divertire, sposata o fidanzata. Vabbè,ognuno credeva nei suoi valori comunque ora doveva mettersi nei panni dello studente responsabile ed essere pronto alla lezione, gli parve molto meno attraente quando li avvertì che non tollerava i colpi di testa quindi doveva rispettare quell'elenco di cose noiose chiamate regole. Ebbe la certezza che comunque il suo interesse, chiamarlo amore era esagerato, per la materia sarebbe ben valso il sacrificio anche se non poteva garantire che non avrebbe pasticciato con la magia, la Darko aveva dovuto correggerlo più di una volta distruggendo così la sua creatività.
    Poi la St John aggiunse che era lì per vedere cosa sapevano fare,prese anche una clessidra che come spiegò era una passaporta, li chiamò a toccare l'oggetto e Nicholas, come tutti gli altri,lo fece.
    Subito si trovarono in una grotta che gli piacque subito moltissimo, ammirò l' assemblazione delle rocce,le fiamme, la luminosità dell'ambiente da cui partivano otto corridoi.
    La professoressa li invitò a giocare con lei, sarebbe sparita per un pò e loro dovevano trovarla. Divertente, esploròl' ambiente, toccòle pareti cercando qualche indizio, erano così umide poi si rese conto che doveva sopratutto usare l' udito e la vista.
    Ritirò le mani dalle mani,ascoltòper vedere se c'erano dei rumori, sgocciolii,passi o magari ruggiti anche se dubitava la professoressa li avesse portati in un luogo abitato da qualche strana creatura,guardòa destra, a sinistra,in ogni direzione.
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    Nicholas e Alistair vanno nel corridoio 7
     
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    ISOBELLE OPHELIA LAGRANGE
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    scheda
    narrato – «parlato»pensato
    Che
    il Brakebills fosse diventata una succursale di Hogwarts forse era una constatazione a cui prima o poi si sarebbe dovuta arrendere. Dal primo giorno, quando la sua fortuna era stata così magnanima da mettere sulla sua strada l'unica (va bene, magari una delle due... beh, almeno nella top five) persona con cui assolutamente non voleva avere niente a che fare, fino al corpo docenti gremito di vecchi prefetti. Eppure, quando davanti alla cattedra vide Lilith, quella Lilith, sentì comunque un'ondata di stupore invaderla. E imbarazzo. Molto imbarazzo. Da mascotte acquisita dei tassorosso ancora sentiva il suo sguardo severo su di sé. Difatti, eccola a parlare di insubordinazioni. Ora, o era diventata paranoica, o per un istante l'aveva guardata, casualmente proprio quando quel delicato argomento era stato tirato in ballo. Coincidenze? Vaghi riferimenti alle gite in sale comune non-serpeverde per cui l'aveva già ripresa in passato? Chi poteva dirlo. Ironico comunque che fosse una persona che conosceva almeno un po' e vicina a lei per età a doverle insegnare i confini per lei decisamente labili fra docente e studente. Ironico ancor più, visto che pareva riuscirci benissimo. Si costrinse a cercare di fare quel che le riusciva meglio: la finta tonta. Guardarsi intorno con aria innocente, arricciarsi i capelli con quel fare lezioso assolutamente e smaccatamente dissonante con i suoi gesti abituali. I suoi modi urlavano il messaggio "qui c'è puzza di bruciato", e il mondo la ripagava con la stessa moneta. Facce conosciute intorno a lei, come Tristan, come la ragazza tanto cara a Mr. Callaway, Ayano... Ayano. Davvero? Ayano. Bene, ma non benissimo. Dentro sé stava ridendo istericamente, ma molto istericamente. Sarebbe tutto andato per il meglio. Dividi e conquista, ecco un motto rinfrancante. Non aveva idea di cosa potesse significare né come applicarlo a quella situazione, ma sì, sembrava una strategia rincuorante.
    Dovendo esplorare una grotta e avendo quella spiccata tendenza a farsi i fatti suoi, considerando pure l'inevitabilità del lavoro di gruppo a cui ormai si era rassegnata, la cosa migliore sembrava trovare una persona, una qualsiasi, con cui non avesse assolutamente alcun rapporto. Una di quelle ignare, inconsapevoli, che mai avrebbero potuto guardarla e pensare "cosa diamine ti prende?". Niente. La risposta era "proprio nulla, tutto regolare". Infondo che importava se la professoressa era una che a scuola la metteva in punizione e poi le chiedeva come stesse. O che c'era pure... vabbè. Meglio pensare alla loro missione. Via alla professionalità. «Ehi, tu. Ti va di scegliere la porta numero nove?» esclamò indicando un corridoio di roccia alle sue spalle (aka il n°4; nda). Mostrarsi intraprendente aveva sempre dato i risultati sperati, insulti a parte. «Ah. Sono Isy». Bell'inizio. Degno di Zed. Doveva fare in modo di non apparire una sprovveduta, soprattutto visto che quella era chiaramente una sfida. Era ovvio, insomma. Tanto per cominciare, quella era una grotta, e no, non era quella la constatazione intelligente. Se tutto l'ambiente era permeato di roccia, le vibrazioni di qualsiasi movimento si sarebbero propagate lungo tutta la parete. Indi per cui, poteva provare a potenziare il senso del tatto e dell'udito per utilizzarli insieme per percepirle. Quella era una mossa intelligente. «Non muoverti per qualche secondo, così eviteremo le interferenze più massicce»...come se già i suoi compagni che camminavano in giro non gliene offrissero a iosa. Comunque poteva essere fortunata: Lilith si muoveva da sola, se fosse stata vicina avrebbe scatenato le vibrazioni più flebili. Il difficile era discriminarle dalle altre, ma un buon potenziamento poteva far miracoli. Si sperava. Magari avrebbe semplificato le cose usare la manipolazione della densità sulla roccia, così da cercare di renderne almeno una parte più liquida e ricettiva anche ai movimenti più lievi. Le vibrazioni si propagavano meglio sui liquidi, giusto? «Observo», cominciò, per poi occuparsi della percezione uditiva. Si abbassò per sganciare il ciondolo dalla sua cavigliera, in modo da poter stringere il catalizzatore nella mano. «Gehor», sussurrò, quasi cantando verso la pietra gialla. E lei, di rimando, avrebbe cominciato a cantare per lei come fosse la conchiglia di una sirena, una sirena irlandese. Altra ironia della sorte. Avvicinò l'orecchio alla parete, per poi poggiarvi sopra la mano e vedere se riusciva a capirci qualcosa. Prima di incamminarsi, c'era un'ultima cosa che poteva fare. Meno precisa rispetto alla percezione sensoriale, ma probabilmente più estesa. Le grotte erano umide. Umidità voleva dire acqua, e se quel ragionamento non aveva qualche falla intrinseca, cosa forse assai probabile, poteva provare ad entrare in contatto con il suo elemento per capire cosa toccasse. Chiuse gli occhi per concentrarsi, dato che non sarebbe stato assolutamente semplice vista l'esigua presenza di acqua, in modo da "ascoltare" il sottile strato viscoso che gocciolava dalle pareti, per capire se davvero avevano davanti a sé solo una grotta sconfinata oppure ci fosse qualcos'altro su cui provare a indagare.
    In ogni caso, avrebbero dovuto muoversi. Palpare la roccia era sicuramente un passatempo appassionante, ma mai quanto lo sarebbe stato agire. Tenne il ciondolo a portata di mano nella tasca della giacca, lasciandolo tintinnare contro la scopa rimpicciolita mentre si incamminava lungo il corridoio di pietra seguita (si sperava) dalla sua improvvisata compagna di avventure.
    i know the choices color all i've done


    SKILLS UTILIZZATE
    BONUS PG
    • Manipolazione della densità. Requisiti: 28 a Trasfigurazione 1
      Descrizioni: le possibilità di utilizzo di questo incanto sono molteplici, cambiando la densità e quindi la sua massa. Rendere solido un oggetto liquido o viceversa, soltanto parti oppure interamente, ovviamente farlo su un'intero corpo sarà molto più difficile. Grazie a questo si può manipolare anche la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede, e si può anche manipolare il peso, rendendolo impossibile da maneggiare o al contrario tanto leggero da maneggiarlo al meglio, per esempio ancora si potrebbe rendere un proeittile tanto pesante e duro da sfondare un'intera parete, o rendere talmente pesanti se stessi da diventare impossibili da smuovere fisicamente.
      Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
      Azioni: 1 azione
      Durata: 4 turni

    • Observo. Permette di amplificare il senso a cui il mago è più legato - tatto - (+ 3 al tiro di percezione, effetto di un turno). Formula: recitare la parola "observo" ed estendere la propria percezione sensoriale sulla zona designata.

    • Potenziamento Uditvo. L'incantesimo permette di potenziare il senso dell'udito. (+2 all'udito del pg durante la lezione)
      Formula: "Gehor"
      Movimento: Stringere la pietra catalizzatore in entrambe le mani, passarla in quella dominante e portarla all'orecchio pronunciando la formula. Se l'incantesimo funziona lo studente sentirà una melodia a scelta provenire dalla pietra. (3 turni)

    • Conoscenza del creato [Livello 1]. Il mago è in grado di sapere se il proprio elemento è in contatto con qualcosa entro 20m. La percezione è possibile solo con l'elemento a cui è più legato, più forte se in forma pura, quindi non ibridata e nello stato tipico. In tal modo è possibile "sentire" attraverso il proprio elemento, conoscere quindi la forma dell'oggetto (solo se fermo) o della persona, la sua temperatura, eventuali movimenti. Nella mente del mago apparirà come un'ombra. Questo tipo di percezione elementale risulta più difficile per i manipolatori di Fuoco, Fulmine e Aria. Mano a mano che il mago procede nello studio della magia elementale verrà potenziato questo incantesimo.
    • Potenziamento olfattivo passivo (+1)
    • Animale guida: falco pellegrino. Bonus: +2 incantesimi che utilizzano il terzo occhio interiore.
    • Fiducia indotta. Il mago è in grado di ispirare profonda fiducia negli altri, che lo vedono istintivamente come un leader e sono più facilmente portati a credere alle sue parole. Acquisisce bonus +10 ai tiri volontà, sia di prove di diplomazia, che di incantesimi di dominio.
    • Volo su scopa. Tutti i pg che non saranno nella Psi Beta Zeta e reclameranno le loro conoscenze sul volo potranno utilizzarlo nelle role ma non nelle quest, al contrario degli iscritti a questa confraternita a cui al loro ingresso il senior assegna a ognuno di loro delle scope rimpicciolite, dotate di un incantesimo engorgio automatico non appena vengono tirate fuori dalla tasca così da poter essere portate ovunque senza problemi.
    • I tuoi incanti legati alla magia bianca e psichica sono aumentati di potenza.
    • Resistenza impervia. Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.


    Isy e Felicity vanno nel corridoio 4
     
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    Tristan Ivashkov
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    Un buco nell'acqua. L'uso della Magia Bianca si era rivelato essere un buco nell'acqua, e Tristan si ritrovò ad alzare gli occhi al cielo e sospirare rumorosamente, palesemente seccato dalla lieve riuscita degli incantesimi lanciati. Come se ciò non bastasse, inoltre, sembrava che quella lezione fosse divenuta una riunione dell'anti Tristan club, spettri che credeva di essersi lasciato alle spalle che adesso si ritrovavano a battere le strade di quel labirinto. Gabi, in primis. Credeva fosse ancora in Romania, al sicuro, ma evidentemente si era sbagliato. Era lì, né vicina né lontana, e se da una parte voleva ignorarla e fare finta di non conoscerla, dall'altra, invece, voleva avvicinarsi a lei e dirle di lasciare il Brakebills il prima possibile, dal momento che non era più il posto più sicuro dell'Universo. E poi, forse, avrebbe dovuto chiederle scusa. Scusa per ciò che le aveva fatto e di cui, da stronzo di merda di classe A++, non si era mai preso le responsabilità. Si sentiva una merda, davvero, nonostante il suo sguardo imperturbabile non palesasse alcuna emozione come suo solito.
    E poi c'era Kaylee. Già. Non la vedeva da quando si erano ritrovati a frequentare la medesima lezione di Magia Bianca; la stessa durante la quale era stata ferita da Vlad a causa sua. Molto confortante, davvero. Ed era abbastanza certo del fatto che lei lo odiasse. Vai così.
    «Tristan, faccio io la percezione dell'aura...tu sopprimi la tua per favore.» Ed eccola lì, la voce della sua coscienza, a strapparlo dal suo stream of consciousness con un'inusuale nota polemica e severa. In realtà, entrambi sapevano che quella frase non fosse stata pronunciata a casaccio, Tristan stesso sapeva, seppur nel profondo, che Aleksandra avesse ragione, eppure non poté esularsi dal sospirare. La sua aura pericolosamente scura. Questo era il vero problema; un deficit che gli stava causando non pochi problemi e che lui, di tutta risposta, si ostinava ad ignorare con tutte le sue forze, perso nella convinzione che quello fosse soltanto uno stupido, futile dettaglio ben lungi dall'essere degno di nota. Ma non era così, affatto.
    «Tranquilla, che al punto di voler risucchiare le tue energie non ci sono ancora arrivato.» Il suo tono era ironico, fastidiosamente sarcastico. Perché diavolo tutti quanti si limitavano ad osservarlo con gli stessi occhi di chi stava rivolgendo l'ultimo saluto ad un infermo? Eppure sapevano quanto gli desse fastidio! Sapevano quanto lo facessero incazzare gli sguardi tanto compassionevoli quanto giudicanti. Eppure continuavano a guardarlo in quel modo, puntualmente, come fosse un rituale a cui lui non poteva sottrarsi.
    Scosse il capo e, pochi istanti più tardi, la sua mente venne inondata dalle informazioni che Aleksandra riuscì a carpire. Sembrava proprio che fossero capitati in un corridoio manipolato con maestria da un manipolatore della terra. Silenziosamente, si avvicinò al calcare analizzato da Aleksandra, quello che sembrava ospitare scheletri di gusci e felci. Provò, dunque, ad utilizzare l'incantesimo di manipolazione della densità, di modo da far sciogliere lo strato superficiale di una porzione non eccessivamente grande della parete, sia per vedere se ci fosse qualcosa al di sotto di essa, sia perché eventuali vibrazioni avrebbero senz'altro fatto muovere il liquido molto più facilmente. Subito dopo, osservò attentamente il soffitto, di modo da avere un quadro completo del luogo in cui si trovavano. Eppure, qualcosa gli diceva che ciò che si trovava in quell'atrio fosse solo un assaggio di ciò che avrebbero potuto trovare nel caso in cui avessero deciso di addentrarsi ulteriormente nel corridoio, proprio come stava facendo quell'aura nebulosa che entrambi avevano captato. «Forse dovremmo seguire l'aura che abbiamo percepito, vedere dove sta andando. O vedere dove voglia portarci. Nel dubbio, tu tienila sotto controllo.» Sussurrò ad Aleksandra, sebbene non ce ne fosse il minimo bisogno. Dunque, seguendo le tracce magiche che erano riusciti a scorgere, si addentrò nel corridoio, tenendo sotto controllo il soffitto, di modo da rendersi conto, attraverso le sue variazioni, se stessero salendo o scendendo e se si facesse più alto o più basso. Qualsiasi informazione sarebbe stata utile. «Observo.» Si ritrovò a pronunciare ancora una volta, di modo da captare, attraverso la vista, altri possibili cambiamenti all'interno di quel corridoio.


    Skills utilizzate nel post
    - Nome: Manipolazione della densità
    Requisiti: 28 a Trasfigurazione 1
    Descrizioni: le possibilità di utilizzo di questo incanto sono molteplici, cambiando la densità e quindi la sua massa. Rendere solido un oggetto liquido o viceversa, soltanto parti oppure interamente, ovviamente farlo su un'intero corpo sarà molto più difficile. Grazie a questo si può manipolare anche la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede, e si può anche manipolare il peso, rendendolo impossibile da maneggiare o al contrario tanto leggero da maneggiarlo al meglio, per esempio ancora si potrebbe rendere un proeittile tanto pesante e duro da sfondare un'intera parete, o rendere talmente pesanti se stessi da diventare impossibili da smuovere fisicamente.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 1 azione
    Durata: 4 turni

    - Nome: Observo
    Requisiti: Completamento lezione
    Tipologia: Tecnica per aumentare la percezione sensoriale.
    Descrizione: permette di amplificare il senso a cui il mago è più legato - sviluppato attraverso il viaggio astrale. (da +1 a +4 al tiro di percezione, effetto di un turno)
    Formula: Observo
    Movimento: Concentrazione sulla zona designata e sul senso del mago.
    Bonus del PG/Bonus Razza
    - I tuoi incanti legati alla manipolazione della terra sono aumentati di potenza, ma soprattutto all'alchimia con cui hai guadagnato anche un'arma in caso di ambienti favorevoli.

    - Animale guida (volpe artica): Bonus +2 negli incantesimi di trasmutazione alchemica.

    - Warrior Experience: Le vostre esperienze vi hanno permesso di imparare dai vostri errori più e più volte, come se foste andati ancora e ancora in guerra. Questo potere si concretizza in un bonus piuttosto rilevante alle prove di intuizione, percezione, percezione di intenzioni (+5). In particolare, a seconda del tiro fatto quando si utilizza questo potere, il fato potrà dirvi in anticipo se le vostre azioni vi stanno conducendo a morte certa oppure no.
    Oltre questo vi è un bonus anche ai tiri sui riflessi e sulla volontà (+2).
    Attenzione: Malus. Queste esperienze traumatiche vi hanno messo anche nella condizione di soffrire di una forma di stress post traumatico del tutto simile a quella dei veterani di guerra. Oltre ad una generale e rude chiusura verso gli altri, sarete, almeno per i primi tempi, sempre all'erta, quasi paranoici, riguardo ogni possibile pericolo potrà presentarsi verso di voi.

    - Resistenza Impervia: Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
     
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    Felicity Daisy Johnson
    empatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »
    Uno sbadiglio si fece strada attraverso le labbra di una Fee decisamente assonnata. Quella notte non era riuscita a chiudere occhio in seguito ad uno strano incubo che riguardava i suoi genitori e tanto, tanto dolore. Poggiò le braccia sul banco con l'intenzione di farsi un sonnellino, visto che della nuova insegnante di Alchimia al momento non ce n'era traccia. Appena socchiuse le palpebre però eccola entrare con passo decisamente non esitante. Sbuffando tornò con la schiena ben eretta, osservando incuriosita la docente. Era giovane, giovanissima, all'apparenza molto sicura di sé e con un nome che la biondina adorava: Lilith. Ascoltò le sue parole, non sapendo se essere più eccitata dalla nuova prova che l'aspettava oppure delusa perché non poteva dormire sul banco, ignorando la lezione e recuperandola in seguito. Quando la giovane donna finì di parlare si alzò con misurata lentezza, avviandosi verso la cattedra dove era posta la clessidra insieme agli altri studenti. Facendosi largo sfiorò la passaporta e attendendo, nel momento in cui anche l'ultimo universitario avesse toccato la clessidra, di veder sparire il suo corpo dalla classe per riapparire in un posto a lei sconosciuto.

    --------------------------

    Voltò il capo di 360 gradi per poter osservare al meglio il luogo dove si trovavano per la sfida. Al sentire quel termine Fee non riuscì a non storcere il naso. Le piacevano le sfide con se stessa, migliorarsi, ma con gli altri era di gran lunga più motivata nel fare gioco di squadra. Doversi confrontare con gli altri la metteva in uno stato di agitazione, visto che l'ambizione e il primeggiare su le altre persone non rientrava decisamente nei tratti del suo carattere. Comunque avrebbe fatto del suo meglio per superare la prova che la nuova insegnate aveva appena comunicato, ovvero il riuscire a trovarla non appena sarebbe sparita. Fee si osservò intorno, facendo attenzione ad ogni particolare. Le diverse tipologie di roccia, gli otto corridoi, le luci che riuscivano ad illuminare ogni punto di quella strana stanza tondeggiante. « Ehi, tu. Ti va di scegliere la porta numero nove? » l'istinto della bionda fu di voltarsi dietro di se, per vedere se la minuta ragazza che in quel momento si trovava davanti a lei non stesse parlando con qualcuno posto dietro alle sue spalle. Invece, incredibilmente, non c'era nessuno. Stava parlando proprio con Felicity. « Puoi chiamarmi Fee » le regalò un ampio e sincero sorriso, quando l'altra le si presentò come Isy « Certo che mi va. Andiamo » si incamminò verso il corridoio insieme a quella che già considerava come una nuova amica. Ancora faceva fatica, avendo sempre vissuto nel bosco e lontana dagli altri, a percepire la complessità che un rapporto potesse avere. Lei semplicemente era portata ad adorare e volere bene a tutti, senza distinzioni. Mentre si inoltrarono nel corridoio portò le mani tra i capelli, per potersi fare una spettinata coda di cavallo che potesse impedire agli arruffati capelli di caderle davanti agli occhi. Rimase immobile qualche attimo quando Isy le chiese di stare ferma per poter cercare di percepire qualcosa, mentre i neuroni che la mente di Fee ospitava si misero in moto. Sfilò il semplice anello che portava all'indice, dove all'interno stava il suo catalizzatore. Mise la pietra in entrambe le mani, stringendola, per poi lasciarla solo nel palmo destro che portò vicino all'orecchio l'oggetto. « Gehor » pronunciò tranquillamente, tentando di potenziare l'udito. Se l'incanto fosse riuscito avrebbe per un attimo sentito una dolce melodia che le cantava sempre sua madre, lasciando subito dopo uno strano silenzio. Chiudendo le palpebre avrebbe impegnato tutte le sue forze per focalizzarsi sull'udito, cercando di captare anche i più piccoli movimenti. Quando ebbe terminato di ascoltare tentò di potenziare anche la vista. Avrebbe tenuto il catalizzatore sul palmo destro, aperto davanti a sè per poi mormorare subito dopo « Sehkra » e chiudere gli occhi. Se fosse riuscito Felicity avrebbe visto la pietra scintillare di un color acquamarina. Ben attenta a ciò che le stava capitando attorno riaprì lievemente gli occhi chiari, socchiudendoli un attimo dopo per poter vedere più lontano rispetto a prima. Isy iniziò ad inoltrarsi nel corridoio e la mezza fata non perse tempo a seguirla. Se fosse stato necessario dopo avrebbe fatto uscire le ali per poter andare a tastare il soffitto, ma per il momento preferì evitare di dire alla nuova compagna di squadra che era un ibrido. Camminando lentamente rilassò il battito cardiaco, per riuscire a concentrarsi meglio per qualche minuto. Appena reputò di essere pronta si avvicinò ad un lato del corridoio, sfiorando la roccia. Essendo una creatura ecoempatica tentò di percepire le condizioni dell'ambiente intorno a sè. Se fosse tranquillo o qualcosa turbasse il luogo. Avrebbe anche cercato di capire se lì vicino il corridoio o pezzi di pietra fossero stati manipolati dalla magia. Infondo aveva ancora in testa le parole dell'insegnante: non sempre le cose sono come appaiono.
    code © psiche



    Skill e azioni usate:

    - Nome: Potenziamento Uditivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso dell'udito. (+2 all'udito del pg durante la lezione)
    Formula: "Gehor"
    Movimento: Stringere la pietra catalizzatore in entrambe le mani, passarla in quella dominante e portarla all'orecchio pronunciando la formula. Se l'incantesimo funziona lo studente sentirà una melodia a scelta provenire dalla pietra. (3 turni)

    - Nome: Potenziamento Visivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso della vista. (+2 alla vista del pg durante la lezione)
    Formula: "Sehkra"
    Movimento: Stringere la propria pietra catalizzatore nella mano dominante e aprire il palmo davanti a sé pronunciare la formula e chiudere gli occhi. Se l'incantesimo funziona lo studente vedrà, con gli occhi chiusi, il colore specifico della pietra, che dipende da studente a studente e sarà sempre lo stesso. (3 turni)

    - tenta di vedere ed udire qualcosa (2 azioni)

    - ecoempatia
    Sbloccata: I lezione I anno Magia Bianca(Recupero)
    Requisiti: quarta lezione, CAPACITA' EMPATICHE, ELEMENTO ERBA
    Tipologia: Incantesimo di percezione delle emozioni
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è stato\è manipolato dalla magia.
    Formula: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il tocco può aiutare in questi casi.
    Movimento: none

    Bonus vari:

    - Nome: Potenziamento Sensoriale Passivo - UDITO
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento
    Descrizione: Lo studente riceve un potenziamento di +1 ad un senso a sua scelta. Questo potenziamento rimane di BG
    Formula: //
    Movimento: //
    Da questo momento, per sempre, il tuo senso dell'udito sarà potenziato di +1

    - empatica:
    Sbloccata: caratteristica innata
    Mago che riesce a percepire le emozioni e le sensazioni altrui e che sviluppa uno stretto contatto emotivo con il mondo che lo circonda (perciò ne può essere influenzato sia positivamente che negativamente).

    - controllo elementale dell'erba: +5
    Sbloccata: Bonus ibrido

    - capacità di volare.
    Sbloccata: Bonus ibrido
    Le fate possono volare, ma non ad altezze esagerate in quanto le loro ali sono molto fragili.

    - debole all'elemento del ghiaccio. -5
    Sbloccata: Malus ibrido

    - ecoempatia
    Sbloccata: I lezione I anno Magia Bianca(Recupero)
    Requisiti: quarta lezione, CAPACITA' EMPATICHE, ELEMENTO ERBA
    Tipologia: Incantesimo di percezione delle emozioni
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è stato\è manipolato dalla magia.
    Formula: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il tocco può aiutare in questi casi.
    Movimento: none


    Fee è con Isy nel corridoio 4 :3
     
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    Nicholas
    Bonus post: 30
    Mi dispiace informarti che la tua avvenente professoressa è felicemente sposata con un licantropo, che probabilmente non è molto d'accordo sui pensieri che hai fatto sulla sua dolce mogliettina. In ogni caso, anche tu non esiti neanche per un momento ad esplorare l'ambiente circostante. Siccome non sei stata molto chiara se le azioni le fai sulla stanza iniziale o sul corridoio, prendo in considerazione l'imboccatura del vicolo. Toccando le pareti (CD30) noti come siano assai porose e piene di insenature, che al solo tocco ti graffiano leggermente i palmi delle mani. Ad occhioni nudo (CD30) noti come abbiano colorazioni molto scure, tipiche delle rocce magmatiche di carattere effusivo come la pietra pomice o i basalti vescicolari. Provi anche a percepire qualche suono (CD38:30+7), ma per ora sei ancora troppo lontano per sentire qualcosa di veramente utile.

    Isobelle
    Bonus post:38
    Tranquilla giovane Isobelle, anche per Lilith è stato un fulmine al ciel sereno scopriti studentessa del Brakebills. Sappi che se non fosse stata in classe probabilmente si sarebbe messa a sorridere divertita del tuo tentativo di sviare un argomento ben conosciuto da entrambe! Non è, purtroppo, il momento dei ricordi e tu lo sai bene per questo ti attivi subito per cercare di captare quante più informazioni possibili dall'ambiente esterno. Senza problemi riesci a compiere la manipolazione della densità (CD40:38+4) e la parete diventa più liquida e recettiva (ti converrà stare attenta però alle modificazioni, in quanto strutture portanti del dedalo). L'observo, oramai, ti parte senza neanche bisogno di chiedere (CD32) e questo si permette di percepire con maggiore facilità tutte le vibrazioni che si riverberano sulla parete (CD36). Se da una parte questo ti fa capire che molto più avanti qualcuno sta lavorando sulla conformazione delle pareti, cercando probabilmente di crearci un'apertura; dall'altra ti ritrovi un maggior numero di interferenze dovute ai tuoi stessi compagni, cosa che in parte limita la tua percezione e ti permette di captare solamente questa particolarità. Grazie alle tue conoscenze di criptozoologia, sei inoltre in grado (CD35) di percepire come il respiro pesante di qualcuno... o qualcosa. Quella stessa cosa che percepisci in modo più o meno vago grazie alla tua percezione del creato (CD35). Pare che più avanti, in uno spazio più ampio, vi sia un corpo cilindrico appoggiato contro la parete, che pare respirare. Forte di queste tue conoscenze ti avventuri lungo il corridoio, che purtroppo non pare avere altre vie traverse che puoi imboccare. Noti solamente un'apertura più in fondo da cui arriva un poco più di luce rispetto a quella che danno le fiammelle che di tanto in tanto sono posizionate lungo il percorso.

    Tristan
    Bonus post: 35
    Il fato ci tiene a precisare che stavolta non ha fatto nulla per pizzarti così tanti fantasmi del passato sulla tua strada *alza le mani in segno di resa* lo giuro!
    In ogni caso, anche tu finalmente usi un po' alchimia e tenti di sciogliere lo strato superficiale della vostra grotta (CD40:35+10) e ci si senza particolari problemi. D'innanzi ai suoi occhi si palesano tanti piccoli gusci di molluschi dalle forme più disparate; qualcosa di particolare attira la tua attenzione: alcune tracce vegetali appaiano ancora vive e percorrono il cunicolo in modo parallelo al pavimento. L'osservazione del soffitto (CD30) non ti rivela nulla di più che non sia già stato detto riguardo alle pareti poste lungo i vostri fianchi. Finalmente vi decidete a proseguire all'interno del dedalo amorevolmente costruito da Lilith, però stando sempre ben attento al soffitto: per ora non vi sono ancora variazioni sostanziali che ti possano dare informazioni sulla profondità a cui siete. Comunque non demordi, attivando nuovamente l'observo (CD35) che ormai ti è alquanto congeniale e che ti permette di scorgere, per un secondo, l'ombra di un qualcosa. Sei appena giunto alla curva verso sinistra, infatti, ma chi stai inseguendo ha già percorso il breve pezzo di corridoio, svoltando immediatamente a destra.
    "Che lentezza, Ivashkov. Non vorrai far fare brutta figura alla Darko. Sei o non sei uno dei suoi migliori allievi?" ti provoca improvvisamente una voce femminile abbastanza acuta, che capisci provenire dalla svolta presa in precedenza dall'ombra.

    Felicity
    Bonus post: 33
    Piccola e tenera Fee sappi che anche la tua docente sarebbe tanto voluta rimanere a dormire, ma le responsabilità da adulti fanno schifo. Per fortuna la tua estrema amabilità riesce ben a concordarsi con la tua esuberante compagna di avventure (*Ayumu ti osserva basita*). Anche tu non esiti neanche per un secondo a seguire gli insegnamenti di Chandra, tentando di attivare ben due incanti di potenziamento sensoriale. Senza problemi potenzi l'udito (CD35:33+12+1), che ti rende in grado di sentire come se qualcosa - posizionata più avanti - stesse strisciando (lo comprendi dal il lieve rumorino dei ciottolini fini che sfregano tra di loro al passaggio del corpo). Attivi senza problemi (CD35:33+11) anche il potenziamento visivo, che ti permette di riconoscere la natura metamorfica delle rocce circostanti: come ad esempio i gneiss, frammezzati tuttavia da chiazze di marmo che probabilmente funge da sostegno portante.
    Sfoggi anche un potere fighissimo che omglovoglioacnhiomachefigata che ti permette (CD35:33+14) di connetterti empaticamente alla natura circostante. Scopri subito che tutta la struttura è stata modellata da un manipolatore della terra, ma sopratutto che qualcuno, o meglio, qualcosa si aggira per i cunicoli - almeno per quanto riguarda la vostra zona .

    Ecco qua gli esiti! Scusate il ritardo ma tra cartine perse e lezioni in università sono riuscita a sbrigarmi solo ora T.T
     
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    Eris Maeve Doyle
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    Si stava divertendo come poche volte durante la sua vita, e poteva vantarne una particolarmente interessante, fino all'arrivo in America per lo meno. I guai le avevano sempre tenuto compagnia e non aveva fatto a meno di piccole avventure più o meno pericolose, adesso si trovava a doversi improvvisare un segugio per trovare la professoressa scomparsa. Ancora le sfuggiva il motivo, non riusciva a comprendere quando e dove si sarebbe trovata a dover utilizzare l'Alchimia, ma per il momento decise di tralasciare quella riflessione e concentrarsi sul nuovo indizio, Gabi le illustrò tutto ciò che aveva scoperto.
    Le orme erano differenti ma entrambe umane, all'apparenza, ciò la portò ad un'altra riflessione. Sapeva dell'esistenza di Animagus, maghi molto capaci che erano in grado di trasformare il proprio corpo in animali ogni volta che volevano, era assai probabile che una docente di Alchimia fosse in grado di utilizzare quell'abilità. E se la divisione di quelle orme fosse in realtà un modo per depistarle? E se in realtà la St.John fosse andata a sinistra per un po' di tempo, per poi tornare indietro ripassando sulle sue stesse orme, trasformandosi e prendendo l'altra direzione. Così la quantità di orme e la loro differenza avrebbe avuto una spiegazione logica e anche piuttosto semplice, certo, non si spiegava il perché quelle che proseguivano dritte avessero una parvenza umana, ma le abilità delle donna non si sarebbero fermate di fronte all'esigenza di trasfigurare delle zampe animali in piedi umani, o no?
    Le seguenti informazioni riguardanti le vibrazioni recepite da Gabi, mandarono in fumo tutte le sue brillanti supposizioni da giovane detective. C'erano due persone, ormai era un dato palese « Forse i vari corridoi si uniscono tra loro in diversi punti, per farci confondere a vicenda con gli altri » propose la sua idea stringendosi le spalle « Comunque direi di andare a sinistra, per distanziarci si sarebbe dovuta mettere a correre e quello che hai sentito tu indica una persona che corre » soggiunse pensierosa, c'era qualcosa che non le andava, un pezzo del puzzle che non si inseriva completamente. Impronte pesanti e distanziate potevano rappresentare quelle di una persona di grossa stazza con le gambe lunghe, ma anche quelle di una persona che correva (correndo si allargava la portata delle gambe e si distribuiva il peso in modo poco omogeneo, facendo risultare le impronte più profonde), le vibrazioni ottenute però davano indicazioni discordanti.
    Arricciò le labbra e guardò la sua compagna ancora dubbiosa, dopo aver ricevuto conferma, entrambe avrebbero virato verso sinistra. Eris tenne gli occhi ben aperti, osservando le impronte man mano che andavano avanti per assicurarsi che ad un certo punto non sparissero e basta, allo stesso modo osservò le pareti in modo da poter captare variazioni di ombre. Mentre si sforzava di non dire una parola per concentrarsi anche sui suoni, spesso aveva la necessità di parlare e con Gabi ancora non aveva avuto l'opportunità di approfondire una possibile amicizia, perciò si dovette sforzare di placare i suoi istinti di abile chiacchieratrice per giovare al risultato della lezione.
     
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    Eris
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    Se Lilith potesse leggerti e parlarti nella mente probabilmente si complimenterebbe con te per i tuoi ragionamenti. Sei sulla via giusta, ma manca ancora - come hai detto tu - dei piccoli pezzi di puzzle per farti comprendere cosa ha in mente la giovane insegnante. Scegliete, dunque, la strada di sinistra e come segugi seguite le orme della vostra preda (CD36:35+2), anche se un po' fatica. Noti che dopo un po' cominciano ad essere leggermente traballanti, come se il soggetto fosse stato costretto a virare per evitare di perdere l'equilibrio. Punti i suoi occhi anche sulle pareti, contro cui le fiammelle lanciano ombre tremolanti. Non scorgi movimenti troppo sospetti, ma noti (CD39: 35+ 19) come in più punti la roccia sia leggermente sgretolata - come se qualcuno vi si fosse appoggiato per riprende fiato e l'avesse stretta con talmente tanta forza da ledere la superficie della roccia magmatica. Proseguite ancora, ma subito vi capita un'altra biforcazione - dopo neanche una decina di metri. D'innanzi a voi notate che la strada si fa leggermente in salita, mentre la stradina di sinistra scende progressivamente verso il basso. Provi a captare qualche suono particolare (CD39:35+6) e anche se a fatica ce la fai, riuscendo però solamente a distinguere il rumore di ciottolini calpestati alla tua sinistra - cosa comprovata anche dalle orme lasciate all'imboccatura del vicoletto.
     
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    trinse le dita della mano destra sul muro, sentì i polpastrelli graffiare leggermente la superficie polverosa del calcare. Quella parte della grotta era così "viva" e al contempo "morta", i gusci di conchiglie e i frammenti di felce fossilizzati davano vita alla composizione organica di origine calcarea che formava le pareti di quel tunnel. La luce regolare dei fuochi fatui permetteva di vedere abbastanza bene, benché in alcuni punti la luminosità fosse più scarsa. Il flusso ininterrotto di pensieri che le e il suo partner mentale si scambiavano permetteva ad Aleksandra di sapere sempre e costantemente cosa pensasse lui, anche se spesso Tristan si affidava alla sua voce per sottolineare certi pensieri che solo mentalmente non riusciva a rafforzare. Sospirò, o forse si poteva dire che sbuffò leggermente sollevando gli occhi castani verso il compagno. Nella sua testa i suoi pensieri corsero violentemente come un fiume in piena, mentre stringeva lo sguardo, era ovvio che non lo giudicasse minimamente, Aleksandra non giudicava mai, così come non voleva che gli altri lo facessero con lei. E sebbene non fosse ancora riuscita a far capire al ragazzo che in quella situazione erano in due e non era che lei fosse molto più contenta rispetto a lui di quella condivisione, non sarebbe rimasta in silenzio, le era successo troppo spesso nella sua vita. Ma se solo già discutere con te mi prosciuga le energie borbottò la ragazza seguendolo nell'avanzare per quanto fosse d'accordo sostanzialmente con il mantenere attiva la sua percezione e gli altri incantesimi di potenziamento. Con l'alchimia Tristan aveva subito liquefatto parte della parete rivelando oltre la presenza organica di organismi sostanzialmente morti, anche delle tracce vive di piante che Aleksandra si premurò subito di diagnosticare per comprendere se erano sempre di natura normale o magica e per quanto potesse estendersi quella struttura vegetale all'interno della parete, poteva quasi essere una fonte di energia volendo essendo essa avvolta da rocce di natura organogenica. Era dannatamente curiosa su qualunque cosa potesse vedere e inoltre non prendeva mai scelte azzardate. La natura del luogo faceva sospettare che fosse più viva di quanto volesse far intendere la fredda roccia, il verde delle piante, i gusci di conchiglie, la natura in sé delle rocce calcaree che esistevano come esempio di una vita passata di quelle creature la induceva a pensare che fosse un luogo estremamente vivo e vegeto, pulsante di energia nascosta. L'aura grigia di poco prima poi le faceva sospettare che potesse esserci qualche creatura, o un animale nelle vicinanze, la semplicità del colore le suggeriva quell'idea visto che le aure animali erano decisamente meno complicate di quelle umane e quale colore meno complicato per indicarle se non il grigio, vi era però un particolare che Aleksandra non poteva dimenticare, come del resto avrebbe potuto con la memoria che si trovava. L'aura grigia dell'animale era mescolata con un'altra tonalità di aura, il colore non era ben definito, ma che poteva significare che la sua natura animale non fosse realmente tale? La presenza dell'aura di un colore diverso benché non chiara nel suo colore suggeriva che vi fosse una componente più complicata nell'animo della creatura, il ki si comportava in un modo diverso rispetto a quello di un comune animale e questo le diceva che non era un animale normale...o forse non era del tutto animale, e la natura umana di base della creatura si manifestava in quella porzione di ki non rintracciabile. Aleksandra era cresciuta nel mondo della magia, e sapeva bene quali potevano essere le cause per cui un animale e un uomo si incontravano: poteva essere un animagus, capacità acquisita con lo studio e la pratica, un mutaforma, capacità innata solitamente di trasformarsi in un animale...o un maledizione come la licantropia. Tristan... lo richiamò, certa che lui avesse seguito i suoi ragionamenti e infatti il ragazzo le suggerì di tracciare la sua posizione con cura, poco prima di arrivare ad una svolta del corridoio dove al ragazzo era parso di vedere un'ombra. Aleksandra questa volta seguendo il consiglio del ragazzo, usò nuovamente la percezione delle aure con lo specifico interesse nel tracciare quell'aura grigia mescolata che avevano scorto.Una volta vista un'aura non si dimenticava, entrava nelle conoscenze del mago e quelle di Aleksandra si allargavano con velocità. Mantenendo l'Akti fos attivo così da rendere la sua mano molto più ricettiva, rivolse la sua attenzione alla percezione sensoriale delle mani. Strofinò leggermente la punta dei polpastrelli e poi alla luce delle candele si chinò un momento poggiando le mani sul pavimento provando a cercare le impronte dell'animale di cui ipotizzava l'esistenza o un qualsiasi tipo di impronte, le avrebbe sicuramente distinte da quelle di Tristan o di un altro essere umano e questo avrebbe potuto avallare la sua tesi.
    La voce che udì nella sua testa la fece rabbrividire, ma non era esattamente nella sua testa ma in quella di Tristan. Chi è gli chiese senza parlare, non voleva dare altre informazioni a chiunque fosse l'autrice di quella voce. Si mosse in avanti avvicinandosi alla svolta dove avevano visto l'ombra e rimase in ascolto per scorgere anche solo il minimo rumore provenire da dietro la svolta del tunnel verso cui avevano intenzione di andare.
    aleksandra elena kiseleva

    Fish in the sea
    You know how I feel
    River running free
    You know how I feel
    Blossom on a tree
    You know how I feel

    © .isabella.




    Skills utilizzate nel post
    Nome: Diagnosi dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Permette di ottenere informazioni su
    - Stato del ki di un mago
    - Dettagli riguardanti un'incantesimo castato su un oggetto
    - Il tipo di incantesimo che sta usando un mago, in questo caso si ottiene un bonus +1 sugli incantesimi lanciati per difendersi dall'attacco
    - Malattie magiche, come corruzione del sangue, licantropia, vampirismo, cannibalismo wendigo-derivante.
    Formula: è sufficiente concentrazione, chiudere gli occhi può aiutare in tal senso.


    Nome: Percezione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Percezione dell’aura di maghi, No-Mag, piante, creature (magiche e non) e oggetti incantati.
    Nota:
    - Gli esseri umani hanno aure più complesse degli animali
    - L'aura dei maghi è più forte rispetto a quella dei no-mag
    - L'aura dei maghi bianchi è molto più forte e definita rispetto a quella degli altri maghi, per cui invece è confusa e poco definita.
    - L'aura delle piante è genericamente verde e poco complessa
    - L'aura di oggetti incantati è legata al tipo di incantesimo e al mago che l'ha creata, ma è facilmente riconoscibile
    - Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibili da chi ha già incontrato l'aura in questione
    Permette di collocare nello spazio un'aura anche se il "proprietario" non è visibile ad occhi nudo (perchè nascosto, o troppo lontano), ed inoltre di percepire – ed eventualmente riconoscere –impronte residue lasciate dal passaggio di un’aura.
    Nota: Raggio di azione di 50 metri a 360°
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più un mago è esperto più è rapida e passiva.

    Potenziamento percezione sensoriale ed extrasensoriale (senso preferito: TATTO)
    Nome: Akti Fos
    Requisiti: Voto superiore al 26
    Tipologia: Tecnica di percezione sensitiva e sensoriale.
    Descrizione: permette di amplificare il sesto senso e quello a cui il mago è più legato - anche contemporaneamente. (da +1 a +4 al tiro di percezione, effetto da uno a tre turni, da +1 a +4 negli incantesimi psichici, effetto da uno a tre turni. Più turni si utilizza più il mago si indebolisce di resistenza fisica).
    Formula: "Akti Fos"
    Movimento: Concentrazione della percezione sensoriale o potenziamento psichico sulla zona designata e sui sensi del mago.

    Azione di movimento
    Azione di ascolto

    Bonus del PG/Bonus Razza
    Aleksandra ha quella che viene definita memoria eidetica, potremo dire fotografica, ciò che vede ricorda.

    ANIMALE GUIDA: CAVALLO
    Skill: bonus +2 alle forze di forza e velocità, +1 incantesimi da Medium
     
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    Gabi Petrescu
    23 - empathethic - pure
    © - sheet
    La scelta fu unanime, il bivio venne superato senza esitazione dalle due curiose compagne. Gabi non comprendeva l'utilità di quella prova, si sentiva decisamente a disagio all'idea di correre tra le intricate vie di un labirinto sotterraneo eppure, al contempo, era esaltata dalla strana caccia al tesoro che la docente aveva ideato.
    Il loro percorso rivelò alcune tracce differenti lungo la via, i passi si facevano di tanto in tanto più pesanti e irregolari, lasciando alcuni segni anche sulle pareti facili da sgretolare. Era un dettaglio che non si sarebbero potute lasciare alle spalle, non quando la curiosità la spingeva a comprendere cosa fosse accaduto ad un possibile obiettivo. Stringendo nuovamente il suo catalizzatore tra le mani, si concentrò su un secondo senso da ampliare, sperando di avvertire il familiare profumo delle pagine di un vecchio tomo ingiallito. «Geruch.» Non poteva perdere tempo, sapeva che ogni odore non era destinato a durare a lungo e avrebbe dovuto riporre le sue fiducie sulle piccole dimensioni del luogo decisamente claustrofobico e sull'intensità delle essenze che temeva di incontrare. Sudore, magari, ad indicare semplicemente una forte stanchezza fisica, o forse sangue che avrebbe implicato una vera e propria ferita. Annusò così l'aria attorno a sé per ottenere informazioni circa la fuggitiva, per comprendere le condizioni in cui avrebbero potuto trovarla.
    Un nuovo bivio si aprì in seguito davanti ai loro occhi increduli. La mappa di quel luogo doveva essere decisamente più complicata di come la aveva immaginata, si trovavano in un reale labirinto e di certo Gabi non riusciva a sentirsi completamente al sicuro. «Direi che... possiamo provare a raggiungerla, no?» Una strada in salita e una in discesa, percorsa da ormai familiari orme e pervasa da rumori che Eris riuscì a sentire. Ancora una volta accordarsi non fu difficile per poi cominciare a correre lungo il cunicolo alla loro sinistra, con la chiara intenzione di voler raggiungere la persona di cui avevano udito gli spostamenti. Immediatamente Gabi avrebbe cercato di percepire nell'aria un odore simile a quello avvertito in precedenza o un qualunque nuovo indizio pur di comprendere cosa stavano inseguendo. Continuando a correre, avrebbe poi guardato attentamente in lontananza e lungo le pareti, in modo da comprendere le caratteristiche del cunicolo che stava frettolosamente percorrendo. Sperava, inoltre, di poter scorgere qualcuno in lontananza.



    Azioni e Skills
    • Potenzia l'olfatto
    Nome: Potenziamento Olfattivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso dell'olfatto. (+2 all'olfatto del pg durante la lezione)
    Formula: "Geruch"
    Movimento: Stringere la propria pietra catalizzatore fra le mani e portarla sotto il naso, inspirare rapidamente e pronunciare la formula. Se l'incantesimo funziona lo studente sentirà l'odore specifico della pietra, che dipende da studente a studente e sarà sempre la stessa. (3 turni)

    • Annusa il primo corridoio
    • Corre nel corridoio di sx
    • Annusa il secondo corridoio
    • Si guarda intorno
    Bonus del PG
    • Empatia
    • Potenziamento passivo - Udito: +1

    • Potenziamento tattile (attivo per altri 2 turni): +2
     
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    Aleksandra
    Bonus post: 35
    Fai bene a voler analizzare il più a fondo possibile l'ambiente circostante, perchè Lilith ha preparato un po' di sorpresine per tutti voi. Da brava maga bianca (CD35) attivi senza problemi la diagnosi dell'aura, cosa che ti permette di scorgere un'aura verde che corre lungo tutta la parete del cunicolo, seguendo l'andamento ad S in cui siete capitati. Una scia smeraldina che, inoltre, comprendi possedere una dose magica al suo interno, ma non legata alla manipolazione elementale. Prendi a seguire il tuo compare, occupandoti di non lasciarti scappare quella maledetta scia. E ci riesci (CD36:35+10) senza problemi, identificando finalmente delle striature rossastre in quella nebulosità grigia. La scia che scorgi segue chiaramente il percorso che ti è stato indicato in precedenza, accompagnandosi all'aura verde della pianta viva. Mantieni attivo il tuo Akti fos (CD35), riuscendo a potenziare il tatto in modo tale da distinguere delle tracce di zampe animali: sono di lupo. Non ti fermi e prosegui nel seguire l'ombra che avete scorto in precedenza, giungendo alla svolta e notando come davanti a te si estenda un corridoio lungo una ventina di metri. Ogni quattro metri sono presenti due fiammelle, una per lato, in modo tale che possiate proseguire senza problemi. Acuisci il tuo udito, ma è piuttosto inutile poiché quel qualcuno non ha molta intenzione di passare inosservato.
    "Delusione. Delusione." riprende la voce di prima, cantilenante: a quanto pare qui qualcuno vuole giocare. La percepite provenire dalla stanza che si apre alla fine del cunicolo, dalla parte opposta a dove siete voi - le orme proseguono in quella direzione.


    Gabi
    Bonus post: 35
    Ottima mossa, piccola Gabi. Meglio di un cane da tartufo, potenzi il suo senso olfattivo (CD35) senza problemi e questo ti permette di annusare le tracce della vostra preda (CD40:35+2+11). Identifichi una nota fruttata, molto simile a quella che hai potuto percepire quando la docente è entrata in classe, tuttavia mischiata ad un odore... più asettico, neutro, come di qualcosa creato chimicamente. Seguendo questa traccia, vi addentrate nel cunicolo di sinistra, cominciando a scendere piano piano. Annusi nuovamente l'aria (CD38:35+2+3) ritrovandovi la medesima nota, che tuttavia scompare di colpo. Una zaffata di zolfo ti colpisce in pieno, prendendoti alla sprovvista. Grazie alle fiammelle posizionate ogni quattro metri, noti come il corridoio pare immettersi in una stanza più ampia e... più luminosa. Ti avvicini progressivamente e lo senti di nuovo quel correre veloce sui ciottolini. Non ti resta che seguirlo, no?
    Ma qualcosa improvvisamente si muove, in quella stanza. Qualcosa di ben diverso, che si sposta sul terreno in modo più lento e pesante. La via, tuttavia, è solo questa. Che farete?
     
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    Eris Maeve Doyle
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    Era sempre un passo avanti a loro, per quanto potesse essere veloce ci doveva essere un'altra spiegazione. Quando Gabi le raccontò di ciò che aveva appena odorato, una lampadina immaginaria si accese all'interno della sua mente: lo zolfo era un'elemento molto importante nell'Alchimia, e quell'odore chimico misto al profumo della docente, l'aiutava a intuire che ciò che in realtà stavano seguendo non era soltanto la professoressa, ma anche qualcos'altro, qualcosa che forse lei stessa aveva creato per rallentarle, oppure si era trasformata. Quelle tracce traballanti, quell'incavo nel muro, era stato quello il momento in cui aveva agito, probabilmente stancata notevolmente dalla potenza dell'incanto che aveva utilizzato.
    Eris si piegò sulle impronte per osservarle meglio e comprendere se fosse mutate in qualche modo, la grandezza, la profondità, la distanza. Da quello avrebbe compreso se si fosse trasformata o se avesse creato qualcosa, era più propensa per la prima ipotesi dato che il suo odore era semplicemente scomparso, anche se dopotutto, poteva anche essere tornata sui suoi passi proprio come aveva ipotizzato all'inizio.
    Il corridoio proseguì allargandosi in una stanza più ampia e meglio illuminata, qualcosa si muoveva al suo interno, a giudicare dai passi molto più lenti e più pesanti, non doveva trattarsi della docente, per lo meno, non nel suo corpo abituale. Eris si fermò di fronte alla stanza, non ci si addentrò prima di essere certa di cosa ci fosse all'interno, per questo si chinò lentamente fino a toccare il pavimento con le due mani e focalizzando sulla riuscita avrebbe tentato di utilizzare una manipolazione della densità proprio su quest'ultimo, provandoci una seconda volta se non ci fosse riuscita come desiderava. Ciò che voleva ottenere, concentrandosi sul terriccio soltanto all'interno della stanza più ampia, era di trasformarlo in un liquido simile al fango ma leggermente più liquido, una consistenza quasi viscosa che avrebbe reso difficoltosi i movimenti di qualunque cosa fosse all'interno della stanza e che le avrebbe permesso di ascoltare i suoi movimenti con più facilità, servendosi dei tonfi dei i suoi passi pesanti, amplificati nella fanghiglia.
    In qualunque caso, facendo segno a Gabi di rimanere in silenzio, si sforzò di ascoltare per cercare di capire attraverso i suoni creati nel fango, in che direzione si stava muovendo, basandosi sulle informazioni ottenute si sarebbe spostata in una posizione quanto più sicura nel momento migliore (magari quando i suoi si facevano più deboli, permettendole di capire che si era allontanato) da cui osservare con attenzione ciò che avevano davanti.


    - Osserva le impronte
    - Manipolazione della densità x2
    - Ascolta
    - Osserva
     
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    Ayano DavisSailors fighting in the dance hall, oh man, look at those cavemen go2CLlNi1 A volte ritornano.
    No, ritornano sempre.
    Il passato era una bestia implacabile e tenace. Correva, correva dannatamente forte, animato dalla necessità di dilaniare il presente con una ferocia inaudita, generata da un’esistenziale ed insaziabile brama. Il passato amava il futuro con una passione inesauribile e disperata, senza mai poter toccare l’oggetto di tanto desiderio perché eternamente destinati ad essere separati dal presente. Lo amava così tanto da essere pronto a trucidare il presente e consumare il futuro stesso in un ciclo eterno di tragico ritorno. Quella lotta di vinti senza vincitori condizionava le loro vite, vite di meri mortali che, nonostante i propri immani limiti, tentavano comunque di fuggire, riversando tutte le loro energia in gambe di carne ed ossa, destinate a stancarsi presto a causa della loro natura fallace. Ayano non si aspettava di potersi sottrarre al proprio passato. A dir la verità non era neanche in fuga esso, si ostinava semplicemente ad ignorarlo. Richiedeva un dispendio di energie notevolmente minore. Avvertì una leggera pressione sulla spalla, poi la voce familiare le scivolò lentamente lungo la schiena. Fare mente locale non fu facile, sette anni potevano cambiare molto in una persona. Fu quella sorta di malinconia di fondo a ridestare nella sua memoria vividi ricordi, sempre la stessa malinconica che aveva visto nei suoi occhi anni ed anni addietro. Si drizzò lentamente, mente nella sua mente venivano proiettati frammenti di una parte della sua vita. Renée Walst se la ricordava bene. Non tanto perché tutti in quel dannato orfanotrofio la ritenessero una squilibrata, quanto piuttosto per l'entità di quel cupo sentimento che traspariva dai suoi occhi. Era qualcosa di profondo e travolgente, un'onda anomala incontrollabile che cancellava tutto ciò che incontrava senza remora alcuna. Per la natura impetuosa del sentimento riflettevano, quegli occhi le ricordavano terribilmente quelli di sua madre, ed era proprio a causa di quella somiglianza così orribilmente reale che aveva sempre tenuto le distanze. Mentre però la ragazza sembrava assalita dalla tristezza, nello sguardo della madre d Ayano vi era stato spazio solo per il vuoto più assoluto e desolante.
    Ma eccola lì. Davanti a lei. -Ren.. Kaylee. Quindi...- non eri pazza lasciò la frase sospesa nell'aria, colta alla sprovvista dal frangente inaspettato. Seguì uno lungo e tangibile silenzio, in cui sprofondò per qualche istante indagando sulla figura che si trovava davanti. - Hai cambiato nome? Che c'è, ti sei data al crimine?- tentò di alleggerire la situazione con un po' di sarcasmo, con quel modo di cercare di evitare la gravità delle situazioni, che mai aveva cambiato. L’immagine suscitava una certa ilarità: non sarebbe mai riuscita ad immaginare Renée Walst compiere atti illegali. Forse non Renée, ma questa sconosciuta Kaylee chissà. –Terrò il tuo segreto.- La verità era che, infondo, si sentiva aleggiare attorno a sé il richiamo dei sensi di colpa. Non le era mai piaciuto come si comportavano le altre ragazzine dell’orfanotrofio. Ai tempi lo aveva trovato ingiusto e, infondo, sapeva che doveva esserci qualcosa di più in quella ragazzina. Ma di fatto non aveva mai alzato un dito, perché quella era la sua indole, adatta alla sopravvivenza, non ai grandi gesti. –Senti, possiamo proseguire assieme se ti va. Ho sentito qualcuno correre.- fece un cenno al pavimento come se fosse la cosa più ovvia del mondo che il motivo per cui prima avesse assunto quell’ambigua posizione –Deve essere la St.John. Rincorrerla non basterà, sarebbe troppo facile. – Se così fosse stato una grossa parte della riuscita di quel gioco si sarebbe basata unicamente sulla scelta casuale di un corridoio rispetto ad un altro. E Ayano non era la persona da avere il culo di beccare l’alternativa vincente. –Ma nel frattempo non ho altro materiale su cui lavorare…- si chinò nuovamente verso il suolo, poggiando entrambe le mani sul suolo, cercando di modificarne la densità: in quella maniera i suoni si sarebbero dovuti amplificare meglio, rendendoli più facili da percepire e seguire (nota della player: la propagazione delle onde dovrebbe dipendere anche dalla densità del mezzo). –Suggerimenti?- cercò di stimolarla, di mostrarsi amichevole, mentre, senza fornire alcuna spiegazione come suo solito, si toglieva le scarpe. Per quanto dubitava che la professoressa si stesse basando unicamente sui propri sensi, se le fosse riuscita la precedente trasformazione alchemica anche i loro di passi sarebbero risultati amplificati. Guardò Kaylee –doveva ancora abituarsi a quel nome- come se si aspettasse di essere seguita. Procedette lungo il corridoio a passo spedito, continuando a studiare le rocce, cercando nelle superfici che la circondavano qualche vantaggio da poter sfruttare . Erano circondate da quei tipi di materiale che tanto era stati utilizzati nella storia dell’arte a scopo ornamentale. In un frangente diverso, si sarebbe soffermata sulle possibili applicazioni, lavorazioni, manipolazioni che riuscivano a dare una vita pulsante, un’energia dirompente anche alla più fredda e dura delle pietre. Una volta addentratesi più in profondità, si ritrovò a ad annusare nuovamente l’aria, con quel signorile fare animalesco che tanto la contraddistingueva. Piccola donnola, la chiamava sua madre. Cagna, la chiamava il suo vecchio amico Matt.
    It's the freakiest show

    CODE&GRAPHIC BY HIME



    AYANO la donna senza skills FA COSE sempre ad minchiam:
    -manipolazione della densità
    -si toglie le le scarpe (non so se conti come azione, ma lo fa per essere più silenziosa)
    -una volta addentratasi ricomincia ad osservare le pietre
    -più in profondità cerca ancora di captare odori


    Ayano e Kaylee sono nel 5
     
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    TRISTAN LUCIFER IVASHKOV
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    Gusci di molluschi. Assolutamente interessante. Probabilmente erano capitati in una zona piuttosto viva, sebbene, in quel frangente, tale aggettivo fosse alquanto ridondante e relativo. Tuttavia, fu ciò che vide successivamente ad attirare la sua attenzione: tracce vegetali che sembravano essere ancora in vita e che percorrevano il cunicolo parallelamente rispetto al pavimento. Grazie ad Aleksandra, riuscì a capire che seguivano il percorso che stavano compiendo, il che, probabilmente, voleva dire che ci fosse qualcosa o qualcuno alla fine di quel percorso. Non riusciva a darsi un'altra spiegazione. «Potresti sopperire a questo grandissimo problema stando in silenzio, allora. Proprio come una brava bambina.» Era uno stronzo, questo glielo si leggeva negli occhi, in quelle iridi chiare che cozzavano con la pozzanghera che era divenuta il suo animo, ma in realtà aveva pronunciato quelle parole non tanto perché le pensasse davvero, quanto perché egli stesso si trovava in una situazione scomoda e non voleva ammetterlo, ma anche perché voleva vedere lui stesso fino a che punto potesse arrivare la pazienza di Aleksandra. Si tratteneva, lo sentiva, e non era un bene. Doveva spogliarsi delle sue inibizioni, arrivare a volergli spaccare la faccia, semplicemente perché, in fondo, non meritava altro. Sorrise, sghembo, come a volerla provocare ulteriormente, lasciandole così il tempo di pronunciare una risposta, qualora avesse voluto farlo.
    «Che lentezza, Ivashkov. Non vorrai far fare brutta figura alla Darko. Sei o non sei uno dei suoi migliori allievi?» Un mugugno non precisamente definibile sfuggì dalla presa insistente delle sue labbra, e automaticamente si voltò. La voce si dissolse nell'aria putrida della caverna, lasciandogli soltanto interrogativi. «Non credo che alla Darko si dispiacerebbe sapere che un suo allievo perde tempo a scrutare l'ambiente in cui si trova.» Un altro sorrisetto, questa volta rivolto al nulla. Non sapeva chi diavolo avesse parlato, sapeva soltanto che fosse una voce femminile anche abbastanza acuta. Procedettero, dunque, e captarono un particolare degno di nota: delle impronte lasciate, probabilmente, da un lupo. Aggrottò la fronte, il ragazzo, e si piegò sulle ginocchia, osservando con attenzione le impronte, anche quelle precedenti, che si era lasciato alle spalle. Doveva capire. Doveva capire se fossero mutate nel corso del tragitto, e, in quel modo, tentare di comprendere a chi o cosa appartenessero. Probabilmente, il tutto era legato alla voce che avevano udito.
    «Che sia un Animagus?» Questa fu la domanda che trasmise alla mente di Aleksandra, perché, a meno che non ci fosse stata una mutazione del DNA degli animali, questi non potevano parlare. A meno che, in realtà, non fossero umani. Provò, poi, ad usare il proprio olfatto, di modo da capire che quell'ambiente fosse pregno di un qualche odore. Di certo, se un lupo era passato da quelle parti, doveva aver lasciato qualche traccia nell'aria.
    Poi, di nuovo quella voce. Quanto cazzo era fastidiosa.
    «Chi è?» Gli chiese Aleksandra.
    «Non lo so...» Rispose lui, aggrottando la fronte e rivolgendo il proprio sguardo al vuoto. E quella risposta non gli piaceva. Provò, dunque, a concentrare la propria attenzione su quella voce, doveva capire se gli fosse in qualche modo familiare o estranea, se appartenesse a qualcuno che conosceva o meno. Subito dopo, avanzò fino a raggiungere la parete che formava la curva di quel corridoio ad S e provò ad applicare su di esso la manipolazione della densità, di modo da far divenire una porzione della parete molle. Doveva capire se la cosa che stavano seguendo si fosse fermata o meno, ed avere un muro simile ad una gelatina li avrebbe senz'altro aiutati a captare ulteriori movimenti. Avrebbe, dunque, prestato il proprio udito al fine di rintracciare rumori o altro.
    «Riesci a captare qualcosa?» Una domanda tacita, che soltanto Aleksandra avrebbe potuto ascoltare.


    Skills utilizzate nel post
    - Nome: Manipolazione della densità
    Requisiti: 28 a Trasfigurazione 1
    Descrizioni: le possibilità di utilizzo di questo incanto sono molteplici, cambiando la densità e quindi la sua massa. Rendere solido un oggetto liquido o viceversa, soltanto parti oppure interamente, ovviamente farlo su un'intero corpo sarà molto più difficile. Grazie a questo si può manipolare anche la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede, e si può anche manipolare il peso, rendendolo impossibile da maneggiare o al contrario tanto leggero da maneggiarlo al meglio, per esempio ancora si potrebbe rendere un proeittile tanto pesante e duro da sfondare un'intera parete, o rendere talmente pesanti se stessi da diventare impossibili da smuovere fisicamente.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 1 azione
    Durata: 4 turni
    Bonus del PG/Bonus Razza
    - I tuoi incanti legati alla manipolazione della terra sono aumentati di potenza, ma soprattutto all'alchimia con cui hai guadagnato anche un'arma in caso di ambienti favorevoli.

    - Animale guida (volpe artica): Bonus +2 negli incantesimi di trasmutazione alchemica.

    - Warrior Experience: Le vostre esperienze vi hanno permesso di imparare dai vostri errori più e più volte, come se foste andati ancora e ancora in guerra. Questo potere si concretizza in un bonus piuttosto rilevante alle prove di intuizione, percezione, percezione di intenzioni (+5). In particolare, a seconda del tiro fatto quando si utilizza questo potere, il fato potrà dirvi in anticipo se le vostre azioni vi stanno conducendo a morte certa oppure no.
    Oltre questo vi è un bonus anche ai tiri sui riflessi e sulla volontà (+2).
    Attenzione: Malus. Queste esperienze traumatiche vi hanno messo anche nella condizione di soffrire di una forma di stress post traumatico del tutto simile a quella dei veterani di guerra. Oltre ad una generale e rude chiusura verso gli altri, sarete, almeno per i primi tempi, sempre all'erta, quasi paranoici, riguardo ogni possibile pericolo potrà presentarsi verso di voi.

    - Resistenza Impervia: Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.


    Edit: ho corretto un errore di battitura

    Edited by hypérion - 4/4/2017, 23:39
     
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    Eris
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    Ben detto, Eris, un bravo alchimista tiene sempre conto degli elementi che lo circondano, testimoni onesti di ciò che è avvenuto. Provi ad analizzare le orme (CD38:34+1), ma purtroppo non riesci a notare particolari differenze - come se qualcuno avesse fatto apposta a renderne i bordi meno tangibili per depistarvi. Non demordete (così mi piacete ragazze!) e proseguite fio ad arrivare alle soglie della stanza, stando però attente a non varcarne l'ingresso per ora. Tenti di attuare una manipolazione della densità (CD40:34+5), ma per un soffio non ti riesce forse a causa dei mille pensieri che ti frullano in testa. Riprovi un'altra volta, questa volta riuscendo senza problemi a trasformare un'abbondante porzione della stanza in una fanghiglia appiccicosa. Immediatamente senti un verso strozzato provenire dall'interno, molto probabilmente causato dall'improvviso cambio di densità del pavimento che è diventato un ammasso unico di terra, roccia, ciottoli e... magma. Esatto mie care fanciulle, avete letto bene. Non appena ti sporgi per osservare (CD30), questa è la situazione che ti si presenta d'innanzi al primo sguardo: click
    A parte ammirare le mie strabiglianti doti artistiche, eccovi il momento spiegone:
    D'innanzi a voi, posizionato sulla parete opposta vi ritrovare un lago di magma ribollente, dalla cui superficie svettano tre piattaforme di roccia. Esse sono collegate alla terra ferma attraverso piccoli atolli di zolle più piccole, mentre da loro dipartono tre fracture che li congiungono ad un soppalco di roccia e sono state modificate in modo tale che sembrino delle scale. Sopra di esso vedete un'ombra dalle fattezze umane correre in direzione dell'unica uscita possibile, che consiste in un foro nella parete posizionato in corrispondenza della piattaforma centrale, ma in alto in modo tale che solo raggiungendo il soppalco vi si possa raggiungere. Il lembo di terra, tuttavia, che separa voi dall'uscita è frammezzato da piccole pozze magmatiche che lanciano sbuffi di fumi ogni tanto. I quadratini che vedete rappresentano delle torrette di roccia alte circa un metro/un metro e venti. I rettangoloni, invece, risultano essere delle piccole rupi su cui due chimere fino a quel momento si sono riposate in attesa degli ospiti [Tipo questa ma in versione più piccola]. Ed eccoci giunti al momento saliente: le chimere. Sono due, segnate con le crocette viola, e vi appaiono come due grosse salamandre se non fosse che collo, testa e coda risultino essere quelle di un serpente bruno comune; insomma due esserini non propriamente innocui. Ma vediamo cosa ha comportato la manipolazione di Eris: la zona racchiusa nella linea rosata è quella che è stata modificata, perciò una delle due chimere è impantanata nella fanghiglia, che si sta surriscaldando visto che i bordi della pozza di magma coinvolta si stanno piano piano sciogliendo del tutto (Attenzione: questo potrebbe rivelarsi controproducente se non starete attente). Con richiami animaleschi e rauchi la chimera impantanata sveglia la sua compagna, che con il naso da rettile cerca di stanare la causa di quella modificazione, riuscendo (D10:10) solamente a captare una vostra lieve traccia.
    In tutto questo l'aria naturalmente si fa più calda, ma per fortuna ci sono numerosi piccoli cunicoli posti sul soffitto in modo tale che i gas presenti nell'ambiente non si condensino e vi intossichino, solo se vi avvicinerete troppo al magma potrete subirne gli effetti sottoforma di intontimento.
    Avete tempo fino a domani alle 22 per decidere cosa fare, dopo di che le chimere vi individueranno senza problemi e vi attaccheranno.

    Ayano
    Bonus post: 34
    La tua idea è corretta piccola Ayano, tuttavia pare che tu non abbia ancora compreso appieno il processo di manipolazione della densità (CD40:34+2...non commento la tua sfiga che è meglio). Il pavimento, dunque, non muta e sebbene togliendoti le scarpe tu abbia minore possibilità di farti sentire (non la valuto come azione, ma ne terrò conto nei prossimi post), la situazione non cambia molto. Osservi le pareti in roccia (CD35:34+14) e noti qualcosa di particolare sopratutto sugli strati di travertino, assai più molle: cerchi alchemici e pezzi di parete assenti, di sicuro qualcuno è passato di lì. Procedendo lungo il corridoio, illuminato da fiammelle poste ogni quattro metri, annusi anche l'aria (CD39:34+7) percependo un leggero sentore di bruciato, leggermente nauseante, come se una qualche improvvisa reazione chimica fosse avvenuta da poco lì.
     
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    Gabi Petrescu
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    Lava, fango, rumori sconosciuti di creature tutt'altro che umane. Lo spettacolo che si presentava davanti agli occhi delle due ragazze era di certo suggestivo ma, al contempo, palesava una pericolosità mai incontrata in precedenza. Gabi sgranò gli occhi, incredula, cercando di immagazzinare ogni informazione inerente al luogo: il piccolo stagno fangoso creato da Eris, le rupi e le torrette, le tre piattaforme sul lago di magma che collegavano la stanza all'unica uscita. Dovevano raggiungere la fuggitiva ma, per farlo, avrebbero dovuto evitare le temibili chimere e ogni altro ostacolo posto sulla loro strada.
    Cercò di non perdere tempo, tendendo le mani verso il fango per manipolarne la densità al fine di solidificare una piccola porzione di esso in prossimità del corridoio. Sarebbe servito alle due studentesse per sorpassare il lago con il minimo sforzo e con la speranza di non attirare ulteriormente l'attenzione. Nonostante l'affinità di Gabi con i vari animali, non era certa di volersi fidare di due chimere dall'aspetto minaccioso. Decise quindi di procedere in silenzio verso una meta posta al centro del loro possibile percorso, facendo segno ad Eris di seguirla in silenzio. Non sarebbe stato saggio correre semplicemente verso l'uscita, non senza prendere in considerazione un'elevata possibilità di venir attaccate dalla mezza salamandra. Se tutto fosse andato per il verso giusto, quindi, Gabi si sarebbe semplicemente nascosta dietro la rupe libera e avrebbe atteso che Eris facesse lo stesso prima di manipolarne leggermente la grandezza in modo che coprisse a sufficienza entrambe le loro esili figure. Si trovavano nel punto più lontano dalla chimera non ostacolata e ciò avrebbe consentito loro un leggero vantaggio sia per una possibile difesa che per conoscere meglio i mostri che si erano ritrovate a fronteggiare. La rupe, inoltre, avrebbe in parte riparato le due ragazze dai fumi e dal calore, o almeno questo era ciò in cui Gabi sperava.



    Azioni e Skills
    • Manipolazione della densità sul terreno (Piccola porzione)
    • Sorpassa il fango (Se la manipolazione non funziona, salta)
    • Si sposta silenziosamente
    • Si nasconde dietro la rupe a sx (quella vuota)
    • Manipolazione della grandezza sulla rupe
    Bonus del PG
    • Empatia
    • Potenziamento passivo - Udito: +1

    • Potenziamento tattile (ultimo turno): +2
     
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