[Alchimia] I lezione I anno

2017-2018

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    OJxe2R1LILITH ST.JOHN → age: 26 anni; job: professoressa alchimia » sheetIl lavoro, ormai, era diventata la sua droga. Più passavano i giorni e più si lasciava assuefare dagli impegni accademici e da agente. Anche ciò che era successo nella dimensione ombra era stato utilizzato da Lilith per non pensare al dolore costante che la lontananza di sua figlia le provocava. Era spaventata dai propri natali, di quei genitori che la stavano palesemente minacciando, tentando di uccidere anche Damon e compiere l'atto peggior per un padre e una madre: uccidere il proprio figlio. Probabilmente il soggiorno ad Azkaban li stava facendo impazzire, perché la follia di cui rimembrava da piccola ora pareva centuplicata a confronto. Se fosse stato possibile, non avrebbe esitato a cambiare il sangue presente nelle proprie vene. Non voleva avere quella putrida eredità.
    Il ricordo della corruzione latente vibrante nel suo corpo ancora la spaventava, ma aveva deciso di tenere la cosa per sé. Non poteva caricare suo marito di altre incombenze, già doveva soffrire a causa sua e del proprio casato folle, non voleva aggiungere altre preoccupazioni.
    Per questo, quel venerdì mattina di fine ottobre, Lilith si costrinse a disegnare sulle labbra un sorriso tranquillo e sereno, una costruzione ad hoc per evitare di riversare sui propri studenti il malessere che la divorava dentro. Cercava in tutti i modi di non farlo trapelare, ma le borse sotto gli occhi e le spalle sempre leggermente curvate in avanti dicevano più di quanto volesse esprimere. Stoicamente, tuttavia, rimaneva in piedi, succube dell'effetto placebo che insegnare le procurava.
    Aspettò che le nove in punto scoccassero sul suo orologio da polso, prima di andare a chiudere personalmente la porta dall'aula di Alchimia dietro di sé. I ritardi avrebbero pagato le conseguenze delle loro azioni: ormai tutti sapevano della sua intransigenza riguardo l'orario.
    "Buongiorno a tutti ragazzi, sono felice di vedervi qui tutti presenti. Sono anche felice che alcuni di voi abbiano accettato il consiglio di venire a lezione per fare un ripasso." disse, lasciando vagare lo sguardo su diversi presenti come Aleksandra, Lara e Isobelle. Di quest'ultima, in particolare, voleva vedere più da vicino i comportamenti, essendo sempre stata molto latitante alle lezioni in classe. Passò in rassegna ognuno dei loro volti, iniziando già ad inquadrarli: molti di loro li conosceva, mentre altri erano dei completi sconosciuti. Era però convinta che tutti, con impegno, ce l'avrebbero fatta.
    "Spero che abbiate ripassato bene la teoria che abbiamo fatto fino a questo momento, perchè vi servirà molto durante la prova che dovrete affrontare oggi. Ho deciso di piazzare questa piccola prova intercorso per testare la vostra costanza nello studio e vedere quanto abbiate capito degli incantesimi alchemici imparati fino ad ora." continuò, puntando lo sguardo in particolare su Max - conscia del carattere dell'ex-tassorosso. Prese a camminare tra i banchi, distribuendo dei piccoli medaglioni con l'uruboros inciso sopra e piazzandoli sui banchi direttamente.
    "Queste sono passaporte, appena le toccherete verrete smateriallizati nel luogo della prova. Non vi dico altro perchè è una sorpresa: quando giungerete sul luogo capirete voi quale sia l'obiettivo della prova. In caso contrario, evitate di uccidervi." disse , infine, prima di tornare alla cattedra e appoggiarvisi con la base della schiena.
    "Pronti? Iniziate!"

    Scheme Role © #monochrome✰don't copy




    Benvenuti piccoli alchimisti in erba, spero che la lezione sia di vostro gradimento. Qui di sotto vi metto delle indicazioni generali da seguire, così da avere delle linee guida:
    - La lezione è ambientata Venerdì 27 Ottobre 2017, alle nove del mattino
    - Ricordatevi di segnare da qualche parte le Conoscenze scelte dal PG
    - Durante la lezione potrete utilizzare sia skill di trasfigurazione che di manipolazione con stessa votazione (dove è richiesta la scelta), così che voi possiate capire quale meglio si adatta al vostro PG. A fine lezione mi indicherete quale preferite. Attenzione: la skill sbloccata non indica in modo certo il voto a cui siete "arrivati" mi raccomando.
    - Durante la lezione vi sarà concesso usare gli incanti di altre materie anche se il mio consiglio più grande è quello di sfruttare maggiormente quelle di alchimia, sia per una questione di votazione che di vostra comprensione delle skill in gioco.
    - Una volta toccata la passaporta, ognuno di voi verrà teletrasportato in una specifica località che vi descriverò qua sotto.

    1. Chi partecipa alla I lezione del I anno: Vi ritrovate in un ambiente chiuso, in quelle che sembrano delle segrete di un castello riccamente decorato con lampadari e mobilio dorato Qua e là potete vedere numerose piante avviluppate alle colonne o poste in vasi lungo i vari corridoi e vie che si dipanano sotto i vostri occhi. Uno scenario un po' claustrofobico, ma riccamente illuminato e all'apparenza vissuto e tenuto in ottimo stato, come se ci vivesse qualcuno lì sotto. Appena giunti vi ritrovate davanti ad un enorme scalinata, alla cui sommità potete vedere dipartire due corridoi: uno che va a destra e uno che va a sinistra. Anche alla base,
      dove siete voi, diparto due vie - una per ogni lato. Cominciate ad osservarvi attorno, ma pare non ci sia anima viva, questo fino a quando non vedete sbucare da dietro una colonna di destra una piccola sfera di luce tremolante, che lentamente si avvicina a voi.
      "Vi ha mandati lei, vero?" pigola un po' titubante, girovagando tra di voi per scrutarvi e confermare le sue supposizioni. Lo vedete che è terribilmente agitato, impaziente di avere più notizie da voi.
      "Sì, siete vestiti stranissimi. Di sicuro vi ha mandati lei!" trilla subito dopo, senza neanche darvi il tempo di rispondere seriamente. La luce del suo globo improvvisamente si affievolisce di colpo e lo vedete accasciarsi a terra.
      "Vi prego, aiutatemi. Sono stato separato da Lucinda e dai miei fratelli, ho bisogno che qualcuno mi faccia uscire dal castello di Umbris." inizia a spiegare con voce agitata, rialzandosi a fatica all'altezza dei vostri volti.
      "So dov'è l'uscita, ma per attivare la porta avrei bisogno di utilizzare i dobloni simbolici e beh... non avere le mani non aiuta molto." continua a pigolare, sperando di scorgere nei vostri volti. Si vede ce è piuttosto debilitato, ma la determinazione non gli manca di certo.
      "So che sono sparsi per le segrete, nelle stanze qui accanto che appartengono alle guardie, ognuna di loro ha un doblone. Li riconoscerete subito: sono di metallo scuro e hanno incisi sopra dei simboli tipo questo. Sono sette in totale." e inizia a muoversi velocemente, riuscendo a creare con la propria scia luminosa un simbolo per preciso che permane per qualche secondo, prima di scomparire.
      "Vi prego aiutatemi, devo trovare i miei fratelli e tornare da Lucinda. Purtroppo siamo bloccati qua, non c'è altro modo per uscire." ripeté nuovamente con voce leggermente incrinata, aspettando poi galleggiante una vostra risposta.

    2. Isobelle bimba speciale: Anche tu ti ritrovi nelle segrete descritte per i tuoi amichetti di corso che partecipano alla prima lezione, quindi leggila che sono pigra. A parte la mia enorme voglia di lavorare, tu ti ritrovi sul momento in una stanza un po' più rustica, rispetto ai corridoi eleganti che potrai vedere se uscirai dalla porta presente alla tua destra. Ogni cosa è fatta in legno e qua e là trovi diverse candele e candelabri che danno luce all'ambiente senza finestre (non contare quelle presenti nell'immagine). Davanti a te vedi una grosso bancone, mentre spostato sulla destra noti delle scale che portano al piano superiore, un soppalco sul quale puoi leggermente scorgere un letto e dei mobili. Sembra che qualcuno abbia fatto irruzione in quella stanza, perché è tutto sotto sopra e in diverse parti il legno è reciso. E poco dopo che arrivi,
      compare un globo luminoso ma visibilmente spento, quasi grigiastro, emette luce con estrema difficoltà. Svolazza faticosamente, per poi cadere davanti a te ormai stremato.
      "Ti prego, aiutami. Dobbiamo uscire da qui prima che lui ritorni." senti la sua voce maschile gracchiare con difficoltà, per poi rotolare pigramente verso un'asse di legno, che se guardi bene ha un piccolo buco, grande abbastanza per un tuo dito.
      "Lì dentro. C'è una delle sette chiavi. Dobbiamo trovarle tutte per scappare." dice, prima di cominciare a tossire violentemente. È evidente che dovete fare in fretta, lo spirito di luce non sembra stare molto bene. Nel caso tu decida di alzare la trave, infatti, troverai un dischetto di metallo scuro su cui è inciso questo simbolo. Puoi decidere di salire di sopra per curiosare oppure decidere di uscire dalla porta, se lo farai ti ritroverai in un corridoio molto lungo che si estenderà sia a destra che a sinistra. Sulla parete d'innanzi a te troverai delle indicazioni: sulla freccetta di destra Marte, su quella di sinistra Venere.

    3. Chi partecipa alla II lezione del I anno: Toccata la passaporta, finite in un luogo non molto ospitale e ben più affollato rispetto ai vostri compagni. Giungente, infatti, in una stanza completamente buia, eccetto per delle piccole luci sparse davanti a voi, sopra le vostre teste. O meglio, questo è quello che vedete di primo impatto. Grazie ai riverberi delle lucine, infatti, potete capire che in realtà vi trovate d'innanzi ad un albero, tra le cui fronde spoglie sono incastrati teschi, ma anche dei globi di luce. Potete notare, attaccate sul soffitto delle gabbie, alcune aperte, altre chiuse con dentro dei globi di luce molto fievoli. La luce che emanano non riesce a rischiare fino alle pareti della stanza, quindi per ora non sapere null'altro che la zona adiacente le radici del'albero, che è circondata da una striscia di acqua putrescente. Poco dopo che arrivate, uno di questi spiriti bloccato tra i rami, decide di scendere lentamente verso di voi. Si vede che è si accosta titubante, ma non ha altra scelta.
      "Per caso vi manda Lucinda? Ci aiuterete a scappare?" pigola tremolante, ha paura delle vostre reazioni. In lontananza sentite spettrali suoni rochi e gravi, creature sconosciute che per ora sono lontane.
      "Vi prego, aiutateci. Tra poco arriveranno per mangiarci. Dobbiamo scappare, aiutate me e i miei fratelli." vi implora lo spirito e subito dopo dopo gli altri si aggregano accanto
      a lui, formando una consistente nuvola luminosa.

    4. Chi deve recuperare: Appena teletrasportati vi accorgete di un cambio repentino di temperature: l'aria si è fatta più umida e pungente. Questo lo capite subito perchè d'innanzi a voi si staglia una palude melmosa, da cui emergono delle inusuali palafitte, a loro volta collegate con dei ponteggi ad un enorme castello posizionato sull'altra riva della palude fetida. Una visuale da cui, tuttavia, venite distratti immediatamente, poiché dietro gli alti giunchi dietro i quali siete capitati, scorgete una figura minuta di ragazzina dai lunghi capelli rosa e vestita assurdamente leggera con un vestitino bianco. Il vostro arrivo attira la sua attenzione e sebbene la prima espressione sia quella di paura, dopo avervi squadrati le sue labbra si stendono in un enorme sorriso.
      "Siete arrivati! Ero sicura che lei vi avrebbe mandato, ha ascoltato le mie preghiere." si lascia sfuggire con tono più sollevato. Vi si avvicina con la schiena china, per evitare di mostrarsi troppo e vi fa cenno con la mano di fare lo stesso; non vuole attirare l'attenzione. Sulle palafitte, infatti, notate come siano presenti diverse figure simili a delle ombre umane, nebule e dalle proporzioni ben più allungate. Sembra che stiano facendo la guardi ai confini delle costruzioni in legno.
      "Non sapete quanto vedervi mi abbia riscaldato il cuore. Ora non sono più sola." gli occhi le si illuminano di commozione.
      "Vi prego, aiutatemi. I miei amici, gli spiriti di luce, sono stati rapiti da Umbris e lentamente - senza la luce della nostra terra - moriranno." dice, facendovi dunque notare come il celo sia coperto da un'invalicabile copertura grigia di nuvole.
      "Prima di entrare, però, dobbiamo sconfiggere le guardie. Per ora ne ho viste cinque, due nella palafitta di destra e tre in quella di sinistra." dice indicandovi le due più vicine (quelle nell'immagine), ma voi scorgete solo due vedette - una per ogni palafitta. Improvvisamente, però, la vede cadere a carponi a terra, come privata all'improvviso delle proprie energie e la corona farsi presente sul capo farsi più opaca.
      "Ne è morto un altro." vi sussurra con voce tombale, sul volto un dolore indescrivibile a parole.



    - Skill sbloccate

    Chi partecipa alla I lezione del I anno
    Nome: Analisi alchemica
    Tipologia: Conoscenza
    Requisiti: 18 a I lezione I anno
    Descrizione: il mago conosce alla perfezione tutti i simboli alchemici indicati nella teoria, questo gli permette di analizzare i cerchi alchemici con cui viene in contatto, riconoscendo le trasmutazioni relative - a seconda dell'anno a cui è arrivato.
    Azioni: 1 azione
    Durata: istantanea

    Nome: Cambio di densità
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 20 a I lezione I anno
    Descrizioni: questo incantesimo permette di manipolare la densità di qualsiasi fluido naturali (liquido e gas) e solido, andando a lavorare a livello di legami molecolari (rafforzandoli/indebolendoli) e, quindi, tentando rispettivamente di avvicinare/allontanare gli atomi fra loro. Ciò, dunque, permette di modificare il volume, mantenendo invariata la massa. Si può applicare a un’area di raggio massimo di 12 metri, a una distanza massima di 10 metri. Conseguentemente alla manipolazione della densità, si può manipolare:
    - la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede.
    - La pressione dei gas e dei liquidi
    - La temperatura dei gas
    NB: per quanto riguarda i solidi, dovrete tenere conto della duttilità del materiale. Meno saranno duttili, più energia userete.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 3 turni

    Nome: Dominio dei liquidi
    Requisiti: 22 a I lezione I anno
    Descrizione: incantesimo che permette di manipolare le molecole presenti all'interno di un liquido in modo tale che la sua massa possa essere mossa e modellata a piacimento del mago. Il liquido potrà essere di qualsiasi tipologia, benché esterno a corpi viventi, e potrà essere spostata fino ad una distanza massima di 10 metri dal mago.
    Movimento: imporre le mani sul liquido da manipolare
    Azioni: 2 azione (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 2 turni

    Nome: Dominio dei Non Metalli
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 23 I lezione I anno
    Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
    Durata: 2 turni.


    Chi partecipa alla II lezione del I anno (potrete migliorare direttamente la votazione della prima):
    Skill sbloccate con la vostra votazione +

    Nome: Percezione dell’Etere
    Tipologia: Generale
    Requisiti: 18 a II lezione I anno
    Descrizione: il mago è in grado di interagire con l’Etere e a vederne i flussi circostanti che permeano ogni cosa che lo circonda. In tale modo visualizza le differenze di emissione dell’etere per ricercare uno specifico elemento.
    Movimento: //
    Azioni: 1 azione (concentrazione)
    Durata: istantanea

    Nome: Veto Alchemico
    Tipologia: Generale
    Requisiti: 19 a II lezione I anno
    Descrizione: il mago è in grado di bloccare il flusso di Etere di un altro alchimista. Se fatto in contemporanea con l’avversario ne blocca la trasmutazione.
    Movimento: //
    Azioni: 1 azione (concentrazione)
    Durata: istantanea

    Nome: Reparo
    Tipologia: Trasfigurazione
    Requisiti: 20 a II lezione I anno
    Descrizione: il mago è in grado di riparare completamente qualsiasi oggetto/pianta che sia stato reciso o spezzato, riportandolo alla sua forma originale.
    Movimento: //
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione)
    Durata: istantanea


    Chi deve migliorare la votazione: le skill sbloccate con le vostre votazioni

    - Consiglio spassionato: leggetevi la teoria. Durante la lezione vi verranno fornite specifiche più dettagliate alle skill sbloccate nel caso dimostrasse di avere un po' di dubbi, ma il mio consiglio è sempre quello di leggere bene ciò che è nel topic del programma. In ogni caso, vi copio qua sotto le precisazioni specifiche delle skill di Alchimia, così le avete sotto gli occhi.

    ○ Volendo rispecchiare anche nello svolgimento delle lezioni il concetto stesso di circolarità e unione, saranno affiancate, durante il triennio, skill manipolative e trasfigurative così da creare un bagaglio di conoscenze il più variegato possibile. Dalla seconda lezione del primo anno vi verrà chiesto di incominciare a scegliere, indicando quale branca preferite tra le due; vi verrà infatti chiesto di scegliere un incantesimo tra i due disponibili con pari votazione (potrete anche mischiarle, scegliendone un po' di una e un po' dell'altro. Questo fino alla prima lezione del terzo anno, poichè durante la seconda vi verrà chiesto di scegliere definitivamente il ramo prediletto. In seguito, all’ultima lezione delle specialistiche, verrà riproposta ad entrambi la trasmutazione dell’anima e in questo si avrà una chiusura comune, così come l’inizio.
    ○ In diversi incantesimi, soprattutto trasfigurativi, sono indicate le durate sebbene i processi possano apparire irreversibili; come mai? Essendo l'equazione dipendente da una variabile di effetto (il cambiamento che si vuole ottenere dall'oggetto in questione) essa subisce un processo di decadimento: l'intromissione anomala nella struttura dell'etere genera uno squilibrio e, nel tempo, esso tende a ritornare al suo stato primordiale vincendo il cambiamento anomalo.
    ○ Il flusso eterico utilizzato è istantaneo nel momento in cui si attiva la trasmutazione. Dunque se, per esempio, si volesse prolungare la durata di una skill, si è costretti ad avere disegnato il relativo cerchio alchemico.
    Es: uso una skill della I lezione del I anno che dura 2 turni. Subito dopo averlo attivato, però, cambio skill e quindi cerchio alchemico. Se poi voglio prolungare la precedente skill allora devo ridisegnare il relativo cerchio.
    ○ ATTENZIONE: Gli incantesimi di natura trasfigurativa, per rispecchiare anche la teoria, avranno un aumento di CD di 2
    ○ Si ricorda che, tutte le trasmutazioni in cui è richiesto di disegnare il cerchio alchemico sulle mani possono essere attuare anche disegnando a terra (o in una parte distante di un grosso corpo) e attuando così un incantesimo a distanza. Il mago però sarà costretto a toccare il suolo (o avere un contatto con il corpo) quando attiva la trasmutazione e dovrà comunque avere un contatto visivo con il proprio cerchio disegnato. Per ogni metro di raggio del cerchio, l’incantesimo avrà effetto entro un’area di tre metri dal bordo del cerchio stesso.
    Es: voglio modificare la densità dell’area in una determinata zona nel momento esatto in cui passeranno i miei nemici. Disegno il cerchio nel luogo prestabilito, mi nascondo e instauro un contatto visivo con il punto in cui ho disegnato. Al momento opportuno poggiò la mano per terra e attivo la trasmutazione.
    ○ ATTENZIONE: Ove indicata l’imposizione, per ovvie ragioni, la distanza massima da ciò che si deve manipolare è di 2 metri.
    ○ Ad ogni lezione (con relativi incantesimi) corrisponde un determinato cerchio alchemico, eccetto alcune skill specifiche dove verranno indicati i cerchi specifici. Ciò significa che se il mago utilizza un incantesimo della prima lezione del primo anno e poi una della seconda lezione, è costretto a ridisegnare il cerchio differente. Se invece risultano uguali l'azione di disegno viene tolta.
    ○ Dovete sempre ricordarvi che quando andate in quest avete bisogno di uno strumento per il disegno, può essere qualsiasi cosa basta che lo si disegni in qualche modo (es: pennarello, gesso, inciderlo nella carne, disegnarlo su terreno umido).


    Per qualsiasi dubbio, scrivetemi pure in privato ♥
     
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    Occhiaie scure, uno sguardo più sfuggente. Se c’era una cosa che ricordava bene di Lilith dai tempi di Hogwarts era che aveva occhi irremovibili, pronti a impalare chiunque avesse davanti perché ascoltasse fino in fondo ciò che avesse da dire. Era diretta, e pretendeva lo stesso pur senza dirlo. Isy lo sapeva fin troppo bene, per tutte le volte in cui si era trovata dalla parte di chi doveva essere rimessa in riga, sotto uno sguardo inclemente per la disciplina, ma infinitamente compassionevole. Aveva provato a capire cosa non andasse perché non avrebbe lasciato solo a parole dure il compito di plasmare il comportamento se questo avesse sotteso problemi inespressi e trepidanti di divampare distruggendo ogni cosa. Ma Isobelle era un'artista della fuga, lo era sempre stata, e quegli stessi sguardi, i suoi come quelli di Jillian, di Ethan, di Rose, di Grace, presto erano diventati presagi di sconfitta e impotenza. A dieci anni di distanza vedeva in quegli occhi lo stesso spirito sfuggente che aveva avuto lei all'epoca, chiedendosi se fosse sempre stato così, e lei troppo cieca per accorgersene.
    Non disse una parola, si sedette ricoprendosi di un velo fitto di serietà. Il suo rapporto con l'alchimia era stato per certi versi peggiore perfino che con le altre materie. In tre anni non aveva fatto altro che rimbalzare da un corso all'altro, cominciare e non finire, proseguire solo in privato per non dover star seduta fra i banchi insieme agli altri. Persino quando sembrava più responsabile e se non altro garantiva la sua presenza, non si era tirata indietro da esplosioni incontrollate. Non era passato che un mese da quando l'aveva fatto con McLean, ad esempio, uscendo dall'aula inferocita dopo aver spinto il banco per aria in uno scoppio di rabbia improvviso quanto sfiancante. Con Lilith, fino a quel momento, era stato differente. Il docente di psichica le aveva permesso a lungo di trovare esattamente ciò che voleva da un professore, un rapporto meramente professionale in cui lui insegnava e lei recepiva e metteva in pratica con lo stesso impegno necessario a lottare per la propria vita. Ma Lilith non si limitava a quello, e lo sapeva. Lei avrebbe guardato oltre fino a imbattersi nella stessa bestia che non era stata domata allora, con la certezza che stavolta era più che capace di tenerle teste, fosse anche solo per il fatto che si conoscevano più di quanto non fosse ad Hogwarts. Almeno in quell'occasione, quando i suoi occhi bruciavano di una tenacia imponente quanto taciuta, non le avrebbe creato alcun problema. Rispettava il modo in cui era evidente stesse facendo il suo lavoro nonostante alle spalle ci fossero demoni a lei sconosciuti, senza cercare compianto alcuno. Alzò lo sguardo non appena la vide davanti al suo banco, con l'uroboro fra le mani. Un breve istante che fu come un tacito accordo: stavolta ci stava provando davvero.

    Riaprì gli occhi, sempre chiusi durante quel genere di viaggi. Aveva scoperto da bambina che concentrarsi sulle sensazioni dei visceri, percorrere i sentieri propriocettivi del loro attorcigliarsi e stringersi, la aiutava a non risentire degli effetti delle passaporte. Era da sola, e di quel particolare non poteva che essere felice. Un suo limite, ecco cos'era, ma non poteva ignorare quanto fosse restia a combattere con qualcuno. L'aveva visto con Tristan, infondo, il loro modo di collaborare era stato infinitamente straniero, pur se inaspettatamente un po' più intimo del solito. Non si aspettava che quel miracolo potesse attuarsi con altri, ancor più perché con loro non c'era la lunga e indiretta storia che l'aveva vista coinvolta con Ivashkov in diverse occasioni, e senza Noah, l'unico di cui si fidasse davvero, preferiva procedere da sola. Infilò prima di tutto le mani nelle tasche della giacca di pelle, un capo di abbigliamento che un po' stonava con la tuta nera e aderente su cui faceva affidamento per rendere i suoi movimenti il più puliti possibile, ancor più da quando i suoi allenamenti quotidiani erano passati da corse e scalate stremanti, ad altrettanto sfinenti scontri corpo a corpo per colmare il divario fra la sua mente sigillata e violenta, e un corpo che non sapeva come difendersi da chiunque provasse a ferirlo. Ma con Noah stava imparando a farlo nel modo più efficace possibile. Se riusciva a cavarsela un minimo con lui, non c'era essere umano che potesse spaventarla, nessuno che potesse considerare più forte. Sfiorò il contenuto delle tasche con le dita, come a fare il check up di ciò che aveva con sé. Sigarette, accendino, fede di un matrimonio farlocco a cui pensava fin troppo spesso in quei giorni, matita e pennarello nero. Infilò il lapis nei capelli sollevandoli ben stretti, spostando lo sguardo sulla stanza dov'era finita. Per una che aveva sempre un piano b e un piede fuori dalla porta, una stanza senza finestre era asfissiante quanto una cella. Non era un caso se sopra al letto della casetta sull’albero aveva replicato lo stesso lucernario con cui era cresciuta. A spaventarla non era ciò che poteva entrare, bensì non avere la possibilità di uscire. C'erano già sufficienti sbarre a tenerla come prigioniera. Tutto era sottosopra, come se qualcuno fosse irrotto per cercare qualcosa. L’assenza di chicchessia poteva voler dire che aveva trovato quel che cercava, ma considerando che pareva non ci fosse un angolo in cui il disastro non fosse dilagato, probabilmente aveva solo dovuto alzare i tacchi e andare via insoddisfatto. Poco contava, non le piaceva restare ferma. Si avviò verso la porta, costretta a fermarsi quando qualcosa si palesò davanti a lei. La prima reazione, il rifiuto, la spinse a mettersi sulla difensiva allargando le gambe come stava imparando a fare, pronta a darsi la giusta spinta per sfruttare la sua agilità e i suoi riflessi per reagire, ma non fu necessario. Era solo un fottuto globo ingrigito, simile a quegli spiriti elementali del cazzo che si era trovata fra i piedi in diverse lezioni nel Caos. Avrebbe ignorato lui come aveva fatto con quei cangianti in precedenza, se non fosse che le sue parole la costrinsero a fermarsi sul posto. Fidarsi le era difficile, non è che avrebbe potuto pendere dalle labbra della prima entità bisognosa di aiuto che si faceva viva. «Ipnosipedia» sussurrò, facendo in modo che cadesse temporaneamente in uno stato catatonico di cui neanche avrebbe ricordato nulla. Sapeva troppo bene come funzionassero certe cose. Avrebbe così potuto approfittarne per scivolare indisturbata nella sua mente, cercare ricordi specifici su quel "lui" per allentare il divario di informazioni fra lei e quel globo. Scivolò via in fretta, per non rischiare che la catatonia finisse, e l'essere potesse rendersi conto di quel che stava facendo. «Non provare a mentirmi» gli ordinò solo, un ordine che sfuggì alle labbra quasi come una preghiera ferita. Sapeva che altri prediligevano un intentio in quelle situazioni, che non partivano in modo così aggressivo, ma quello era un incantesimo a cui non ricorreva mai. Non le importava quali fossero le sue intenzioni, quelle erano fallaci e menzognere. Si poteva volere il meglio per una persona e per questo abbandonarla, così come stringere dita violente sul suo collo. Si poteva non avere nessuna intenzione di ferire, ma farlo lo stesso e con ferocia perché si era costretti. Aveva comunque un'informazione importante: "prima che lui ritorni". Non aveva trovato quel che voleva, evidentemente, chiunque fosse. «E tu tendigli una trappola, no?» esclamò, correndo comunque con lo sguardo al punto dove il globo si stava muovendo. Dietro la stupidità di quell'affermazione c'era in verità un nuovo intento, un preciso obiettivo emerso con la naturalezza con cui la cautela la dominava. Dalla risposta avrebbe facilmente potuto estrapolare le informazioni più importanti: se quel "qualcuno" fosse un intruso o se avesse abbastanza agganci da mutare lei in una fuggitiva, se quel globo avesse davvero informazioni utili, se sapesse cosa aveva di fronte e possedeva in qualche modo delle capacità di cui purtroppo lei dubitava. E ancora, avrebbe addirittura potuto sapere quanto "lui" fosse temibile, se sarebbe stato una minaccia persino per lei. Si avvicinò collezionando nuove informazioni, nuove idee. Si piegò per sfiorare con le dita la trave di legno indicata dal globo, scoprendo cosa celasse sotto di sé. «È questo che sta cercando lui?» chiese analizzandolo con cura, guardando il disegno sconosciuto che spiccava sulla superficie scura. Se era quello il suo obiettivo, portarlo con sé l'avrebbe resa un bersaglio ancora più facile, costringendosi a impelagarsi in una situazione in cui non voleva trovarsi. Ma era altrettanto vero che quella era una chiave, e le servivano tutte per scappare. Non aveva pensato di avere quella necessità, ma era una parola evocativa, una parola che subito le poneva davanti agli occhi il bisogno di andare via. Si guardò intorno, cercando una possibile soluzione a quel dilemma. I suoi occhi si fermarono sui tubi che salivano verso l'alto. Una stanza in un luogo apparentemente freddo e umido necessitava di una stufa1, visto lo stato dell'arredamento poteva essere una di quelle antiquate, con al suo interno residui di carbone e cenere. Si sollevò per avvicinarsi e aprire lo sportello, stappando il pennarello nella tasca della giacca per disegnare sul palmo un cerchio alchemico. Se avesse trovato quello che cercava, carbone scuro, vi avrebbe apposto sopra la mano per attivare la trasmutazione che le avrebbe permesso di ottenere un dischetto simile a quello che intendeva trafugare, stringendo i legami in modo saldo perché ad un'analisi frettolosa il falso potesse apparire abbastanza duro e liscio da essere scambiato per l'originale. Mancava solo il simbolo, chiaro. Non poteva disegnarlo con il pennarello dall'inchiostro nero. Si chinò ancora, appose la mano con il cerchio alchemico sul pavimento per riuscire a manipolare la polvere chiara depositatasi sul legno così che formasse il disegno dell'oggetto sul dischetto di carbone, ultimando il lavoro per quell'oggetto illusorio. «Immagino vorrai seguirmi» esclamò non appena ebbe sistemato il dischetto falso al posto di quello vero, pronta ad andarsene. Non sarebbe certo rimasta ferma, l'inattività la uccideva e, se aveva capito bene la situazione, quel coso voleva uscire più di lei. «Meglio che tu stia davanti, immagino conosca il luogo più di me»...e se c'è qualcuno, vedrà prima te di me, pensò, lasciando che la precedesse mentre si immetteva nel corridoio sfarzoso che li aspettava al di là della porta aperta.
    Storse il naso istintivamente, un retaggio di un passato troppo soffocato dalle responsabilità degli agi e dai loro limiti pressanti come gioghi intorno al collo. Ormai si era abituata a vivere come capitava, su di un materasso senza rete e senza obblighi di ogni sorta. La sua famiglia poteva pure essersi tenuta lontana dai restanti Lagrange per quanto le fosse stato possibile, sia fisicamente che nei modi, e dopo essersi introdotta in casa di Cornelia l’aveva capito senza possibilità di indugi, ma le avevano comunque offerto comodità che irrimediabilmente riportavano la sua mente in Irlanda ogni volta che se le trovava davanti. Quel mobilio dorato, in particolare, facilmente l'avrebbe potuto immaginare nei saloni di Byron, sotto i suoi occhi viscidi e incriminatori. Avanzò senza lasciarsene turbare, stava cercando di lenire il peso dei suoi ragionamenti o, almeno, di renderli meno automatici. Il vantaggio di tutte quelle meccaniche della sua mente era avere sempre risposte pronte e rapide, istintive pur se presupponevano infinite macchinazioni di cui lei conosceva le conseguenze e meno le premesse, ma voleva davvero riuscire a non cadere vittima delle sue stesse elucubrazioni. Si fermò davanti due indicazioni misteriose, che le rubarono un secondo più del dovuto. Normalmente sarebbe andata a sinistra. Sarebbe stata la sua prima scelta, anche quella naturale come il bisogno di un animale di nascondersi quando ferito. Ma era ironico, perché baluardo della sua impulsività era proprio Marte, lì a issarsi sul sentiero di destra. Il dio della guerra e del sangue, chi doveva averla presa sotto la sua ala e mutato il suo destino in una lotta perenne. Non che se ne lamentasse: era stata soprattutto lei a far sì che fosse così, a plasmare un fato inesistente composto di scelte aggressive e stille di distruzione. «Spero non ti dispiaccia andare di qua» disse a voce bassa, quasi ironicamente, come a mutare quella situazione in qualcosa di più giocoso mentre guardava per un istante il globo luminoso, per poi voltarsi e procedere verso destra. C'era un'altra cosa di Marte che aveva scoperto col tempo, quando l'assenza di Logan l'aveva portata a nutrirsi dell'ombra della sua presenza in pagine di libri dimenticate. Lui non si era mai fermato davanti informazioni banali, si era spinto oltre la superficie. Ed era lì che lei l'aveva cercato, assorbendo informazioni su storie antiche e presto dimenticate. Se si andava più indietro, alle spalle della guerra c'era stata una divinità patrona del tuono e della pioggia. Una figura tanto complessa da averla irretita pian piano, nutrendosi di fin troppe coincidenze per non attrarla completamente. Del resto lei si rivedeva nella pioggia più di quanto avesse mai ammesso a voce alta, in ogni frammento spezzato di acqua che cadeva implacabile al suolo, e comunque veniva identificato come il suo insieme. Pioggia. Schiuse le labbra piano, sovrappensiero mentre procedeva nell'ignoto, senza sapere esattamente a chi stesse parlando. «Lo sai che si diceva Marte si fosse incarnato in un lupo?».

    ---------------------------------------------------
    1nell'immagine quei tubi in ombra, non so se sono davvero una stufa e se è possibile fare sta roba, se c'è del carbone e via dicendo



    skills utilizzate e azioni
    bonus pg
    • Ipnosipedia totale: per sfruttare lo stato catatonico e fargli un illectum mentre è incosciente, così che non lo ricordi e impartirgli l'ordine di non mentirle
      Requisiti: Voto almeno 30
      Tipologia: Ipnosi attiva.
      Descrizione: Permette di manipolare i ricettori muscolari e mentali della vittima facendola cadere totalmente sotto ipnosi. In questo stadio la vittima non sarà cosciente di ciò che sta facendo come se venisse assopita con la forza in una sottospecie di dormiveglia mentre il proprio corpo e mente risponderanno solo ai comandi dell'incantatore come fosse una vera e propria marionetta. Al risveglio la vittima non ricorderà di essere stata ipnotizzata.
      Formula: Ipnosipedia
      Movimento: Scandire la formula guardando l'avversario negli occhi e tenendo ben presente le azioni che l'avversario dovrà compiere (meglio se esplicate alla vittima a voce dopo aver pronunciato la formula). Più saranno complesse più ci sarà il rischio di fallire e più turni il mago cercherà di tenere attivo l'incanto più ne sarà debilitato. Per mantenere l'incanto attivo durante ogni turno successivo al primo basterà sprecare un'azione in cui il pg esplicita mentalmente di voler continuare ad utilizzarlo.
    • Illectum incubus: ricordi specifici sull'uomo di cui parla il globo
      Requisiti: Voto almeno 28 - percorso legillmens o ibrido.
      Tipologia: Incantesimo di lettura dei ricordi controllato.
      Descrizione: Permette di captare un ricordo dell'avversario molto specifico. Più l'incantesimo verrà lanciato correttamente - quindi più il mago possiederà dettagli riguardo quel determinato ricordo o più la richiesta sarà specifica - più il ricordo che si manifesterà sarà completo e preciso. Si sarà inoltre più esposti agli incanti psichici durante l'azione di lancio di quest'incantesimo.
      Formula: Illectum
      Movimento: Guardare l'avversario negli occhi, aprire il proprio terzo occhio scandendo la formula e concentrarsi sul ricordo che si vuole leggere.
    • Dominio dei Non Metalli: manipolazione sul carbone della stufa (carbonio e ossigeno), manipolazione della polvere atmosferica depositatasi a terra (per quanto ne so altro carbonio e millemila roba non meglio specificata, non lo so, sono ignorante). Se ho capito bene sono 3 azioni...
      Tipologia: Manipolazione
      Requisiti: 23 I lezione I anno
      Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
      Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
      Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
      Durata: 2 turni.
    • Conoscenze. Anatomia umana, biochimica, chimica, erbologia
    • Fiducia indotta. Il mago è in grado di ispirare profonda fiducia negli altri, che lo vedono istintivamente come un leader e sono più facilmente portati a credere alle sue parole. Acquisisce bonus +2 ai tiri volontà, sia di prove di diplomazia, che di incantesimi di dominio.
    • Psichica: +3 tiri volontà.
    • 1 solo elemento affine (aria). -2 alla CD dell'elemento principale (acqua)
    • Volo su scopa. Tutti i pg che non saranno nella Psi Beta Zeta e reclameranno le loro conoscenze sul volo potranno utilizzarlo nelle role ma non nelle quest, al contrario degli iscritti a questa confraternita a cui al loro ingresso il senior assegna a ognuno di loro delle scope rimpicciolite, dotate di un incantesimo engorgio automatico non appena vengono tirate fuori dalla tasca così da poter essere portate ovunque senza problemi.
    • I tuoi incanti legati alla magia bianca e psichica sono aumentati di potenza.
    • Resistenza impervia. Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
    • Potenziamento personalità psichica - ESTP. Bonus ai riflessi +2
      - Gli Imprenditori sono il tipo di personalità con la maggiore probabilità di uno stile di vita rischioso. Vivono al momento e si tuffano nell’azione: sono l’occhio del ciclone. Le persone con il tipo di personalità dell’Imprenditore amano dramma, passione e piacere, non per i brividi emozionali, ma perché ciò stimola le loro menti logiche. Sono costretti a prendere decisioni importanti sulla base dei fatti, realtà immediata in un processo di risposta agli stimoli razionali a fuoco rapido. -


    Spero di aver capito bene come dovevo scegliere le conoscenze, se no fustigami, davvero, che si fa imbarazzante...
    e beh, non so se si possa fare tutto quello che ha fatto (ho dato per scontato che il simbolo sul discetto fosse di un colore chiaro visto che il metallo è scuro e anche utilizzato roba dell'immagine NON LO SO SE SI PUÒ FARE VIVO DI ANSIE), giuro che pian piano capisco, pur se lentamente <3
    scusa se è partito il pippone.
     
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    Partiamo da un concetto molto basilare: Sylphid o St. John che fosse diventata, come avevo ripetuto più volte da quando l'avevo incontrata di nuovo, mai e poi mai avrei accettato fino in fondo l'autorità che le avevano concesso di esercitare sul sottoscritto. Era troppo. Avevo sopportato Lilith ed il suo dispotico matriarcato Tassorosso ad Hogwarts fin troppo a lungo e mi era bastato, ma questo andava ben oltre il rapporto Caposcuola-scavezzacollo: avrei dovuto portarle rispetto, avrei dovuto essere ossequioso, darle del lei... ma che è, scherziamo? Era tanto se mi astenevo dal cominciare a darle fastidio per farmi urlare contro la qualunque cosa. Forse scioccamente, mi rifiutavo di accettare un cambiamento così grande nella persona che avevo sempre riconosciuto come la mia amica-nemica numero uno, dovevo ammettere che forse vedere che una come lei aveva messo su famiglia ed aveva fatto così tanta carriera rispetto a me, che fondamentalmente non avevo ancora combinato granché nella mia vita dopo i miei non certo esaltanti M.A.G.O. , mi aveva destabilizzato un po'.
    Per quello presenziare alle sue lezioni era la cosa più dannatamente difficile che mi fosse capitato mai di fare: chiariamo, non ero granché partecipativo e tendevo a distrarmi come in qualsiasi altra lezione, poiché la mia testa tendeva sempre ad andare in altre direzioni, però come mai con nessun altro docente nella mia intera carriera scolastica, con lei mi trovavo di tanto in tanto ad essere come "rapito". La studiavo con interesse, cercavo di cogliere delle sfumature nei suoi modi di fare e di approcciarsi a quella materia, al punto da finire quasi con l'interessarmene a mia volta. Chi avrebbe mai detto che ai primi anni di Hogwarts lei, in Alchimia, aveva voti pessimi, da quanto avevo sentito dire durante la mia permanenza al castello? Sembrava una persona completamente diversa e, anche se questo non me lo avrebbero mai estratto nemmeno sotto tortura, vederla cambiare così tanto rispetto alla Lilith che ricordavo -sebbene la nostra relazione non fosse poi così diversa, quando capitava di avere interazioni al di fuori di contesti ufficiali- aveva fatto nascere in me un sentimento molto simile all'ammirazione, sebbene forse non me ne rendessi conto fino in fondo.
    [...]
    Non potei fare a meno di notare lo sguardo della rompiscatole su di me, quando disse di voler testare quanto effettivamente avevamo capito fino a quel momento. Non aveva di che lamentarsi quell'ingrata, anche se comunque globalmente poco, seguivo lei con molta più attenzione di quanta non ne dedicassi agli altri docenti; per questo motivo, feci una smorfia annoiata roteando gli occhi e lasciai silenziosamente che poi lei passasse tra i banchi per distribuire dei medaglioni con l'uroboros, che altro non erano che delle passaporte. Rimasi qualche secondo a fissare l'oggetto poggiato sul mio banco, attendendo spiegazioni dalla St. John, che però non furono esaustive come mi aspettavo. «Oh beh.» bofonchiai con un'alzata di spalle una volta che la "professoressa" ebbe dato il via alla prova, andando a toccare il medaglione.
    Consueto strappo all'ombelico, mondo che scomparve da sotto i miei piedi, atterraggio pessimo. Insomma, classico viaggio in Passaporta, meno male che ormai era qualche anno che la sensazione di nausea che generalmente vi associavo era stata definitivamente superata. Mi riportai in posizione eretta, facendo vagare nel frattempo lo sguardo in ogni dove per capire dove mi trovavo. A giudicare dalla forma e dall'altezza dell'ambiente in cui ero stato catapultato, si trattava più o meno di una segreta o comunque di un livello seminterrato, vista la totale assenza di finestre in un'ambiente così grande, la cui unica illuminazione era fornita da numerosi lampadari a goccia intarsiati d'oro, così come i numerosi pezzi di mobilio che arredavano la stanza assieme a vasi con piante a foglia larga e colonne ben decorate su cui delle piante rampicanti avevano trovato dimora. Per essere una segreta, una cantina o qualunque cosa quel posto fosse, diciamo che la sfarzosità era insolitamente di casa da quelle parti. Di fronte a noi una grande scalinata conduceva ad un corridoio che conduceva alle sue due estremità a due vie differenti, così come accadeva sul livello in cui ci trovavamo, dove il corridoio si prolungava in direzioni opposte. Iniziai a guardarmi intorno alla ricerca di altri particolari che potessero tornarmi utili in qualsiasi modo, provando a sforzarmi di mettere in moto il cervello sin da subito alla ricerca anche di minuzie all'apparenza insignificanti; se qualcosa avevo imparato, da quando frequentavo le lezioni di quell'università, era che nulla poteva e doveva mai essere lasciato al caso. All'improvviso, però, da dietro una colonna sulla destra apparve un globo di luce fluttuante, che a quanto pareva sapeva anche parlare. Dovevo ammettere che dopo aver visto Duy e Zaruh non mi sorprendeva più nulla, ma se possibile quel cosino sembrava ancora più strano di loro.
    "Non è una cosa per niente carina, sai?" mi fece notare offeso il mio amico scintillante, ma mi limitai ad abbozzare un sorriso senza replicare, poiché più intento a dare ascolto al nuovo arrivato. Il suo commento sul nostro abbigliamento era singolare, specie se detto da una sfera che di capi d'abbigliamento non ne aveva, ma anche in quel caso mi astenni dal commentare, riflettendo piuttosto sul fatto che "lei" doveva essere Lilith. "Sempre in mezzo, quella lì." pensai, riuscendo a sentire la vocina acuta di Zaruh che se la rideva riecheggiare nella mia mente. Stando alle parole della cosina, era stata separata da tal Lucinda e dai suoi fratelli e chiedeva il nostro aiuto per ricongiungersi a loro ed andarsene, in quanto lui conosceva l'unica uscita ed il modo per aprirla, ovvero tramite dei dobloni simbolici il cui simbolo, quello del Mercurio, era stato tracciato dalla piccola sferetta luminosa mediante la scia che lasciava per pochi secondi al suo passaggio. Tali dobloni, stando sempre a quanto affermava la sferetta evidentemente stanca e debilitata -quando era entrata in scena era stramazzata al suolo- ma non per questo meno combattiva, erano sparsi all'interno delle stanze nei dintorni, poiché ognuna delle guardie del posto ne possedeva uno. «Fantastico, sempre cose tranquille.» osservai sarcasticamente come di consueto «Vabbè. Lucinda e i tuoi fratelli sono tutti... ehm... come te chiesi all'essere, alludendo al suo status di palla di luce. Se dovevamo cercare qualcuno, sapere com'era fatto era un ottimo punto di partenza. Una volta ottenuta la mia risposta, dato che odiavo stare con le mani in mano, avrei immediatamente preso l'iniziativa. «Oook. Diamoci da fare... proviamo a dare un'occhiata in giro; io vado qui a sinistra, vediamo cosa trovo.» comunicai al resto dei presenti, senza estendere particolarmente l'invito a qualcuno in particolare: se qualcun altro avesse voluto seguirmi, era certamente il benvenuto. Imboccai quindi il corridoio di sinistra del piano inferiore, tenendo alta la guardia per cogliere il minimo segnale di pericolo mentre avanzavo.


    Skills utilizzate
    • Si guarda intorno alla ricerca di particolari e dettagli utili
    • Va a sinistra nel corridoio inferiore


    Bonus pg
    Tecnopatia: abilità di interagire con la tecnologia. Consiste nella capacità di comprendere e controllare circuiti elettrici e digitali. È sufficiente toccare qualsiasi macchinario e concentrarsi affinché questo agisca come il mago desidera, ovviamente nei limiti delle sue possibilità. [Σ Ω Π]

    Altre Materie:
    Magia Elementale:
    Elemento principale: Fulmine
    Elementi Affini: Aria
    Voto: N/D | N/D

    Psicocinesi
    Voti: N/D | N/D
    Skills sbloccate
    Nome: Analisi alchemica
    Tipologia: Conoscenza
    Requisiti: 18 a I lezione I anno
    Descrizione: il mago conosce alla perfezione tutti i simboli alchemici indicati nella teoria, questo gli permette di analizzare i cerchi alchemici con cui viene in contatto, riconoscendo le trasmutazioni relative - a seconda dell'anno a cui è arrivato.
    Azioni: 1 azione
    Durata: istantanea

    Nome: Cambio di densità
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 20 a I lezione I anno
    Descrizioni: questo incantesimo permette di manipolare la densità di qualsiasi fluido naturali (liquido e gas) e solido, andando a lavorare a livello di legami molecolari (rafforzandoli/indebolendoli) e, quindi, tentando rispettivamente di avvicinare/allontanare gli atomi fra loro. Ciò, dunque, permette di modificare il volume, mantenendo invariata la massa. Si può applicare a un’area di raggio massimo di 12 metri, a una distanza massima di 10 metri. Conseguentemente alla manipolazione della densità, si può manipolare:
    - la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede.
    - La pressione dei gas e dei liquidi
    - La temperatura dei gas
    NB: per quanto riguarda i solidi, dovrete tenere conto della duttilità del materiale. Meno saranno duttili, più energia userete.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 3 turni

    Nome: Dominio dei liquidi
    Requisiti: 22 a I lezione I anno
    Descrizione: incantesimo che permette di manipolare le molecole presenti all'interno di un liquido in modo tale che la sua massa possa essere mossa e modellata a piacimento del mago. Il liquido potrà essere di qualsiasi tipologia, benché esterno a corpi viventi, e potrà essere spostata fino ad una distanza massima di 10 metri dal mago.
    Movimento: imporre le mani sul liquido da manipolare
    Azioni: 2 azione (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 2 turni

    Nome: Dominio dei Non Metalli
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 23 I lezione I anno
    Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
    Durata: 2 turni.



    Edited by Blaze. - 27/10/2017, 23:14
     
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    Isobelle
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    Ed ecco che la nostra bimba speciale parte all'attacco, senza indugiare neanche per un istante. Non appena scorgi il globo di luce, il quale invoca il tuo aiuto, da buona ragazza diffidente quale sei decidi di indurlo in uno stato catatonico tramite una (poco) sobria Ipnosipedia totale (CD40: 36+3 ), che, ahimé, purtroppo non ti riesce per un pelo, come se qualcosa ti impedisse di raggiungere con facilità la psiche dell'essere. Nonostante ciò, continui a far uscire fuori il tuo lato da big maga psichica, e, determinata a captare informazioni su colui che tanto terrorizza il tuo nuovo amichetto (*inserire ironia qui*), decidi di tentare di scavare all'interno della memoria dello spirito tramite un altrettanto (poco) sobrio Illectum Incubus (CD:41 dal momento che non è stata pronunciata la formula dell'incantesimo: 36+1. C'hai una sfiga della madonna. O dovrei essere io a considerare l'idea di fare un viaggetto a Medjugorje, non saprei).... e anche questo, purtroppo, non ti riesce.
    «Non... non ti sto mentendo, lo giuro!» Pigola lo spiritello in risposta al tuo ordine, seppur non sia andato a buon fine. Ho come l'impressione che tu lo abbia un pochino traumatizzato, poverello.
    «Come se non ci avessi già provato...» Sussurra in risposta alla tua domanda retorica; un sospiro flebile, segno di una stanchezza che si riflette perfino nella poca luminosità del suo globo.
    «No, non è questo che sta cercando; ma se ci trovassero sarebbe una vera e propria disgrazia! Dobbiamo andarcene il prima possibile, e l'unico modo che abbiamo per farlo è reperire tutte e sette le chiavi. Sono tutte simili a quel dischetto, e su ciascuna di esse è inciso un simbolo come quello.» Ti spiega tossendo, ancora una volta, violentemente. Ad ogni modo, le tue supposizioni si rivelano giuste, e difatti riesci prontamente a notare le fattezze di una stufa dalla parvenza antica. Attivi dunque una manipolazione sul carbone (CD40: 36+16 FINALMENTE) presente al suo interno, e, UDITE UDITE, ti riesce senz'alcuna difficoltà. I non metalli di cui è composto, dunque, si trasformano fino a dare la forma di un dischetto perfettamente rassomigliante a quello originale; roba che vucumprà levatevi tutti che sono io la KWEEN. Noti solamente che non possiede la stessa compattezza dell'originale, ma da lontano assomiglia perfettamente a ciò che ora è saldamente al sicuro tra le tue mani. Intanto il pezzo di carbone da cui hai attinto per la tua trasmutazione si riduce visibilmente, causa il passaggio di materia. Tenti, successivamente, un'altra manipolazione sulla polvere (CD44: 36+1 IO NON LO SO; la CD è così alta perchè la polvere è composta da un'infinità di elementi, davvero difficile per sfruttarlo alle prime volte), che purtroppo non va a buon fine. E vabbeh. Preceduta dallo spirito, che, come a rispondere alla tua affermazione ironica, si pone davanti a te, dunque, esci dalla porta e percorri il corridoio. Nel momento in cui raggiungi il bivio, decidi di seguire la freccetta di Marte.
    Lo spiritello, con estrema fatica, inizia a rotoleggiare, non avendo la forza di librarsi in aria come prima. Alla luce forte delle numerose lampade applicate al muro, con una distanza l'una dall'altra di circa due metri e posizionate a due metri e dieci di altezza da terra, noti quanto gravemente stia male, come se avesse combattuto contro qualcosa o qualcuno.
    "So arrivare alla porta da dove è riuscita a scappare la mia amica, da lì in poi - però - non so cosa c'è. In ogni caso dobbiamo trovare tutte e sette le chiavi per aprire la porta, quindi da una parte o dall'altra dobbiamo cercare." ti risponde, mentre continua a muoversi stancamente davanti a te.
    "Cos'è un lupo?" ti chiede innocentemente.
    Proseguite per la vostra strada, fino a quando non vi ritrovate di fronte ad un bivio. A sinistra vi è quella che sembra una porta, ma con diverse incisioni sopra, mentre a destra avete il cammino libero, addobbato come quello precedentemente nascosto.
    "Ecco vedi. Quelle deve essere una delle stanze delle guardie, le chiudono così noi non potevamo raggiungere le chiavi." trilla un po' più entusiasta, mentre rotoleggia sul tappetto fino alla porta. Se ti avvicini puoi notare come non ci sia una vera e propria serratura, sembrano più divisori di un materiale indefinibile. Quello che più è interessante, tuttavia, il fatto che sulla porta si inciso questo simbolo, mentre tutto intorno vi sono quelli che sembrano essere segni, ma sul momento non riesci a decifrarli. Appena lo spirito sfiora la porta, tuttavia, le pareti si animano, bloccandovi il passaggio e rivelandovi una stanza completamente vuota, eccetto per una figura olografica. È un'ombra bianca senza caratteristiche specifiche, che ti dice poche e semplici parole: uno è tutto, tutto è uno. Ogni cosa è connessa. Davanti a te, sul pavimento, a circa tre metri, compare di nuovo il simbolo che c'era sulla porta, questa volta i triangolini c'entrali risplendono di luce vermiglia. Improvvisamente lo scenario intorno a te cambia: ti ritrovi in un ambiente caldo, roccioso, molto simile a quello vulcanico. Qua e là, sopratutto lungo le pareti, puoi notare come vi siano numerosi cristalli di zolfo, sulla tua sinistra - alla stessa altezza del disegno - un laghetto ribollente, da cui fuoriescono fumi poco rassicuranti e che ti informano dell'ignota composizione del liquido. L'aria si fa pesante e incandescente, i triangoli pulsano incessantemente e cominciano ad ingrandirsi, arrivando al punto di creare una circolarità con i loro vertici. Uno schizzo improvviso proveniente dal laghetto, sfiora uno dei triangoli che per un momento diventa azzurro, prima di ritornare del colore originale.
    "Ecco di nuovo le loro magie. L'altra volta Lucinda è riuscita a capire la domanda, ma io non so nulla." trema al tuo fianco.

    Piccola notazione per capire meglio: l'utilizzo della manipolazione dei non metalli è corretto, ma ricorda che - oggettivamente parlando - saresti comunque ancora all'inizio. Quindi una vera propria unione tra atomi è molto difficile che ti riesca perfettamente, comunque sarà sempre un po' fragile. Stessa cosa, come hai potuto vedere dall'esito, vale per la polvere. Un'astuta trovata, ma non così fattibile facilmente per il livello di Isobelle in questo momento.

    Skill sbloccate:
    Nome: Dominio dei Gas Nobili
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 25 I lezione I anno
    Descrizione: questa skills permette di manipolare i gas nobili della tavola periodica (più l’idrogeno) – a livello molecolare - presenti sia nell’aria avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
    Durata: 2 turni.

    Spiegazione: la skill è molto simile a quella del dominio dei non metalli, in quanto dinamiche di utilizzo. Dal punto di vista fisico, i legami chimici che si possono creare avvicinando questi gas sono molto difficili, poiché hanno raggiunto l'ottetto di elettroni, quindi sono elementi di per sé molto stabile, ovviamente con eccezione dell'idrogeno. I gas nobili, infatti, sono tutti gas monoatomici, non facilmente liquefacibili, tipicamente non reattivi, presenti nell'atmosfera in percentuali varie


    Max
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    Desideroso di dimostrare a Lilith quanto vali, decidi - una volta smaterializzato - di compiere immediatamente la prima cosa che ti è stata detta al corso: osservare l'ambiente che ti circonda. Un buon alchimista, infatti, deve sempre sapere dove sono posizionati esseri e oggetti intorno a sé! Provi, quindi, a scandagliare meglio (CD36:33+19) e boom, mi diventi improvvisamente occhio di falco. Riesci, infatti, a notare, come in diversi punti - sulle colonne o in diversi punti del pavimento - siano presenti dei segni scuri, che un'attenta analisi ti fanno intuire essere assai simili a quelli che normalmente hai iniziato a studiare nel corso di Alchimia. Sembrano, tuttavia, cancellati quasi del tutto, quindi ti appare un po' difficile decifrarli. Sembrano giungere dai corridoi alla tua destra e alla tua sinistra e continuare su per le scale, finendo contro il muro davanti a voi, all'apice della scala.
    Lo spiritello sembra un po' intimorito dalla tua ironia, visibilmente provato e incapace di cogliere il tuo sarcasmo (mi disp, povero Max incompreso ♥), però quando ti sente parlare di Lucinda e i suoi fratelli pare rianimarsi.
    "Lucinda no, è simile a voi. Solo che ha i capelli tutti rosa e sono molto soffici, mentre i miei fratelli sono come me e dobbiamo trovarli prima che loro se li mangino. Ne hanno già mangiati così tanti." ti dice, terminando la voce come rotta dal magone. Si riprende visibilmente quando ti vede propositivo, pronto ad andare alla ricerca delle sette sfere del drago chiavi.
    "Grazie mille. Io ti aspetto qua, così poi raggiungiamo più facilmente l'uscita." pigola con tono accorato, poggiandosi in uno dei vasi più vicini a lui, coprendosi con le foglie della pianta.
    Cominci, dunque, ad incamminarti per la tua strada, accompagnato dai tuoi amichetti elementali; ti ritrovi in un lungo corridoio, anche qui senza finestre o altro, noti solamente i tratti sopracitati sulle pareti o per terra e delle lampade applicate al muro, con una distanza l'una dall'altra di circa due metri e posizionate a due metri e dieci di altezza da terra.
    Proseguendo, ti ritrovi ad un bivio, entrambe le strade sono bloccate da due porte argentee di un materiale che non riesci a riconoscere. La particolarità è che sulla loro superficie sono presenti dei tubi di vetro, che le percorrono in lungo e in largo, intrecciandosi tra loro e finendo per innestarsi in una barra di vetro posta come cerniera tra le due. Sulla parte alta di questa barra è presente una tacca rossa, accanto ad essa - in prossimità della striscetta rossa - un barometro, che segna una pressione pari a zero. Sulla porta di destra, nella parte bassa, è presente un contenitore da cui dipartono i fili, al suo interno vi è un liquido che pare acqua, ma non ne sei sicuro. A sinistra, stessa cosa, ma dentro vi sono delle sottili polveri che ti paiono essere frammenti di zolfo, carbone e polverina bianca simile al sale. Nella barra al centro vi è un può di liquido, tuttavia non limpido come quello nella porta di destra, leggermente più torbido.
    Immagine esplicativa (apprezza le mie doti grafiche): X
     
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    Le note di Happy Days si diffusero nella soleggiata mattina di fine ottobre e Nichiolas aprì due occhi stanchi ma allegri che si gurdavano intorno. Si ricordò che si era comprato una sveglia canterina,si girò su un fianco e la spense poi si alzò dal letto mentre Plummer girava intorno alla stanza.
    Tranquillo,è solo la sveglialp rassicurò Nicholas mentre si metteva quello che indossava ieri. Avrebbe dovuto portare la roba sporca in lavanderia ma non aveva avuto il tempo essendo quasi sempre in giro per negozi di travestimenti e scherzi per Halloween. Era stupefacente che si fosse mosse per uscire ma siccome era annoiato almeno faceva qualcosa. Di studiare non ne aveva voglia come sempre anche se Meggie voleva che aprisse un libro. Secondo lui, lei si preuoccupava troppo per lo studio,l'anno accademico era iniziato da appena due mesi,c'era tempo. E poi per lui quella di Alchimia era la prima lezione dell'anno quindi cosa avrebbe dovuto studiare? Sì,aveva fatto un pò di allenamento pratico ma non era stato con il naso tra i libri, si sarebbe annoiato ancora di più.
    Dopo una colazione veloce al bar dove Plummer l'aveva seguito e annusato la sua brioche, Nicholas si era diretto verso l'aula. Ora che ci pensava,la professoressa non lo attraeva così tanto come quando l'aveva vista la prima volta. Non era imperfetta o speciale come bellezza e questo lo fece concentare di più sulle sue parole.
    Quando disse "ripassare la teoria" Nicholas si chiese se avrebbe dovuto prendere un libro in mano poi si disse di no, che tutto sarebbe andato bene anche se non l'aveva fatto. Quale modo migliore di conoscere la materia se non quella di vedere con i propri occhi e toccare con le proprie mani?Era utilissimo.
    Costanza nello studio? Poca ma nella pratica tanta quindi era pronto. Quando la professoressa gli appoggiò sul banco il medaglione, Nicholas lo guardò con interesse. Toccandolo sarebbe stato trasportato nel luogo della prova,valeva la pena provare e il ragazzo lo prese in mano.
    Era in un luogo non molto ospitale e affolato, una stanza completamente buia tranne che delle lucine sopa la sua testa, Nicholas apprezzò il contrasto luce-buio ma aveva la sensazione di trovarsi in una prigione o qualcosa del genere anche se il pensiero non lo preuoccupava per niente.Poi vide che era davanti a un albero con dei teschi sulle fronde,forse una decorazione di Halloween,c'erano anche dei globi di luce. Ne erano anche dentro a delle gabbie e il ragazzo pensò di complimentarsi con chi aveva progettato gli ornamenti,gli piaceva proprio. Ma era a lezione quindi non erano decorazioni? A quel punto uno dei globi scese verso di lui come per confermare i suoi sospetti.
    Lo vedeva un pò indeciso,come se fosse incerto ma si sentisse obbligato a scendere.No,mi manda la mia professoressa di Alchimia comunque sì,vi aiuterò a scapparerispose Nicholas entusiasta di iniziare un'avventura,l'atsmofera sembrava molto oeiginale e questo gli piaceva.In lontananza sentiva pure suoni rochi e gravi ma non si spaventò da fiero ex Tuono Alato.
    Non ti preuoccupare, sono disposto a combatterli. Mettiti dietro di me,non ti agitare così perchè ti vedrannogli consigliò. Non aveva la minima idea di come avrebbe fatto comunque era sicuro delle sue risorse e del suo potere magico. Prima di tutto si guardò intornoalla luce della nuovola luminosa che l'aveva circodato e videil corso d'acqua accanto all'albero. Perfetto,l'acqua era il suo elemento.
    Ho un'idea,dobbiamo spingerli verso l'acquadisse al gruppo preparandosi a chiamare in soccorso la sua magia.

    CODE&GRAPHIC BY HIME


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    Skills lezione

    Skill sbloccate con la vostra votazione +

    Nome: Percezione dell’Etere
    Tipologia: Generale
    Requisiti: 18 a II lezione I anno
    Descrizione: il mago è in grado di interagire con l’Etere e a vederne i flussi circostanti che permeano ogni cosa che lo circonda. In tale modo visualizza le differenze di emissione dell’etere per ricercare uno specifico elemento.
    Movimento: //
    Azioni: 1 azione (concentrazione)
    Durata: istantanea

    Nome: Veto Alchemico
    Tipologia: Generale
    Requisiti: 19 a II lezione I anno
    Descrizione: il mago è in grado di bloccare il flusso di Etere di un altro alchimista. Se fatto in contemporanea con l’avversario ne blocca la trasmutazione.
    Movimento: //
    Azioni: 1 azione (concentrazione)
    Durata: istantanea

    Nome: Reparo
    Tipologia: Trasfigurazione
    Requisiti: 20 a II lezione I anno
    Descrizione: il mago è in grado di riparare completamente qualsiasi oggetto/pianta che sia stato reciso o spezzato, riportandolo alla sua forma originale.
    Movimento: //
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione)
    Durata: istantanea

    Bonus del PG/
    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Donec sit amet tortor placerat, rutrum felis ut, vulputate neque. Sed ac felis sodales, luctus quam nec, feugiat tellus. Vivamus a purus vel velit malesuada volutpat. Cras quis neque augue. Morbi in semper sem. Aliquam lacinia massa ut nulla ultrices semper. Ut a semper arcu. Nam in justo blandit, egestas enim quis, imperdiet felis. Donec semper sapien metus, ut vestibulum ligula tempor ut. In dui nisl, ullamcorper at nulla vitae, tristique tempor est. Aliquam tellus felis, consequat ut tempus sit amet, commodo eleifend elit. Fusce eget auctor sem.


    Edited by Rosemary Pranzo - 29/10/2017, 10:36
     
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    Melanie Pott [sheet]
    strega hoodoo
    18 anni
    "Il successo è mio. Sono consapevole di ogni opportunità nel mio cammino e ho le intuizioni giuste per fare le scelte vincenti". Ripeteva quel mantra da circa cinque minuti, con gli occhi chiusi e le mani strette, la fronte poggiata sulle dita. Inizialmente ad alta voce, poi tra i propri pensieri, che lentamente si fecero sempre più silenziosi fino a scomparire del tutto. Aveva acceso la candela della fortuna che aveva preparato con sua nonna, l'ultima, prima che morisse. L'aveva conservata a lungo rimandando sempre il momento in cui l'avrebbe usata. La penultima l'aveva accesa prima degli esami a Salem, il suo ultimo anno. Quella ancora prima alla sua ultima partita di quodpot. E così via a ritroso. Un numero imbarazzante di ultime volte, di pagine voltate. Per quella candela aveva immaginato la notte prima della laurea. Poi però qualcosa gli aveva suggerito di usare l'ultima candela della nonna per una prima volta. Non era agitata. No, non è vero, era agitata. Le aspettative erano gigantesche. Le sue aspettative. Ovviamente. Lei voleva essere in gamba. Non le importava di essere migliore degli altri, solo di essere in gamba. E quando aveva delle aspettative le cose andavano male, sempre. Forse a suggerirle di usare la candela quella mattina era stata la paura, eppure si avvicinava la fine di ottobre e il velo tra il mondo degli spiriti e quello dei vivi si assottigliava. Aveva deciso di credere che svegliandosi quella mattina fosse stata sua nonna a suggerirle l'idea di usare la candela. Certo, avere il suo teschio chiuso in una scatola di legno sotto il letto non aiutava ad essere un po' meno macabri. Eppure quel pensiero era mille volte più confortante dell'idea di avere paura. Quando finalmente la sua mente si svuotò completamente bruciò nella fiammella dei semi di pepo che sfrigolarono in scintille profumate. Inspirò profondamente e alla fine starnutì nella manica del maglioncino per non rischiare di spegnere la fiammella. Sarebbe stata una catastrofe. Doveva rimanere accesa per tutta la durata della lezione di alchimia. Non rientrava tra le norme di sicurezza del campus, ma al diavolo. Quando si alzò dal tappeto lasciò la candela al centro della stanza e infilò un paio di foglie d'alloro in un sacchetto giallo. Poi ci ripensò e ne aggiunse altre due. Alla fine lo mise nella tasca della giacca e corse in direzione dell'aula per arrivare giusto in tempo. L'insegnante le chiuse praticamente la porta dietro le spalle. Grazie nonna. Ascoltò con attenzione le parole della St. Johnes stringendo la mano intorno al sacchetto nella tasca. Era la prima lezione pratica e doveva fare tutto per bene. Niente fretta. Concentrazione. Quando sentì l'insicurezza tornare strinse più forte il sacchetto e si obbligò a mantenere la mente lucida. Sfilò la mano dalla tasca della giacca solamente quando arrivò il momento di andare. La passaporta era un medaglione con il simbolo dell'ouroboros, apparentemente immobile, ma in eterno movimento. Era quello che ripeteva sua nonna, "Non lasciarti ingannare, niente rimane fermo, le cose cambiano continuamente, il vero potere non è dominarle, ma riuscire a cambiare con esse". Osservò il serpente per qualche secondo, un altro messaggio della nonna? Sperò vivamente che fosse così, in fin dei conti le aveva già dato tutti i consigli possibili mentre era in vita, il trucco era ricordare quello giusto al momento giusto. Quando finalmente decise di infilare il medaglione sentì il comune strappo all'altezza dell'ombelico. Il suo corpo si contrasse e accartocciò per passare attraverso lo stretto passaggio interspaziale e alla fine si preparò per l'atterraggio. Assecondò la caduta piegando le ginocchia così da non opporre troppa resistenza alla forza di gravità e poi sfruttò la posizione per rimettersi in piedi. Tutto okay. Un po' di nausea, ma la ruota della fortuna continuava ad andare a suo favore. Quel pensiero l'aiutò ad afferrare la calma quando arrivò il momento di guardarsi attentamente intorno. Avrebbe dovuto capire velocemente dov'era e cosa la circondava. Qualsiasi informazione sarebbe potuta tornare utile. Un bravo alchimista deve sempre conosce l'ambiente, giocare d'anticipo e usare l'astuzia. St. Johnes lo ripeteva spesso. Niente di più facile. Più o meno. Melanie prese un respiro profondo prima di seguire il giovane rampante Boy Scout che si mosse per primo. Ad occhio e croce era un tipo indipendente e autocratico, accento inglese, sicuramente serpeverde. Gli avrebbe potuto consigliare un paio di infusi utili per rilassare il suo ego, ma probabilmente lo avrebbe preso come un insulto invece di una disinteressata offerta d'aiuto. Insomma, in poche parole sarebbe stato inutile. Dopo pochi passi il motivo per cui erano lì fu chiaro. Dovevano recuperare dei dobloni con il simbolo di Mercurio. Lo conosceva grazie al corso di astronomia a Salem. Adorava le stelle e adorava la magia e la simbologia legata ad esse. Secondo i testi che aveva letto l'aspetto di quel simbolo non era affatto casuale. Mercurio è il simbolo della riflessione. I pensieri passano attraverso la mezzaluna e arrivano nel ventre del simbolo, un cerchio, dove le idee possono maturare e accrescersi, come dei piccoli feti nella pancia della mente. Senza quel periodo di riflessione sarebbero solo dei sussurri nella mente e morirebbero nel silenzio. Invece il simbolo di mercurio termina con una croce equilatera, indica che i pensieri una volta elaborati possono essere messi all'opera. L'insegnante cercava di dirgli qualcosa. Riflettete e non agite d'impulso. Ecco il messaggio. Involontariamente Melanie annuì con decisione, più rivolta a Lilith che alla piccola figura fluttuante. Quando il boy scout si avviò verso sinistra lei rimase ferma ad osservare la lucina fluttuante. "Perchè siete venuti qui?". Avrebbe ascoltato con attenzione la risposta, probabilmente non le avrebbe dato nessuna informazione utile, ma voleva conoscere i fatti, sapere com'erano andate le cose, ricostruire tutte le vicende che avevano portato a quel momento. Una volta che la fiammella avesse terminato di parlare le avrebbe fatto una seconda domanda. "C'è qualcuno, o qualcosa a difesa dei medaglioni? Perchè immagino che se li prendessimo il padrone di casa penserebbe che li stiamo rubando, no? Al posto suo non ne sarei troppo felice". Quando le avesse risposto avrebbe annuito e poi sorriso, "Va bene, cercherò di trovare i dobloni, augurami buona fortuna" concluse con un occhiolino, si diresse come deciso dal boy scout verso destra. Avrebbe osservato con attenzione il corridoio, avanzando con estrema accortenza.

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    Skills utilizzate
    • si guarda intorno
    • va a destra


    Bonus pg
    Altre Materie:

    Evocazione

    Magia Runica

    Skills sbloccate
    Nome: Analisi alchemica
    Tipologia: Conoscenza
    Requisiti: 18 a I lezione I anno
    Descrizione: il mago conosce alla perfezione tutti i simboli alchemici indicati nella teoria, questo gli permette di analizzare i cerchi alchemici con cui viene in contatto, riconoscendo le trasmutazioni relative - a seconda dell'anno a cui è arrivato.
    Azioni: 1 azione
    Durata: istantanea

    Nome: Cambio di densità
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 20 a I lezione I anno
    Descrizioni: questo incantesimo permette di manipolare la densità di qualsiasi fluido naturali (liquido e gas) e solido, andando a lavorare a livello di legami molecolari (rafforzandoli/indebolendoli) e, quindi, tentando rispettivamente di avvicinare/allontanare gli atomi fra loro. Ciò, dunque, permette di modificare il volume, mantenendo invariata la massa. Si può applicare a un’area di raggio massimo di 12 metri, a una distanza massima di 10 metri. Conseguentemente alla manipolazione della densità, si può manipolare:
    - la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede.
    - La pressione dei gas e dei liquidi
    - La temperatura dei gas
    NB: per quanto riguarda i solidi, dovrete tenere conto della duttilità del materiale. Meno saranno duttili, più energia userete.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 3 turni

    Nome: Dominio dei liquidi
    Requisiti: 22 a I lezione I anno
    Descrizione: incantesimo che permette di manipolare le molecole presenti all'interno di un liquido in modo tale che la sua massa possa essere mossa e modellata a piacimento del mago. Il liquido potrà essere di qualsiasi tipologia, benché esterno a corpi viventi, e potrà essere spostata fino ad una distanza massima di 10 metri dal mago.
    Movimento: imporre le mani sul liquido da manipolare
    Azioni: 2 azione (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 2 turni

    Nome: Dominio dei Non Metalli
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 23 I lezione I anno
    Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
    Durata: 2 turni.

     
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    Nicholas

    Mi spiace, ma sono costretta ad annullarti tutto il post, in quanto lo scenario che hai preso in esame è quello riservato agli studenti che devono affrontare la I lezione del I anno ex novo, quindi tu, avendola già seguita, sei con coloro che devono sostenere per la prima volta la II del I anno. La situazione che ti si presenta davanti, come indicato nel post iniziale, è questa:
    CITAZIONE
    Toccata la passaporta, finite in un luogo non molto ospitale e ben più affollato rispetto ai vostri compagni. Giungente, infatti, in una stanza completamente buia, eccetto per delle piccole luci sparse davanti a voi, sopra le vostre teste. O meglio, questo è quello che vedete di primo impatto. Grazie ai riverberi delle lucine, infatti, potete capire che in realtà vi trovate d'innanzi ad un albero, tra le cui fronde spoglie sono incastrati teschi, ma anche dei globi di luce. Potete notare, attaccate sul soffitto delle gabbie, alcune aperte, altre chiuse con dentro dei globi di luce molto fievoli. La luce che emanano non riesce a rischiare fino alle pareti della stanza, quindi per ora non sapere null'altro che la zona adiacente le radici del'albero, che è circondata da una striscia di acqua putrescente. Poco dopo che arrivate, uno di questi spiriti bloccato tra i rami, decide di scendere lentamente verso di voi. Si vede che è si accosta titubante, ma non ha altra scelta.
    "Per caso vi manda Lucinda? Ci aiuterete a scappare?" pigola tremolante, ha paura delle vostre reazioni. In lontananza sentite spettrali suoni rochi e gravi, creature sconosciute che per ora sono lontane.
    "Vi prego, aiutateci. Tra poco arriveranno per mangiarci. Dobbiamo scappare, aiutate me e i miei fratelli." vi implora lo spirito e subito dopo dopo gli altri si aggregano accanto
    a lui, formando una consistente nuvola luminosa.

    Inoltre ti ricordo di inserire da qualche parte le Conoscenze del pg, che puoi scegliere visualizzando il topic in cui è esposto il programma della materia.

    Edited by hypérion - 28/10/2017, 12:49
     
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    mi sono confusa,grazie del chiarimento
     
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    Di nulla! <3 Comunque puoi benissimo modificare il post che hai già scritto e poi comunicarmelo; oppure puoi fare un nuovo post lasciando invariata la prima parte e mutando, invece, quella che parte dal contatto con la passaporta!
     
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    Melanie
    Bonus post:33

    Premesse: tengo da conto il fatto del rituale hoodoo che Melanie ha fatto come buon auspicio ♥

    Diversamente dal quel simpaticone di Max, tu decidi di sfruttare maggiormente la presenza dello spirito di luce per evitare di andare in esplorazione senza un minimo di informazioni. Il globo, uscito leggermente dal suo nascondiglio, pare meno intimorito dal tuo atteggiamento, cosa che si traduce in un piccolo aumento di luminosità.
    "Non è per nostro volere che siamo qua." inizia con voce tremolante, alzandosi in volo e arrivando all'altezza dei tuoi occhi.
    "Noi vivevamo tranquilli nella nostra terra, Luxos, insieme alla nostra amica Lucinda. Un giorno, però, Umbris ha attaccato il nostro paese e ha catturato sia noi che lei, segregandoci qua nelle segrete. Io e un mio fratello siamo riusciti a rimanere con lei, mentre gli altri li hanno portati via per darli in pasto alle sue bestie fatte di oscurità." continua, ma ad un certo punto si interrompe e decide di mostrarsi direttamente ciò che è avvenuto dopo. Una luce intensa prorompe dallo spirito e colpisce i tuoi occhi, accecandoti per un momento prima che un'immagine in movimento compaia d'innanzi a te.

    Vedi una ragazzina dai lunghi capelli rosa e con una coroncina sulla testa. Sta scappando velocemente, la vedi che è spaventata, e al suo fianco ci sono due spiriti di luce che volano con altrettanta velocità. Tra le sue mani scorgi degli oggetti, delle specie di dobloni, che tiene stretti al petto per evitare che cadano.
    "Ci stanno raggiungendo." pigola la ragazzina, sull'orlo delle lacrime. Le gambe tremano, ma continua a corre per i corridoi sfarzosi dove siete. Improvvisamente i due globi si fermano, come a voler far da scudo a lei.
    "Lucinda vai, ci pensiamo noi a loro." dice lo spirito che ti sta mostrando le immagini, l'altro rimane zitto ma mostra la stessa determinazione.
    "Calcifer, non potete farlo. Venite con me." dice loro in lacrime, il volto rosso per la corsa.
    "Dobbiamo rallentarli, altrimenti ti prenderanno. Chiedi l'aiuto di Lei, solo tu puoi farlo. Ci penseremo io e Haru." la voce di Calcifer si interrompe per colpa dei versi disumani che stanno giungendo.
    "CORRI." le intima e la ragazza riprende a correre piangendo, giungendo così alla sala dove siete giunti voi.


    Improvvisamente un fascio di luce ti acceca di nuovo e ritorni alla realtà, ma consapevolezza di quello che sia successo in quel castello delle tenebre.
    "Non lo so se ci sarà qualcuno, ma ogni guardia dovrebbe avere il proprio quindi penso siano nelle loro stanze." ti dice come ultima cosa, prima che tu possa incamminarti e osservare il corridoio di destra (CD36:33+19). Anche tu, come il tuo amico boy scout, noti diversi segni lungo il tragitto, come delle scritte cancellate e dei simboli qua e là. Giungi d'innanzi ad una porta, anche per te completamente argentea, tuttavia non vi è segnato nulla sopra, ma più che altro alla sua base e che tu hai calpestato: un cerchio alchemico. Non fai in tempo ad analizzarlo, che la porta si dischiude e vieni mangiata dall'oscurità, catapultata i un ambiente completamente diverso.
    Ti ritrovi in una foresta cupa, con solo qualche raggio lunare a rischiararti la via. Sei su un sentiero pieno di arbusti, terriccio e circondata da alti alberi che sembrano comporre il folto bosco che ti circonda. Tuttavia, quello che cattura la tua attenzione, è la presenza - d'innanzi a te - di un albero completamente secco, posto accanto ad un laghetto di acqua limpida. La via è costretta, quindi prosegui, e ti ritrovi alle sue radici, sulla tua destra lo specchio d'acqua sopracitato. Sul tronco è inciso questo simbolo, poco sopra una scritta:

    Ad ogni azione corrisponde una reazione,
    così la vita alla morte e la morte alla vita.

     
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    «Lascia stare» rispose con tranquillità, liquidando quell'argomento come fosse una cazzata, neanche sapeva perché l'aveva tirato fuori. Era stata una considerazione sciocca, un particolare connesso in una rete fitta di centinaia di ricordi differenti che ogni tanto si divertiva ad accaparrare la sua attenzione e imbrigliarla con fili malinconici. L'aveva scoperto da bambina quel particolare sul lupo, per qualche ragione all'improvviso la sua mente ci era tornata sopra e macchinava. A volte le sembrava andasse troppo per i fatti suoi, a sollevare veli su antri sconosciuti e misteriosi, di cui conosceva l'esistenza ma non i dettagli, sempre troppo impegnata a volgere lontano lo sguardo. Scandagliò le pareti sfarzose, su cui le lampade sfrigolavano distanti, lasciando che aloni di luce si propagassero rotondi per tagliare fuori tutto ciò che non veniva lambito dal loro tocco. Passò una mano fra i capelli, dimentica che fossero bloccati dalla matita, e proprio inclinando leggermente il capo in quel gesto che di norma non le apparteneva, notò quelle che sembravano ferite e rilucevano sulla superficie ingrigita dello spirito. «Sei ferito». Una constatazione banale, le cui implicazioni riecheggiavano nella sua mente. Erano quei particolari a tenere il cervello attivo, a tenerla saldamente ancorata alla realtà dei fatti. Era quello che le riusciva meglio: notare indizi, trovare un problema, risolvere il problema. E di quei tempi, non c'era nient'altro che volesse fare, risolvere. A furia di arrancare dietro di lei, quello spirito ferito, non avrebbe fatto che rallentarla, senza contare che in quel momento era l’unica reale fonte di informazioni che avesse. Si fermò, piegandosi sulle ginocchia per parlargli faccia a faccia senza che dovesse sforzarsi per sollevarsi. Le sembrava quasi di dover parlare una nuova lingua, quella più materna di cui Pan non aveva avuto bisogno. Superato il suo rifiuto iniziale, violento e feroce, aveva scoperto che lei parlava proprio la sua lingua, quella fatta di sensazioni e intenzioni sottili, una comunione composta da qualcosa che andava al di là perfino dei pensieri. Era quello un linguaggio che conosceva, naturale e istintivo come allungare una mano per curare una ferita solo perché voleva far sentire all'altro quanto fosse lì, intimamente impegnata nel dire tutto ciò che non trovava attracco sulle labbra. Parlare con quel globo era sicuramente più difficile, doveva impegnarsi ad usare parole diverse, modi diversi. «Posso curarti, se me lo permetti» cominciò, parlando piano e misurando il tono perché non risultasse né minacciosa né troppo impaziente, ancor meno accondiscendente. Voleva guadagnarsi la sua fiducia, o almeno qualcosa che ci si avvicinasse, che le garantisse una collaborazione civile e proficua. Nulla di più, era quello che poteva dare ad uno spirito sconosciuto. «Ma vorrei chiederti un favore. Sembra tu sia reduce da uno scontro, e immagino dalla tua fretta di andartene che potrebbero attaccarci di nuovo. Se me lo permetti, vorrei vedere chi ti ha fatto questo, così da poter difendere entrambi al meglio. Devi solo pensare a quello che è successo, così che potrò vederlo più facilmente. Non vorrei fartelo rivivere, ma potrebbe davvero essermi molto molto utile». Concluse quel discorso pragmatico senza smettere di guardarlo negli occhi, non tanto per scagliare subito un incantesimo, quanto più per non mostrargli alcuna reticenza. Sapeva cosa stava facendo, sapeva quanto fosse incredibilmente più semplice fidarsi di qualcuno che sembrasse sapere il fatto suo, che fosse vero oppure no. Attese comunque una sua risposta, un cenno per scivolare nella sua mente stavolta con il suo consenso, sussurrando appena una formula per lei del tutto meccanica mentre se ne stava a pochi centimetri di distanza. Voleva vedere proprio le circostanze in cui era stato ferito, quel “lui” che fermentava le paure di quella creatura facendola arrancare verso una fuga spasmodica. Non appena ebbe finito, scivolò via silenziosa, pronta a ringraziarlo in ogni caso prima di imporre le mani su di lui, cercando di far fluire almeno un po’ di energia per curare le ferite più evidenti, quelle che lo potevano compromettere di più. Per quanto le sue mani fossero lì, davanti i suoi occhi, le sembrava quasi di vederci attraverso. La luce viola che si sarebbe dovuta diffondere dalla pelle non le dava più il conforto di una volta, non le faceva più credere di poter essere migliore. L’aveva abbandonata troppo a lungo, sentendola come un innesto estraneo che lentamente scivolava nel suo corpo. Fosse stato per lei l’avrebbe usata solo per le persone giuste, quelle che riteneva speciali. Invece nessuno si fermava a pensare a che gesto fosse curare qualcuno, quanto profondo e intimo potesse essere. Lo spacciavano per uno strumento, una necessità, una stupida soluzione. Chiedevano a chi sapeva usarla di farlo senza remore, in modo meccanico, senza pensare a cosa si provasse nel sentire un’impronta estranea su di sé, un tocco personale quanto una carezza impalpabile che lentamente richiudeva le ferite. Evitò di pensarci staccando i fili dei suoi pensieri neanche li vedesse vividi davanti a sé. Aveva imparato a farlo piuttosto bene quando aveva compreso come fosse facile lasciarsi trascinare come una calotta artica sull’acqua, alla deriva, senza possibilità di conoscere il punto d’arrivo. «Va’ meglio?» chiese in fretta, scostando le mani e sollevandosi in fretta. Non era sicuro attardarsi tanto nel corridoio, eppure non stava facendo altro che perdere tempo, neanche ci provasse gusto a stuzzicare il pericolo con una piuma sotto al naso.
    Per quanto dicesse che non sapeva nulla se non che servivano quelle chiavi, già l'averla portata davanti quella porta con simboli strani era un buon inizio. Osservò i disegni che si dipanavano sulla parete, intorno alla porta, cercando di capire cosa fossero e se per caso trovasse qualcosa di familiare. Plausibilmente, erano cose di alchimia, il che per lei era un handicap visto quanto altalenante fosse stato il suo rapporto con quella materia. Non si diede per vinta, però, concentrandosi per non lasciarsi sfuggire neanche un particolare. In due anni di università i suoi voti erano stati solo lo specchio di una propensione naturale, ma adesso voleva qualcosa di diverso. Voleva capire, voleva impegnarsi. La determinazione per perpetrare la vittoria era mutata in una diversa, una volta ad essere totale padrona di sé stessa. Era ancora piegata sul muro con gli occhi assottigliati e affamati di dettagli quando qualcosa cambiò improvvisamente, facendola sollevare d'istinto. «È successo quando hai toccato la porta?» chiese vagando con lo sguardo su quei dettagli del tutto nuovi. Nella sua esperienza magica, quella di una vita ormai lontana che aveva lasciato precocemente, ologrammi e stranezze simili erano tante bizzarre che non appena si era amalgamata nel mondo babbano bastava la suoneria di un cellulare a destabilizzarla. Le prime volte si era ritratta come un gatto con l'acqua. Poi era arrivato Allyn, le volte in cui le pagava un biglietto del cinema e la spediva a vedere un film per poter mandare avanti in solitudine i suoi incontri sessualmente discutibili. Non gliel'aveva mai detto, ma le aveva fatto passare parte della paura per il mondo babbano fino a farglielo piacere, cominciando proprio da quei primi film. Alcuni con quella tecnologia che non riusciva a capire, addirittura futuristica. Allungò un passo muovendosi intorno all'ologramma per guardarlo da ogni angolazione, per poi tornare a sostargli proprio davanti. Allungò la mano piano, attraversandolo, sentendo sulla pelle cosa si provasse. Uno è tutto, tutto è uno. Ogni cosa è connessa. Sentì un brivido scivolare lungo la colonna vertebrale. Quel simbolo era così maledettamente simile a quello visto quella notte, quando si erano trovati in un laboratorio di chimere umane. Fece un passo indietro d'istinto, costringendosi a non farne uno ulteriore. La mente, il corpo, e l'anima, all'epoca quella era stata la risposta, una risposta che ironicamente in lei trovava la sua completa essenza. Ripensando a quell'insieme di pezzi contorti non poteva non pensare che in un certo qual senso lei stessa era una chimera. Un'educazione inutilmente formale, un passato ribelle in un circo, il bagno nell'illegalità babbana e la danza fra i maghi neri. La ragazzina immatura che era diventata madre. Realtà distorte che avevano trovato il modo di convivere fino a formare quello strano connubio. Pensarlo la fece sentire più calma. «Tranquillo. Le risposte si trovano, non si conoscono a priori» esclamò guardandosi attorno, saettando con lo sguardo nel vedere quel repentino cambio di colore quando un guizzo di quel liquido non meglio identificato ne schiaffeggiò la superficie. Se psichica, bianca, e alchimia le davano la completezza per quella chimera del passato, l'acqua gliela offriva per la forma. L'unico elemento ad avere ogni stadio, ogni consistenza. Sollevò il palmo su cui il cerchio alchemico ancora s'imponeva deciso. Lo posò sulla parete alla sua destra, proprio su schegge di zolfo giallo. Cercò di prenderne il controllo per distaccarle dalla superficie e spostarle piano sui tre triangolini davanti a lei, tenendosene a debita distanza per osservarli indisturbata. Se si attivavano ognuno in risposta a qualcosa di preciso, illuminando poi tutta la serie, uno dei tre era già stato aggiudicato. Si concentrò quindi sugli altri due, manipolando lo zolfo perché si posasse su entrambi separatamente, così da darle il tempo di vedere se succedesse qualcosa di bizzarro.
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    skills utilizzate e azioni
    skills sbloccate
      Illectum incubus: ricordi specifici sull'uomo di cui parla il globo
      Requisiti: Voto almeno 28 - percorso legillmens o ibrido.
      Tipologia: Incantesimo di lettura dei ricordi controllato.
      Descrizione: Permette di captare un ricordo dell'avversario molto specifico. Più l'incantesimo verrà lanciato correttamente - quindi più il mago possiederà dettagli riguardo quel determinato ricordo o più la richiesta sarà specifica - più il ricordo che si manifesterà sarà completo e preciso. Si sarà inoltre più esposti agli incanti psichici durante l'azione di lancio di quest'incantesimo.
      Formula: Illectum
      Movimento: Guardare l'avversario negli occhi, aprire il proprio terzo occhio scandendo la formula e concentrarsi sul ricordo che si vuole leggere.
    • Pranoterapia
      Requisiti: Completamento della prima lezione
      Descrizione: permette di donare la propria energia vitale a scopo curativo.
      E’ possibile curare qualsiasi tipo di ferita traumatica fisica visibile.
      La forza dell’incantesimo è direttamente proporzionale al grado di altruismo del gesto e al coinvolgimento emotivo del mago.
      Ciò si traduce in Bonus:
      +1 sul tiro del dado, se il mago cura una persona a lui sconosciuta senza secondi fini
      +2 sul tiro del dado, se il mago cura una persona a lui emotivamente molto legato senza secondi fini
      Nota:
      1) Non è possibile curare malattie, o stati di avvelenamento
      2) L'utilizzo sul cancro causa un accrescimento dello stesso
      3) La pranoterapia ha effetto anche sui maghi neri, ma sottrae il doppio dell'energia, affaticando prima il mago che ottiene malus di -2 sugli incantesimi del turno
      Movimento: è sufficiente posizionare una, o entrambe, le mani a qualche centimetro dalla ferita o genericamente dalla pelle dell’individuo. I palmi si illumineranno dello stesso colore dell’aura.
    • Analisi alchemica (box accanto) sui simboli
    • Dominio dei non metalli (box accanto) per spostare lo zolfo sui due triangolini non toccati dal liquido (un'azione per ogni triangolo, credo, quindi dovrebbero essere due in totale... ho già detto "credo"?)
    • Analisi alchemica
      Tipologia: Conoscenza
      Requisiti: 18 a I lezione I anno
      Descrizione: il mago conosce alla perfezione tutti i simboli alchemici indicati nella teoria, questo gli permette di analizzare i cerchi alchemici con cui viene in contatto, riconoscendo le trasmutazioni relative - a seconda dell'anno a cui è arrivato.
      Azioni: 1 azione
      Durata: istantanea
    • Cambio di densità
      Tipologia: Manipolazione
      Requisiti: 20 a I lezione I anno
      Descrizioni: questo incantesimo permette di manipolare la densità di qualsiasi fluido naturali (liquido e gas) e solido, andando a lavorare a livello di legami molecolari (rafforzandoli/indebolendoli) e, quindi, tentando rispettivamente di avvicinare/allontanare gli atomi fra loro. Ciò, dunque, permette di modificare il volume, mantenendo invariata la massa. Si può applicare a un’area di raggio massimo di 12 metri, a una distanza massima di 10 metri. Conseguentemente alla manipolazione della densità, si può manipolare:
      - la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede.
      - La pressione dei gas e dei liquidi
      - La temperatura dei gas
      NB: per quanto riguarda i solidi, dovrete tenere conto della duttilità del materiale. Meno saranno duttili, più energia userete.
      Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
      Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
      Durata: 3 turni
    • Dominio dei liquidi
      Requisiti: 22 a I lezione I anno
      Descrizione: incantesimo che permette di manipolare le molecole presenti all'interno di un liquido in modo tale che la sua massa possa essere mossa e modellata a piacimento del mago. Il liquido potrà essere di qualsiasi tipologia, benché esterno a corpi viventi, e potrà essere spostata fino ad una distanza massima di 10 metri dal mago.
      Movimento: imporre le mani sul liquido da manipolare
      Azioni: 2 azione (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
      Durata: 2 turni
    • Dominio dei Non Metalli
      Tipologia: Manipolazione
      Requisiti: 23 I lezione I anno
      Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
      Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
      Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
      Durata: 2 turni.
    • Dominio dei Gas Nobili
      Tipologia: Manipolazione
      Requisiti: 25 I lezione I anno
      Descrizione: questa skills permette di manipolare i gas nobili della tavola periodica (più l’idrogeno) – a livello molecolare - presenti sia nell’aria avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
      Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
      Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
      Durata: 2 turni.
    bonus pg
    • Conoscenze. Anatomia umana, biochimica, chimica, erbologia
    • Fiducia indotta. Il mago è in grado di ispirare profonda fiducia negli altri, che lo vedono istintivamente come un leader e sono più facilmente portati a credere alle sue parole. Acquisisce bonus +2 ai tiri volontà, sia di prove di diplomazia, che di incantesimi di dominio.
    • Psichica: +3 tiri volontà.
    • 1 solo elemento affine (aria). -2 alla CD dell'elemento principale (acqua)
    • Volo su scopa. Tutti i pg che non saranno nella Psi Beta Zeta e reclameranno le loro conoscenze sul volo potranno utilizzarlo nelle role ma non nelle quest, al contrario degli iscritti a questa confraternita a cui al loro ingresso il senior assegna a ognuno di loro delle scope rimpicciolite, dotate di un incantesimo engorgio automatico non appena vengono tirate fuori dalla tasca così da poter essere portate ovunque senza problemi.
    • I tuoi incanti legati alla magia bianca e psichica sono aumentati di potenza.
    • Resistenza impervia. Il mago, abituatosi ai cambiamenti improvvisi d'ambiente nelle celle soffrirà meno gli ambienti con climi e morfologie ostiche mantenendo più resistenza rispetto agli altri.
    • Potenziamento personalità psichica - ESTP. Bonus ai riflessi +2
      - Gli Imprenditori sono il tipo di personalità con la maggiore probabilità di uno stile di vita rischioso. Vivono al momento e si tuffano nell’azione: sono l’occhio del ciclone. Le persone con il tipo di personalità dell’Imprenditore amano dramma, passione e piacere, non per i brividi emozionali, ma perché ciò stimola le loro menti logiche. Sono costretti a prendere decisioni importanti sulla base dei fatti, realtà immediata in un processo di risposta agli stimoli razionali a fuoco rapido. -
     
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    Ti accorgi di quanto stia male il tuo nuovo amichetto e capisci come in fondo non abbia cattive intenzioni verso di te; è ferito e ben poco potrà farti. Decidi, dunque, di provare con un'altra via, sperando che lui ti possa dare qualche informazioni su questo fantomatico Lui.
    "Tu puoi farlo?" ti risponde speranzoso, ma noti comunque una certa titubanza. Di certo quello che ha dovuto passare l'ha segnato non poco, ma il pensiero che ti abbia mandato la sua amica Lucinda stempera parzialmente il timore. Prima, però, tenti di contrattare con lui per raggiungere il tuo obiettivo primario: essere pronta al tuo nemico. E forse sono le tue parole abilmente calibrate o forse la fiducia che riesci a dargli (+2), che lo spiritello decide di mostrarti quello che tu desideri, per quanto non sia un bel ricordo per lui. Il tuo illectum (CD40:35+9) finalmente riesce a partire, ma nel medesimo tempo lui si sforza per brillare un poco di più e un getto di luce si sommerge gli occhi. L'unione di queste due pratiche ti apre d'innanzi agli occhi una visione agghiacciante.

    Sei in un corridoio simile a quello che state attraversando ora, ma da davanti provengono urla terrificanti che fanno vibrare la tua visuale. Ti accorgi, allora,di star galleggiando in aria; stai vivendo tutto dalla prospettiva dello spirito di luce.
    "Haru... ho paura." una voce al tuo fianco ti fa girare e noti così un altro globo di luce, ma lievemente più piccolo di quello che ti sta guidando per le segrete. Vedi che trema, ma rimane al suo posto con ostinazione, come se dovesse proteggere qualcuno.
    "Dobbiamo solo rallentarli, così Lucinda potrà chiedere l'aiuto di Lei. Ce la faremo, Calcifer." pigoli in risposta, con tuttavia voce flebile. Vuoi apparire forte, ma internamente hai paura anche tu.
    Improvvisamente le lampade d'innanzi a te iniziano a spegnersi in progressione, fino a raggiungere il punto in cui siete e che illumini grazie al tuo corpo di pura luce. Le tenebre avvolgono ogni affranto e inizi a tremare, così l'amico al tuo fianco. Sbucano dall'angolo ombre minacciose, simili a quelle utilizzate dai maghi neri ma assai più fuligginose e inconsistenti, molto simili a del fumo nero. Da loro, che avanzano strisciando su pareti, soffitto e pavimento, esce una figura imponente e scusa: Umbris. È questo il nome che senti pronunciare flebilmente da Calcifer, in un moto di paura.
    "Ora." dici con forza, così iniziate a risplendere sempre più forte, cercando di contrastare l'avanzata degli sgherri oscuri. Sapete entrambi che non potrete resistere per molto, ma ogni attimo è prezioso per salvare la vostra amica. Le ombre si fermano, arretrando lentamente per colpa della luce emessa da voi, urla stridule trapano le tue orecchie. Ti senti forte, puoi farcela, ma all'improvviso vedi l'uomo alzare il braccio e scagliare quelli che sembrano dardi d'ombra. Sono più compatti rispetto agli sgherri, sono resistenti, e infatti riescono a trapassare la barriera di luce, sebbene ne vengano leggermente rallentati. È proprio questo effetto che ti permette di buttarti sul tuo amico, la vittima principale dell'attacco, e di spostarlo di colpo. Senti qualcosa trafiggerti dolorosamente e cominci ad urlare. La vostra luce si affievolisce di colpo e le tenebre avanzano, tutto diventa caotico e poi di colpo nero totale.


    Ritorni di colpo alla realtà e noti come Haru si sia ingrigito ancora di più, probabilmente per lo sforzo profuso nel mostrarti uno dei ricordi più brutti della sua vita. È silenzioso, vedi che non è molto propenso a parlare ancora, così decidi di ripagare il "debito" e imponi le tue mani su di lui, immergendolo in un'alone violaceo di aura risanatrice (CD40:35+20). Vedi lo spirito di luce voltarsi verso di te e anche se non ha una vera e propria bocca, comprendi che ti sta sorridendo. Piano piano il grigiore inizia a farsi sempre meno intenso, diventando di un pallido grigio topo. Alla fine della pranoterapia noti come ora sia ben più luminoso e vitale, completamente risanato dal tuo pronto intervento.
    "Grazie." ti risponde e capisci che in quella semplice parola ha messo tutto il suo ringraziamento. Rinsaldata la vostra eterna amicizia (?), da bravi power ranger vi avviate lungo il corridoio e giungete fino alla fantomatica porta del destino * cori di ohhh in sottofondo*. Provi a decifrare i simboli impressi sulla parete argentea (CD40:35+5) e un po' a fatica ce la fai: capisci che si tratta di residui di cerchi alchemici, alcuni sconosciuti, mente uno in particolare ti sembra appartenere ad un incantesimo che Lilith ha spiegato da poco a quelli del primo anno. A profusione vedi questo simbolo, ma improvvisamente vieni interrotta dalle porte che si muovo, occludendoti l'altra via e quella da dove sei venuta.
    "Forse è perché non siamo fatti di ombra." ti pigola in risposta, purtroppo a riguardo sa ben poco. Questo non ti frena, anzi, curiosa e pronta a primeggiare, cerchi di analizzare ciò che ti si pone davanti e di sfruttarlo per superare l'ostacolo. Passare la mano nell'ologramma non produce alcuna reazione, ma cogli quello che avviene autonomamente nella stanza amena. Uno schizzo d'acqua bollente sfiora il triangolino in basso a sinistra, per un attimo riluce di luce azzurrata, poi ritorna rosso. Decidi, dunque, di provare con altri elementi: lo zolfo in prima istanza. Attivi, dunque, la manipolazione dei non metalli (CD40: 35+6, 35+10) e in entrambi i casi avviene senza problemi. Le molecole di zolfo si spostano e si vanno a posizionare sugli altri due triangolini del disegno: quello in alto rimane dello stesso colore, mentre quello in basso a destra si accende di azzurro e rimane tale per un periodo maggiore rispetto a quello dell'acqua avvenuto in precedenza, poi ritorna rosso. Come se singolarmente venissero "consumati" dal simbolo stesso. La temperatura inizia a farsi sempre più impertinente, fa caldo, conviene essere veloci o stemperare il problema in qualche modo.

    Attenzione: I cerchi, intanto, si sono un po' sbiaditi per il tuo passarti le mani nei capelli e il toccare i cristalli di zolfo. Varranno ancora per un turno.
     
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    Giunto nel luogo scelto come scenario della tua prova, e dopo aver captato i pochi particolari visibili del posto, cominci a conversare con il globo di luce che ha attirato la tua attenzione. Tuttavia la sua reazione è inaspettata: il suo iniziale silenzio ti fa comprendere che è perplesso, quasi non capisse di chi o cosa tu stia parlando. «Chi?!» Esclama difatti con un alone di dubbio. «... Cos'è l'Alchimia?» Ti domanda poi, ancora più confuso. Non solo, dunque, sembra che lo spirito non conosca Lilith St. John, ma anche che non abbia alcuna familiarità con la materia che ti stai accingendo a testare sul campo. Una considerazione che possiede un non so che di strano, in fondo. Ad ogni modo, benché tu sia circondato dall'oscurità, tenti di captare altri particolari del luogo che ti circonda (CD45: 25+19; la CD è così alta in quanto non hai fatto nulla per volgere la situazione a tuo favore e rendere l'ambiente un po' più luminoso, e quindi più facile da esaminare con lo sguardo); ma purtroppo il buio ti impedisce di captare più particolari di quelli che hai già individuato. I rumori, nel frattempo, si fanno più forti, e benché tu ti sia offerto di aiutarle lui e i suoi amichetti, lo spirito ribatte alle tue parole con non poco scetticismo. «Ma cosa stai blaterando?! Dobbiamo liberare i miei fratelli ed andarcene il prima possibile!» Esclama agitato.
     
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    Lilith non faceva altro che ripeterlo di continuo: un buon alchimista deve sapere sempre come analizzare al meglio l'ambiente a sé circostante. Ecco, io ero ancora anni luce lontano dall'essere considerato tale, ma non volevo sfigurare. Non mi interessava un accidenti di essere il migliore o di avere voti alti, infatti non studiavo né per avere un voto più alto nel libretto né esattamente per deludere lei: Alchimia era l'unica materia, fino a quel momento, dove cercavo di impegnarmi un minimo per me stesso. Non volevo darle alcuna occasione o appiglio per potermi stuzzicare lontano dal dipartimento, perché io sapevo -oh, se lo sapevo- che nonostante tutta quella facciata della mammina in carriera, della donna apparentemente responsabile, la belva, il demonio, la rompipalle era ancora lì da qualche parte e aspettava solo di essere svegliata dal suo torpore. Ma no, non sarei stato certamente io a darle il pretesto giusto per farlo.
    Per questo analizzai con più attenzione i dettagli del corridoio nel quale ci eravamo ritrovati: lungo le numerose colonne presenti e sul pavimento del corridoio -da ambedue i lati, a dire il vero- vi erano decine e decine di segni scuri e ormai sbiaditi, difficile dire se dal tempo o da cause terze, che davano proprio l'idea di essere dei segni alchemici. Riuscii a scorgere alcuni tratti a me familiari tra quelli trattati in classe, ma non potendo accertarmene al cento percento dal momento che erano troppo sbiaditi e/o rovinati da poter fare supposizioni che non fossero semplicemente tali, decisi di abbandonare la pista. Il fatto che però si esaurissero all'improvviso contro il muro di fronte a noi, immediatamente sopra la scalinata, era piuttosto curioso: se mai la strada che avevo deciso di intraprendere si fosse rivelata un buco nell'acqua, verosimilmente è proprio lì che sarei andato.
    La sferetta -che per me restava senza nome- era quasi sull'orlo del pianto mentre mi spiegava che Lucinda era un'umana come noi, mentre i suoi "fratelli" erano altri globi luminosi che però erano stati già in parte sterminati. Sembrò però rincuorarsi dopo che mi mostrai così propositivo e propenso ad aiutarla: non tanto perché avevo a cuore questa Lucinda o questi altri spiritelli parlanti, quanto più perché verosimilmente quello era l'unico modo di uscire da lì e terminare la prova. "Mi segnalano un po' di cinismo, da queste parti..." borbottò nella mia testa Duy, al quale non potei fare a meno di dare ragione. "... In effetti sì, ma insomma... ha detto che siamo strani!" provai a difendermi, ma sapevo di aver toppato. E va bene, va bene. In realtà non ero così cinico e cattivo, mi aveva fatto pena sul serio. Più contenti? Però non cambiava il fatto che se mi ero messo sbrigativamente in marcia, era per concludere in fretta quella situazione. Mentre mi incamminavo sentii la ragazza stramba che continuava a chiedere informazioni allo spiritello di luce, ma a me non importava indagare di più. Insomma... mi bastava sapere quello che serviva per aiutarlo ed uscire, chi fosse e perché si trovasse in quel luogo, non aveva grossa importanza ai miei occhi.
    Camminai e camminai lungo quel corridoio che sembrava non avere assolutamente nulla di speciale, se non il fatto che le lampade da muro lungo di esso erano state piazzate con una simmetria impressionante. La curiosità mi spinse ad osservarle con più attenzione, poiché mi dava tutto l'idea di essere troppo perfetto e, chissà, avrei potuto scorgere qualche altra informazione utile. Oltre alle lampade, comunque, ebbi modo di continuare a scorgere altri di quei simboli alchemici sbiaditi, fin quando non dovetti arrestare forzatamente la mia piccola passeggiata per via di ciò che mi si palesò davanti. No, niente di pericoloso, o almeno, non ancora: semplicemente, ero di fronte ad un bivio, le cui vie erano ambedue bloccate da due grossi portoni argentati, ma che all'apparenza non sembravano affatto d'argento. «Mmm...» mormorai, indietreggiando di qualche passo per studiare meglio l'ostacolo che mi stava sbarrando entrambe le strade. Sulla superficie di entrambe le porte c'erano diversi tubi di vetro che si intrecciavano tra loro, seguendo un loro percorso ben delineato che si congiungevano in entrambi i casi in un'unica barra di vetro tra le due porte, quasi come se fosse una cerniera per entrambe le porte. Su questo tubo più grosso, saltavano all'occhio una tacca rossa e quello che, a giudicare dai numeri e dalle unità di misura che si potevano leggere sul quadrante, dava tutta l'idea di essere un barometro. In quel momento la pressione del sistema era prossima allo zero, ma faticavo a capire cosa dovessi fare per risolvere il rompicapo; questo, almeno, finché il mio occhio non cadde sulla parte bassa della porta di destra, dove una tanica fungeva da riserva per un liquido che almeno apparentemente sembrava essere acqua, il che era semplicemente grandioso. Il mio sguardo corse immediatamente verso la parte bassa di sinistra, dove a differenza dell'altra porta c'erano invece diverse polveri piuttosto sottili: ad occhio, si trattava di zolfo, carbone e qualcosa di simile al sale, ma come nel caso del liquido lì a fianco, non potevo averne l'assoluta certezza.
    Mi sentii improvvisamente come Luke, l'assistente del professor Layton, nel tentativo di decifrare il rompicapo che avevo davanti, solo vestito meglio e senza quel ridicolo cappello in testa a mascherare capelli dal dubbio charme. Estrassi dalla mia tasca destra il pennarello nero che portavo sempre con me quando c'era Alchimia: quando c'era da disegnarsi cerchi alchemici, niente poteva venirmi in aiuto come quell'affare lì. Rapidamente disegnai i cerchi alchemici che già conoscevo sui palmi delle mie mani, faticando un po' di più quando dovetti disegnare sulla mia mano destra, ma riuscendo comunque ad ottenere un risultato abbastanza soddisfacente. Dopodiché, iniziai a lavorare d'ingegno: se tutto quell'ingarbugliarsi di tubature si congiungeva al centro, dove già era presente del liquido, e da ambedue le porte potevo prelevare del materiale da mettere lì in mezzo per innalzarne il livello, bastava fare davvero due più due per avere la risposta che stavo cercando. Congiunsi le mani sulla tanichetta che conteneva l'acqua sulla porta di destra e, usando il Dominio dei liquidi, feci seguire all'acqua il delicato e complesso percorso dei tubi muovendo le mani per guidarla fino a farla giungere nel tubo centrale. Il primo step era fatto: mi presi qualche istante di pausa, poi passai alla fase due. Stavolta congiunsi le mani e poi le imposi entrambe sulle polveri depositate sul fondo della tanichetta della porta di sinistra, utilizzando il Dominio dei Non Metalli su di esse affinché, similarmente a quanto fatto prima, seguissero il percorso dei tubi fino a depositarsi parte nel tubo centrale, parte sulle "bocche" dei tubicini più piccoli che davano su quello centrale, fino a creare una sorta di "tappo". Il perché di quest'azione era presto detto: subito dopo, infatti, avrei applicato un Cambio di Densità al liquido che avevo portato nel tubo centrale , così da andare a giocare con la pressione all'interno dello stesso e aumentare il volume dell'acqua misto a quell'altra roba che c'era lì in mezzo in precedenza. Nel fare ciò il livello dell'acqua si sarebbe sicuramente alzato e, senza quella specie di "tappo" naturale che avevo creato, ci sarebbe voluto molto più liquido ed energia per portare il liquido al livello della tacca rossa, visto che avrebbe iniziato a fluire nei tubi più piccoli. Vasi comunicanti, viva la scienza!
    Speravo solo che il mio metodo di risoluzione, a differenza di quelli generalmente proposti da Luke a Layton, fosse efficace.


    Skills utilizzate
    • Studia meglio i lampadari da muro, alla ricerca di qualcosa di insolito
    • Disegna i cerchi alchemici sulle mani con il pennarello
    • Dominio dei liquidi
    • Dominio dei Non Metalli
    • Cambio di densità
    Bonus pg
    Tecnopatia: abilità di interagire con la tecnologia. Consiste nella capacità di comprendere e controllare circuiti elettrici e digitali. È sufficiente toccare qualsiasi macchinario e concentrarsi affinché questo agisca come il mago desidera, ovviamente nei limiti delle sue possibilità. [Σ Ω Π]

    Altre Materie:
    Magia Elementale
    Elemento principale: Fulmine
    Elementi Affini: Aria
    Voto: 30L | N/D

    Psicocinesi
    Voti: N/D | N/D
    Skills sbloccate
    Nome: Analisi alchemica
    Tipologia: Conoscenza
    Requisiti: 18 a I lezione I anno
    Descrizione: il mago conosce alla perfezione tutti i simboli alchemici indicati nella teoria, questo gli permette di analizzare i cerchi alchemici con cui viene in contatto, riconoscendo le trasmutazioni relative - a seconda dell'anno a cui è arrivato.
    Azioni: 1 azione
    Durata: istantanea

    Nome: Cambio di densità
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 20 a I lezione I anno
    Descrizioni: questo incantesimo permette di manipolare la densità di qualsiasi fluido naturali (liquido e gas) e solido, andando a lavorare a livello di legami molecolari (rafforzandoli/indebolendoli) e, quindi, tentando rispettivamente di avvicinare/allontanare gli atomi fra loro. Ciò, dunque, permette di modificare il volume, mantenendo invariata la massa. Si può applicare a un’area di raggio massimo di 12 metri, a una distanza massima di 10 metri. Conseguentemente alla manipolazione della densità, si può manipolare:
    - la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede.
    - La pressione dei gas e dei liquidi
    - La temperatura dei gas
    NB: per quanto riguarda i solidi, dovrete tenere conto della duttilità del materiale. Meno saranno duttili, più energia userete.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 3 turni

    Nome: Dominio dei liquidi
    Requisiti: 22 a I lezione I anno
    Descrizione: incantesimo che permette di manipolare le molecole presenti all'interno di un liquido in modo tale che la sua massa possa essere mossa e modellata a piacimento del mago. Il liquido potrà essere di qualsiasi tipologia, benché esterno a corpi viventi, e potrà essere spostata fino ad una distanza massima di 10 metri dal mago.
    Movimento: imporre le mani sul liquido da manipolare
    Azioni: 2 azione (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: 2 turni

    Nome: Dominio dei Non Metalli
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 23 I lezione I anno
    Descrizione: questa skills permette di manipolare i non metalli della tavola periodica – a livello molecolare - presenti sia nell’aria, che nei composti liquidi, avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
    Durata: 2 turni.



    Edited by Blaze. - 29/10/2017, 20:56
     
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    Accompagnato da una buona dose di cinismo, desiderio di rivalsa nei confronti del demone di Lilith e i tuoi due spiritelli elementali coscienziosi, incominci ad incamminarti per il corridoio che hai coraggiosamente intrapreso. Decidi di proseguire con la tua opera di analisi, ma nonostante l'accuratezza (CD35) della tua osservazione non riesci a notare nulla di particolare o particolarmente significativo. Segui i vari segni disegnati qua e là, ma non ti soffermi molto sul provare a decifrarli un po' meglio, preferendo proseguire spedito. Arrivi, così, ad una porta piuttosto strana che, tuttavia, mette in moto i tuoi meccanismi mentali al fine di trovare una soluzione utile per risolvere il quesito. Disegni senza problemi i cerchi alchemici, che prontamente ti permettono di manipolare dapprima il liquido presente sulla porta di destra (CD40:36+17), innalzando così già il livello presente nella cerniera centrale. Poi ti occupi di mischiarla con una quantità uguale di polveri, che però hai l'accortezza - gli ultimi residui - si sfruttarli come due tappini per i canaletti (CD42: 36+11). Completato ciò, notando come vi sia anche un barometro - dunque qualcosa a che fare con la pressione - decidi di manipolarla a tuo piacimento (CD40: 36+10). Sotto la tua manipolazione, il liquido risale in modo compresso e giunge fino alla lineetta rossa; il barometro inizia a salire, fino a quando la lancetta non giunge nel quadrate verde. Hai ristabilito un equilibrio tra liquido e solido, risolvendo così la prima prova. Boom bitch, ce l'hai fatta!
    La parete comincia a muoversi, iniziando così a sprofondare sotto terra attraverso un'apertura del terreno automatica che la sta risucchiando. Hai così l'occasione di scorgere d'innanzi a te un'altra porta, per la tua immensa gioia. Questa qui, tuttavia, è normale, solamente vi è disegnato un cerchio alchemico e al centro è presente questo simbolo. Prosegui, dunque, e avvicinandoti il simbolo pare reagire alla tua presenza, cominciando ad illuminarsi e lampeggiare: la porta di legno si apre e una stanza piuttosto asettica, circolare, senza altre porte e scura ti si apre d'innanzi. Riesci a scorgere qualcosa poiché ci sono diverse lampade qua e là, un poco, però, diverse rispetto a quelle che hai visto prima. Ovunque ci sono cavi, alcuni collegati alle stesse lampade, altre che scendono nelle grate che scorgi in più punti sul pavimento. Noti, in particolare come una grata alla tua sinistra emetta una luce particolare, molto intensa; intanto la porta dietro di te si chiude di colpo, ma non pare esserci nessun nemico in agguato. Non ti resta molto da fare, così ti avvicini, e noti come sia un container che raccoglie tantissimi globi simili a quello che hai incontrato,solo che questi non parlano - sembrano quasi anestetizzati. Ti guardi attorno e capisci come dentro quelle che ti sembrano lampade non ci sono luci normali, ma altri spiritelli.
    Improvvisamente una voce ti richiama e, alzato il viso, noti un'ombra bianca senza alcuna aspetto specifico venirti in contro. Intuisci subito che sia un ologramma, ma si sta rivolgendo proprio a te, mentre melliflua si avvicina verso un globo illuminato di luce bluastra (quello che vedi nella foto e sembra una sfera di cristallo, per intenderci).
    "Senza sacrificio, l'uomo non può ottenere nulla." ti si rivolge sibillina, per poi passare una mano sul globo di vetro rivelandoti che dentro c'è uno spiritello di luce impanicato che si guarda attorno in modo confuso. Improvvisamente tutti i fili è come se si accendessero e si rivelano essere dei tubi catodici alcuni anche intrecciati tra di loro in modo tale da formare un reticolato con diversi punti di intersezione, attraverso cui passa del plasma dal caratteristico colore rosso. Vedi che questi fasci ionizzati giungono a tutte le lampade e a tutte le grate, eccetto per il globo luminoso dove c'è un fratellino dell'amico che hai incontrato prima che è ancora sveglio; l'unico ad essere ancora sveglio in tutta quella stanza.
    "Per ottenere qualcosa, è necessario dare in cambio qualcos'altro che abbia il medesimo valore." ancora una volta è l'ombra bianca a parlarti, che picchietta con le dita sul contenitore sferico.

    Skill sbloccate:

    Nome: Dominio dei Gas Nobili
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 25 I lezione I anno
    Descrizione: questa skills permette di manipolare i gas nobili della tavola periodica (più l’idrogeno) – a livello molecolare - presenti sia nell’aria avvicinandoli tra loro, allontanandoli o spostandoli da un determinato luogo. L’area di estensione dipende dalla presenza dell’elemento, mentre la distanza massima a cui si possono manipolare è di 15 metri.
    Movimento: imporre le mani su ciò che si vuole manipolare
    Azioni: 2 azioni (disegnare cerchio alchemico sulle mani e attivare la manipolazione).
    Durata: 2 turni.

    Spiegazione: la skill è molto simile a quella del dominio dei non metalli, in quanto dinamiche di utilizzo. Dal punto di vista fisico, i legami chimici che si possono creare avvicinando questi gas sono molto difficili, poiché hanno raggiunto l'ottetto di elettroni, quindi sono elementi di per sé molto stabile, ovviamente con eccezione dell'idrogeno. I gas nobili, infatti, sono tutti gas monoatomici, non facilmente liquefacibili, tipicamente non reattivi, presenti nell'atmosfera in percentuali varie

    Nome: Estrazione alchemica
    Tipologia: Manipolazione
    Requisiti: 27 a I lezione I anno
    Descrizione: utilizzando questo incantesimo, il mago sarà in grado di estrarre gli elementi di cui necessita partendo da ciò che gli sta intorno, utilizzandoli poi per manipolazioni successive. La CD si alzerà se l'estrazione proviene da oggetti con forti legami chimici, come ad esempio i metalli. Una volta attivato il processo, l’oggetto di partenza inevitabilmente perderà la sua stabilità avendo alte possibilità di sfaldarsi.
    Movimento: porre (imporre se fluidi) le mani sull'oggetto da cui si vuole estrarre l'elemento.
    Azioni: 2 azioni (disegnare il cerchio alchemico sulle proprie mani e attivare la trasmutazione)
    Durata: permanente

    Spiegazione: a dire il vero non c'è molto altro da aggiungere riguardo questa skill. Serve principalmente all'alchimista per reperire elementi da ciò che gli sta attorno, in modo tale da compiere le reazioni da lui richieste. La durata è permanente poiché una volta sfaldatosi, l'oggetto difficilmente potrebbe ricomporsi; gli atomi che avete utilizzato semplicemente si disperderanno nell'aria. Si utilizza quando bisogna prelevare atomi presenti in una molecola un poco più complessa (tipo acqua: Ossigeno e idrogeno), mentre gli elementi già presenti in natura nella loro tipica forma (esempio: cristallo di zolfo) non necessitano di estrazione.


    NOTA BENE PER TUTTI: Se spesso vedete che non vi esito l'azione di disegno è perché semplicemente sarebbe inutile esitarvela, in quanto impossibile da sbagliare. Si utilizzeranno i dadi in casi in cui potrebbero esserci degli impedimenti seri per la vostra azione.

    Edited by Saki - 30/10/2017, 01:04
     
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37 replies since 26/10/2017, 19:03   882 views
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