Lost seafarer.

Tristan & Vlad | 1998 | Romania

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1   -1
     
    .

    ©
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    5,077
    Reputation
    +1,758

    Status
    NEW_POST


    tristan ivashkov derwent drăculeștii

    tumblr_oxqlilv0Sn1wbwv9to5_250
    tumblr_oxqlilv0Sn1wbwv9to4_250
    tumblr_oxqlilv0Sn1wbwv9to8_250

    Aveva atteso con trepidazione lo squillo insopportabile, ma tanto agognato, dell'ultima campanella; un suono liberatorio che avrebbe inevitabilmente portato con sé una miriade di sospiri sollevati e la consapevolezza, piacevole, di dover abbandonare quell'Inferno. E malgrado l'infanzia fosse uno dei periodi più floridi della vita, malgrado i bambini fossero, quasi sempre, spigliati e fin troppo trasparenti ed estroversi, Tristan era ben lungi dall'essere un bambino socievole. Non gli piaceva granché, la compagnia altrui. Poteva sopportarla, poteva chiudere gli occhi e costruirsi un mondo immaginario in cui era da solo, ma non riusciva a farsela andare giù. Non ne capiva il motivo, onestamente. Forse non c'era neanche una spiegazione; o forse, ancora, non c'era alcun motivo di sforzarsi di ricercarne una. Gli piaceva il silenzio, quello era l'unico pensiero logico in tutta quella sfera di interrogativi. Lo faceva sentire al sicuro, come avvolto da una bolla protettiva che difficilmente poteva essere superata da terzi. Lo faceva... stare bene, semplicemente. Per quanto fosse bizzarro che a formulare un pensiero del genere fosse un bambino di soli cinque anni. Cinque anni che pesavano come un macigno e che a tratti parevano assumere la forma di un cappio. Cinque anni di illusioni e bugie, ma questo lo avrebbe scoperto soltanto in un periodo successivo. Ingenuo Tristan, concepito nel crepuscolo d'una sera da dimenticare; estraneo Tristan, che si sentiva un disadattato; piccolo Tristan, che riponeva ancora fiducia nei confronti di chi lo circondava, familiari che erano tali soltanto sulla carta. Non poteva neanche immaginare quanto marcio ci fosse alla base del suo nucleo familiare. E così sorrideva, le labbra che si allungavano fino a formare un sorriso intorpidito da un lieve alone di stanchezza che si affrettò a reprimere. Aveva atteso così tanto quel giorno, che adesso stentava quasi a credere che fosse ufficialmente arrivato.
    «Non è che c'è posto anche per me?» Chiese Aida con aria apparentemente interessata, quasi speranzosa, ma che in realtà celava un'ironia di fondo che venne a galla soltanto quando sul suo volto si palesò un sorriso divertito, mettendone in risalto i tratti che, giorno dopo giorno, sembravano sfidare l'inclemenza del tempo. «Eh no!» Esclamò il bambino, impettito. Avevano pianificato quella giornata da troppo tempo, perché potesse essere pronto a recepire qualche cambiamento. «Questa è una cosa per soli uomini!» Aggiunse poco dopo, la smorfia sul viso che fece strada ad un'espressione che possedeva una certa fierezza. Ed effettivamente lo era per davvero, fiero. «Vero papà?» Domandò, poi, girandosi nella speranza di rintracciare i tratti già fin troppo virili ed adulti di Vlad. Suo padre. Il suo punto di riferimento. Colui che non si sarebbe mai stancato di seguire soltanto per tentare di ricavare, dalle sue gesta e dalle sue parole, insegnamenti che poi avrebbe messo in pratica quando sarebbe diventato grande. Ed erano proprio i momenti passati in compagnia dell'uomo, a far illuminare improvvisamente gli occhi del bambino. Voleva essere come lui. Forte. Saggio. Un punto fermo al quale aggrapparsi. Non si sarebbe mai stancato di osservare ogni suo minimo movimento, o di tendere le orecchie al fine di captare ogni singola parola fuoriuscita dalle sue labbra.

    – he insisted that stars were people so well loved,
    they were traced in constellations, to live forever –


     
    Top
    .
  2.     +1   -1   -1
     
    .

    PORTFOLIO
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    3,971
    Reputation
    +2,132
    Location
    Naples

    Status
    NEW_POST
    Vlad
    età
    stato di sangue
    occupazione
    stato economico
    confraternita
    « Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur.. »

    Aveva scelto una casa in periferia. Lontano dall'aria malsana di Bucarest, dove case troppo alte erano piene zeppe di gente idiota. Aveva scelto una casa lontano da luci e rumori infernali, fuori dalla follia diventata città, una città troppo diversa da quella di cui da giovane secoli prima si era innamorato. Aveva scelto una zona dove il verde pacifico dei campi lambiva i confini del loro porticato. Era una macchia di bianco sulla schiena di una collina anonima. Era lì che aveva deciso di crescere suo figlio con lei, Aida. La osservò dal garage chiudere la cassetta delle lettere, come sempre piena di inutili richiami per le bollette. Prima di sposarla era una ragazza anticonformista e un po' folle, affascinante e assolutamente irresistibile. In quel momento, invece, nella luce di quel tardo pomeriggio di inizio estate, era una donna dagli occhi distanti. In quegli occhi di un azzurro inspiegabile e disarmante, tanto era chiaro, Vlad aveva trovato uno spiraglio di paradiso in un mondo che lo aveva soffocato e inghiottito e poi risputato, condannato a non morire mai e a soffrire per sempre. Nei suoi ricci ramati, come nuvole investite dal sole, ogni notte decifrava i misteri della vita e placava i tormenti del suo cuore. Lui la amava. Lui, quell'essere orrendamente immortale, rattrappito dai suoi scempi, privato dalla sua anima, lui che si odiava prima di incontrare lei. Eppure quegli stessi occhi lo ferivano. Lo feriva la loro distanza, lo feriva il modo in cui sfregiavano il dipinto che aveva costruito per loro. Era elusiva, sfuggente, la vide rientrare in casa senza ricambiare il sorriso che le aveva rivolto. Rimase a fissare contrariato la porta chiusa. Poi in silenzio tornò a sistemare tutto l'occorrente sul retro del pick up. Lui e Tristan sarebbero andati in campeggio quella notte. Gli avrebbe insegnato a cacciare come suo padre aveva fatto con lui. Coprì tutto con un telone di plastica giusto in tempo perchè il suono della corsa frettolosa di suo figlio non lo distraesse. Dietro di lui c'era Aida. "Vero, è una cosa padre figlio, che viene tramandata da generazioni nella mia famiglia". Lo sguardo di Aida finalmente incrociò il suo. Era preoccupata. Vlad s'inginocchiò davanti a Tristan poggiando il gomito su una coscia. Aveva gli stessi occhi chiari di sua madre. Guardarlo era come vedere la parte migliore di lei. "Allora? Sei pronto? Hai preso tutto quello che ti serve? E allora da bravo sali in macchina e scegli una cassetta da mettere nella radio" si rialzò dandogli una pacca sulla spalla, sorprendendosi come sempre che fosse tanto mingherlino. Fu il momento di salutare Aida e come sempre ebbe quella gelida sensazione che fosse preoccupata. le strinse le spalle tra le mani, una stretta leggera, ma sufficiente da ammonirla. Lei così si voltò finalmente a guardarlo. "Aida andrà tutto bene, fidati di me". La vide annuire debolmente. Non lo convinse, ma la lasciò comunque andare. Non voleva scoprire nei suoi occhi la paura che potesse fare del male al loro bambino. Salì sul pick up con il volto irrigidito. Fece retromarcia e abbandonò il vialetto di casa per partire alla volta del bosco. Avrebbero dovuto fare solamente qualche miglio, sufficiente a far sparire il sole oltre la linea dell'orizzone. "Tua madre si preoccupa troppo. Sono sicuro che te la caverai. Hai il mio sangue nelle vene". La strada era dritta, così si voltò a guardarlo. Il sole attraversava lo specchietto e faceva divampare la sua pelle. Aveva sempre avuto una cera pallida, non si era mai abbronzato. "Hey, fai un favore al tuo vecchio prendimi una birra, le ho messe nella ghiaccera sul sedile posteriore".

    code by .isabella.

     
    Top
    .
1 replies since 30/10/2017, 21:15   81 views
  Share  
.
Top