PARK'IN FEST

[EVENTO] - 22 Settembre 2021

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,890
    Reputation
    +5,075

    Status
    NEW_POST
    Chrys ed Alice + Edie e Morgan

    5mtQebG
    5mtQebG
    JOSHUA ÇEVIK – brother – father – rockstar – black magician – faust
    HEAD LINER - PARK'IN FEST
    Park'in Fest
    27.
    "Tu hai paura". Vorrei che non l'avesse detto, che non mi avesse visto bloccarmi in conseguenza di tre semplici parole: della fottuta verità. Ed è un cazzo di proiettile che infrange il vetro. Mi paralizza. La paura che ho di perdere tutto, rende le gambe di piombo ed la pelle di lava. E quindi no, forse io non sono proprio il salvatore di nessuno, forse guardandoli posso solo capire come Slater abbia ragione ed io debba solo godermi il tempo che resta con loro. Che non sanno dell'Apocalisse, non sanno di come io forse non possa difenderli da niente, nemmeno da me. E qui dentro, in questa merda, ce li ho trascinati. Lui l'ho scelto quando si stava già dimenticando di me. Lei l'ho scelta quando riportarla nel suo tempo mi è sembrato ingiusto. Sono un coglione. Brucia come se la mano ce l'avessi ancora sul fuoco, lì a rosolarsi per bene come fa la mia coscienza del cazzo. Che nel mandar giù ancora aghi mi chiedo perché io sia arrivato fin qui: perché cazzo non ho allontanato Chrys come avrei dovuto? Perché non ho preso la scopata con quella ragazzina fino ad ingigantirla. Perché cazzo sono dovuto tornare a promettergli di essere un qualcosa, o anche solo qualcuno che possa tenerlo al sicuro? Cristo, non lo sono. Porterò questo nella tomba, insieme al gelo con cui rialzo lo sguardo solo verso Chrys. Che so che Alice mi sta guardando, ma io devo farglielo capire che non posso rispondere. Che ci è arrivato e che in ogni caso non era una domanda. Credo possa leggermelo addosso, dietro le fiamme che si congelano in un gesto. Si che ho paura, cazzo e sarebbe da stronzi non averne con Slater davanti. Se mi ci impegno posso vederli morire ogni sera nei miei incubi, posso sentire l'ansia prendermi perché io ero arrivato a non avere quasi più nulla da perdere, ora ho troppo. Troppo che vorrei stringere con me a vita. Troppo come il silenzio che lascio cadere volutamente tra noi, vittima di un fottuto egoismo che adesso pesa. Pesa nel non saper ammettere che Chrys ha ragione, o nell'alzare di poco le spalle come a dire che si, cazzo, sono umano anche io ed ho paura anche io e mi rode con non mai doverglielo far capire. Devo tenerli al sicuro. Mi rendo contro che ho lasciato entrambe le prese, perché per un attimo ho il fottuto bisogno di isolarmi e rinchiudere il volto in un respiro tra le mani, per poi lasciarle scivolare fino ad ancorarle al collo, ad occhi chiusi. Come cazzo faccio ad andarmene adesso? Merda.
    Sarei capace di rimanere immobile qui, con il fottuto mondo che mi gira attorno tanto velocemente da farmi venire la nausea. Ma non posso, non posso perché Chrys mi sta studiando e negli occhi di Alice ci rivedo la paura di avere un altro padre che non sa rimanere in vita. Non posso permetterlo. Non devo. Quindi sì, alla fine a lui non rispondo perché la risposta, conoscendomi, l'ha già tra le dita, negli occhi e nella mia espressione.
    «Andiamo da zia Edie, ti va?» Che poi non glielo sto chiedendo perché già allungo una mano affinché la stringa e sia a me che faccia passare la paura, anche se vorrei vederla camminare davanti a noi, che forse ho bisogno di avere il contatto di Chrys al mio fianco, anche solo per poter avere il cazzo di tempo di montare un'espressione che - al massimo - appaia stanca ad Edie. Lei che mi legge tra tutti. Li vedo in tempo, lei e Morgan, e ricaccio in fondo la cazzo di preoccupazione che mi ha preso prima, riattivando la fottuta corazza che mi tiene in piedi. Ormai sono bravo, cazzo, perfino indifferente se amoreggiano quando passo accanto. Stavolta ho la grazia di vederli più tranquilli, anche se sinceramente non me ne frega un cazzo al momento. Potrebbero essere nudi e non me ne renderei conto. Non sto capendo che cazzo succede con quel bambino, ma nel dubbio la mia mano si sposta sulla spalla di Alice.
    «Allora, che dici?» non so davvero che cazzo chiederle e mi limito a questo, nonostante immagino di essere ancora sotto osservazione da parte Chrys e, Dio, vorrei dirgli che lo amo anche per questo ma non un attimo impegnato adesso a rimettermi in sesto per quei minuti che devo a tutti: prima che io vada via. Faccio qualche passo, giusto perché Edie vorrei abbracciarla, e stringerla un attimo, non troppo da farla allarmare, ma abbastanza da dare segno che mi mancherà anche lei. «Posso permettermi questo tour?» quasi lo sussurro, come quando da piccolo le chiedevo se ero abbastanza bravo, come se davvero ora mi importasse solo questo. Un cenno anche a Morgan.
    ©

     
    Top
    .
  2.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Badge
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Staff
    Posts
    10,621
    Reputation
    +8,980
    Location
    Arrakis

    Status
    NEW_POST
    Ray e Morgan (but solo nella sua testa), also fa un cenno a tutta la combriccola che si è avvicinata



    hunter
    half-native
    hoodoo
    parabatai
    maine
    27 y.o.
    spirit perciever
    caiden crain

    Guardo Chrys per qualche secondo prima che si allontani, senza neanche avere il tempo di rispondere davvero. Che poi, vorrei dirgli che non c’è un rischio, perché ho una specie di radar interiore per cose del genere. E poi, potrei continuare anche con tutta la solfa del “ma tanto trovano loro me”, solo che adesso, beh, fa molto meno ridere di quanto non lo facesse l’anno scorso. Invece, torno su Ray lanciandogli uno sguardo alzando appena le spalle, sempre attento al marmocchio che tengo in spalla, e che un po’ gorgoglia dei versi senza troppo senso. Per un secondo, ho paura sul serio che si metta a piangere, ma penso che alla fine mi abbia solo rigurgitato un po’ di saliva sulla spalla. Mi pulisco giusto un attimo, e senza neanche troppa attenzione. Probabilmente perché per disgustarmi, qualcosa, deve superare un alto livello. E intendo alto della serie budella, interiora e frattaglie. Un po’ di saliva, e che sarà mai. «Ah beh, dovresti informare “mamma e papà” della cosa, io ormai sono come un adolescente purissimo, non tocco niente da mesi» è una battuta, sì, ma neanche così lontana dalla verità. Forse sono solo io che preso dalle mie astinenze auto-imposte, sono più debole a tutto quello che succede in quella casa. Potrebbe essere, ma onestamente ne subito alquanto. Finisco per seguirlo lanciando qualche occhiata in giro, qualche occhiata sì di ricognizione femminile, ovvio, ma neanche del tutto. Le occhiate solite che do sempre quando ci sono posti così affollati, e potrebbe letteralmente esserci di tutto in mezzo alla folla, e non mi piace proprio non osservare e cercare di capire in ogni secondo se può esserci un pericolo. Vita facile? Nah. Che te ne fai quando puoi avere una sana dose e scorpacciata di buona, vecchia paranoia. Da lontano, vedo anche Josh e Chrys, ma onestamente quella è una cosa su cui distolgo lo sguardo, più che altro perché, beh, arriva anche il momento in cui dedicarmi a Ray. Il mio vecchio compagno di università. Cazzo, sembrano davvero passati, non lo so, due o tre decenni, circa. E mi ricordo anche di quando, per lo più strafatti, o per lo più strafatto io, ce ne uscivamo con quei discorsi. Mi viene il dubbio che non siamo mai stati due persone esattamente allegre. Anche adesso lo ascolto, e penso che sì, ci sia qualcosa di ovviamente andato storto fra lui e Chrys. Non che abbia intenzione di mettermi qui a sindacare, non è mai stato nel mio stile. Cioè, no, è una bugia enorme questa, diciamo che non è nel mio stile quando riguarda cose di vita comune e non lavorative. Lì, cazzo se ho da sindacare. Mi infilo in coda allo stand, guardando un po’ avanti mentre lui fa questo suo discorso che un po’, lo ammetto, mi fa sorridere. Più che altro, perché avrei potuto dire letteralmente la stessa identica cosa. E infatti la dico. «Beh, così come sei scomparso tu, l’ho fatto anche io. Quindi direi che siamo pari» che è una verità, come dire, universale. Voglio dire, neanche io mi sono fatto sentire, quindi non penso che possiamo davvero metterci qui ad additarci a vicenda. «E lo stesso posso dirlo di me e Chrys, capita, evidentemente abbiamo avuto tutti i nostri impicci, ma non è che è morto qualcuno» ah, la cosa divertente è che cazzo se invece è morto qualcuno. Ma è una battuta che posso decisamente fare solo fra me e me. «Un lungo giro di parole per dire che è tutto okay» mi giro verso di lui solo un secondo, alzando ancora le spalle con l’aria penso più rassicurante che io abbia mai avuto in tutta la mia vita, o se non altro da un anno a questa parte. «Almeno, con me insomma» alla fine, è vero. «Ma è il massimo di smielato che dirò, non è che perché giro con un bambino, mi lascio andare a momenti di sentimentalismi» e poi. E poi ovviamente deve essere successo qualcosa. È ovvio dal momento che arriva il collegamento di Morgan e infatti, infatti. Cazzo. In qualche modo, mi viene automatico stringere un secondo di più Alan, che l’ho detto, insomma, che non è che sono esattamente disposto a far succedere qualcosa ai figli di mio fratello. Anche per niente. Penso che la mia espressione, anche se solo per un secondo, cambi. Ma comunque, non è così rilevante visto che comunque, è arrivato il momento di darmela. «Arrivo» è tutto quello che dico a mio fratello, prima di prendere un respiro appena. «Scusa, ma penso che Alan abbia appena lasciato un dolce regalo» certo che è una cazzata, ma non è che posso trovarne una migliore così, su die piedi. «Magari ci sentiamo dopo e ci becchiamo, eh? Non sarebbe malissimo» lo aggiungo mentre già mi sto muovendo, cercando davvero molto di trattenere la fretta. Annuisco, lanciandoli anche un cenno con la testa prima di girarmi e mantenere un’andatura normale per circa cinque secondi, poi mi limito a premere rapidamente le gambe in una marcia forzata. Non ero andato così lontano, così ci metto davvero poco a raggiungere mio fratello e Edie, e notare che si è avvicinato anche il resto della banda. Lancio un cenno appena a Chrys e Josh, senza ancora lasciare Alan. Non mi avvicino a Morgan, non mi serve. Mi basta lanciare un leggero sguardo a Jaden, prima di arrivare direttamente alla testa di mio fratello. «Ci sono»
     
    Top
    .
  3.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,633
    Reputation
    +6,256
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Rompe le palle a Josh, a Edie e a Caiden. ( Ah, cerca Slater nella folla. Vai via)
    Morgan è sempre nei suoi pensieri, anche se pensa che uomo con la barba = Cowboy dei film sul far west

    5mtQebG
    5mtQebG
    ALICE OLIVE ÇEVIK – Viaggiatrice temporale – viaggiatrice dimensionale – figlia di lilian e Joshua – orfana – batterista – non ancora scolarizzata
    central park
    12.
    Gli adulti si dissero cose che Alice comprese solo perché, ogni pomeriggio dalle 14 alle 16, Chrys si era seduto di fronte a lei a ripassare insieme l'inglese. Poi prese le ultime frasi che Chrys disse a Josh e le trattenne per sé come fossero incoraggiamenti da ripetersi in mente. Joshua aveva avuto paura e così anche lei. Aveva creduto si trattasse della stessa perché guardando gli occhi di suo padre aveva finito per percepirsi strana e al col tempo vicina. Ed era qualcosa che non aveva mai provato prima: Perché suo padre, il primo, quello che era morto, non aveva avuto quello sguardo nemmeno quando la vita aveva deciso di abbandonare il suo corpo. Rivedendosi affacciata sulla sua bara aperta, Alice si chiese per un istante se le palpebre che gli avevano chiuso fossero in grado di nascondere un'espressione come quella che aveva visto poco prima. Si chiese se anche lui, quella volta, aveva avuto così tanta paura da guardare in faccia Mordin e capire che non ci sarebbe stato verso di farsela passare.
    Così si ritrovò a guardare Chrys ed il ragionamento fu il medesimo: Mordin aveva osservato Martyr nel medesimo modo in cui, in quell'istante Chrys stava ricercando negli occhi di Josh un appiglio contro il quale saldarsi? Lo aveva ucciso sapendo cosa sarebbe successo? E lo aveva fatto dicendogli che...che gli voleva bene?
    A forza arretrò sino ad infilarsi tra i due. Afferrò le loro mani per tenersele ben strette nelle sue e poi guardò Joshua. Forse preoccupata, forse confusa. '''Qui était ce monsieur?'' Ma si rese ben conto di averlo detto così piano che forse, tra la folla, nessuno dei due sarebbe riuscito a sentirla. Il fatto è che sentì di non dover indagare troppo, come se quel silenzio di Josh potesse significare troppe cose complicate messe lì insieme. E fu questo a spingerla con lo sguardo proprio dietro di sé, come se le bastasse curvare appena il capo e sondare con la coda dell'occhio l'area circostante. Chissà se quell'uomo era ancora lì.
    ''Sì!'' E si distrasse in un istante. Scostò nuovamente lo sguardo su Josh e poi su Chrys, accelerando il passo. Andare da Edie significava incontrare Morgan. Ed incontrare Morgan equivaleva a potersi permettere di essere ancor più stupida di come lo era quando, standosene da sola a casa con Chrys, finiva per truccarsi di nascosto e ad indossare i suoi vestiti. Le piaceva imitarlo ed accentuare il suo parlato aggiungendoci un po' del suo francese. ''Je suis Chrys'' Aveva detto facendo smorfie allo specchio ''et j'aime les fleurs comme une poule mouillée''.
    ''Edie...'' Fece la voce ''grossa'' cercando di somigliare a Morgan e piegando le dita della mano a mo di pistola, ne puntò una contro Caiden. ''Puff!'' Restò ad osservare il fumo fuoriuscire dalle sue dita.
    ______________________________________
    1. Chi era quel signore?;
    2. Io sono Chrys;
    3. e mi piacciono i fiori come una femminuccia.
    ©
     
    Top
    .
  4.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Badge
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Staff
    Posts
    10,621
    Reputation
    +8,980
    Location
    Arrakis

    Status
    NEW_POST
    Ansia, Josh, Alice, e altra ansia


    double deuce owner
    waitress
    bronx
    29 y.o.
    ex-maledictus
    edie crain
    Sono le piccole cose a darmi un segno, quelle che piccole non lo sono affatto, e si traducono in fretta in un gesto, un piegarsi della voce, uno sguardo o una sensazione che si stringe contro lo stomaco e la pelle, e rende tutto per un secondo più solido. Uno e basta di dita contro le sue spalle, in una presa che alla fine, uso per alzarmi e scostarmi, girarmi e portarmi più vicina a Jaden in un gesto che è automatico, ed è un bisogno sempre fermo, immobile. Lo guardo, Morgan, mentre si sposta e si muove, e non so far altro che cercare fra le sue parole qualcosa che diventi un’indizio o l’altro. Lo so, adesso, che sta cercando di essere rassicurante, e non è solo per me. Lo so dal modo in cui si china, dal modo in cui parla, e lo so di più dal modo in cui la mia mano invece si stringe contro il passeggino dove c’è Jaden, e la testa sta già pensando ad Alan che non è sotto i miei occhi, non è qui, di fronte a me. Sono paure forse inutili, ansie senza senso, ma sono strette comunque allo stomaco, in quel modo che forse è un po’ più duro da quando davvero, ho avuto quell’unica ed enorme paura per loro, e l’ho assaggiata fin nel fondo della gola. Resto a guardarlo anche quando si gira, e non so essere tranquilla davvero nel mezzo di quello che alla fine, gli arriva sulla bocca. Lancio uno sguardo a lui, al bambino solo dopo, poi di nuovo su Morgan, come se cercassi un collegamento che non riesco a generare nella testa, perché non sono capace di connettere punti che diventino una storia, una sequenza. L’unica cosa che so, è che è stato così vicino, da dare un messaggio. Così vicino. Lascio andare un fiato pesante, di quelli che si rivoltano in gola prima di girarmi verso Jaden, come se guardarlo adesso, e sempre, potesse essere abbastanza da impedire tutto, con l’urgenza di avere anche Alan qui vicino che diventa sempre più grossa. Penso che è con Caiden, e che questo dovrebbe tranquillizzarmi, ma non lo fa. Perché era vicino. Troppo vicino. In un’area in cui posso sentire quasi la sua intrusione come in uno spazio personale defraudato di sé stesso. Sto allungando già le braccia verso Jaden quando sento dei passi avvicinarsi, passi che la testa me la fanno scattare e che suonano quasi più alti contro tutti gli altri rumori, in un’eco che ricorda solo vagamente qualcosa. Porto Jaden al petto, stringendolo nello smuoverlo appena come cullandolo, come se stesse piangendo a dirotto e io dovessi calmarlo, anche se in realtà, serve solo a calmare me. «O buradaydı1» lo dico a Josh, quasi in automatico, quasi come se cercasse forzatamente di uscire dalle labbra prima di qualsiasi altra cosa. E non vorrei, non vorrei perché questa, dovrebbe essere la serata di Joshua, ma c’è qualcosa che sa stringermi lo stomaco e farsi violento nel pensare a quanto fosse vicino. Non m’importa di me, e so che Morgan è capace di tante cose. M’importa di Alan e Jaden, e niente di più. Lo dico con parole che so non tutti possono capire, intorno a noi, dandogli un’occhiata che rende noto chi sia quel lui a cui mi riferisco. Un respiro ancora, prima di spostare lo sguardo verso Alice cercando di avere un’espressione più tranquilla, con un sorriso che per quanto tremulo, si dipinge sulle labbra. «Ne tire pas sur ton oncle, chérie2» mi chino appena per lasciarle un bacio fra i capelli, con ancora Jaden stretto contro la spalla, lasciando andare lo sguardo fino a Caiden nel gesto, così da poter vedere anche Alan. «Les coups de tibia sont meilleurs3» glielo mormoro prima di rimettermi dritta, lanciarle un’occhiolino che doventi come uno scherzo nonostante tutto, perché c’è qualcosa che sa solo dirmi che devo trattenere tutto proprio per lei, e fare in modo che non senta che esistono cose che agli adulti, sanno far paura. È quello che avrei voluto per me, per Josh, e che vorrei anche per i miei figli, per quanto lo so che per loro, non sarà davvero possibile. Lancio un altra occhiata a mio fratello. «Dammi cinque minuti» quasi, sa di scusa. Perché vorrei davvero, che niente di tutto questo, si infilasse fra spazi che dovrebbero essere sacri. Ma ho bisogno di avvicinarmi ad Alan, adesso, e guardarlo allungando una mano attenta a tenere Jaden così che non cada, per premere la nocca dell’indice in una carezza sulla sua guancia.
    ©


    1lui era qui
    2non sparare allo zio, tesoro
    3sono meglio i calci agli stinchi
     
    Top
    .
  5.     +3   -1   -1
     
    .

    Senior Member
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    33,368
    Reputation
    +10,975
    Location
    Chevy Impala '67

    Status
    NEW_POST
    Edie, Den, Alice

    33y.o. | HUNTER | PARABATAI | CHANGED | DIMENSIONAL REFUGEE | MAINE ACCCENT



    huunter




    C
    he cazzo di tempismo, Joshua Çevik signori e signore, arriva sempre nel momento sbagliato.
    Gli lancio solo un’occhiata di sfuggita da lontano, Alice è con lui. I miei occhi prendono nota di cosa mi si muove intorno. Chi si avvicina, cosa fa Edie, Caiden che mi raggiunge con Alan.
    So che è stupido, ma vederli con i miei occhi è meglio. Sapevo che stavano bene comunque ma insomma, è sempre così, ho bisogno di vederlo. Mio fratello intendo, ogni volta, anche semplicemente quando cacciavamo. Avevo bisogno di vederlo in piedi sempre e non è cambiato.
    Sorrido al bambino porgendogli la mano perché la prenda e gli dico, «Andiamo a trovare mamma e papà dai», drizzandomi in piedi per iniziare a muovermi verso Caiden. Intercetto Joshua e sua figlia che si avvicinano a Edie.
    Continuando a camminare piego la schiena in avanti per farle una sorta di inchino improvvisato, «Princesse»1, con un francese che fa pena, ma non importa. Mi sono fatto insegnare giusto quelle due, tre parole utili per comunicare con Alice. Con un sorriso sghembo le strizzo un occhio e faccio schioccare la lingua sul palato, «Che brava tiratrice, très bien»2.
    Sento qualcosa in turco che ovviamente non capisco, mi segno anche questo.
    Di nuovo dritto sono già da Caiden in pochi passi e lascio andare il bambino per fargli cenno con le braccia di darmi Alan. Sono sicuro che a prescindere, senza spiegargli subito la situazione, lo capirà perché ho un bambino sconosciuto appresso. È un’associazione veloce.
    Mi stringo Alan contro la spalla, tenendogli la testa con la mano.
    Un secondo, solo uno. Voglio solo sentire che va tutto bene.
    Poi riprendo a parlare nella testa di mio fratello, «Slater l’ha usato per mandarci due cazzo di sonagli di merda, e dirmi che scopre sempre tutto prima o poi. Non so dove siano i genitori». Con la coda dell’occhio vedo Edie che si avvicina e quindi faccio qualche passo indietro per raggiungerla, lo so che anche lei come me ha soltanto bisogno di avere un contatto che lo ricordi, che è tutto okay.
    Le faccio passare il braccio libero dietro la schiena stringendola solo un po’, piano, ma continuo a guardare mio fratello in quel discorso silenzioso che portiamo avanti, inudibile a chiunque, «Credo se ne sia andato comunque, fare una percezione con quel cazzo di buco nero vicino è un po’ difficile». E sì mi riferisco ovviamente a Joshua e Chrys, che catalizzano tutta la cazzo di attenzione di una qualsiasi percezione di Corruzione e simili. E con tutte queste aure è difficile anche beccarne una nera, nemmeno ci provo.


    1 Principessa.
    2 Molto bene.

     
    Top
    .
  6.     +2   -1   -1
     
    .

    Senior Member
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    33,368
    Reputation
    +10,975
    Location
    Chevy Impala '67

    Status
    NEW_POST
    Coupon
    Vado a segnarli nella camera del lavoro <3

    • nocturnæ – 1 comune (gestione), 9 poveri

    • Tippete – 1 poveri

    • usul; – 8 poveri

    • hime. – 5 poveri

    • Moonage – 8 poveri

    • .vertigo – 4 poveri

    • ( : – 13 poveri

     
    Top
    .
50 replies since 16/9/2021, 10:28   1276 views
  Share  
.
Top