Changes

Appena la casa ai confini di Casper fu in vista, Iceman segnalò la loro presenza ululando dalla collinetta ai piedi della Casper Mountain. Un sorriso orgoglioso arrivò in seconda battuta, grazie alla familiarità dentro quel quadretto. Casa, i problemi di casa, essere nelle terre di famiglia e sentirsi perfettamente parte di essa. Da quando Anson aveva decretato che sarebbe stato il futuro capofamiglia, finalmente, era stato possibile. Non solo sentire la realizzazione del suo stesso essere, ma anche sentirsi in quel modo, perfettamente dentro l'ambiente in cui aveva bazzicato per anni forzando il suo ingresso come il pezzo di un puzzle che non aveva tutti i bordi regolari.
Spalancò la porta di casa senza richiamare il lupo nel beutel, ma permettendogli di scorrazzare in cucina e poi in salotto, prima di ritornare fuori dalla porta sul retro e perdersi nel cortile scosceso monitorando la zona. Non che ci fosse molto da controllare.
«Il North Platte River è ancora alto, sta a vedere che dovranno mettere delle fognature vicino l'argine, o tempo un mese inonderà la strada» faceva parte della familiarità, poter parlare dei problemi di Casper con tanta naturalezza da farlo appena entrato a casa, quella che per il momento era loro da quanto Elaine si era unita ai Foulger giù nello Utah per la caccia a quella lamia di Salt Lake.
Per una volta non sentiva la pressione a unirsi per forza a una caccia di famiglia per non sentirsene escluso. Lui e Mireya avevano appena finito con quel Rakshasa vicino Jamestown, ora potevano prendersi una pausa per quella parte delle sue responsabilità, ovvero assicurarsi che a Casper non ci fossero problemi. Anche lui ora era parte della piccola leggenda locale dei Foulger, anche se doveva ancora lavorare sull'accento. E continuare a bazzicare nel Wyoming era l'unico modo per cancellare la traccia che la Georgia gli aveva impresso fin dall'infanzia.
Trovò Mireya in salotto, lo inorgoglì vederla di nuovo alle prese con i vari alberi genealogici, non aveva neanche dovuto riportarle quella necessità. Era perfetta in tutto e per tutto, rendeva semplice manifestare quei gesti che lui non aveva mai pensato, non gli era mai venuto spontaneo rapportarsi alle donne in quel modo. La caccia e l'idea di un figlio erano sempre state le sue uniche aspirazioni.
«Papà dice che i dipartimento stradale può gestire la situazione, ho proposto solo di controllare le zone intorno nel caso qualche mostro voglia approfittare della situazione e sciacallare sull'inondazione» lo disse piegandosi per darle un bacio sulla fronte, quello il gesto che non aveva mai previsto ma diventava normale, così come abituarsi a chiamare Anson papà. A furia di ripeterlo sarebbe sembrato del tutto naturale.
Si scostò per prendere una birra in cucina, da lì urlò verso Mireya per chiederle se ne volesse una a sua volta mentre girava il tappo della sua.

they’ll act like predators

If we act like prey