Justin Grimes

dati

nome Justin, ma viene chiamato Jesse fin dall'infanzia.
cognomeNato Baker, ora Grimes per la famiglia adottiva.
data e luogo di nascita 16 giugno 1995, Albany
occupazione Spacciatore, studente
allineamento Caotico Buono (CB): il Ribelle, segue solo la propria coscienza benevola, senza preoccuparsi di ciò che si aspettano gli altri da lui, anche se ciò comporta l'infrangere una o più leggi che a lui sembrano ingiuste. Segue la vita del fuorilegge, ma riesce comunque ad essere gentile e ben disposto. Odia quando qualcuno intimorisce o vuole imporre le proprie regole agli altri. È un anarchico votato al bene, il Robin Hood del gioco.
razza Licantropo. Ha ereditato la condizione da suo padre, ma quando aveva 5 anni è stato aggredito durante uno scontro fra suo padre e un branco lycan, occasione in cui è stato registrato stesso dall'ospedale dove è stato ricoverato e che ha anticipato il momento della sua trasformazione.
lingue parlate Inglese, spagnolo, russo alla perfezione e ucraino abbastanza bene. Le ha imparate stesso con i suoi fratelli, il russo fin da subito visto che Mitjia non parlava altro, e pur se con difficoltà hanno dovuto venirsi un po' incontro, l'ucraino appena arrivato dai Grimes grazie ad Andrij. Lo spagnolo, invece, lo mastica abbastanza, essendo cresciuto nel Bronx con diversi amici messicani e portoricani.
orientamento sessuale Eterosessuale
gruppo sanguigno AB rh+
segno zodiacale I Gemelli sono irrequieti ed amano raccogliere informazioni preziose e versatili. Ragionano molto rapidamente e sono troppo impazienti di conoscere tutto e in fretta. Sono in grado di fare più cose rispetto a quelle che stanno pensando nel medesimo istante ed amano i giochi enigmistici e di intelligenza. Possiedono un'ottima dialettica che spesso li aiuta a mascherare i propri difetti e carenze. I Gemelli amano le oasi di pace e di riposo e l'aria fresca, i loro malesseri sono generalmente di origine nervosa e mentale.
Una delle peculiarità dei Gemelli è la seguente: quando è dominato da un'idea si mette subito all'opera per metterla in pratica, senza riflettere sulle conseguenze che possono avere le sue azioni o sulla moralità di queste. Ad esempio, se ad un Gemelli piace un oggetto, può osservarlo e desiderarlo fino ad andare a comprarlo anche se ha pochi soldi o, nel peggiore dei casi, addirittura rubarlo.
Tra le caratteristiche negative del segno si ha che l'individuo non distingue ciò che è bene e ciò che è male, pertanto si potrebbe affermare che l'individuo è "amorale".
Nella sfera sentimentale sono poco emotivi, prediligono il flirt al legame duraturo. Hanno un gran fascino, sono suscettibili e facilmente irritabili ma non sanno serbare rancore e non sono permalosi. Hanno grande capacità d'adattamento ai luoghi ed alle persone, che non va intesa come mancanza di personalità, bensì come vera disponibilità verso le situazioni che si vengono a creare. Un grande difetto del segno è la presunzione, spesso conseguenza di un intelletto veramente fuori del comune. L'intuizione in questo segno è spiccata, la sensibilità estremamente acuta e così anche il nervosismo. La libertà è qualcosa che il nato sotto il segno dei Gemelli non potrà rinunciare mai, come ad esempio il non essere vincolati ad orari d'ufficio, la possibilità di muoversi, di viaggiare ma anche di cambiare ogni tanto.
hobbies Ama i film, ma più che guardarli da solo, andare proprio al cinema, da solo. Gli piace quell'atmosfera, il buio, le sale poco piene del martedì o lunedì sera. Gli piace suonare lo scacciapensieri, ne ha uno da quando è finito in orfanotrofio e gliel'ha regalato un altro bambino. Sa intagliare il legno, anche se solo piccole cose. Le volte in cui cerca un posto dove stare solo, dove non ci sia nessuno, comincia a fare piccole statuine, ma soprattutto maschere di legno con il coltellino svizzero a più lame che porta sempre con sé. In generale, gli piace qualsiasi lavoretto manuale, difficilmente riesce a stare con le mani in mano.

aspetto

È sempre stato minuto, ha dovuto cercare di formare massa sulle ossa quando aveva dodici anni e pensava non sarebbe cresciuto più, pur se non è mai riuscito a rendersi effettivamente grosso, almeno non fino al periodo passato a Rikers. Lì non poteva fare molto in una giornata, iperattivo com'è, ha cercato di tenersi impegnato non solo finendo i suoi studi, ma allenandosi in modo serrato. Per questo ha messo su massa, non appare eccessivamente muscoloso, ciò che è più allenato è la resistenza, la velocità in corsa, e le braccia, molto più definite del resto. Alto un metro e settantotto, alla fine ha ottenuto di avere gambe agili, utili per scappare e che gli hanno fatto guadagnare diversi premi in atletica leggera i primi anni delle superiori, pur se ha dovuto mollare tutto dopo esser stato più volte beccato con delle analisi del sangue poco pulite. Tiene sempre i capelli spettinati, un po' lunghi, come la barba che rade solo ogni tanto, senza regolarità, visto che stranamente non gli cresce poi molto. Dopo l'adolescenza, non si è più dedicato a nessuno sport per davvero, gli piace solo correre quando è particolarmente incazzato. Se è in forma lo deve alla sua iperattività altalenante, che lo porta a tentare di non sedersi mai, se non quando è di pessimo umore.
Non ha mai visto una differenza abissale fra il prima e il dopo la licantropia, era troppo giovane quando è successo, ma è sempre stato convinto quella malattia o qualunque cosa sia abbia contribuito a farlo crescere così rapidamente. Perché per quanto non si alleni a fondo, si sente sempre più forte, una forza che controlla bene. Purtroppo, non è sempre stato così. Le trasformazioni incontrollate, infatti, gli hanno lasciato numerose cicatrici sulla pelle oltre quella sulla spalla sinistra del morso con cui è stato trasformato, alcune soprattutto sui fianchi, più scoperti in forma di lupo. Ha notato che non tutte si sono rimarginate come avrebbero dovuto, anche per questo ha una spiegazione, che forse vorrebbe fosse falsa: sono cicatrici spuntate soprattutto dopo mesi i cui prendeva in modo altalenante l'anti-lupo che faceva lui stesso, e sospetta fosse qualche volta difettosa come gli è già capitato. Quello che è successo a Sarah l'ha reso un po' insicuro sul suo lavoro, anche se notarlo lo fa imbestialire, non potrebbe mai ammetterlo. È una fortuna che il fattore di rigenerazione fosse comunque presente, altrimenti di cicatrici ce ne sarebbero molte di più. Intanto, perché per molto tempo gli piaceva giocare a "lanciarsi nel vuoto", un gioco iniziato da piccolo e che è proseguito come qualcosa di un po' diverso. In generale, però, adora saltare dai posti alti, e spesso ci si arrampica proprio per farlo. Non cura troppo l'aspetto fisico, le uniche cose a cui tiene davvero e che si premura di avere in ordine sono i tatuaggi, sempre ben visibili che va a ricalcare periodicamente, l'orecchino di legno al lobo sinistro che pulisce quasi come fosse una sorta di rituale, le unghie sempre ben tagliate... sono effettivamente cose che faceva con i suoi fratelli, tutti insieme a lottare per il bagno, e alla fine doveva pensare a fare qualcosa mentre loro gli rubavano il lavandino o la doccia. Con Mitjia e Andrij di certo non avrebbe mai potuto vincere.

➠Ha otto tatuaggi:

1. sul polso destro la scritta "Family First not First Family" per i suoi fratelli adottivi.
2. Fasi lunari lungo il braccio sinistro.
3. l'impronta di un lupo sul torace, prolungamento della spalla destra. Quest'ultimo l'ha fatto con Mitjia, lycan come lui.
4. sul petto, sotto l'impronta ha un tatuaggio magico, ovvero una traccia audio di sua sorella Nica che canticchia in un audio che gli ha mandato su whatsapp.
5. delle pietre in equilibrio sul polpaccio destro.
6. formula chimica della pozione rallenta guarigione, fatta a settembre del 2016, sopra la natica sinistra.
7. un razzo spaziale all'altezza del cuore che si lascia dietro una scia di dna, fatto a dicembre del 2018.
8. un buco nero di scale sul malleolo sinistro, fatto uscito da Rikers.

carattere

Sbrigativo, all'apparenza con una morale quasi inesistente e che riesce a piegare in fretta quando deve fare il furbo, tanto da sembrare incredibilmente superficiale. Eppure, ci sono quelle poche cose per lui inviolabili. La prima, è che non si uccide. Forse non per i motivi per cui si può pensare, semplicemente perché sa che è impossibile tornare indietro, che superare un gesto simile è complicato. Ti scava dentro, ha conseguenze imprevedibili. E questo comporta il tipo di morte che davvero depreca, qualcosa di peggiore persino. Star lì a rimuginare su quel che si è fatto, su quello che si è. Lo stesso che ha provato nel trasformare suo fratello in un licantropo, una colpa che porta incisa sulla pelle come le cose più grosse.
Trovarsi a pensare a lungo è quello che proprio non sopporta. Il motivo per cui ama tanto l'alchimia è anche quello, il fatto che gli ha offerto un passatempo in cui tenere continuamente impegnata la testa, perché per fare una pozione o gestire una reazione chimica è costretto ad essere completamente concentrato su quel che fa, altrimenti le conseguenze possono essere terribili. È stata anche incredibilmente comoda, non solo per gestire la licantropia, ma anche per sintetizzare quelle droghe da strada con cui si guadagnava da vivere al liceo, almeno finché non ha dovuto affrontare le conseguenze dell'essere un autodidatta.
Quando è solo, però, la faccenda è molto diversa. Intanto perché non è abituato alla solitudine. Con una famiglia così numerosa e legata alle spalle, ritagliarsi momenti solo per sé era difficile. Tant'è che non ha mai avuto una camera singola dai Grimes, dormiva in un letto a castello con Mitjia e Dylan nella brandina accanto, la privacy neanche sapevano cosa fosse. E quest'aspetto li rispecchia un po' anche con gli estranei, infatti non ha mai avuto problemi ad entrare subito "in intimità" anche con sconosciuti, socializzando in fretta. Almeno quando non è lui ad allontanarsi, a cercare proprio quella solitudine a cui non è abituato, di solito per bere fino a non ricordarsi neanche il suo nome, o per andare al cinema da solo a vedere qualche film. L'importante è sentirsi fuori dal mondo. Succede sempre il giorno del suo compleanno così come l'anniversario della morte di sua madre, più che altro perché sono i giorni in cui sa che gli arriveranno le lettere di suo padre, in cima alla lista delle cose a cui proprio non vorrebbe pensare. È anche una di quelle cose che tiene più per sé, mentre di solito non ha troppi problemi ad aprirsi, a raccontare anche cose molto personali. Tanto alla fine alla gente non frega un cazzo, agli estranei si può dire di tutto, non sono le parole a dire quanto sia vicina una persona. Con i suoi fratelli ha questa certezza perché sa che ognuno di loro ucciderebbe per proteggersi l'un l'altro, così come lui. E quello è un legame che non si può spezzare, non fatto di sangue, ma di altro. È quello che cerca e non ha mai trovato in un branco, che è convinto sia assolutamente inesplicabile quanto innegabile.

inventario

catalizzatore Incastonato nell'orecchino di legno al lobo sinistro. Calcedonio. [YIN] Pietra degli Oratori, poiché facilita l’eloquenza, il Calcedonio è caratterizzato dalla sua versatilità per le molteplici attitudini che possiede, e allo stesso modo lo è anche il mago: solitamente sono estroversi e adattabili, vantano di una peculiare rapidità di azione, di favella o pensiero tanto che non poche volte riescono a stupire con la loro prontezza di spirito nelle situazioni più avverse. Onice. [YANG] E' tipica di chi possiede differenti lati caratteriali o addirittura personalità opposte che non riescono per nulla a comunicare. I maghi che possiedono l'Onice oscura spesso la rifiutano: molti possessori con il tempo hanno sfiorato o abbracciato la pazzia, diventando incontrollabili, l'opposto di ciò che erano. E' la pietra magica che viene utilizzata dai maghi neri, perciò questo tipo di maghi rischiano di essere visti con un occhio di sospetto dalla comunità magica.

storia

Dennis Baker era un mago nero, un sicario, un licantropo e un alcolista saltuario. Uno che faceva tutto all’estremo, con violenza. Che non accettava di sbagliare, ma lo faceva spesso, e allora trovava a chi dare la colpa con altrettanta violenza. Non aveva amici, né sapeva come farsene. Come si fosse tenuto sua moglie accanto era un mistero per tutti, eppure lei sembrava come non notare nulla e giustificava tutto dicendo che aveva “solo le sue ombre”. Nel 1995 fu costretto a trasferirsi in Inghilterra, a Liverpool, perché essere un mago nero non affiliato ai circoli di Salem era impossibile. E non ha mancato mai di dirlo, imprecando su quel sistema che detestava. In Inghilterra, invece, aveva trovato il suo mondo, pur disprezzandolo perché "non era come l'America". Così si unì ai maghi neri presenti, cercò di stabilire un contatto con loro quanto con quelli della sua specie, ma il punto, come sempre, non era il mondo: era lui. Lui che si inimicava chiunque, fino a creare il paradosso di chi uccideva per mestiere e in realtà non faceva che rendersi un bersaglio per chiunque. Ci mise poco a stare sul cazzo persino ai suoi compagni, indebitandosi per star dietro ai conti da pagare (soprattutto quello al bar) visto che di incarichi ne arrivavano sempre meno. Una volta era stato un grande mago nero, almeno ai tempi in cui aveva la protezione delle famiglie della costa ovest degli Stati Uniti, ma lentamente era cominciato un declino che l'aveva messo in ginocchio. Alla fine era solo uno che sapeva un po' di tutto, che aveva bazzicato in così tante diverse comunità di maghi neri e licantropi da conoscerle meglio delle sue stesse tasche, e a volerlo morto erano decisamente in troppi. E in effetti, qualcuno quasi ci riuscì nel 2001. Era uno dei periodi in cui l’alcolismo c’era più del solito e riempiva le sue giornate. Aveva il bambino nella macchina, nel parcheggio, perché Vivian aveva il turno serale e gli straordinari di notte alla tavola calda, e lui non aveva resistito dal suo goccetto "serale". Ancor meno aveva resistito alla possibilità di scolarselo nel territorio dei FURy, un branco di Lycan a cui non doveva solo dei soldi, dove c'erano bar aperti ad ogni ora proprio per i lycan. Lo odiavano al punto da non volerglieli neanche chiedere davvero, purché si tenesse fuori dalle palle. E lui era lì, a tirare la corda ancora una volta, nonostante fosse già stato graziato una volta per miracolo. E proprio nel parcheggio l’hanno portato per pestarlo a sangue, aspettare la luna per la trasformazione e fargli ancora più male, lì Justin è uscito sull’asfalto umido per capire cosa stesse succedendo. Suo padre l’antilupo non lo prendeva, figurarsi quando beveva troppo. Non gli importava di far male a qualcuno, il lato animale lo rendeva finalmente libero. Fu così che il bambino venne trasformato, quella notte. Portato nel primo ospedale magico per riuscire a salvargli la vita, ma non poterono evitare che la stessa maledizione del padre lo contagiasse più precocemente del previsto. Stranamente, fu l'unica cosa che cominciò ad unirli. La natura animale, quella che per una volta li faceva sentire potenti, invincibili. Per un bambino era più difficile capire cosa implicasse, se non per i dolori di crescita e il modo in cui si sentì isolato dai suoi coetanei. Non che prima fosse tanto diverso, i genitori sapevano come farlo considerare una pecora nera ovunque andasse. Nel 2002 tornarono ad Albany, città natale di Vivian, per andare a vivere da sua madre, ormai troppo vecchia per ricordarsi pure come si chiamasse, ma era l'unico modo per non finire in mezzo ad una strada. Dennis detestava quella situazione, neanche a dirlo. Trovò un lavoro nell'ufficio reclami per la posta smarrita, un posto nel mondo magico in cui non avrebbero fatto controlli scoprendo la corruzione del suo sangue. Justin cercò di imparare tutto per riuscire a controllare la licantropia, di nuovo lontano dal padre che passava sempre più tempo fuori, incapace di apprezzarla davvero quand'era da solo. Sfruttò la sua naturale intelligenza sopra la media, quella che i suoi genitori avevano sempre tanto decantato. Uno con un cervello così avrebbe di sicuro fatto soldi, ne erano certi. Conobbe l’alchimia e fece di tutto per impararne ogni segreto, ma essendo fin troppo piccolo all'inizio non poteva che studiarne a iosa le basi, senza tuttavia capirle. Dovette approfondire e approfondire, e approfondire ancora. Continuò anche in orfanotrofio, dove finì quando Dennis ubriaco fece un incidente stradale in cui restarono uccise due persone nell'altra macchina coinvolta, e i servizi sociali lo portarono via a Vivian, anche se sarebbe forse più corretto dire che lei l'ha abbandonato. Finito in una prigione babbana, il M.A.C.U.S.A. ci mise poco a scoprire della sua esistenza e prenderselo a carico, appena una notte di luna piena e la dimostrazione di quanto non fosse propriamente umano. E da lì cominciò la lotta per accaparrarsene la custodia, mentre per Justin all’orfanotrofio, la situazione era esattamente all’opposto. Dennis finì ad Azkaban, visto che i più dei suoi crimini erano stati fatti sul suolo inglese, e Justin rimase per un anno nell'orfanotrofio in attesa di una famiglia. Fu lì che conobbe Mitjia, all'epoca solo un bambino più grande che non parlava un accidenti della lingua corrente. Parlava poco in generale, in effetti. Subito si instaurò un legame quasi fraterno, di quelli che Jesse aveva sempre ritenuto come veri e propri colpi di fulmine che accadevano e basta. Nel 2004 quella condizione di fratellanza venne anche ufficializzata: furono entrambi adottati dai Grimes, con poche speranze, giusto quelle inespresse che facevano loro sperare di trovarsi in una famiglia vera, non pessima, magari. Quella che si trovarono davanti era una realtà a metà. I due coniugi Scott e Kloe, fra loro erano uniti quanto Vivian e Dennis, con la differenza che lui non era un mago nero, ma se ne sbattevano altamente degli orfani che accoglievano. L'importante erano i sussidi, erano sempre stati i sussidi. Almeno non erano maghi neri, per il resto Justin li trovava abbastanza simili ai suoi genitori da non sentirsi traumatizzato dal cambiamento. E poi, gli altri ragazzi, erano l'unica famiglia che desiderasse. In qualche modo con loro si instaurò un rapporto completamente diverso, la complicità tipica di un vero e proprio cameratismo. Justin non andò mai a Ilvelnormy, nonostante fosse un mago. I Grimes non volevano pagare rette, c'era una bellissima scuola pubblica nel Bronx dove poteva andare senza problemi, e poi la magia la studiava già da solo, reperendo libri in giro e pagandoli con i soldi guadagnati come spacciatore. Alla fine, si trovò a sedici anni ad avere un certo giro seppur piccolo visto che voleva tenere un profilo basso per non trovarsi invischiato in qualcosa da cui non sarebbe potuto uscire, mettendo al primo posto almeno l'illusione di una certa libertà personale. A parte la sua famiglia, si circondava di tantissime persone, amici in quel momento che poi semplicemente non lo erano più, senza tragedie. La prima volta che comprese cosa significasse davvero l'assenza fu quando se la trovò davanti, o meglio, quando la rese reale. In quel periodo del 2016 frequentava senza impegno una ragazza, Sarah. Nulla di davvero serio, era solo il tipo che facilmente entrava in intimità con il prossimo, che subito lo aveva invitato nel suo appartamento pagato dal padre ricco, facendolo vivere lì per qualche giorno, poi tornando alla realtà semplicemente chiudendosi la porta alle spalle, per farsi vivo tempo dopo o quando la rincontrava per caso, ancora quando lei tornava per comprare una delle sue droghe "legali" o quelle che teneva più sottobanco. E fu proprio dopo una di quelle volte in cui si erano chiusi in casa per un festino "intimo" che la scoprì morta, forse proprio a causa di uno dei suoi esperimenti chimici. Un evento che l'ha portato ad essere più cauto con le droghe, se non altro per fargli spacciare sostanze più naturali, non più droghe sintetiche fatte da lui stesso di cui non fosse più che certo su come agissero sull'organismo.
Nel 2017 si è iscritto al Brakebills per laurearsi in Farmacia e pozionistica, spinto da sua sorella Nica a crearsi una vita diversa. Lì si è subito trovato bene, il primo anno è stato ospite al dormitorio stringendo amicizia con chiunque, organizzando festini, iniziando a diventare un punto di riferimento per chi voleva qualche sostanza, fosse anche solo aiuto nello studio. Stava ancora abbastanza attento da spacciare solo sostanze che ancora non erano classificate illegali e che creava lui stesso, ma l'ambiente era così tranquillo rispetto al Bronx che ha iniziato a prendersi più rischi. Suo fratello Mitja ha subito legato con Noah, un altro lycan che stava creando un branco e che quindi voleva anche loro entrassero nel branco. Mitja l'ha subito riconosciuto come alpha, lui invece, ha avuto molti problemi, ancor più perché uno dei suoi migliori amici era Austin, che faceva parte di un branco rivale.
Al secondo anno si iscrisse alla confraternita dei tecnofili, e si spostò quindi dal dormitorio alla sede della confraternita. Dopo più di un anno in cui si è sentito escluso e marginale all'interno del branco, qualcosa è cambiato quando Mitja era in pericolo e doveva scappare, perché aveva fatto casini con la mafia. In quel caso tutto il branco iniziò ad aiutarlo, e Justin iniziò a fidarsi molto di più del branco arrivando anche a risvegliare con loro la telepatia. Purtroppo però Mitja se ne andò, non solo dal Brakebills, ma anche da New York. Cercò comunque di proseguire nel suo percorso, quando Elija Rhodes divenne presidente e indisse un concorso per le invenzioni, fu lui a vincerlo. La sua professoressa di alchimia, Lilith St John, l'aveva preso così in simpatia che cercava di motivarlo il più possibile perché si lasciasse alle spalle il posto da dove veniva, pronto per crearsi invece una carriera di tutto rispetto.
La mafia era anche parte della sua vita, perché Dives e Lavinia, i figli del capofamiglia, erano fra i suoi amici più stretti. Il 16 agosto del 2019 morirono entrambi nell'incendio al campo rom.
In quel periodo aveva legato molto con Emery, una ragazza conosciuta al Brakebills e che fra i molti flirt che aveva spiccava particolarmente. Quando partecipò al World Magic Tournament, a causa dei profili che avevano fatto sui partecipanti sul giornale, Emery capì di essere la sua sorellastra. Suo padre, infatti, aveva avuto una relazione con la madre, se n'era andato, senza mai farsi più vedere. Anche Emery se ne andò sparendo nel nulla, e lui non ne seppe più niente.
Dopo tutti questi colpi, peggiorò molto nell'uso delle droghe più varie, e si fece anche molto meno attento nello spacciarne. Alla fine del 2021, venne infatti arrestato per spaccio proprio al Brakebills, e per questo immediatamente espulso e mandato in carcere.
Grazie al patteggiamento e alla sua buona condotta in carcere, uscì a maggio del 2023.
Non senza ripercussioni.
In carcere ha terminato i suoi studi e si è preso la laurea, facendo anche molti corsi di artigianato e meccanica per tenersi impegnato il più possibile. Aveva legato con il suo compagno di cella, Pepe, arrestato per furto aggravato. Aveva vissuto tutta la vita con una madre fatta di crack, e per questo era del tutto contrario alle droghe. All'inizio non gli piaceva l'idea di avere Justin come compagno di cella, dopo un po', iniziarono a contare l'uno sull'altro. Poi, Justin ha scoperto che proprio lui, il meno sospettabile, prendeva eroina da un altro detenuto. Dopo aver cercato di farlo smettere mettendosi fra lui e Mickey, finì per prenderne lui stesso. Nel 2022 ha rischiato di morire per overdose, a causa di droga di pessima qualità che girava nel carcere. Fu salvato proprio da Pepe, che lo trovò e chiamò immediatamente le guardie.