Danielle Troy

Comunque vada a certe cose bisogna pensarci da soli. E Danielle lo ha capito che era ancora piccolina: Forse è stato frutto del sistema matriarcale in cui è cresciuta. Magari è stato a causa di sua madre se degli uomini non si è mai fidata così tanto, ma comunque non le si poteva dir nulla, non quando grazie a quel cinismo Camilla è riuscita a metter su una famiglia simil decente.
Allora lo ha capito sin da subito, sì. Alla fine era stata educata così: Che per certe cose magari è meglio evitare di affidarsi agli altri, soprattutto quando si sa di poterle realizzar da sé. Serve solo tempo. Ma la pazienza è sempre stata il suo forte, d'altro canto l'aria che si respirava in casa non era così pesante. A tratti, per assurdo, riusciva persino ad essere rassicurante. Tutto ciò che Billie e lei hanno passato si è rivelato essere educativo, anche se lui era il più grande tra i due e, per sola immagine, avrebbe dovuto tirar avanti le redini della baracca.
Come ogni bambino a cui si manifesta la magia, i due fratelli frequentarono Ilvermorny: Sia mamma Camilla che Papà Chay erano stati a loro volta dei maghi. E gli anni di scuola furono piacevoli, un ottimo modo per staccar la spina dall'oppressante convinzione di essere una famiglia fatta a metà. Per quanto non avessero mai conosciuto Chayton, l'assenza di una figura paterna si fece sentire, soprattutto in Billie che, probabilmente convinto di dover dimostrar di essere qualcosa che a fatica riusciva a far proprio, se ne ammalò.
Ma il suo fu un malessere che prese il sopravvento quando ormai era troppo tardi. D'altro canto Camilla associava la sua assenza da casa ad una semplice fase adolescenziale: Billie era sempre fuori con i suoi amici e quando tornava per dormire quelle poche ore di cui aveva bisogno per riprendersi, beh, non lo faceva nel migliore dei modi.
Ed ogni volta che stava male, che l'alcol forse gli si riproponeva al punto da costringerlo al vomito, Danielle era sempre lì, pronto a sorreggergli i capelli spettinati e scuri.
Ma lo amava, non solo perché era l'unica figura maschile che avesse da riferimento, quanto perché era suo fratello e per quanto lei fosse la più piccola, le veniva difficile non convincersi che il grande avesse proprio bisogno del suo supporto.
E lo spalleggiava, almeno all'inizio, quando Camilla aveva iniziato a rendersi conto delle prime avvisaglie della sua tossicodipendenza. Continuò a farlo persino quando si trasferì per studiare e la notte la passava sveglia a rassicurare sua madre. Perché quei segni sulle braccia non significavano niente. Perché presto sarebbe tornata e allora ci avrebbe parlato lei con Billie, lo avrebbe portato lei in rehab.
Peccato che dopo il 2012 ogni cosa prese e peggiorò. Lei conseguì il triennio con successo, ma non continuò gli studi, non quando Billie aveva bisogno di lei a casa. Ed in Rehab non ci finì mai se non per qualche giorno. Un mese, massimo. E fu un tira a molla, sì, fino al giorno in cui Billie sparì e di lui, per un tempo troppo lungo, non si ebbero tracce.
Nessuno, nel Vermont, fu davvero preso dalla situazione al punto da mobilitare i servizi al cittadino della zona. D'altro canto, per quanto fosse poco comune avere tossicodipendenti a gravare sull'economia del paese, dover investire così tanto personale per la ricerca di un singolo non sembrava una scelta saggia.
Ma Danielle è sempre stata una ragazza cocciuta. Sì, suo fratello era un tossicodipendente. Tutti, lì in zona, lo conoscevano per quelle notti passate in gattabuia, ma non era sparito per caso. Non era stato trovato morto per altrettanta coincidenza. Non esistono incidenti di quel tipo, non quando il volto di Billie era rimasto sformato in un'espressione di terrore.
Per questo, Dani, decise di abbandonar tutto e mettersi alla ricerca di quella che per lei doveva essere la verità assoluta e fu così che nel 2015, solo un anno dopo dalla sua morte, conobbe Caiden Crain e la sua famiglia.
Non fu semplice lasciarsi aiutare dai Crain, non tanto perché non ne fossero in grado, quanto perché è sempre stata troppo rigida nel lasciarsi andare così tanto a degli sconosciuti, soprattutto quando si trattava della sua di famiglia. Ma il loro contributo fu di vitale importanza e la vicinanza di Caiden motivo di curiosità nei confronti della loro causa, di quella vocazione, data probabilmente dall'educazione che gli era stata impartita.
Così si frequentarono nel senso più serio in cui Danielle potesse intenderlo. Lei era con Caiden e Caiden era con lei. E per quanto potesse sembrarle ingiusto aver trovato un compagno laddove aveva perso per sempre il fratello, ad oggi si rende conto di come senza di lui non ci sarebbe mai stata la caccia né la vicinanza a Gideon.
E lui sì che fu un padre. Lo divenne quando la vicinanza con Caiden chiese una tregua, una distanza fondamentale, utile, coerente a ciò che stavano vivendo. Allora, Dani, non potendo seguire l'addestramento dai Crain, fu affidata agli Ackerman e lì ritrovò una famiglia.
Ad oggi vive ancora nel ranch, nonostante la faida interna che ha scisso la famiglia. Nonostante Gideon non sia più lì.