Arnaud Leroy

Choisir, scegliere, quale violenta ipocrisia; quale svilente umiliazione verso le possibilità che può offrire la vita. Il giardino dove si colgono i frutti di amori perduti, occasioni sfumate, rimpianti, recriminazioni incancrenite dal peso di una responsabilità immeritata. Scegliere vuol dire farsi beffe del tempo, avere l'arroganza di sapere cosa abbia in serbo e cosa invece non ha mai progettato, rimpinguare la velleità di un controllo sopravvalutato.
Scegli, mi dicono, e io mi domando perché, quale masochismo può nascondere l'angoscia dell'arraffare l'eternità rappresa in un solo passo, l'investimento di ogni serietà in una piccola sciocchezza. Guarda e vedrai quali scelte sono state apparecchiate per te, siedi a un tavolo imbandito di possibilità e gustane il sapore acre o dolce di ognuna di esse.

Non è mai stato quel tipo d'uomo che combatte per avere ciò che vuole, più spesso, nemmeno se lo chiede, inciampa nelle cose e se lo attirano sul momento le raccoglie e basta. Così fa ciò che va fatto per la famiglia, ma quando ci sono occasioni grigie, in cui poter svicolare, valuta se farlo e non disdegna la possibilità. Così ha una moralità personale, costruita di situazione in situazione, spesso ipocrita, flessibile.
Sa apparire come qualcuno che non vuole nulla, che non desidera, non brava, che manca di quella passione travolgente che sa rivolgere solo all'attimo fuggente. La recriminazione che gli viene fatta più spesso, quella di non dire cosa voglia e non combattere per le cose, come se le lasciasse andare. Un atteggiamento emotivamente pigro che non ha mai voluto cambiare.
Curioso, lo è sempre stato. Spesso a tempo perduto, solo per perdersi in qualcosa e vedere che effetto faccia. Sostiene sia il tratto alla base della sua socievolezza, perché gli piace conoscere persone tanto per sapere come siano.
Facile allo stress, quando le cose iniziano a farsi difficili, a premere reclamando la sua attenzione, un polso più duro, scappa o agisce senza pensare troppo perché non vuole sentire quella pressione. Sente d'impegnarsi perché non sia così, ma è anche consapevole che diventando capofamiglia, sarebbe uno di quelli che passano alla storia per il loro ruolo mediocre. Un Pipino il Gobbo più che un Carlo Magno.

arnaud leroy

Cura l'aspetto fisico limitatamente, molto è invece dovuto a propensioni naturali, come il modo in cui sembra più giovane della sua età. Si tiene in forma perché è utile alla caccia, ma senza esagerare, contando di più sulle sue doti da mago psichico. Il fisico è slanciato, asciutto, l'altezza di 1,77m lo rende ben proporzionato, con spalle abbastanza larghe.
Ha i capelli castano chiaro come accade spesso fra i Leroy, vittime del sole diventano facilmente ambrati o si schiariscono addirittura fino al colore delle spiagge sulla costa della Corsica. Li tiene un po' lunghi, gli pendono facilmente sulla fronte in ciocche sottili, lisce. Spesso li tinge scurendoli, preferisce potersi confondere di più fra le persone. Ha una carnagione appena olivastra, di solito lievemente abbronzata, perché passa molto tempo fuori durante il giorno: gli piace scrivere sulla riva della Senna, cacciare prettamente di notte. È anche una cosa che preferisce, perché sono le creature ad essere spesso pallide. Dorme poco, cosa che contribuisce alle occhiaie, che comunque ha naturalmente anche quando particolarmente riposato.
Ha sopracciglia folte, disordinate, estremamente espressive. Il volto in generale è piuttosto vivo, cosa che ha sedimentato alcune rughe d'espressione, soprattutto in mezzo alla fronte e vicino gli occhi. La mascella squadrata, un tratto tipico dei Leroy, la lascia sempre sguarnita di barba per un piccolo capriccio estetico, ovvero la cicatrice trasversale che ha sul mento, decisamente poco visibile normalmente, ma che sarebbe un buco nella peluria se si lasciasse crescere la barba.
Ha occhi blu, in particolare blu ceruleo, scuriti da alcune macchioline nere.
Sull'avambraccio sinistro ha una cicatrice piuttosto distintiva: quella del vincolo parabatai. Essendo morto colui con cui aveva stretto il legame, c'è il segno del marchio bruciato sulla pelle, leggermente in rilievo.

Arnaud formato da arnu, che significa "aquila" e dal sostantivo walda, ovvero "potenza", per cui il significato complessivo risulta essere "potente come un'aquila" o anche "che comanda come un'aquila".


Leroy, cognome di un'antica famiglia di Cacciatori francesi. Il ramo di cui fa parte è specializzato nella caccia di fantasmi e demoni, probabilmente la scelta più funzionale ed efficace che abbiano mai preso. Per il resto, è una famiglia in declino, che sta pagando lo scotto di matrimoni mal combinati e la ricerca di abilità peculiari che ne rinforzassero i membri che invece hanno benedetto solo un quantitativo esiguo di loro, come il suo fratello minore, Jean-Luc, empatico. In mancanza di tali abilità, Arnaud si è adeguato alla caccia dimostrando un'ottima attitudine come viaggiatore nella Cortina.


Nasce a Parigi, dopo un travaglio iniziato alle 23.07 del 15 marzo e conclusosi solo all'1.21 dell'ormai 17 marzo 1988. Questo ha significato nascere nel segno dei Pesci, segno che deve aver sancito la sua volubilità ma soprattutto l'indecisione; con ascendente Sagittario, a cui probabilmente deve la socievolezza e ricerca di nuove esperienze.


In accordo con la Caccia lavora come poeta, di certo non la parte redditizia della sua vita, ma quella che si sposa meglio anche con il modo in cui va a cacciare. Segretamente, perché non gli piace dire di dover comunque guadagnarsi da vivere provenendo da una famiglia abbiente ma che non aveva previsto lui dovesse mantenerne altre 2-3, lavora come traduttore di poesie dal russo e dal polacco al francese, più sporadicamente traduce testi ecclesiastici dal latino per aiutare alcuni amici che hanno seguito le orme della teologia.


Cacciatore, che in particolare si occupa di fantasmi, demoni, obscurus, marginalmente di vampiri con cui può sfruttare le sue capacità psichiche, ma che considera solo "un'affascinante deviazione".


Separato, si è sposato per la seconda volta nel 2017 con Helene Bernard, ma il matrimonio vero è proprio è durato appena 8 mesi. Restano sposati sulla carta, ma all'atto pratico si vedono poco, qualche volta l'accompagna a qualche festa. Usa ancora con lei il suo nomignolo, sorcière, strega, che non ha nulla a che vedere con la sua abilità empatica, quanto più su come questa l'abbia resa ambiziosamente camaleontica, lo specchio degli altri, e per questo largamente irritabile quando messa vicino a chi si aspettava avesse più polso.
La prima moglie, Odette Durand, con cui si è sposato nel 2010, è stata invece tutta un'altra storia. Cacciatrice, di una famiglia con rapporti secolari con i Leroy, ha avuto con lei quello che si può chiamare matrimonio combinato: in parte dalla sua famiglia, in parte dalla sua gravidanza. Resta tutt'oggi una sorta di moglie ufficiale, vive nella loro vecchia casa in cui lui stesso torna quasi sempre quando non è lontano a Caccia. Non hanno più rapporti intimi come invece capita con Helene, forse questo è il segreto che rende la loro relazione estremamente più funzionale, o forse è la praticità di Odette, che non teme di prendere decisioni dettate dal puro pragmatismo.


Con Helene non ha avuto figli, ma ne ha 3: Hikaru (2008) avuto con Nana, una Cacciatrice giapponese più grande di lui di 7 anni conosciuta quando è stato a Okinawa; Louis avuto dalla sorella di Thibault nonché prima moglie, Odette, che di anni ne ha 11 (2011); e Sebastien, di 4 anni (2018), avuto con Monique, una delle sue relazioni più lunghe, che a momenti alterni continua. Riconosciuto come Leroy solo Louis, che non ha problemi a dire come sia il suo preferito, anche se sta pensando di fare lo stesso con Sebastien. Hikaru, invece, l'ha conosciuto solo che era già adulto, perché saputo della gravidanza di Nana è tornato in Francia, e non ha mai cercato di avere contatti con lui.


Arnaud è il primogenito, seguito da sua sorella Cécile più piccola di lui di poco più di un anno; Jean-Luc, nato nel 1990 e unico fra loro a possedere le tanto affascinanti abilità che i Leroy hanno sempre cercato e che in tre generazioni non si erano mai mostrate; Sylvain il fratello più piccolo e Clementine, la più piccola di tutti.

Legno di Ebano, un legno nero lucente ha un aspetto e una fama impressionanti, essendo particolarmente adatto ad ogni tipo di magia da combattimento ed alla Trasfigurazione. Il nucleo è un capello di veela, poco usato perché produce bacchette "temperamentali", ma più accessibile nell'Europa intercontinentale. La bacchetta ha una lunghezza di 12 ¾ pollici e risulta ragionevolmente flessibile.


YIN - L'Epidoto si lega a maghi che sono dotati di grande intelligenza e talento, non hanno necessità di applicarsi molto per ottenere buoni risultati. Ciò che li spinge è l'ambizione di emergere e distinguersi dagli altri, raggiungendo alti obiettivi senza rinunciare ad una vita comoda e serena, così come anche la loro apertura e l'atteggiamento estroverso che hanno nei confronti del mondo. Il loro senso curioso si estende più in ampiezza che in profondità.
YANG - La Pietra lunare oscura è strettamente legata all’universo femminile, alla personificazione della luce che dà vita, per questo motivo viene chiamata anche Androginaria dato che i suoi possessori (solitamente di sesso maschile) hanno spesso una spiccata femminilità o sensibilità. Nelle famiglie puriste capita che i possessori della Pietra di Luna oscura vengano guardati con disprezzo o allontanati.

Coraline Beauchamp e Balthazar erano così giovani allora. Entrambi Cacciatori . Avevano una traccia da seguire su come crescere il loro primo figlio, anzi, ben poco da decidere. Così già il giorno della sua nascita sapevano già ogni cosa di Arnaud: l'avrebbero cresciuto con i dogmi più importanti della Caccia, il valore della famiglia e delle tradizioni, delle loro in particolare perché erano una famiglia di una certa importanza, anche se ormai un po' in disgrazia. Avrebbe studiato a casa passando alla stregua di un babbano per la società magica francese, e per questo si sarebbe poi integrato lontano da quella. In particolare, fra babbani e quei maghi appartenenti a una cerchia più ristretta, i Cacciatori, coloro che li aiutano, maghi fuggitivi, stregoni con già troppi anni alle spalle, spiriti elementali scappati al Caos Elementale e altri come loro. Rinnegati. In più, il clero: molto legato ai Cacciatori nella cultura francese, ai Leroy soprattutto, perché essendo Cacciatori di fantasmi più nello specifico, sono anche la più importante risorsa per gli esorcismi. I suoi insegnanti facevano proprio parte del clero, gli hanno insegnato immediatamente il latino, ma pure il russo e il polacco, molto parlati in quelle abbazie e chiese nell'area di Parigi.


Quando iniziò a essere abbastanza grande da essere addestrato, cominciò anche quella parte di studi più fisica. Il combattimento, la mimetizzazione in un ambiente urbano, tutto ciò che gli sarebbe servito per farsi strada nelle catacombe, ovvero il luogo in assoluto più usato da creature e fantasmi per muoversi non visti e portare con sé le loro prede. Avendo mostrato i primi segni di magia verso i quattro anni, c'era ancora da attendere prima di potergli insegnare incantesimi e le branche di magia che più gli sarebbero state utili, anche se avevano inteso avrebbe potuto controllare la magia in modo ineccepibile ben presto. Il carattere, forse poteva essere un ostacolo o comunque qualcosa da tenere d'occhio, perché Arnaud era un bambino estremamente curioso, che faceva il suo dovere alacremente, ma pure estremamente bugiardo. Tenere nascoste le cose sembrava per lui un diletto, e per questo andava sicuramente monitorato. Di certo "allenteranno" la presa in futuro, in particolare quando alla sua prima Caccia, Jean-Luc dimostrerà di aver finalmente dentro il sangue un'abilità particolare, l'empatia, e da quel momento in poi Arnaud potrà essere più indipendente.


Seppur Arnaud in gioventù avesse imparato come Cacciare dalle persone più adulte della sua famiglia e fosse sempre rimasto con i fratelli - in particolare Cécile - c'era una famiglia, i Durand, con cui i Leroy cacciavano spesso o con cui, comunque, mantenevano saldi i rapporti da generazioni. Coetanei di Arnaud, erano Thibault e Odette Durand, lui più grande di poco meno di un anno, lei più piccola di quasi due. Si sedimentò così quella parte di infanzia sfociata rapidamente e in modo improvviso nell'adolescenza, con loro quattro, tanto vicini per età, cultura e possibilità, ad affrontare la vita insieme. Cécile e Odette, amiche indissolubili visto che avevano praticamente la stessa identità età precisa quasi al giorno, e Arnaud e Thibault, che di poco più grandi a volte prolungavano solo le loro fughe giovanili dopo aver mandato a letto le sorelle. Persino nella Caccia quella simmetria perfetta poteva essere rispettata, e così ben presto in Arnaud e Thibault si creò quel genere di intesa sul campo che venne naturale trasformare in un vero e proprio legame profondo, celebrando il momento in cui divennero parabatai nel 2006, poco dopo che Jean-Luc si era allontanato dalla famiglia.


Giravano già voci in famiglia su una possibile unione fra la famiglia Leroy e la famiglia Durand, sarebbe stato un matrimonio combinato fruttuoso. L'avevano capito un po' tutti, sarebbe stato fra Arnaud e Odette o fra Cécile e Thibault, più probabilmente il primo. Era normale mandare i propri figli Cacciatori altrove, per studiare altre tecniche di caccia europee o straniere, ma nel caso di Arnaud lo fecero anche per fargli sfogare altrove quella giovinezza che iniziava a preoccupare non tanto per la promiscuità, ma perché si mostrava sempre più isolato in un rapporto e in amicizie che non portavano eredi in casa. Il viaggio in Giappone, dove studiavano in modo del tutto diverso demoni e spettri, fu quindi una panacea contro il suo disinteresse, una che funzionò bene al punto da fargli iniziare una breve storia con la donna che lo ospitava, Nana, allora più vicina ai trenta che ai venti di Arnaud. Tornò a Parigi prima di sapere che fosse rimasta incinta, Andre Félibien glielo disse quando andò da lei l'anno dopo. Lui però, non contattò mai Nana per sapere se fosse davvero suo figlio né per entrare a far parte della vita del bambino.


Quello da parabatai fu però un legame di cui si pentì in fretta. Nel 2010 Odette scoprì di essere incinta. Arnaud aveva avuto con lei momenti sfumati, lo stare sempre insieme che aveva portato anche lui e Thibault a esplorare i loro corpi e la carnalità del loro rapporto lo aveva ugualmente spinto verso Odette. Senza precauzioni, era stato sciocco, era stato naïf, ma in fondo, da quando erano iniziati a girare i suggerimenti su un possibile matrimonio combinato, per lui era già sua moglie. La sposò stesso quell'anno, prima che si vedesse che era incinta, così che potesse farlo anche il più bigotto dei padri che gli avevano insegnato tutto sugli esorcismi. Non andarono a vivere poi molto lontano, gravitavano intorno i suoi genitori, a Parigi, ma in una casa tutta loro che restò per sempre "la casa di famiglia" per Arnaud.
Fu un primo anno di matrimonio complicato, Arnaud tenero, dedicato a Odette, ma cominciò anche una certa tensione con Thibault. Fu lì che iniziò a sentire gli svantaggi del patto parabatai, che capì solo nel 2011 quanto problematici fossero, perché quell'anno, ad aprile, nacque Louis. Arnaud cacciava meno di frequente visto che era appena nato suo figlio, Thibault divenne sempre più irascibile e irritato da questo parziale abbandono, corrotto dal vincolo dei parabatai. Dopo mesi piuttosto difficili, sul finire del 2011, la situazione si stabilizzò grazie a un accordo che rendeva il suo matrimonio più formale e meno "comune", ma lui più libero di passare il suo tempo con Thibault.


Per un anno l'accordo sembrò reggere senza vittime. A Odette non creava quasi problemi, era sempre stata una donna pratica, felice di avere Louis da crescere e del rapporto con Arnaud, sia con il figlio, sia con lei. Quell'anno però Arnaud conobbe Monique, alchimista di prima scelta, aiutante dei cacciatori che aveva fatto voto di obbedienza. Tale voto era la fonte della sua magia, ciò che la rendeva tanto potente. Praticava nell'Abbazia di Saint-Pierre de Corbie, vicino Amiens. Arnaud perse abbastanza la testa per lei, iniziarono subito una relazione che lo tenne lontano da Parigi per un intero mese "extra" la caccia che stava seguendo. Thibault era allora andato via pensando Arnaud l'avrebbe presto seguito non appena avesse finito un lavoro per la casa editrice per cui aveva iniziato a lavorare, che richiedeva consultasse diversi testi presenti nella biblioteca di Amiens. Dopo giorni di visite in luoghi d'arte insieme, l'aveva quindi lasciato lavorare, ma dopo diverse settimane, lui non era tornato. E Thibault sapeva. L'accordo con Odette aveva retto con lei, non le importava se Arnaud avesse altre storie, altri amori, il loro era e sarebbe stato sempre un legame profondo fondato sulla totale onestà, l'importante era che continuasse sempre a occuparsi della famiglia che avevano costruito. Con Thibault, invece, non funzionò quando si aggiunse anche Monique all'equazione. Alla fine del 2013, Odette e Arnaud avevano diviso la casa a metà per poter vivere vite separate, la speranza era che per Thibault funzionasse, ma alla fine, il rapporto fra lui e Arnaud era stato avvelenato.


Già da marzo del 2014 Arnaud iniziò a cacciare con Geróme, cacciatore legato ai Félibien e soprattutto ad Artemide. Thibault invece iniziò a fare qualche caccia con Odette che lo teneva d'occhio, e con Xavier Giraud, un cacciatore francese che non aveva un'ottima nomea, ed era infatti stato allontanato anche dal clero. Odette era preoccupata da queste sue frequentazioni, ma all'ennesimo litigio, lo lasciò andare con Xavier a settembre del 2014. Chiamò all'improvviso Arnaud perché le avevano detto che Xavier stava portando avanti quella caccia in modo brutale, forse si era separato da Thibault, ed erano soli. Arnaud andò subito a cercarlo, Odette lo raggiunse poco dopo, lasciando Louis alla famiglia Leroy. Le aveva detto di non farlo perché attraverso il contatto parabatai, lui aveva capito cosa fosse successo. Fu lei la prima a trovare Thibault, o almeno i suoi resti. Arnaud la raggiunse e bruciò il corpo, tornarono a casa, dove rimasero a farsi forza a vicenda. Thibault era però tornato come fantasma, Arnaud sapeva che non avrebbe potuto ucciderlo una seconda volta senza che Odette impazzisse, e visto che era convinto fosse stato il legame parabatai a permetterlo e il bracciale che si erano scambiati, strinse un patto con lui per poterlo controllare rimandando il momento in cui avrebbe dovuto esiliarlo.


Odette alla fine disse ad Arnaud che era inutile continuare a fingere di avere una relazione quando ormai conducevano vite del tutto separate. Lui era tornato presto da Monique, era rimasto con lei solo perché suo fratello era morto. E in quell'occasione avevano dovuto vedere con i loro occhi quanto estranei potessero essere nella quotidianità, pur se ancora legati da un profondo affetto e rispetto reciproco. Si separarono, ma lui la lasciò sempre vivere nella casa di famiglia con Louis per poterlo vedere quanto più potesse. All'inizio del 2016, ancora con Monique, si fece convincere a provare a seguire uno dei consigli evangelici. Escluse il voto di castità per lui inconcepibile e il voto di obbedienza che poteva essere in conflitto con i dettami della sua famiglia, a cui la sua fedeltà sarebbe sempre andata per prima. Iniziò il suo percorso per il voto di povertà semplice, finché suo padre non andò ad Amiens per fargli cambiare idea. Aveva capito che stavano approfittandosi di suo figlio, della sua vulnerabilità dopo la morte di Thibault che non aveva superato.


Tornò a cacciare, ma prima per un po' tornò a casa con Odette e Louis. Comprendendo quanto in quel momento fosse "facile" alle dipendenze affettive, Odette volle chiarire subito la loro posizione chiedendo il formale divorzio. Arnaud la trovava una buona idea, fu una procedura consensuale e veloce. Cacciando conobbe Helene Bernard, una cacciatrice empatica estremamente abile nell'inserirsi in quei contesti strani tipici della realtà francese, in quelle feste dove c'erano creature, spiriti, fantasmi, e dove potevano trovare molte informazioni. Si sposarono rapidamente dopo neanche un mese che si conoscevano, alla fine della loro prima caccia insieme. La sua famiglia tollerò abbastanza bene la cosa, sperando che da quel matrimonio potesse venir fuori un nuovo erede, empatico, che quindi avesse l'abilità tipica della loro famiglia come solo Jean-Luc aveva, fino a quel momento.


Come Odette aveva previsto, non era il momento per lui per avere qualsiasi tipo di relazione, gli otto mesi in cui il matrimonio durò furono alti e bassi e litigi continui, Helene voleva qualcuno di polso, qualcuno energico, volitivo, Arnaud in quel momento storico era poco più che un'ameba che si faceva trascinare da chi gli stava intorno. I litigi erano diventati scontri brutali in cui lei non esitava a colpirlo con forza, lui non voleva reagire, e così decise di separarsi. Restarono sposati, sempre in bilico in un rapporto di amore e odio, ma nella pratica si vedevano di quando in quando, senza mai poter stare insieme più a lungo di un paio di settimane in cui si tornava a superare i limiti piuttosto rapidamente.
Tornò brevemente da Monique che rimase incinta, così alla fine del 2018, a novembre, nacque il suo secondo - ufficialmente - figlio, Sebastien. Rimase un figlio illegittimo, non riconosciuto come Leroy, anche se Arnaud era presente con lui poco meno di quanto fosse con Louis, che è sempre stato in modo piuttosto ovvio il suo preferito.


Nel 2019, morì Geróme. Era da Monique quando accadde, per primo compleanno di Sebastien, nato proprio il 3 novembre, quando avevano fatto la veglia. La notizia gli arrivò solo dopo, per questo raggiunse Artemide ed Andre Félibien per far loro le condoglianze e ricordare Geróme, riuscendo a raggiungerli appena prima che tornassero in America. In quell'anno, recuperando dai suoi problemi, andò anche a caccia con Jean, suo fratello minore, sperando anche di farlo riavvicinare alla famiglia. Anche lui alla fine venne attratto dall'America in cui andò nel 2020, formalmente per restare poco tempo e seguire una caccia, ma al 2022, ancora non era tornato. Arnaud restò a sbrigare gli affari di famiglia e cacciare, l'unico voto che fece fu di evitare di sposarsi di nuovo, a meno che non fosse in grado di trovare qualcuno che stabilmente potesse unirsi alla famiglia com'era stato per Odette, sapendo però che nessuno potrebbe mai sostituirla e diventare una moglie più ufficiale di quanto lei sia, nonostante il divorzio.


Alla fine Clementine convinse il padre a permetterle di raggiungere Jean-Luc. Lo fece nell'estate del 2022, quando Arnaud disse pure al padre che avrebbe buttato un occhio su entrambi quando anche lui fosse andato in America per occuparsi del problema dei Banditori che suo fratello Jean aveva segnalato. È arrivato in America a settembre sfruttando il suo lavoro da traduttore per avere un visto lavorativo breve di sei mesi per consultare e studiare alcuni testi tenuti alla New York Public Library, così da capire cosa fare con i varchi aperti sul territorio. Per non creare problemi "di giurisdizione", si è avvicinato alla famiglia Bishop che ha mediato il suo ingresso fra i Cacciatori americani.


démon, Raelyndra Lestrange en le 28 novembre 2011
aéroport , Jean-Luc Leroy en le 13 septembre 2022
famille , Sylvain Leroy en le 13 octobre 2022
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