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Cacciatori | Harvelle's Roadhouse, Shelby, Nebraska | 14 luglio

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    «His thoughts fixed solely on a vision of that mounted trophy against the wall, the eyes now dead that were once living, the tremulous nostrils stilled, the sensitive pricked ears closed to sound at the instant when the rifle shot echoed from the naked rocks, this man hunts his quarry through some instinct unknown even to himself.»
    37 y.o. – hunter – it guy – georgia accent – squib
    C'era solo un posto abbastanza neutrale da poter fare u incontro come quello, cosa che aveva studiato, programmato. Di certo non voleva tornare a New York, città orribile dove per altro sembrava stessero facendo una guerra di fazioni per cercare di far vedere chi ce l'aveva più lungo, se i North, i Crain, gli Uomini di Lettere o persino sua cugina, ora che era indipendente. Lui avrebbe scelto un'altra città per lei, ma era lì da sempre, di certo non poteva spostarsi. Erano gli altri ad aver cominciato quella guerra di quartiere.
    Il Roadhouse invece era perfetto. Aveva lasciato detto stesso a Ellen di informare tutti i Cacciatori di passaggio, mai troppi in Nebraska, poi aveva fatto girare la voce. Ora basta. Quei mostri schifosi avevano esagerato, e da quando era successo, loro avevano continuato a trovarsi divisi a combattere un tizio dopo l'altro, un attacco dopo l'altro. Bisognava coordinarsi.
    Presto sarebbe anche venuto fuori quel database a cui stavano lavorando gli uomini di Lettere, quello a cui lui stesso aveva collaborato. Quello che avrebbe potuto mettere in contatto tutti i Cacciatori per davvero, in modo sicuro, e che si sarebbe rivelata un'idea più sua o comunque liberamente ispirata.
    Guardò quelli che si erano presentati, i Cacciatori che avevano intuito come la roba di no human race fosse davvero un problema di troppo. Non si sorprese troppo di alcuni assenti, anzi, mandò uno sguardo a Mireya. Se li era appuntati mentalmente, tutto poteva tornare utile.
    «Direi che possiamo cominciare, non penso arriveranno altri» svuotò la birra che aveva cominciato a bere nell'attesa, lasciando a Ellen il boccale vuoto sul bancone.
    «Questa storia dei mostri che pensano di essere loro i padroni deve finire» si era preparato un preciso discorso, tutto pensato nei minimi termini, anche in vista dei suoi piani per il futuro. C'era sempre qualcosa ad aspettare dietro l'angolo. «Per ora molti di noi sono finiti in gattabuia e sono usciti, ma non durerà a lungo. Stanno sfruttando il fatto che siamo tutti divisi, impegnati in litigi e guerre di quartiere, e lo capisco. Abbiamo faide importanti» un altro sguardo a Mireya, a cui aveva recitato quel discorso passo dopo passo «Ma è arrivato il momento di metterle da parte. Come seguiamo le regole della casa qua e facciamo le risse fuori. Ma finché siamo qua dentro dovremo collaborare per far finire questa stronzata di no human race».
    they’ll act like predators
    If we act like prey



    Piccole note per tutti:
    - Non c'è un ordine di risposta, potete postare quando volete
    - Se vi serve un riferimento alle cose di No Human race vi linko il topic (cliccami) dove dovrebbero esserci linkati anche gli articoli
    - La role durerà due settimane, al massimo se a quel punto vediamo che ci serve un giro di post extra lo facciamo, ma tendenzialmente cerchiamo di finire in tempo
    - Per praticità la role è ambientata il 14 luglio, vicino alla chiusura, così da non creare incoerenze
    - Il luogo è l'Harvelle's Roadhouse di cui trovate la descrizione qui

    Edited by tippete - 30/6/2023, 22:18
     
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    Sadie Hill
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    Venticinque ore di macchina per arrivare fino a lì. In fondo non sono niente contro il tempo che tutti hanno aspettato per poter mettere sul tavolo il futuro da compiere. Per lei, per tutta la sua famiglia, è già diventata una questione di vendetta più che giustizia. Una di quelle, però, che va gustata lentamente, perché soltanto così potrebbe essere della peggiore forma per quelli dall’altra parte.
    Si siede meglio sulla sedia di legno a cui aveva preso posto all’inizio, prima che il pub si riempisse. La mano guantata attorcigliata intorno a un bicchiere di rum scuro. Alza gli occhi su Rufus quando comincia a parlare e deve seppellire un sorriso dietro le labbra. Tenerezza, per un giovane uomo che cerca di fare del suo meglio sul palco che poi lo porterà a sedere sullo scranno di suo padre.
    Non crede che a Rufus importi davvero di mettere da parte le faide, è indubbiamente la cosa migliore da dire in una situazione come questa.
    Finisce il rum buttandolo giù con un sorso prima di alzarsi e spostarsi meno defilata.
    «Sono d’accordo.» Non cerca lo sguardo di alcun Turner, lì dentro. Non è fatta per frecciatine, sguardi accusatori o altre stronzate da bambini. Dopotutto pensa che persino loro, quella famiglia di dinosauri antiquati, possa essere d’accordo con una pausa dalle “risse da bar”. Il benessere della comunità è più importante, per i Turner di certo, per una come lei invece sono altre le priorità.
    «Fortunatamente i loro metodi li hanno fottuti ancora prima di cominciare. La mia famiglia non è stata granché indagata, il MACUSA ci tiene a preservare la sua faccia immacolata e a non mostrarsi in combutta con dei terroristi. Ma come ha detto Rufus, non durerà a lungo.»
    Ciò che ha detto a Polly quando è andata a prenderla al commando del MAFI è ancora lì, solido nella sua mente. Non crede questa una battaglia da combattere con troppe armi. È una partita a scacchi, di idee e poche stragi. Inutile uccidere chi la parola l’ha già espressa e si è sedimentata così profondamente nella mente di tante persone, bisogna depotenziarla prima di provare a cancellarla. Che poi è la stessa tecnica che utilizza anche a caccia, contro cose che sono sempre più forti, più veloci, mai umane tanto quanto.
    «La gente parla fin troppo dei Cacciatori adesso, non siamo più qualcosa a cui nessuno vuole pensare. Ci vorrà tempo per farci dimenticare di nuovo. Dobbiamo approfittarne ora e giocare con l’opinione pubblica, stuzzicare No Human Race, spingerli a fare di peggio. Devono scavarsi la fossa da soli.»
    Lancia sguardi casuali ai Cacciatori presenti. Si poggia con la schiena al bancone della Roadhouse e incrocia le braccia. «Per vincere dobbiamo uccidere il loro ideale, non ogni mostro che ne fa parte.»


    sheet song look voice aes 45y.o. floridian accent

     
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    kabakov
    Era l'ora. Sì, è un pensiero costante, ma, del resto, è una tua prerogativa vivere con una certa fretta. Lo hai sperimentato con tua figlia, rendendoti conto di quanto tempo sia stato necessario per ridarle quel braccio che solo ora impara di nuovo a utilizzare, come se non fosse una cosa naturale, come se un arto ce lo avesse ora per la prima volta. Troppo piccola, troppo semplice dimenticare cose così naturali. Troppo tempo. Quando passa troppo tempo da qualcosa diventa difficile, sempre più complesso metterci le mani. È vero anche che questa è una cosa totalmente diversa, che qui una distanza serve, serve per calmare gli animi, per guardare con più lucidità un disegno che nella stretta prossimità non appare, restano solo macchie gigantesche di un colore solo, non appare lo schema. Non si poteva fare niente quel giorno. Lo hai detto a Dmitri, lo hai pensato guardando lo schermo del televisore frizzarsi all'improvviso e veder sparire Polly ed altri insieme al loro destino.
    Un cacciatore difficilmente muore di vecchiaia, nel proprio letto.
    Sì ma non così. Morire è una certezza, l'unica cosa che vi rimane da sperare è l'onore, e in questo non ce ne è alcuno.
    Quasi ironico, anche, che questo monito torni a valere di nuovo anche per te, forse proprio quando la logica avrebbe voluto vederti ancora più ritirata, ancora più assicurata ad un destino possibilmente certo. Ma non c'è niente di certo, lo hai imparato in quest'ultimo anno. La tragedia entra anche dentro le mura di casa, l'imprevisto serpeggia tra mattone e mattone e poi qualche trave la fa tremare.
    Sei grata che sia stato Rufus a chiamare questa assemblea, dopo tutto quello che è successo, e dopo tutte le faide nelle quali anche tu, come Foulger, sei rimasta coinvolta o hai rischiato di fomentare. Significa tanto, palesa delle intenzioni serie, la volontà di preservare un benessere superiore, oltre a tutte le differenze. Hai salutato Mireya, hai abbracciato tuo cugino; non importa il ruolo che ricopri adesso, quella cosa tra voi due comunque resta.
    E mentre la discussione comincia e ascolti, da un lato una sorta di sorriso si incapriccia nella tua mente: dovete avercela come vocazione, voi di sangue Foulger, quella di chiamare assemblee. No - il sorriso si intiepidisce - se non ci fosse stato quel wendigo tu non avresti chiamato proprio niente. Se non ci fosse stato quel wendigo, non sarebbero successe probabilmente tante altre cose.
    «Sì, ma non possiamo diventare neanche i paladini del MACUSA. Una volta finito con loro verranno da noi.» prendi parola dopo aver ascoltato Sadie. «Io penso sia stata invece una mossa intelligente, spostare la questione sul piano pubblico. Saranno anche terroristi per il MACUSA ma adesso la gente li conosce e con questo giochetto conosce il suo ideale.»
    Quello è un dato certo: con qualcuno devono pur prendersela, con quello sul momento più pericoloso, ma ciò non significa che si vogliano rabbonire nei vostri confronti.
    «Ha ragione Sadie, devono farne una grossa abbastanza da convincere i dubbiosi o i simpatizzanti, o anche solo i cazzo di sani di mente a prenderne le distanze. Devono fare una roba pericolosa per cui i molti non avranno voglia di scommettere, o almeno ci penseranno due volte.»
    Ma anche provocare è pericoloso, si corrono tanti rischi, troppi rischi.
    «Non sono soltanto militanti, questa roba si allarga a macchia d'olio. Giocano con le proteste, con le rivendicazioni che la comunità ha già palesato e sottoposto all'opinione pubblica. Abbiamo no human race oggi, ma questi lasciano un germe per il domani, lo stanno già facendo. Per questo bisogna agire il prima possibile senza scatenare una cazzo di guerra che ci porti alla ribalta.»
    hunter
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    mother reliquary paleographer 34 y.o. wyoming
    code role © usul; created for Brakebills GDR ma di libero usufrutto ovunque


    Edited by .happysong. - 2/7/2023, 17:07
     
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