1. Quando il M.A.F.I. collabora con i terroristi
    Arresti a cacciatori permessi da No Human Race – di Dalia Fuhjak – 06/04/2023

     
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    SA – "Il M.A.F.I. non ha intenzione di collaborare con un gruppo di terroristi" è quello che ha detto Catherine Minnick alla conferenza stampa del 18 marzo, riferendosi a come le forze dell'ordine non fossero disposte ad arrestare dei cittadini americani solo perché un gruppo di terroristi li aveva consegnati alla giustizia come criminali.
    Peccato che i tre sospetti cacciatori consegnati il 18 marzo non siano stati gli unici che No Human Race ha "regalato" al M.A.F.I.: sono mesi ormai che l'organizzazione terroristica semina briciole e porta alla cattura di cacciatori mantenendo l'anonimato.
    Il sistema elaborato dai terroristi coinvolge alcuni cacciatori di taglie, a cui vengono consegnati questi criminali perché possano essere legalmente portati alla giustizia. "Se dicono che non lo sapevano sono tutte cazzate. Noi cacciatori di taglie lo sospettiamo da un po', ormai prendere un cacciatore è facilissimo: ti arriva una busta rossa con tutti i dati che ti servono e tu devi solo andare a prendere il pacco riservato" rivela un cacciatore di taglie, Finn (nome fittizio), che ha aiutato a scoprire la collaborazione "inconsapevole" fra il M.A.F.I. e No human race.
    "Non lo fanno neanche solo con noi" continua Finn, riferendosi a come anche alcuni agenti del M.A.C.U.S.A. a vari livelli siano coinvolti nello scandalo.
    La domanda che viene da porsi è: lo sapevano?
    Seguendo le dichiarazioni di Finn, fra i cacciatori di taglie girava la voce che dietro ci fosse No Human Race, anche se non la certezza. "Mica uno è cretino. Compaiono questi che sono amici delle creature e all'improvviso ci arrivano tutte queste informazioni su cacciatori di creature? Era ovvio" dice infatti il cacciatore di taglie. Le informazioni, per altro, arrivavano sempre in buste rosse consegnate a mano con il solo nome del destinatario. Il rosso, che è anche il colore che ha contraddistinto la campagna di No Human Race sui social network.
    Gli arresti contro i cacciatori di solito sono complessi. Finn spiega come molte persone li difendano, generando una vera e propria cultura del silenzio intorno le azioni dei cacciatori. Silenzio che è stato rotto nell'ultimo anno, quando gli arresti di cacciatori sono effettivamente aumentati del 11,2%, senza un'apparente spiegazione. Si potrebbe pensare che i nuovi arresti siano dovuti al fatto che anche i cacciatori si saranno messi sulle tracce delle creature, le stesse creature che il M.A.F.I. dovrebbe monitorare con più attenzione per arrivare alla cattura dei vertici del gruppo terroristico o semplicemente per gestire i disordini sempre più diffusi. Ma quanti di loro sono semplicemente finiti dentro questa coincidenza sfortunata?
    Se i cacciatori di taglie avevano dubbi, ben pochi avrebbero dovuti averne gli agenti del M.A.C.U.S.A.. "Le buste contenevano tantissimi dati che uno può avere solo se ha fatto cose sporche" spiega Finn, che descrive il contenuto delle buste rosse come riconducibile ad azioni di hackeraggio illegale. Se quindi gli agenti non sapevano che stavano agendo per conto di No Human Race, di certo sapevano che a portare agli arresti erano state informazioni prese illegalmente, violando la privacy dei cittadini americani.
    Purtroppo, alcuni sapevano anche di più di quello che facevano.

    Il 18 marzo al M.A.F.I. di Chicago erano quasi le 8 quando inizia a circolare la voce che arriverà un "pacco riservato" per gli agenti. Fonti interne del M.A.F.I. della città riferiscono che tutti aspettavano che sarebbe successo qualcosa, in un momento in cui tutta l'America era convinta che i tre uomini rapiti da No Human Race fossero stati giustiziati. Le parole usate sono le stesse che riferisce Finn: "pacco riservato".
    Può essere solo una coincidenza che le parole scritte nelle buste rosse siano le stesse usate da alcuni agenti per allertare circa qualcosa che stava per succedere, può essere - come alcuni agenti hanno riferito - che pensavano arrivassero i corpi dei tre uomini come messaggio dei terroristi. Può essere, ma come facevano gli agenti di Chicago a sapere che proprio in Illinois venisse lasciato quel messaggio? Il fatto che la stazione M.A.F.I. scelta da No Human Race si trovi ad appena un'ora e mezza da Chicago, se è una coincidenza, è di quelle molto sospette.
    Chicago (Illinois), Fort Worth (Texas), Charlotte, Chapel Hill, Gastonia (North Carolina), Memphis, Johnson City, Bartlett, Smyrna (Tennessee), Baltimore e Bowie (Maryland). Quello che hanno in comune queste città oggi, è che le ditte di pulizia delle stazioni M.A.F.I. principali di queste città hanno trovato spesso negli ultimi mesi buste rosse vuote da smaltire nelle discariche vicine.
    Di seguito i nomi che riportavano.
    Alvarez, Conston, Hillford (Chicago);
    Garrido (Forth Worth);
    Mellville, Fresnan (Charlotte);
    Justin (Chapel Hill);
    Kostanej (Gastonia);
    Smith (Memphis);
    Floridian e Hartman (Johnson City);
    Green (Bartlett);
    Palicki (Smyrna);
    Smith e Gutierrez (Baltimore);
    Ford (Bowie).

    Edited by hime. - 6/4/2023, 09:13
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