Oscar de Molay

Oscar Il nome deriva dal tedesco arcaico Oskar, latinizzato in Anscarius e significa "guerriero di Dio". L'onomastico viene festeggiato il 3 febbraio in ricordo di Sant'Anscario, o Oscar, che fu vescovo ad Amburgo e a Brema e morì nell'anno 865.

de Molay Sebbene la storia racconti come i Molay siano una famiglia tra le più antiche e illustri di Francia, fiorita nel tempo dei carolingi, a Rouen, le origini del ramo da cui Oscar discende, sono riconducibili all'ultimo cavaliere dell'Ordine dei Templari conosciuto dai no-mag, nonché ultimo Maestro dell'Ordine stesso, Jacques de Molay, prima che un Consiglio, formato da più Maestri, ne prendesse le redini.

17 Agosto 1990 Coloro che nascono durante il diciassettesimo giorno del mese di Agosto, quindi nell'ottavo mese dell'anno, hanno un ottimo pragmatismo ed una dote di sapere essere sempre molto attivi e dinamici e non soltanto mentalmente. Persone molto autoritarie, severe con se stesse ma soprattutto con gli altri e che non amano essere contrariati, non amano essere criticati per il loro comportamento e per il loro modo di agire che spesso è eccessivo. Un carattere decisamente forte che urta la suscettibilità di molte persone, di familiari, figli, genitori, colleghi di lavoro e spesso anche di amici. Spesso si tratta di persone molto sagge, determinate, in grado di raggiungere un obiettivo con molta calma, perseveranza e decisione ma purtroppo la severità e il desiderio di comandare spesso rovina i suoi rapporti interpersonali e soprattutto nel settore familiare e sentimentale.

Legale Neutrale Coloro che seguono un codice di condotta personale, redatto personalmente o elaborato da terzi (il codice d’onore del guerriero, o un credo religioso, etc). Obbediranno a questo codice rigidamente e alla lettera, e spesso questo sostituirà (pur con qualche eccezione) tutti gli altri tipi di codice, anche quelli del sistema legale, sociale, governativo, etc. Non risultano essere tuttavia personaggi caotici, proprio perché la loro devozione al codice personale è troppo rigida per portarli su quella strada; allo stesso tempo, mancano delle sfumature morali e immorali che li renderebbero Positivi o Negativi.

Eterosessuale E' sempre stato attratto da donne di classe, indipendenti, con una forte personalità, perlomeno tale da scontrarsi coi suoi difetti senza indietreggiare. Al contempo, è attratto da quelle ragazze più risevate, buone e gentili, per le quali prova un forte istinto protettivo. Non ricerca rapporti occasionali, poiché ricerca una donna che abbia fiducia in lui, che sappia comprendere che esista un obiettivo che lo muove da tutta una vita e comprenda quanto questo per lui sia importante, pur non potendo rivelare nulla.

Beauxbâtons Scuola di magia che accoglie studenti da Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Italia. L'Accademia si trova in un scintillante castello, molto luminoso, dove cori di ninfe di bosco allietano la cena e a Natale, la sala, è decorata da sculture di ghiaccio. Si erge lungo la costa mediterranea, non molto distante dalla città di Marsiglia. Per rispetto verso la Preside, è regola che si aspetti sull'attenti finché ella non abbia il suo posto a tavola.
Viene smistato ad Ombrelune, casa rinomata per prediligere ragazzi dotati di astuzia, logica, ambizione nei propri obiettivi e curiosità verso il mondo e a le sue logiche. La ricerca del potere e la perfezione sono ciò che muove Oscar che incarna in pieno i principi della sua casa, pur avendo un carattere molto diverso dalla maggior parte degli studenti della sua casa.
Come tutti gli studenti di Beauxbatons, i ragazzi della casa di Ombrelune vivono in stanze private molto piccole. Ogni camera ha un letto, una cassettiera e una piccola scrivania.
Templari Ra'am lo ha istruito personalmente, fino a farlo diventare un Dominatore Universale. Il resto delle sue conoscenze, in Psicocinesi e Psichica, le ha apprese da Priori fidati, allo scopo di rendere il ragazzo pronto ad affrontare l'arduo compito assegnatogli.

Famose le parole del poeta e retore romano Decimo Giunio Giovenale: "mens sana in corpore sano" e mai così opportune, per descrivere al meglio Oscar, un ragazzo che comprende bene quanto sia importante curare il proprio aspetto, sebbene lo faccia per dare alla mente un corpo che le permetta di esprimere il suo potenziale. Oscar incarna lo stereotipo del ragazzo alto, di bell'aspetto. La sua altezza si attesta attorno al metro e 88 centimetri, per un peso che oscilla sui 79 chili. (Click). Quel che salta subito all'occhio è l'ampiezza del torace, la cui circonferenza è pari a ben 96,5 centimetri, quasi 15 in più rispetto alla sua vita di 81 centimetri. A creare questa disparità che mette indubbiamente in risalto la parte superiore del corpo, non è data tanto dai pettorali sì definiti, ma non eccessivi, quanto la grandezza del dorsale, fondamentale per il tipo di allenamento svolto dal ragazzo per restare in forma. Difatti, sebbene per divenire Cavaliere, abbia dovuto seguire un rigido addestramento, molto simile a quello militare specializzato per le forze speciali, per mantenere tali capacità, ha scelto una disciplina singolare e sconosciuta ai più: il Calisthenics, un metodo di allenamento in grado di costruire un fisico muscoloso, agile e funzionale attraverso l’allenamento a corpo libero, facile da praticare in qualsiasi contesto per mantenersi in costante allenamento.
Passando ai tratti facciali quel che colpisce è l'espressività del suo viso. Sopracciglia folte e scure fanno da cornice ai suoi occhi azzurri, mentre i capelli sono castano chiaro. E' solito portarli costantemente spettinati e lievemente arricciati, fenomeno ancor più evidente quando c'è umidità nell'aria, sebbene alle volte, siano perfettamente in ordine, il che è quasi una costante a cospetto dei suoi superiori, quando l'Ordine ne richiede i servigi. Tralasciando specifiche di virilità, la parte inferiore del suo corpo, denota gambe più agili che forti, la cui maggiore peculiarità è la stabilità che, grazie agli allenamenti, gli permette un maggiore equilibrio in condizioni precarie. Concludendo, menzionando un piede nella media tra il 43 ed il 44, non ha particolari preferenze nel vestiario, predilige l'abbigliamento minimal da città, pur vestendo al contrario molto elegante qualora la circostanza o l'evento lo richiedano.

Sebbene sia una persona molto attiva e dinamica, spiccando per il suo pragmatismo marcato e per la sua innata capacità di relazionarsi con gli altri, in qualunque contesto, denotando ottime qualità di leadership ed una forte ironia che diverte, alle volte tende a rimarcare la sua indole autoritaria, severa sì con sé stessa, ma anche con gli altri, quanto maggiore è la posta in gioco. Non ama essere contrariato, né criticato per il proprio comportamento o per come ha agito in una determinata situazione, anche se è un suo diretto superiore a muovere tali accuse. L'unica eccezione è rappresentata da Ra'am, il suo mentore che, come nessuno, riesce a domare i suoi istinti, mitigando quella voglia di dominare, di essere molto autoritario e dittatoriale nel comportamento e nel modo di essere e di agire. Ciononostante è innegabile come, conoscendolo meglio, dimostri notevole saggezza in relazione alla sua età ed una forte determinazione che lo rende capace di raggiungere un obiettivo con molta calma, perseveranza e decisione. Le sue qualità oratorie derivano dall'essere un forte conoscitore della NPL e delle dinamiche comportamentali ad essa collegate. A seconda del contesto, può prevalere l'istinto di accentrare l'attenzione, pur essendo un ragazzo solitario che preferisce agire da sé quando non è convinto dalle potenzialità altrui o del fine che li muove. Sebbene sia portato ad iniziare una conoscenza col sorriso sulle labbra, ricercandone sempre di nuove, ha ben poca voglia di instaurare rapporti occasionali per la loro intrinseca futilità, preferendo un rapporto più approfondito che gli permetta di conoscere realmente l'altra persona. Oltre l'innata predisposizione al comando, spicca la sua neutralità e la sua fedeltà all'Ordine, sebbene agisca prima nell'interesse di Ra'am. Questo gli impedisce di essere totalmente obbiettivo nelle scelte, riuscendo ad esserne padrone finché il suo mentore non sia di diverso avviso. Nei rari casi in cui ciò avviene, scatena una vera e propria guerra emotiva nei confronti di sé stesso, tra ciò che crede giusto fare e ciò che deve fare perché Ra'am lo impone. Un'ipotesi sicuramente rara essendo quasi un'estensione del suo mentore, in totale sintonia con le sue aspirazioni, ma che si è già verificata e come tale rappresenta un ostacolo al raggiungimento dell'obiettivo che Ra'am gli ha assegnato e per cui l'ha scelto, dedicandosi personalmente alla sua istruzione.

Nascere con un destino già segnato, un volere imposto da altri, una vita che non si è scelto di vivere. Inizia con queste premesse la storia di Oscar, un bambino speciale, nato nelle difficoltà di un parto in età avanzata, l'ultima speranza di mettere al mondo l'erede dei de Molay. E' necessario porre l'accento su questo dettaglio, apparentemente insignificante, ma che cambia un'intera storia. Giselle Molay, sua madre, appartiene all'antica ed illustre famiglia di Rouen, al contrario di suo padre Jérôme, le cui origini sono sepolte sotto cumuli di storia che il tempo ha rimosso senza alcuna pietà.
De Molay. Un tempo questo nome avrebbe scosso le fondamenta stessa del mondo. Più di settecento anni sono trascorsi da allora. Mentre il Gran Maestro bruciava, fiero come il capitano di una nave, lottando anche nella morte per ciò in cui credeva, accanto a Geoffrey de Charnay, suo fedele compagno, un esile ramo di discendenza, ereditava il suo volere, pronunciato pochi istanti prima che le fiamme inghiottissero le sue parole. I suoi esecutori, Papa Clemente V e Filippo il Bello, nonché i suoi successori, ebbero vita breve e travagliata.
Da allora, l'Ordine cambiò, ergendosi dalla sua testa mozzata, ferito ma non sconfitto, come fosse un idra. Un consiglio si levò dove un singolo uomo non era riuscito, restituendo all'Ordine ciò che gli era stato tolto. Tuttavia, nulla venne restituito agli eredi di un Gran Maestro, nulla che valesse davvero la perdita subita.
Nei secoli, il ramo si fece più forte, ma sebbene crescesse in numero, la sua nomea scompariva tra le pagine di storia, la sua importanza sepolta in un mero ricordo che a nessuno importava, forse nemmeno più ai templari stessi.
Eppure ben poche le famiglie potevano dirsi così fedeli all'Ordine e da così tanto tempo. Ogni discendente era addestrato con rigore, custode di una verità che nemmeno il tempo poteva cancellare, la consapevolezza che nel proprio sangue scorresse quello di chi aveva cambiato la Storia. Non ultimo Jérôme ne dette prova tangibile dimostrando notevoli abilità ed ancor più dedizione dei suoi avi. Ciò che gli mancava era la capacità di comando. Era un ottimo braccio, forse tra i migliori dell'intero Ordine, ma solo questo, al contrario di Giselle, una Priore dotata di spiccato intelleto ed arguzia, qualità indubbiamente trasmesse al nascituro, che ha mostrato fin da subito un'indole molto più simile alla madre che al padre.
Educato e cresciuto come un Templare, Oscar non conobbe mai davvero la fanciullezza che vivevano i suoi coetanei. Jérôme, in particolare, riconobbe nel ragazzo doti che lui non avrebbe mai posseduto, necessarie per ambire a ciò che a lui era precluso, fintanto da proibirgli Beauxbâtons quando venne il momento.
Ossessionato dal suo orgoglio, Jérôme non riusciva a comprendere quanto ciò che poteva insegnargli era già stato impartito. Fu Giselle a convincerlo che non ci fosse modo migliore per sviluppare i talenti del ragazzo e ad Oscar fu permesso di partire.

Fu un nuovo inizio per un ragazzino sì talentuoso, ma che non aveva alcuna esperienza a relazionarsi con gli altri. Gli sembrava quasi di essere una sorta di pesce fuor d'acqua tra loro, alto più della media dei suoi coetanei e con un fisico ben più prestante, dati i trascorsi col padre.
Eppure, nonostante tutto, c'era qualcuno che come lui si teneva più in disparte, una piccola ragazzina bionda, molto timida. Il suo nome era Marcelline, Celine per Oscar. Finì anche lei ad Ombrelune e da quel momento furono inseparabili. Condividevano tutto e passavano davvero molto tempo assieme, perlomeno finché non arrivò la pubertà e con essa le prime infatuazioni. Fu quello il primo momento in cui Oscar si interessò ad Eleonora Borsetti, una ragazza del suo stesso anno che come lui eccelleva nello studio e non solo. Ambiziosa, appassionata di arte, fu il desiderio di eccellere a farli avvicinare, fino al punto in cui Oscar, mosso da una forte infatuazione, provò a baciarla scoprendo come lei lo ricambiasse.
La loro storia durò sino al quinto anno, poco prima della partenza di lei per Ilvermorny, eppure, per quanto si fosse affezionato, sentiva che la distanza fosse soltanto un pretesto per separarsi senza rancori. L'infatuazione era scemata, sostituita da un desiderio più autentico per Celine, frenato solo dal poter rovinare quello che già c'era fra loro.
Quell'estate scelse di accantonare i suoi soliti viaggi estivi per passare del tempo con lei e visitare il lago di Sainte-Croix. Non si aspettava che Celine provasse lo stesso per lui. Non servì parlare, non servì spiegare, tutto accadde in modo così naturale che sembrava lo sapessero da sempre e forse era anche vero.
Fu forse l'impeto del momento, la scintilla di follia, un desiderio quasi morboso di quel legame che finalmente potevano vivere, li portò ad unirsi di notte, nel lago, preda delle loro emozioni.
Non avevano realizzato il pericolo che correvano forse, presi dalle emozioni, non ci avevano nemmeno pensato, eppure quando si sentì trascinare verso il basso dalle creature che abitavano il lago, il primo pensiero fu per lei e non per sé stesso. La sua mole, oltre alla sua forza, gli permisero di liberarsi, ma lei non fu altrettanto fortunata. La guardò atterrito essere trascinata verso il fondo. In quell'istante qualcosa in lui si spezzò, cercando disperatamente di aiutarla finché le forze non cedettero e fu costretto alla resa.
Celine pur di non lasciarlo, divenne una Banshee, la sua banshee e questo cambiò radicalmente Oscar. Divenne più severo con sé stesso e con gli altri, non proprio il massimo della notizia per le giovani matricole. Si era affezionato a due in particolare l'anno prima: Amir e Sara, due che gli ricordavano tantissimo il rapporto che aveva lui con Celine, al punto da aiutare Sara a scappare dall'Egitto una volta finiti gli studi offrendogli la propria casa pur di evitare che fosse costretta a sposare lo zio. Con loro non gli era mai riuscito di essere inflessibile durante i pochi anni in cui era stato Chef de vie, per quanto volesse solo che non finissero nei guai. Aveva già dimostrato lui stesso quanto pericoloso fosse abbassare la guardia. Celine stessa, doveva odiarlo per averla costretta ad una mezza vita, legata a lui indissolubilmente, eppure non c'era giorno che non ringraziasse che gli fosse rimasta accanto. Sarebbe stato troppo doloroso per lui perderla.

Gli ci volle tutto il sesto anno per abituarsi alla nuova realtà di lui e Celine. Per quanto non potessero stare assieme, non riusciva a vedersi con un'altra donna, e anzi si buttò a capofitto nello studio, raggiungendo i massimi risultati possibili in tutte le materie, ma era destinato a non durare.
L'estate prima che iniziasse il settimo ed ultimo anno, suo padre gli parlò di un Templare: Ra'am ibn Jamsheed al-Shiraz Ajhar. Disse che sarebbe partito ad Ottobre per New York, che gli era stato riconosciuto il suo talento. Disse che lo aspettava, che era l'occasione di tutta una vita.
Ra'am si presentò alla loro porta, pochi giorni prima che Oscar partisse per Marsiglia, per tornare a scuola. Qualcosa in quell'uomo lo colpì. Emanava un'aura talmente antica da sembrare scolpita nella Storia. Guardò il suo incedere, facendo particolare attenzione al suo passo, alla benda sul suo volto. Quell'essere non era umano. Lui di contro gli lanciò solo un'occhiata, nulla di più. Oscar rimase impassibile, sebbene dentro di sé fremesse. Aveva capito cosa muovesse il padre: loro erano Hakim e Ra'am era colui che poteva ergersi al di sopra delle masse, il Prescelto dal fato.
Suo padre non sarebbe mai più tornato da quel viaggio. Lo capì osservando la figura di Ra'am ergersi davanti all'ingresso della scuola, aspettandolo nel cortile. Lo stupì già che fosse venuto personalmente per porgergli le sue condoglianze, ma la sua sorpresa crebbe quando ascoltò la sua proposta prendere forma dalle sue labbra. Ra'am lo aveva scelto come suo discepolo.
Gli chiese di raggiungerlo a New York non appena terminato quell'ultimo anno e così fece, partendo nonostante Celine non fosse certa fosse la scelta migliore. Cercò di rassicurarla, ma a nulla servì. Erano legati da qualcosa che le mere parole non potevano attenuare in alcun modo.

Sebbene i giovani Templari fossero istruiti da esperti Priori, Ra'am si occupò personalmente dell'addestramento e dell'istruzione di Oscar. Confidava che il padre avesse fallito solo perché era lacunoso in molte arti nonostante la sua enorme bravura nel combattimento e la sua ferrea devozione. Ra'am si accorse ben presto delle potenzialità del ragazzo, in particolar modo del suo intelletto e lo spronò a migliorare le sue doti comunicative, la sua velocità di pensiero, tutte quelle armi utili in contesti ben diversi dal mero e rude combattimento, così che potesse infiltrarsi ed agire come fosse una sua estensione, un privilegio di pochi eletti.
Scoprì di avere una forte passione per la Magia Elementale nell'ottica di diventare Dominatore Universale, instaurando un forte legame con i suoi tre cangianti che, durante il suo apprendistato, finirono col diventare tre spiriti medi con caratteristiche molto diverse fra loro.
Arrivò in soli cinque anni al titolo che era di suo padre, divenendo uno dei più giovani Cavalieri Templari nella storia dell'Ordine. Da quel momento in poi fraternizzò con altri Templari come Shawn, Cassian, Nastassia, Dacian, Nydia e diversi altri, condividendo con loro anche diverse missioni dell'Ordine, pur agendo in primis negli interessi di Ra'am.
Durante queste conobbe donne che lavoravano alla Piramide come Lilian e la stessa Nydia, fondamentali sia come amicizie che per i suoi viaggi, come quello in Egitto dove conobbe Clarisse mentre era alla ricerca delle Grandi Reliquie od informazioni legate ad esse, così come la sorella di Celine, Sloane, dottoressa al Sacred Heart, che diverse volte l'ha visto arrivare alquanto malconcio, chiedendosi costantemente cosa diavolo facesse per ridursi in quello stato; Sebastian, forse uno degli amici più cari conosciuto in palestra, un agente molto ligio al ruolo e all'istituzione, ma che sa distinguere con saggezza la bontà di una scelta anche quando questa violi una regola. E Søren, il suo fidato passaggio via mare, mosso dall'obiettivo di trovare il Leviatano.
Gli dispiacque molto quando venne a conoscenza dell'allontanamento di Cassian, per lui era stato più che un fratello maggiore, qualcuno che, assieme a Nydia l'aveva portato a riflettere su cosa sentisse dentro fosse giusto fare e non limitarsi ad eseguire ordini. Oscar era del parere che l'esperienza e la mole di conoscenze di Cassian erano pericolose se lui avesse scelto di condividerle, peggio ancora se si fosse rivolto agli Assassini. Semmai i Templari ne fossero stati certi, lui e gli altri avrebbero ricevuto ordine di ucciderlo: metterlo a tacere per sempre era un'assicurazione di certo maggiore del potere dei Glifi. Un compito che lui avrebbe eseguito soltanto se fosse stato il suo mentore a chiederlo, dimostrando quando la sua vita ruoti attorno ad un dilemma che non troverà mai davvero risposta. Il dilemma tra ciò che crede giusto fare e ciò gli è imposto per un bene superiore.

ACTINOLITE YIN: Questa pietra ha un effetto rafforzativo pertanto si accoppia bene con individui comunicativi, pratici, e capaci di dare agli altri sicurezza. È un potente energizzante, stimola la vitalità e l’istinto di conservazione. E' adatta a maghi concreti, tenaci in ciò a cui credono e con le idee ben chiare. Rinforza e dà tono al corpo mentale, stabilizza le energie corporee per sfide lunghe e durature.
OPALE ROSA YANG: La fede cieca, che sia in un ideale o in una persona. L'Opale Rosa sceglie maghi che lasciano da parte sé stessi pur di seguire ciò in cui credono, fino ad arrivare anche a commettere azioni criminose o che violano la propria morale ma non quella del loro credo o della persona a cui portano fedeltà.

✠ personalità:

✠ curiosità: