Rexana Bishop

APPROVATA || Oracolo, Hakka, Antiopi, Uomini di lettere, Strega hoodoo (Wiccan), Induttore creativo

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    SCUOLE FREQUENTATE
    Ilvermorny | 2002/2003 - 7 - Pukwudgie - Presidentessa Club Scacchi Magici, Bibliotecaria | —
    Brakebills | 2009/2010 - 1 semestre - Management e Marketing
    Brakebills | 2009/2010 - 1 semestre - Marketing e Comunicazione
    Brakebills | 2010/2011 - 3 - Psicologia
    Kyrat | 2011/2012 - 1 semestre
    Brakebills | 2014/2015 - 5 - Paleontologia
    Università Online | 2021/2022 - In corso - Archeologia - Percorso breve
    RAZZE E ABILITA
    Oracolo | NO - —
    Hakka (Scesthi) | NO - —
    Induttore Creativo | NO - —
    PROFESSIONE
    Barista | Jack Doyle's - 2010/2013 + 2014/2020 + 2021/2021
    Insegnante Tai Chi | Kyrat - 2009/ora (estivo)
    Tecnico analisi dei terreni | New York - 2020/2021
    Ricercatrice | Las Cruces - 2020/2020
    Consulente Paleontologia | 2021/2022
    ORGANIZZAZIONI E SETTE
    Antiopi | 2019 - Vevia
    Uomini di lettere | 2020
    FEDINA PENALE
    — | — | — - — - —
    IMMIGRAZIONE
    Americana | Nascita | Legale



    NOME Rexana. Detesta le persone che accorciano il suo nome in "Rex" senza conoscerla, ma adora quel soprannome. Adora come suona.
    COGNOME Bishop. Sono una famiglia dai principi e tradizioni molto forti, che offrono il loro aiuto ai Cacciatori da generazioni grazie ai poteri di oracoli (di solito le donne) e percettori spiritici (di solito i maschi). Sono originari di Lily Dale, legati allo spiritismo e alla wicca.
    NASCITA È nata a Lily Dale il 13 novembre del 1990. Il suo segno zodiacale è quindi Eracle.
    E La sua età è stata quasi sempre sincrona, finché almeno non ha cominciato a viaggiare con River. Non ha mai contato molto il tempo trascorso, continuando a considerare come non fosse passato un solo giorno quando effettivamente tornava a casa, ma a voler essere fiscali dovrebbe avere circa 4 anni più di quanto dichiara.
    LAVORO Ha lavorato al Jack Doyle's, di cui è diventata manager per un po'. Ora fa consulenze di paleontologia e analisi dei terreni. Dal 2009 in poi ha insegnato Tai chi a Kyrat durante dei corsi estivi, ci passa praticamente ogni vacanza.
    ABILITÀ Tutta la sua famiglia pullula di oracoli e percettori. Formalmente lei non è nell'uno nell'altro, ha sempre detto di non aver ereditato alcun potere. In realtà non è così: sarebbe un'oracolo, ma ha bloccato da tempo la sua abilità. Ha anche sviluppato fin da piccola l'induzione creativa, con il potere peculiare di conservare le cose perdute. Il suo Inscape è l'Isola che non c'è [x].
    STUDI È stata a Ilvermorny, smistata a Pukwudgie. Era quello che si può dire una "secchiona" perché studiava molto, non per forza quello previsto a scuola, anzi: preferendo la magia antica e wicca, per alcune cose non si è mai impegnata più di tanto. La sua era infatti una media alta, ma non così tanto da essere speciale. All'università ha tentato il primo semestre a Management e Marketing, spostandosi poi a Marketing e Comunicazione, perché voleva trovare qualcosa di diverso per essere utile alla sua famiglia. Al secondo anno si è trasferita a Psicologia facendosi convalidare quei pochi esami in comune. È riuscita a prendere la laurea triennale più per testardaggine che altro, perché non era la sua strada, così invece di proseguire e continuare a studiare ha ricominciato con Scienze Geologiche e Paleontologia dopo un anno sabbatico, per laurearsi nel 2019.
    Nel 2021 ha iniziato un corso di laurea in Archeologia dopo essersi appassionata ad una masterclass sui terreni e le reliquie fatta a gennaio/febbraio del 2016. Conta di prendersi più rapidamente questa seconda laurea visto che ha molti meno esami da dare, convalidati dal suo percorso in Paleontologia. Ha scelto di non iscriversi al Brakebills ma ad un'università magica online per non smettere di lavorare e occuparsi del suo bambino.
    LINGUE È uso fra i Bishop insegnare diverse lingue considerate morte, ma utili all'interpretazione dei libri più antichi, già prima di Ilvermorny. Le lingue che sa parlare correntemente sono latino e sanscrito vedico, molto anche il francese, più perché ha vissuto circa un anno in Francia. Meno bene sa leggere e parlare arabo, greco antico, ed enochiano, ancor meno bene aramaico, solo leggere e scrivere in ebraico (variante: mishnaica), solo leggere copto, pahlavi e gaelico antico.
    ABITAZIONE Ha avuto un appartamento a City View Dr, Weehawken, New Jersey dal 25/07/2009 fino al 24 febbraio del 2022. Non era grandissimo, giusto cucina, camera da letto, un bagno, e un piccolo "salotto" a ridosso dell'ingresso, ma aveva un balconcino con vista Hudson. Si è trasferita a Edison (New Jersey) il 29 marzo 2022 insieme a Pierre e loro figlio, Arkell.
    ARCANO L'arcano senza nome, conosciuto come la Morte. Questo Arcano indica la fine di qualcosa. Questo non è il momento per costruire, ma per distruggere. Che lo si voglia o no, deve avvenire un cambiamento, e questo cambiamento verrà innescato dalla possente energia distruttiva dell'Arcano n. 13. L'arcano della trasformazione per eccellenza, una di quelle inevitabile ma che portano con loro la capacità di cambiare una vita, di stravolgerne la traiettoria, e dunque un vera e propria risurrezione.
    SANGUE Il suo gruppo sanguigno è AB-, condiviso con circa l'1% della popolazione degli Stati Uniti. Può donare il sangue solo ad altri con il gruppo sanguigno AB (sia positivo che negativo) ma riceverlo solo da chi ha Rh-.

    —tabularium—


    YIN Opale rosa. Attrae maghi che fanno delle fedeltà il loro motto, per loro il concetto di famiglia, anche allargato, è la cosa più importante, non tradirebbero mai qualcuno - di cui sono sempre alla ricerca - che ritengono debba avere la propria fedeltà, un capo, un alpha, un amico tanto importante da essere considerato fratello... Capita che si trovino in situazioni di forti conflitti di interesse, non sapendo da che parte stare poiché si legano in questo modo a troppe persone che possono trovarsi in contrasto tra di loro.
    YANG Ossidiana. Spesso la perspicacia è accompagnata anche da un buon carisma, ma in questo caso è il contrario. Come l'Ossidiana cerca di bloccare ogni cosa all'esterno come un muro così è il proprietario: è spesso restio a mostrarsi, tenebroso, caparbio per ciò che gli interessa e incapace alla totale apertura se non in casi eccezionali: se il proprietario di un'Ossidiana oscura si confida con voi ritenetevi persone fortunate.
    BORSA Ha una borsa celata di dimensioni medie. Grazie al rivestimento in pelle di moke all'interno è molto più spaziosa (circa 50 volte le dimensioni dell'oggetto), e permette quindi di contenere molti oggetti. Nell'immettere gli oggetti nella borsa celata questi si ridimensionano automaticamente, ma se l'oggetto è troppo grande perché il rimpicciolimento possa avvenire anche solo in modo progressivo, bisognerà utilizzare un'azione per immettere l'oggetto e una per richiamarlo, perché sarà necessario "forzare" la procedura con la magia. È possibile in ogni caso utilizzare un'azione di richiamo per avere immediatamente un oggetto preciso al suo interno (max 5), senza perdere tempo a cercarlo, organizzando l'interno come uno scaffale e sfruttando la formula (passare la mano sul braccio dominante con il pugno chiuso e dare un colpetto sul dorso della mano con le dita alzate: ad ogni dito corrisponderà un oggetto).
    MOTO Ha un'Harley volante. Ha un impianto di invisibilità che si attiva quando è in volo, coprendo anche il mago che la guida ed eventuali passeggeri. Una volta avviata vola per inerzia, ma quando inizia a rallentare è necessario accelerare, allora la moto emette un suono simile ad un tuono.
    RASHINBAN Il rashinban è una bussola magica. Appare come una tavola quadrata, divisa in quattro parti, con al centro il simbolo dello yin e yang. Viene usata per localizzare oggetti con forti componenti magiche, come reliquie o oggetti incantati. Più è forte il potere dell'oggetto, più è ampio il raggio in cui il suo potere magico può essere percepito, ma è anche minore la precisione della localizzazione (la forte potenza dell'oggetto, quando ci si avvicina molto, funziona come un disturbo).
    STELEDIROSETTA La stele di rosetta è un oggetto magico che ha ereditato il nome dalla famosa stele, ma che adesso appare come una sfera nera, profonda come l'universo stesso. Può tradurre da altre lingue riportando il significato di quanto detto come scritte bianche galleggianti al suo interno, legandosi al significato della comunicazione, non può tradurre frasi prive di senso o che vengono dette senza sapere cosa significhino.
    FLÈCHEDUDESIR È una bussola di legno di noce grande poco meno di un palmo. Sulla parte inferiore c'è inciso il veve di Erzuile Dantor. Indica solo ciò che chi la tiene sul palmo desidera ardentemente, più di ogni altra cosa. Il suo uso prevede che vada posta sul palmo sinistro, se non si è convinti di volere qualcosa, la confusione viene percepita dalla bussola che non mostra più nulla, se non l’ago che gira in tondo come impazzito. La porta sempre con sé anche se in effetti l'ago gira il più delle volte a vuoto, quando indica preferisce non guardarlo.
    ATHAME L'athame viene associato all'elemento classico del fuoco, al sud ed al maschile; è un pugnale dal manico nero o comunque scuro (perché il nero è l'assenza di colore, piuttosto che un colore in sé: si ritiene che il nero possa assorbire le energie negative ed elaborarle, privarle di potere e dissolverle innocuamente nell'universo), non deve essere tagliente; è un oggetto molto personale, da custodire gelosamente. Non deve essere mai adoperato per usi pratici o comuni (per questi usi infatti esiste il boline, tipo per tagliare erbe che vengono raccolte per i filtri, corde, etc.). Viene usato soprattutto per la tracciatura del cerchio.
    La consacrazione dell'athame avviene in luna calante ed è piuttosto complessa. Secondo un rituale di consacrazione, la lama deve essere riscaldata ad alta temperatura prima di essere consacrata nel rituale. Al termine del rituale l'athame va sotterrato per settantadue ore; una volta dissotterrato e ripulito, va riposto nel suo fodero in attesa di essere utilizzato. L'athame non deve mai essere usato per incidere la carne o estrarre sangue, nel qual caso lo strumento perderà valore e andrà eliminato. Non va mai mostrato in pubblico, ma va conservato nell'oscurità e trattato con il rispetto e la cura che merita un oggetto rituale.
    BOLLINE Il bolline o boline è un coltellino dal manico solitamente bianco, che viene usato per incidere ad esempio delle candele, o per sminuzzare le erbe o per altri usi pratici da eseguire dentro al cerchio.
    CALDERONE Rappresenta in grande il ventre della divinità, dentro al quale tutto si trasforma e rinasce. Ve ne sono di diverse misure, e può avere molti e svariati usi più o meno pratici: per contenere un fuoco, per mischiarvi vari ingredienti, per farvi bollire dentro qualcosa.
    SACCHETTI Il sacchetto come un feticcio, è considerata la dimora materiale delle energie invisibili e degli spiriti che concorrono in aiuto del mago. Questa forza magica resta attiva finché il sacchetto è intatto. Rompendolo o aprendolo, l'energia del feticcio viene dispersa, perdendo la sua efficacia futura. Deve essere posto nelle vicinanze del soggetto su cui si vuole agire per non minarne l'efficacia.
    Gli elementi base che costituiscono questi feticci sono due: il tessuto del sacchetto (anche il filo con cui è legato, che deve rispettare la simbologia dei colori) e ciò che contiene. Viene usato un tessuto naturale il cui interno è imbottito di erbe o oggetti magici, devono essere creati con un rituale.
    PENTACOLO Il Pentacolo è un disco di consacrazione, realizzato in vari materiali (più comuni sono la terracotta, il legno, l'argento) con sopra rappresentati dei simboli, il più usato dei quali è il pentagramma iscritto nel cerchio, anche se altri simboli come il triquetra, sono spesso utilizzati. È uno strumento femminile, legato alla Terra ed al nord, che purifica, energizza e benedice tutto ciò che vi viene appoggiato sopra.
    SCOPA È la classica scopa di saggina o betulla, usata per spazzare simbolicamente il luogo in cui si dovrà celebrare il rito, per allontanare le energie negative. Viene usata anche per tenere aperto un varco nel cerchio quando se ne ha la necessità. Viene inoltre tradizionalmente usata anche nelle cerimonie di nozze wiccan (handfasting). Simbolicamente introietta in se' il maschile (il manico) ed il femminile (il fascio di rametti che avvolge una delle estremità).
    bluebottle s-1
    La Bluebottle è una casa famosa per le scope per bambini e familiari, per trasporto multiplo, assai ingombranti e non adatte al volo solitario. Hanno però cercato di conquistare il mercato con una scopa che potesse essere competitiva, ma non hanno perso il tocco: di scarsa velocità, possiede però una grande manovrabilità e stabilità, che rendono praticamente impossibile venir disarcionati.
    Velocità4
    Stabilità8
    Maneggevolezza8
    Resistenza8

    —repertorium—

    ELISE Ha sempre avuto un buon rapporto con sua madre, anche se la comunicazione è impostata al suo livello di tolleranza. Da bambina evitava di girare troppo intorno ai genitori, ma in realtà quando aveva un problema andava sempre da sua madre. Quando stava male, con l'influenza o altro, sentiva proprio la necessità di stare al letto con sua madre, guardando insieme la televisione. In realtà, anche se adesso è adulta, qualche volta, quando va a trovarla a Lily Dale e la trova stesa, si mette ancora vicino a lei. Sembra quasi non ci sia niente che non possa fare, è una delle donne più forti che abbia conosciuto. A volte, se proprio deve trovarle un difetto, un po' ottusa, o almeno lo ha pensato in quelle rare occasioni in cui fra loro sentiva un improvviso muro.
    ELLIS Anche se ha notato spesso che Sean assomiglia a suo padre, in realtà è come se lui ne fosse una versione più "veritiera". Non riuscirebbe a credere che Ellis faccia qualcosa che non ritiene giusto, lo vede integerrimo, pronto a trovare sempre la strada che metta insieme dovere e sani principi. Ha sempre però avuto il terrore di farlo arrabbiare, perché per quanto sia un uomo solare e divertente, si ricorda che voce dura possa avere.
    SEAN Ha sempre avuto un'aura competente, o almeno da bambina lo pensava. Pensava sapesse sempre cosa fare e che quella fosse la cosa giusta, ma dopo che se n'è andato il suo pensiero è cambiato molto. Non hanno mai parlato molto da allora, in effetti più che il fratello maggiore ha iniziato a sentirlo quasi come un cugino, o comunque qualcuno al di fuori della stretta cerchia famigliare. Con lui, per quanto lo odi, non riesce a non essere ancora bambina, persino il fastidio che prova per alcune cose che dice le sembra il modo in cui poteva essere seccata da adolescente. In un modo contorto sente di essere ancora "vittima" della sua opinione, nonostante tutto.
    AMY L'ha sempre vista come la vera sorella maggiore, dolce, forte, accogliente, divertente. Amy è come una seconda mamma, con la differenza che non ha quella ritrosia nel parlarle che invece ha con Elise. Ammira praticamente ogni cosa di lei, soprattutto il suo saper essere ancora una bambina a volte, cosa che a lei capita un po' meno spesso. È una delle poche ad aver sentito la sua "risata da porco", perché quando c'è la giusta costellazione di eventi, le permette di rilassarsi come solo una sorella maggiore sa fare.
    ARCHER Più di Sean, è stato Archer che ha considerato come un vero fratello maggiore. Le piace passare il tempo con lui fin da quando era bambina, si lascia consolare, abbracciare, sostenere, nei limiti della sua ritrosia. Si sente in colpa quando le sfugge qualche commento troppo sarcastico o troppo acido, perché Archer è di quelle persone a cui nessuno dovrebbe mai far nulla, pensiero che ha per tutti i suoi fratelli, ma con Archer è più accentuato. Prova una naturale empatia verso di lui, a volte, sente quasi di capirlo più degli altri fratelli, anche se non ha mai avuto modo di testare questa tesi, e tende a non fidarsene troppo. Forse, è solo che pensa siano più simili di quanto si pensi. Da quando è scomparso, il 10 giugno del 2021, non ha mai smesso di cercarlo.
    NOVA Lei e Nova sono praticamente cresciute insieme. Da bambine sono sempre state inseparabili, quando è arrivata Tess è accaduto lo stesso anche con la minore. Sono le sorelle che sente più vicine, nonostante Nova sia molto più diversa da lei come carattere, più adulta. E a volte, anche molto più bambina, sono le volte in cui la fa sorridere di più. Nascondere qualcosa a Nova le riesce difficile, infatti sono pochissime le cose che le tiene segrete, di solito perché sa che Nova vive su un filo molto sottile fra l'essere sé e essere l'Oracolo di famiglia.
    TESS Con Tess ha sempre avuto un rapporto apparentemente complicato, perché è facile che con lei non si senta la sorella maggiore, ma una semplice coetanea. Anche come due amiche, infatti è convinta che se pure non fosse stata sua sorella e l'avesse conosciuta altrove, avrebbe legato con lei subito. La ammira, pensa sia un grande oracolo, e si preoccupa per lei forse più che per gli altri fratelli.
    ISRAEL È il piccolo di casa, anche se non è il più piccolo. Anche se parlano poco perché non è quel tipo di sorella che spinge per le confessioni intime, ma le ascolta quando arrivano naturalmente, non ha mai sentito alcuna freddezza o ritrosia con lui. Lo vede come uno dei suoi fratelli dal carattere più forte, più indipendente, forse per il modo in cui ha scelto che vita avere senza per questo allontanarsi da loro. Una parte di lei, però, lo vedrà sempre come il fratellino piccolo che ricordava.
    JAYDA

    —familia—
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    Odia essere colta in fallo, questa è la prima cosa da dire. Sta sempre sulla difensiva, la sua strategia è fare commenti sarcastici su qualsiasi cosa, in questo modo ha sempre una scusa per quello che non sa o per non far capire quello che davvero pensa, principalmente le sue paure. Da bambina ha avuto dei problemi di gestione della rabbia, ma in scala davvero ridotta, spiccavano giusto perché i suoi genitori hanno subito notato che qualcosa non andava, e hanno deciso di intervenire. Quello che non andava era una leggera ansia che non ha mai perso, anche se finge di non sapere nemmeno cosa sia, catalizzata da un disturbo del linguaggio (della fluenza, balbuzie) e con alcuni difetti di pronuncia dovuti anche ai denti troppo sporgenti che la facevano sibilare particolarmente parlando.
    L'ansia è sempre stato un problema ma che sa tenere sotto controllo il più delle volte. Inizia a non controllarla più solo quando la costringono a pensare al futuro, a qualcosa di troppo stringente, soffocante, qualcosa in cui sentirsi incastrata, quando si trova circondata da qualcosa che è un po' troppo perfetto, quando deve prendere una decisione che dovrebbe portare avanti a lungo. Forse è per questo che preferisce non pensare troppo a sé e quello che deve fare, giusto per sicurezza.
    Tanto, parlare di sé non le piace. Non le piacciono le chiacchiere in generale, quelle cose tipo confessarsi i propri segreti, aprirsi, "alleggerirsi del peso". Ha imparato a farlo con la sua famiglia, un paio di volte con altri per necessità, ma di solito evita queste situazioni come se ne andasse della sua stessa vita. Ha bisogno di una grande intimità per farlo, e quindi di una persona "speciale". Anche perché cosa ci sarebbe da dire, nella maggior parte dei casi? I Bishop hanno tradizioni, regole antiche, spesso si fa solo quello che va fatto, e lo si fa con orgoglio, credendo nella lunga discendenza del loro legame con la magia e la natura quando non si riesce a credere in quello che si sta facendo in quel momento. Si può quindi dire che abbia una gran senso del dovere e che è estremamente legata alle tradizioni, più o meno. In realtà la cosa si è accentuata quando Sean se n'è andato, rompendo il loro schema familiare. Ha cercato di incastrarsi nell'immagine di un Bishop con tutte le sue forze persino se spesso non fa per lei: ha studiato le creature ma è quella con più lacune fra di loro, non riesce per altro a rapportarsi bene agli animali; segue le tradizioni ma ha un approccio troppo innovativo e personale; non è un oracolo né un percettore spiritico, le abilità "di famiglia"... non è la tipica Bishop, non abbastanza. Molti Cacciatori, soprattutto quelli delle famiglie più importanti, infatti non le hanno mai chiesto aiuto.
    Non vuole ferire nessuno, questo che può sembrare un pregio è in realtà il suo tallone di Achille: la rende insicura, indecisa, spesso la fa diventare brutale o priva di tatto perché lei per prima non riesce a perdonarsi o tollerare di aver fatto una cazzata. Fra questo e l'ansia non è difficile capire perché abbia tante difficoltà a stare fra le persone, perché abbia creato una corazza fatta di tatuaggi e trucco pesante, di vestiti eccessivi che la facciano sembrare così diversa. Anche se il lavoro da barista l'ha aiutata: le ha fatto capire come parlare senza difficoltà con le persone, scherzare con leggerezza, al punto che non si definirebbe infatti poco amichevole, ma solo introversa.
    —indoles—


    1
    Ama i video di animali che ballano o suonano strumenti, nonostante non sia il tipo a cui piacciono molto gli animali.
    2
    Le piacciono molto gli animali grassottelli e impacciati. .
    3
    Formalmente, non le piacciono le cose piccole, come oggetti che dovrebbero essere grandi, e invece sono minuscoli. Formalmente. Nella realtà quando è sola le adora. Da ubriaca le piace guardare cose come sedie minuscole e schiacciarle mimando con le mani "pupazzetti" troppo forzuti.
    4
    Ogni tanto le piace andare in aeroporto e vedere se c'è qualche nuova birra "tipica" dello stato di New York che non ha mai bevuto. Di solito tiene i tappi e li conserva per metterli nella sua piccola collezione, ovvero in una scatola da sigari.
    5
    Non riesce a dire la parola "lampadario". In parte è perché ha avuto difficoltà a impararne la pronuncia, ma in realtà il problema è che si sente a disagio a dirla, come fosse sconcia. Il che è ironico visto che dice una marea di parolacce.
    6
    Sembra veramente molto disordinata, in parte perché lo è, in parte perché molte cose le tiene in posti non esattamente appropriati. Gli armadi, ad esempio, non li usa per i vestiti, che invece tiene appesi in giro per il suo bilocale, sullo schienale delle sedie, a terra, bensì per tenerci quello che vuole sia nascosto. C'è una porta, vicino quella d'ingresso, che dovrebbe aprirsi su un piccolissimo stanzino, che però è ricolmo di roba buttata alla rinfusa che potrebbe crollare da un momento all'altro. In frigo, il cassetto delle verdure, lo usa per metterci alcuni slip, prettamente quelli che per molti sarebbero "meno comodi". Il letto, sempre disfatto, ha così tanti cuscini che è difficile vedere il materasso.
    7
    Quando ride troppo, e di gusto, la sua risata si trasforma spesso nel verso di un maiale, grattandole fin nel naso. Non che l'abbiano sentita in molti la sua risata, ma quando è brilla succede fin troppo di frequente.
    8
    Le piace passare del tempo con sua nipote, che chiama "la piccola medusa umana", ma mai da sola. Di certo le piace avere una scusa per guardare cartoni come Peppa pig o i Teletubbies, purtroppo la medusa sta crescendo troppo in fretta, e sembra che ormai l'unica a cui piacciano sia lei, l'adulta.
    9
    Adora gli odori chimici, come quello di colla, vernice o benzina. Soprattutto degli insetticidi per le formiche, che non compra né usa effettivamente sugli insetti visto che lo trova davvero troppo contrario ai precetti con cui è cresciuta, ma qualche volta nei negozi toglie di nascosto la linguetta di sicurezza e ne spruzza un po'.
    10
    Non sa raccontare barzellette e non le capisce nemmeno quando le dicono gli altri. La fanno ridere le brutte parole, le persone che si insultano, le persone imbranate. La fanno ridere anche i suoi scherzi, che non fa mai perché sono o troppo esagerati o veramente troppo leggeri, alla fine per un motivo o per un altro finisce che si diverte solo lei.
    11
    Adora la crostata di albicocche e mandorle, soprattutto se con la pasta frolla al cacao, ma senza zucchero. Le piace il modo in ci questi sapori si uniscono in un dolce non davvero dolce.
    12
    La sua festa preferita è in assoluto il 4 luglio. La festeggiano sempre in famiglia, a Lily Dale, nell'enorme giardino dove Ellis fa il barbecue. Spesso ci sono anche altri ospiti, amici di famiglia o Cacciatori e passano tutta la giornata insieme a bere, per poi guardare i fuochi la sera. C'è un gesto che suo padre fa sempre, che è prendere Elise per le spalle e chinarsi un momento per darle un bacio sulla fronte nel momento in cui iniziano i fuochi. Rexana lo guarda sempre quando lo fa, forse perché c'è sua madre che per tutto il giorno sembra essere la solita donna forte che "porta i pantaloni", gira fra gli invitati e continua a dire cose come "cuoci di più la carne" ad Ellis, che la preferisce più al sangue, ma in quel solo momento sembra farsi più piccola.
    13
    Gioca benissimo a poker, soprattutto perché i suoi bluff sono impenetrabili. Le ha insegnato Sean quando stava per andare a Ilvermorny, da allora è più o meno l'unica, insieme ad Ellis, a poterlo mettere in difficoltà in quel gioco, cosa che vale anche per gli scacchi, che però le ha insegnato Elise dopo aver visto che Rexana era "invidiosa" che suo padre giocava con Sean, e le ha anche rivelato di essere in realtà lei la più brava in famiglia.
    14
    Non ha un accento forte, anzi, praticamente non ha accento, se non quando parla molto alla buona, ma pure in quei casi risulta strano, quasi una forzatura. Questo è dovuto al fatto che da bambina ha sempre fatto molti corsi di recitazione per ovviare alla sua timidezza e a una certa dose di ansia nel mostrarsi in pubblico, affiancati da corsi di dizioni e interventi logopedici perché non riusciva a parlare bene. In parte il disagio era per i denti, troppo grandi e sporgenti, che le hanno rifatto a sedici anni quando hanno visto che l'apparecchio non aveva funzionato a sufficienza, in parte per problemi di ansia che la facevano parlare male.
    15
    È un'eccellente ventriloquo, arte che ha affinato da quando aveva circa 9-10 anni, anche se non lo dice spesso in giro. In primis, l'hanno sempre presa molto in giro a Ilvermorny per questo, e poi il suo personaggio preferito è quello di una bambina-pupazzo di cui fa una voce molto infantile e acuta, e le sue sorelle le hanno più volte detto che risulta molto inquietante.
    16
    Sa fare i tatuaggi, ma non quelli magici. Ha fatto esperienza per anni, testando le sue capacità anche su qualche sventurata cavia umana. Non è mai diventata bravissima, molte delle sue "opere" sono un po' storte.
    17
    Nella sua prima casa nel New Jersey c'era un gatto che spesso arrivava sul balcone. Credeva all'inizio fosse dei vicini, ha poi scoperto invece che era un randagio che stava spesso al porto lì vicino, che quando non trovava cibo andava da lei a prenderlo. L'ha chiamato Nessuno.
    —curiositas—
    favzaTq

    9NPEC6e

    Rexana è nata in una famiglia di belli, lo pensa ogni volta che guarda le sue sorelle, tutte con il lineamenti delicati, forti, decisi, dolci. Lei non ha preso esattamente quel genere di tratti, fra i suoi fratelli e sorelle quella a cui assomiglia di più è Jayda, ma anche lei ha i lineamenti più delicati. Il naso, una volta forse più da "Bishop", ha smesso di esserlo a quasi nove anni, quando si è azzuffata con un dei suoi più cari amici d'infanzia, un bambino che viveva a Lily Dale di nome Moss. Sua madre l'ha consolata dicendole che non era cambiato così tanto, era solo più simile al suo, e non è così lontano dalla verità perché le assomiglia moltissimo, ma dire che anche il naso sia uguale è un azzardo. Le labbra, però, sono carnose e dolci proprio come quelle delle sue sorelle. E beh, anche della maggior parte dei suoi fratelli. Ha gli occhi castano scuro, direttamente presi da suo nonno, che non è riuscito a trasmetterli praticamente a nessuno. Se li si guarda a lungo, si può notare anche che sono asimmetrici, leggermente strabici, anche se a primo acchito non si nota.
    Ha la carnagione chiara che si colora facilmente con il sole, di rado tende ad arrossarsi, più che altro diventa invece ambrata. Con il sole le compaiono anche piccole efelidi irregolari sul naso e sullo zigomo sinistro, poco accennate, al punto che anche a guardare a lungo potrebbero sfuggire se non ci si presta attenzione. Sulla parte superiore delle spalle, invece è più facile che si notino.
    Di corporatura non è troppo minuta, ha braccia insolitamente forti, gambe allenate per correre molto a lungo. In generale ha una buona resistenza. Quando era piccola ha cominciato a fare Tai chi per incanalare la rabbia e la frustrazione, cosa che ha portato i suoi frutti. Quando era all'università, poi, ha scoperto un particolare stile di combattimento nato da una danza sciamanica di alcune popolazioni magiche del Distretto Bruciato, e da allora pratica questo tipo di danza sacra per cui si è scoperta incredibilmente portata. È alta un metro e sessantanove, che per le sorelle Bishop non è altro che la media, e in effetti la trova l'altezza perfetta per una che se mette scarpe alte lo fa perché le piace raggiungere "la vetta", ma che di solito preferisce stare ben piantata a terra.
    Ha diverse cicatrici, ma la maggior parte sono coperte dai tatuaggi. Le più profonde e brutte risalgono all'aggressione di un wendigo, nel 2018, che le ha lasciato segni fra la spalla destra e il petto e sulla gamba sinistra, entrambi ancora ben percepibili al tatto anche sotto l'inchiostro. Una più piccola è di un lungo taglio sul braccio sinistro, risalente ad un rituale che ha compiuto nel 2014. Da quando aveva diciannove anni, ha anche un piercing al naso (septum).
    Negli anni si è fatta molti tatuaggi, non solo quelli necessari a coprire le cicatrici [immagine tatuaggi: avanti - dietro]:

    Dicembre 2007 - Simbolo antipossessione. È stato il suo primo tatuaggio, fatto in accordo con i suoi genitori, all'altezza dello stomaco, nella parte bassa del petto, all'attaccatura del seno.

    Febbraio 2009 - Libellula, sul collo del piede sinistro, fatta lo stesso giorno del septum.

    Aprile 2010 - Tatuaggio di testa con due facce, sullo stomaco. Anche se l'ha fatto dopo il simbolo anti-possessione, è incorporato ad esso, tatuato intorno al sole che splende sulle due fronti.

    Marzo 2011 - Sul fianco sinistro ha un serpente che si attorciglia al teschio di un animale. La lingua del serpente arriva a puntare poco sopra il bacino. Intorno l'ombelico ha aggiunto pochi mesi dopo un cerchio con l'evolversi della natura.

    Ottobre 2011 - Sulla caviglia destra, sul lato posteriore perpendicolarmente alla gamba, c'è scritto "Derrick". L'ha fatto da ubriaca, ovviamente, e per molti quello è il nome di un qualche suo ex da cui era particolarmente presa. Dal modo in cui reagisce quando glielo chiedono, uno con cui non è finita bene. In realtà, era il nome di una lucertola che aveva preso come animale da compagnia. Purtroppo, è morta dopo soli sei giorni che ce l'aveva, e l'ha presa piuttosto male, perché anche se non le piacciono gli animali voleva riuscire a prendersi cura di una stupida lucertola.

    Aprile 2012 - Tatuaggio dietro l'orecchio destro per cui ha dovuto temporaneamente rasare parte della testa. A volte lo fa di nuovo, sotto i capelli più lunghi.

    Agosto 2012 - Ha tatuato sul retro della coscia destra un corvo, il Valknut e il Vegvisir (x). Sono simboli della mitologia norrena associati a: 1) mutamento e passaggio (il corvo, simbolo di passaggio dalla vita alla morte, dall'ignoranza alla conoscenza); 2) il Valknut è associato ai guerrieri e simbolo di protezione perché continuino a lottare nella morte, i nove angoli vengono associati ai nove mondi della mitologia norrena e al ciclo della vita attraverso la maternità e la gravidanza; 3) si crede che il Vegvisir, noto anche come la bussola vichinga o la bussola runica, fornisca una guida per una persona che potrebbe perdere la strada.

    Marzo 2013 - Simbolo della Triplice Dea. È il blocco perenne dell'abilità di oracolo, posto sulla parte inferiore della schiena, fra le fossette di venere particolarmente pronunciate. I rami della prima luna sono in fiore, dalla fine del 2019 c'è anche qualche bocciolo sulla seconda. Essendo un tatuaggio vivo, continua a fiorire per effetto della maledizione di Ananke.

    Dicembre 2013 - Ha tatuato un tratto della colonna vertebrale con dei pesci che vi nuotano intorno, proprio sopra il tatuaggio della Triplice Dea.

    Aprile 2014 - Ha tatuato la zampa di un uccello sul dorso del dito medio, una stalattite su quello dell'indice, una salamandra su quello dell'anulare, della mani sinistra.

    Ottobre 2014 - Melograno, tatuato dietro l'orecchio sinistro, un po' sbilenco, e che copre anche parte del collo. Proprio sopra l'arco dell'orecchio ha tatuate delle linee.

    Marzo 2015 - Lungo tutto il braccio sinistro, ha dei fiori chiari su sfondo nero con un cerchio di rami sul polso come "fine"dello sfondo nero. Ha dovuto attendere per fare questo tatuaggio che la cicatrice sull'avambraccio non fosse più troppo in rilievo, ora la copre completamente, non si sente nemmeno troppo al tatto.

    Novembre 2015 - Sulla chiappa sinistra ha il tatuaggio di un tronco tagliato di cui si vedono i cerchi dell'albero. Nella parte superiore della circonferenza, ci sono dei piccoli alberi, in quella inferiore dei funghi che da sedere si allungano sul retro della coscia.

    Febbraio 2016 - Il braccio destro è riempito da un disegno nebuloso di cui propaggine centrale è l'abbozzo di un serpente che "gocciola" fino a poco al di sopra del dorso dorso della mano, dove ha completato il tatuaggio nebuloso aggiungendo un corvo.

    Settembre 2016 - Sul fianco destro, sotto al braccio, in corrispondenza del costato, ha il tatuaggio di una luna piena con foglie di selce. La foglia di felce più in alto descrive la curvatura del seno, senza però toccare il tatuaggio sullo stomaco, l'altra posa sulle costole.

    Gennaio 2017 - Alle spalle ha due lepri che sbucano dai fiori che le circondano le spalle. Fra le orecchie delle lepri, sospeso, c'è un occhio, sospeso fra le zampe invece un cuore. Prendono tutte le scapole, arrivando a pochi centimetri dal tatuaggio della colonna vertebrale. Ha voluto che sembrasse un unico disegno con quello delle braccia, per questo i fiori sono gli stessi del braccio sinistro e si dissolvono in rami più radi verso quello destro.

    Maggio 2017 - Ha un marchio fatto a fuoco, come una cicatrice bianca in rilievo, rappresentante il labris, che viene "puntato" dalla lingua del serpente del tatuaggio sul fianco sinistro.

    Gennaio 2018 - Sul fianco destro ha un piccolo tatuaggio con due squarci di cielo uniti da un albero sotto un sole al tramonto.

    Novembre 2018 - Sotto il braccio sinistro, sul costato del fianco, ha una mano "fiorita" su rami di un albero.

    Marzo 2019 - Ha tatuata una foglia lungo l'attaccatura della gamba sinistra, in corrispondenza dell'inguine.

    Dicembre 2019 - Sul fianco destro ha un intrico di petali, al centro di questo fiore il disegno di un teschio che si tramuta in farfalla. I fiori coprono anche parte del lato posteriore della gamba e il sedere. Nell'interno coscia, c'è un colibrì che becca il fiore.

    Aprile 2020 - Ha una falena sul petto, anche questa serve a coprire una cicatrice, quella che le è rimasta dall'aggressione del wendigo. Anche se la cicatrice era ancora abbastanza in rilievo, ha voluto farla il prima possibile per coprirla, visto quanto fosse in un punto evidente (sul petto, lato sinistro). Anche questo tatuaggio ha fatto sì che fosse un tutt'uno con le braccia e il disegno delle lepri sulle spalle, rendendo omogenea la scelta dei fiori e i loro tratti.

    Ottobre 2020 - Sul polpaccio sinistro ha un tatuaggio di cui la parte frontale (sull'osso) è formata da due mezzi orologi (parte centrare, divisorio) uno sull'altro che continuano verso il retro del polpaccio. Il primo, ha l'altra metà con una farfalla che si va dissolvendo, il secondo, un mezzo acchiappasogni su cui c'è il profilo di una donna, mentre sulla controparte di orologio uno scheletro. I due orologi, come uno yin e uno yang "desincronizzati", sono attorniati da due carpe.

    Febbraio 2021 - Si è fatta un pavone sulla gamba destra, che dal polpaccio arriva alla parte superiore del piede.

    Ottobre 2021 - Ha aggiunto sul retro della coscia sinistra un occhio con una stella nera, fra i raggi che attorniano l'occhio sono nascoste fumose le lettere che compongono la parola "still". È un tatuaggio che ha fatto per suo fratello Archer, scomparso il 10 giugno 2021 senza che ne abbiano avute più notizie.
    —facies—


    INFANZIA La casa di Lily Dale era esattamente come si può immaginare una casa perfetta nello stato di New York. Un porticato bianco che circondava la tipica abitazione coloniale su più piani, la magione dove le infanzie di decine e decine di persone si sono incrociate, con sbuffi di pittura celeste e altre tinte pastello. La stanza di Rexana, quintogenita, era una di quelle che affacciavano sul vecchio mandorlo che annunciava ogni primavera con le sue fioriture. La sua infanzia nella tranquilla Lily Dale era stata altrettanto tranquilla, le piaceva giocare con alcuni bambini che vivevano nei paraggi, imparare i rituali e gli incantesimi della wiccan nonostante le sembrasse di avere più difficoltà rispetto ai suoi fratelli. E se era difficile fare qualche incantesimo, compensava con la teoria, che iniziò subito a studiare per conoscerla a menadito. Quello che invece sapeva fare meglio, era il tiro al piattello, praticamente una tradizione di famiglia, almeno per molti di loro. Sapeva essere precisa, forse per il "difetto" agli occhi che la rendeva lievemente ipermetrope. Le piaceva la casetta sull'albero dove intrecciava braccialetti e acchiappasogni intricati, quelle cose le riuscivano stranamente bene. In fondo, nonostante a volte avesse degli scoppi di "frustrazione", sapeva essere molto paziente.
    ILVERMORNY Quando arrivò la lettera di Ilvermorny era una ragazzina un po' picassiana, con un enorme naso a cui aveva appena fatto l'abitudine da quando l'aveva rotto, denti da coniglio e occhi troppo grandi. I denti glieli sistemarono quando capirono che non sarebbero migliorati da soli, per il resto per fortuna il suo volto si addolcì verso i sedici anni, diventando anche più equilibrato e quindi carino. Fino a quel momento, si limitò a occhiatacce e qualche pugno ben assestato per quelli che la prendevano in giro. Era più scontrosa all'epoca, così anche fra i Pukwudgie non si fece poi tantissimi amici, anche se non le interessava più di tanto. In realtà, stava piuttosto bene da sola, e "sola" era sempre relativo con una famiglia tanto numerosa.
    BRAKEBILLS Fino alla fine della scuola, tutto normale. Non aveva mostrato alcuna abilità come gli altri della sua famiglia, quello era vero, ma i suoi genitori l'avevano rassicurata sul fatto che per alcuni era solo un po' tardivo: aveva già delle sensazioni, probabilmente il potere sarebbe del tutto sbocciato più avanti, in fondo non aveva che diciassette anni. A quel punto, però, le rassicurazioni iniziavano ad avere meno presa, e Rexana pensava che oltre quelle "sensazioni" non avrebbe mai sviluppato un potere simile a quello dei suoi fratelli. In un periodo già confuso perché doveva scegliere come proseguire i suoi studi, iniziò di nuovo a sentire quel fiato sul collo, quella sensazione allo stomaco che le imponeva di prendere decisioni senza pensare, prima che il "pensarci" diventasse pericoloso. Si iscrisse al Brakebills, al corso di laurea di Management e Marketing. I suoi genitori rimasero sorpresi, ma come sempre erano pure troppo incoraggianti. Dopo appena un semestre, però, cambio idea, e passo a Marketing e Comunicazione, avendo in comune tanto avrebbe potuto non perdere tempo per quel cambiamento, ma trovare qualcosa di un po' più simile a quello che le sarebbe piaciuto. Un po' ingenuo come pensiero, considerando che l'unica cosa che all'epoca l'appassionava era andare ogni estate a Kyrat, dove insegnare Tai chi a coloro che si richiudevano fra le montagne. Era liberatorio, le permetteva di stare in pace con sé stessa. A casa, invece, spesso era più agitata. Non avrebbe mai detto a nessuno che aveva accarezzato il sogno di poter essere una cacciatrice, limitarsi ad aiutare era soddisfacente, ma vista la sua non-specialità portava a galla troppi pensieri spiacevoli.
    ANTIOPE A Kyrat, scoprì con i suoi studi l'esistenza delle Antiopi, inizialmente pensò fossero discendenti delle Amazzoni. Una donna, che a Kyrat andava soprattutto per meditare lontano dal mondo, la avvicinò alla loro Danza Sacra che più che altro era uno stile di combattimento, e senza pensarci cominciò a impararne i movimenti e le tecniche integrandole con il Tai chi, senza capire il valore che avessero. Il giorno del suo rito funebre vide sulla sua pelle per caso un simbolo, un marchio creato come una cicatrice a fuoco, e si stupì nel notare che conosceva quel disegno, anche se non sapeva perché. Fu così che iniziò a cercarlo, anche se i risultati, all'inizio, furono piuttosto scarsi.
    Nel 2010, cambiò di nuovo facoltà, scegliendo Psicologia. Le sembrava più adatta a lei, anche se avrebbe perso un anno non sarebbe importato.
    ANANKE i All'improvviso, i suoi poteri di Oracolo si risvegliarono in modo più completo. Sarebbe dovuta essere felice, si trovò persino sul punto di dire a tutta la sua famiglia che finalmente, anche se prendendosela abbastanza comoda, quelle "sensazioni" erano diventate un'abilità vera e propria. Se fosse diventata un Oracolo, le difficoltà che aveva nell'aiutare i Cacciatori sarebbero svanite. Di solito quando andavano dai Bishop arrivavano a lei per avere solo informazioni, perché almeno sulla magia antica, le tradizioni, quanto si poteva trovare sui libri, non importava quanto vecchi, lei era più che ferrata.
    Non sapeva cosa avesse in mente, forse diventare prima un Oracolo degno di quel nome e poi confessare tutto, oppure tenere la cosa per sé e trovare la sua strada anche in quello, fatto sta che la sua mossa successiva fu andare a Kyrat cercando di approfondire il suo potere nel miglior modo possibile rinunciando per un semestre all'università. Dopo mesi sentì un collegamento più forte, e fu così che entrò in contatto con Ananke, divinità del destino. Le parlò di alcune cose che doveva fare, come reperire alcuni vecchi sigilli da portare a Kyrat. All'inizio, Rexana seguì quello che le diceva con entusiasmo, ma bastò poco perché mutasse in altro. Non sopportava l'indifferenza che aveva, la totale freddezza con cui Ananke parlava del fato e sembrava completamente estranea alle persone di cui intesseva il destino.
    CLOTO E se pure Ananke credeva potesse - e dovesse - essere sua sacerdotessa, quando Rexana scoprì che in qualità di sacerdotessa avrebbe offerto il suo corpo per far rinascere Cloto, la più giovane delle Moire, si tirò indietro. Prima di tornare al Brakebills si fece tatuare il blocco perenne, rinunciando ad essere un Oracolo perché Ananke non la trovasse più. Il simbolo, tipico della wicca, dovrebbe rappresentare la Dea Triplice, le fasi della crescita, ma andar contro la dea del fato non era facile come aveva pensato. Forse perché era destino che la ragazza che le aveva fatto il tatuaggio fosse legata a lei, e se il blocco avrebbe funzionato, non l'avrebbe fatto nel solo modo per cui Rex se l'era fatto disegnare.
    Crescerà insieme alla tua consapevolezza. E quando saprai che il destino è immodificabile e non puoi contrastarlo, allora lui si spezzerà con la tua resistenza.
    Non può vedere facilmente l'evolvere del disegno che ha sulla schiena, ma quando ha poi controllato ha scoperto che i semplici rami della prima luna erano fioriti, e le altre due sarebbero state come un conto alla rovescia.
    Tornò al brakebills, cercando di portare a termine quello che aveva cominciato, impegnandosi per finire il percorso in psicologia che rappresentava la sua scelta di allontanarsi da quel destino che era stato tracciato per lei. Riuscì però solo a finire il triennio, poi, arrivò Jean-Luc.
    JEAN-LUC Era un Cacciatore di origine francese, in America era arrivato rincorrendo una creatura, e per lei era arrivato ai Bishop, perché lo aiutassero a catturarla. Fu lei a dargli le informazioni che gli servivano, e nel mentre lui si accorse del bisogno che aveva di scappare e andare altrove, lontano. Scappò in Francia con lui, seguendo insieme quella creatura. Ai suoi genitori e alla sua famiglia disse che aveva trovato un tirocinio da seguire in Europa, di certo non che stava impacchettando tutto e volando con un Cacciatore mezzo sconosciuto altrove, a fare chissà cosa. E con lui restò per un anno, finché non si rese conto di provare qualcosa, e l'ansia tornò feroce. Stava poi facendo qualcosa di non esattamente giusto, perché se prima aveva usato la scusa del "lo sto aiutando a cacciare" era evidente che le cose non stavano esattamente così. Impacchettò tutto in fretta e furia, prese un nuovo volo, e fu di ritorno. Avrebbe sepolto la storia di Jean-Luc in fondo, e nessuno avrebbe mai scoperto niente.
    RIVER Tornò alla sua vita, stavolta decisa a darle l'impronta che lei voleva, pur seguendo le tradizioni di famiglia. Ricominciò da capo con il Brakebills, iscrivendosi a Paleontologia. E nell'impacchettare di nuovo la sua roba verso l'università, trovò tutti i suoi libri arcani, molti non esattamente facili da trovare. E fu così che ripensò a River. Era un viaggiatore temporale, l'aveva conosciuto quando non aveva neanche ventun'anni, poi l'aveva cercato nella storia con una curiosità che lasciava il tempo che trovava. Ma fra i suoi libri ce n'erano alcuni che avevano reperito i suoi genitori, e che per il volere del caso erano arrivati fino a lei. Era stato lui ad aiutarla a trovare materiale sulle Antiopi, e all'improvviso pensò che forse avrebbe potuto riportarle metaforicamente in vita. Mentre quindi continuava con la sua carriera universitaria, cominciò a cercare River più spesso. Aveva un diario su cui scriveva i suoi appuntamenti, un diario che poi un River del futuro avrebbe trovato, e si sarebbe organizzato per tornare indietro nel tempo e rivederla quando stabilito.
    WENDIGO Quando fu aggredita da un wendigo e capì quanto maledettamente pericoloso fosse stare là fuori, visto che, anche se mai lo avrebbe ammesso, senza Morgan Crain sarebbe probabilmente morta, si rimboccò le maniche e creò la sua versione delle Antiopi. River la riportò indietro nel tempo, quando loro ancora esistevano, in modo che potessero addestrarla ai loro usi e costumi che riportò nel futuro.
    E a quel punto, senza che se ne accorgesse, la seconda luna cominciò ad avere i primi boccioli in fiore.
    —historia—


    Edited by tippete - 28/4/2024, 18:27
     
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