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.©Park'in Fest27.Lo bacio ancora, con tutta la cazzo di forza che mi resta. Che un po' siamo qui, nascosti in bella vista. Nella penombra dietro il tour bus. Non posso portarlo dentro, altrimenti cazzo se lo farei, perché non conosco un modo diverso per dirgli che mi mancherà come l'aria, che non sia dimostrarlo privandolo della stessa. Non so neanche più dove cazzo metto le mani, perché ogni strato di pelle è mio, ed è come se io dovessi di nuovo imprimerci un sigillo, un cazzo di segnale lampeggiante che prometta vendetta per chiunque lo sfiori. Che ho paura, ancora, nonostante tutto, che Slater quel tempo che ha promesso non me lo dia, che io abbia un fottuto timer di nuovo sopra la testa. Allora il cuore spinge mille battiti ed io so solo chiudere gli occhi e premere il corpo di Chrys contro il mio, che voglio sentirlo in tutti gli spigoli che ha. Così da capire subito, quando lo rivedrò, se sta smettendo di mangiare e si sta ossessionando. Cazzo lo so che è malato quanto me, ed è forse la ragione che mi spinge un sorriso dolce: solo per lui. La mia fottuta eccezione, la mia cazzo di falena. Mio, in ogni caso. Mio e basta. «Dovrei andare... » Fottuto senso del dovere.
Però lo uso solo per respirare, riprendere le mani lungo il volto, allontanarlo appena per poterlo guardare anche se ne vedo solo gli occhi che brillano della mia stessa tristezza. «Cazzo se mi mancherai» lo dico a denti stretti, anche se questo significa fare ancora un'ultima cosa per lui. Se non fosse che mi è impellente anche questo dannato bacio che di nuovo gli rubo per secondi che lasciano scavare le lingue, che andrei in basso con le dita se non sapessi che il tempo è agli sgoccioli. Tutto pur di non pensare a prima ,a Slater, ad Alice, a loro due da soli. Perfino a quello stronzo di Ray.
Non so dopo quanto decido di scostarmi, gli sorrido premendogli un dito sulle labbra per intimargli di trattenere i suoi cazzo di gemiti e qualsiasi lamento, perché stanno caricando la batteria e questo significa che manca pochissimo alla partenza. Lo trascino in un angolo ancora più scuro, tra due ruote grandi quanto noi.
«Manca qualcosa» sono serio, anche se sorrido. Non vorrei capisse subito dove voglio arrivare, ma cazzo non ho tempo neanche per tirarmela quando ne avrei tutto il diritto. «Proprio qui» gli prendo una mano, la sollevo, le dita sono vuote, ma non restano così a lungo. «Vedi?» Chiudo la mano nella mia, solo il tempo di richiamare l'oggetto dei miei cazzo di pensieri dell'ultimo mese. Perché sono un possessivo egoista del cazzo, ma spero gli piaccia. E' un diamante nero. Ed è vero. «Così non dimentichi..»
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+1 .©CHRISANTHEMUM SINISTER – MORDIN - MAGO NERO – ASPERGER - P. SPIRITICO - TANATOESTETA - TANATOPRATTORE - ASSASSINO - DRAGQUEEN - BISESSUALEcentral park26.Credo che questo non sia fingere che le cose vanno bene nonostante tutto: Io non so scrollarmi di dosso la faccia che ha fatto poco prima. Non so pensare che basteranno questi baci a farci cancellar ogni cosa. Non questa almeno, che continua a pesarmi sulle spalle come un fottuto macigno. E lui lo sa, sa bene come funziono: Come ricambiare questi baci non sia altro che un palliativo. Perché le cose domani resteranno una merda e forse riusciranno persino a peggiorare. Ma sta di fatto che ora non posso andarmene da qui. Non è qualcosa che so affrontare senza prima lasciarmi andare un pochino e rischiare così di affogarci nel mezzo. Allora non aggiungo altro se non un bacio ad un altro. Incollandocelo sopra come fosse del semplice decupage. E me lo stringo contro con la medesima forza che ci impiega lui. Che non deve andare anche se deve e questa distanza so bene come si rivelerà essere un problema per Alice. Per noi, soprattutto ora che Slater si è fatto così vicino da macchiare la nostra vita perfetta. Ed io non so com'è che ci si comporta da adesso in poi: Non so nemmeno se riuscirò a prendermi cura di Alice come dovrei e se lui mi ha davvero già perdonato per ciò che è successo poche ore fa. Anche se la bambina a conti fatti poi sta bene. Sta bene come sempre.
Non so un cazzo e questi baci sono maledetti, perché finiscono per tenermi lontano da ogni altra cosa importante. Mi fanno sentire stupido. ''Già, dovresti.'' Ma non lo vorrei, cazzo. Non vorrei saperlo triste dall'altra parte del mondo. Non vorrei saperlo spaventato per qualcosa che non sa competergli totalmente. Vorrei esser per lui una cazzo di sicurezza in questa landa sconsolata. La convinzione che le cose miglioreranno sempre e che lui no, non deve preoccuparsene. Il problema è che il primo ad averne una fottuta paura, alla fine dei conti, forse sono solo che io.
So bene persino come non riusciremo a separarci facilmente: Che appena sarà via forse gli manderò un messaggio o due. Gli dirò che Alice sta dormendo serena nel suo letto e che io ho deciso di restare a dormire con lei. Gli scriverò che mi mancherà perché adesso non glielo so dire. Non so sciogliere dei muscoli che restano ben tesi. Non riesco a convincermi che questo potrebbe addolcire ciò che è successo poco fa. Ma non possiamo parlarne ora: Non è un discorso che possiamo affrontare qui sotto. ''Cosa...'' Lo seguo mantenendo sempre un occhio laddove abbiamo lasciato la bambina, che non possiamo perdercela di nuovo per dei baci sì, fantastici, ma adesso fuori tempo. Scoordinati.
Mi lascio afferrare le mani. A volte sembra come se lui sapesse far quei trucchi di magia che i babbani si studiano per anni ed anni. Quelli dove dal cilindro tiri fuori un coniglio ancora vivo. ''Oh...cazzo.'' E no che non ci avrei mai pensato a ricevere un anello da parte sua. Non oggi almeno, che è la giornata peggiore per qualsiasi cosa. Lo guardo avvilupparsi lungo l'anulare e sorriso, stupidamente, che non so proprio com'è che si risponda a queste cose. ''Lo sai che è da donna, sì?'' Ma gli occhi si imperlano subito. Mi sento una ragazzina di quindici anni, cazzo.. -
+1 .©Park'in Fest27.Oh cazzo. Dio, non penso esista reazione più bella. Tanto che rido. Lo faccio piano, perché devo comunque evitare che vengano a chiamarmi. Il tempo è un fottuto bastardo e se fosse andato come avevo pianificato, beh, avrei avuto più minuti per godermi le sue reazioni. Ora invece so solo, d'istinto, che ne parleremo anche mentre sarò in viaggio. Un modo come un altro, un po' meno meschino, per tenermi occupato mentre non dormo neanche mezz'ora.
Ho detto che rido, e lo faccio prima sorridendo, poi portandogli le mani ai fianchi; voglio ancora tenerlo un po' vicino mentre esplora i riflessi di quel cazzo di diamante. Mi ci sono incantato anche io, per questo l'ho preso, perché tra tanti mi ha colpito al limite delle speranze. Non gli dico che gli ho rubato uno degli anelli di scena per essere sicuro della misura, ma ovviamente l'ho fatto. Tutto per lui. Per questo.
«Sì» lo dico che è un sorriso spontaneo, per un secondo mi dimentico quello che abbiamo sopportato fino a poco fa. Fino a prima di questi baci che forzo perché a forza voglio ricordarli tutti. Ogni volta che ha scelto di tenersi incollato a me per non pensare. Quanto cazzo siamo uguali in questo. Però si, so che è un anello da donna, anche se a dirla tutta non mi sono fermato alle etichette, ho solo pensato a cosa potesse piacergli. Che in fondo io non gli sto chiedendo niente, non devo fare lo sforzo che ha fatto lui per trovare parole che mi convincano di qualcosa. Mi sembrava solo fottutamente giusto che avesse un punto per ricordarsi di più che cosa stiamo per promettere. O forse, una parte più stronza di me, vuole che capisca che è ancora in tempo per tirare il freno e mettersi in salvo. Sì, anche se Slater l'ha già visto e sì, anche se sarebbe straziante e non voglio accada.E visto che nella mai testa c'è troppa merda, tolgo tutto di mezzo, tutto tranne Chrys. Lo cristallizzo davanti a me, come se dovessi ricordarlo sempre così, con gli occhi un po' lucidi e un cenno di sorpresa. Stavolta una bella.
«Ti piace?» mi si annoda in gola anche se è un sospiro che trascino insieme al passo che mi avvicina. Potrà rigirarselo tra le dita per mesi, ora deve tornare a concentrarsi su di me, sul modo in cui vorrei baciarlo ancora, continuamente.. -
+1 .©CHRISANTHEMUM SINISTER – MORDIN - MAGO NERO – ASPERGER - P. SPIRITICO - TANATOESTETA - TANATOPRATTORE - ASSASSINO - DRAGQUEEN - BISESSUALEcentral park26.''Sì.'' Ma è una risposta che scivola così, senza alcun preavviso. Non mi si annoda in gola, non rimane incastrata nei denti come fosse mossa dalla titubanza. Fuoriesce, scivola via come saliva lungo la lingua. Lungo le nostre, che si fondo piano e lo fanno cercando di non attirare l'attenzione di nessuno. Che non è qualcosa che possiamo permetterci, non ora poi. Non dopo tutto questo correre dietro a qualcosa che puntualmente finisce per scivolarci dalle mani. L'unica cosa diversa, adesso, è che questo anello non andrà mai via. Lo continuo ad osservare con la consapevolezza che non saprei toglierlo nemmeno per andare sotto la doccia e non perché è da donna e quindi potrebbe stringermi la carne. Perché me lo ha regalato lui. Lo ha scelto lui per me secondo quelli che forse credeva fossero i miei gusti e lo amo. Lo amo con tutto me stesso. Con tutto il materialismo che potrei ostentare nei confronti di un oggetto così piccolo.
Allora Sì, Sì qualsiasi cosa. Che mi piace, che lo sposo, che lo aspetto e che mi prenderò cura di Alice. Sì a qualsiasi cosa possa volermi chiedere, perché tanto ho già dimenticato la domanda principale. Non c'è altro su cui so concentrarmi se non sul tono della sua voce. Potrebbe offendermi ed io mi sentirei comunque in pace adesso. Titubante, timoroso per Alice, ma in pace perché di fronte a lui.
''Mi piaci tanto.'' Ed esce così, come se fosse quella la risposta alla sua domanda. Come se ciò non mi spingesse a tirar su gli angoli delle labbra un sorriso che mi spacca gli zigomi. Che mi fa sparire gli occhi dietro alle ciglia. In fessure così piccole da sembrare squarci profondi solo all'interno. E non ho voglia di pensare che ho solo qualche secondo prima di dovergli dire ''arrivederci''. Vorrei che il tempo si potesse fermare per un momento a questo istante qui. Che non ci sia la presenza di Alice a far pressione sulle nostre scelte e che non esista nulla di cui aver timore. Perché andrà tutto bene, alla fine, lo fa sempre. In un modo o nell'altro. Lo circondo con le braccia e me lo stringo contro.
''Lo so che non dovrebbe suonare così bene ma...'' Deglutisco, prendo fiato e deglutisco di nuovo. ''Fa buon viaggio, ok?''. -
+1 .©Park'in Fest27.Si. E non mi serve altro, anche se in fondo cazzo io già lo so. Eppure se tutte le volte mi dico che lo conosco, questo non mi impedisce di godere del modo in cui risponde alle mie mosse. Che sia un sorriso, una mano che scende o risale, non è mai scontato. Ed è la cazzo di ragione per cui non so smettere, è una droga. Ma non voglio nessun rehab per noi.
A volte è così infantile da battermi contro le tempie, ma solo perché io non ho mai avuto il tempo di essere un bambino, e quando lui ci si trasforma - anche per pochi secondi - punta dritto al mio angolo cieco. Quello che so che da qualche parte fa sempre male. Ed allora che cazzo posso farci? Niente, solo amarlo per quello che è, per quello che voglio. «Non mi dire..»
Mi fingo quasi stupito del modo in cui dice che gli piaccio, che direi insomma non è neanche una battuta di quelle tra noi, è solo così e basta.
Ma poi, poi i secondi diventano lenti, non so per volere di cosa, ma mi fisso su quei dettagli che voglio imprimermi in testa, che so essere debole solo ora, per l'ultima volta e perché ci siamo noi due ed Alice non guarda. Lascia che siano più gli occhi a parlare, fissandosi nei suoi come se mi ci volessi scavare una cazzo di tana dentro, così da lasciarci una scheggia di me, qualcuno che possa proteggerli anche se non ci sono e sono distante nel momento sbagliato. Il mio è sempre un tempismo del cazzo. Ovunque, non dovrei neanche stupirmi, neanche tenerla la malinconia che si incastra trai denti.
Lo so tenere stretto questo abbraccio, molto più intimo, molto più mio. Suona come qualcosa che non vorrei sentire. Lo penso, ma non glielo dico, al contrario mi faccio spazio, un po' di più. Che delle parole mi importa poco, per alcuni secondi voglio che sia un cazzo di film muto. Che devo averlo ancora una volta.
Non mi guardo neanche più indietro, perché non c'è tempo, posso solo spingermi nell'ultimo slancio che mi vede tenerlo stretto con un braccio che gli circonda la vita e me lo preme contro, ed è un cazzo di bacio che a me fa tremare anche le gambe. Forse perché è di fretta, forse perché mi mancherà. E dura poco, pochissimo, al punto che mi sento ringhiare nel farmi indietro e dargli spazio, darci spazio. Non vorrei neanche schiarirmi la voce per paura che il suo fottuto sapore vada via dalle labbra.
«E tu resta al sicuro Chrys» so che è una supplica, che un po' suona come la minaccia del "non fare stronzate perché non sei una persona che sono disposto a perdere ora". E' una cazzo di premura, una a modo mio. «Ok?»
Edited by nocturnæ - 4/10/2021, 17:29.
