[Imprevisto] 4 Luglio

Scadenza: 30 Luglio

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    È il 4 Luglio, i festeggiamenti sono in corso, sono circa le 21:20 e i fuochi d'artificio sono appena iniziati. I fuochi d'artificio infatti iniziano intorno alle 21:15-21:30 sull'East River, nei pressi di Midtown Manhattan. Lo spettacolo può essere ammirato al meglio da Long Island City, Greenpoint a Brooklyn o da Midtown Manhattan tra la 14th Street e la 50th Street. Tuttavia, ci sono 3 milioni di persone ad assistere, alcune sono già arrivate dalle 11:00 per assicurarsi un ottimo posto.
    Voi siete a Midtown Manhattan.
    Nella folla A (Cassian Whitehill) e B (Ren Crawley Mirel) si accorgono che un bambino di poco più di 3 anni è fermo e immobile nella strada, si guarda intorno preoccupato e sta piangendo, ha perso di vista la mamma. C (Emmanuel Eloi) è poco distante ma non nota il bambino, è più che altro molto preso da un gruppo di topi che probabilmente agitati dalle vibrazioni e dai suoni dei fuochi d'artificio si sono messi a correre sul marciapiede, la gente urla spaventata e si sposta ma una signora è stata morsa.


    nith85 Stanfa Nevermore.
     
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    Giorgio III è un rosicone.
    Ma proprio un rosicone numero uno.
    Ha passato la notte a tormentarlo disperato e dilaniato dal ricordo di quanto stava per avvenire di lì a breve. Che vuoi che sarà perdere una costellazioni di colonie che nel giro di un centinaio d'anni diventeranno una delle prime superpotenze mondiali.
    In realtà, se si vuole essere pignoli il fattaccio era già accaduto da qualche giorno, il 4 Luglio è il giorno in cui la dichiarazione è stata esposta al pubblico e quindi si è deciso di festeggiare quel giorno. Quindi perchè Giorgio deve scartavetrare ogni possibile manifestazione proprio oggi e non ha ancora trovato pace? Che poi, siamo proprio sicuri che questo spirito sia veramente Giorgio III e non un qualsiasi mitomane pazzo?
    In ogni caso il problema di Giorgignõ, oramai sono amici e lo chiama così, è quel suo accento così British da essere fastidioso e tagliente come una stilettata nei timpani, il che rende le sue petulazioni ancora più strazianti, un'artigliata lenta, gustosa ed avendo un tono così piatto e monocorde, non sai nemmeno quando aspettarti la fine.
    Insomma, si è depresso. E già era depresso per l'affitto pagato per i negozi che ha preso in affitto; un'impresa fallimentare che sta cercando di tenere impiedi tra truffa ed una truffa.
    Ti prego Gignõ, dammi tregua
    Rovinargli anche il caffè è qualosa di veramente crudele che non pensa di meritarselo in questa afosa giornata. Deve concentrarsi sull'obiettivo e visto il gran numero di polli sparsi per la città, questo è il momento giusto per portare a casa qualche spicciolo in più. Son giorni che prepara talismani, pseudosouvenir, piccoli incantesimi intrecciati con le rune per ricreare stupendi fuochi artificiali come quelli di questa sera. Ma che ne sanno questi, con la carovana un giorno si fermò in una cittadina al confine con il messico, la bomba su Hiroshima a confronto era una pochezza. Ma questi americani si pensano megalomani.
    Ecco, tieni, shò, ti regalo una delle isole vergini così smetti di frignare
    Gli tira contro un fazzoletto su cui ha scritto un finto contratto di vendita. Così Giorgignõ si placa soddisfatto elucubrando l'invasione della Kamchatka. No, forse non è proprio Giorgio III.

    Qualche ora dopo
    Afflitto, sconsolato e sudato, si aggira per le strade di Midtown Manhattan. Le sue visioni gli avevano detto che sarebbe stata una debacle, ma ha sperato che nel mezzo di quei 3 milioni di persone ci fosse qualche pollo da spennare, qualche devoto alla Nera Signora, qualche innamorato, qualche gattaro, qualche stupido, insomma, la sua tipica platea di clienti. Invece no. Sono tutti troppo "Made in USA" o ubriachi per pensare alle cianfrusaglie che vende o alle storie che racconta. Un fallimento su tutta la linea. E pensare che si è anche vestito bene per l'occasione, un pantalone scuro, una camicia chiara con le maniche girate più e più volte sugli avambracci su cui porta incisa una trama di incantesimi e patti stretti con gli spiriti, primo tra tutti Mictla che scontroso continua ad aleggiare sperando nella dipartita di qualche passante sotto la calca infernale e sudata. Attaccato alla cintola un palloncino giallo dove svetta il nome del suo negozio, ne ha diversi e li sta distribuendo in giro. Regala ad una bimba l'ultimo.
    Soddisfatto o rimborsato! Basta mettersi questo piccolo cristallo qui, proprio nell'orecchio, e sentirà un refrigerio istantaneo, meglio del vento più fresco!
    Istrada una trattativa per qualche minuto, patteggia, tira-molla, recupera qualche bigliettone e regala al pollo una pallina di sapone alla vaniglia che sarà sicuramente utile per lavare i grossi peli scuri che sputano dalle orecchie a sventola della vittima.
    Si dilegua rapido zigzagando tra la folla, come un ladro furtivo che si lascia guidare dalle ombre che creano i fuochi che continuano ad esplodere a mezz'aria. La sua è una truffa sottile, ma questo potrebbe essere un momento buono per mettere da parte l'etica e darsi all'antica arte del borseggio.
    Lo sguardo dello stregone, comunque, viene calamitato da una famiglia di topini che salta oltre un paio di havaianas di wonder-woman, evita una cascata di birra e poi come Mamma Peste vorrebbe, richiama a sè il resto del branco in fuga. Una scena molto divertente per chi si interessa poco ai fuochi e più questi dettagli.
    Ma ancora più divertente e golosa è l'occasione innescato dall'urlo che si fonde all'esplosione dei fuochi. Una turista texana, o giù di lì, con un top troppo stretto, occhiali da sole troppo scuri e tacchi troppo alti, si dimena al suolo come una foca spiaggiata indicando la caviglia sanguinante. Santo topino, dovrà regalargli una groviera.
    Largo! Largo!
    Allarga le braccia per farsi strada, ma quello è solo il battito d'ali di un avvoltoio che si avvicina alla carcassa da spolpare. E qui abbiamo veramente molta polpa.
    Emmanuel Eloi Hebert, Dr. Emmanuel Eloi Hebert, per servirla Signora!
    Fa un inchino mentre rapido si china per avvicinarsi alla preda ed alla sua sanguinante ferita.
    Un gravissimo morso di Apodemus sylvaticus
    Annuisce grave e solenne nel suo dispensare cazzate. Erano ratti, non topi, ma questi sono dettagli.
    Sospira. Pausa scenica. Luci che brillano nel cielo solo per lui. Sospira ancora.
    Un morso molto pericoloso.
    Primo atto: tragedia.


    Emmanuel Eloi Hebert

    35 anni ◆ Veggente ◆ Hoodoo ◆ Santa Muerte
     
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    Ren Crawley Mirel
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    Il 4 luglio, la Festa dell'Indipendenza, è una delle ricorrenze più importanti per gli americani. Tutti sembrano eccitati e carichi di patriottismo, pronti a festeggiare e a celebrare la nascita di questa grande nazione. Eppure, devo ammettere che per me la prospettiva è un po' diversa. Sì, sono americano, ma non posso dire di essere quel tipo di patriota sfegatato che sventola bandiere e canta inni nazionali. La verità è che la politica e il sistema in generale mi hanno deluso più di una volta, e mi sento spesso distante da quel senso di appartenenza che molte persone sembrano provare soprattutto in questa giornata. Tuttavia, non posso negare che in giornate come questa a New Yorl si crea un'atmosfera unica, una sorta di magia che si diffonde nell'aria. È come se ogni quartiere si trasformasse in una grande sala da festa, con fuochi d'artificio, grigliate, e la compagnia di amici e familiari. La gente si unisce, si abbraccia, si scambia sorrisi e auguri. È un'occasione per mettere da parte le differenze e celebrare ciò che ci rende tutti americani. Forse è proprio questo l'aspetto che mi affascina di più del 4 luglio: non importa quanto possiamo essere divisi in altre circostanze, in questo giorno speciale ci ritroviamo tutti insieme, legati da una storia comune. È un momento di unione, di comunione di intenti, anche se solo per poche ore. Poi possiamo tornare a fotterci tutti l'uno con l'altro liberamente.
    Quel giorno il locale notturno che gestisco era chiuso, i vari eventi organizzati per quella giornata catalizzavano l'attenzione di turisti e clienti abituali, per cui era davvero inutile e controproducente aprire i battenti. Come ogni anno, avevo deciso di andare a Midtown per assistere ai fuochi d'artificio ma prima di recarmi alla manifestazione, decido di prendermi un momento di libertà. Lì, nel garage del locale, si trova la Maserati di Grace, l'unica donna che ancora riesce a influenzare la mia vita, nonostante la nostra relazione sentimentale sia terminata già da qualche anno. Chi è Grace? Grace è una stronza la vera proprietaria del locale, una donna talmente magnetica che riesce tutt'ora a tenermi sotto scacco. Ma tornando a noi, non sono un grande amante delle auto, preferisco la libertà delle due ruote, ma quella Maserati è un vero e proprio sogno, l'auto che ogni uomo desidererebbe. Apro la portiera con cautela, ammirando l'interno lussuoso e raffinato. Le mie mani si avvolgono intorno al volante, sentendo la pelle morbida sotto le dita. Avvio il motore, il suono possente si diffonde nell'aria, facendomi sentire vivo e potente. Esco dal garage e la strada si apre davanti a me come un invito irresistibile. Mentre percorro le strade fuori New York, sento il vento che accarezza il mio viso e l'adrenalina che scorre nelle mie vene. La Maserati risponde al mio tocco, è un'esperienza unica, un momento di pura libertà. Ogni curva è un invito a spingermi oltre i limiti, a sentire la potenza del motore sotto di me. Ma, come spesso accade quando si cerca l'estremo, il destino decide di giocarmi un brutto scherzo. Nel momento in cui rientro nel garage, la mia mente è ancora cullata dalla velocità e dalla sensazione di onnipotenza. Commetto un errore, un semplice errore di valutazione. La manovra non è precisa e il paraurti della Maserati sbatte contro un pilastro. Il rumore metallico e il brivido che attraversa la mia spina dorsale mi riportano bruscamente alla realtà. Esco dall'auto e osservo il danno causato, il paraurti ammaccato e graffiato. Un senso di frustrazione e rabbia si insinua dentro di me. Mi passo una mano tra i capelli, cercando di mantenere la calma. Sono un coglione. So che dovrò affrontare le conseguenze delle mie azioni e che sarà necessario riparare il danno, fare i conti con Grace e affrontare la mia incapacità di gestire adeguatamente quella situazione ma chi dice che devo farlo proprio oggi?
    Recupero la mia moto e percorro la Lexington Avenue per recarmi a Midtown, dove assisterò allo spettacolo dei fuochi d'artificio. Parcheggio in una strada secondaria e immediatamente mi ritrovo immerso nelle festività del 4 luglio nel cuore di Midtown. L'atmosfera è elettrica, con il suono degli applausi e delle risate che riempiono l'aria. Mentre l'orologio segna le 21:20, i primi fuochi d'artificio illuminano il cielo notturno, dipingendolo con un caleidoscopio di colori. Lo spettacolo è veramente affascinante, catturando l'attenzione della folla imponente che si è radunata lungo l'East River.
    In mezzo al mare di persone, noto improvvisamente una confusione nelle vicinanze. I miei occhi si fissano su un bambino piccolo, di poco più di tre anni, visibilmente solo e confuso in mezzo alla strada. Il suo viso solcato dalle lacrime riflette la paura e la disperazione mentre si guarda ansiosamente intorno, cercando sua madre. Mi rendo conto che probabilmente si è separato da lei nel trambusto della folla. Senza esitazione, mi faccio strada verso il bambino. Schivando la folla, arrivo al suo fianco, accovacciandomi alla sua altezza. Ehi campione! Gli dico con voce dolce, cercando di placare la sua angoscia. Sei qui con la tua mamma? Il bambino smette di piangere per un attimo e annuisce, i suoi grandi occhi ancora colmi di preoccupazione. Guardo intorno, scrutando l'area alla ricerca di segnale qualsiasi che indichi la posizione della madre, ma il mare di persone rende difficile individuarla tra la folla. Tranquillo, adesso la cerchiamo insieme, ok? Deciso a riunirli, prendo la mano del bambino, cercando di offrirgli una sensazione di sicurezza e rassicurazione. Più in là una piccola folla si accalca attorno a una signora, non comprendo cosa sta accadendo ma è evidente che questa cazzo di giornata non è per niente come me l'ero immaginata.
    code role © Akicch; NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
     
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    Imbrogliare è un'arte.
    E come tutte le arti ha bisogno di una predisposizione personale, devi essere dotato, e poi devi studiare, devi applicarti alla materia ed in particolar modo devi dedicarti alla pratica, con la dedizione di una madre amorevole verso un figlio che cresce.
    Così oggi potrai raggirare il tuo compagno di banco ed un giorno, invece, potrai fingerti un medico in grado di salvare una vita.
    Ora, il miglior imbroglio parte sempre da un substrato di verità, altrimenti è tutto troppo artificiale. Ed Emmanuel è veramente un dottore, un doctor root, ma questo è un dettaglio che non c'è bisogno di esplicare ulteriormente. Inoltre, per quanto non sia un veterinario fatto e finito, ha sempre curato tutti gli animali della carovana errante, e Tià Laura gli ha insegnato i ridumenti della magia shamanica animale, di come rendere feconda una pecora o capire quando mungere una vacca o ancora come addestrare un piccione viaggiatore o privarlo dei vermi intestinali. Insomma, qualche infarinatura la ha.
    E questo rende ancor più credibile la sua danza vorace ed attenta mentre si aggira intorno la sua vittima distesa al suolo. Allarga le braccia a voler disegnare un cerchio di sicurezza oltre il quale nessuno può avvicinarsi, nessuno deve avvicinarsi o potrebbe morire. La gravità del suo sguardo è tagliente, il più potente degli incantesimi si intreccia ad ogni suo movimento, un muro impalpabile ma invalicabile che continua a far allontanare i presenti. Che fa allontanare chi potrebbe mettergli i bastoni tra le ruote. Sia mai che giunga un medico vero. Tutti devono capire che c'è lui, che sta risolvendo la situazione e non c'è bisogno di altro, in particolar modo di altre lingue a complicargli la narrazione.
    Schiocca infatti una stilettata con le iridi castane alla volta di una ragazza biondina, una sedicente infermiera che continua a blaterare qualcosa del tipo "è solo un taglietto superficiale". E' tentanto di chiedere a Mictla di sfamare la sua sete di morte, ma per fortuna una concatenazione di fuochi artificiali che disegnano la bandiera stelle e strisce nel cielo è sufficiente a cattuare l'attenzione di buona parte dei presenti.
    Continua la sua ispezione tragica, condendno il tutto con una serie di mugugni e sospiri. La povera texana intanto si dimena al suolo sempre più simile ad un wrustel che rosola sull'asfalto caldo della prima sera.
    Shhh Shhh ferma mia cara
    Recupera un fazzoletto bianco dal taschino con cui comincia piano piano a tamponare la ferita per rimuovere il sangue in eccesso e snudare finalmente la banalissima ferita che il ratto le ha inferto.
    Come pensavo, proprio il morso di un Apodemus sylvaticus
    La signora si irrigidisce, per il dolore e la suggestione. La tragedia ha creato il giusto substrato su cui continuare la sua pantomima. La texana continua a blaterare che ha perso qualcosa (spera non la borsa con i soldi, forse più che altro una persona, un figlio, un nipote, un'amica?), ma il suo interesse scema per queste quisquiglie.
    Piper, devi stare tranquilla
    La chiama per nome schioccando le dita un paio di volte per recuperare un briciolo di attenzione tra i vari frignamenti.
    Devi stare molto tranquilla altrimenti non potrò aiutarti. Vedi il morso qui? Lo vedi?
    Punta il dito con il fazzoletto sporco di sangue e le mostra i due micro-fori, già non più sanguinanti. Ma quello che le indica, poi, è un sottile reticolo rosso-violaceo che si dirama dal morso. In realtà si tratta di banali vene varicose, uno stagno linfatico dovuto all'eccessiva adipe, presente anche sulla gamba sana, ma che ora lo Stregone cavalca per spillare qualche soldo o devozione in più.
    E' un segno panniculite infettiva trasversa, vuol dire che il morso è infetto e la tossina si sta propagando....molto molto velocemente. Dobbiamo agire immediatamente o rischiamo di perdere la gamba!
    Sguardo spiritato che gira tra i presenti. Richiama una ola di singulti e disperazione. La sua personale orchestra che si scuote come frassini al vento illuminati dalla luce pirotecnica più brillante.
    Piper, ora devi seguirmi, non pensare a ciò che hai perso, devi concentrarti sulla tua gamba. Tu, tu, vieni a darmi una mano
    Inginocchiato si allunga verso l'infermiera e le chiede di dargli le spalle e stringere le mani di Piper. I nemici vanno trasformati in alleati improvvisati. Ora anche l'infermiera ha i suoi due minuti di gloria, una storia da raccontare e non baderà al fatto che la panniculite infettiva trasversa non esiste in nessun manuale di medicina.
    Piper conta per me da uno a dieci. Quando arriverai a cinque sentirai un bruciore ma è fondamentale che tu non ti muova e che continui a contare fino a dieci. Mi hai capito? E' ESSENZIALE! Fallo per me, Piper, forza.
    Ci mette anima e corpo nella recitazione.
    Dai Piper, forza, UNO.
    La invita a cominciare insieme, mentre recupera dalla tasca un santino della Santa Muerte piena di rhum invecchiato. Bagna il fazzoletto con il liquido come se si trattasse del miglior elisir del mondo.
    TRE, sei bravissima Piper. Al cinque sentirai bruciare, ma quando arriverai ai dieci tutto sarà finito e la sua gamba sarà salva. QUATTRO.
    Ah, che si deve fare per sopravvivere.
    CINQUE
    Ed il rhum viene strofinato sulla ferita con veemenza e soddisfazione. Una piccola rivincita personale. E meno male che la deflagrazione dei fuochi attutisce il pianto.

    Emmanuel Eloi Hebert

    35 anni ◆ Veggente ◆ Hoodoo ◆ Santa Muerte


    Edited by Stanfa - 29/7/2023, 10:08
     
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    La sua pantomima continua con attaccamento al ruolo ed alla finzione. Per fortuna che le deflagrazioni continue dei fuochi d'artificio continua ad illuminare il cielo ed ad ammansire le urla della ragazza. Aver coinvolto la scettica infermiere è stata una scelta geniale, perchè anche lei ora è molto addentro a questa sceneggiata e continua a tamponare la fronte della povera Piper che si ritrova ora a strepitare perchè l'alcol continua a bruciare il piccolo morso di topo. Tutta la sceneggiata è funzionale ad amplificare la scena, rendere tutto più reale e credibile. Anche se il dolore è trascurabile, tutto diventa amplificato perchè tutti pensano che debba andare così.
    E così è.
    SETTE
    Sta perdendo un po' di verve teatrale, ma sa benissimo che non può continuare a tirare troppo la corda o tutto potrebbe lacerarsi e lo sfondo beffardo della sua recita potrebbe cadere in mille pezzi. Basta un medico o qualcuno più orientato o meno suggestionabile che tutto il suo castello di carte potrebbe cadere. Ad occhio i fuochi continueranno ancora per qualche tempo e sono la copertura perfetta. Tutti con il naso in alto troppo presi per badare alle meschinerie che avvengono in terra.
    Abbiamo finito. Dieci. Sei stata bravissima!
    Trilla gioiso e sorridente verso la sua paziente, fingendo anche una certa fatica per lo sforzo fatto. Lascia il fazzoletto adagiato sulla ferita senza toccarla, ispezionando la zona circostante. Sa cosa aspettarsi, in realtà lo sa anche la bisnonna che ti consiglia di bere una spremuta di limone al mattino per avere più energie. E' qualcosa che potrebbe sapere chiunque, ma nel gioco di fumo ed ombre, ora tutto sembra più inaspettato.
    Se la procedura è andata a buon fine, ora vedrai un grande rossore intorno la zona trattata. Potrebbe bruciare nacora per qualche ora, ma andrà tutto bene.
    Prende i lembi del fazzoletto, calamita lo sguardo su quanto sta per fare, funanbolico mago che si dedica al suo abracadabra. Ed ecco che solleva il sipario. Tripudio di fuochi d'artificio per la sua chiazza rossa generata dall'irritazione alcolica e dalla frizione prolungata. Tutti potevano aspettarselo, ma lui ha infinocchiato tutti sfruttando l'occasione. Applausi. Sospiri. Lacrime di gioia.
    La gamba è salva
    Sentenzia alzandosi prendendosi un po' di gloria immeritata.
    Stasera dovrai applicare dell'argilla bianca e fasciare con del lino bianco. Se vuoi domani vorrei rivedere la ferita per esser sicuro che tutto sia andato bene.
    Allunga un bigliettino del Flying Roots mentre aiuta la rediviva Piper ad alzarsi dall'asfalto rovente. Domani la rivedrà e se non si purgherà da sola con qualche regalino monetario (cosa che solitamente fanno già in automatico) provvederà ad infinocchiarle qualsiasi tipo di unguento per il resto della vita.
    Oh, no, tranquilla, è stato un piacere. Ti aspetto domani, mi raccomando!
    Adieux.


    Emmanuel Eloi Hebert

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