Votes taken by ·Shy.

  1. .
    Vorrei uscire dal gruppo zombies, però senza riesumare nessun pg (ormai poverini hanno le ragnatelone attaccata addosso). Preferisco ripartire da zero, ma credo che comunque io debba segnalarvelo qua
  2. .
    Grazie a tutti!! ❤❤
    Rob quanto tempo!! Certo se ho dubbi ti chiedo.. Lara (tu puzzi) mi ha già accennato a qualcosa. Comunque intanto do un'occhiata per farmi un'idea più concreta di cosa sia cambiato.
    Bea mi ricordo di te, perché avevi il mio stesso nome ma con un nome diverso come utente e mi avevi confuso (anche perché ci vuole poco a confondermi, lo ammetto). A tutti gli altri grazie di nuovo per il benvenuto!! Datemi un pochino di tempo per orientarmi e giuro che vi lancio *letteralmente* il primo pg
  3. .
    Ehm ciao amici!! Faccio schifo con le presentazioni, figurarsi con le presentazioni 2.0.
    Non so chi si ricorderà di me (sono passati secoli dopotutto). Coomunque per tutti sono Bea, Beatrice all’anagrafe, ed ero un’utente più o meno 3 anni fa. Avevo Lamya e altri pg di cui non ricordo minimamente il nome. Attualmente sono una studentessa *vecchia* di infermieristica, mi spiace per tutti i pazienti che passeranno da me, e ho 25 anni (quasi 26.. oddio mi sento male a pensarci). Vivo in toscana, ma appena posso mi faccio una giratina a Roma, città che amo alla follia. Eee boh che dire. Non scrivo in un gdr da un sacco, quindi perdonatemi perché farò abbastanza schifino all’inizio. Non vedo l’ora di ruolare e intramare pg con tutti voi.
    Ok direi che vi ho già tediato abbastanza! Corro a mangiare che ho fame (cosa c’è di più bello che mangiare?!) ❤
  4. .
    · empatich · 22 years · half fairy · neutral good ·

    «
    Ehi » l'esclamazione improvvisa le uscì in modo istintivo dalle labbra, quando Amir spruzzando l'acqua bassa della sponda del fiume in tutte le direzioni. Senza pensarci la bionda portò la mano destra davanti al corpo, tentando di far leva sull'affinità che la collegava quell'elemento incorporeo per provare a fermare gli schizzi ed evitare così di far la fine di un piccolo pulcino bagnato. Ridendo avrebbe mosso le dita in direzione del fiume, facendo zampillare le piccole gocce d'acqua fino a farle tornare nel corso d'acqua, ovvero nella loro casa. Spostandosi verso il muso del cavallo. Abbassò lo sguardo, individuando un piccolo ciuffo d'erba che poteva essere adatto a diventare un piccolo spuntino per l'animale. Muovendo in piccoli gesti l'arto destro, cercò con la giusta concentrazione di far spostare l'erba dal terreno fino al palmo della mano. Se la manipolazione fosse avvenuta con successo, avrebbe teso il braccio per direzionare il pasto vegetale verso Amir, sorridendogli. « Ma che ti prende? » chiese all'equino, che Fee poteva intuire essere visibilmente nervoso. Non ebbe però bisogno di risposte. Subito dopo infatti, grazie al legame con la natura, tutto le fu sorprendentemente chiaro. Allerta. Ogni cosa in quello strano ed affascinante paesaggio sembrava gridare imminente pericolo. Anche Diana, il suo spirito guida che fin'ora aveva sempre mostrato pacatezza, sembrava irrequieta. Le chiare sopracciglia della mezza fata si aggrottarono, mentre volgeva di continuo lo sguardo attorno a se. « Forse sarebbe meglio spostarsi verso la steppa » mormorò agli altri due, in particolar modo al cerbiatto, che avrebbe dovuto aiutarla. Difficilmente, visto che neanche lei sapeva in cosa avrebbe dovuto darle una mano. A scappare da ciò che stava per arrivare forse? Il problema principale era che Felicity non avesse la più pallida idea di cosa si stagliava all'orizzonte. Portò l'anello con il catalizzatore in entrambe le mani, per lasciarlo poi nel palmo destro e portandoselo all'orecchio. « Gehor » esclamò, provando così a potenziare il suo udito, che sarebbe avvenuto solo se per qualche istante avrebbe sentito risuonare la voce della madre defunta. Socchiudendo le palpebre cercò di captare e distinguere ogni più piccolo rumore nel raggio di quanto le permettessero le sue orecchie. Passò poi ad osservare la pesante coltre di nubi preoccupata, tentando di vedere al di là delle nubi nel momento in cui qualcuno parlò. Il minuto corpo sobbalzò dallo spavento, facendo scattare il volto in tutte le direzioni. Ma non riuscì a vedere altro di ciò che già aveva visto. « Chi?.. chi sei? » pensò subito che sarebbe stato più opportuno chiedere cosa sei, sentendo i battiti del cuore accelerare. Non sapeva se quella presenza fosse là in amicizia o se potesse avere intenzione di far del male a lei e i suoi animali. Qualcosa dentro di lei le suggerì che era la prima la scelta più probabile. « Io sono Felicity. » si, si stava presentando a qualcosa che non riusciva a vedere. La gentilezza era un simbolo caratteristico del suo essere e non c'era niente che potesse far si che ciò venisse a mancare « e loro sono Diana e Amir » indicò gli animali vicino a lei, senza minimamente pensare a quanto potesse sembrare pazza se qualcuno l'avesse vista in quel momento « sai per caso come si può costruire la propria meta? O.. o almeno da dove iniziare.. » il tono di voce si andò via via abbassando, fino a diventare un accennato sussurro. Si sentiva totalmente smarrita in quegli attimi. Doveva ritrovare la giusta concentrazione se voleva essere pronta a ciò che stava arrivando e che sembrava ormai imminente.
    felicity daisy johnson

    «
    In a magical forest among the purple ice plants
    the queen fairy floats by inside a bubble and chants
    Come to me all fairy lights and play softly among your flutes"
    hundreds of fairies fly to her in a great multitude they swoop.
    Soft music from the fairies make the flowers start to sway
    bending low and high reaching for the sky they splay.
    The flowers bouncing each bubble with a fairy inside
    giving each a beautiful and peaceful joy ride.

    © .isabella.



    Skills(Azioni utilizzate nel post

    » Manipolazione Semplice
    Requisiti: 18
    Il mago è in grado di muovere l'elemento a lui più affine. Questo tipo di manipolazione elementare consente di spostare minimamente:
    una manifestazione elementale in movimento [massimo 50cm]
    una manipolazione elementale statica [massimo 1m]
    Tale spostamento può avvenire in un'unica direzione, senza cambiare traiettoria. La CD sarà inferiore per gli elementi a cui il mago è affine [Massimo 2]. (Due azioni. Una tenta con l'acqua e una con l'erba)

    » Nome: Potenziamento Uditvo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso dell'udito. (+2 all'udito del pg durante la lezione)
    Formula: "Gehor"
    Movimento: Stringere la pietra catalizzatore in entrambe le mani, passarla in quella dominante e portarla all'orecchio pronunciando la formula. Se l'incantesimo funziona lo studente sentirà una melodia a scelta provenire dalla pietra. (3 turni)

    » Cerca di distinguere i rumori intorno a lei

    » Prova a vedere oltre le nubi

    Bonus del PG/Bonus Razza

    » controllo elementale dell'erba: +5
    Sbloccata: Bonus ibrido

    » capacità di volare.
    Sbloccata: Bonus ibrido
    Le fate possono volare, ma non ad altezze esagerate in quanto le loro ali sono molto fragili.

    » debole all'elemento del ghiaccio. -5
    Sbloccata: Malus ibrido

    » ecoempatia
    Sbloccata: I lezione I anno Magia Bianca(Recupero)
    Requisiti: quarta lezione, CAPACITA' EMPATICHE, ELEMENTO ERBA
    Tipologia: Incantesimo di percezione delle emozioni
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è statoè manipolato dalla magia.
    Formula: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il tocco può aiutare in questi casi.
    Movimento: none

    » empatica:
    Sbloccata: caratteristica innata
    Mago che riesce a percepire le emozioni e le sensazioni altrui e che sviluppa uno stretto contatto emotivo con il mondo che lo circonda (perciò ne può essere influenzato sia positivamente che negativamente).

    » potenziamento Sensoriale Passivo - UDITO E OLFATTO
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento
    Descrizione: Lo studente riceve un potenziamento di +1 ad un senso a sua scelta. Questo potenziamento rimane di BG
    Formula: //
    Movimento: //

    » area di sensibilità animale
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Percezione
    Descrizione: Una volta conosciuta la propria area animale affine (fra rettili, insetti, marini, volatili e mammiferi) il mago sarà facilitato in approcci con le creature appartenenti alla propria area (diminuendo di 3 la CD di ogni azione relativa ad un approccio o attacco alla relativa creatura)
    Formula: //
    Movimento: //

    Skill sbloccate:

    » Manipolazione Semplice
    Requisiti: 18
    Il mago è in grado di muovere l'elemento a lui più affine. Questo tipo di manipolazione elementare consente di spostare minimamente:
    una manifestazione elementale in movimento [massimo 50cm]
    una manipolazione elementale statica [massimo 1m]
    Tale spostamento può avvenire in un'unica direzione, senza cambiare traiettoria. La CD sarà inferiore per gli elementi a cui il mago è affine [Massimo 2].
    Info

    » elemento principale: erba

    » elementi affini: terra e acqua

    Lezioni già svolte:

    » I e II lezione I anno magia bianca: entrambe 30

    » I e II lezione I anno criptozoologia: 30 alla prima e 26 alla seconda

    » I e II lezione I anno evocazione: 28 alla prima e 26 alla seconda

  5. .
    · empatich · 22 years · half fairy · neutral good ·

    L
    e palpebre si socchiusero ripetutamente per qualche secondo. Iridi azzurre scattavano in tutte le direzioni a loro possibili, cercando di abituarsi al nuovo panorama che si stagliava dinanzi a lei. Era quello dunque il caos elementale. Sentì un brivido di eccitazione scorrerle lungo la spina dorsale. Aveva aspettato con ansia la lezione di magia elementale. Era una creatura ibrida, con sangue di fata nelle vene e amava la natura nelle sue più varie sfaccettature. L'idea di poter essere affini a degli elementi la riempiva di gioia. Voltò il capo verso la sua spalla destra, dove una versione rimpicciolita di Amir riposava placidamente. « Forza pigrone. E' tempo di movimento » esclamò con allegria al suo animale medicina, poggiando il palmo della mano sinistra accanto alla spalla, così da permettere al cavallo di spostarsi sopra essa. Accucciandosi davanti a lui mormorò la formula « erweitern » così da farlo tornare alle sue reali dimensioni. Spostò l'arto velocemente, così da non finire schiacciato da uno dei quattro zoccoli e si rialzò, sorridendogli. Da quel che poteva vedere si trovava in un luogo dove spostarsi con un equino poteva trattarsi di una fonte di valido aiuto. Certo poteva far apparire le smeraldine ali nascoste sottopelle e volare, ma dopo la lezione disastrosa di criptozoologia aveva giurato a se stessa che non lo avrebbe più lasciato solo, rischiando di metterlo in grave pericolo.« Aspetta un attimo » gli accarezzò con affetto la lucente criniera, ordinandogli di rimanere accanto a lei. Doveva concentrarsi un attimo su ciò che la stava circondando, se voleva intuire il modo migliore di muoversi. Sfilò l'anello con all'interno il catalizzatore, che portava al dito indice, per posarlo sul palmo della mano destra, quella che aveva sempre usato come dominante, e stringerlo a sè. Stendendo le pallide dita dopo qualche attimo avrebbe esclamato con convinzione la formula « sehkra » chiudendo poi gli occhi, nel tentativo di potenziare la sua vista. Acquamarina dai riflessi bianchi: sarebbe stato il colore che avrebbe visto appartenere alla sua pietra catalizzatrice, nonostante le palpebre ancora serrate. Riaprì gli occhi, cercando di osservare con più attenzione possibile l'ambiente intorno a sè. Si sarebbe poi piegata sulle ginocchia, felice di indossare dei semplici Jeans, e non vestitini scomodi, sfiorando una porzione di terra. Socchiuse gli occhi, concentrandosi. Rimase in quella posizione, sfruttando le sue doti ecoempatiche e concentrandosi su cosa l'ambiente intorno a lei le comunicasse. Era calmo? Oppure qualcosa l'agitava? Per Fee era importante trovare quelle risposte. Sia per capire se qualche minaccia fosse vicina, sia per poter aiutare la natura, così a lei preziosa, qual'ora fosse in uno stato di irrequietezza. Infine riflettè su un altro possibile valido aiuto, oltre Amir. « dux animalis » le parole le uscirono fuori con scioltezza, desiderando di veder apparire l'evanescente cerbiatto Diana, nome datole dalla mezza fatina. « Ho bisogno del tuo aiuto amica mia, della tua guida in questo posto a me sconosciuto » la sua richiesta era semplice, ma chiara. Un ibrido, un cavallo e un luminoso cerbiatto. Visti dall'esterno potevano sembrare un'allegra e decisamente strana combriccola.
    felicity daisy johnson

    «
    In a magical forest among the purple ice plants
    the queen fairy floats by inside a bubble and chants
    Come to me all fairy lights and play softly among your flutes"
    hundreds of fairies fly to her in a great multitude they swoop.
    Soft music from the fairies make the flowers start to sway
    bending low and high reaching for the sky they splay.
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    © .isabella.



    Skills(Azioni utilizzate nel post

    » Nome: Ingrandimento Selettivo
    Requisiti: >25 prima lezione primo anno criptozoologia
    Tipologia: Incantesimo
    Descrizione: Controincantesimo del rimpicciolimento selettivo, permette al mago di riportare l'animale medicina alle sue fattezze reali.
    Può essere effettuato anche su animali diversi dall'animale guida con CD aumentata di +5
    Formula: erweitern
    Movimento: Tenere il proprio animale medicina sul palmo della mano. E' chiaro che quando si ingrandirà questo movimento non sarà più necessario.

    » Nome: Potenziamento Visivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno criptozoologia
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso della vista. (+2 alla vista del pg durante la lezione)
    Formula: "Sehkra"
    Movimento: Stringere la propria pietra catalizzatore nella mano dominante e aprire il palmo davanti a sé pronunciare la formula e chiudere gli occhi. Se l'incantesimo funzona lo studente vedrà, con gli occhi chiusi, il colore specifico della pietra, che dipende da studente a studente e sarà sempre lo stesso. (3 turni)

    » Osserva l'ambiente intorno a sè.

    » Nome: Ecoempatia
    Requisiti: CAPACITA' EMPATICHE e Magia Elementale (elemento: erba)
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è stato\è manipolato dalla magia.
    Movimento: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il contatto fisico può aiutare.

    » Nome: Animale guida
    Requisiti: 18 prima lezione magia bianca
    Descrizione: Il ki del mago bianco assume le sembianze di un animale, che lo rappresenta. Sarà una guida e una protezione in tutte le dimensioni in cui si trova il mago (dimensione interiore, chaos elementale, dimensione ombra, dimensione specchio, ecc). Condurrà sempre il mago verso l'uscita (se questa è presente), o all'occorrenza lo condurrà verso ciò che cerca.
    Nota: E' possibile materializzare il proprio animale guida nella dimensione fisica terrestre, solamente nel caso in cui venga ibridato con il proprio elemento (incantesimo apprendibile durante la seconda lezione del terzo anno del corso di elementale).
    Formula: dux animalis
    Movimento: non prevede alcun movimento, è sufficiente desiderare di trovare la propria guida in un momento in cui ci si sente persi, o in pericolo, in un'altra dimensione, qualsiasi essa sia.


    Bonus del PG/Bonus Razza

    » controllo elementale dell'erba: +5
    Sbloccata: Bonus ibrido

    » capacità di volare.
    Sbloccata: Bonus ibrido
    Le fate possono volare, ma non ad altezze esagerate in quanto le loro ali sono molto fragili.

    » debole all'elemento del ghiaccio. -5
    Sbloccata: Malus ibrido

    » ecoempatia
    Sbloccata: I lezione I anno Magia Bianca(Recupero)
    Requisiti: quarta lezione, CAPACITA' EMPATICHE, ELEMENTO ERBA
    Tipologia: Incantesimo di percezione delle emozioni
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è stato\è manipolato dalla magia.
    Formula: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il tocco può aiutare in questi casi.
    Movimento: none

    » empatica:
    Sbloccata: caratteristica innata
    Mago che riesce a percepire le emozioni e le sensazioni altrui e che sviluppa uno stretto contatto emotivo con il mondo che lo circonda (perciò ne può essere influenzato sia positivamente che negativamente).

    » potenziamento Sensoriale Passivo - UDITO E OLFATTO
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento
    Descrizione: Lo studente riceve un potenziamento di +1 ad un senso a sua scelta. Questo potenziamento rimane di BG
    Formula: //
    Movimento: //

    » area di sensibilità animale
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Percezione
    Descrizione: Una volta conosciuta la propria area animale affine (fra rettili, insetti, marini, volatili e mammiferi) il mago sarà facilitato in approcci con le creature appartenenti alla propria area (diminuendo di 3 la CD di ogni azione relativa ad un approccio o attacco alla relativa creatura)
    Formula: //
    Movimento: //

    Skill sbloccate:

    » Manipolazione Semplice
    Requisiti: 18
    Il mago è in grado di muovere l'elemento a lui più affine. Questo tipo di manipolazione elementare consente di spostare minimamente:
    una manifestazione elementale in movimento [massimo 50cm]
    una manipolazione elementale statica [massimo 1m]
    Tale spostamento può avvenire in un'unica direzione, senza cambiare traiettoria. La CD sarà inferiore per gli elementi a cui il mago è affine [Massimo 2].
    Info

    » elemento principale: erba

    » elementi affini: terra e acqua

    Lezioni già svolte:

    » I e II lezione I anno magia bianca: entrambe 30

    » I e II lezione I anno criptozoologia: 30 alla prima e 26 alla seconda

    » I e II lezione I anno evocazione: 28 alla prima e 26 alla seconda



    "butto" (povera bestiola) fee nello scenario numero 3
  6. .
    Felicity Daisy Johnson
    empatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »
    Uno sbadiglio si fece strada attraverso le labbra di una Fee decisamente assonnata. Quella notte non era riuscita a chiudere occhio in seguito ad uno strano incubo che riguardava i suoi genitori e tanto, tanto dolore. Poggiò le braccia sul banco con l'intenzione di farsi un sonnellino, visto che della nuova insegnante di Alchimia al momento non ce n'era traccia. Appena socchiuse le palpebre però eccola entrare con passo decisamente non esitante. Sbuffando tornò con la schiena ben eretta, osservando incuriosita la docente. Era giovane, giovanissima, all'apparenza molto sicura di sé e con un nome che la biondina adorava: Lilith. Ascoltò le sue parole, non sapendo se essere più eccitata dalla nuova prova che l'aspettava oppure delusa perché non poteva dormire sul banco, ignorando la lezione e recuperandola in seguito. Quando la giovane donna finì di parlare si alzò con misurata lentezza, avviandosi verso la cattedra dove era posta la clessidra insieme agli altri studenti. Facendosi largo sfiorò la passaporta e attendendo, nel momento in cui anche l'ultimo universitario avesse toccato la clessidra, di veder sparire il suo corpo dalla classe per riapparire in un posto a lei sconosciuto.

    --------------------------

    Voltò il capo di 360 gradi per poter osservare al meglio il luogo dove si trovavano per la sfida. Al sentire quel termine Fee non riuscì a non storcere il naso. Le piacevano le sfide con se stessa, migliorarsi, ma con gli altri era di gran lunga più motivata nel fare gioco di squadra. Doversi confrontare con gli altri la metteva in uno stato di agitazione, visto che l'ambizione e il primeggiare su le altre persone non rientrava decisamente nei tratti del suo carattere. Comunque avrebbe fatto del suo meglio per superare la prova che la nuova insegnate aveva appena comunicato, ovvero il riuscire a trovarla non appena sarebbe sparita. Fee si osservò intorno, facendo attenzione ad ogni particolare. Le diverse tipologie di roccia, gli otto corridoi, le luci che riuscivano ad illuminare ogni punto di quella strana stanza tondeggiante. « Ehi, tu. Ti va di scegliere la porta numero nove? » l'istinto della bionda fu di voltarsi dietro di se, per vedere se la minuta ragazza che in quel momento si trovava davanti a lei non stesse parlando con qualcuno posto dietro alle sue spalle. Invece, incredibilmente, non c'era nessuno. Stava parlando proprio con Felicity. « Puoi chiamarmi Fee » le regalò un ampio e sincero sorriso, quando l'altra le si presentò come Isy « Certo che mi va. Andiamo » si incamminò verso il corridoio insieme a quella che già considerava come una nuova amica. Ancora faceva fatica, avendo sempre vissuto nel bosco e lontana dagli altri, a percepire la complessità che un rapporto potesse avere. Lei semplicemente era portata ad adorare e volere bene a tutti, senza distinzioni. Mentre si inoltrarono nel corridoio portò le mani tra i capelli, per potersi fare una spettinata coda di cavallo che potesse impedire agli arruffati capelli di caderle davanti agli occhi. Rimase immobile qualche attimo quando Isy le chiese di stare ferma per poter cercare di percepire qualcosa, mentre i neuroni che la mente di Fee ospitava si misero in moto. Sfilò il semplice anello che portava all'indice, dove all'interno stava il suo catalizzatore. Mise la pietra in entrambe le mani, stringendola, per poi lasciarla solo nel palmo destro che portò vicino all'orecchio l'oggetto. « Gehor » pronunciò tranquillamente, tentando di potenziare l'udito. Se l'incanto fosse riuscito avrebbe per un attimo sentito una dolce melodia che le cantava sempre sua madre, lasciando subito dopo uno strano silenzio. Chiudendo le palpebre avrebbe impegnato tutte le sue forze per focalizzarsi sull'udito, cercando di captare anche i più piccoli movimenti. Quando ebbe terminato di ascoltare tentò di potenziare anche la vista. Avrebbe tenuto il catalizzatore sul palmo destro, aperto davanti a sè per poi mormorare subito dopo « Sehkra » e chiudere gli occhi. Se fosse riuscito Felicity avrebbe visto la pietra scintillare di un color acquamarina. Ben attenta a ciò che le stava capitando attorno riaprì lievemente gli occhi chiari, socchiudendoli un attimo dopo per poter vedere più lontano rispetto a prima. Isy iniziò ad inoltrarsi nel corridoio e la mezza fata non perse tempo a seguirla. Se fosse stato necessario dopo avrebbe fatto uscire le ali per poter andare a tastare il soffitto, ma per il momento preferì evitare di dire alla nuova compagna di squadra che era un ibrido. Camminando lentamente rilassò il battito cardiaco, per riuscire a concentrarsi meglio per qualche minuto. Appena reputò di essere pronta si avvicinò ad un lato del corridoio, sfiorando la roccia. Essendo una creatura ecoempatica tentò di percepire le condizioni dell'ambiente intorno a sè. Se fosse tranquillo o qualcosa turbasse il luogo. Avrebbe anche cercato di capire se lì vicino il corridoio o pezzi di pietra fossero stati manipolati dalla magia. Infondo aveva ancora in testa le parole dell'insegnante: non sempre le cose sono come appaiono.
    code © psiche



    Skill e azioni usate:

    - Nome: Potenziamento Uditivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso dell'udito. (+2 all'udito del pg durante la lezione)
    Formula: "Gehor"
    Movimento: Stringere la pietra catalizzatore in entrambe le mani, passarla in quella dominante e portarla all'orecchio pronunciando la formula. Se l'incantesimo funziona lo studente sentirà una melodia a scelta provenire dalla pietra. (3 turni)

    - Nome: Potenziamento Visivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso della vista. (+2 alla vista del pg durante la lezione)
    Formula: "Sehkra"
    Movimento: Stringere la propria pietra catalizzatore nella mano dominante e aprire il palmo davanti a sé pronunciare la formula e chiudere gli occhi. Se l'incantesimo funziona lo studente vedrà, con gli occhi chiusi, il colore specifico della pietra, che dipende da studente a studente e sarà sempre lo stesso. (3 turni)

    - tenta di vedere ed udire qualcosa (2 azioni)

    - ecoempatia
    Sbloccata: I lezione I anno Magia Bianca(Recupero)
    Requisiti: quarta lezione, CAPACITA' EMPATICHE, ELEMENTO ERBA
    Tipologia: Incantesimo di percezione delle emozioni
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è stato\è manipolato dalla magia.
    Formula: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il tocco può aiutare in questi casi.
    Movimento: none

    Bonus vari:

    - Nome: Potenziamento Sensoriale Passivo - UDITO
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento
    Descrizione: Lo studente riceve un potenziamento di +1 ad un senso a sua scelta. Questo potenziamento rimane di BG
    Formula: //
    Movimento: //
    Da questo momento, per sempre, il tuo senso dell'udito sarà potenziato di +1

    - empatica:
    Sbloccata: caratteristica innata
    Mago che riesce a percepire le emozioni e le sensazioni altrui e che sviluppa uno stretto contatto emotivo con il mondo che lo circonda (perciò ne può essere influenzato sia positivamente che negativamente).

    - controllo elementale dell'erba: +5
    Sbloccata: Bonus ibrido

    - capacità di volare.
    Sbloccata: Bonus ibrido
    Le fate possono volare, ma non ad altezze esagerate in quanto le loro ali sono molto fragili.

    - debole all'elemento del ghiaccio. -5
    Sbloccata: Malus ibrido

    - ecoempatia
    Sbloccata: I lezione I anno Magia Bianca(Recupero)
    Requisiti: quarta lezione, CAPACITA' EMPATICHE, ELEMENTO ERBA
    Tipologia: Incantesimo di percezione delle emozioni
    Descrizione: il mago ematico può percepire le condizioni dell'ambiente naturale circostante, o più specificatamente di una pianta. Sono inclusi tutti gli ecoambienti (foreste, deserti, tundre, lagune ecc). Il mago può così percepire se l'ecosistema è in agitazione, oppure è tranquillo. Il mago può sapere inoltre se è stato\è manipolato dalla magia.
    Formula: sufficienti alcuni minuti di concentrazione, più il mago è esperto ad empatizzare con l'ambiente, più gli sarà facile. Il tocco può aiutare in questi casi.
    Movimento: none


    Fee è con Isy nel corridoio 4 :3
  7. .
    CODICE
    <table width="100%" cellspacing="0" cellpadding="3" border="0"><tbody>

    <tr>
    <td><i>Felicity Daisy Johnson</i></td>
    <td><i>Potenziamenti Sensoriali PASSIVI:</i>
    gusto:
    udito: + 1
    olfatto:
    tatto:
    vista:</td>
    <td>Area Animale
    [IMG]http://i.imgur.com/5wk51Jb.jpg[/IMG]</td>
    <td>L'odore della natura dopo un'acquazzone</td>
    <td>Filastrocca sulle fate che le cantava sua madre</td>
    <td style="background: #codicecolore">Acquamarina con riflessi bianchi</td>
    <td>Cavallo (Amir)</td>
    <td>Fragola</td>
    <td>La morbidezza dell'erba e dei petali delle margherite</td>
    </tr></table><table width="100%" cellspacing="0" cellpadding="3" border="0"; style="background-color: white;color: black">
    <tbody><tr>
    <td>sincro (lasciare vuoto)</td>
    <td>spirito (lasciare vuoto)</td>
    </tr>
    </tbody></table>
  8. .
    Felicity Daisy Johnson
    empatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »
    Era finalmente riuscita ad indovinare il quesito che il docente aveva posto. Sospirò sentendosi sia soddisfatta che sollevata nel non aver fallito, alzando il volto verso l'alto. Le fronde si muovevano piano, come cullate da un timido vento primaverile che riusciva a creare riflessi verdi e dorati sul terreno del sottobosco. Dopo qualche minuto decise di riportare lo sguardo davanti a se, aggrottando le sopracciglia chiare per la sorpresa. Era infatti apparsa una porta nera poco distante da lei. Capì che era ora di andare e tornare al mondo reale, anche se ciò voleva dire abbandonare quel posto così caro a Felicity. « Ancora un attimo.. » la voce le uscì piano, mentre osservava con occhi pieni di nostalgica dolcezza il bosco intorno a lei. Sarebbe stato da ipocriti non ammettere che le mancasse come l'aria. New York è bella, piena di idee, con un complesso intreccio di anime tutte diverse e speciali. Ma non è casa sua, non è la natura dove ogni creatura è viva e in collegamento con lei. « Tornerò presto a trovarvi. Lo prometto » la frase si perse nel vento, non avendo parlato con nessuno in particolare. Con ponderata lentezza si rialzò da terra, togliendosi con le dita eventuali resti di terra e foglie dal fondo schiena, coperto da dei semplici Jeans. Si incamminò verso la porta chiusa, dove davanti una delle creature sembrava aspettare Fee. Salutò gli altri quattro animali con un cenno rispettoso del capo ed un sorriso, sentendo intanto le delicate ali restringersi fino ad essere completamente nascoste sottopelle. Non ne aveva più bisogno. Ringraziò il suo ki, l'adorata Diana, che sparì sapendo di aver terminato il suo compito. Capendo di aver adempito a tutti i compiti che doveva svolgere, con un profondo respiro aprì la porta varcandola a fianco del maestoso orso.

    ---------------------------------

    Sbatté ripetutamente le palpebre, per cercare di abituare la vista al buio opprimente di quella che intuì essere una stanza. Voltò il capo verso la creatura etera che l'aveva accompagnata, un'espressione di confusione dipinta sul volto. Credeva di aver terminato il suo compito, ma a quanto pare non era ancora finita. Spostando lo sguardo dall'orso al luogo davanti a sè riuscì ad intravedere un'altare con davanti una persona. Non era possibile, non di nuovo. A Magia Bianca aveva potuto rivedere i suoi defunti genitori e in quel momento, di nuovo, uno dei due sembrava essere riapparso dall'aldilà. Era una versione giovane di Leonard, dai boccolosi capelli color del grano come quando Fee era piccola. « Papà » quasi urlò, mentre corse di getto fra le sue braccia, stringendolo mentre calde lacrime presero a scorrere lungo le pallide guance. « Daisy » il sussurro l'avvolse di amore e tenerezza. Sentendosi chiamare in quel modo particolare come solo lui faceva la fece piangere ancora di più, rifugiandosi fra il caldo abbraccio del padre. Indossava una lunga veste acquamarina, con riflessi bianchi. Felicity non poté non pensare che quei colori corrispondevano perfettamente all'uomo che l'aveva cresciuta, così buono e puro. « Mi sei mancato così tanto » se la ragazza avesse potuto decidere non si sarebbe più allontanata, ma fu Leonard a farlo. Fu un movimento dolce ma deciso, mentre le asciugava una lacrima con tenerezza. « Anche tu piccola Daisy. Ma adesso devi concentrarti » La mezza fata annuì, tirando su con il naso e asciugandosi le altre lacrime con il braccio in un gesto da bambina. Voltò il capo verso l'orso, ma al suo posto c'era solo un denso buio. « Ma è sparito.. » mormorò, guardando confusa Leonard che però non ricambiò lo sguardo, fissando l'altare. Spostò anche lei gli occhi sulla superficie dell'oggetto, aprendo subito dopo le labbra ma restando in silenzio, troppo stupita per parlare. Sull'altare era sdraiato su un lato il cavallo più bello che lei avesse mai visto. Non era mastodontico come alcuni stalloni che aveva avuto la fortuna di vedere, ma il corpo slanciato ed aggraziato lo rendeva meraviglioso. Le zampe curvate all'indentro per non cadere dall'altare sembravano lunghi e sinuosi bastoni dorati. I sottili peli riuscivano a dare una splendida forma al mantello di un marrone chiaro, quasi un caldo crema, che sembrava risplendere di luce propria. La criniera, lasciata libera di crescere lungo un lato del muso, e la coda erano di una tonalità più chiara. Oltre a quelli che incontrava da piccola nella foresta, aveva studiato anche le altre creature nei vari libri che suo padre si premeva di farle leggere. Quel cavallo apparteneva ai Akhal-tekè, una delle più antiche razze equine. Dalle informazioni studiate Fee sapeva che la leggenda narrava che i Akhal-tekè provenissero dai deserti dell'Asia centrale. La ragazza si avvicinò alla creatura, accarezzandole il collo. In qualche modo aveva sempre sentito una certa affinità con i cavalli, come se condividessero dei tratti simili. Sia l'animale che lei erano creature dolci, placide e buone ma anche coraggiose e fiere di ciò che sono. « Ciao piccolo » il sorriso che era affiorato sulle labbra della bionda sparì immediatamente, raggelata alle parole del padre: Daisy, devi ucciderlo. Scattò di lato, allontanandosi dal padre ma restando sempre accanto al cavallo. Il cuore prese a batterle talmente forte che lo sentiva pulsare nella fronte. « Mai! » urlò, vedendo che in una mano l'uomo cingeva saldamente un pugnale. Cosa stava succedendo? Suo padre amava gli animali « Fidati di me, bambina mia. Andrà tutto bene. E' un sacrificio che deve essere compiuto » Felicity capì di avere lo sguardo smarrito, titubante sul fatto che quello fosse davvero suo padre. Ferma nella sua posizione, rimase a fissarlo. Leonard fece un passo in avanti con il manico del pugnale teso verso di lei, sorridendole. « So come ti senti. E' la stessa orrenda ed opprimente sensazione che ho provato io quando è capitato a me. Ma per favore, fidati di tuo padre » Avrebbe dovuto credergli? Doveva farlo? Muovendo il braccio con una lentezza quasi esasperante afferrò l'arma dalla corta lama. Poggiò l'oggetto sul collo della creatura, senza premere. Le lacrime presero a scendere di nuovo, finendole sulle labbra e lasciandole un amaro sapore salato. Come poteva far del male ad un altro essere vivente? Suo padre però era uguale a lei e se le diceva così Fee sapeva che doveva fidarsi. Impresse nella mente per l'ultima volta l'iride dell'animale, chiuse gli occhi stringendo le palpebre più forte che poteva e tranciò con un gesto netto il collo. Rimase diversi attimi immobile, senza avere neanche il coraggio di respirare. La mano di Leonard le si posò sulla spalla sinistra, stringendola con delicatezza. Quando li riaprì, il cavallo era davanti a lei senza vita. « Sei stata coraggiosa. Adesso bevi Daisy » la voce del padre le arrivò lontana, come ovattata, mentre lui le offriva una coppa ripiena da un liquido. Rilasciò la presa sul manico, facendolo cadere sul pavimento con un suono metallico, mentre si sentiva annaspare alla ricerca di aria. Grazie alle piccole gocce che continuavano ad uscire dagli occhi vedeva tutto sfocato, persino i contorni della coppa e del volto dell'uomo. Come se avesse subito un incantesimo di confusione prese con entrambe le mani la coppa, lo sguardo smarrito. Senza riuscire a pensare al motivo o se stesse facendo bene, bevve il contenuto in un sorso. Il caos che aveva in testa sembrò diminuire al sentire un intenso sapore di fragole espandersi in tutta la bocca. Era così tremendamente simile a quello che sentiva da bambina, quando faceva scorpacciate con i genitori di quel frutto gustoso. Restituì la coppa al padre, voltandosi ad osservare la creatura. Vedere l'iride chiara ormai spenta e il suo corpo immobile, sapere che era stata lei a ridurlo così, le faceva più male di mille aghi conficcati in tutto il corpo. Non riusciva a credere di averlo fatto. Avrebbe voluto urlare, prendere di nuovo il pugnale e farsi del male lei stessa dalla disperazione, ma una forza immateriale la spinse a portare il palmo destro sulla creatura. Passò le esili dita fra i fili argentei della criniera, mentre bagnava il cavallo con calde lacrime. « Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace » una cantilena sussurrata continuava ad uscire dalle sue labbra, senza nessuna interruzione. Sembrava persino aver dimenticato anche la presenza di suo padre.
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    Skill sbloccate:

    - Nome: Potenziamento Sensoriale Passivo - UDITO
    Requisiti: Partecipazione alla I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento
    Descrizione: Lo studente riceve un potenziamento di +1 ad un senso a sua scelta. Questo potenziamento rimane di BG
    Formula: //
    Movimento: //
    Da questo momento, per sempre, il tuo senso dell'udito sarà potenziato di +1

    - Nome: Potenziamento Tattile
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso del tatto. (+2 al tatto del pg durante la lezione)
    Formula: "Tatsinn"
    Movimento: Stringere la propria pietra catalizzatore nella mano dominante e pronunciare la formula. La pietra diventerà prima calda e poi assumerà una caratteristica tattile che dipende dallo studente. Se l'incantesimo non funziona la pietra diventerà talmente calda da bruciare il palmo dello studente. (3 turni)

    - Nome: Potenziamento Uditivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso dell'udito. (+2 all'udito del pg durante la lezione)
    Formula: "Gehor"
    Movimento: Stringere la pietra catalizzatore in entrambe le mani, passarla in quella dominante e portarla all'orecchio pronunciando la formula. Se l'incantesimo funziona lo studente sentirà una melodia a scelta provenire dalla pietra. (3 turni)

    - Nome: Potenziamento Visivo
    Requisiti: >26 I lezione I anno
    Tipologia: Potenziamento / Incantesimo
    Descrizione: L'incantesimo permette di potenziare il senso della vista. (+2 alla vista del pg durante la lezione)
    Formula: "Sehkra"
    Movimento: Stringere la propria pietra catalizzatore nella mano dominante e aprire il palmo davanti a sé pronunciare la formula e chiudere gli occhi. Se l'incantesimo funzona lo studente vedrà, con gli occhi chiusi, il colore specifico della pietra, che dipende da studente a studente e sarà sempre lo stesso. (3 turni)
  9. .
    Ma bevenuto barra bentornato nel mondo del disagio :3
  10. .
    Felicity Daisy Johnson
    empatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »
    Tiepidi raggi solari riscaldavano le nude braccia di Felicity Johnson, intenta a camminare per i prati del campus. Quel giorno si era svegliata di buonumore, un po' perchè la primavera era cominciata, e nessuno quanto lei forse adorava quella stagione, un po' perchè finalmente sentiva di poter dire di aver iniziato ad ambientarsi là dentro, in quella che definiva come la sua nuova casa. Certo c'erano ancora tante cose da apprendere, sia a livello magico che interpersonale, avendo vissuto da eremita per praticamente tutta la vita, ma le sembrava che l'ostacolo più grande fosse superato e che le persone cominciassero ad accettarla. Con stampato in faccia un sorriso che molti avrebbero definito ebete si avviò verso l'aula di Criptozoologia, incontrandosi a metà strada con Lara. L'aveva conosciuta a lezione e il primo pensiero che affiorò nella bionda fu che avrebbe voluto esserle amica. Non poteva certo affermare di conoscerla bene, ma per quel poco le sembrava così dolce buona che finì con l'adorarla praticamente subito. « Ciao » la salutò, il tono di gioia presente a tal punto da essere facilmente percepito da Lara « bella giornata vero? » allargò le braccia, inspirando profondamente. Piccoli brividi le scorrevano lungo il corpo, essendo vestita con solo una leggera magliettina a maniche corte, ma non sembrava farci caso, troppo presa dal gustarsi un nuovo incredibile giorno. Chissà cosa le sarebbe successo. Parlando del più e del meno, arrivarono davanti all'aula. « Ci divertiremo di sicuro » mormorò speranzosa alla ragazza, sapendo che in effetti non aveva senso dubitarne visto che fino a quel momento le lezioni tenute al Brakebills erano state tutte entusiasmanti, ed entrò.

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    Sbattè gli occhi ripetutamente, osservando l'ambiente intorno a lei con evidente confusione. Un attimo prima si trovava accanto a Lara in un corridoio dell'università, mentre un attimo dopo era in un bosco. Mosse il piede destro in avanti, ma si fermò subito sentendo il pavimento oscillare. Le iridi chiare si abbassarono, notando di essere sospesa in aria, a sostenerla un ponticello di legno. Un grazioso passaggio tra delle scale a chiocciola situate intorno ad un albero e una casetta sospesa nel bosco, anch'essa di legno. Fee rialzò il volto di scatto, sentendo il cuore battere più velocemente del solito. Conosceva perfettamente quel posto. Le infinite lucine poste lungo tutto il ponticello e la casa, le piccole ma confortevoli stanzine arredate con gusto, le ampie vetrate ad illuminare la dimora ricoperta parzialmente d'edera. Come aveva fatto a finire a casa di Lucienne? Si trattava di un'illusione? Forse era qualcosa di simile alla lezione di Magia Bianca? Solo che quella volta era finita nella sua abitazione, non in quella di Lucienne. « Lucienne » provò a chiamare, timorosa nel non sentire una risposta « Ci sei? C'è nessuno? » ripetè, alzando il tono della voce. Magari la migliore amica di sua madre, quella che per lei è come una zia o una seconda mamma, non era nella sua abitazione. Forse stava facendo una passeggiata tra i boschi o era al fiume, poco distante da lì. Fee poteva sentirne il gorgoglio. L'acqua scorreva placidamente tra i massi, formando una melodia che, insieme al canto degli uccellini e le foglie mosse dal venticello, rendeva il luogo pieno di pace. La ragazza non si era mai meravigliata del perché la donna avesse scelto un posto del genere in cui vivere. Come lei amava la natura ed essendo una fata dell'acqua non poteva mancare un fiume. Dio quanto le era mancato quel luogo. Da piccola ci trascorreva molto tempo, ma con la morte di suo padre aveva preferito rifiutare ogni offerta della fata di andare a trovarla, non volendosi allontanare dalla sua casa per paura che qualcuno potesse entrarvi. Sorridendo per i tanti ricordi riaffiorati nella mente, Felicity rimase sospesa sul ponte, a cercare di individuare la presenza di qualcuno.
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    Fee ha magia bianca e come animale guida ha un cerbiatto :3
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    Felicity Daisy Johnson
    ecoempatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »

    La situazione aveva preso una svolta inaspettata, un cambiamento talmente repentino che Felicity si ritrovò ancor più spiazzata, a tal punto da abbassare le braccia e lasciarle lì, inerme di fronte al pianto della copia. Non si trattava semplicemente di una persona da consolare, di qualcuno con una ferita aperta da abbracciare e stringere forte, no. In quel caso sarebbe stato naturale, facile per la ragazza che avrebbe saputo perfettamente come muoversi. Ma lì non c'era una persona qualunque. C'era lei. Nonostante la devastazione fisica che il corpo della manifestazione aveva dovuto subire, era pur sempre Felicity Johnson, con i suoi stessi dolori e paure. Capì di non essere sicura di poter affrontare tutto quello. Il docente le stava facendo affrontare una prova che le sembrò d'improvviso così dura, anche troppo per lei. Ogni singola parola che uscì dalle labbra della copia fu come una pugnalata allo stomaco della ragazza che annaspò, alla ricerca di aria. Il dolore era come le onde di un'oceano in tempesta, scalfendola in ondate sempre più maestose e spinta al limite, per un attimo, un solo attimo che però fu sufficiente per odiarsi, pensò di attaccarla pur di farla sta zitta. « No, no! » quasi urlò portandosi le mani alle orecchie, abbassando il capo in segno di una disperazione incontrollabile. Puntò lo sguardo verso un punto ben preciso, dove iniziava il bosco e dove solo lei sapeva esserci la strada verso il rifugio speciale della sua famiglia. Mosse il piede destro, con l'intenzione di scappare via da tutto. Dalla copia, dal luogo, da Diana.. da lei stessa in qualche modo. Qualcosa però si fece improvvisamente largo dentro di lei, inchiodandola sul posto. No, non poteva abbandonarla anche se voleva. Una, due.. decine di lacrime iniziarono a scorrere lungo il volto di Felicity, incapace di fermarle. « Scusami.. » sussurrò, posando lo sguardo appannato lungo i fili d'erba del prato. « scusami se ti ho fatta dubitare di te. Tu.. tu non c'entri niente con la loro morte » faceva male parlare, far uscire quelle dannate parole dalle labbra. La gola le doleva e i singhiozzi invece di cessare aumentarono, obbligandola a prendersi diverse frasi tra una parola e l'altra. « Era arrivato il loro momento. Si chiama destino » sperando che il tono fosse stato sufficientemente alto da essersi fatta sentire, smise di parlare per prendersi qualche secondo tutto per sè. Non spostò lo sguardo da terra mentre la mano destra andava ad asciugare le lacrime già quasi del tutto asciutte, grazie al vento impetuoso che fino a quel momento aveva smosso ogni cosa, anche se Fee intuì che si sarebbe calmato presto. Dovevano entrambe accettare che il suo discorso fosse totalmente vero e andare avanti, per poter vivere con serenità tutto ciò che il destino mettesse loro sulla strada. I ricordi dei genitori sarebbero mutati in dolci e preziosi frammenti di una vita passata che sempre avrebbero portato con loro, ricordandoli però con placida tranquillità. Felicity percepì di esserci vicino, di poter finalmente far diventare realtà quei pensieri. Ma la sua copia? Ci sarebbe riuscita? Rialzò lo sguardo verso il limitare della foresta, spostandolo poi sul corpo dell'altra. Quel corpo così ferito, sia dentro che fuori. Quasi senza pensarci due volte avanzò verso di lei, colmando lo spazio che le separava. Se le avesse dato il permesso l'avrebbe stretta a sè in un lungo abbraccio, talmente forte da farle sembrare per un attimo un tutt'uno. « Ti va di venire con me in un posto? » avrebbe sussurrato al suo orecchio, sciogliendosi di poco dall'abbraccio per poter così accarezzare la parte del volto bruciata della copia. Il sorriso che lei poteva scorgere sul volto di Felicity era un sorriso colmo di dolcezza. Se avesse accettato l'avrebbe presa per mano e portata con sè al rifugio speciale pieno di margherite. Si sarebbero sdraiate osservando il cielo, raccontandosi magari aneddoti divertenti su Talia e Leonard. Si, avrebbe fatto di tutto per farla star meglio. Voleva che anche lei capisse. Che potesse essere felice.
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  12. .
    CITAZIONE (Raë @ 24/3/2017, 15:45) 
    Tenerissima? Argh. *afferra la radio* Annullare, Sergente. Questa non è un'esercitazione. Ripeto, annullare. La copertura è saltata E io che pensavo di essere riuscita nell'intento di sembrare una bisbetica in love ç_ç
    Tu! Avevamo una role in corso e sei sparita! Mi devi una role, sappilo, altrimenti scoppio a piangere e sarai responsabile del prossimo diluvio universale v.v
    Vita sociale? Cos'è? Si mangia?
    Bordeyolo forever!

    Pensavi male buahahahahahah


    ...............
    .....................
    ...........................................
    ops. OPS. SCUSA. chiedo immenso perdono. Son tutta tua per ogni role che vorrai fare u.u quando vuoi, come vuoi e dove vuoi. faccina ammiccante riuscita male perchè non so fare le faccine ammiccanti mannaggia
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    Felicity Daisy Johnson
    ecoempatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »

    Le braccia erano inermi lungo il corpo, come se qualcosa le togliesse la forza o l'energia per riuscire a commettere anche il più piccolo movimento, mentre il collo incassato tra le spalle era un evidente tentativo di sparire, trovandosi da tutt'altra parte ma non di certo lì, ad affrontare un suo macabro riflesso. Eppure qualcosa la tratteneva da scappare, un turbamento che le nasceva dal suo più profondo essere. Un'improvvisa e tagliente raffica di vento mosse i capelli della ragazza, lasciando che lunghi ciuffi biondi le si posizionassero davanti al volto e lì restassero, visto che i muscoli di Fee non fecero neanche il più breve movimento per spostarli, impegnata ad osservare la sua copia. Il busto era spostato in avanti, i muscoli tesi ed i pugni serrati in un gesto che lasciava poco spazio anche al più piccolo dubbio nel capire l'emozione che l'attraversava. L'unico sopracciglio presente nel viso era abbassato, formando delle profonde rughe verticali sulla fronte. Fee poteva vedere i denti serrati lasciati scoperti dalle labbra sollevate in un ghigno di puro rancore, deformato dalle cicatrici della bruciatura. Tutto in lei sembrava voler urlare quanta rabbia stesse provando, ma era lo sguardo forse quello che riusciva a caratterizzarla di più. Quegli occhi trasparenti che conosceva così bene erano fissi su di lei, incastonati nelle tese palpebre che riusciva ad aprire solo parzialmente. C'era qualcosa in quello sguardo che la mente di Fee percepiva non solo come segnale di pericolo, no, nel profondo era come se stesse urlando una muta richiesta di aiuto. Un'aiuto che non avrebbe di certo chiesto o voluto, ma che la mezza fata voleva donarle senza nessun dubbio. Voleva comprendere, aiutare, prendersi cura di lei. Sapeva che prima iniziava a parlarle e meglio sarebbe stato, ma non appena aprì le labbra per dirle qualcosa, capì che non era quello l'esatto momento. La situazione di pericolo venne percepita prima dal suo corpo che dalla mente, in confusione e totalmente smarrita, ritrovandosi a reagire d'istinto liberando le ali sotto pelle, che formarono due buchi nella maglietta, per permetterle di tentare una schivata aerea all'indietro. Piegò le ginocchia staccandosi dal terreno e facendo un paio di metri al ritroso, provando a portarsi fuori area dal possibile pericolo e mettendosi davanti a Diana, per essere sicura di poterla proteggere se l'altra avesse tentato di attaccare anche lei. « Per favore calma » mormorò, portando i palmi delle mani davanti al corpo per tentare di farle capire che non voleva combattere « cosa... cosa avrei fatto ai nostri genitori? Vorrei capire. Posso sentire la rabbia e la disperazione che scorre furiosa in te. E' come se ti togliesse il fiato vero? » parlava con la solita dolcezza che la contraddistingueva. Non le importava che il suo riflesso smettesse di odiarla, non era quello il suo scopo, voleva solo aiutarla. Ogni volta che percepiva il dolore in un'altra creatura era come se il suo corpo si spegnesse, provando quella sensazione di angoscia e smarrimento che tanto odiava. Doveva aiutare, sempre. Era un dovere che fluiva nella sua mente fin da piccola. « So bene cosa significhi essere disperate » la rabbia era un'emozione che raramente nasceva in lei, ma la disperazione invece la conosceva molto bene, avendo perso entrambi i suoi amati genitori « e capisco che tu possa pensare di non avere scelta. Ti senti sopraffatta da tutte quelle orrende e crudeli emozioni negative, lo so. Ma usare la violenza non cambierà niente » un improvviso nodo in gola le impediva di parlare chiaramente, ma serrò la mascella e andò avanti, completando il suo discorso « Quindi ti prego, parliamo e confrontiamoci. Ma senza arrivare a tanto » Il battito cardiaco era accelerato per via della situazione e i brividi di freddo le scorrevano lungo il corpo, mentre annusando l'aria intorno a lei capì che la pioggia era davvero imminente. Aspettando in silenzio una sua risposta, tentò di calmarsi e ritrovare la concentrazione necessaria per tentare una diagnosi dell'aura e avere così informazioni sul riflesso. Era la sua copia e forse era uguale a lei, ma Fee non aveva niente da perdere, così provò.
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    Felicity Daisy Johnson
    ecoempatica - mezza fata della terra - 22 anni - ingenua
    « if i wanted, i could destroy everything. but i'm a good girl »
    Il discorso dell'uomo che ormai ben sapeva chiamarsi Callaway riuscì a scuoterla in modo molto diretto. Dentro di sè sentiva di voler provare, di voler davvero mettersi alla prova, ma al tempo stesso il pensiero di essere costretta a fronteggiare una sua copia la spaventava. Cosa avrebbe visto? Quali antichi dolori sarebbero emersi da quella sfida? Incrociò le braccia intorno all'esile corpo in un goffo tentativo di protezione, come se in qualche modo cercasse conforto in un suo stesso abbraccio. Tentò di regolarizzare il battito cardiaco, inspirando a pieni polmoni l'aria dal sapore frizzante che quella mattina permeava nell'aula, insieme a tiepidi raggi di sole che con delicatezza filtravano attraverso le finestre e andavano a posarsi sulle chiare braccia, creando varie tonalità di pelle come un gioco che Fee trovava buffo. Le ali erano ben nascoste sottopelle, per evitare di essere osservata come un'essere da baraccone dagli altri universitari che erano "semplici" maghi. Fee infatti stava iniziando a percepire molte cose abitando in quelle strutture, cose che non aveva invece mai capito o affrontato quando la sua esistenza si limitava alla casa sul lago, con il boschetto adiacente. Fu lampante per la bionda vedere come quasi tutti i presenti fossero umani e che, nonostante si trovasse in una scuola magica, ben poche creature vivessero là dentro. Così aveva deciso di evitare di mostrarsi per quello che era veramente a tutti anche se, visto il suo carattere allegro sincero, sarebbe bastato scambiare due parole con lei perché rivelasse il suo essere un ibrido. Il braccio destro si stese lungo tutto il banco con la mano tesa, per riuscire ad osservare meglio il delicato anello posto all'indice. Da quando era diventato il suo catalizzatore non se ne separava mai e neanche lo avrebbe fatto, amando osservare le due pietre incastonate al centro e riuscendo a darle forza e a ricordarle che poteva farcela a rimettersi in pari con gli altri ben più avanti di lei. Spostò il palmo della mano verso il cristallo dalle sfumature perlacee posto sul banco, afferrandolo. Quella percezione di paura non si era attenuata, ma al tempo stesso si stava facendo strada una sempre più vivida sensazione di eccitazione al pensiero di poter avere la possibilità di vedere i suoi amati genitori. La prima lezione l'aveva fatta sentire spossata per la prova a cui era stata sottoposta, ma Fee non sarebbe mai stata abbastanza grata a Callaway per essere riuscito a darle l'occasione di rivedere Leonard e Talia. Il volto rivelò una nuova tranquillità, mentre lasciava scivolare il ciondolo con il cristallo lungo la chioma, mettendolo così al collo.

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    Sbatté un paio di volte gli occhi, osservandosi intorno. Riconobbe subito quel labirinto di specchi frutto di confusione durante la precedente lezione, ma adesso familiare al suo sguardo. Sguardo che venne prontamente abbassato quando il cristallo iniziò a brillare e a far fuoriuscire un'essenza scintillante che andò a posarsi poco distante da lei, assumendo una forma che Fee già conosceva. « Ci rivediamo eh » mostrò la schiera di denti bianchi, sorridendo sincera al cerbiatto « Se non ti dispiace direi che è il caso di trovarti un nome » nel tono di voce di Fee si poteva scorgere un insolito rispetto verso la creatura, oltre che una naturale simpatia. Si era già affezionata a quell'animaletto così tenero, non poteva negarlo. Se la sua guida avesse acconsentito per il nome la ragazza sarebbe stata qualche attimo a pensare fino a che non avesse trovato quello più adatto, -Diana, come la dea romana della natura - per poi seguire il cerbiatto muovendo senza esitazione i piedi in avanti per poter far sparire le decine di vetrate e ricreare così l'ambiente vicino a lei, quell'ambiente così familiare e nostalgico. Il mondo intorno a lei mutò subito. Chiuse le palpebre in trepida attesa, sapendo di ritrovare quel delizioso cinguettio di uccellini e il rumore dell'acqua del lago a contatto con il terreno. Il duro pavimento divenne un soffice tappeto d'erba, mentre l'aria iniziò ad accarezzarle il volto con sempre più forza. A differenza della volta prima era apparsa nel prato e non in casa, ma c'era qualcos'altro di strano e Fee non potè non percepire una sensazione poco piacevole attraversarle la mente. Riaprì gli occhi, guardandosi intorno. Era davvero vicino casa, ma l'ambiente non era quel che si può dire sereno. Il vento le sferzava il volto e nubi scure nascondevano un'invisibile sole, facendo presagire un forte temporale in arrivo. « Ehi Diana, che ne dici se ci ripariamo in casa? » si strinse le braccia al petto, cercando di scaldarsi visto che quella magliettina bianca a maniche corte non sembrava riuscirci neanche un po'. Cercando di evitare di battere i denti per il freddo si avviò verso il riparo, sperando di essere seguita dal cerbiatto. A pochi passi però si fermò, i sensi in allerta e i muscoli contratti. La porta di legno stava all'interno, aperta, e nello spazio d'entrata una figura sembrava aver preso possesso del posto. Figura che Fee non riusciva a distinguere bene essendo nell'ombra, ma percepiva che non erano i suoi genitori o la zia acquisita nè tanto meno una figura amichevole. « Chi sei? Che ci fai in casa mia? » fece segno con la mano destra a Diana, nell'intento di farle intuire che era meglio se restasse dietro a lei. Alle orecchie della bionda arrivò una risatina ironica, nel momento esatto in cui la figura fece un passo verso l'esterno, mostrandosi. La bocca si aprì, mentre il cuore iniziò a pompare più velocemente del normale. Davanti a lei si stagliava.. lei. Ma non era come guardarsi allo specchio, lo capì immediatamente. La Felicity che stava davanti a loro era completamente senza capelli, con la pelle di metà volto cicatrizzata da quella che doveva essere stata una brutta bruciatura. Al petto una grossa cicatrice a forma di X riluceva sul petto scoperto parzialmente da una canottiera mal ridotta, all'altezza del cuore. Ma non fu tutto questo che la sconvolse davvero. C'era un'altra cosa, molto più orribile, che il suo sguardo aveva visualizzato subito. Il suo riflesso non aveva un'ala spezzata, no, molto peggio visto che le mancava proprio metà ala. Di riflesso Fee portò le mani dietro la schiena, anche se sfiorò solo il tessuto della maglietta. « Ehi... » riuscì solo a balbettare, aspettando che l'altra chiarisse le sue intenzione.
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    piccolissima spiegazione sulla copia di Fee (se ti dovesse servire per l'esito...)
    - E' senza capelli ed il volto è bruciato perché da piccola (quattro anni e mezzo circa) mandò a fuoco la casa, rischiando di far morire bruciata la madre, a letto malata. Il padre tornò in quel momento a casa e per un pelo evitò la tragedia.
    - La x incisa sul petto è dovuta alla malattia della madre, morta per l'aggravarsi di un problema al cuore. In qualche modo, il fatto di aver pensato da bambina che la madre aveva una minima colpa per essere morta, la riempie di vergogna.
    - L'ala spezzata è dovuta al fatto che da quando è arrivata a new york si è chiesta più volte come sarebbe stato se fosse stata umana, con la sua famiglia, ma normale. O se avendo ascoltato suo padre e fosse andata a scuola di magia, avrebbe potuto salvarlo in qualche modo dall'incidente. Insomma in qualche modo il fatto di essere mezza fata la rende fiera ma al tempo stesso la destabilizza
  15. .


    Le palpebre si socchiusero per la piacevole sensazione che quel leggiadro bagliore le trasmise lungo il corpo, avvolgendola in un delicato bozzolo verde. Se la madre l'avesse guardata per un attimo, avrebbe di sicuro scorto la meraviglia che riempiva in maniera totale gli occhi di Fee, in quel momento talmente sgranati da sembrare due piccole palline, che non riusciva a non spostare di continuo il capo, per poter così meglio ammirare la luce. Lasciò la mano di Talia, per spostare le nude braccia davanti a sé e ammirarle. « Mami, mami » spostò indietro la piccola sedia di legno, alzandosi, neanche rendendosi conto che il tono che le uscì dalle labbra era di un ottava più forte del normale « cos'è? Che mi succede? » D'improvviso sembrò tornata la bambina dai lunghi boccoli d'orati che osservava con stupore ed innocenza ogni minuscolo dettaglio di quella vita ancora così nuova per lei e, correndo malamente, si aggrappava con il palmo della manina alla gamba del genitore che in quel momento era più vicino, continuando a cercare risposte finché non si riteneva adeguatamente soddisfatta. Alla frase di sua madre, detta piano e con incredibile stanchezza, l'entusiasmo che sentiva mutare e crescere dentro di sè sembrò spegnersi, in particolar modo quando spostando di nuovo gli occhi verso il volto di Talia, riconobbe quella sofferenza che era stata costretta a sopportare per anni. « Posso fare qualcosa? » chiese sussurrando, forse per paura che la risposta che tanto le premeva fosse negativa. Qualcosa però in quella luce, la distrasse a tal punto da non rendersi conto se sua madre avesse risposto e cosa le fosse uscito dalle labbra. Il bagliore che oramai si irradiava in tutta la sua figura, le stava donando un senso totale di pace che di rado era riuscita ad avere. In piedi si avvicinò il più possibile al letto matrimoniale, chinandosi di poco verso la donna con le braccia protese, sperando che seguire l'istinto non l'avrebbe portata ad un fallimento che poco avrebbe tollerato. I capelli arruffati le scivolarono oltre le spalle mettendole in ombra il volto, ma non se ne preoccupò al momento, vista la piena concentrazione che stava avendo per cercare, se non guarire, di alleviare almeno un po' le sofferenze della madre. Respirando a fondo sentì gli occhi chiudersi, tentando di ignorare ogni singolo rumore esterno, per poter impiegare le forze al suo interno. Con armonia e calma, tentò di far fluire l'energia che scorreva nelle sue vene, nei suoi arti e semplicemente dentro di lei, fuori dal corpo attraverso le mani direzionate sul volto di Talia. La cosa più importante per Fee in quel momento era poter riaprire gli occhi e trovarsi davanti la donna che amava così tanto senza lo sguardo sofferente che la caratterizzava.
    Felicity Daisy Johnson
    Empatica ○ 22 Anni ○ Mezza fata della terra ○ Scheda

    wanna more? ➙ Hime©

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