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.©TatuatriceLycanWolf PackEx DCMCLi vedi passare, ti scosti, parecchia gente corruga la fronte, un segno di nemmeno troppo velata preoccupazione. Non c'è nulla di male nelle manifestazioni, ma spesso la gente che vi partecipa non ha interesse nella protesta, quanto più nella scusa che questa dà per poter fare i propri comodi, in genere sfruttando la situazione per lasciar fluire una rabbia spesso repressa; danni a negozi, case, auto.
Non che tu non ti senta frustrata. Comprendi il senso comune di tutto questo, ma la parte razionale del tuo cervello ti dice di tenerti da parte, che non è una mossa sicura prendere parte al corteo.
Poi ti si avvicina una donna, sembra stia cercando di far aggiungere alla folla chi se ne sta in disparte. E per un secondo mandi a fanculo la tua parte razionale. Dove ti ha portato finora?
Noi? Perdonami, vengo da fuori. Le sorridi e mostri il tuo accento scozzese. Per quanto tu voglia poter lasciar andare la presa, sei troppo cauta per infilarti in qualcosa di potenzialmente stupido. In fondo, non sei Mitja.
Vuoi sentire cosa ha da dire, quanto estrema sia la sua opinione, ed in caso decidere. Rifiutare o accettare su due piedi non è mai una buona mossa, ed in caso puoi sempre provare ad infilarti nella ressa e provare ad uscirne facendo perdere tra i vicoli le tue tracce.
Volevi solo andare al negozio, stamattina. Ti maledici, ripromettendoti di seguire più da vicino questa vicende. -
.©TatuatriceLycanWolf PackEx DCMCE' l'aria strana, o sei tu che non ti senti più te stessa? Certo, l'aria di NY ha un che di particolare, lo comprendi solo dopo che ci hai vissuto e te ne sei allontanato. Quel qualcosa di elettrico che rende tutto frenetico, a volte troppo, ma che rende tutto fottutamente più eccitante. Come ora; stai semplicemente passeggiando per le zone del Bronx a te familiare, in direzione del negozio di tatuaggi che hai appena rilevato, una variazione lavorativa dovuta visto l'andamento delle cose al MACUSA. Non te ne rammarichi in fondo, tu ci hai provato, dovevi. Hai semplicemente dimostrato che i tempi non sono ancora maturi per questo passo, li hai anticipati. Ed è proprio per questo disparità tra ciò che le persone vogliono, si aspettano e ciò a cui sono arrivate le autorità ad aver creato il corteo che si è formato qualche via più in là rispetto a dove ti trovi tu. Decidi di startene in disparte, seppur interessata; non hai voglia di metterti nei guai, e simili manifestazioni possono sfociare facilmente in disordini. Ora come ora vuoi solo quiete. In pochissimi sanno che sei tornata a New York, giusto il branco e al lavoro. Nemmeno Rias lo sa; non ti senti ancora pronta ad affrontarla, non dopo come vi siete lasciate. Forse un po' di distanza può farvi bene, forse non siete fatte per avere questo tipo di relazione, solo il tempo lo saprà dire. E mentre ti perdi in questi pensieri, ti senti urtare e finisci quasi schiacciata contro il muro vicino a te. Ti infili veloce in un anfratto creato dalla vetrina di un negozio e ti guardi intorno stupita. Senza che te ne accorgessi il corteo si è mosso, arrivando fino alla via dove ti trovi. I cartelli svetta la scritta "No Human Race". Sono mesi che il movimento procede, spesso in maniera violenta, come durante gli eventi del DD. Lo sai bene, visto che proprio Mitja vi ha preso parte. Mitja. Ti prudono le mani al solo pensare a quanto sia stato sconsiderato, ma d'altronde non riesci a biasimarlo fino in fondo. Non è mai stato uno che ragiona molto, e la frustrazione di questi anni non ha aiutato a fargli nascere della pazienza che non gli è mai appartenuta. Avresti solo voluto esserci, quanto meno per supportarlo e non lasciarlo ad affrontare le conseguenza da solo. Ti riprometti di parlarci, anche solo per fargli capire che può contare su di te. Ormai non devi più tenerti pulita, non fai più parte di quelle Forze che devono mantenere la pace. Ipocrisia, ecco cosa mantengono. Mentre osservi la folla che passa, tiri fuori il pacchetto di sigarette dalla tasca; non sei più riuscita a smettere e francamente nemmeno ti importa più. Chissà quanti di loro avrebbero bisogno di un posto sicuro, un luogo senza pregiudizi, fatto da creature che vogliono solo vivere serenamente la loro vita, con i loro diritti, come qualsiasi altro essere. E' da mesi che pensi di mettere su un rifugio, ma per cose come queste servono risorse che ora non possiedi; ma il progetto c'è, ed appena ci sarà modo di attuarlo, non perderai occasione.
Con lo sguardo cerchi un passaggio per allontanarti, mentre accendi la sigaretta che tieni stretta tra le labbra, ma non ne vedi. Da dove sei, per ora non rischi di essere trascinata. La folla si sta agitando, qualcuno in lontananza è caduta, forse è stato calpestato. Le sirene si fanno vicine. La cosa migliore è stare fermi, aspettando che la folla passi oltre, senza farsi trascinare. Sempre se possibile. -
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Manifestazione violenta, si iscrive Lara Lilnoir -
.SCUOLE FREQUENTATE
Poljam’Kar (Mirach) - 7 anni
Losk'Milite (Scuola di specializzazione militare su Mirach) - 5 anni
RAZZE/ABILITA/CARATTERISTICHE
Legato | NO - nascita
PROFESSIONE
Militare | Mirach - nascita/2023CORPORAZIONE
// | // - //
FEDINA PENALE
Reato | //
IMMIGRAZIONE
Mirach |nascita | Illegale
Americana | 2023 | LegaleSin’Lar
Cyristhe story of sin'lar cyrisappereanceSpiaLegatoCecchinopsichologymirach
Edited by _ZoRa_ - 19/4/2024, 19:51 -
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Accenna un saluto a tutti, uno in particolare a Eme e sta con Rufus. ©HuntressFire and EarthAlchemistAnimagusE' stato tutto molto semplice, persino informale. Se fossimo stati nell'America Latina se ne sarebbe occupato la famiglia che occupava il territorio, ma qui forse le dimensione degli Stati non consentono una gestione simile. Eppure famiglie che pensano di averlo così grosso da fare il bello ed il cattivo tempo ce ne sono, con le loro regole larghe e permissive.
Ma non sono qui per giudicare, non sono qui per fare casino; anzi. Il mio deve essere un profilo basso, perché la mia posizione è appena cambiata, certo, ma sono comunque quella nuova. Quella che da alcuni deve essere ancora approvata. E' ovvio che Rufus non mi vedrà leccare il culo di nessuno, lo ha capito velocemente che genere di persona sono, e beh, se c'è il fidanzamento direi che gli sono piaciuta così come sono. Ci siamo intesi subito, ed entrare in questa danza è stato quasi automatico. Nonostante l'attrazione per il futuro capofamiglia dei Foulger, ho provato a chiedermi se fosse la cosa giusta da fare. L'impellenza che sentivo mi ha fatto porre domande, ma non ho trovato un briciolo di insensatezza nell'uomo che ho di fianco ora. Non mi sono mai definita una romantica, ma il fatto di trovarmi nel posto giusto al momento giusto mi ha fatto pensare che forse le cose possono girare per il verso giusto. Deve essere un segno che ho preso la decisione giusta nel tagliare i ponti con una famiglia che non segue più i dettami in cui io credo, quello reali, veri; mi sono unita ad un clan che invece ne ha fatto il proprio marchio.
Abbiamo parcheggiato lontano, percorrendo a piedi la parte di strada restante, guardinghi nonostante l'ora sia a nostro favore. C'è parecchia gente già sul posto, mi limito a salutare tutti con un cenno del capo; osservo attenta il loro modo di interagire, cercando così di capire simpatie e alleanze, antipatie e tensioni. Rufus mi ha già istruita, ma so anche che vedere certe cose sul campo è altrettanto importante; un gruppo così eterogeneo può fare tanto bene, quanto un casino se non in grado di autogestirsi. Mi soffermo in particolare sul Emeraude. La sua figura mi incuriosisce, per ciò che ha fatto, per ciò che conta per Rufus. Mi avvicino a lei, senza però invadere il suo spazio personale, un cenno più caloroso nei suoi confronti; di certo è una donna con le palle, a prescindere da tutto, condizione per la quale ha già in parte il mio rispetto. Attendo istruzioni, ma accenno uno sguardo a Rufus per attirare la sua attenzione. Pensi sia il caso che faccia un giro di perlustrazione in volo? Essere un Animagus ha i suoi vantaggi, un tordo non è un uccello propriamente tipico della zona, ma non è nemmeno uno di quelli che attira sguardi indiscreti. -
.©FrenchGhost HunterLa tua mente cerca informazioni nei ricordi, dettagli, frammenti che possano tornare utili. Ti senti come in una caccia, pronto a carpire ogni segreto possa tornare a tuo vantaggio, pronto ad agire. Hai imparato ad amare i passaggi obbligati prima di una caccia da quando il vampiro vi ha fregato: eravate inesperti, certo, ma peccavate anche nelle informazioni che vi avrebbero evitato quel triste epilogo. Ora sei concentrato e percorri mentalmente la direzione da intraprendere, un elenco ordinato di azioni da compiere quasi maniacalmente.
Ascolti, attento, perché sai bene come anche lei conosca le divinità, forse anche meglio di te; non sarà facile nemmeno reperire informazioni, ma risalendo al tuo ricordo potresti già avere una buona pista. Mi assicurerò di risalire a quel tomo. Nel tuo sguardo c'è risolutezza. Stringi la sua mano, un contatto volto a darle forza. Troveremo un modo, te lo prometto. Non importa cosa mi costi. Un'omissione che ti fa sentire colpevole, ma che sai essere essenziale perché lei continui a permetterti in questa ricerca. Se prendesse coscienza di cosa sei disposto a perdere per lei, potrebbe allontanarti, ed ora che sai è l'ultima cosa che desideri. E per una volta senti che non si tratta di pura egoismo, quel sentimento che ti ha portato a vergognarti nei confronti del tuo amico. Comprendi che lei non può lasciare solo suo figlio, che deve essere il centro attorno a cui gravita ogni azione futura. Non permetterai che si perda la presenza di Rexana, ti riprometti di fargliela vivere.
Vorresti infonderle questa risolutezza, ma non ti azzardi ad usare la tua abilità: forse lei potrebbe anche apprezzarlo, ma la giudichi come un'infrazione di quello spazio personale limitato a se stessi. E' già abbastanza grave che tu riesca a leggere questo spazio, senza manipolarlo. Ti alzi, sgranchendo le gambe con qualche passo. Ho bisogno di un altro caffè. Le sorridi, conscio di quanto tutto questo non sia pesante solo per te. Grazie...per esserti fidata. Senti un filo che vi lega, che vi ha sempre legato, lo puoi quasi vedere; non importa dove siete, cosa facciate, da quanto non vi vediate. Quel filo c'è, saldo, indistruttibile. Perché lei è e rimarrà sempre Rex. Che dici, Arkell, lo offri un caffè allo zio? Hai già la paghetta? Alzi lo sguardo, complice. Vuoi tornare a temi più leggeri, e goderti la passeggiata di ritorno, beandoti nella consapevolezza di quanto ti senti fortunato solo per il fatto di averla accanto. -
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Con Clem Rex Tess e compagnia bella al nano forzuto
©FrenchGhost HunterDi nuovo fallisci. Sbuffi, ma ti senti sollevato visto che questo gioco sembrano fallirlo tutti. Ed il peso dello sconfitta viene facilmente sostituito da quelle famose farfalle allo stomaco, semplice reazione al suono di una voce che sa di tutto, ogni cosa. Alla fine è venuta, ma non con Arkell e Pierre, no. Quella che ti presenta è sua sorella Tess, una presentazione che ti sembra assurda, visto da quanto tempo vi conoscete, vi frequentato. Potete dire di conoscere l'uno l'anima dell'altro, ma le circostanze non vi hanno mai portato ad approfondire temi quotidiani, seppur importanti; certo, sapete la teoria delle famiglie reciprocamente, ma solo ora si delineano visi che compongono esseri finora sempre solo rimasti come sfumature nella mente. Non puoi che sorridere, non esiste in te alternativa, come fosse un richiamo di sirena in grado di portarti alla dannazione, che tu sei pronto a seguire senza alcuna remora. Così rivolgi la tua attenzione alla sorella che ancora non conosci, mentre un moto di curiosità giunge, forse un po' ritardato dal tuo normale incedere, rivolto sempre a Rex per prima. E' un vero piacere. Conoscerti è un onore, devo molto alla vostra famiglia. Allunghi una mano, segui un'etichetta che ti calza a pennello ma che non tolleri davvero fino in fondo, retaggio di obblighi che non dipingono appieno le tonalità di ciò che vuoi in effetti esprimere. Noti la direzione dello sguardo di Rexana, ed è ovvio che si posi sulla tua di sorella. Consapevole di ciò che significa, le presenti, non mancando di volgere un'occhiata eloquente a Clem, come a implorarla di non metterlo più in difficoltà di quanto non sia. In fondo le ha detto poco prima che si sarebbe visto con Dani, ed ora ha di fronte l'altra ragazza che le aveva imposto la mancanza del soggetto. Dani. Per un attimo senti una scossa percorrerti la schiena, ma poi ti dai del cretino. Perché mai dovresti crearti problemi? Te lo sei ripromesso e ti stai impegnando per rendere tutto con Rexana più semplice, e frequentare Dani è esattamente ciò che senti sia la cosa migliore in questa direzione, quella che ti fa stare meglio. Ciò nonostante un po' di imbarazzo lo provi. Rexana, Tess, lei invece è mia sorella Clementine. Esprimi tutti i nomi in una volta, una presentazione veloce.
Cogli al volo l'assist involontario del saltimbanco per uscire dall'imbarazzo che provi in quel momento, seppur la cosa principale che ti infastidisce non sia la situazione in sé, quanto che questa senza alcun motivo ti imbarazzi. Ottimo, mentre tu e tua sorella provate a vincere, io prendo da bere per tutti. Che prendete? Rivolgi uno sguardo complice a tua sorella, seguito da un occhiolino. In Francia si inizia a bere legalmente prima rispetto all'America, e poi non sei di certo quel genere di fratello guastafeste. Poi rivolgi un silenzioso grazie al tizio, che forse nemmeno comprenderà; ti infastidisce non sapere come si chiama. Ti avviso, se vinci tu stiamo qui tutta sera se serve, fino a che non vinco anche io. E' una minaccia, ricorda il pomeriggio a Nizza. -
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Con Clem, tentiamo lo stupido nano forzuto again
©FrenchGhost HunterHa proprio ragione. Questo gioco è semplice, ma per come lo hai preso alla leggera, non sei riuscito a fare nulla, manco fossi una mezza sega che non sa come impugnare un'arma reale. No, non puoi accettarlo, ne va del tuo orgoglio. Che dire, si ne hai uno, anche se salta fuori in occasioni particolari e strane, come questa, dove in gioco non c'è assolutamente nulla. Ma forse sei fatto così, ti immoli ad ogni causa che fai tua, per cui rinunci a te stesso in ogni forma ti sia possibile, ma non accetti di perdere ad un gioco sciocco, proposto da persone che di lavoro sfottono la gente, il loro modo di intrattenerla. Non sono le parole del ragazzo a farti bruciare, non le prendi sul personale, per quanto taglienti non sono personali. Potrebbe dirlo di letteralmente chiunque altro in questo luogo, no. Proprio però non ti va giù. Ok, ora quei bollini devono essere tutti miei. Riproviamo, buoni propositi un cazzo. Ridi, consapevole che se perdi di nuovo farai una figura ben meschina. Puoi bere mentre lavori? Ti offro un drink poi, un augurio di buon anno. Gli fai l'occhiolino, sei fatto così. Sei gentile con tutti, quasi senza che te ne accorgi, non puoi farne a meno. Bada, non ci sto provando eh. Lo dici perché ti balena in mente che quella tua frase poteva essere mal interpretata, ma nel cercare di recuperare forse hai fatto peggio. Magari nemmeno ci aveva fatto caso, e quasi puoi sentire Clem soffocare un suono, che forse emetterà ugualmente. Ok, sei un disastro, ma lo sai da solo questo. Alzi gli occhi al cielo, e ritenti il gioco, sperando che questa volta, se non la forza, almeno la fortuna sia dalla tua. Non so se voglio sapere se tu ci riuscirai al primo tentativo, Clem. Glielo dici in francese, concentrato come sei nemmeno ti accorgi di aver cambiato lingua, passando alla tua natale, segno di quanto stare in sua compagnia ti porti alla mente momenti passati.Lancio dado: 66
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- Inviato il
- 30/12/2022, 20:51
- _ZoRa_
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Con Clem, tenta il nano forzuto
©FrenchGhost HunterE' da tempo che non ti godi in tranquillità una serata come questa con uno dei tuoi fratelli. Troppo tempo, non appena la assapori comprendi quanto ti sia mancato ogni singolo istante, le serate passate ad intagliare il legno mentre senti suonare Clem, i pomeriggi passati a sistemare motori con Sylvain, le ore infinite che passavate a lavorare sui vostri contatti, sugli studi ed i libri che vi servivano per le informazioni, per le piste da seguire. Sai stare solo meglio di molti altri, te ne sei convinto nel tempo trascorso qui a NY, ma è davvero così? Non puoi fare a meno di sorridere alla minore delle tue sorelle, a quella spassionata voglia di vivere e godersi il momento, a quello splendido moto di genuina preoccupazione che esterna, seppur lo faccia come battuta. Perché sai che un fondo di verità nelle sue parole c'è, vale lo stesso per te. Per i tuoi fratelli faresti di tutto, per la tua famiglia ogni cosa.
Così ti accosti, intimato dal suo gesto, al tizio davanti al gioco che ti appresti a fare. Non è molto alto, ma tu non puoi certo commentare, non sei certo una cima. Beh, la signorina ha deciso. Che devo fare? Ti fai spiegare rapidamente le regole, in genere non si tratta mai di nulla di difficile, quanto meno a parole. I fatti poi, quello sono tutto un altro discorso. Certo, sei addestrato, ma non sei nemmeno troppo convinto di voler fare lo sborone per il semplice gusto di farlo. Non sei mai stato il tipo. Anche se vincere ti darebbe una certa soddisfazione. In questo caso si tratta di una prova di forza, ma anche resistenza. I primi colpi può risultare più semplice metterli a segno, ma la stanchezza nelle braccia può rendere gli ultimi colpi assai più difficili da compiere. Provi a gestire la cosa, cercando di conservare le energie e dosare la forza in base al numero di colpi che devi dare. Vediamo quanto sono in forma. Altrimenti sappiamo già che buon proposito devo pormi.Lancio dado: 73
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- Inviato il
- 30/12/2022, 17:42
- _ZoRa_
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.©HuntressFire and EarthAlchemistAnimagusLe sue parole mi dicono cose che già so. Questa in fondo rimane una danza di cui in parte conosciamo già i passi, c'è ben poca improvvisazione, rivolta solo ed unicamente alla pratica. Che io sappia che genere di famiglia sono e che principi seguano è evidente, e se sono qui devono sapere quindi che li condivido, o non avrebbe senso perdere così il mio ed il loro tempo, fin troppo prezioso visto di cosa ci occupiamo per perderlo per il semplice gusto di farlo. Certe conferme però che devono essere date, perché seppur la possibilità sia remota, le mie fonti possono aver colto sfumature diverse dalla realtà. Per questo non mi sono fidata ciecamente, per questo sono venuta a metterli alla prova; a mettere alla prova me. Quell'atteggiamento non c'è solo in qui, ma anche da me. E' il motivo per cui ho deciso..di cambiare aria. Come poter dimenticare l'affronto di mio fratello, l'aberrazione che aveva messo in atto. Per fortuna che ho sistemato le cose prima di andarmene, non potevo lasciare le cose in sospeso. Non avrei permesso che il nostro sangue si macchiasse di una simile onta. I Cacciatori in molte zone si stanno rammollendo. Si nascondono dietro a ragionamenti di finta pace, perché così è più comodo. Non fanno il vero lavoro, ma solo quello bello in vista. Tsk. Sputo fuori dal pick-up, un gesto sfrontato che dice molto più che semplici parole. Mi fanno rivoltare lo stomaco simili persone, codardi che non hanno un briciolo di credo in ciò che è sempre stato fatto e che va fatto. il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Su questo abbiamo la stessa visione delle cose. Non che ne sia sorpresa. Allungo il collo, guardando oltre la strada per provare a rendermi conto del percorso, della direzione. Se non ricordo male le carte che ho studiato, dovrebbe mancare poco al punto da cui partire.
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Con Clem, si va verso il nano forzuto
©FrenchGhost HunterL'ultimo capodanno è stato per te quasi come un passo fondamentale, una tappa nel tuo essere qui a NY, quel pezzo di puzzle che ha iniziato a far quadrare la visione generale dell'insieme. Da quel momento le tue mosse sono state a senso unico, in una direzione ben chiara e definita, sempre di più. Banditori prima e la rivelazione di Rexana poi hanno tracciato un sentiero che nel percorrerlo sai esattamente dove potrebbe portarti. Perché in fondo sono due missioni che ti definiscono per la persona che sei, per ciò che ti compone nel tuo più profondo Io: il tuo essere Cacciatore e il tuo amare Rexana, incodizionatamente, propulsore a qualsiasi azione che andrai a compiere ogni istante della tua vita. Hai deciso di tornare in Francia, hai già acquistato il biglietto di andata e ritorno, per poter eseguire una ricerca a tappeto riguardo la situazione di Rexana. Hai già persino contattato il vescovo Roussel, uno dei tuoi maestri nell'addestramento e tra le menti più acute che ti vengano in mente in quell'ambiente. Anche il semplice fatto che ti metta a disposizione la sua biblioteca è di enorme aiuto, anche se da solo non sai esattamente quanto materiale riuscirai a vagliare nelle due settimane che ti sei posto per stare lontano dalla tua attuale caccia. Ne approfitterai anche per parlare a tuo padre, per capire cosa si aspetta lui ora da te, cosa puoi fare tu per migliorare la situazione della famiglia. Forse ti proporrà un matrimonio combinato, è da tempo che questa idea gli ronza. Hai procrastinato troppo questa conversazione, ed ora sei deciso a mettere in chiaro la tua posizione. Fino a che non scoprirai un modo per salvare Rexana non sei disposto a lasciarti distrarre da altro. Solo poi prenderai il posto che tuo padre ha deciso per te e te ne assumerai ogni responsabilità.
L'appuntamento con Dani è imprecisato, come la vostra relazione anche i vostri incontri non sono organizzati nei minimi dettagli, ma più una sorta di continua scoperta. Vi siete semplicemente accordati per trovarvi genericamente una volta giunti sul posto, perciò ti limiti a montare sulla moto con Clem aggrappata alla tua schiena. Le hai promesso di insegnarle a guidare la moto, e lei per tutta risposta ha promesso che avrebbe imparato i rudimenti di meccanica che le servono per saperla tenere in ordine. Sei maniacale quando si tratta di questo argomento, tu stesso hai restaurato pressoché tutte le moto che possiedi, sia qui che in Francia. Il tuo ultimo gioiello è la moto Guzzi v7 700 che guidi ora, una moto d'epoca, con uno stile e delle linee che ti fanno impazzire nella loro semplice genialità. Non le starai addosso, non la controllerai. Clem ha la testa sulle spalle, sa quale sia il suo posto nella famiglia, ma ha bisogno di trovare la sua dimensione per non perdersi nella rigidità dei loro ranghi. Per questo hai accettato di accompagnarla, perché possa anche lei arricchire il suo bagaglio di esperienza che la costruiranno come individuo, base per quello che sarà poi nella famiglia come membro attivo.
Sorridi della sua curiosa intelligenza. Sa che esistono sia Rex che Dani, ed la sua coerente omissione del soggetto ti fa capire quanto sia anche attenta a non metterti in una situazione che potrebbe metterti in imbarazzo. Gentile, attenta e premurosa. Dovremmo vederci direttamente lì, con Dani. Lo specifichi tu, perché di fatto non sai se Rexana e Pierre ci saranno. Forse è anche giusto che questo inizio anno lo passino ed inizino insieme, loro tre. Al pensiero della tua assenza senti una piccola fitta al cuore, ma in fondo sai che sarebbe la scelta più sensata per tutti.
Una volta smontati dalla moto vi dirigete all'interno. Guardi il cellulare e noti che non c'è ancora nessun messaggio da parte di Dani. Le scrivi per primo, un messaggio rapido e veloce, la informi solo che sei arrivato e di scriverti con comodo quando ha voglia di beccarsi. Semplice e conciso, senza nessun obbligo. Stringi appena gli occhi verso tua sorella. Sei sicura? Mi sembra quasi sia tu che voglia trovare il modo di togliermi dai piedi! Le sorridi, comprensivo. Ovviamente puoi fare quello che vuoi, e avrai certo più che pochi spicci per la serata, ma se ti va intanto possiamo fare qualcosa insieme. E' un po' che non ci divertiamo e basta, io e te. Le schiacci l'occhiolino, mentre indichi uno stand lì vicino. Che ne dici di una sfida? Ti avvicini al tizio per tentare il gioco. In fondo questi giochi sono pensati proprio per permettere alle persone di divertirsi. -
.©FrenchGhost HunterSenti che le tue parole feriscono, colpiscono punti deboli di una struttura già precaria, ma non hai bisogno della tua abilità per capirlo, per quanto essa ti confermi il tutto. Rexana si sente responsabile del distacco tra voi, ma non comprende appieno che non dipende da lei. Sono state le loro reciproche scelte a condurli lì, non certo lei con obblighi o ricatti. Sono il risultato delle scelte che li hanno portati poi ad una direzione precisa, parallela se vogliamo dirlo, così vicini che quasi si possono toccare, ma mai realmente intersecanti. E' così al momento, ma non c'è nessuna legge scritta che vieti che le vostre direzioni tornino ad incontrarsi; dovete solo capire come fare perché da questa non ne intercorra poi uno scontro. E' sicuramente meglio se gli parli prima tu di me, Rex. Se dovessi farlo io, la cosa lo ferirebbe incredibilmente. Peggiorerei le cose, invece di migliorarle. E' una certezza, non un dubbio. Lo vedrebbe come un tradimento, e forse a ragion veduta. Rexana ha deciso, inconsapevolmente o meno, di aprirsi prima di te che con lui, il che sancisce in maniera inequivocabile quanto ci sia di complicato nel vostro rapporto. Per un attimo ti chiedi come riescano a gestire questi sentimenti coloro che si cimentano in un relazioni poliamorose.
Azzardi una stretta di mano, semplicemente perché vuoi confermarle la tua vicinanza anche in maniera fisica, non solo con le tue parole. Sentire il contatto tra le vostre pelli ti porta a sentire le farfalle allo stomaco ogni singola volta, reazione puramente chimica del tuo corpo alla sua presenza. Ho vaghi ricordi di qualche manufatto cattolico, era molto potente, ma non ricordo di preciso il suo uso. Sicuramente possessioni, ma ci sarebbe da capire se può funzionare per poteri divini, più che esoterici nel senso a cui sono abituato. Le sorridi, un po' colpevole. Non ti sono mai piaciute le sfide semplici. Non sono da te. -
.©FrenchGhost HunterPierre è un tasto dolente, per te e a quanto pare per lei. Non appena capisci le implicazioni di ciò che sta dicendo, un moto di emozioni diverse si agita nel tuo petto.
Lei ha scelto di dire, seppur in tempi diversi ritardati, la completa verità a te e solo una parziale a lui. Ti scalda il cuore questa piccola differenza, ti fa sentire speciale per lei in una maniera che ti dà soddisfazione più di ogni altro cosa, come se la tua vita non dipendesse dal tuo respiro, ma da quello che Rexana compie nei tuoi confronti. E di contro ti senti un vigliacco, un infame, perché lei ha un figlio con il tuo migliore amico, quell'amico che una piccola parte di te spera lasci per poterti permettere di vivere quella storia che non hai mai avuto il fegato di reclamare, quella parte che ti impedisce di fare quello cosa così semplice che ti sta chiedendo, così scontata come azione tra amici e per cui tu continui a tergiversare: esserci. Che diritto aveva di farlo se a malapena riusciva a pensarsi come un suo amico in questo momento per via dei sentimenti che provava, per il senso di colpa nei suoi confronti, per il peso del suo amore per Rexana, mai assopito? Rex...penso di aver perso questo diritto. Sai quanto sia difficile tutto questo per lei, ed il pensiero di poterle aggiungere un altro peso addosso, che forse già ha sulle spalle, ti fa spostare il peso del corpo, a disagio. Ma proverò a parlargli. Lui manca anche a me, ma il nostro disagio è un baratro in mezzo a noi. Dobbiamo trovare il modo di superarla, insieme. Non sai se è possibile, ma non puoi lasciare la cosa intentata. I sentimenti che provi per lui sono sempre stati un punto saldo, come dice lei, nella tua vita, un faro nella notte. Anche quando siete stati lontani lo era. Per tutti gli dei maledetti, ora si che senti il bisogno di fumare. Torni con insistenza su quello stesso dito già martoriato in precedenza, scervellandoti su come sia possibile evitare il macigno che vedi davanti a te a bloccarti la strada. Una cosa per volta, però. Forse sarebbe più facile parlargli se avessi una soluzione in mano. Prima di farlo voglio quanto meno racimolare quante più informazioni possibili. Ti alzi, percorrendo avanti e indietro un minuscolo tratto di strada davanti a voi, quasi come se volessi tracciare un solco ad indicarvi la strada, la direzione da prendere, ma fosse impossibile trovarla, perché non visibile.
Edited by Tippete - 20/12/2022, 11:33 -
.©FrenchGhost HunterRespirare è difficile, senti un peso sul petto che si fa via via più insostenibile, mentre elabori e comprendi le parole che ti dice. Senti l'impellenza dei suoi sentimenti, la parte che non vuole lasciare suo figlio, costi quel che costi. Ti si stringe il cuore al solo pensiero di perderla, perché in fondo non hai pensato a questa eventualità, ed in maniera totalmente egoista decidi che non permetterai che accada, non importa cosa possa costarti. Lo devi non solo a te stesso, a Pierre, lo devi soprattutto alla creatura contenta in quel passeggino a cui lei si aggrappa con così tanto bisogno, come se da quella presa dipendesse la sua intera esistenza.
Hai sentito parlare di questa divinità, ma non sei così informato da comprendere il come poterla aiutare. Sai bene come il fatto che Rexana abbia già fatto ricerche non sia un buon segno per trovare una soluzione, ma un'idea ti balena fulminea nella mente. Lei ha tutto da perdere, ma ci sono dei limiti che non è disposta a superare.
Rimani in silenzio alla ricerca di un pensiero coerente che possa avere senso dire, che non siano frasi fatte, parole dette per semplice paura. Non so, gli affari delle divinità sono sempre un gran casino. Ma posso provare a vedere se trovo qualche informazioni nelle cattedrali che frequentavo durante l'addestramento. Noi francesi abbiamo più agganci per queste cose. Accogli le tue origini con ancora più piacere, non solo perché nonostante i tuoi trascorsi, ti hanno sempre permesso di aiutare il mondo con quello che fai, ma perché ora ti può permettere di aiutare la donna che ami e che hai sempre amato a sopravvivere ad un destino altrimenti segnato. Sai che non hai bisogno di farle promesse in tal senso, semmai dovrai rassicurarla, fingendo palesemente, che non farai nulla di stupido nel tentativo di salvarla. Mai come in queste situazioni ringrazi di essere tu quello con l'empatia. Pierre che ne pensa? Sei stato ingiusto a concentrarti così su te stesso e su di lei, questa cosa colpisce lui ancor più che altri, tu per primo. Deve essergli costato parecchio riuscire a non parlarmene. Se non altro per sfogarsi. Ti affretti ad aggiungere l'ultima parte, per non farle pesare questa cosa troppo. In fondo, nonostante il vostro rapporto, deve essergli costato parecchio ammettere una cosa simile e non vuoi aggiungere altro.