[QUEST MUSEO] Primo piano

Heatcliff Loveney, William Knight, Jeremiah Everett

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    ramona veronica wallace
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    joan jett - dirty deeds done dirt cheap


    C
    erto. Era normale che si ritrovasse davanti una scimmia. Erano quelli gli individui che ormai il MACUSA prendeva per i propri pattugliamenti? Si divertivano davvero tanto a richiamare la sua sezione ogni cinque minuti.
    Guardiana del MAFI. Semmai mascotte di un qualche club universitario da strapazzo.
    Che nervoso. Che nervi. Tra poco quei pianeti di merda li buttava giù a colpi di sputi cosmici.
    Ramona si avvicinò alla donna scimmia, forzò un sorriso tirato: « Non saresti utile comunque »
    Quanto odiava essere la voce della sincerità, ma qualcuno doveva pur esserlo.
    « Perciò ora non farete neanche un passo senza che io ve lo dica. Saliamo ai piani alti, vediamo che casini ci aspettano » mormorò tra i denti mentre quella Rosemary la seguiva. Mentalmente richiamò anche gli altri cinque che chiusero la fila.

    Avrebbe voluto coprirsi gli occhi con entrambe le mani. Altroché, quei bifolchi erano pure alle prese con la SWAT che li stava minacciando di esibire il tesserino. Che cazzo avevano fatto prima?
    « Optikòs » sussurrò appiattendosi dietro la rampa delle scale per non farsi vedere da nessun agente, e le scene le passarono davanti agli occhi come un film. Il finimondo. Doveva fare qualcosa, quell'agente del MACUSA con il suo doppio stava fallendo su tutti i punti di vista.
    « Tu, stai qui. Non vorrai che degli agenti ti beccassero » si rivolse imperante a Rosemary per poi sussurrare agli altri: « Spero siate tutti trasformisti. Chi non lo è può stare indietro, cominciate a richiamare i vostri doppi o qualunque cazzo di roba avete, abbiamo un po' di rogne da sistemare »
    Tre erano trasformisti, come immaginava. Li richiamò con lo sguardo, tirò fuori un libretto dalla tasca della giacca, il suo libretto personale che il MACUSA le aveva consegnato durante il suo primo giorno di lavoro. Uno strumento molto utile, incantato in modo e si auto aggiornasse ogni volta che qualche capo di stato o di qualche forza dell'ordine veniva sostituito. Mentre con un orecchio sentiva l'insulso monologo di quella recluta del MACUSA e le voci di quei deficienti della SWAT, Ramona sussurrò: « Metallagi » guardando la pagina in cui era affissa la foto per intero del principale della squadra militare del distretto di New York. Sentì i suoi tratti facciali, la sua voce, il suo fisico cambiare e assumere le stesse vesti della divisa nella foto. Quando ebbe finito passò il libretto agli altri che fecero lo stesso con le figure dei suoi sottoposti e intascandoselo nei pantaloni si palesò salendo le scale insieme ai suoi tre. Era un uomo di una quarantina d'anni, perciò si atteggiò con fermezza ponendosi accanto al clone dell'uomo del MACUSA: « Generale Brendon Cain, state intralciando le nostre azioni, avete messo in pericolo i vostri uomini, un collega è stato gravemente ferito a causa della vostra inefficienza del vostro organo amministrativo! Le azioni del mio reparto sono state monitorate dalle videocamere, questo doveva essere un attacco a sorpresa ma ci avete costretto ad annullare la nostra copertura perché state continuando a minacciare imperterriti la mia squadra! Vi consiglio di andarvene subito, all'istante, o i provvedimenti saranno immediati » minacciò subito chi stava interloquendo con il doppio. Evocò il libretto militare e glielo mostrò, la foto del caro Brendon e i vari gradi che aveva studiato dal libretto, che conteneva anche, ovviamente, tutte le informazioni principali.
    « Ho già richiamato personalmente il capo del vostro dipartimento, abbiamo fatto sgombrare le volanti dal terreno di pattugliamento, potete controllare voi stessi. Vi consiglio caldamente di abbassare quelle armi o sarò costretto a ordinare il fuoco contro di voi e contro chi intralcerà i miei comandi...e consideratevi già fortunati che io non l'abbia fatto ancor prima di darvi tutte le spiegazioni necessarie. Ora se non vi dispiace, sgombrate l'area immediatamente e lasciate a noi il ruolo che ci spetta in questa faccenda. Fuori! » disse ad alta voce l'ultima parola con un tono più che aggressivo, il braccio destro che si tese verso l'uscita verso il piano di sotto, l'indice teso, gli occhi chiari e furiosi.
    role code by »ANNAH.BELLE« don't copy


    //Dovreste esitarmi l'azione di convincimento e intimidazione, spero vada a buon fine se no si va con le cattive. Sono da Jay comunque c:
     
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    Una caverna sottoterra

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    Abraham Charles Bradford [sheet]
    «Ready or not, here I come, you can't hide: gonna find you and take it slowly. Ready or not, here I come, you can't hide: gonna find you and make you want me»
    39 years old
    Mani Rosse
    La porta in fondo al corridoio è ancora aperta quando le fiamme iniziano ad imperversare. Fa caldo, il sudore gli imperla la fronte e comincia a lasciare larghi aloni sotto le ascelle. Un vero uomo. Non gli hanno mandato la polizia normale, c'è la SWAT ad aspettarli, si atteggiano come sapessero cosa aspettarsi, come potessero fronteggiarlo. Non ne hanno la minima idea. Non vale la pena rischiare tanto per quella checca di James. Allertare ogni forza dello stato magico e non, ha addosso il MACUSA, il DCMC e persino i no-mag. Che rottura di coglioni, conviene filarsela verso la porta aperta. Richiama l'ennesima bolla protettiva, per tenersi stretta la pelle e cerca di evocare su di loro una pioggia acida che spenga le fiamme, non gli importa che i no-mag capiscano o immaginino di cosa si tratti. Problemi del MACUSA. Poi si teletrasporta più volte per raggiungere la porta e svignarsela, senza rischiare l'arresto, anche se un'evasione potrebbe essere più divertente del previsto. Molto più divertente. Le risse tra carcerati, la gerarchia segreta di ogni carcere, lui potrebbero essere quello che ha fatto incazzare la SWAT, un'autorità assoluta, o che ha provocato il MACUSA, se dovessero arrestati i maghi. Ma ha degli affari da gestire, niente tempo da perdere a pettinarsi i peli del cazzo in carcere. Quindi resta soltanto teletrasportarsi via e scomparire. Non importa che i no-mag restino perplessi, toccheranno alla ragazzina che cerca ancora di combatterlo, per una sexy come lei non dovrebbe essere un problema la persuasione.


    code by .isabella.



    Skills utilizzate nel post

    Abraham: allora, bolla protettiva, inquinamento (pioggia acida per spegnere le fiamme), tutte le altre azioni vanno per teletrasportarsi verso la porta dov'è Shay così se ne va.

    Nome: Bolla magica protettiva
    Requisiti: 18 a Barriere I
    Tipologia: temporaneo e infrangibile
    Descrizione: genera intorno al mago un campo vettoriale respingente unidirezionale. La bolla ha un moderato potere difensivo, ma non intralcia i movimenti e segue il mago. Rinnovarla al turno successivo la creazione richiede un'azione
    Formula: N
    Movimento: sigillo della pecora

    Nome: Inquinamento
    Requisiti: 25 a Lezione
    Tipologia:
    Descrizione: Il mago è capace di creare, modellare e manipolare le sostanze inquinanti, come polveri sottili, veleni aerei e smog. Il mago è, però, sensibile allo stesso modo delle sue vittime a tale inquinamento, ma può esservi esposto molto più a lungo senza subire seri effetti sulla propria salute.
    Formula: Truailleadh
    Movimento:

    Nome: Teletrasporto
    Requisiti: 18 a Teletrasporto (incontrollato); 30 a Teletrasporto (smaterializzazione); Lode a Teletrasporto o 18 a Magia spaziale (controllato); 18 a Barriere II (teletrasporto multiplo)
    Tipologia: istantaneo
    Descrizione: permette di teletrasportarsi in un luogo visibile a propria scelta (se controllato). Alcuni maghi riescono a usare questa tecnica per sparire alcuni istanti e riapparire nello stesso luogo, a scopo difensivo (smaterializzazione)
    Formula: Via
    Movimento: tracciare un cerchio con la mano dominante


    Bonus del PG/Bonus Razza

    Nome: Scambio mentale
    Requisiti: Simbolo Coyote
    Tipologia: Acquisita
    Descrizione: Per alcuni minuti il mago è in grado di scambiare la propria mente con la vittima, prendendo possesso del suo corpo, stessa cosa accade alla vittima.

    Magia Nera
    Voto 25
    + Nome:Corruzione Mistica
    +Nome: Brama di Sangue
    +Nome: Corruzione Indotta
    +Nome: Manipolazione della Moralità

    Negromanzia
    Voto 25
    +Marionetta immonda
    +Infezione a catena
    Terza materia
    Voto 25
    + Nome: Incantesimo di Disarmo
    +Nome: Pioli telecinetici
    +Nome: Dimensione specchio
    +Nome: Incantesimo di Estensione Spaziale Limitata
    +Nome: Incantesimo di Rotazione Spaziale Limitata

     
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    Gli ultimi splendori! Direi prima le signore (anche perché vi salvano un po' il culetto 'sto giro).
    Ramona balbla & The Blackhearts
    Rincarare la dose sopo tutte le moine dei due Jay mette al suo posto il capogruppo (punteggio: 19), che porta alle labbra la ricetrasmittente per richiamare i suoi. Non è contento. Non è proooprio contento, ma tanto cazzo ve ne frega.
    «A tutte le squadre: missione abortita. Abbassare le armi». Non smette di fissarvi un attimo mentre riporta accanto a sé la ricetrasmittente. Stanotte ha quasi perso un uomo per la vostra mancanza di comunicazione. «Non mi importa qual è il suo grado, farò in modo che da domani la sua unica preoccupazione sarà rendere splendenti tutti i bagni di questo posto». Non gli va giù che abbiano dovuto correre tutti quei rischi per una missione così mal gestita, ma ehi (ehi-ehi-ehi, direbbe Metroman) se ne va comunque dalle palle. Passiamo ora ai nostri due cattivoni.

    Shay e Abraham
    bonus post: 37 e 33
    Shay usa le sue dead lines sul polizotto morto, prendendone il controllo (CD: 41; punteggio: 51) e con questi due affascinanti accompagnatori si dirige verso la saletta dove è fermo Abraham. La situazione è proprio pessima. Oltre al fuoco che a Shay non frega granché, tanto sta nel suo, ci sono ben due fucili puntati su di voi. Sono decisamente interdetti alla vista dei due poliziotti, questo è l'unico motivo per cui non ti ordinano di abbassare le armi. Questo bel temporeggiare ti permette di aprire il fuoco cercando di mirare a Heath, anche se la ragazza è quasi completamente coperta da Abraham, la marionetta meccanica e il cerbero. I proiettili rimbalzano contro la marionetta, s'infrangono contro la bolla protettiva in cui si è rinchiuso Abraham (CD: 37; punteggio: 51) venendo deviati dalla sua superficie quel tanto che gli permette di uscirne quasi illeso. Solo un proiettile l'ha infatti preso di striscio alla coscia, bruciacchiando un po' i vestiti (puntegio: 18). Per Heath la situazione è migliore, grazie all'occultamento delle creature in gioco (punteggio: 20+2). Il cerbero, invece, viene preso: un proiettile si conficca proprio nella testa di destra. Abraham, inquinamento permette di servirsi di sostanze volatili, attualmente inutili contro il fuoco, quindi lasci a Shay la possibilità di incendiare proprio tutto tutto e ciao ciao con il suo cavallo di fuoco (CD: 43-4; punteggio: 40). Mentre voi fate tutto questo casino, gli agenti alzano i fucili per stendervi sul colpo dato che questo è ben più che mostrare resistenza. Cominciano sparando sul poliziotto con la pistola in mano, fermati dal messaggio del capogruppo nella ricetrasmittente. Avete così l'occasione di scappare senza inconveniente (tiro fortuna: 17).

    Detto ciò, ragazzi questa è la chiusura dei giochi. In on, voi agenti del MACUSA state per avere una bella strigliata dai vostri superiori per aver gestito la situazione "piuttosto male". Per rinfrescarvi la memoria, solo al vostro piano: nessuna cattura, 3 stanze ricolme di manufatti di inestimabile valore al fuoco, una quantità di menti da obliviare infinita, un ferito nella SWAT, due poliziotti morti, un cimelio rubato. Non un successo, questo è sicuro. Heath verrà curata stesso dai medimaghi che stanno approdando sul campo, in modo da non risentire delle eventuali ferite. La situazione è di nuovo sotto controllo.
    Voi Mani Rosse siete riusciti a fuggire, complimenti.

    Nota per tutti: pazientate qualche giorno, ma troverete le valutazioni di tutte le materie nelle rispettive aule, in modo da poter sapere quali incantesimi avete effettivamente sbloccato grazie a questo recupero. Stay tuned.

    Ora, visto quanto mi sto facendo prendere dal sonnodall'emozione, concludiamo ufficialmente questa mini-quest, sperando vi sia piaciuta e tutte quelle cose belle che si dicono quando qualcosa finisce. Sì, perché è finita, forse non l'ho detto abbastanza.


    FINE

     
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    Jeremiah
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    Dopo la riunione con Walker [x]
    Come al solito la sua permanenza al MACUSA era stata breve. Fortunatamente breve, oltretutto, ma mai prima d'allora aveva lasciato gli uffici con una faccia che la diceva lunga sul suo stato emotivo. Era palesemente adirato, lui rinomato per essere quasi il giullare di corte nel DCMC, sempre pronto a sdrammatizzare anche nei momenti peggiori. Ma Walker aveva offeso i Defensores, aveva mostrato una parte di sé che J avrebbe preferito non conoscere e, in più, un frammento di sole era stato rubato da chissà chi... E perché?
    Sbuffò dal naso mentre varcava la soglia del Museo affiancato dal detective Burke, con la quale si era scambiato numero di cellulare durante il percorso per prevenire eventuali divisioni. Probabilmente quell'imposizione da parte di Walker avrebbe dovuto avere l'odore di punizione, ma a Jeremiah il lavoro di squadra non era mai dispiaciuto, tutt'altro, e prima avessero trovato quel frammento meglio sarebbe stato per tutti. Per questo aveva lasciato l'identikit dei due maghi neri visti - uno dei quali inconfondibile con quelle sopracciglia disumane - e se n'era andato dal MACUSA senza neanche andare a cercare Daniel, conscio che avrebbe potuto parlarci tranquillamente l'indomani. Per adesso era fondamentale contare sui tempi, perché se avesse trovato qualche traccia avrebbe potuto provare a seguirla.
    Arrivato al primo piano cercò* il luogo da cui era stato trafugato il frammento per analizzare la scena da vicino. Mentre si avvicinava, espanse la propria aura per avere un collegamento maggiore con ciò che gli interessava esaminare, perché in quel momento non poteva permettersi alcun errore. Nessuna distrazione avrebbe dovuto interferire con il suo lavoro, specie quando poteva contare su ben poco per risalire all'identità di chi a quell'ora se ne stava senza alcun dubbio al sicuro con un'arma come quella nelle mani. Come aveva fatto a non percepire un frammento di sole durante le varie percezioni che aveva effettuato in corso di ronda?
    «Bene. Opero sull'aura e tento di ricavarci qualcosa di utile.»
    Giunto dinanzi alla scena, J allontanò dalla mente ogni pensiero potesse contrastare la sua concentrazione sull'aura, in modo da poter percepire eventuali tracce lasciate da quella del ladro. Non era passato molto tempo dal fattaccio, nessuna prova era ancora stata inquinata e la possibilità di individuare anche solo una minima parte di impronte lasciate dal soggetto non era così bassa. Se fosse servito ci avrebbe passato più tempo del solito, con gli occhi sempre chiusi e le braccia leggermente allargate - sembrava un malato di mente, ma era convinto che aprendosi fisicamente potesse avere una maggiore consapevolezza a livello di energia di ciò che aveva intorno -, e concentrato abbastanza da riuscire ad escludere auree già conosciute, già analizzate, inutili ai fini della sua ricerca. Quella interessata doveva essere in qualche modo legata all'oggetto rubato, e probabilmente avrebbe avuto attorno energia in più. Magari di evocazioni o altri segni di magia che in qualche modo avevano fatto sì che la sua aura lasciasse una sorta di traccia da poter seguire. Se fosse riuscito ad agganciare qualcosa, sarebbe ricorso alla diagnosi dell'aura per avere più informazioni circa il mago che stava cercando. Se fosse stato ferito, se possedesse il sangue nero, avvelenamenti da creature o malattie. Qualunque informazione sarebbe stata utile in quel caso, quindi avrebbe spremuto quell'aura fino alla fine in modo da poterla tenere stretta finché non fosse stato certo di avere in mano qualcosa di utile, o qualche traccia da poter seguire.
    *Non ho ancora capito se sappiano in che punto preciso fosse il frammento, quindi nel dubbio ho utilizzato un'azione. Nel caso in cui lo sappiano già (che mi sembra un po' più plausibile...), chiederei di utilizzare quell'azione di cercare per trovare eventuali impronte o tracce fisiche.

    Azioni e skills utilizzate


    - Cerca
    - Espressione dell'aura
    Espressione e Soppressione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Nota: Incantesimo che NON richiede tiro del dado
    Descrizione: capacità di rendere visibile l’aura anche nel mondo fisico e di sopprimerla fino a farla scomparire del tutto, così da non lasciare alcuna traccia percepibile da parte di altri maghi. L’espressione dell’aura ha un effetto intimidatorio e oppressivo nei confronti delle aure più deboli, oltre a potenziare tutti gli incantesimi di magia bianca (+1).
    Note:
    1) nel turno successivo bisogna usare un'azione per mantenere l'aura espansa\soppressa
    2) se si utilizza un incantesimo con l'aura soppressa, questa si riesprime automaticamente
    3) l'espressione dell'aura rende più facilmente soggetti all'assorbimento di energia da parte dell'aura di un mago nero
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più il mago è esperto più gli sarà facile

    - Percezione dell'aura (x 2, perché ci si impegna per agganciarsi a quella giusta)
    Percezione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Percezione dell’aura di maghi, No-Mag, piante, creature (magiche e non) e oggetti incantati.
    Nota:
    - Gli esseri umani hanno aure più complesse degli animali
    - L'aura dei maghi è più forte rispetto a quella dei no-mag
    - L'aura dei maghi bianchi è molto più forte e definita rispetto a quella degli altri maghi, per cui invece è confusa e poco definita.
    - L'aura delle piante è genericamente verde e poco complessa
    - L'aura di oggetti incantati è legata al tipo di incantesimo e al mago che l'ha creata, ma è facilmente riconoscibile
    - Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibili da chi ha già incontrato l'aura in questione
    Permette di collocare nello spazio un'aura anche se il "proprietario" non è visibile ad occhi nudo (perchè nascosto, o troppo lontano), ed inoltre di percepire – ed eventualmente riconoscere –impronte residue lasciate dal passaggio di un’aura.
    Nota: Raggio di azione di 50 metri a 360°
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più un mago è esperto più è rapida e passiva.

    - Diagnosi dell'aura
    Diagnosi dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Permette di ottenere informazioni su
    - Stato del ki di un mago
    - Dettagli riguardanti un'incantesimo castato su un oggetto
    - Il tipo di incantesimo che sta usando un mago, in questo caso si ottiene un bonus +1 sugli incantesimi lanciati per difendersi dall'attacco
    - Malattie magiche, come corruzione del sangue, licantropia, vampirismo, cannibalismo wendigo-derivante.
    Formula: è sufficiente concentrazione, chiudere gli occhi può aiutare in tal senso.

     
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    it's 2040. our president is a plant.
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    Janet Burke
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    'alba di un nuovo giorno era sorta sul totale fallimento della missione. Una catastrofe, una Waterloo, ci erano volute innumerevoli tisane per alleviare la tensione che le aveva avviluppato i muscoli come una prigione di ferro. Lei stessa aveva rimediato un'ustione ben poco piacevole, fortunatamente curata grazie all'importante aiuto del medimago che l'aveva affiancata quella stessa notte. Tuttavia, nel muoversi, le sembrava ancora di sentirla pizzicare sotto il tessuto delicato dei collant.
    Un velo di rabbia e frustrazione attraversava i suoi occhi mentre saliva le scale coi pugni chiusi, le braccia rigide lungo i fianchi, il passo nervoso, un ticchettio insopportabile perfino alle sue orecchie, che rimbombava nel triste isolamento del museo. Turner l'aveva informata degli sviluppi emersi dalla riunione con Walker - non sembravano buoni, anzi, non lo erano per niente, eppure, naturalmente, non potevano di certo rimanere con le mani in mano a piangere sul latte versato e a picchiare la testa contro il muro nell'assurdo tentativo di rimettersi in sesto e riconoscersi. Non sapeva, personalmente, come avesse potuto fallire, dove di preciso avesse sbagliato, ma aveva accettato la strigliata a capo chino, perfettamente consapevole di meritarne ogni singola parola. Adesso, stava cercando di rimediare. Avrebbe impiegato ogni briciolo, ogni residuo di forza e concentrazione rimasti, per trovare il frammento e chi l'aveva preso.
    Non conosceva Everett, non aveva avuto alcuna base per commentare quell'assegnazione - ma non l'avrebbe fatto comunque, non si sarebbe permessa di contestare un ordine neppure se l'avesse trovato sbagliato, in quel clima; mentre salivano, le sembrava determinato proprio come lei, e senza dubbio provato da una riunione che immaginava dover essere stata frustrante. Questo deponeva a suo favore.
    Quando arrivarono sul luogo del delitto, prese un respiro profondo, prima di guardarsi intorno. Annuì. «Io cerco qualche traccia».
    Schioccò le dita davanti a sé, per evidenziare possibili tracce utili. Se avesse trovato qualcosa, si sarebbe avvicinata, ricercando allora eventuali tracce evocative - non era scontato, eppure le sembrava probabile che chi fosse entrato avesse potuto servirsi di strumenti diversi dall'olio di gomito.
    We can do things, and we can try to feel okay about them.
    sheet | badge | © code created by jellyfish in blondieland



    Skills Utilizzate:

    Nome: Occhio vigile
    Requisiti: Agente Junior
    Descrizione: permette, dopo averlo attivato, di vedere l'area attraverso un filtro che evidenza tutti i possibili indizi: tracce organiche, impronte e così via.
    Movimento: schioccare le dita di fronte al proprio viso.

    Nome: Traccia evocativa
    Requisiti: Agente Junior
    Descrizione: permette di vedere chiaramente la traccia evocativa rilasciata dagli oggetti evocati e di risalire al piano di evocazione, ma anche di rievocare l'oggetto nelle esatte condizioni in cui questo è scomparso. Questo oggetto rimarrà nel piano per pochi minuti e non sarà possibile utilizzarlo, in quanto questo incanto ne richiama soltanto la traccia evocativa.
    Formula: Laðung
    Movimento: //
     
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    Jay
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    Giri per le stanze e arrivi finalmente a quella che con tutta probabilità è il luogo da cui è stato trafugato il frammento per 3 semplici motivi:
    1) si tratta della stanza dei minerali ed è facile che i No-Mag abbiano confuso la reliquia di Fabian per un minerale rarissimo
    2) una sola delle vetrine è frantumata
    3) la targa esplicativa sotto la vetrina frantumata porta una foto della gemma e una descrizione:

    CITAZIONE
    Eliodoro

    Didascalia questa preziosissima gemma è un esemplare di Eliodoro, singolare per la sua straordinaria capacità di brillare intensamente sia di giorno che di notte e riflettere qualsiasi fascio di luce, sia artificiale che naturale, vi venga applicato. Studi scientifici hanno cercato di applicarvi raggi di diversa natura, la pietra si comporta allo stesso modo, potenziando persino l'intensità dei fasci riflessi.
    Nei diari di Fabian Fortune, Mecenate che ha trovato la pietra in un antico tempio siciliano, dice che questa appartenesse alla figura semimitologica di Eliodoro.

    Scheda tecnica qui

    Scheda Storica Mito di Eliodoro

    Il sistema d'allarme della vetrina è scattato, bippa ancora flebilmente. La posizione dei frammenti di vetro indicano che la vetrina è stata rotta dall'esterno.

    L'espressione dell'aura combinata alla diagnosi e alla percezione ti permette di percepire (cd40: 19+1+37) la traccia di un solo mago. E' confusa, ma sai per certo che non appartiene ad un mago nero, o un negromante. Si è avvicinato alla teca vi è rimasto piuttosto a lungo perchè la traccia è piuttosto intensa. La traccia si divide, un fascio si dirige verso il cafè, un secondo fascio invece si dirige verso le scale che portano al piano superiore. Percepisci (cd50: 20+1+37) il riflesso violaceo di un incantesimo di evocazione e (cd55: 12+1+37) niente più.
    Oltre all'aura del mago percepisci quella più flebile ed elementare di una creatura non meglio specificata, anch'essa si divide allo stesso modo del mago.
    Infine lì dove c'era la pietra percepisci qualcosa di molto strano. Il frammento di sole ha una traccia evidente e caratteristica, questa invece è diversa, sembra quasi malata. E' molto flebile e sembra macchiata da sfumature scure.

    Janet
    Bonus post: 36

    Evidenzi (cd45: 15+36) la presenza di segni sul marmo, si tratta quasi sempre di tre segni paralleli di cui quello centrale è più profondo. Si susseguono con una certa regolarità. In parte si dirigono verso il cafè e in parte verso le scale che portano al piano superiore. Dei peli bianchi e biondo\castano si trovano sparsi qui e lì sul pavimento.
    Cerchi di rievocare la traccia dell'arma evocata (cd40: 3+36) appare per una frazione di secondo, ma poi scopare, non riesci a coglierne i lineamenti, riesci a capire solamente che era un oggetto oblungo.
     
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    Jeremiah
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    Dopo la riunione con Walker [x]
    Jeremiah non perse mai la concentrazione sulle auree individuate: né su quella del ladro, né su quella del frammento di sole. Quest'ultima era strana e lasciava intuire quanto quell'oggetto in particolare fosse differente da quelli visti e percepiti precedentemente. Non era la prima volta che aveva a che fare con quelle pietre, ma in questo caso la sua aura non lasciava presagire nulla di buono. Lesse rapidamente sia la scheda tecnica frutto dei No-Mag, sia la scheda storica, poi estrasse il cellulare dalla tasca per fotografarle entrambe in modo da poter rimandare una lettura più attenta a più tardi, specialmente per quanto riguardava il mito di Eliodoro il negromante. In questo momento era necessario mantenere il contatto con le auree per non rischiare che la scia si affievolisse col passare del tempo.
    «Chiunque abbia rubato il frammento di sole non era un mago nero. Mi allontano, cerco di seguire le tracce energetiche.»
    E con ciò, mantendo la propria aura espressa, Jeremiah si incamminò verso il bivio che vedeva le scie dividersi: da una parte verso il cafè e quindi verso l'uscita più vicina, dall'altra verso il piano superiore. Non poteva permettersi di sbagliare quindi si fermò di nuovo e chiuse gli occhi. Se non poteva fare affidamento sull'aura del ladro, sicuramente avrebbe potuto concentrarsi su quella della pietra. L'aveva percepita, seguirla adesso sarebbe stato sicuramente più semplice e l'avrebbe condotto più facilmente verso l'uomo che ora la stringeva in mano. Se fosse riuscito ad agganciarla, continuando la sua percezione dell'aura che non aveva intenzione di mollare, Jeremiah avrebbe seguito il suo flusso energetico per capire se il ladro fosse entrato da quel piano e uscito da un altro o viceversa, e sulla base di questa nuova scoperta avrebbe imboccato o l'una o l'altra direzione per seguire le sue tracce il più rapidamente possibile. Janet, a quel punto, avrebbe potuto decidere liberamente se seguirlo o se concentrarsi maggiormente sul luogo del delitto: se fosse successo qualcosa, qualunque cosa, Jeremiah l'avrebbe contattata.

    Azioni e skills utilizzate


    - Fotografa le schede (boh, l'ho messa come azione perché mi sembrava più giusto...)
    - Espressione dell'aura
    Espressione e Soppressione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Nota: Incantesimo che NON richiede tiro del dado
    Descrizione: capacità di rendere visibile l’aura anche nel mondo fisico e di sopprimerla fino a farla scomparire del tutto, così da non lasciare alcuna traccia percepibile da parte di altri maghi. L’espressione dell’aura ha un effetto intimidatorio e oppressivo nei confronti delle aure più deboli, oltre a potenziare tutti gli incantesimi di magia bianca (+1).
    Note:
    1) nel turno successivo bisogna usare un'azione per mantenere l'aura espansa\soppressa
    2) se si utilizza un incantesimo con l'aura soppressa, questa si riesprime automaticamente
    3) l'espressione dell'aura rende più facilmente soggetti all'assorbimento di energia da parte dell'aura di un mago nero
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più il mago è esperto più gli sarà facile

    - Percezione dell'aura (x 2, mantiene il contatto per seguire le tracce facendo affidamento a quella del frammento di sole)
    Percezione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Percezione dell’aura di maghi, No-Mag, piante, creature (magiche e non) e oggetti incantati.
    Nota:
    - Gli esseri umani hanno aure più complesse degli animali
    - L'aura dei maghi è più forte rispetto a quella dei no-mag
    - L'aura dei maghi bianchi è molto più forte e definita rispetto a quella degli altri maghi, per cui invece è confusa e poco definita.
    - L'aura delle piante è genericamente verde e poco complessa
    - L'aura di oggetti incantati è legata al tipo di incantesimo e al mago che l'ha creata, ma è facilmente riconoscibile
    - Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibili da chi ha già incontrato l'aura in questione
    Permette di collocare nello spazio un'aura anche se il "proprietario" non è visibile ad occhi nudo (perchè nascosto, o troppo lontano), ed inoltre di percepire – ed eventualmente riconoscere –impronte residue lasciate dal passaggio di un’aura.
    Nota: Raggio di azione di 50 metri a 360°
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più un mago è esperto più è rapida e passiva.

    - Se riesce ad agganciare quello che vuole si muove in fretta per seguirlo. Ovviamente segue la direzione in cui si sposta il frammento di sole

     
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    Arrivato al bivio grazie alla percezione dell'aura (cd40[cd aumentata perchè l'aura del frammento di sole è molto fievole]: 36+19) ti rendi conto che il presunto ladro dopo aver sgraffignato la pietra si è diretto al piano superiore, da qui la traccia si porta fino ad una finestra che da sul retro del museo. Ad un primo sguardo ti accorgi subito che è aperta.
     
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    Seguì l'aura fino al secondo piano senza mai rallentare o badare a chi ancora stava analizzando le tracce presenti sugli altri piani (presumo...). Non perdere la traccia era la sua priorità massima e spendere energia per mantenere quel contatto percettivo al massimo delle sue forze* era il minimo che potesse fare. Giunto nei pressi della finestra si affacciò per osservare l'ambiente, essere certo che non ci fossero scale d'emergenza e, in caso contrario, calcolare la distanza dal terreno, perché di sicuro era uscito calandosi da quella finestra. Per esserne certo, comunque, si servì del suo contatto con l'energia del frammento di sole per capire quale direzione avesse preso almeno in quel raggio di cinquanta metri da dove si trovava**.
    [Se le direzioni portano all'esterno dell'edificio e non ci sono scale d'emergenza dalle quali scendere]
    Tornare indietro e prendere la via più sicura era fuori discussione. La vedeva come una perdita di tempo, come il rischio di perdere quella traccia che come un cane era riuscito a fiutare quasi per pura fortuna. Gettare tutto all'aria, in quel momento, non era affatto concesso e per questo aveva un'unica soluzione: evocare. Aveva bisogno di una scala abbastanza resistente da reggere il suo peso e piuttosto lunga (non ho idea di quanto possa essere alto l'edificio, sinceramente...). Non aveva bisogno che fosse troppo particolare, se non per gli arpioni che l'avrebbero tenuta aggrappata alla finestra in maniera sicura: doveva essere una scala semplice ma di un materiale solido, assolutamente resistente. La composizione materiale e la lunghezza erano gli unici requisiti essenziali da dover soddisfare, il minimo indispensabile affinché la sua evocazione non si rivelasse un totale fiasco facendolo crollare malamente sull'asfalto. Evocò un pugnale ombra e senza attendere oltre si tagliò sul braccio, visualizzando nella mente quell'oggetto che sarebbe stato, insieme, sia la sua salvezza da una morte piuttosto certa e anche molto vicina, sia una probabilità in più di ritrovare il frammento di sole caduto in mani potenzialmente pericolose per tutti. A quel punto, per ovviare eventuali distanze non ben calcolate nel richiedere una lunghezza precisa per quella scala, J portò i palmi fuori dalla finestra e sollevò entrambe le braccia verso l'alto mormorando la formula "fi". Il suo intento era quello di servirsi del terreno sottostante per ridurre le distanze di almeno i centimetri che dividevano la scala dal terreno, evitando così di rischiare di dover perdere tempo a curarsi da ferite. O per evitare che quella fosse la sua ultima notte in quel mondo...
    [A patto che gli riesca tutto]
    Si arrampicò sul davanzale della finestra e poi iniziò a scendere verso il terreno, un passo alla volta e ben aggrappato con entrambe le mani alla scala. Il passo era sempre sostenuto ma attento a non rischiare di battere troppo forte sul materiale.***
    Arrivato a terra, a quel punto, non gli restava che mandare un messaggio vocale alla sua compagna e concentrarsi di nuovo sull'aura del frammento per seguire la direzione giusta.
    "Sono sceso dal secondo piano, c'è da togliere una scala dalla finestra. Ti tengo aggiornata"

    Azioni e skills utilizzate


    *Non le ho contate come azioni perché fino alla finestra c'è arrivato già
    - **Di nuovo percezione dell'aura per essere certo di doversi calare dalla finestra
    - Taglio
    - Sospensione
    Requisiti: 22
    Formula: fi
    Il mago solleva una manifestazione elementale di roccia mimandone il gesto con le braccia.

    - Scende *** Forse avendo conoscenza innata dovrebbe sapere la solidità del materiale e, quindi, muoversi in base a quello che conosce sull'oggetto evocato
    - Segue la scia se riesce a rintracciarla di nuovo dopo quei 50 metri circa di prima (ne ha fatte due: una da fuori la finestra, una quando sta per perdere quella precedente per continuare a muoversi nella direzione giusta, non so se mi spiego...)
    Percezione dell’aura
    Requisiti: completamento della prima lezione
    Descrizione: Percezione dell’aura di maghi, No-Mag, piante, creature (magiche e non) e oggetti incantati.
    Nota:
    - Gli esseri umani hanno aure più complesse degli animali
    - L'aura dei maghi è più forte rispetto a quella dei no-mag
    - L'aura dei maghi bianchi è molto più forte e definita rispetto a quella degli altri maghi, per cui invece è confusa e poco definita.
    - L'aura delle piante è genericamente verde e poco complessa
    - L'aura di oggetti incantati è legata al tipo di incantesimo e al mago che l'ha creata, ma è facilmente riconoscibile
    - Ogni individuo ha un’aura caratteristica e assolutamente unica, riconoscibili da chi ha già incontrato l'aura in questione
    Permette di collocare nello spazio un'aura anche se il "proprietario" non è visibile ad occhi nudo (perchè nascosto, o troppo lontano), ed inoltre di percepire – ed eventualmente riconoscere –impronte residue lasciate dal passaggio di un’aura.
    Nota: Raggio di azione di 50 metri a 360°
    Formula: sufficienti alcuni secondi di concentrazione, più un mago è esperto più è rapida e passiva.


     
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    Jay
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    La finestra è stata aperta dall'interno, è accostata in malo modo. Subito fuori la finestra vedi la scala antincendio del palazzo. Grazie alla percezione riesci a capire che aura e frammento sono andati da quella parte. Deduco che anche tu ti sei calato molto facilmente lungo la scala antincendio. La prima percezione dell'aura ti porta facilmente a cinquanta metri dall'edificio, dove c'è un gruppo di giardinetti di città, con la seconda percezione arrivi poco più lontano, ma la folla di auree dei no-mag confondono quella del ladro, che non ha fatto alcun incantesimo lungo il percorso. La flebile scia del frammento d'altro canto ti dice che sicuramente è passato per quei giardinetti. Tra gli arbusti vedi spuntare le gambe di un uomo, al primo colpo d'occhio sembra un barbone.
     
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    Jeremiah
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    Scese le scale antincendio seguì la traccia fino a quei giardinetti ben più allegri di giorno che a notte fonda, i tipici posti che una donzella di sera da sola non avrebbe dovuto frequentare, per intenderci. Perse l'aura del mago durante il percorso, finendo col confonderla con le scie dei No-Mag che fino a qualche ora prima si erano aggirati in branchi numerosi per tutte le direzioni. A quell'ora di notte il flusso era sicuramente minore, ma quella zona di New York era impossibile da disinfestare anche col passare del tempo. Seguì la scia del frammento di sole finché non vide spuntare le gambe di qualcuno, forse un barbone. Stavolta si concentrò su quella figura per percepire l'aura e per diagnosticarla, in modo da sapere ancor prima di raggiungere il soggetto se fosse un mago, un No-Mag, se fosse sano o se fosse malato, vivo o morto. Ad ogni modo, indipendentemente dalle sue scoperte, si avvicinò senza premurarsi di essere silenzioso, conscio che la paura nelle persone portasse sempre a reazioni differenti. E lui una coltellata non voleva riceverla, quindi meglio farsi sentire piuttosto che sbucargli alle spalle di soppiatto e rischiare di fargli venire un colpo. Quando fu abbastanza vicino si fece largo fra gli arbusti per scoprire chi si celasse al di là di essi, osservando il terreno e la figura dell'uomo e ascoltando eventuali suoni che lasciassero presagire i suoi movimenti.
    «Nottatina freschetta, eh? E movimentata, anche.»
    Se fosse stato un barbone, probabilmente avrebbe trovato nella figura di J un degno alleato. Anzi, sporco com'era il Defensor avrebbe finito col fargli pena, come minimo.

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    Percezione e diagnosi dell'aura del tizio, osserva per capire con chi ha a che fare e ascolta. Tanto per fare qualcosa

     
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    Il barbone si volta agitato, ha un'espressione spaventata, solleva un braccio davanti a sè come se temesse che tu possa colpirlo. "Non ce l'ho più, me ne sono sbarazzato!! Guarda! Me ne sono liberato!". Il braccio dell'uomo è scoperto dalla camicia sollevata fino al gomito, lunghi tagli, come graffi, solcano la sua pelle incrostata di sangue. "Sono libero! LIBERO CAPITO? Smettetela di seguirmi! Ho visto quell'altro! Mi cercava, ma io sono più furbo, più furbo"
     
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    it's 2040. our president is a plant.
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    segni che spiccavano ai suoi occhi, sul marmo, non la convincevano per niente. Avevano attirato la sua attenzione e sapeva bene che non l'avrebbero più persa. Decise di non perdersi in particolari congetture riguardo all'arma evocata, adesso. Doveva seguire le tracce. Il telefono vibrò in tasca per un secondo - Jeremiah si era spostato all'esterno dell'edificio. Aveva visto parte delle tracce tagliare per il secondo piano, dove lui aveva scritto di essere stato. Fu chiaro, allora, che fosse molto più conveniente seguire la direzione opposta, verso il cafè - forse avrebbe potuto capirci qualcosa.
    "Fammi sapere. Io rimango sulla scena".
    Mentre seguiva il sentiero solcato da qualcosa che non aveva ancora avuto perfettamente modo di comprendere, manipolò la densità del suolo perché risultasse temporaneamente malleabile, così da potere spostare il materiale intorno ai solchi e osservare quanto fossero profondi. Allora, respirò profondamente. «Akti Fos». Concentrandosi sul senso della vista, proseguì, attenta a carpire qualsiasi minuziosa informazione - non doveva sfuggirle nulla, non più; aveva lasciato l'azione al collega volontariamente, per potersi concentrare sul lavoro mentale, sul ragionamento, per fornire una base rinforzata alle indagini: era più che sicura che molto di ciò che serviva si trovasse ancora dentro il museo, nei punti chiave in cui il furto era stato compiuto.
    Una volta raggiunto il cafè, si sarebbe assicurata che i segni non si interrompessero, mettendosi alla ricerca di qualsiasi apertura o irregolarità nell'economia della stanza. Si guardò intorno con estrema attenzione, perché ogni informazione potesse rimanerle in mente per essere utilizzata in caso di necessità, e si avvicinò piano ai muri, certa di riuscire a trovare qualcosa di interessante - una crepa, magari, o finestre che potessero essere state lasciate aperte; se la missione era andata male doveva esserci un motivo. A discapito della scarsa fiducia che provava nei confronti di chiunque, non aveva dubbi che tutti, lei compresa, avessero fatto del proprio meglio. La prima parola che la attraversò fu, naturalmente, sabotaggio. Era impossibile, impossibile che la scena non fosse stata adeguatamene preparata perché fossero loro a fallire. C'era un programma astuto dietro, un'organizzazione intensa ed efficace. Non potevano essere così lontani dallo smascherarla.
    We can do things, and we can try to feel okay about them.
    sheet | badge | © code created by jellyfish in blondieland



    Skills Utilizzate:

    Nome: Manipolazione della densità
    Requisiti: 28 a Trasfigurazione 1
    Descrizioni: le possibilità di utilizzo di questo incanto sono molteplici, cambiando la densità e quindi la sua massa. Rendere solido un oggetto liquido o viceversa, soltanto parti oppure interamente, ovviamente farlo su un'intero corpo sarà molto più difficile. Grazie a questo si può manipolare anche la galleggiabilità, agendo indirettamente sulla Spinta di Archimede, e si può anche manipolare il peso, rendendolo impossibile da maneggiare o al contrario tanto leggero da maneggiarlo al meglio, per esempio ancora si potrebbe rendere un proeittile tanto pesante e duro da sfondare un'intera parete, o rendere talmente pesanti se stessi da diventare impossibili da smuovere fisicamente.
    Movimento: //

    Nome: Akti Fos
    Requisiti: Voto superiore al 26
    Tipologia: Tecnica di percezione sensitiva e sensoriale.
    Descrizione: permette di amplificare il sesto senso e quello a cui il mago è più legato - anche contemporaneamente. (da +1 a +4 al tiro di percezione, effetto da uno a tre turni, da +1 a +4 negli incantesimi psichici, effetto da uno a tre turni. Più turni si utilizza più il mago si indebolisce di resistenza fisica).
    Formula: "Akti Fos"
    Movimento: Concentrazione della percezione sensoriale o potenziamento psichico sulla zona designata e sui sensi del mago.
     
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    Janet
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    A causa alla manipolazione della densità (cd35) deformi il marmo, il risultato è che i tagli trasversali scompaiono. Certamente sono relativamente superficiali, però non riesci a dire molto altro. Grazie all'akti fos riesci a scoprire diversi peli presenti nelle vicinanze dei tagli. Sono lunghi pochi centimetri, alcuni di essi sono arancioni, altri bianchi, altri ancora neri. I tagli sul pavimento seguono un percorso che ti riporta esattamente alla stanza in cui è stato trafugato il frammento di sole e poi su per le scale.
     
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    Sorry, ho perso la mano...

    Jeremiah
    Everett
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    Dopo la riunione con Walker [x]

    Sperava di non allarmarlo ma evidentemente il tipo aveva subito un qualche tipo di shock. Sicuro, considerando l'approccio pacifico col quale Jeremiah aveva intavolato una conversazione al limite del ridicolo... Abbassò subito lo sguardo sul braccio che il senzatetto gli stava mostrando per paura di un attacco, tentando di comprendere che tipo di ferite fossero le sue. Dalla forma e la profondità de taglio si poteva risalire a molte informazioni come ad esempio l'angolazione d'attacco, la forza impressa nel gesto e ciò che aveva causato le ferite: tipo di arma, unghie, artigli e via discorrendo. Tentò quindi di carpire quante più informazioni possibili con lo sguardo, in modo da avere qualche informazione in più circa l'aggressione. Che il ladro col frammento di sole fosse stato derubato e il barbone si fosse ritrovato inconsapevolmente invischiato in affari magici?
    «Non sono qui per farti del male, ma se ti calmassi potrei aiutarti.», iniziò, deciso però ad ignorare qualunque tipo di opposizione dell'altro, specialmente verbale.
    «Dovresti rispondermi a tre semplici domande, poi ti porto in ospedale prima che quelli ti si infettino. Credimi, non lo vorresti... anche perché questo tipo di ferite infette fa salire il vomito a chi le guarda. Ma questa è un'altra storia.»
    Fece una pausa annuendo, esattamente nel modo in cui annuisce chi chiaramente la sa lunga su qualcosa. A quel punto fece scattare un pollice dal pugno chiuso, così da contare le domande promesse all'uomo.
    «Chi era quell'altro di cui parli?», l'indice andò a far compagnia al pollice, «Di cosa ti sei sbarazzato?», poi toccò al medio, «Sei più furbo di chi e per cosa?», e alla fine, con sorpresa, arrivò l'anulare, «Che significa che sei libero?»
    Continuò a guardarlo fisso negli occhi tenendo la mano con le quattro dita aperte accanto al viso. Dopo un paio di secondi fece un movimento col capo verso quel conteggio sbagliato, le sopracciglia appena corrugate e le labbra che andarono a formare una rapida piega verso il basso, come a voler suggerire di ignorare qualcosa.
    «Sì lo so, dovevano essere tre e invece sono quattro. Ma tu non farci caso, mi sa che ho una specie di malattia che mi fa ripudiare i dispari quindi rispondi e basta, per favore.»

     
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