-
+1
.
Credo questo sia il tetto di casa tua, Josh. Quello del posto in cui vivevi ancora con tuo padre e tua sorella. Quella casa strana che di accogliente forse non aveva niente, ma perché casa, per me, eri solo tu e la villa dei miei.
Credo che queste siano le tue mani. Che mi passano sui fianchi ma solo per prendere le sigarette al mio lato. Non un abbraccio, insomma. Non voluto almeno, ma uno sfiorarsi che a me fa rabbrividire. E non perché fuori faccia freddo: Questa è davvero una bella serata estiva, quanto perché tu mi piaci ed io questo già lo so.
Lo so quando ti chiedo di passarmi l'accendino, che una me la fumo anche io. Ma solo per guardare il tuo riflesso oltre le stelle ed il fumo. Solo per immaginarmi essere quella sigaretta che ti penzola dalle labbra. Che i primi tiri te li ho scroccati per questo: Per sentire il sapore della tua saliva. Per sentirmi tanto vicino da lasciar che il cuore battesse a mille.
Credo che questi siamo noi, io che ti sorrido. Ci sento ridere entrambi. Io che ti guardo, che ti ascolto cantare. Tu che vivi al massimo e spingi, involontariamente me, affinché viva in egual modo. Che bei ricordi, vero? Che cazzo di immagini.
E sorrido, sì, anche quando gli occhi li riapro davvero e rendersi conto che questo era solo un sogno, non lo so, un po' sa farmi male. Non so come, né perché. E ti guardo, guardo prima il soffitto del luogo in cui ci troviamo, poi te. Che ti scopro ad occhi chiusi, quasi sereno, anche se so che la serenità per noi non esiste. Ed ho un sospiro che trattengo, un malessere che lascio espandere. Perché per un momento forse troppo lungo ho creduto di essere a casa. Perché adesso mi rendo conto che non ci siamo e che questo posto sconosciuto, anche se grande, mi soffoca. Ed io non respiro. Non respiro ma non ti sveglio per questo. Non quando posso voltarmi sul fianco opposto, darti la schiena e soffocare un po' così. Che ripensare a ieri mi fa tornare le palpitazioni. Che ripensare ai sogni belli di questa notte, non so, mi fa dilaniare. E sento il petto squarciarsi in due anche se non sto facendo nulla per permetterlo. Che senti le mie stesse mani prendere i polmoni e farmeli a brandelli. Anche se non sono lì. Anche se le tengo immobili ad abbracciarmi. Mi stringo, provo a calmarmi così. ''J...Josh...''
Un richiamo strozzatissimo. Una preghiera. Perché siamo qui? Com'è che mi sono addormentato? Dov'è Edric? Dio se mi sento morire anche ora, Dio se è così strano, così difficile.
''J...Josh, dove siamo...''
Un altro sussurro. Un bisbiglio quasi inaudibile.
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
+1 .
Lo sai no, amore mio? Ci siamo detti tante stronzate negli anni. Io, io te ne ho riempito la testa anche quando ti bastava quasi un niente per cancellarle, che tu mi leggi dentro più di mio padre. Di quello che resta della mia vita, a me non frega un cazzo se non posso averci te dentro, o se tu non stai bene. E ti giuro, Chrys, e starai bene fosse l'ultima fottuta cosa di cui riuscirò ad occuparmi. E no, se te lo stai chiedendo, Edric non ha mosso un fottuto muscolo da quando siamo qui. Sei ore, venticinque minuti e manciate di secondi del cazzo che si susseguono uno sull'altro. Ha provato, si, ad entrare, a guardarci, perché ho capito che cazzo gli è successo: me l'ha detto. Ma scusa, Chrys, se non so avere compassione per lui, per le sue violenze, per il modo in cui le ricerca. Anche se... beh io suppongo di poterlo dire a te, soprattutto se dormi, che qualcosa in me si è smosso, che una stretta fottuta all'anima l'ho sentita io per primo.
Non sono il distruttore di cui hai bisogno, sono debole, amore mio, abbastanza da trattenere il panico perché tu non sia costretto a provarne anche più di me. Che ne ho. Dio se ne ho, e non lo so come sono riuscito a far restare cauti i tuoi sogni, belli. Belli anche se in alcuni non eravamo ancora sposati, con queste stupide fedi a cui tengo come tengo alla nostra vita, a quella che egoisticamente rivoglio indietro. Quindi liberiamoci di questo stronzo che ti convince di non valere niente, e torniamo a casa. La nostra casa. Quella con i fiori ed i tuoi caffè, quella che mi vede dormire sereno. Che se ora sbadiglio piano è perché ho lottato tutta la notte contro la capacità che hai di rovinare ogni cosa bella nella tua testa, dipingerla con tratti troppo scuri. E dillo a me, che di questo so fare una malattia, a volte peggio di te.
Siamo stati lontani due cazzo di giorni, e adesso voglio solo non chiudere gli occhi per la stanchezza, ma tenerli aperti ed accoglierti quando torni, che non lo sai quanto cazzo mi sono stretto al nulla. Non sapevo neanche dove fossi, ma lo so.. lo so che non volevi andare via, non da me.
Ti ho ricordato quei baci a cui, da stronzo, non potevo rispondere. Sai, lo so che sogni un "come sarebbe andata se.." con me, che invece di non rispondere, lo facevo in egual misura. Quanto cazzo di tempo ho perso, mh? Non smetterò mai di dirlo, ed ancora meno quando mi sembra che il nostro venga minato in continuazione.
Ma poi ti sento, ed anche il mezzo sorriso del mio rilassarmi cinque secondi va a fanculo. E va bene, va bene se posso stringerti a me, tirarti contro il mio petto e tenerti su di me. "Shhh.. tranquillo.. sono qui" e sarà sempre fottutamente qui. Sempre, sempre, cazzo finché avrò respiro!
Ti respiro vicino perché tu prenda esempio da me, seguimi ok? Tre secondi dentro, due secondi fuori. A ritmo, buono e calmo amore mio.
"Siamo a Parigi" piano, sempre piano ti parlo ora. "Respira" ci provo, con il naso che ti sfiora la nuca, a lasciarti un bacio lì, cauto. "Colazione da Tiffany, no?" che le mie mani siano la realtà.
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Scusa se non sono dell'umore adatto per far qualcosa, né per sorridere alla tua voce. Scusa se vorrei solo restare immobile fino a che dell'immagine di Edric io non sappia più nulla. Scusa se...sì, magari sono un disastro. Uno di quelli ambulanti, ingestibili, terribili, sì. Scusa se alla tua stretta ricambio semplicemente passandoti una mano sulle tue. Che i tuoi dorsi mi piacciono. Mi piacciono le nocche ora non più arrossate o spaccate dalla rabbia. Mi piacciono le vene che ti percorrono le braccia, una ad una. Mi piacciono così tanto che quasi potrei dar loro un nome. Mi piaci tu, d'altro canto, ma non ha più un senso dirtelo. Non mi purifica, non mi fa bene.
Ma a te mi stringo, che non so fare altro. Mi stringo tanto da sentire la spina dorsale uscirmi fuori dalla pelle. Che potresti usarla come manico di una valigetta: Potresti prendermi per quella e poi non so, portarmi via. E fallo, ti prego. Che voglio tornare a casa. Fallo e ti giuro, non peserò affatto, non ti creerò problemi.
''N...non voglio fare colazione...''
Ti ammonisco subito, come se non sapessi cos'è che provo adesso quando amore, per te, io non sono altro che un libro aperto. Ma non ho fame. Sai che non ne ho particolarmente troppa. Non in questi ultimi mesi, quando mangiare è diventato solo il motivo per vedere Alice seduta al tavolo dinanzi a me pronta a raccontarmi della sua giornata. Ed Alice ora qui non c'è. E se non c'è, non so, io non credo ci sia davvero il bisogno di mangiare.
''Ho...ho sognato cose bellissime questa notte...''
Te lo dico come per ringraziarti. Perché immagino che questo sia dovuto a te, no? Tu che sei stufo, forse, di vedermi così. Di non aver mai un momento che sappia di vera pace.
''Lo sai...vero?''
Cos'è che ho visto, chiedo. Che ti amo ancora come allora, anche. Che non è cambiato niente, non per me, che anche spezzandomi, anche sbagliando non so smettere di amarti, di venerarti per quello che sei. Per tutte quelle cose che sei.
''Voglio...voglio tornare a casa, Josh.''
Trattengo un sospiro, un guizzare rapido degli occhi che ricerca Edric nella stanza in cui ci troviamo.
''Voglio dimenticarlo...voglio che lui si dimentichi di quello che ho fatto...''
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
+1 .
Ti sento, quando piano ti irrigidisci, quando nel rispondermi sei più teso. Non so capire come sia vivere con Mordin nella testa, ma cazzo se a maggior ragione lo voglio fuori da lì. Non importa che questo sia per Edric una seconda condanna. Con lui i conti non li ho ancora chiusi, perché cazzo avrebbe potuto fermarlo, avrebbe dovuto dirmi dov'eri. Avrebbe dovuto aspettare che io arrivassi, perché non me ne frega un cazzo che prima - nel suo mondo - fosse lui sposato con Chrys. Tu sei mio, e questo significa che non avrebbe mai, mai dovuto lasciarsi fare questo da te. Ma gli è piaciuto. E forse tu non l'hai capito per quanto cazzo stavi male, ma ad Edric è piaciuto ed io, io non gliela perdono.
Forse per questo ti stringo di più, lascio che mi accarezzi le nocche e te le muovo piano tra le dita, respiro trai capelli. Non va bene niente, non c'è un cazzo di normale ma voglio, almeno la vaga sensazione che non si sia sgretolato tutto.
"Già.. immagino" Immagino che tu non abbia fame, non ne ho neanche io. Eppure non posso permetterti di deperire ancora, di farti più ossa. Perché questo ha detto Edric: che negli ultimi mesi, Mordin aveva distrutto Chrys, lo aveva reso uno scheletro di corruzione, tenuto in piedi solo da magia nera e rancore. Quasi al limite di un'Aberrazione. Per questo mi spavento comunque quando lo dici, stringo i denti, che costringerti non è mai qualcosa che mi va di fare, non se posso evitarlo. Non voglio perderti, amore mio. Lascia che io chiuda gli occhi un attimo dietro la schiena. La tua. Non voglio spaventarti perché lo so cosa succede quando la mia sicurezza vacilla e la tua svanisce. E più ti stringi, più ti tengo: non cadrai mai finché ci sarò io con te. Qui a regolare i tuoi sogni, che è questo che hai sposato. "Si, c'ero anche io in quei sogni..." e lo so, come tu sai che sono stati opera mia. Lo so, Chrys, che non ami quando sono io ad indurti il sonno, anche se poi è ovvio che resta per il tuo bene, una stronzata che su di me non voglio mai sentire. Un'altra versione del mio fottuto egoismo. "So che siamo eterni, noi due" come a dire che si, siamo rimasti insieme anche quando non era come volevi tu, ora non può che continuare cosi.
"Anche io, dio, anche io vorrei tanto tornare a casa.." e forse lo intuisci dall'inflessione del condizionale, di un desidero che non posso assecondare, voglio la nostra normalità del cazzo. "Ma.." te lo sospendo piano, che odio dirti quello che non vuoi sentire. ".. dobbiamo prima fare una cosa, qui. E dobbiamo curare le tue falene" non so come parlarti senza che lui ci senta, allora te lo dico così, che le tue falene si lamentano con lui, allora forse lo capirai senza che quel pensiero ti venga rapito . "Scusami se non sono arrivato in tempo a fermarlo, e fermarti.." spingo di più, forse, con le labbra.
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Immaginavo che a casa non ci saremmo tornati. Non subito almeno. E suppongo che questo abbia senso, anche se non so precisamente come. Che sto iniziando a capire cosa succede e più lo faccio, non so, più mi sento peggio, debolissimo. Come se insomma, fosse davvero colpa mia averlo qui. Io che non mi sono accorto di accettarlo. Io che non ho avuto modo di mandarlo via. Ed ho paura, sai? Perché non è che io sappia cos'è che fare ora. Forse dovrei triggerarlo meno, forse dovrei scoprire un modo per tenerlo sopito, per governare laddove tende a governare lui. Perché questo corpo è il mio, Josh. Non il suo ed io non volevo che fossero proprio queste mani a ferire Edric. Non volevo fargli ciò che gli ho fatto...che gli ha fatto. Perché tu mi conosci, non è così? A me il sesso piace ma non in questo modo. Piace quando c'è risposta dall'altra parte. Quando...quando non devo pretenderlo in questo modo. E mi fa male lo stomaco a pensarci, quasi come se potessi dar di stomaco ancora ed ancora. E non smettere mai, in un riflesso involontario dei muscoli. Mi fa male tutto, di nuovo, ma respiro, sono vivo e allora è questo il motivo per il quale non te lo dico. Per il quale evito di farti preoccupare. Perché lo so che ti preoccupi. Lo so com'è che sei fatto. Ti amo, ti amo da prima che tu potessi renderti conto di riuscire a ricambiare.
''Sì...dobbiamo curarle.''
Sposto i polsi dai tuoi, lo faccio per passarci distrattamente l'indice sopra. Sono uscite da qui ieri, non lo so però il perché. Sono uscite da dove credevano di poter avere più spazio, suppongo. E la pelle qui è lacera, la pelle qui è imperfetta.
''Sì ma...''
E non penso che tu non debba ricevere le medesime attenzioni: So bene quanto male potrebbe fare una situazione del genere. A parti invertite non so se riuscirei a tener botta. Non so se riuscirei a comportarmi come ti comporti tu. Non mi conosco così bene, non più ormai.
''Dobbiamo aiutare anche lui...''
Perché do per scontato che Edric vada aiutato. Lui che è stato così buono con me, che ha arretrato quando l'ho implorato di non portarmi via Alice.
''Josh...''
Mi volto piano, lo faccio per guardarti anche se il viso, non appena ti vedo, si arrossa sino a bruciare.
''Dov'è Edric? Sta bene?''
E lo trattengo un singhiozzo, anche se non piango, anche se mi concentro sulle dita che prendono a disegnare geometrie sul tuo petto. Guardo quello adesso, l'unghia del mio dito. Mi concentro sull'aria che ci respiro sopra.
''S-sono un codardo...io...io vorrei obliviarlo...vorrei obliviarmi.''
Trattengo un altro sospiro, premo la fronte contro il tuo petto e respiro lì. Mi calmo col tuo profumo, col rumore dei tuoi respiri.
''Non lo so perché l'ho fatto...io...io ti giuro. Ti giuro, Josh. Io ti amo da morire.''
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
.
"Mi permetterai di farlo? Anche se farà male?" E te lo vorrei dire che non voglio farti del male, anche se per quel che ne abbiamo parlato, qualunque cosa sia da fare con Edric, sarà dolorosa. Ed io so come sei di fronte al dolore. Non debole, ma arrendevole. Ho paura che tu possa accettarlo anziché combatterlo. Ed invece devi esserci con con noi. "Li ho richiusi io, stanotte.. potrebbero riaprirsi" aggiungo, in un soffio. E ci provo, cazzo, ad essere più tranquillo possibile quando lo dico, perché anche le parole più dure sembrino carezze lungo il viso. Lungo il corpo. Il tuo che continuo ad amare anche se si è mosso contro altri, contro Edric. Il tuo corpo resta il mio tempio, e lo sai già quanto cazzo è dura accettare che tu possa.. fare questo. Chiedermi, ad esempio, come cazzo sta lui, che resta per me un respiro più pesante, quasi un ringhiare basso. È che mi guardi negli occhi un secondo quando me lo chiedi, e mi obblighi a non poter odiare tanto quanto vorrei io. Che verso qualcosa devo pur puntare e se non sei tu, e non lasci che sia lui; chi cazzo sarà?
"Sta bene. Ha preso la colazio-..." ma mi muore in gola quando tremi, la tua voce lo fa, la tua testa lo fa. E sono i cedimenti strutturali che temevo, cazzo. Ma ehi, va bene, buttalo fuori adesso. Mentre ti tengo piano a me, le dita ti sfiorano le tempie, si incastrano trai capelli. Chiudo gli occhi per tenere a me ogni fottuto barlume di calma, perché sono un potenziale terrorista adesso: ucciderei per te al solo comando, anche alla cieca. E invece sto qui, buono, fermo, a respirare.
Ascolta il mio battito, Chrys. Ascoltalo anche quando pensi che ogni rumore sia troppo. Quando la voce nella testa sembra sempre abbia ho volume intollerabile, tu soffocalo. Lascia che sia il mio cuore l'unico rumore che conta. Perché lo so che in fondo poi anche di questo saprai preoccuparti. Di avermi ferito, di avermi fatto qualcosa che ancora mini la mia ripresa. E non è così. Si, fa male, Chrys, ma sono qui a tenerti con me e non farti andare via proprio perché so che non avresti mai voluto farlo. "Ehi.. non-.."'ti ammonisco, ma perché tu possa ascoltare me e non il tuo giudice intento del cazzo. Non eri tu, non eri tu, non eri tu. "Non eri tu, Chrys. Non l'avresti mai fatto, io lo so. E conta questo. Io lo so. Non sarei qui altrimenti" Ancora un bacio che ti lascio piano lungo la fronte, trai capelli. "Ti amo ancora come quel cazzo di giorno, sai?" quello in cui hai cambiato il mio mondo. "Sempre... sempre.. sempre.. sempre.."continuo
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Annuisco e sai perché lo faccio. Sai che non ho quasi mai nulla da obiettare. Nulla da doverti impedire. Nemmeno quando dai di matto e nel farlo allaghi casa. Te lo ricordi quel giorno? Alla fine non è successo nemmeno tanto tempo fa: Edric era già qui con noi e tu eri...eri proprio stupido. Sì, uno stupidone. Ma eri così carino...Dio, Josh, tu sei meraviglioso, in realtà. Così meraviglioso che io non so proprio cosa poter fare per renderti la vita migliore. Per ripagarti di tutto il tuo bene, della pazienza che ora hai per me. Così sicura, così ligia. Sei il mio guerriero, uno di quelli che giochi nelle partite di D&D. Sei...sei un supereroe, sì. Non smetterò mai di dirtelo, nemmeno quando ti trasformi nell'anti eroe, nemmeno quando a Morgan, che ormai è il nostro metro di paragone, non assomigli mai. E va bene così, lo sai. Che per me sei sopra ogni cosa. Migliore di ogni persona, perfetto nei tuoi difetti. Che sono difetti che amo. Ti amo principalmente per quelli, suppongo. E mi placo coi tuoi respiri, sì. Nella metodicità delle mie azioni, nei suoni ambientali ai quali mi lego. Lentamente, chiudendo gli occhi ma non per dormire. Solo per sentirti meglio.
''Fai quello che va fatto...non ho paura di te.''
Ho paura di me, suppongo. Decisamente più di me che di tutti gli altri. Più di me che di...si tratta di Mordin, vero? Cioè quel Mord...ho paura che anche solo pensando al suo nome io possa tornare a sentirlo. Allora mi irrigidisco ulteriormente, ma non lo faccio di proposito, lo giuro. Sto solo provando a...non so, tenerlo buono. Schermare la mente affinché la sua voce non torni più a parlarmi.
''Grazie...di amarmi ancora.''
Un altro sussurro flebile. Dovrei alzarmi, forse. Dovrei provarci almeno, ma non ne ho la forza. Non ci riesco. Credo che se potessi tornerei a casa teletrasportandomi da qui. Ma non so farlo. Non so nemmeno com'è che ci siamo arrivati in questo posto.
''A volte...a volte vorrei tornare indietro.''
Deglutisco tra un sussurro e l'altro. Lo faccio che mi fa male la gola a forza di stimolare questo tic. Lo faccio che, non so perché, ma mi torna da vomitare anche se poi non ho vomitato. Forse non ci sono riuscito nemmeno ieri.
''E sposarti di nuovo...d'accapo. Per fare le cose meglio, capisci? Vorrei sposarti e non vederti soffrire mai...''
Non per causa mia, almeno. Che sembro una calamita per la sfortuna. Che sembro sempre così portato a rovinare ogni cosa. Ogni piano, ogni progetto per il futuro.
''Ma questo non possiamo farlo...vero?''
Mi sfugge, scusa, un sorriso triste, quasi di resa.
''Dobbiamo...dobbiamo curare le falene e...e capire perché Edric...''
Ti cerco di nuovo. Il mio è un continuo rimbalzare l'attenzione da un oggetto all'altro. I tuoi occhi, almeno, calamitano la mia vita.
''Perché ho questa...connessione...''
Non so nemmeno io come chiamarla, ma suppongo che i sogni non mentano. Che i sogni siano sopraggiunti per spingermi a comprendere qualcosa di più ampio.
''Questa connessione con lui.''
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
+1 .
Tirano i muscoli, ma non me ne frega un cazzo, Chrys: l'unica cosa che conta è che tu non metta costantemente in dubbio te stesso. E so che lo fai, lo so quando ti stringo un po' di più, respirando anche per te. Dio, sarei il tuo polmone artificiale se solo ti servisse, ed è quello che spero, Chrys. Che tu non ne abbia mai bisogno, anche se poi vorrei poter rimanere il tuo centro, un punto a cui stringerti sempre. Sai, no? Che poi è questo che conta. Poter far finta che non siamo a Parigi, che non ci sia Mordin a mandarti fuori di testa, che non ci sia Edric a morire nella stanza accanto. Niente, solo noi. Chiudi gli occhi. Te lo sussurro in gesti che si fanno regolari, perché è così che ho imparato a fare con te. Perché hai bisogno di una rassicurazione che, fisica, ti porti a seguirla e non pensare ad altro. Ti liberi dagli schemi in cui navighi, male e troppo spesso. Allora prendi i miei gesti, Chrys, àncorati a loro, ricorda cosa senti quando le mie dita giocano piano sulla stessa traiettoria. Lentamente, avanti e indietro.
Lo so che non hai paura di me, è forse la cosa che mi spaventa di più. Dio, se ti amo per questo. Tu che hai le palle di sfidarmi anche quando sto peggio, anche quando Faust è così vicino da far male nelle vene, da gridare oltre le tempie: tu, tu hai denti di fuori per me. E questo, questo è forse la cosa più importante che esista. Che mi mandi ai matti, cazzo, quando non fai come dico! Eppure.. è così che sono ancora qui, pendo da te, sei il mio cazzo di centro e non esiste un mondo in cui tu non sia al mio fianco, o il al tuo, chiaro? Mai. "Smettila.."
E' solo un ammonimento, non devi ringraziarmi di amarti, cazzo, dovrei farlo io. Chi altro si prenderebbe in casa un pezzo di merda come me, mh? Nessun presidente vive tanto a lungo senza una versa first lady. E a parte questi scherzi del cazzo, io lo penso ogni giorno.
Ma no, il tempo non si riavvolge, cazzo se ci ho provato quando ancora speravo di liberare Edie dalla condanna di nostra madre. Però no, non sei tu che fai soffrire me, è il cazzo di contrario. "Non possiamo, no.." spingo piano un altro bacio forse troppo vicino agli occhi. "Ma cazzo se ti sposerei ogni giorno, ogni mese.. magari una cerimonia a settimana, una dovrà pur andare bene.." mantengo piano un clone del tuo sorriso anche se no, ovviamente non si può fare neanche questo. Ma io sto bene qui. "A me non frega un cazzo di questo, Chrys.." più serio, ancora "... voglio solo stare con te". Marito, Presidente, Pezzo di merda, Bestia, chiamami come vuoi, ma tienimi con te.
Solo che forse lo senti come il cuore pesi, come i miei battiti velocizzino un po', il mio sguardo sia lento, sfinito forse.
Che ti guardo, si, ma magari non proprio come vorresti tu eh? Già, scusa. Che forse la mia resta una carezza di troppo lungo il tuo viso, cazzo se mi piaci anche quando soffri. Che vorrei strapparti di dosso ogni cazzo di problema, farti tornare a ballare mezzo nudo per casa, volare con le falene, riempirti le mani di terra. Qualunque cosa mi lasci un sorriso stupido addosso anche ora. "Edric e.. l'altro Chrys.. " inizio piano, ma lo faccio senza perdermi nessuna cazzo di espressione che potresti fare ora. Nessuna. ".. dovevano sposarsi. Nel suo mondo, erano.. noi. Più o meno." E no, non volevo te lo dicesse lui, ma non ti lascerò senza sapere questo. Non se posso guardarti ancora, fissarmi nei tuoi occhi, forse prevenire un colpo che non voglio tra capo e collo. "Per questo lo senti, lo sogni.. perché l'altro, dentro, lo vuole ancora" neanche io voglio chiamare Mordin per nome.
Interrompo la carezza, lo faccio perché forse un po' mi manca il fiato. "Alice non lo sapeva. Joshua si" abbasso il tono, un sussurro. "Non sei tu a connetterti con Edric, è lui"
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Credo di essere stufo del male. Delle forme che incanala e che a volte non corrispondono minimamente alle nostre volontà. Credo di essere stufo, se così posso dire, del modo in cui le cose finiscano per sfuggirci spesso di mano. Come se fossi un inetto incapace di chiudere i pugni, di trattenere a me ogni cosa. La speranza, ad esempio, o la convinzione di aver tutto sotto controllo. Perché ne abbiamo, vero, Josh? Possiamo ritenerci forse bravi quanto basta a gestirle situazioni come queste? Io mi affido a te e so che questo è sbagliato, che è moralmente ingiusto.
Ma lo faccio quando mi parli in questo modo, quando un sorriso dolcissimo me lo strappi via. E va bene così: Sei l'unico, sai, che sa farmi questo effetto. Nemmeno con Ray era così, ma d'altro canto, con Ray non ho vissuto nemmeno la metà di ciò che abbiamo vissuto insieme noi due.
Ma il sorriso me lo spegni quando parli di Edric. E lo so, magari, che è da stronzi reagire in questo modo. Sentirsi male solo perché lo nominiamo, solo perché è giusto pensare anche a chi non è tra noi adesso. Anche chi...cazzo, io l'ho ferito, Josh. E se ci penso non so negarteli gli occhi lucidi. Nemmeno quando mi lasci intendere che ne sai più di me, che forse ne avete parlato quando io dormivo.
''Oh...si amavano.''
Una stilettata al cuore. E non lo so perché: Forse perché amarti e sposarti mi ha reso debole a certe cose, quasi intenerito. Decisamente vulnerabile se diversamente, si stesse parlando di noi due.
''C-cazzo Josh.''
Alzo meglio lo sguardo, lo faccio senza evitare di mostrarti gli occhi lucidi.
''Come...come lo evitiamo?''
Che lo sai cos'è che mi passa per la testa ora: Io non voglio dare ad Edric la possibilità di pensare qualcosa a riguardo. Non voglio che abbia da ridire su di me... su di noi o su ciò che è successo ieri. Mi torna sempre la nausea a pensarci.
''Io non voglio illudere nessuno...''
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
+1 .
Non sopporto il momento in cui alzi gli occhi, e li ritrovo così fottutamente arrossati. Chrys, io non resisto. Vivo per quel sorriso che ti muore tra le labbra, per il modo che hai di prendere una notizia di merda e renderla, per te, un fottuto inferno. E non voglio, ok? Non voglio che ci pensi così a lungo, che ti tieni sulle spalle il dolore di altri, quando il tuo basta avanza. Sei il un combattente, anche se i tuoi non l'hanno mai creduto. Tu lotti, da quando sei nato. Lotti per avere un posto dove te l'hanno negato, anche se poi la tua bravura non hanno potuto ignorarla lasciandoti tutto in cambio di un affetto inesistente. Hai lottato aspettandomi, aspettando che quello che ti ho fatto solo sognare, prendesse forma tra le tue dita ed io, cazzo, ho vita solo tra quelle. Io respiro solo quando so che dopo poco sarò ancora qui, muso a muso con te, fronte a fronte. A guardarti negli occhi e ringhiare. E fissarmi nell'immenso.
Io non mento quando ti dico che ti risposerei ogni cazzo di giorno, e lo sai no? Lo vedi perché il sorriso che tu perdi, a me resta. E non sto deridendo quegli stronzi, la loro fottuta vita, il modo in cui Edric lo amasse. Ma solo perché credo che tu staresti comunque meglio con me. Tu che sei gentile e aggressivo, tu che sei la musa delle mie ultime canzoni, forse della mia vita, forse non ho mai fatto buona musica finché non ho capito che doveva parlare di te. Dei miei demoni, di come ti basti guardarmi per tenerli al cappio, per ballare con loro, domarli senza mai zittirli.
Allora forse questo ringhio l'aspetti, no? Si che lo fai, lo fai quando a me non frega un cazzo di come lui possa o meno soffrire. Hai sofferto tu, ti sei allontanato da me, non va bene. Non va quando ti passo una mano lungo il viso, ti prendo una lacrima e ne seguo la linea con il pollice, premendo piano per cancellare il solco. Ti ho perso per due giorni, lo capisci? "Lo evitiamo così.." e non ci riesco a starti distante, forse sono stato troppo bravo, no amore mio? Troppo. Io mi sento veramente troppo bravo, che non te lo do il tempo di respirare di nuovo. Mi prendo le tue labbra, consapevole che saranno salate ma tu, tu Chrys sei l'unico sapore buono in questo mondo di merda. Il tuo profumo, la vita che ti stringo tra le dita, che le affondo piano sotto la camicia. "Non voglio pensare a lui adesso" insisto, chiudo gli occhi nel farmi avanti in un bacio che ti dia più fiato, anche se ti sono vicino, il doppio di prima. "Non andartene mai più da me" forse resta un respiro quasi spezzato, in un ringhio a fior di bacio. E mi premo, lo so, contro di te, ti stringo a me, come se dovessi darti prova di aver sentito la tua mancanza, e la cazzo di paura che ti avrebbe tenuto lontano per sempre se non ti avessi trovato. Ma tu sei mio, Chrys, e questo Edric dovrà capirlo. Anche se no, non è solo un cazzo di marcare il territorio, per me. Sei tu e basta. Sei tu ed il modo in cui ci facciamo passare il tempo di merda che viviamo. "Chrys.." resta qui, resta tu.
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Credi che io sappia ancora farti vicino com'è che meriti? Credi che io sia bravo, giusto, nell'accogliere queste labbra che non respingo nemmeno quando le mie tremano? Perché io non mi tiro indietro, Josh, non con te, non quando pur sentendo lo stomaco contorcersi per ciò che sono stato, per ciò che ho fatto in tua presenza, poi finisco per lasciarmi andare a te. E ti voglio, lo sai. Non so com'è che non si faccia ad assecondare la tua bramosia di protezione e possessione. Quella che mi vede tremare non appena mi sfiori, nei baci che mi alimentano sin da subito, anche se mi sento un mostro, anche se nello stringermi a te poi ti chiedo il permesso di scavalcarti. Di baciarti da sopra, in un aderire del petto al tuo quasi nella disperata ricerca di far miei i tuoi battiti. Di quel cuore che non regge più, che non può essere come prima ma che comunque è meraviglioso, purissimo, più del mio. E tremo, non so nascondertelo. Perché ora ho paura di prendermi anche questo e di farlo con la brutalità che ha contraddistinto la mia violenza su Eric. E lo so, lo so che quel che dici non può che essere la verità: Perché tu non mi menti, non lo faresti mai, ma...ma scusa, se ti bacio con meno sicurezza. Se pur volendolo poi tremo e cerco la delicatezza. Una carezza più sicura di prima, qualcosa che mi faccia sentire giusto nonostante non lo sia affatto. Per favore, Josh. Puniscimi in questi baci, nelle mani che ti lascio scivolare sotto la maglia di rimando. Fammi male, ricordami qual è il mio posto e quali sono i tuoi possedimenti. Che sto male, così disperso. Sto malissimo nell'inconsapevolezza di poter far di più. Di provarci, di...ti prego, fallo e basta.
''Josh...''
Ti ansimo sul viso, in un bacio che ti lascio sulla punta del naso.
''F-fammi male, lo merito.''
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
+1 .
Respiro solo quando sono mie le mani che ti risalgono le gambe, dalle caviglie, che il tuo cazzo di corpo mi è mancato. Chrys, non puoi chiedermi di punirti, non se voglio farlo da quando ti ho visto piegato su di lui, non se sono fatto per proteggerti e questo neanche sa riuscirmi. Non se poi farò sempre quello che mi chiederai, perché sei l'unico che chiede ciò che già voglio. Perché al tuo bacio rispondo, anche se più lento. Va bene se è strano, va bene se hai paura che Mordin esca a prendersi il meglio, ma non deve farlo, tienilo confinato cazzo. Fallo per me. Fallo per quello che voglio farti. Che bramo se le dita poi, lentamente si incastrano lungo l'intimo. Se lo fanno a ritmo del mio ringhiare. Se l'altra mano ti stringe i capelli dopo una carezza. Se poi non so mai come bloccare l'istinto, la voglia che ho di viverti ogni secondo. Contro la mia pelle, in baci che sono il mio modo per dirti che va ancora bene, che ti voglio Chrys.. come se non ti avessi visto scopare con un altro, come se non avesse acceso una fantasia macabra del cazzo, come se non fosse il senso di un ringhio di dominanza.
Tu sei mio.
Il tuo respiro è mio.
La tua anima è mia.
Tanto quando io sarò sempre tuo, e per questo mi sento il cazzo di dovere di stringere ogni presa, di farmi spazio oltre le proibizioni. E non me ne frega un cazzo che Edric sia ad una parete da me; anzi. Che ci senta, cristo, che non gli venga mia più in mente di poterti amare. Non come faccio io, e mai, in generale.
Mai, quando insisto in un respiro contro la pelle, quando il mio bacio sono labbra che scivolano via, che ti mordono lungo la gola, seguono le ossa fino alla spalla. "Vieni qui, allora." te lo impongo, dolce, meno duro di come sono stato sotto la pioggia: ma perché tu non accetti che possa amarti senza ferirti. Ma allora se è questo che vuoi, cazzo fammi entrare. Fammelo fare che non vivo senza. Ma il nostro amore è violenza, e se tu ne hai bisogno, io non mi fermo, mi alimento. Io ti stringo tra le dita, braccato contro di me. Ti alzo il busto con una sola mano, che ringhio ed è vero, è vero che quello che ho visto mi ha fatto un male cane ed ho il fottuto bisogno di sapere che sei ancora... mio. Allora ti spingo ad arco, giusto per lasciati un primo affondo. Senza nessun cazzo di preavviso. Stai su di me, che mi togli il fiato, che il primo ansimo scava nello sterno. Che le mani te le forzo dietro la schiena. Imponendo un movimento che controllo solo io. "Dimmi.. dimmi di chi cazzo sei.." fallo cazzo! Fallo Chrys.
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Se per te è giusto allora lo diviene anche per me. A prescindere da ogni cosa, suppongo. Perché ho sempre creduto di potermi affidare al modo che hai di vedere le cose. In modo forse più razionale e privo di tutti quei sentimenti che in me concorrono alla distruzione. Ed ho bisogno, davvero, anche se magari non te lo dico apertamente, di qualcosa che mi rimetta in sesto, del tutto. Di qualcosa che mi assolva e punisca nel medesimo istante. Che non so godere di vittorie senza sofferenze. Senza rendermi conto di aver sofferto abbastanza da voler smettere di star così. E voglio che tu non sia mai per me solo il premio di chi è stato bravo. Voglio che tu sia lama, rabbia, anche se nelle spinte poi chiudo gli occhi e trattengo un gemito. Un ansimare profondo che libera i polmoni come colibrì. Che volo via. Quando scopiamo, Josh, io non resto più sulla terra. Non lo sento più il mondo che ci circonda. No, io sento solo te ed il modo che hai di gestire ogni cosa. Tu che sei un ingranaggio fondamentale di questo matrimonio. Tu che tieni in piedi ogni cosa pur credendo di non esserne capace. Fallo più forte, che un sorriso me lo strappi seppur ancora troppo leggero. Che le guance rimangono imperlate di lacrime a crear solchi lungo il viso sporco di terra, di sangue, forse.
''Josh...''
E non ti ammonisco come fosse un rimprovero, quanto per ridere del modo che hai, forse, di aver paura di perdermi. E magari lo capisco oggi più di prima, più di tutti gli altri giorni passati a credere di essere ingiusto, che mi ami davvero e che io, a modo mio, ti amo davvero, ancora ed ancora, tanto da sentire il cuore esplodermi in petto ogni volta che ti percepisco così mio. Che mi percepisco così tuo.
''Dimmelo tu di chi sono...''
Un sibilo più profondo, che sono preso, presissimo. Ma sai come a me basta poco, a volte. Una carezza più spinta, ad esempio. Una coccola che sappia ricordarmi qual è il mio posto. Con te, certo, sempre con te, cazzo.
''Ti amo troppo, cazzo''
Mi mordo le labbra. Lascio scivolare una mano sul tuo collo, poi a risalire il mento sino alle labbra. Che le supero, che cerco di infilarci il pollice nel mezzo come a costringerti a mia volta ad un movimento che è nostro.
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
. -
.
Lo sai che mi si annebbia la vista quando fai così. Quando sparisci, e mi sembra per un attimo che ovunque allungherò le mani, allora non ti troverò. Me li fai perdere così i battiti di cui ho bisogno. E cazzo se ne ho persi in queste ore, che l'importante è stato solo trovarti. Non importa che cazzo stessi facendo, e non importa neanche ora che ti tengo con me. Che non ho timore di ciò che potresti fare, quando so che l'importante è ti fissi su di me. Me e basta. E l'hai fatto per anni, puoi farlo fino allo sfinimento se te lo chiedo. In questo, cazzo, sei bravo. Avresti potuto fare di più, di peggio, ed avresti sempre sovrastato il mio ringhio.
Per questo gli occhi li chiudo quando ti sento, quando il tuo ansimo è mio, ed è la sola cazzo di musica che riempie la stanza, che fa sparire il resto. Dio, ho temuto che questo non lo avremmo più fatto, amore mio: mai più. "Mio."
Puoi sentirlo come l'ordine più imperativo, quel sussurro che preme contro l'inguine, che carica un affondo dando il ritmo che esigo, che nell'essere forte è anche - e solo - l'unico che voglio. Cazzo lo sai no? Sai che potrebbe essere lento, veloce, acrobatico, statico: a me cambierebbe solo un ansimo in più o in meno, ma basta sia tu. Non riesco più a guardare altro, cazzo, neanche se chiudo gli occhi ed immagino. Sei perfino il mio sogno erotico, e se questo non ti fa capire che sei fottutamente tutto, allora non so che altro fare: altro se non essere tuo anche adesso. Che mi cerchi, e quelle dita te le mordo, ma solo dopo averti lasciato giocare con le labbra, che hanno mosso altri ansimi, quasi un cazzo di gemito mentre le strette le ho mosse io. Più forti di prima, più a scavarti un fianco fino a sentirne le ossa e, quelle, tenerle con me. Dio, se ti amo Chrys. Con tutto quello che ho e ti giuro che vorrei bastasse, vorrei ti bastasse sempre, che non ti venga mai l'idea di cercare altrove qualcosa che posso darti solo io. Perché non mi frega un cazzo di cosa vuole Mordin. Non sei tu. Tu vuoi me.
Non ti rispondo, lo so che mi ami troppo, lo sai che per me è la stessa cazzo di cosa. E vuoi sapere la cosa più stronza che ti direi ora: "facciamo un figlio", io capisci? Io che non so neanche occuparmi di me, da solo, con te vorrei anche le stronzate da film che poi detesto il secondo dopo. Ma ora, ora farei di tutto per sentirti più mio in ogni presa. E lo faccio, ti sento Chrys. Ti sento nei denti che uso per trattenere le dita. Nel capo che spingo indietro sul cuscino. "Dio.. se ti amo.. sei la sola cosa che conta" sei tu, tra gli ansimi che non mi fanno parlare, che ringhio perché non sopporto che chiunque osi alzare un dito su di te, anche solo nella testa, anche solo nelle ossa. Mi muovo solo con te.
We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes. We're only killing the ghost of your ego. Rise with the villains or die with the heroes━━━━━━━━━━━━━━
. -
+1 .
Che cazzo di visione che sei.
Sei casa mia, Joshua. Sei casa tua, la nostra. Sei la cosa migliore che potesse capitarmi in questa vita. E lo credo davvero. Dio mio se ci credo, che tutto questo è reale, lo è nel male che fa, nel bene a cui porta. Perché non è tutto o nero o bianco, giusto? Non lo so chi è che ce lo ha insegnato, ma io, adesso, ho proprio l'intenzione di crederci ciecamente. Lo faccio perché forse non ho altro o perché tutto ciò che ho mi piace, mi piace da morire. Mi piaci tu, mi piacciono le tue mani ed il modo che hai di perdonare e ferire con così tanta delicatezza. Che sei la dolcezza nella violenza. Una stretta che nel soffocare ridona vita. Tu sei la mia vita, Josh. E non ho mentito, lo sai, quando ti ho detto che ti amo da vivere. Che morire mi sembrava terribile, seppur è così che mi sento spesso, troppo spesso ultimamente.
Morirei per te così come vivo per te. Per i tuoi respiri, per gli affondi che non lasciano mai spazio ai miei. Per queste mani che graffiano, che pretendono e incidono proprietà sulla mia pelle. Io non desidero altro e questo tu lo sai. Che della tua gelosia ne faccio un vanto, un abito meraviglioso da poter indossare. Come la tua pelle, adesso. Come i tuoi respiri che mi fanno sudare. Che mi imperlano. Mi fanno risplendere. E dimentico, te lo giuro, tutto il male che ho procurato. Lo dimentico ora, amore mio, in questo esatto momento di pace, di stasi pura. Ma solo per un istante, quello di cui abbiamo bisogno per convincerci di poter sempre tornare a galla. Di tirarci su dallo schifo anche se nel mondo continuiamo a soffocare.
Ma se io soffoco perché tu mi scopi così allora io sto bene. Che se tu soffochi perché le mie mani giocano con le tue labbra, allora tanto meglio. Che se abbiamo solo questi istanti allora tanto vale goderceli. Farlo al meglio, no? E questo è decisamente uno di quegli insegnamenti che dovrei proprio far miei. Per uscire dall'armadio, per mettere la testa fuori dall'acqua e tornare a sentire te. Solo e soltanto te. Che ti alimenti dei miei ansimi più forti, di quelli che a stento trattengo. E magari mi piace così.
''Josh...Josh, così ci sente.''
E mi piace, mi piace da matti e questo tu lo sai. Mi piace anche quando arrossisco in viso come ora. Che avvampo, vado davvero a fuoco.
Mi piace anche se mi trattengo, che le labbra forse le mordo più forte, anche se inutilmente, tanto che persino quelle si arrossano, ma non dall'imbarazzo che provo.
Mi piace quando uno sguardo provo a gettarlo in avanscoperta, seppur fallendo miserabilmente. Che gli occhi non so tenerli aperti, non quando mi culli così.
''Stringimi...''
Le dita tra i denti, più forte. Fammele sanguinare. I fianchi, tra le dita, strappameli via. Denudami della pelle, del sudore, delle lacrime che scivolano di nuovo lungo il viso quando nemmeno capisco il perché.
Che più mi accarezzano il volto più io faccio pressione: Premo affinché tu possa arrivare dove si tirano nervi, dove i muscoli si irrigidiscono un attimo, ma solo in difesa di un piacere che sa farsi troppo, troppo intenso. Io non voglio rilasciare il tuo amore, non voglio raggiungere l'orgasmo così, non subito, cazzo.
There was a time when I brought light to your eyes even the worst of days could not keep us apart and you weren't afraid to spill those evil thoughts even the ones that made you question who you ares━━━━━━━━━
.
