Votes taken by .isabella.

  1. .
    Isy ha dato inizio alla danze

    Squadra:
    Quincy Rowle
    Ravius Lestrange
    Emeraude Kabakov
    Magnus Blackwood
    Joshua Çevik

    Capitano:
    Quincy Rowle

    Bonus:
    1. Quincy fa del sarcasmo
    2. Dmitri pensa,attua, progetta una strage o ne vuole fare una
    3. Viviane fa qualcosa per cui Abel avrà una crisi e vorrà fare fuori qualcuno
  2. .
    Lotteria 13

    Balla con Ravius bello.





    astrea

    thalia tate


    40y.o. ✹ heiress ✹ tate museum ceo ✹ m.a.u.c.


    Lo ascoltò descrivere i legami parentali con un sorriso divertito. Ho sempre trovato incredibilmente divertente come tutti voi foste sempre imparentati. I primi anni del mio matrimonio ho fatto molto fatica a comprendere l'alberto genealogico di Arcturus confessò la donna, uno dei pochi momenti del suo matrimonio che si poteva dire felice. Credo che fosse un tuo cugino di secondo grado, ora non mi sovviene, però di sicuro eravate imparentati. Come tutti voi del resto aggiunse la donna seguendo l'uomo nella delicata sequenza di passi che caratterizzavano il valtzer.
    Annuì successivamente alla sua osservazione. La situazione non è tranquilla da un po' di anni. E credo che stiamo solo pagando il frutto di questi anni ora tutti insieme confermò la donna dando voce ad alcune delle sue preoccupazioni. Ho però fiducia che la situazione possa migliorare, d'altro canto tutti i maggiori governi hanno momenti di difficoltà. , non aveva bisogno di parlare ad alta voce di quanto accaduto 30 anni prima, tutti loro avevano i segni sulla pelle di quelle vicende e Astrea li rispettava profondamente per come erano andati avanti.
    Anche se fossi di parte, nelle tue parole c'è una verità importante. Si avrà sempre paura di ciò che non si conosce, è importante imparare che non è la diversità a dover far timore, ma il non rispetto e la discriminazione. Sono corsi e ricorsi storici, da cui sembra che non vogliamo mai imparare, caro Ravius commentò ancora la donna, mentre continuava a muoversi accompagnando la guida dell'uomo con la disinvoltura di anni di pratica e studio. E dimmi, Quincy è impegnato ad Ilvermorny, e tu come vorrai occupare il tuo tempo intervallato dalle tue tradizioni inglesi? domandò con estrema sincerità.


    code by hime.
  3. .
    Magnus

    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Greengrass
    Era facile incastrarsi tra le altre coppie per infilarsi nel flusso dei ballerini, e nel frattempo riuscire a prestare attenzione al proprio accompagnatore. O almeno era facile per lei, che aveva dovuto imparare a farlo fin da piccola, mentre i piedi seguivano in autonomia i passi, il corpo si muoveva con disinvoltura e la testa era impegnata a prestare attenzione a chi aveva di fronte.
    Le sue parole successive la confusero, almeno fino a che non si aggiunsero gli altri dettagli e allora si rese conto come il suo lavoro molto spesso raccogliesse i frutti di quella violenza quando oramai era stata già perpetrata e portata avanti, fino ad arrivare alla naturale giustizia che gli atti così compiuti dovevano ricevere.
    Comprese dalle sue parole quanto andasse fiero del suo lavoro, orgoglioso di contribuire in quel modo alla società. Ed è un compito che lei trova difficile, si trova a gestire un ruolo davvero complicato ed è un'eta così giovane..., non sapeva quanti anni avesse ma non credeva avesse poi più di cinque anni più di lei. Da quanti anni copre questo ruolo, signor Blackwood? domandò spinta dalla genuina curiosità di non aver mai conosciuto qualcuno che svolgesse lo stesso compito. L'unico altro suo contatto con la giustizia, era stato in Gran Bretagna, quando appena quindicenne aveva testimoniato per far condannare gli auguzzini di sua madre e gli altri mangiamorte.
    Primario
    di Ginecologia
    Heiress Posh accent 37y.o. Sacred Twenty-Eight
    code role © usul; created for Brakebills GDR ma di libero usufrutto ovunque


    Lotteria: 48
    Ballo: Magnus
  4. .
    anna
    anna
    anna
    anna
    valerious
    Già ognuno pensava quello che voleva, però che modo. Le sembrava assurdo essersene andati dopo aver vissuto l'inferno. Non c'è una dose massima di sofferenza che una persona poteva vivere, evidentemente no. Non era mai stata ingenua ma avrebbe preferito credere che avessero guadagnato di diritto qualche lasciapassare in più.
    Ha capito che non ne vuole parlare, lei l'ha solo percepito dalle sue emozioni. Ora che aveva annullato il tatuaggio le percepiva con un'intensità tale da farle assorbire ogni cosa. Fece un cenno del capo come a dire di aver recepito il messaggio. Erano già passati quasi 10 minuti senza che litigassero come bambini. La frase successiva la sorpresa, come se lui avesse percepito quella necessità tanto quanto lei avesse sentito le sue frasi non dette. Fece per aprire bocca ma si zittì, aveva capito che non era necessario parlare con lui, come se nonostante tutto l'aver condiviso quella parte della vita li rendesse più vicini di quanto forse loro stesso pensassero al punto da chiedersi come mai il loro rapporto fosse così complicato. Poggio il bicchiere praticamente vuoto sul tavolino, quasi un invito a riempirlo nuovamente, perchè se non dovevano parlare almeno che bevessero, avrebbe favorito la sincerità reciproca piuttosto che articolate risposte studiate. Sganciò la fibbia degli stivali che indossava facendo scivolare i piedi poi sotto il plaid. Rise alla sua confessione. Perchè il mitico Zane...scusa Gilles Buchanan si riposa? A volte mi sembri così impegnato che ho la sensazione che è impossibile starti dietro... scherzò, il tono leggero di chi non voleva cercare il conflitto. Non credo di averti mai visto in tuta, oggi è la prima volta che ti vedo... con un gesto indico il suo corpo muovendola dall'alto verso il basso. Così rilassato... riprese il bicchiere per riempirlo di nuovo questa volte con una dose simile a quella che aveva versato lui. Forse non era vero. C'era stata un'altra occasione in cui erano stati così. Natale di due anni prima. Una situazione che nom si era di certo riproposta, avendo loro passato i succesivi due anni a discutere il più delle volte. Anche quando lei aveva lasciato la sua vecchia azienda, Zane era finito a chiamare lei, perchè non esisteva che lei mollasse così. Scosse la testa come a voler pulire i pensieri. Anche se è più probabile che non ci sia stata mai occasione. visto che le loro erano strade parallele che raramente si incrociavano seppur consapevoli l'uno dell'altra.

    hacker empathic dimensional refugee 33 y.o.
  5. .
    Lotteria 13

    Eventuali risposte a Dorothea e Cyrus le darò nel prossimo post.

    Balla con Ravius bello.





    astrea

    thalia tate


    40y.o. ✹ heiress ✹ tate museum ceo ✹ m.a.u.c.


    Poteva quasi dirsi che il suo ruolo e contributo fosse concluso. Foto eranobstate scattate, le congratulazioni offerte. Avrebbe fatto la sua donazione con discrezione perchè non aveva interesse ad ottenere plauso da ciò. La beneficienza era qualcosa che solitamente faceva nel silenzio.
    L'unica pecca era andare via con quel filo luminoso ad indicare che chi doveva ballare con lei avesse preferito altro. Tuttavia se vi era qualcosa di cui poteva essere certa era che un gentiluomo inglese non avrebbe mai lasciato correre un'offesa simile. Sorrise vedendo prontamente Ravius porgere il suo bicchiere ad un valletto, lei fece lo stesso con il suo flute per avere libere le mani e poter accettare il braccio gentilmente offerto. Non posso certo rifiutare un'offerta tanto gentile accettò di buon grado. Rivolse l'attenzione alla coppia che probabilmente era già desiderosa di passare ad altro. Si può essere sempre certi che Ravius Lestrange salvi la situazione in termini cavaleria. Vogliate scusarci approfittiamo della musica magnifica offerta da questa serata. si congedò con educazione seguendo Ravius che aveva fatto lo stesso e si avviò con lui verso la pista da ballo. Procede come procedono solitamente queste cose. Conosci sicuramente come vanno queste cose, sono sempre alla ricerca di qualcosa che possiamo dare sottolineò la donna mentre raggiungevano la pista e si posizionavano l'uno di fronte all'altro. Un'elegante riverenza in risposta al tradizionale inchino e si avvicinarono posizionandosi in modo perfetto, prima di inserirsi fluidamente nel flusso di coppie danzanti. Si il signor Romberg, è un accademico del Brakebills. Come sai sono alla direzione dei musei e Romberg è un docente di storia giapponese, il suo contributo è interessante. aggiunse commentando la sua conversazione. Ho trovato tutte le ultime amministrazioni carenti dal punto di vista dell'istruzione. Quando è ovvio che la lotta alle discriminazioni e alla violenza dovrebbe partire dall'educazione e istruzione. Tu invece hai avuto una conversazions interessante con l'aspirante coppia presidenziale. Credo che il signor Selwyn fosse ad Hogwarts, no? domandò seguendo docilmente la guida esperta dell'uomo.


    code by hime.
  6. .
    Magnus

    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Greengrass
    Si mosse con leggerezza seguendo il passo deciso del suo cavaliere.
    Era chiaro dal modo in cui si muoveva che fosse abituato a gestire il potere, per come questo sembrava scivolargli addosso e ammantarlo con regalità.
    Rispose con una riverenza impeccabile, simbolo della regalità che invece era innata in lei, frutto di un'istruzione severa. Si posizionò con disinvoltura raccogliendo con la sinistra l'orlo del suo abito dove vi era il classico occhiello per sollevarlo e poggiando la mano destra nel palmo aperto e rivolto verso l'alto di lui, mentre si avvicinava assecondando la leggera pressione tra le scapole.
    Inclinò appena la testa all'indietro per poterlo guardare correttamente data la differenza di altezza. Prometto di andarci piano con lei allora... sorrise prima di fare un respiro profondo quasi come se preannunciasse il primo passo di apertura.
    La domanda un pò la sorprese, solo qualche istante, perchè lei a balli di quel tipo era tutta la vita che vi partecipava, ma si ricordò di non essersi presentata effettivamente a dovere. In Inghilterra più spesso di quanto avrei voluto. Sono inglese di origine e mi rendo con estrema vergogna che ho disatteso completamente l'etichetta rispose mentre l'accento brittanico si faceva più evidente. Sono Ariadne Greengrass il cognome delle Sacre 28 le scivolò melodioso sulla lingua. Lavoro come Primario di Ginecologia al Sacred Hospital, quindi la serata mi era particolamente a cuore confessò la donna prima di porre la domanda al contrario mentre seguiva l'uomo con disinvoltura nei suoi movimenti. E lei invece di cosa si occupa Magnus? Soprattutto per ballare cosi magnificamente, credo proprio si sia divertito a dirmi una bugia pocanzi.
    Primario
    di Ginecologia
    Heiress Posh accent 37y.o. Sacred Twenty-Eight
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    Lotteria: 48
    Ballo: Magnus
  7. .
    solo Riley.




    35 y.o - mexican - sheet- outfitvoice – SERNA INT. - CARTELLO DI SINALOA





    Bastò un cenno dietro le sue spalle per far avvicinare la sua guardia del corpo. Aveva bisogno di un accendino e lui ne aveva sempre uno con sè. Dopo pochi istanti ne stringeva uno in argento tra le dita. Sempre con discrezione gli chiese di recuperare dal suo veicolo due sigari cohiba di recente importazione, avrebbe offerto quanto ti meglio vi era al momento. Assaporò un altro corposo sorso di Don Julio riattivando sensi oramai quasi perduti. E quale occasione migliore di questa per essere invisibili, ma presenti aggiunse alla filosofia spicciola di lui, la grande verità di chi come loro tirava le rendini di un mondo che si nascondeva nel buio e nelle strade ma che poi comandava le file del mondo con il potere e il denaro. Riley non era mai stato tra i suoi contatti diretti, aveva intrattenuto i rapporti per lo più con Dean Gallows e ora con la sorella Diana da quando aveva iniziato a gestire l'organizzazione. Era certo però che Riley avesse il sospetto di chi fosse lui, il figlio del Capo del cartello più importante del Messico.
    Annuì difronte al suo invito al direttore di Alcatraz, era sempre un contatto estramamente utile, ma l'uomo sembrava interessato a scoprire chi il destino gli avesse riservato, mentre Jaime non aveva interesse se non a foggiarlo il suo. Lanciò un ultimo sguarda alla sala, osservando ancora i presenti, le due figure femminili e poco alla volta venivano reclamate.
    Fece segno con il capo di seguirlo, allungando al ragazzo del bar, nonostante non fosse stato effettivamente lui a servirli. Doveva essere la sua sera fortuna. Hernando, la sua guardia, lo precedette verso il ponte esterno che dava sull'Hudson River, in lontananza le luci di Jersey City. Appena furono all'aria aperta, inspirò profondamente appoggiandosi al parapetto e osservando i dintorni, abbastanza discreti. Trovo sempre troppo pesante l'aria di certi eventi, si respira troppo a pieno l'ipocrisia di determinate situazioni, non crede? porse l'accendino in argento all'uomo perché accendesse la sua sigaretta, per poi fare lo stesso con la sua. Fece un tiro, lasciando andare poco alla volta il fumo dalle narici. Guardò la sigaretta tra le sue mani e sorrise quasi malinconico. Quando ero ragazzo ero un patito delle Rosse, le Gold me le ero promesse per quando fossi diventato qualcuno confessò l'uomo, non un fatto estremamente personale, ma che aveva il gusto della confidenza. Non credo che ci siamo mai presentati...almeno ufficialmente. Jaime Serna, la voce riverberò sul suono spagnolo del suo nome, un nome che nascondeva molteplici verità. Passò la sigaretta dalla destra alla sinistra e tese la mano per stringerla con un gesto deciso.

    Jaime
    Serna

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    Lotteria: 89
    Ballo...signori il cavaliere non era nelle mie corde...sorrynotsorry
  8. .
    Lotteria 13

    Taliesin inizialmente, un saluto a Dorothea e Cyrus e infine Ravius, con un accenno a Quincy.





    astrea

    thalia tate


    40y.o. ✹ heiress ✹ tate museum ceo ✹ m.a.u.c.


    Sentiva la titubanza dell'uomo filtrare nelle sue parole, d'altronde la diffidenza era una caratteristica che conosceva bene anche lei, abituata ad essere circondata di persone che volevano qualcosa da lei e mai il contrario. Come in quel momento dove la sua offerta era animata solo dal reale interesse che aveva nei confronti dell'Istruzione magica americana troppo spesso trascurata dalle diverse amministrazioni e che ricadeva interamente sulle spalle delle università e delle scuole come Ilvermorny. Si figuri, è mio piacere contribuire all'istruzione delle giovani menti. Anche mia figlia è a Brakebills commentò prendendo tra le dita affusolate il bigliettino da visita che ripose con cura nella sua clutch. Dopodiché la discussione scemò mentre la musica cambiava nelle note di un noto valtzer. Così come il professor Romberg notò un filo luminoso che si dipanava dal suo dito mignolo e si allontanava tra la folla verso il bancone del bar mentre quello dell'uomo prendeva un'altra direzione. L'uomo, dopo aver preso congedo, si allontanò lasciandola a decidere in che modo muoversi. Sebbene incuriosita dalla possibile origine del filo luminoso e a chi fosse legato, doveva compiere un ultimo saluto nei confronti dei Ciceroni di quella serata. Si spostò quindi verso il gruppo che affollava l'aspirante coppia presidenziale per porgere i suoi saluti, sebbene fosse certa non fossero tra i più graditi. Per ragioni che le sfuggivano, la candidata Dorothea non sembrava gradire la sua presenza, dettaglio che non infastidiva Astrea, d'altronde era abituata a non essere apprezzata da tutti. Le prime coppie si erano già formate ed allontanate e quindi nelle vicinanze della signora Lovecraft scorse solo la figura familiare del fratello di Raelyndra, almeno un volto amico in quel frangente. Buonasera si intromise con un sorriso grazioso a decorarle il viso. Come si conveniva in quelle situazioni salutò con un leggerissimo doppio bacio a Dorothea, anche se fu più un inclinare del capo a destra e sinistra. Signora Lovecraf, Signor Selwyn li interpellò con la confidenza dovuta allo status, alla maggiore età e alla donazione che aveva fatto tempo prima alla loro campagna, sebbene loro forse non ne erano neppure consapevoli. Una magnifica serata, i miei complimenti. Ho espresso il mio supporto ai giornalisti del New York Ghost per una causa tanto importante dichiarò subito dopo, prima di voltarsi verso Ravius. Ti trovo magnificamente Ravius lo salutò calorosamente, per quanto potesse essere caloroso un saluto dato da un membro dell'Alta società ad un altro, solitamente erano sempre caratterizzate da un'estrama raffinatezza. Ho scorto Quincy sulla pista da ballo, lo saluterò volentieri dopo. Purtroppo non sono riuscita a trovare il mio cavaliere, non che lo avesse cercato, solitamente erano gli altri a cercarla, ma il contrario.


    code by hime.
  9. .
    anna
    anna
    anna
    anna
    valerious
    Lo vide alzare gli occhi al cielo. A lui dava sempre fastidio quando lei si scusava, a lei invece dava l'impressione che fosse semplicemente buona educazione ringraziare per essersi piazzata a casa sua a mezzanotte, ma in fondo erano cresciuti in modo diverso. Da dopo Idara, la sua vita era diventata una vita in cui non aveva mai dovuto chiedere, mentre lei aveva dovuto chiedere ogni cosa e solo adesso dopo anni aveva capito in che direzione procedere. Eppure non disse niente, in un'altra occasione avrebbe ribattuto davanti a quel sollevare lo sguardo, e avrebbero finito per litigare, ma il trucco forse era questo lasciare che uno dei due decidesse per un attimo di andare incontro all'altro. Forse il commento su Claire poteva risparmiarselo, ma non era riuscita a trattenersi, non la capiva proprio quella sua voglia di dimostrare di avere una vita perfetta, finanche una relazione diversa. Lei le sue aveva smesso di cercarle perfette, in fondo non sapeva neanche se cercarla. C'erano cose semplicemente non destinate. Claire non c'entrava mai niente, era solo che voleva comunicarle qualcosa nel suo solito modo complicato, ma lei proprio non riusciva a stargli dietro. E poi era lei la stupida. Non tu? avrebbe voluto dire ma lo tenne per sé perché erano due anni che andava avanti quella faccenda. Ed era ancora da capire cosa avesse fatto lei per farlo comportare così.
    In quel frangente fu lei ad alzare gli occhi al cielo, per solo un attimo mentre accoglieva il bicchiere e abbozzava un sorriso per ringraziarlo. Bevve un sorso, assaporando il gusto del whiskey sulle labbra.
    Le veniva anche di commentare la sua gentilezza, il portarsi alle sue spalle per togliere la giacca, mentre lei come una bambina si lasciò muovere in quella casa di cristallo dove aveva l'impressione di sporcare ogni cosa, di essere come un oggetto fuori posto nella sua vita perfetta. Poggiò il bicchiere per facilitarlo in quel movimento, voltandosi verso di lui una volta che aveva finito, facendo scivolare la giacca dalla spalle, come se togliesse un peso di dosso. Grazie, non le importava che lui ritenesse che lei lo facesse troppo spesso, era più forte di lei. Da quando era bambina, quando qualcuno si prendeva cura di lei. Le sembrava come se Zane stesse cercando di ricambiare qualcosa che aveva le sue radici nel loro passato comune, o semplicemente voleva prendersi cura di lei, e Celia lo percepiva nella leggerezza delle sue emozioni, che semplicemente lo faceva perché voleva farlo.
    Assecondò il suo movimento sedendosi sul divano e accettando quella coperta, che nel freddo newyorkese di dicembre le dava quel calore benvoluto che si contrapponeva all'aria gelida che entrava dalla finestra che le ravviva le guance e le dava colore. Avrebbe voluto togliere gli stivali e portare le gambe sul divano, ma forse era troppo. Troppa intimità, di quella che non sapeva neppure se potevano reclamare di avere, visti i loro rapporti negli ultimi anni. Quindi rimase così com'era, si sporse solo dal divano, mentre lui si era allontanato, e prese tra le mani il bicchiere, ma non bevve subito. Rimase a fissare le sfumature del whiskey per qualche istante, come se in quei colori ci fossero risposte a domande non poste. Tu non crederai mai che sia morto...è così no? Non è che io voglia farlo... era quasi più un'affermazione che una domanda. Forse fai bene, vorrei crederlo anche io, che sia soltanto un'altra delle sue uscite. aggiunse mentre un sorriso ironico le alzava gli angoli della bocca con il bicchiere a pochi centimetri, poco prima di bere un sorso a brindisi di quelle ultime parole. Non lo penso possibile che se ne sia andato lasciando dietro tutto...anche solo i suoi figli. non era un'immagine che riusciva a far collimare con quella di Morgan che conosceva lei. Forse era questo il punto lei conosceva Morgan, lui conosceva Shaw. Ma forse hai ragione tu, che conosci lui ancor prima di me concluse alzando lo sguardo verso di lui, perché le loro vite erano sempre stati dei percorsi paralleli che si sfioravano appena, consapevole della presenza dell'altro, perché riuscivi a percepirla quella vicinanza che non era mai troppa, e che poi si incrociavano, quasi si urtavano e si intrecciavano a formare una catena di maglie infinite. Lo fissò nel pronunciare quelle ultime parole e poi per qualche minuto, gli occhi castani sembravano un po' meno vuoti rispetto a quando era arrivata. Cavolo, si trovò a pensare, appoggiandosi al divano e lasciando andare indietro la testa accompagnando il movimento con una risata leggera. Inclinò leggermente la testa in avanti per poterlo guardare, mentre a lei serviva un altro bicchiere.
    hacker empathic dimensional refugee 33 y.o.
  10. .
    Quincy, Bea e Taliesin



    29 Y.O.– Sultanah of Bahir – Her Royal Highness – MaCUN – Mother




    Le giuste formalità erano state scambiate e avevo rappresentato il mio paese e il mio ruolo. Poteva quasi dirsi che il mio compito era praticamente finito a quella serata. Erano altri i modi in cui solitamente tendevo a sollevare l'attenzione sull'argomento, anzi leggermente più mirate ma di respiro comunque molto ampio.
    Il mio ruolo era però anche quello, la mia presenza un promemoria costante, e per questo sorridevo di buon grado, porgevo la mano perché venisse omaggiata, rispondevo con un cenno del capo e con poche parole ai vari saluti di chi mi accostava e - come etichetta imponeva - porgeva i propri saluti per prima a me, nonostante non fossi io l'artefice di quella serata, ma ero quell'elemento che serviva a validarne le azioni, come se semplicemente per la mia presenza l'intero evento assumesse connotati di ufficialità. In un momento di tranquillità temporanea mi voltai verso Bea pronta a chiederle di andare a prendere da bere per poter riprender fiato, scambiando con lei uno sguardo complice, di quelli coltivati negli anni della nostra amicizia, qualcosa per cui ero grata ogni giorno della mia vita, perché veritiera e sincera, di quelle che difficilmente chi ricopriva ruoli come il mio poteva vantare. Purtroppo però il momento propizio si volatilizzò velocemente, tra i tanti invitati presenti si avvicinò in particolare uno dei gentiluomini inglesi giunti prima di loro a salutare la candidata. Tesi la mano in tutta risposta mentre l'uomo fece sfoggio di un'etichetta perfetta portando la mano alle labbra sfiorandole appena dopo aver compiuto un leggero inchino. Onorata di fare la sua conoscenza pronunciai con compostezza, senza aver bisogno di pronunciare il mio nome. Rimasi ad ascoltarlo impassibile, le mani strette sulla clutch come si conveniva così da non dover essere costretta a stringere troppe mani. Strinsi appena le dita sulla morbida seta sentendo nominare mio padre. Beatrice avrebbe percepito facilmente il lieve irrigidirsi del mio respiro, dopo anni di vicinanza era difficile per me nasconderle qualcosa e avrebbe intuito subito come non avessi piacere a parlarne in quel momento. Non avevo conosciuto né lui né mia madre, avevo conosciuto solo disprezzo e la disperazione di vivere con Chandra. Avevo bisogno di bere in quel momento, avevo bisogno di portare alle labbra qualcosa che non fossero parole di disprezzo, perché percepiva come l'uomo si fosse avvicinata con l'intento di riportare alle memoria qualcosa del suo passato di cui non avevo colpa. Conoscevo le Sacre 28 e la storia non era sconosciuta, quindi comprendevo il messaggio nascosto, sebbene non giudicasse il signor Rowle, probabilmente anche lui troppo giovane per aver davvero aver fatto qualcosa. Eppure di tutto questo non si manifestò nulla, erano servite a questo le estenuanti lezioni di etichetta impartite prima da Chandra e poi alla Corte Reale del Bahir. Mai mostrare un fianco scoperto.
    Millenovecentonovantatre? Purtroppo non ero ancora nata, sono venuta al mondo solo due anni dopo e non ho avuto molto modo di conoscere mio padre. Ho poi passato in Egitto quasi tutta la mia infanzia aggiunse la principessa, che era riuscita a liberarsi del gioco del nonno paterno solo da pochi anni. Ci sono state altre occasioni per visitare il Bahir, in seguito? domandai con curiosità e la sua risposta non tardò ad arrivare. Sicuramente ci sono stati numerosi cambiamenti, Ylamae è cresciuta splendidamente ed ora è un centro economico e culturale molto importante per tutto il Medio Oriente, la voce si addolci della musicalità della lingua araba nel pronunciare il nome della capitale del Sultanato. La conversazione andò poi scemando mentre l'uomo tornava a prestare attenzione ai suoi connazionali, e a quel punto che avrei voluto allontarnami per andare a prendere da bere. Io andrei a rinfrescarmi le labbra dissi rivolta a Beatrice, che sicuramente sarebbe stata più che contenta di seguirmi, quando la musica cambiò sulle note di un valtzer e dal mignolo destro della sua mano si diramò un sottile filo luminoso che scivolava tra la folla. Guardai anche Bea per capire se per qualche fortunata coincidnza fossimo collegate, ma la fortuna non mi aveva sorriso. Anche io... le sorrisi perché avrei preferito condividere quella danza con lei. Notando con la coda dell'occhio la figura di Quincy Rowle che si riavvicinava e il filo luminoso che puntava nella loro direzione che quasi temette di dover ballare con lui, la fortuna però aveva sorriso questa volta e con un cenno decoroso annuì alla sua simpatica uscita. Non vi trattengo oltre...prego e con un cenno della mano indicai la pista da ballo. Per quanto mi riguardava non dovetti attendere poi molto che venissi reclamata a mia volta. Scorsi il filo luminoso legarsi alla mano del signor Romberg, candidato alla Vicepresidenza, che si era avvicinato seguendo la scia luminosa. Signor Romber, l'onore è il mio salutai alzando la mano destra lasciando che la scia luminosa si unisse alla sua per poi dissolversi. Lo seguii sulla pista da ballo dove prese posizione e dopo alcuni secondi si unirono alle altre coppie. Che idea magnifica questo ballo, darà l'occasione di entrare in contatto con altri invitati allargando i nostri orizzonti mi congratulai con l'iniziativa e per l'idea innovativa e audace che però permetteva di creare contatti e punti di collegamento. Mi congratulo con lei, dove ha imparato a danzare così magnificamente domandai mentre compivano con disinvoltura i passi successevi. Lo ascoltò con attenzione, mentre la musica accompagnava i loro movimenti. Ho già espresso alla signora Lovecraft il mio appoggio assoluto per l'iniziativa dell'Asta di Beneficienza, spero che molti seguano il vostro esempio. Troppo spesso voltiamo il capo da un'altra parte.

    Sara Ameera
    al-Fārisī Rami

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    numero 64
  11. .
    ♔ DATA DI NASCITA
    21.06.1994

    ♔ ALLINEAMENTO
    Neutrale

    ♔ PROFESSIONE
    Assassin

    ♔ STATO CIVILE
    Nubile/Madre

    ♔ STATO DI SANGUE
    Purosangue

    Rachel Platten - Fight Song

    Aleksandra Kiseleva
    Like a small boat on the ocean
    L
    o guardò come se stesse dicendo. "Lo so che ho ragione. Io ho sempre ragione. Solo che non te ne fai una ragione."
    Si lasciò avvicinare assecondando il movimento della sua mano fino alle sue labbra. E quando sentì il fiato caldo del suo respiro sulla sua pelle e la morbidezza delle sue labbra, involontario le uscì un sospiro dalle labbra dischiuse. Erano passati due anni dalla loro ultima volta insieme, da quando le sue mani aveva sfiorato lembi del suo corpo. Potevano passare gli anni ma lui l'avrebbe sempre fatta sentire quella ragazzina di 26 anni. Dovrei fidarmi di più di quello che senti le disse Errol, le venne naturale alzare un angolo della bocca. Te lo dissi anche quella notte più di dieci anni. Avrei accettato anche che fossi la sola a ricordarla quella notte, che avrei preferito avere io sola quel ricordo, ma averlo. Qualcosa da stringere anche quando tu non ci fossi stato più in questo tempo o non fossi stato più come eri in quel momento, ma freddo e distante. Anche in quell'occasione la scelta fu la mia glielo ricordò perché per lei quella notte era impressa indelebile nei suoi ricordi senza nessun tatuaggio a ricordarglielo, ma solo la memoria delle sensazioni che riaffioravano sotto pelle. Lo so... commentò accarezzando con i polpastrelli della mano la linea delle sue labbra. E tu sei e sarai sempre la mia costante. Te l'ho detto non potrei mai pentirmi di qualsiasi cosa vissuta con te, perché sei tu. Probabilmente sei sempre stato tu ed è la costanza di questo pensiero a permettermi di dirti che va bene. aggiunse, era la loro promessa. Probabilmente non avrebbero mai pronunciato parole o frasi romantiche, quelle dichiarazioni d'amore che solitamente le coppie si dicevano, per loro bastava quella promessa di essere la costante l'una dell'altra. La tua vita è una matassa di fili dove io ne tengo un'estremità e ci incontriamo nel mezzo e non sarà la prima volta dove io ti perdonerò qualcosa o tu mi perdonerai. accarezzò i lineamenti del suo viso, la mano leggera come una piuma che si muoveva su un volto appena più vecchio di quanto lo ricordava. Inclinò appena la testa all'indietro sentendo le sue parole, con un sollievo percepibile mentre guardava Errol nascondere il suo sorriso dietro la sua mano sui cui poggiava nuovamente le labbra. Mi stavo chiedendo quanto tempo ci avresti impiegato ancora scosse il capo muovendosi per sporgersi del tuo e chiudere quella distanza, svincolando la mano dalla sua per poggiarla sulla sua spalla come appoggio e baciarlo, perché voleva sentire quelle labbra di nuovo, ovunque potessero poggiarsi, percependo di nuovo quel fuoco che partiva dal suo ventre e si irradiava in tutto il corpo. Sperava solo che i bambini dormissero ancora almeno un'altra mezz'ora.
    I might only have one match but I can make an explosion
    © created by dostoevskij - don't copy, be respectful and use your mind
  12. .
    anna
    anna
    anna
    anna
    valerious
    Non avrebbe negato come le si era mozzato il fiato in gola quando improvvisamente si era ritrovata stretta a Zane, né come si fosse pietrificata per una frazione di secondo prima di cedere a quel desiderio profondo della sua mente che le chiedeva di appoggiarsi a lui, di prendere quella mano che veniva offerta ad una persona sul bordo di un precipizio pronta a cadere giù all'infinito.
    Zane non aveva aperto bocca, non aveva detto nulla, semplicemente l'aveva attirata a sé per un braccio e stretta al petto come una bambina. Non erano mai stati così vicini, neanche quella sera di 2 anni prima quando l'aveva baciata. L'ultima volta che erano stati così vicini era stata su Idara, nelle profondita delle miniere di Ordar quando avevano 10 anni a stento. Erano sopravvissuti lì sopra, ce l'avevano fatta bambini in un mondo di merda, per poi arrivare su questo pianeta, una barzelletta a confronto e morire.
    No, Morgan, sembrava davvero una barzelletta.
    Avrebbe voluto vederlo entrare da quella porta a fare uno dei suoi commenti sempre inopportuni, ma avrebbe significato che c'era ancora.
    Non sarebbe entrato nessuno.
    Alzò le braccia tremanti per la stanchezza e stringendole intorno a lui, perché aveva bisogno di poggiarsi a qualcosa, lasciò andare la sua mente, che aveva bisogno di quell'abbraccio, dell'intimità di qualcosa di certo prima di distruggere le pareti che reggevano il controllo sulla sua empatia. Aveva retto anche a lungo nel gestire l'afflusso energetico che serviva al suo tatuaggio per controllarla a pieno, ma ora era caduto tutto. Le emozioni la travolsero con la potenza inimmaginabile di un fiume in piena. Sentiva il rassicurante torpore delle emozioni di Zane che leniva i bordi della sua anima. E più lui stringeva e più di impulso le veniva da stringere altrettanto come ad imprimere certe cose nella testa, e non ci aveva pensato ad allontanarsi sebbene il buon senso diceva di farlo.
    Non era giusto il modo in cui si stava aggrappando a lui.
    Non quando c'erano persone nella sua vita che avrebbero potuto non capire ed esserne ferite. Una fra tutte Claire.
    Però non aveva la forza di interrogare lei o lui delle ragioni che li spingevano a cercare quella sera quella vicinanza, aveva solo bisogno di lui in quel momento dove le sue emozioni erano tornate incontrollate e dovevano quietarsi. Mosse solo la testa girandola appena di lato, sentendo il peso della sua sui suoi capelli e chiuse gli occhi mentre i pugni si serravano sulla sua schiena, per poi aprirsi a palmi ampi, ad abbracciare tutto e toccare la solidità di qualcosa di conosciuto.
    Non sapeva neppure quanto tempo erano rimasti in piedi, a due passi dalla porta, lei ancora con il giubbotto addosso, come se fosse pronta a fuggire, a correre via quando la bolla sarebbe scoppiata. Dietro le palpebre serrate sentiva l'oscurità farsi leggermente più piccola, appena più gestibile. Prese un paio di respiri profondi, percependo in parte l'odore lussuoso del profumo che indossava e dell'ammorbidente della lavanderia. Quel maglione poteva essere solo lavato a secco.
    Percependo un leggero movimento da parte sua, lo assecondò alzando il viso meri istanti dopo il bacio lasciato sulla fronte, come si faceva con i bambini. Le offrì da bere, si quello era qualcosa che poteva servirle. Si...bere sarebbe fantastico. annuì seguendolo automaticamente ovunque fosse diretto. Chissà forse si sarebbe convinta che era tutto falso, che tra poco avrebbe visto Morgan sulla porta che prendeva in giro la sua emotività stringendola forte e chiedendo scusa per quella stupida messinscena, perché come si poteva fuggire all'oscurità e all'inferno per poi andare via così. Si guardò attorno, non sapeva quanto stesse davvero invadendo il suo spazio, oramai abituata a muoversi intorno a lui in punta di piedi.
    Si tolse la giacca e accettò il bicchiere di whisky, passandosi poi la mano nei capelli raccolti in modo disordinato. Grazie per avermi fatto passare...io spero davvero di non averti disturbato troppo e non aver rovinato i tuoi piani, lo so che dirà che era stato un sacrificio enorme con la sua solita aria, quella che era un po' solo sua e che negli ultimi due anni aveva imparato a conoscere. Soprattutto con Claire aggiunse perché era giusto dirlo. Bevve prima un sorso, poi un altro lasciando l'alcool a bruciarle la gola, asciugò le labbra con il dorso della mano guardando fissa davanti a sé come se non vedesse realmente. Bevve un sorso e un altro con ancora, avrebbe voluto affogarci in quel bicchiere. Lo guardò perché erano quasi due anni che il più delle volte che si vedevano finivano per litigare, e non riusciva a capire come fosse possibile, ma ne avevano fatto una costante. La cosa assurda era che ora erano gli ultimi due di quella famiglia improvvisata, e a volte non riuscivano a guardarsi in faccio, non senza...beh senza provare qualcosa. E avrebbe voluto quasi dire che non poteva servire la morte di qualcuno per farli parlare come due persone adulte, perché non potevano rischiare di perdere nessun altro, ma non disse nulla, lasciò che fossero i suoi occhi a parlare. Si guardò attorno, in casa sua c'era stata solo un'altra volta per sistemare il suo sistema informatico. Non sembrava cambiata, per niente. Tornò a guardare Zane, vacillò appena perché la stanchezza si faceva sentire. Ti dispiace se ci sediamo da qualche parte? le parole troncate dal respiro che si era fatto più corto. Voleva sedersi, bere e parlare. Forse parlare, non era certa che fosse quello il modo migliore di metabolizzare. Forse il silenzio.
    hacker empathic dimensional refugee 33 y.o.
  13. .
    ♔ DATA DI NASCITA
    21.06.1994

    ♔ ALLINEAMENTO
    Neutrale

    ♔ PROFESSIONE
    Assassin

    ♔ STATO CIVILE
    Nubile/Madre

    ♔ STATO DI SANGUE
    Purosangue

    Rachel Platten - Fight Song

    Aleksandra Kiseleva
    Like a small boat on the ocean
    S
    e l'era chiesto se avesse aspettato il suo ritorno solo per i bambini. E la risposta era arrivata con la stessa serenità di una tempesta tropicale, perché aveva vacillato davanti al suono convito dei suoi pensieri e delle sue emozioni. Ricordava quando Errol parlava di lei anni prima come di una costante, una presenza imprescindibile. E forse per questo quasi scontata. E in quei due anni si era chiesta se quella sua costanza era più un modo per farsi appoggio per la sua vita, o per ancorarsi lei all'uomo, perché aveva bisogno di sentire quell'unicum sulla sua pelle, che ora fremeva agognando un contatto che lei gli stava impedendo, tenendo la mano lì a percepire un calore che era suo e suo soltanto. Fu la forza delle sue parole a farle alzare lo sguardo, il leggero movimento in avanti del corpo assecondato dal suo che veniva calamitato con la forza attrattiva di un magnete. Quando lui si allontanò lei si accosciò come una corda non più tesa. Fissò la sua mano poggiata a pochi centimetri dalla sua, le bastava allungare la mano e afferrarla, afferrrare ciò che sapeva l'avrebbe resa più felice. Voltò il babymonitor verso di lei, per poi riportarlo nella stessa posizione. Erano tranquilli, inconsapevoli del tumulto che stava vivendo la loro madre. Eppure cosa avrebbe dovuto fare, escludere dalla loro vita un uomo che non sapeva neppure fino a poco prima di essere diventato padre, che doveva colpevolizzare di aver vissuto la sua vita inconsapevole delle scelte che lei aveva fatto. Come poteva biasimarlo, anche lei avrebbe potuto andare avanti, ma per lei la vita aveva previsto altro e lo aveva accolto in attesa che lui tornasse. Lei aveva compreso con i mesi di essere innamorata di lui, di quell'amore che neppure il tempo riusciva a consumare, nonostante la sua vita fosse continuamente fatta di salti nel buio ed Errol avesse ripetuto più volte che non voleva per lei quella vita, quella distanza e quella solitudine, eppure era lei ad aver scelto, e lui non poteva essere responsabile di quello che credeva. Okay... disse solo quello per poi ripeterlo. Okay riconfermò lasciando scivolare la mano verso la sua. Lei....scusa non riesco a non sapere come si chiama. Chiamarla "Lei" mi fa sentire come se non stessi accettando che questa cosa sia successa... aeva iniziato ma si era fermata subito, aspettando di conoscere il nome. Ok...Hedy ti ha reso meno infelice per quella sera e non posso avercela con te per aver cercato di vivere la tua vita. Non sapevi nulla di tutto quello che era successo qui iniziò dicendo, non forzò il suo viso ad alcun sorriso, ma Errol avrebbe visto l'espressione più distesa del suo volto. Non c'eravamo promesso nulla prima che tu andassi via, nessuna promessa di una vita insieme. A me, La vita ha solo messo davanti ad una scelta che non potevo non compiere e che tu non potevi sapere. D'altronde sono sempre stata io quella che immaginava una vita con te, tu sei sempre stato quello convinto di costringermi ad una vita che non merito aggiunse la donna poggiando la mano libera su quella del ragazzo, sentendo sotto i polpastrelli il tepore della sua pelle e le vene appena rialzate delle sue mani. Quando dimentichi che la scelta è sempre la mia....
    I might only have one match but I can make an explosion
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  14. .
    Breve interludio Blackwoodiano e poi Riley.




    35 y.o - mexican - sheet- outfitvoice – SERNA INT. - CARTELLO DI SINALOA





    Tirò il bordo della manica della camicia, stirando leggermente il braccio. Il suo sarto doveva aver sbagliato a prendere delle misure sullo smoking, lo sentiva non perfetto come un guanto sulla pelle. Qualcosa di impercettibile, che sarebbe passato inosservato ai più, ma non a lui. Voltò il viso appena di qualche centimetro, che la sua guardia fu subito da lui. Per lunedì prendi appuntamento con Pedro, devo fargli sistemare la giacca fu quello che disse, e poi tornò a dedicare la sua attenzione al bar e alla sala. Nascose il sorriso quando sentì che qualcuno si era avvicinato, una figura familiare che si presentò cambiando la sua ordinazione imitando la sua. Frapponendosi tra l'altro tra lui e la visuale che aveva delle due giovani donne. Comprensibile considerato la storia famigliare.
    Un modo come un altro per dire, ci sono, so chi sei ed è inutile presentarsi. Non aveva bisogno di sapere il suo nome, in quel giro in pochi non conoscevano i Colroy e i Gallows, le due fidate famiglie che facevano riferimento alla sua per quanto riguardava la secolare questione dei rifornimenti. Non ebbe modo di rispondere che vide la figura, chiaramente di quello che non era il cameriere, avvicinarsi. Inclinò la testa in segno di saluto, non era una cosa di tutti giorni vedere il Direttore di Alcatraz servire drink, con assoluta maestria. Si accomodi commentò accogliendo il nuovo arrivato in quella cerchia improvvisata e momentanea. Quando ebbe il suo bicchiere tra le mani, lo strinse tra le lunga dita sottile prima di avvicinarlo al naso e odorarne i fumi e ammirarne il colore. Alzò il bicchiere verso gli altri due uomini accennando ad un brindisi, senza dire a cosa, che ognuno decidesse a ciò che voleva brindare. Ad un ritorno, alla perdita o alla sconfitta. E poi Magnus Blackwood andò via così com'era apparso e Jaime guardò per la prima volta l'uomo che aveva di fianco. Aspettando che lui facesse la prima mossa. Cosa che avvenne subito dopo mentre un pacchetto di Malboro gold scivolò sul bancone. Credo che ci sia un ponte all'esterno dove il perbenissimo dei presenti non verrà offeso dalla nostra scelta rispose Jaime prendendo una delle sigarette offerte. Ne ho assaggiate di migliore. Lei cosa ne pensa? Sono sicuro che sa distinguere perfettamente un prodotto di qualità quando lo prova era per questo che loro facevano affari. D'un tratto le note di un valtzer si fanno spazio sostituendo la musica da piano bar di poco prima, e legato al mignolo del dito destro notò un filo luminoso. Odiava essere obbligato a qualcosa, dover necessariamente rispettare un copione. Non so lei, ma non credo che mi unirò a questo ballo. A chiunque io sia stato promesso, non mi interessa commentò, la voce scivolò leggermente, con l'accento spagnolo appena udibile, su alcune parole.

    Jaime
    Serna

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    Lotteria: 89
    Ballo yes
  15. .
    I due baldi giovani Purosangue Quincy e Ravius, Dorothea e Cyrus
    E infine Magnus

    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Ariadne
    Greengrass

    Nascose il sorriso spontaneo scatenato dalle parole di Ravius dietro il calice di bollicine che stava sorseggiando. Ravius era intollerante nei confronti dell'America in ogni fibra del suo essere, anche se era bravo a nasconderlo, dato il suo passato indicibile, per chi era nella sua cerchia più stretta era semplice leggere nelle linee di espressioni del suo viso lo sdegno invisibile che provava verso quella terra.
    Era stato difficile per tutti loro lasciare Londra e l'Inghilterra, lei li aveva seguiti con lo spirito leggero di chi aveva bisogno di cambiare aria e staccarsi dal cognome difficile che si portava dietro.
    I saluti e i convenevoli vengono scambiati con la disinvoltura di chi come loro è stato cresciuto a pane e galateo e quindi sanno come muoversi in ogni tipo di ambiente, anche quando al loro gruppo per salutare la candidata si aggiunge la figura altolocata di una principessa araba, il cui solo sfoggio di gioielli farebbe impallidire chiunque. Ariadne si chinò in una perfetta riverenza frutto di un'educazione rigorosa, rispettando il suo turno per poter rispondere all'accoglienza della signora Lovecraft. Grazie mille signora Lovecraft....Tutto molto bene Cyrus, alla fine l'America ha richiamato anche noi. si aprì in un sorriso che si trasformò in un'elegante risata appena dopo la battuta della donna. Sicuramente è lei, Dorothea, che ha la stoffa della conquistatrice riferendosi alle ultime parole di Cyrus che passava la corona alla moglie.
    ***
    La serata procedeva con tranquillità e senza alcun intoppo quando improvvisamente, le luci in sala si fecero più flebili e la musica variò intonando le celebri note di un Waltzer di Tchaikovsky, una musica fin troppo nota ad Ariadne che su quelle note aveva perso ore e ore di pratica, fino a farsi sanguinare i piedi quando era piccola sotto la severa direzione della sua tutrice. Contemporaneamente abbassando lo sguardo notò dal dito mignolo della sua mano destra un filo magico traslucido che si era formato dal nulla. Cos'è? domanda sollevando la mano davanti a Quincy e Ravius per poi notare che anche loro avevano uno di questi fili che si allontanavano da loro in diverse direzioni. Man mano che le coppie iniziavano a formarsi, era sempre più evidente che quel filo si collegava ad un'altra persona con cui si sarebbe potuto ballare il waltzer in questione. Speriamo solo tornare a casa con tutte le dita dei piedi mormorò all'orecchio di Ravius, lui avrebbe capito. Vado incontro al mio destino...peccato non averlo previsto aggiunse la donna prendendo congedo dal gruppo. Non era difficile seguire quei fili luminosi, fin troppo evidenti avrebbe mormorato sua nonna, ma soprattutto costringere così palesemente a ballare con altri. Fossero stati altri tempi avrebbe dovuto avere uno chaperon.
    Non dovette allontanarsi troppo, ma arrivando nei pressi del bar il filo luminoso era legata alla figura alta di un uomo che non conosceva che nel suo portamento possedeva una certa autorevolezza. Sollevò la mano destra mostrando il filo luminoso. Salve sono Ariadne si presentò la donna tendendo la mano aspettando di sapere il suo nome. Ci uniamo alle danze? e una volta stretto le dita intorno alla sua mano avrebbe seguito il suo improvvisato cavaliere per quel waltzer inaspettato.
    Primario
    di Ginecologia
    Heiress Posh accent 37y.o. Sacred Twenty-Eight
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    Lotteria: 48
    Ballo: yay
733 replies since 28/8/2010
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