Wedding | Josh & Chrys

[Evento Privato] - 9 Dicembre - Woodlawn Cemetery

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,900
    Reputation
    +5,085

    Status
    NEW_POST







    Il matrimonio di Josh e Chrys ha luogo il 9 Dicembre al Woodlawn Cemetery. (ref.). L'accesso sarà garantito solo da una passaporta presente all'ingresso di Villa Sinister. Gli invitati dovranno presentarsi tra le 14 e le 15, dopodiché l'accesso sarà chiuso per tutta la durata della festa. (aka: puntuali bimbi su u.u). Si tratta di una cerimonia civile tra le più classiche, non fosse per il contesto peculiare. A fine cerimonia, più passaporte riporteranno gli ospiti sul viale di Villa Sinister.
    In quanto Josh una giovane celebrità, e - soprattutto - gli sposi due maghi corrotti, questo è un matrimonio blindato e segreto, che dovrà stare lontano dai riflettori o da qualsiasi fuga di informazione. Quindi anche i cellulari saranno ritirati e gli ospiti firmeranno un accordo di non-divulgazione, un embargo su cerimonia e partecipanti, che scadrà solo quando gli sposi informeranno la stampa. Ovviamente sarà mantenuta la sicurezza di ogni ospite, considerando l'evento come zona franca dal suo inizio, alla fine. Le due testimoni saranno le uniche a poter fare qualche foto, oltre al fotografo ufficiale.

    Una porzione del Woodlawn Cemetery, dunque, sarà legalmente riservata per l'evento, ed ovviamente occultata ai no-mag per salvaguardare lo statuto di sicurezza. Per ovviare alle problematiche dei percettori spiritici, è imposto un sigillo di non possessione ai fantasmi nativi del cimitero e a quelli che sono invitati alla cerimonia. Sigillo che cadrà dopo che sarà andato via l'ultimo ospite.
    Per tenere al calduccio gli invitati, qualche incantesimo ambientale risolverà le faccende di umidità e freddo dopo il tramonto. Open Bar apertissimo dalla cerimonia in poi. Vi sarà una sola lunga tavolata imbandita, agli sposi sarà riservato un posto d'onore. Non vi saranno portate, solo Buffet che varieranno di ora in ora. Un piccolo palchetto, di fianco ad una piazzola, ospiterà una band. Tutto sarà illuminato da file di luci e candele fluttuanti.


    <3 L'evento rimarrà aperto fino al 19 Dicembre <3
    Riservato agli invitati al Matrimonio

     
    Top
    .
  2.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,640
    Reputation
    +6,266
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    5mtQebG
    5mtQebG
    CHRYSANTHEMUM SINISTER – atropo - MAGO NERO – ASPERGER - P. SPIRITICO - TANATOESTETA - TANATOPRATTORE - MARITO - DRAGQUEEN - BISESSUALE
    matrimonio
    26.
    ''Credi davvero che io sia bello?'' Sono andati via. Sono partiti tutti. Hanno toccato le passaporte, sono dall'altra parte ad aspettare che arrivi io. Io, Chrysanthemum Sinister, il figlio di Oleander ed Erika. Il fratellastro di Marigold, quello strano che vive su per la collina e gioca di notte coi morti. Già, aspettano me e più me lo ripeto, più sento le gambe tremare. Risalgo l'immagine di Lea con gli occhi, lo faccio partendo dalle sue scarpe, sfiorando poi le gambe e così anche le braccia. Dito per dito come se avessi bisogno di stringerglieli. Come se ne avessi bisogno e comunque, facessi fatica nell'avvicinarmi ancora. Basterebbe giusto qualche passo, quello che non faccio perché sono paralizzato e mi ripeto contento solo nel sentire il profumo che emana la sua pelle a qualche centimetro di distanza dalla mia. Chiudo un attimo gli occhi per respirarlo meglio. Per assaporarlo nel modo in cui si fanno propri gli odori che abitano una casa, che la colorano. Lea è una sinestesia. La mia, in un certo verso. Che la percepisco con ogni senso, la fagocito così.
    La sua voce accompagna le mie paure, le culla e ci riesce benissimo. Lo fa bene anche quando mi racconta del matrimonio di sua madre e di come lei fosse tanto piccola e felice nel portar loro le fedi. Mi chiedo se Alice sarà felice in altrettanto modo. Per un istante, pur di non pensare a me, mi chiedo se sono stato bravo questi giorni, questi mesi. Se le ho posto le giuste domande e se ho interpretato bene le sue risposte. Affinché tutto possa, davvero, essere perfetto.
    ''Tu sei bellissima oggi.'' Non lo so quante volte ho finito per dirglielo. So solo che è l'unico modo che ho per sbloccare le ginocchia, per farle muovere in sua direzione affinché il braccio le raggiunga la vita e la stringa un istante. La porto vicino a me proprio come farò in quel ballo che ci concederemo più tardi: Che ci servirà a sciogliere i muscoli. Che ci terrà ancora per un po' così, immobili. Magari con la sua testa contro il mio petto e non viceversa. Ma adesso ho solo bisogno di concentrarmi un attimo su questo: Sui respiri che lei sa regolarizzare. Sul suo profumo che per me è casa, è famiglia. ''Come funziona adesso? Devi dirmi ''merda'' o basta un semplice in bocca al lupo?'' La mano scivola nella sua, la stringo ancora fino a che, con un sorriso che mi trema sulle labbra, tocchiamo entrambi la passaporta.
    Ho calcolato ogni cosa affinché, pur nell'imbarazzo, non vi fosse nulla fuori posto a distrarre la mia attenzione. Caleb lo sa quando partire, è forse il primo a vedermi. Ci sono venticinque secondi di scarto tra i primi passi e l'inizio della canzone. Lascio scivolar la mano via da quella di Lea affinché io possa prenderla sottobraccio. Tenere la sua stretta nell'incavo del gomito e sotto la mia, che trema, tanto da farglielo sentire. La canzone dura tre minuti e cinquantasette secondi, dunque abbiamo solo tre minuti e trentadue secondi per percorrere questo corridoio nel miglior modo possibile. Con la schiena dritta - che tanto ormai è bloccata dall'ansia - ed il sorriso migliore che io possa avere. Un sorriso che di tanto in tanto cede e che rischia di trasformarsi in una smorfia di pianto quando, tra gli invitati che spariscono ai lati dei miei occhi, metto a fuoco lui.
    Chrysanthemum sta per sposare Joshua, mi dico. Lo sta sposando anche se lo hanno già fatto a Las Vegas in compagnia della Vodka. Lo sta sposando dopo dieci anni passati a sognarlo un giorno del genere. Forse non così, forse non tanto bello, ma comunque l'ho sognato.
    ''Ciao...'' Non credo riuscirò a staccare gli occhi da lui adesso, non quando i miei si imperlano subito ed il sorriso finisce per assottigliarli un istante. In un battito di ciglia, che già porta con sé una lacrima leggera, quasi invisibile. ''Sei bello anche tu oggi.'' Lo dico anche se già l'ho visto prima. Un sussurro impercettibile. Un anche tu che è solo il modo che ho di elogiare i miei cari. Coloro che nonostante tutto oggi sono qui, proprio per noi. Per me, anche.
    La cerimonia potrebbe svolgersi in qualsiasi modo. L'ufficiante potrebbe dire qualsiasi cosa ed io forse non lo sentirei comunque. Ho occhi solo per mio marito, per il modo in cui muove le labbra quando pronuncia le sue promesse, per quell'anello che Alice porta e che lui mi infila al dito. Io non ho scritto le mie: Non so promettere nulla che non abbia già promesso. Ho solo un ''grazie, per tutto'' che mi si incastra tra i denti e che nel farlo si trasforma in un ''Ti amo.'' Detto e ripetuto sino allo sfinimento, fino alle lacrime che appannano la vista in goccioloni che forse cadono persino sul registro che stiamo per firmare e che, nella sua materialità, segna già il nostro per sempre.
    ©


    Edited by ( : - 9/12/2021, 00:53
     
    Top
    .
  3.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,900
    Reputation
    +5,085

    Status
    NEW_POST
    5mtQebG
    JOSHUA ÇEVIK – brother – father – rockstar – black magician – faust
    HUSBAND
    matrimonio
    28.
    La guardo e non dico niente, non riesco più a parlare. Arrivare qui per primo mi ha ammutolito. E' tutto così difficile da credere che ho bisogno di un centro, qualcuno che mi ricordi che non è un sogno. Che la vita è una merda, ma una cosa bella spetta anche a me cazzo. Una, lui. Ma non è un caso che ci siamo mossi fin qui, che ogni cosa verso cui mi giro mi ricorda Chrys, mi ricorda me, in sorrisi che rischiano di spezzarsi continuamente. Che mi si appanna la vista a pensare che non ci sono stato mentre lo faceva. Siamo noi in un luogo ed in un tempo che adesso ci contempla insieme per sempre. E l'ha fatto da solo. Ha messo in piedi il posto perfetto, il riassunto di anni in cui siamo sempre stati noi. Per me, e per lui. Dio sono stato un idiota a non vederlo così a lungo. Adesso ho solo una vita per farmi perdonare, e cazzo se mi impegnerò. Le dita scivolano in quelle di Edie. E no, ancora non so dirlo cosa sento, cosa mi toglie fiati e battiti e li intreccia a tutto. La guardo, la fisso, resto in silenzio. Lei lo sa, lei sa tutto di me, sa quanto ora io speri di valere abbastanza per ricambiare il modo in cui Chrys mi guarderà, ed io so sarà lo stesso per me. Non sono stato un bravo fratello, non sono un bravo padre, ma voglio essere almeno un bravo marito. Respiro, chiudo gli occhi. Sono teso, quanto cazzo ci mette ad iniziare? Li riapro. E' bella, Edie. Ed è viva, il che non posso più darlo per scontato per nessuno, neanche per me. Ma soprattutto, è qui, qui che se stringo appena di più ricambia e questo mi lascia tremante si, ma non in un angolo. Perché è stato lui, più di tutti a tirarmici fuori, e cazzo se adesso lo aspetto come si aspetta di prendere aria dopo un'apnea di dieci anni. Vibra lo sterno e mi ritrovo a guardare Caleb, perché non lo voglio fissare il punto da cui arriva l'altro sposo, non prima che sia il tempo. Non finché il vociare si spegne. Resto di spalle, fermo nel mio, a sperare che la lancetta si fermi e che il tempo voli, che voltandomi lo so che le ginocchia saranno messe a dura prova. "Edie..." Che ha mille sensi per me, per Edie che è l'unica a sentirmi, che è un po' come volere per un attimo qui anche mamma, anche papà, tutti racchiusi in quello che lei mi ricorda di loro, e quello che io rivedo allo specchio. E posso dirlo, a me non importa di nessun altro, la metà dei presenti non so neanche vederla, ed in realtà prima ho mentito. Adesso. Adesso prendo fiato davvero, ora respiro, ora che le mani di Caleb premono i primi tasti ed allora guardo un'ultima volta Edie, annuisco piano, che sì lo sto facendo davvero e muovo un passo. Uno che mi faccia uscire dalla colonna perché io possa vedere Chrys, finalmente. E lui veda me. Che sono io qui ad aspettarlo, che non ne sia deluso in fondo, quando io non so esserlo. E' una visione, è il cuore che esplode. E' bello in un modo che non mi spiego. E sì, sì che è un colpo basso, uno che riverbera da dentro, che gli occhi si velano subito, che non lo so neanche se sorrido o se resto semplicemente imbalsamato. Ad ogni passo suo, il contesto scompare. Si avvicina e non è più solo quel ragazzino con il naso spaccato che si arrampicava a fatica sul tetto di casa mia, non è più solo quell'amico da cui andare se le cose con Gretchen si mettevano di merda, non è più solo il confidente di una vita. E' il mio cazzo di futuro. L'ho scelto e non so essere instabile ora, non se poi gli allungo una mano perché la prenda, separandola da Edie, che ora sono pronto sul serio. Che cazzo ho fatto io per meritarti? E' sempre stato tutto, e non lo so se smetterò mai di dirglielo. Non esiste nessuno per cui potrei fare questo. Solo tu. E le mie labbra che tremano, come se fossi un cazzo di bambino il giorno di Natale. Un secondo di debolezza, ecco. Credo che sia una lacrima quella che mi scende davvero quando lo so che ci stiamo guardando entrambi nello stesso modo. Io voglio te, Chrysanthemum Sinister. E ti vorrò finché respiro.
    "Ehi" non so con quanta voce mi esca, me la sono schiarita prima, o almeno ci ho provato perché il tempo, il tempo è un bastardo e lo ha fatto muovere prima troppo lento e poi, poi troppo veloce. Ma respiro, Dio, lo faccio con il suo profumo nelle narici. E' tutto. E' sempre tutto. Lo stiamo facendo.
    "Mai bello quanto te" spingo un sussurro che sia simile, ora che la mano si fa intreccio con le dita di Chrys. Mio, e basta. E' la stretta che conosce. Credo che mi si sia stampato un sorriso, uno di quelli pericolanti che velocemente scivolano via per trovarsi increduli davanti ad parole che non ascolto, che gli occhi non li so muovere dall'unico che ho deciso dovrà starmi vicino per sempre, che io farò lo stesso. Non ho scritto promesse che siano poetiche, non gli ho scritto una nuova canzone, ho scelto qualcosa che per ora ha un valore immenso. E lo pronuncio in un colloquim, perché sia solo lui a sentirlo, nella mente, che scenda fino al cuore, che gli si pianti addosso. Che ci creda una volta per tutte. "Ti prometto..-" e questa era la parte facile, infilo piano l'anello, impongo alle dita di non tremare, anche se ho bisogno di stringergli la mano per questo vibrare dell'indice. "- Ti prometto.. che vivrò per te." Un inno. Una serietà che si fa incrollabile per Chrys. Per te. Vivrò ogni vita, mi rialzerò sempre, perché non esiste ragione diversa dal tornare da te, continuamente. Ho un nodo in gola che si crepa, crolla un po' quando firmi per secondo, quando mi ami e la sola cosa che riesco a dirti, avvicinandomi al tuo orecchio è: "'til death" fino alla morte. E dopo, beh, dopo non me ne frega un cazzo di niente altro, che mi basta il modo di commuoverti che hai, quelle macchie che compromettono l'inchiostro a farmi allungare una mano al fianco. Sei felice, e cristo se lo sono anche io. Ti giro verso di me, ti avvolgo in un secondo, l'altra mano si appoggia lungo il collo. Voglio che tu mi veda. Voglio che lo veda l'effetto che mi fai, che questa nebbia tra le iridi è tua. E così il sorriso che ne esce, nasce da te. E no, non mi interessa davvero che sia presto per farlo, che sembra io abbia aspettato una vita per un bacio che ora mi ruba ossigeno, e più ci penso e meno respiro. Labbra che ho guardato un attimo prima di fare mie, come la prima volta. E più ti sfioro, e più sei mio. "Chrys".
    ©
     
    Top
    .
  4.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,900
    Reputation
    +5,085

    Status
    NEW_POST
    Gray + cantiamo per gli sposi + Gray

    5mtQebG
    5mtQebG
    CALEB SHARP – bassista – mago nero – cannibale – nomade di strada
    west bronx
    18 anni
    Caleb ha il sorriso di chi sa che sta facendo una stronzata. Oh ma se la farà bene. Sarà la migliore cazzata della sua vita. Tanto che si sente più leggero quando scende dal motorino, quando si risistema prima di posare gli occhi sulla grande villa. Pensare che se avesse insistito di più con -- no, va beh, non ci può pensare e basta, non quando si volta a sorridere a Gray. L'ultimo giorno con lui, se l'è promesso, gliel'ha pure gridato il portafogli, a dirla tutta. Ma va bene così, che rincorrere la felicità è l'unica cosa che sa fare. "Prova a non dimenticarti come si respira.." ride, piano, si piega di poco verso il suo orecchio, a sussurrare qualcosa che dovrebbe dirsi da solo, che parlando ad altri spesso parla a sé stesso. Ma lui, in fondo, è felice così. Lo è quando la mano scivola lungo la schiena del suo accompagnatore e si pianta in mezzo. Non spinge, non trascina, devono solo camminare assieme verso la passaporta. Si, una passeggiata insomma. Mh-mh. Soprattutto quando il biondino sa solo dirsi che si sta dando il via libera per essere quello che vorrebbe, oggi, con Gray. Un fidanzato. Una verità che racchiude ben bene dietro iridi scure che posa sui presenti. Sorride a chiunque gli passi vicino, anche a chi non conosce, anche quando non va in cerca di Chrys che chissà dov'è, o Josh che sicuro è già andato.
    Aumenta il passo, che c'è una cosa che a Gray mica ha detto. E sì, un po' gli trema la mano quando la fa scendere ed intreccia le dita, prendendo in ostaggio le altre, così da viversi un momento di respiro. Cazzo se ne ha bisogno. Tanto che gli occhi annaspano un secondo in cerca di quella passaporta verso cui quasi galoppa, per toccare in tempo, prima che gli invitati prendano posto, che ha promesso a Chrys di esserci al momento giusto. Che cazzo mi è venuto di dirgli di si? E per maledirsi è davvero tardi. Tardi quando arriva al cimitero, tardi quando resta con un ghigno a fissarsi sulle decorazioni, tardi quando Gray se lo trascina piano fino a metà della fila di sedie sulla sinistra, quelle del lato di Joshua. Cazzo, eccolo. E' lì, Josh, in magenta, che aspetta. Un tuffo al cuore che maschera forse un po' male, quando in fondo neppure si siede. Aspetta solo che inizi a farlo Gray, per distrarsi e chinarsi piano davanti a lui. Ci prova a rimettersi su il ghigno giusto, quello di chi sta per sorprendere una persona speciale. "Devo fare una cosa, vedi di non innamorarti sul serio di me." occhiolino leggero, una stretta ancora alle mani che gli lascia rialzandosi.
    Si muove lento verso il pianoforte, lasciato in disparte, che lui a Chrys darà le spalle. Alza il copritasti, ne sfiora alcuni, sistema il microfono all'altezza giusta, e punta gli occhi là dove tutti sono giunti. Là dove dovrebbe arrivare l'altro sposo. Gliel'ha detto che sono due divinità, e lo pensa troppo quando Sinister arriva. Quando ha due secondi per concentrarsi su di lui, poi abbassare lo guardo e dirigerlo lì dove è richiesto.
    E lui, Caleb, suona così solo a casa, da solo, magari a Pittsburgh, dove lo sentono solo Juno ed i muri invecchiati, non invitati che contano sulla sua voce perché accompagni un rito sacro. Graffia, lento. "'Cause there is no guarantee that this life is easy.." Ma poi arriva a smentire le sue promesse, che anche se di spalle per metà, può riconoscere il profilo di Gray, può fissarsi lì e.. "When there's no light to break up the dark" che è un po' la luce, quella che nasconde negli occhi e va avanti, di nuovo fisso sui tasti e poi con gli occhi chiusi, che non sa vedere nessuna avanzata, non sa far altro che immaginare scene ripetutesi da agosto. Non è niente, e stasera finirà qui. Per forza. Si impone, si, di non pensarci, ma mica è così bravo. Diciotto anni sono pochi per essere un master del prendersi per il culo così tanto.
    Scivola via quando la cerimonia non ha più bisogno di lui, affianca Gray lo guarda in un respiro che torna sereno, prima di fissarsi sulla mano che gli tiene, che porta piano su di un ginocchio, che stringe lì, nel non sapere come si ringrazi qualcuno che è lì con te per denaro. Vorrebbe baciarlo anche ora. "Com'era?" sussurra, avvicinandosi.
    ©
     
    Top
    .
  5.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Badge
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Staff
    Posts
    12,122
    Reputation
    +8,094

    Status
    NEW_POST







    Era già stata in quella casa, l'aveva sempre vista come la casa di Chrys, forse un po' buia, a volte troppo tetra per lui, ma sempre sua. In quelle ore invece era diventata qualcosa di ostico, lo sentiva nella pelle. Le veniva da sorridere, perché era il suo nervosismo, e lo sapeva, quello che lo faceva girare per la stanza come fosse straniero anche lì. Eppure non lo era. Era peggiorato nel momento stesso in cui i primi erano andati via. Una lenta litania di passaporte, per lui una tortura che si reiterava ancora ancora, stava facendo dell'attesa un callo duro che sembrava non poter essere mai tolto.
    «Vuoi sentire una storia?» aveva cominciato così, a distrarlo. Con la storia del matrimonio fra sua madre e Remy, suo padre, a cui aveva partecipato tutto il bayouu. Anche lei, piccola e piena, era inciampata e Vincent aveva iniziato a ridere così forte che sua madre l'aveva guardato male fin dalla fine della navata. Era diventato tutto un gioco di sguardi: Thalia che fissava Vincent, gli faceva segno di guardare verso la porta della chiesa dove c'era Susanne, lei che
    lo rimproverava a distanza, Vincent che invece indicava a Borromé Leanór, sperando cogliesse la parte divertente. Poi Borromé si era appena inclinato, con un braccio l'aveva rimessa sul percorso da fare continuando impassibile a guardare Vincent, perché lei si era fermata, si chiedeva se dopo una caduta dovesse ricominciare da capo o meno. Alla fine Remy aveva fischiato per attirare l'attenzione di Susanne e tutto si era risolto, anche se Vincent ogni tanto aveva ripreso a ridere sotto i baffi per tutta la cerimonia.
    «Più che bellissimo» erano diventate quelle le rassicurazioni, alternate fra un gruppo e l'altro. Aveva ricominciato a distrarlo con le tradizioni dei matrimoni in Lousiana, la parata, i soldi raccolti dagli sposi con il ballo. Le sfuggirono gli occhi sul penultimo gruppo, sapeva che più gli ospiti diventavano esigui, più Chrys sarebbe stato nervoso. Lo sapeva e lo sentiva, con la sua empatia che sforzava a concentrarsi solo su quell'unico punto. Mancava poco, davvero poco. E lui lo sapeva. Lo sapeva così tanto che le sembrò che nemmeno guardasse gli ultimi a partire, aveva invece affondato la testa nel suo petto, piegato su di lei. Leanór appoggiò la guancia sul suo capo, stringendolo appena per quanto permettevano le sue braccia un po' corte. «In realtà basta solo camminare. Un passo dopo l'altro e poi vedrai che sarà tutto facile come respirare» non sapeva per esperienza personale se funzionasse così, ma suo padre le aveva detto che era così che andava. Lui però sembrava non essere nervoso affatto, almeno nei suoi ricordi. Solo più di Borromé, lui se lo ricordava bene, perché avevano fatto velocizzare la cerimonia quando l'allarme delle barriere del bayouu era suonato, e allora aveva iniziato a far segno all'officiante di fare prima, mettendogli sempre più pressione con lo sguardo duro e la mano che si muoveva per fargli capire che ancora non era la velocità giusta.
    Controllò lei che era arrivato il momento. Allora toccava anche a lei velocizzare quella parte.
    «E se pensi non funzioni ripeti con me: sereno è seren sarà; se non sarà seren si rasserenerà» sorrise, lei gli scioglilingua li sapeva dire come nessun altro, sulla parlantina non potevano batterla. Quello sapeva avrebbe funzionato, se non altro l'avrebbe distratto per il tempo necessario a prendere la sua mano prima e la passaporta poi, da quel momento in poi c'era solo una strada da fare, braccio sotto braccio.
    Si tolse prima il cappotto, lasciandolo su una sedia sul fondo per riprenderlo dopo, quando avrebbe avuto freddo. Fino ad allora voleva restare con il suo solo vestito, l'aveva preso apposta.
    Si fermò quando Josh era vicino, gli sorrise, anche se già erano tanto presi da non notare nient'altro. Si mise sulle punte per dare un bacio sulla guancia a Chrys, veloce gli sussurrò all'orecchio «E se sereno non è stato, si è rasserenato» e scivolare al suo posto.

    Pray as though everything depended on God. Work as though everything depended on you. ━━━━━━━

    leanór de la mothe
    empathetic ━ spirit perceiver ━ hoodoo hount ━ cajun accent
     
    Top
    .
  6.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Badge
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Staff
    Posts
    10,632
    Reputation
    +8,986
    Location
    Arrakis

    Status
    NEW_POST
    double deuce owner
    waitress
    animagus
    bronx
    30 y.o.
    ex-maledictus
    edie crain
    Ho aspettato questo per anni, e lo so che è vero. Ho aspettato questo, dall’esatto momento in cui ho smesso di aspettare tutto per me. Forse è stato egoista, quel tipo di cose che vuoi quando sai che per te non c’è niente, ma non cambia quanto abbia voluto guardarlo esattamente così; com’è ora. Con questa certezza solida, adesso, che non lascia le ossa. Starà bene, deve essere per forza così, lo è perché lo guardo e lo vedo che in ogni suo sguardo, c’è quel tipo di sorriso che me lo fa credere sul serio. Mi fa credere che ora, mentre se ne sta lì in attesa, sia quel momento in cui posso prendere un respiro che è per lui, quello che devo aver trattenuto per anni ed anni. Mi è sempre bastato questo, quando “bastato” non è la parola corretta, perché questo è molto di più. E lo so, ed è anche parte del perché del sorriso che ho fermo sulle labbra e che non vuole scemare, e invece, ostinato, se ne resta contro qualsiasi altra cosa. Volevo questo per lui: una vita che potesse dire sua, senza il peso di tutto quello che abbiamo ereditato e che ci ha accompagnato passo dopo passo. Sorrido, sorrido, sorrido. Lo faccio nello stringere la sua mano con la mia, in questa attesa che sa scivolarmi placida nelle ossa. Placida perché so che adesso, c’è qualcosa di reale che sta arrivando, e che in realtà, è già arrivato. Quindi sono tranquilla, tranquilla in quel modo che non può essere smosso, ma solo incrinato da un tipo di emozione che non fa male, non nel modo canonico. È più una commozione, quella che per forza arrivi quando davvero vuoi qualcosa così tanto e te la trovi poi fra le mani, e allora non resta che guardarla e guardarla ancora. Nonostante tutto, nonostante ogni cosa che è successa e ancora, sta succedendo. Una piccola pausa che pretende il suo spazio, e io voglio concederglielo. Perché in fondo lo so che non posso fare a meno di dare a Joshua ogni spazio, ogni centimetro, anche quando il mondo si rivolta e diventa difficile. Lo so che un piccolo centimetro di questo, può bastare a tirar via tante di quelle cose che si premono nel petto, da farle sospendere in uno spazio invisibile. Lo lascio andare quando è il momento, ma solo con la mano quando gli occhi restano su di lui, su tutto quello che sta succedendo, prendendosi solo un secondo per spostarsi altrove, un attimo che premo altrove, su quello che invece, riguarda me. Solo un secondo, prima di tornare a Joshua, e quello che si snoda di fronte al mio sguardo. Voglio che sia tutto perfetto per lui. Tutto, dall’inizio alla fine. Che lo sia in quel modo assoluto che non lascia tracce di nient’altro, e che possa andare avanti molto, molto dopo oggi. Sempre. Come c siamo ripetuti mille volte, e nel modo che spero, spero sempre e comunque, sia lo stesso che adesso può durare anche ora, con Chrys. Durare e basta, senza limiti, senza nulla a stringerlo, a soffocarlo. Ma solo andare, ancora ed ancora. Come ho sempre voluto per lui, e come sempre vorrò. Sempre.
    ©
     
    Top
    .
  7.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,640
    Reputation
    +6,266
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Ccaleb
    5mtQebG
    5mtQebG
    grace gray moore - maledictus - circense - prostituta
    bronx
    26 anni
    Hai acceso la sigaretta non appena Caleb ha mollato la presa sulla mano. Ti sei persino sentito sollevato della cosa: Nonostante l'anticipo con il quale ti sei presentato a casa sua, nonostante il solito sesso che ormai fate e che tu scusi come un ''è parte dell'ingaggio'', nonostante il modo in cui ti sei lasciato cullare, sei tornato a respirare solo quando lui se ne è andato. Giusto un istante, il tempo di lasciarti scivolare su una delle sedie libere dal lato di Joshua. Come se non avessi mai respirato sino ad oggi ed ogni stimolazione dei polmoni dovesse andar di pari passo con la canzone che il biondino sta iniziando ad intonare. Miley Cyrus: Che scelta del cazzo, ti dici, mentre scavalli le gambe e ti metti comodo quanto basta per provare a sparire dietro a qualche altro invitato. Così, per provare ad ignorare la situazione del cazzo in cui ti sei cacciato per soli 1000 dollari. Per evitare di notare il modo in cui vieni tenuto sott'occhio da Caleb che canta, sì, per lo sposo, ma comunque continua a guardare te, anche se sei una macchiolina di fumo sperduta tra lucine e bare. Ti guarda proprio quando capisci che il suo sguardo non vuoi ricambiarlo, non ora che cerchi di sciogliere i muscoli del collo e ti ripeti di dover essere un ''bravo fidanzato'': Come quelli che applaudirebbero alla fine della canzone, che riserverebbero un sorriso al loro compagno e magari anche un bacio quando si trovano a cedergli il posto accanto al loro. Ma tu il posto non vuoi cederglielo, non ora che hai trovato la tua posizione. La sigaretta si consuma in bocca e così accompagna la cerimonia che sì, magari è anche bella, ma a te i matrimoni non piacciono proprio. Sanno di falsità, ripeti, perché convinto di come esser felici oggi non equivarrà ad esserlo domani, ma questo non puoi di certo dirlo ad alta voce. Non puoi semplicemente alzarti e chiedere cosa diamine stanno facendo. Opporti solo per portar via uno dei due sposi e dir loro che certi sbagli poi si pagano. Che il sesso dopo il matrimonio cambia. Cambiano un fottio di cose. Non sei qui per salvare il matrimonio di nessuno e lo sai bene. Lo hai saputo quando ti è stato proposto di farlo, quando ti sei fatto il bagno nel profumo e poi hai lasciato che una paturnia o due venissero a toglierti la voglia di farti vedere fuori casa. Alla fine non dev'essere così terribile esser qui solo per far compagnia a Caleb e recitare, come se avessi bisogno di far una prova dal vivo per quello che è lo spettacolo della tua vita.
    Per un attimo ti rendi persino conto di aver già sbagliato: Di aver solo sorriso alle sue affermazioni e di non aver aggiunto nient'altro. Hai anche provato a far finta che non ce l'avesse con te, non quando è stato a sua volta pagato per far contento lo sposo ed ha suonato...ha cantato, con una voce che non conoscevi e che per un istante ti ha fatto sorridere. Hai sorriso, certo, ma questo non significa niente, giusto?
    ''Criptica.'' Ti limiti a rispondergli. Ironico no, o almeno credi di esserlo quando, guardando la folla che ormai si sperde verso gli sposi, lasci che la mano venga stretta dalla sua. Com'è calda. ''C'è stato un momento in cui non credo di esser riuscito a capire le promesse degli sposi.'' Non che tu abbia prestato chissà quale attenzione a loro due. ''Mi piace pensare che siano detti qualcosa di terribilmente sconcio, giusto per soffrire fino all'inizio della luna di miele. '' Non sai nemmeno com'è che ci si comporta ai matrimoni o cosa si faccia, a dirla tutta: Non hai mai ricevuto inviti del genere, né hai amici che vorrebbero sposarsi. Forse Thelma e Louise avrebbero implorato Froy di farlo, ma sei fortunato che se lo siano litigate prima al punto da decidere di lasciarsi definitivamente: Altrimenti avresti dovuto far loro da testimone. Non osi immaginare come dev'essere trattare con una sposa bicefala. ''Non sapevo avessi quella voce.'' Però un po' sei stronzo a dirglielo, eh. ''Certo che se ti fanno fare solo il coro sono un po' stronzi eh! Non si mette Baby in un angolo.'' Cos'era, Footloose? Save The Last Dance? Non lo sai nemmeno tu. ''Sembra pieno di gente... facoltosa, qui.'' Gli sussurri all'orecchio.
    ©
     
    Top
    .
  8.     +4   -1   -1
     
    .

    Senior Member
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    33,368
    Reputation
    +10,975
    Location
    Chevy Impala '67

    Status
    NEW_POST







    Mi guardo intorno, è inevitabile. Probabilmente in questo periodo è più inevitabile che in altri momenti della mia vita.
    Guardo la gente, guardo i fottuti fantasmi. Guardo al fatto che siamo in un cimitero. Di solito in questi posti ci vengo con una pala a farmi il culo esumando cadaveri per bruciarli nelle loro tombe. Questo un po’ mi fa ridere, ha un che di ironico anche se è comunque il minimo, rispetto a tutto il resto e soprattutto ciò che è successo nelle ultime settimane.
    Abbiamo avuto un momento di respiro, incredibilmente, anche se non lo sto considerando tale. Per questo mi guardo intorno e davvero non riesco a fare a meno di studiare le persone che ci circondano, come se avessi l’ansia perenne che ad un certo punto di rivelino essere qualcos’altro. No ecco effettivamente, ce l’ho l’ansia che succeda.
    Guardo anche Leanór, un po’ più di tutti gli altri. E mi domando che cazzo si sia messa in testa, sinceramente, perché cazzo sia qui in questo momento. Sì lo so, il perdono è una roba molto cristiana e lei lo è, parecchio cristiana, ma voglio dire, restiamo Cacciatori e quello che è successo l’anno scorso non penso che Thalia, o gli altri Les Gardes l’abbiano davvero messo da parte. Siamo persone che si attaccano a questo genere di cose. Io sono sceso a compromessi, io ho capito la situazione che aveva Joshua questo è vero, ma io ho anche un occhio interno, lei no, loro no.
    Magari è venuta qui a fare la portavoce di Gesù Cristo e della sua “passione” ad un matrimonio in onore di Tharizdun, ma sinceramente, è un po’ una mossa che non mi aspettavo.
    Ho bisogno di alcool.
    Molto.
    Molto di più di quello che ho già bevuto prima di venire qui, e anche dell’altro. Il motivo per cui tamburello con il piede per terra ad un ritmo esageratamente veloce. Questa non è proprio una situazione in cui posso sentirmi a mio agio, ma non importa, cioè sono felice per quei due davvero nonostante tutto. Quello che ho detto a Josh resta, e io resto fedele a quelle parole; sono felice per loro ma resta anche il fatto che ho bisogno di molto alcool.
    Mi giro verso mio fratello, lui è un’altra situazione strana. Non ho capito che cazzo gli prenda, non ho capito che cazzo ha, ma ho capito che è diventato più stronzo del solito e ce ne vuole cazzo. «Vai a fare le congratulazioni,» non glielo sto chiedendo, «Almeno fingi, lo sai fare.» Gli lascio uno di quegli sguardi e poi mi muovo verso gli sposi superando un po’ la fila che si è creata per dargli le congratulazioni, sì diciamo che non mi interessa mettermi in coda per questo. Non faccio la fila neanche quando devo pagare le multe per eccesso di velocità, quando le pago, cioè mai, quindi non faccio mai la fila.
    Sistemo meglio gli occhiali appesi alla camicia e dispenso sorrisi di circostanza un po’ a tutti quando arrivo, mi impegno di più per quelli a Josh, Chrys, Edie e Lea. Lo dicevo che mi serviva più alcool.
    Cos’è che si dice ai matrimoni?
    A Josh batto due colpi sulla spalla a palmo aperto prima di avvicinarlo per un abbraccio veloce, uno di quelli che sta attento a tenersi lontano, pochi secondi. Faccio lo stesso con Chrys, senza la parte dell’abbraccio però. Cazzo a qualcun altro avrei detto una cosa del tipo divertitevi prima di divorziare ma mi sento onestamente a disagio a fare una battuta del genere. «Congratulazioni,» dico e basta, alla fine. E poi mi giro verso Edie, lanciando un cenno eloquente al bar.

    he's caught in the crossfire and he keeps wakin' up, but it's not to the sound of birds. The tyranny, the violent streets, deprived of all that we're blessed with and we can't get enough, no. Heaven, if you sent us down, so we can build a plague around. ━━━━━━━

    morgan crain
    hunter ━ parabatai ━ changed ━ head of crain family ━ maine accent
     
    Top
    .
  9.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,640
    Reputation
    +6,266
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Parla con Alice, fa cenni a Marigold, agli sposi e poi si sposta da Lea.

    5mtQebG
    5mtQebG
    PETER DAVY – CLAIRVOYANT - DEALER - BLACK MAGICIAN - GEORGIA ACCENT
    matrimonio
    31.
    L'oro nero cinge gli anulari come lacci emostatici. Il cuore di Chrysanthemum deve pompare il sangue con più forza adesso, perché sul suo volto leggo finalmente un sorriso compiaciuto, commosso. La tenerezza. Ripercorro il perimetro che abbiamo protetto per sola minuzia, perché se devo far qualcosa la faccio bene. Ma ho accarezzato la terra su cui poggiamo i piedi e sfregandola tra pollice ed indice ho già compreso di essere al sicuro: Siete al sicuro, piccoli Chrysanthemum ed Alice. Questo è il giorno perfetto. Ne sono altrettanto orgoglioso.
    Con passo svelto ricordo a Marigold e alla piccola Alice di non volermi divertire senza di loro, non quando i due giorni passati a Villa Sinister sono stati per noi fruttuosi. Come ci siamo divertiti lì? Immagino sia proprio per questo che la bambina ha sempre un sorriso per me: Il suo Judas ha un nuovo collarino adesso. Le ho detto che se ha bisogno le basta farlo tintinnare ed io tornerò da lei. Gli amici non si abbandonano mai, specie nel momento del bisogno.
    ''Pensavo fossi troppo grande per portar loro le fedi.'' Glielo dico poggiandole la mano al centro della schiena, come a rassicurarla e allo stesso tempo, burlarmi un po' di lei. Perché l'ho visto come si è vergognata, nonostante poi i suoi occhi si sono illuminati nel farsi vicina ai due ragazzi. Deve amare molto Joshua. Deve rivedere in lui il padre mancato. A volte mi dimentico come nonostante le sue specialità lei resti comunque una dodicenne come tante altre. Un piccolo diamante grezzo dal valore inestimabile. Ho uno sguardo per Marigold mentre le parlo e per Lea, la quale ricerco tra la folla.
    ''Non prendermi in giro!'' Alice mi pizzica la pelle del polso. L'ultima volta che ci siamo visti ha incastrato la mano nella mia. Ha intrecciato le dita ed è rimasta in silenzio. Suppongo abbia bisogno di sentire che effetto fa il calore umano quando ci sentiamo così sicuri da tenercelo ben stretto addosso.
    ''Oh no, Ly.'' L'ultima volta che ho visto Joshua ho rivisto quella che avrebbe potuto essere la madre di Alice nel suo sguardo. Deve averla chiamata così quando ancora stavano insieme. Prima di scoprirsi gay, insomma. '' Non mi permetterei mai.'' Alzo le mani in segno di resa. ''Anzi, per farmi perdonare credo proprio che dopo ti offrirò un goccino di brandy...e ballerai con me, ovviamente.'' Le faccio l'occhiolino anche se so che non mi sta prestando attenzione, perché anche se è qui con me ha la mente rivolta a Joshua ed uno sguardo, timido, introverso, verso il biondo che ora è vicino agli sposi.
    La congedo sfilandole le dita dalla schiena, in un cenno del capo che è in direzione di Marigold e sa tanto di incentivo ad andar da suo fratello per congratularsi. Anche se tra di loro i rapporti non si sono mai insaldati, anche se Joshua ha strappato via da Chrys parte di ciò che sono stati. E Marigold lo odia, sì. Troppa gente sa odiare Joshua.
    Abbandono le mie donne solo per avvicinarmi agli sposi, lasciar loro un occhiolino che sa di congratulazioni e che mi porto dietro, fino a che non mi ritrovo a braccare Lea.
    ''Fa quasi strano vedere così tante belle persone a questo matrimonio.'' Un sorriso pacato. Un complimento che non vede contatto, perché non la sfioro, non l'abbraccio, non faccio nulla di diverso dal guardarla con delicatezza. ''Chrys deve aver avuto terribilmente bisogno di te.'' Perché lo conosciamo e sappiamo quanto sia debole.
    ©


    Edited by ( : - 11/12/2021, 14:12
     
    Top
    .
  10.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,640
    Reputation
    +6,266
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Manina a Peter, cerca Marigold e si infila tra Morgan e Josh durante le congratulazioni di Morgan.

    5mtQebG
    5mtQebG
    Alice Olive ÇEVIK – daughter – orphan – time t. – dimensional t. – french
    matrimonio
    13.
    Hai stretto la mano a Peter perché correre da tuo padre ti è sembrato inopportuno, soprattutto oggi che è la sua festa. Hai preferito restartene nelle retrovie per quanto ti è stato possibile, ad osservare le espressioni di Joshua mutare in corrispondenza a quelle di Chrys. E sei felice, adesso, perché piena della stessa felicità che imperla i loro occhi. Non hai mai partecipato ad un matrimonio, ti chiedi persino come sia stato quello dei tuoi genitori. Come tuo padre deve essersi presentato a tua madre e cosa si sono promessi dinanzi ai loro amici e parenti. Ti chiedi persino se questo Josh abbia saputo ripetere le medesime promesse che il tuo ha pronunciato a Lilian. E se, tua madre, di rimando, dev'esser riuscita a piangere nello stesso modo in cui l'ha fatto Chrysanthemum quando, aggrappandosi al suo bacio, si è lasciato trasportare. Ma sai bene come questi parallelismi non debbano andare necessariamente di pari passo. Come paragonare Chrysanthemum a Lilian non serve a niente: Perché lui non può sostituire ciò che lei ha lasciato, non ci si avvicina minimamente. Ma gli vuoi bene sì, perché gliene vuole Josh e forse anche tuo padre nonostante poi sia stato ucciso da quelle stesse mani che ora vedi avvolte nelle sue. Questo loro amore non lo capisci bene, quando ti sforzi poi, a volte senti persino male. Ma con la mano stretta in quella di Peter stai bene, anche se poi sei la prima a sfilare la presa e a sorridergli, come a congedarti cordialmente da lui. E lui non ti trattiene: Prendete strade diverse e nella tua ogni tanto ti volti per guardarlo, per vedere se vicino a lui c'è Marigold. Oggi non la senti, non hai amici con te.
    ''Scusa Morgan.'' Stai continuando a studiare con Chrys, ma per quanto tu sia brava il tuo accento non è ancora dei migliori. L'influenza francese si sente, così come si sentono le pause che poni tra una parola all'altra come se stessi cercando con cura cosa usare per esprimere i concetti che hai in testa. Incastri un piede tra lui e tuo padre, ma lo fai per gioco, per sfida. Forse per vedere che sguardo ti riservirà tuo zio. Perché lo ha stretto così? Ti chiedi assottigliando lo sguardo, che accompagna un sorrisino furbo, complice dei giochi a cui vorresti sottoporlo se non fosse così adulto ed impegnato con tua zia. A volte hai l'impressione di poter chiedere poco tempo ai grandi, tanto che già sai di dover godere quanto possibile questo che sei riuscita a strappare a Josh. ''Credo sia il mio turno.'' E lo annunci aggrappandoti a Josh in una stretta che ti vede affondare il viso nel suo petto. Sei in punta di piedi per non rischiare di sporcare le sue scarpe. E lo stringi, lo stringi così forte che già ti dolgono le braccia.
    ©
     
    Top
    .
  11.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,900
    Reputation
    +5,085

    Status
    NEW_POST
    Gray, Alice, Josh e Chrys. Apprezzamento mentale ad Edie. Scusatelo ha 18 anni

    5mtQebG
    5mtQebG
    CALEB SHARP – bassista – mago nero – cannibale – nomade di strada
    west bronx
    18 anni
    Gli sorride, lento, Caleb, nel trascinare piano la punta del naso sulla sua guancia. Dura poco, giusto quanto basta a dirgli che c'è un profumo a mescolarsi al suo, e che può farcela a resistere per tutta la cerimonia. Anzi, a dirla tutta si sta anche dicendo che si divertirà, che ha trovato un modo - un po' tanto dispendioso - per avere il suo angolo di felicità. Tanto che quel "criptica" di Gray lo fa sorridere, come fosse un nipote che osserva il nonno borbottare qualcosa tanto per lamentarsi. Così, anche se in fondo non si è accorto, Caleb, di averlo guardato mentre cantava. Mentre cantava, specifichiamo, la "marcia" di Miley Cyrus, scelta da Chrys. In cuor suo sa benissimo che avrebbe potuto farsi pregare un briciolo di più, prima di accettare spudoratamente di farlo felice in quel modo. Poi però si è messo il cuore in pace, dicendosi pacificamente che quello era il regalo per gli sposi: la sua voce e le sue mani, prestate per meno di quattro minuti. Che poi in realtà ha tutta l'intenzione di concentrare entrambe quelle doti, solo su Grace. "Sai che sono stato ad un passo dal vederli scopare?" è una cosa che prima gli puntellava il petto, come un pungolo fastidioso, ora è quasi un vanto. Quanto ci si può davvero bullare per aver avuto quel "quasi" privilegio? Poco, in realtà. Meglio niente, ma in ogni caso l'ha detto con un mezzo ghigno. "Dio, se avessi aperto quella cazzo di porta..." altre riflessioni che sposta sulla mano, ancora nella sua, che guarda un attimo, le labbra si spostano in mezzo ghigno. "Penso che a lui-" indica Chrys "-piaccia proprio soffrire come hai detto" oh si.
    Ride quando sullo sfondo il bacio gli fa distogliere lo sguardo e cerca gli occhi di Gray, che nel dargli della Baby non sta neanche sbagliando così tanto. Perché Caleb sa di avere una voce che si presta bene ad un piano bar, o a qualche palco per talent scout. "Nah, dici questo perché non ho mai suonato il basso davanti a te.." alludendo così al fatto che, si, sa di essere molto più bravo a fare quello che fa per il gruppo di Joshua, piuttosto che salire su un palco da solo. E' che poi il riso si placa, mentre la gente lentamente si alza, Caleb resta immobile, un attimo ibernato a quel "facoltosi" che gli si pianta nel cervello. Facoltosi. Si irrigidisce un po', la stretta sulla mano si allenta, ma di poco, che non intende mollarla così di colpo. "S-sì.. " miagola, piano ".. ed ho tutta l'intenzione di tenerti ben distante da loro, il più possibile" non è neppure una questione di non presentarlo per vergogna, che proprio non sa nemmeno che significhi: è che non vuole che alcuni di loro possano, in qualche modo, sembrare papabili come futuri clienti. Non stasera che sta con me. "Sei mio tutta la sera" ricorda, languido, alzandosi con l'espressione di chi non ha proprio detto niente di male, tra un sorriso di circostanza e l'intercettare Alice che si avvia da Josh. "Ciao piccola batterista" glielo sussurra abbassandosi - tantissimo - perché lo senta solo lei. Il loro piccolo segreto. E poi, poi avanti fino a Chrys. Cazzo. Uno sguardo a Gray, che gli resti vicino, mentre si muove in quello che è un abbraccio amichevole, che il profumo di Chrys per un attimo sembra berlo direttamente dal cervello. "Te l'ho detto che eravate due divinità" la cui risposta è il motivo di quel sorriso furbo che gli preme le labbra. "Non dirò che Josh è un uomo fortunato ma.. " una cosa che sanno solo loro, in quel punto che è un fissarsi negli occhi per un istante, prima che la mano libera torni a cercare Grace e lo porti più vicino a loro. Un cenno a Josh, ed a chi forse ha un attimo scavallato. Josh non lo abbraccia, non osa, ogni tanto lo spaventa e sì, lui ancora si sente in imbarazzo per Las Vegas, quindi davvero si limita ad un sorriso a lui e - cazzo una famiglia di gente fottutamente perfetta - Edie. "Grace, Chrys"
    ©
     
    Top
    .
  12.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    now I am a happy song placed on the lips of a woman
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    2,042
    Reputation
    +2,178
    Location
    Antipodi

    Status
    NEW_POST
    Comparsata felice. Scusate ma serviva qualcuno che portasse gioia a questa festa.
    Principalmente Peter, e poi spippe su Chrys e Josh

    s
    ei tornata invisibile, intangibile, quasi impercepibile fin da subito. E te ne sei rimasta appoggiata contro un albero, o almeno così era come ti sentivi.
    Non hai risposto neanche a Peter, che ha lasciato vagare lo sguardo mentre ti parlava: segno che ti eri davvero di nuovo calata dietro il tuo velo di silenzio denso e grigio.
    Di gente ce ne è abbastanza, troppa per i tuoi spazi, per il tuo essere semplicemente Marigold Sinister, quella Marigold Sinister. Ma ha senso oggi che tu porti questo cognome? No, che tuo fratello oggi ti ha invitato senza presentarti a nessuno.
    Resta un fantasma, per cortesia, si sarebbe potuto tradurre benissimo così. Resta invisibile. Non posso all'improvviso ricordare al mondo che ho dimenticato una sorella. Oggi è il mio giorno, oggi sono felice.
    Per questo, oggi resta invisibile. Oggi resta soltanto Marigold.
    Eppure, a guardare tutta questa gente, sarebbe facile sussurrare ai loro orecchi un "Ehi", un "Sono qui", un "Non ti ho visto piangere per la mia morte". Perché non si ricorda nessuno di te, perché Chrysanthemur lo ha deciso mentre tu finivi sull'asfalto, spezzata. Lo ha deciso lì.
    Se lo ricorda solo Sloan, e Gale, e infatti Chrys non ha voluto parlarci con loro. Voi siete dall'altra parte, non ve ne siete andati veramente, siete solamente finiti nel dimenticatoio a guardare il mondo che va avanti e le persone, quelle più care, che invece si convincono della vostra inesistenza. E invece non smettete mai di esistere. Non lo fate veramente mai, e anche tuo fratello lo sa.
    Perché ti ha chiesto di venire oggi? Per assistere ad una contraddizione, sì: quella che esce dalla bocca di Joshua. Vivrò per te.
    E Chrys ci crede, come se fosse la prima volta che qualcuno glielo promettesse. Ci crede per davvero.
    Tu glielo avevi promesso, quando mamma e papà morirono, gli avevi promesso che non lo avresti abbandonato un singolo istante, che sareste rimasti assieme, che ci avresti pensato tu a lui fino alla morte. Ma non è stata la morte a toglierti tuo fratello: non lo avresti abbandonato neanche in quel caso, neanche divenuta spettro come adesso. Neanche la morte avrebbe revocato questa tua promessa.
    Lo ha fatto altro.
    Lo ha fatto Chrysanthemur stesso.
    Voleva qualcuno, ma non voleva te, e pur di non vedere il suo egoismo deve essersi convinto di non aver mai avuto qualcuno disposto davvero ad amarlo. Per convincersene ha cancellato ogni memoria di te. Ha sistemato tutto, e lo ha fatto con Joshua.
    Tu odi Joshua, lo odi profondamente, ma di un sentimento che è violaceo, non completamente nero, è misto di tristezza e sconforto davanti all'ingiusto che prende forza, che non viene punito, non viene frenato per far spazio alla giustizia, la tua giustizia.
    Tuo fratello era un egoista, ma Joshua ha acconsentito. Cavandogli via i tuoi ricordi, la tua stessa esistenza, ti ha ucciso lui una seconda volta.
    Chrys ti ha guardata morire, Joshua ha ripulito il sangue.
    Oggi ti ha invitato dunque ad assistere ad una contraddizione.
    ghost
    third order
    black magician
    english accent
    31 25 y.o.
    marigold sinister;
    ...
    i can see a tear on my father's face
    before it falls out
     
    Top
    .
  13.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,640
    Reputation
    +6,266
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Parla con Morgan, Caleb, Grace (va be) e Josh. Poi guarda Peter, Lea e accenni vari ad Edie, Marigold e Alice (va be2).
    Qua ha già bisogno di ubriacarsi.

    5mtQebG
    5mtQebG
    CHRYSANTHEMUM SINISTER – atropo - MAGO NERO – ASPERGER - P. SPIRITICO - TANATOESTETA - TANATOPRATTORE - MARITO - DRAGQUEEN - BISESSUALE
    matrimonio
    26.
    Le lacrime imperlano subito le labbra. Lo fanno scivolando come gemme dagli occhi sino a scivolar giù ed inumidirle. Questo bacio sa di salsedine, di tutte le cose che ci siamo detti sino ad oggi ma che per un istante, rimangono ferme a metà. Ci sono io con questa penna stretta tra le dita. C'è lui e poi tutto il resto. So che qualcuno ancora ci guarda e per questo, forse, non mi volto. Nemmeno quando sento la schiena percorsa da brividi di freddo, che un po' mi fanno incurvare il capo all'indietro. Ho gli occhi chiusi perché da questa bolla non voglio uscire, nemmeno quando qui abbiamo invitato tutti e bene o male, in un modo o nell'altro, dovremmo poi affrontarli. Senza deporre mai le armi, non del tutto, ma sforzandoci di usarle nel modo giusto, per le persone giuste. Oggi non dico che saremo perfetti: Abbiamo forse una vita per sforzarci di esserlo, eppure voglio credere in questa pausa che sa rendere molli le gambe. Tanto che in questo bacio finisco per stringermici più del dovuto, con dita che come rampicanti un po' lo risalgono, lo disegnano. Sistemano le pieghe della giacca, i ciuffi di capelli fuori posto. Dev'essere tutto perfetto adesso, anche se non abbiamo fatto pace con noi stessi, ma nemmeno con tutte le persone che oggi sono qui. Che amarci è anche questo: Dei sottointesi e sorrisi che si tirano su, anche se a fatica. Amore credo sia l'intenzione nel rimediare sempre, anche se poi non ce la facciamo mai. E non lo so se penso a questo solo perché con la coda dell'occhio poi intercetto Alice, Peter ed Andy, che materializzato dall'altra parte della ''navata'' si limita ad osservare la scena come uno spettatore esterno. Io non so niente: Come cosa dire qualora qualcuno mi chiedesse di far un discorso o quelle boiate che ai matrimoni uno caccia sempre fuori. Non saprei che altro dire nemmeno a Marigold, che so che è qui. Volevo ci fosse, volevo rimediare a qualcosa che, inevitabilmente, dev'essersi rotto in mille pezzi.
    So che diversamente odierei tutto questo, che a ripeterlo non ci penserei affatto. So bene come questo sia solo la punta del mio iceberg, delle buone intenzioni che ho messo per iscritto su carta e che forse, un giorno, farò leggere persino a Josh. Ho tutta la vita davanti, d'altronde. Non mi pento di aver sposato lui, quanto di aver riunito tutti qui a quella che dev'essere palesemente la meravigliosa pantomima della mia vita. Perché io non sono mai stato così felice e suppongo che anche se mi ci sento, forse in qualcosa sto fingendo. Forse fingo quando Morgan si avvicina per congratularsi e l'unica cosa che so fare è accettare il suo contatto. Non lo stringo nel medesimo modo in cui lui stringe Joshua, né faccio qualcosa del genere con Edie o con Lea, la quale continuo sempre a guardare con rispetto, troppo. ''Grazie, Morgan.'' Mi limito solo nello sciogliere appena la presa dal fianco di Josh solo per lasciare che sia Alice ad avvolgerlo al posto mio. Le sorrido, in un gesto della mano che permette alle nocche di posarsi delicate contro la sua spalla. Una carezza, un accenno con il capo a Peter, un sorriso ampio per Caleb.
    La felicità è una sensazione strana: Ho questo sorriso tirato su che no, non se ne va via. Non lo fa nemmeno quando torno ad aver paura ed il disagio si impossessa dei miei muscoli. Si irrigidiscono di nuovo, ma è solo un istante, come un tic nervoso che sento e vedo solo io.
    Mi concedo solo questo slancio verso Caleb. Una stretta, la testa che si poggia contro la sua, tempie contro tempie. ''Ti devo più di un favore.'' Un sussurro, affinché a Josh non venga alcun dubbio. Non importa quanto io lo abbia pagato, comunque: Ho sempre l'impressione di non aver fatto abbastanza. ''Smettila di fare l'idiota.'' Sorrido, mollo la presa e solo quando lo faccio Caleb mi presenta il suo +1. Non lo so perché, ma mi sento stranamente sollevato. ''Oh, Grace, finalmente.'' Non ricordo quale fosse il nome con il quale me l'ha segnalato in lista, so solo che allungo una mano in sua direzione e la stringo. Mi sento un vecchio nel comportarmi in questo modo. Un vecchio nella sua magione. ''Chrys...e grazie per esser venuto.'' La mano scivola al suo posto, lungo i fianchi rigidi. Volto giusto lo sguardo verso Josh: è meraviglioso. Per lui posso fare questo sforzo. Ne potrei fare infiniti. ''Mio marito ha per caso l'intenzione di aprir le danze?'' Alzo un sopracciglio e faccio cenno di gettarci a capofitto verso l'open bar. Così, perché per motivi che son solo nostri, ognuno di noi deve aver bisogno di bere adesso. ''Ho preso del gin buono.'' Mi rivolgo di nuovo a Caleb, puntellandogli un dito sulla spalla. ''Mi tengo in esercizio per dopo...divertitevi.'' E torno velocemente da Josh, solo per prendermi Alice sui piedi
    ©
     
    Top
    .
  14.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,640
    Reputation
    +6,266
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Parla con Caleb, fa commenti su Alice, si presenta a Chrys e saluta con una manina timida timida chi è vicino a Josh.
    Il gioco del ''indovina come scopa chi'' lo sta facendo su Caiden.
    E' stupido come chi lo ha portato.

    5mtQebG
    5mtQebG
    grace gray moore - maledictus - circense - prostituta
    bronx
    26 anni
    Volendo dar una sensazione a quei pensieri che ti invadono il cervello quando Caleb inizia a sproloquiare sugli sposi, la prima immagine che ti viene in mente è proprio quella del prurito. Non che si possa avere un'immagine di riferimento al prurito, ma insomma, quello che provi forse è solo questo. Un fastidio che ti risale le ossa, ma lo fa sotto il primo strato di pelle, giusto perché così per grattarti ti ci vorrà un po' di forza, giusto quella che ti arrosserebbe la pelle e lascerebbe segni. Cosa da poco, ma che per un verso sa persino divertirti.
    Ridacchi perché alla fine, pensi, che il bello di Caleb sia proprio questo parlare senza pensare minimamente a cosa sta dicendo o cosa il suo interlocutore potrebbe percepire. Non ci pensa alle tue reazioni, non va a chiedersi se la cosa può infastidirti o scioccarti in qualche modo. Lui va e ci prova a farti scivolare nella sua fantasia, un po' come se non volesse sentirsi solo nel commettere un atto così impuro. Ci prova, ma l'unica cosa che riceve in cambio è una smorfia - divertita, certo - ma comunque una smorfia.
    ''Wow.'' Fingi entusiasmo stringendo più forte la mano nella sua. Sembrate due ragazzini appena usciti dall'asilo. Due ragazzini che quasi hanno il terrore di perdere il loro nuovo amico del cuore tra una folla tanto grande. E non che lì ci sia tanta gente, solitamente sei abituato ad esibirti dinanzi ad una folla decisamente più numerosa, eppure quel numero basta a confermare quel senso di soggezione che ti si incolla addosso come fosse sudore. E qui fa freddo, non freddissimo da morirne, ma comunque non è nemmeno una sauna.
    ''Non oso immaginare il numero spropositato di pippe che ti sarai fatto.'' Sei delicato come la rugiada che scivola elegante lungo i petali di un fiore. Delicato come una ballerina di danza classica all'Opera. A differenza sua, però, tu non provi questo grande interesse per gli sposi. Certo, ti stai guardando intorno da prima, giusto per tenerti impegnato con quel solito gioco che fai da solo: ''Indovina che vita fa la gente'' ma ecco, più di trovar gente carina, tipo la testimone di Chrysanthemum o l'accompagnatore del cristone che sta abbracciando Joshua, non è successo nient'altro. Non hai realizzato chissà quali pensieri sul loro conto, né ti è saltato in mente farti vicino per presentarti. Lo ricordi più che bene che oggi sei il fidanzato di Caleb. Solo oggi.
    ''Mi sembri quel tipo di persona che si diverte a guardare la gente per indovinare come gli piace scopare.'' Un azzardo, così, tanto per occupare un po' di tempo mentre ignori volutamente il suo autoesaltarsi per come suona il basso, anche se a quell'affermazione gli sorridi e sai bene come ti piacerebbe assistere ad un loro concerto senza esser distratto dai clienti.
    ''Ohh, ti stai per caso calando nella parte del gelos - chi è quella ragazzina? Una tua coetanea?'' Sei simpatico come un gatto aggrappato ai testicoli. Ma non demordi, non ti dai pace: Sia mai che Caleb finisca per trovarti davvero piacevole. ''Tipo...'' Giusto perché vuoi tornare al discorso di prima ed evitare congratulazioni di qualsiasi tipo ''Quel biondino lì, che poi forse non è così biondino, ma ok, farà posizioni diverse dal missionario? Sembra parecchio carino, anche se con un palo nel culo.'' E vorresti continuare a giocare davvero, se non fosse che Caleb ti porta proprio da quella persona che avresti voluto conoscere per ultima. Così, giusto per riuscire a toglierti dalla mente l'immagine di lui che si fa sottomettere dal marito perché, insomma, non ti interessa. Non ti interessa. Non ti interessa. E te lo ripeti a mente, mentre Chrys parla e tu come un idiota resti immobile a sorridergli. Gli stringi giusto la mano quando vedi che la sua si sta protendendo verso la tua e solo in quella circostanza mastichi un ''Congratulazioni, festa bellissima'' Anche se di solito, a quelle poche feste in cui vai, finisci sempre così lercio da non ricordarle. Vorresti chiedergli dov'è che si beve, ma lui ti precede e lo fa facendoti brillare gli occhi, gli stessi che poco prima hanno tremato quando, Caleb, ti ha presentato come Grace.
    E Chrysanthemum non ha fatto una piega: Non ti ha guardato in modo strano, nei suoi occhi non ci hai letto alcuna domanda. Ti ha stretto la mano ed accettato per quello che sei, così come lo ha fatto Caleb questa mattina. Per questo un po' ti duole lo sterno. Ma anche perché, quando si allontana, il cervello ti si incastra su quel ''Oh, Grace, finalmente.'' Del tipo: Finalmente, cosa?
    Allora guardi Caleb con espressione corrucciata. Lo scansioni quasi come se avessi il terrore ti stesse nascondendo qualcosa. ''Ho l'impressione che oggi morirò.'' Un sussurro ironico a te stesso, mentre alzi una mano e lo fai per salutare tutti quelli che si sono voltati verso Chrys e quindi, per forza di cose, verso voi due. ''Magari dalla prossima presentazione inizio a sciogliermi di più...'' Imiti un atleta in riscaldamento. Saltelli appena sul posto, scrolli le spalle. ''Sono pronto, da chi mi porti?''
    ©
     
    Top
    .
  15.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,900
    Reputation
    +5,085

    Status
    NEW_POST
    Chrysetto mio 🖤 pefforza. Edinabellabellissima.
    Morganello, Alicetta, ringhietti sparsi e andiamoabereplis

    5mtQebG
    JOSHUA ÇEVIK – brother – father – rockstar – black magician – faust
    HUSBAND
    matrimonio
    28.
    Quando chiudo gli occhi, non ho bisogno di nessun altro. Non sento nulla, non vedo altro che le sue mani, a palpebre serrate, che mi stringono. Mio. Poche altre cose sanno riemergere, quando sono così fottutamente bravo nel chiudermi in bolle che vivano solo per me. Mi piace, cazzo, che sia commosso così, che renda lucidi i miei occhi anche di fronte a gente da cui non mi farei mai vedere così. Ma è questo che fa: manda a fanculo le mie premesse, sempre, una costante che mi lascia un sorriso quando, forse, decido che altri possono avvicinarsi. Perché è una scelta mia, nostra, quella di non essere soli fino in fondo. Ma durerà poco, solo il tempo di saperlo felice al mio fianco. Che usi tutta la forza che ha per aggrapparvisi, ho firmato per essere il suo scoglio.
    Forse anche un po' la sua cazzo di iena, quel cane in gabbia che torna a farsi vivo piano piano, quando l'eco scompare e le persone assumono un volto di nuovo. Che io non mi fido di nessuno, ma oggi, oggi è un giorno in cui le cose devono andare bene e basta. E non per me, anche se ne ho bisogno, ma per lui. Per Chrys. Cazzo l'amore dovrebbe essere questo, volerlo felice fino in fondo. Anche se per pochi secondi, anche se manterrò la mia promessa ogni fottuto giorno. Per questo mollare la presa su di lui è difficile, che sono un cazzo di egoista e penso che qui lo sappiano tutti, ma è la prassi, è una cosa che si deve fare se voglio lasciargli spazio, farlo respirare prima di revocare ogni ansimo per me.
    Con Morgan ricambio ogni cosa, e facciamo che non mi chiedo come cazzo siamo arrivati a questo. "Grazie" Ad una stretta che nell'essere lontana è sempre diversa dal modo in cui gli avrei strappato volentieri il cuore l'anno scorso. Cristo. Annuisco, è un disagio condiviso e meno dura, meglio stiamo. C'è l'open bar anche per questo, ma prima che mi porti via Edie, le lascio scivolare una mano lungo la schiena. E' il mio "grazie" che so non sarà mai abbastanza. Mai.
    Ed Alice la stringo con tutta la forza che ho adesso, che non la scomponga per quanto è bella oggi. Che lo so, non sono suo padre, ma ogni volta che mi stringe così io giuro a me stesso che per le farei ogni cosa. Anche se sono una merda, anche se non sono quel Joshua di cui lei ha bisogno, con cui è cresciuta e che, probabilmente, sapeva tenerla a bada meglio di me. Noi non stiamo neanche facendo nel nostro meglio per lei, eppure mi stringe come se fossi il bene più prezioso che gli resta. Respiro male per un istante. Le lascio un bacio trai capelli, ad occhi chiusi. Che per molti è solo la cugina di Chrys. "Ho detto a Chrys che era bello, ma tu lo sei di più" glielo sussurro come fosse un segreto, che in fondo invece lui avrà sentito benissimo, tanto che gli rivolgo quel mezzo sorriso che conosce. E lasciarla andare è un po' difficile, forse molto difficile, ma so che sarà sempre a portata d'occhio. "Joyeux anniversaire" questo glielo dico invece all'orecchio, pianissimo, perché certamente non l'ho dimenticato che giorno è oggi. Il suo compleanno, il mio compleanno. Un segreto che esiste quando alzo lo sguardo e torno a cercare Chrys con la mano. Che abbiamo dato con questi saluti del cazzo. "Caleb" a cui lascio uno sguardo che intende molto facilmente quanto debba tornare a mantenere la dovuta distanza da Chrys, il mio cazzo di marito.
    E cazzo quando mi chiama così, vorrei solo che il mondo sparisse, glielo farò ansimare questo titolo, fra qualche ora. Ma torno vigile, sorrido in un ghigno che si allarga piano. Un bacio che finisce piano sulla guancia di Chrys, mentre ancora il mondo ha bisogno di capire due cose, piccole ma fondamentali. "Tutte le danze che vuoi" rido piano, alludo senza proprio curarmi del senso che gli si può dare, quando ho il sorriso più innocente del mondo a sostituire il primo. La mano su Chrys, scivola verso il suo fianco. Mio. "Ci si vede" lo lancio così all'accompagnatore di Caleb, di cui non ho capito il nome, ma è irrilevante. Tutto lo è adesso, tranne questo, tranne la mia famiglia. Mi muovo, lo sposto con me, che non mi voglio più muovere senza di lui. "Marito" come cazzo fa a sembrarmi la parola più bella del mondo, oggi? "Alla fine mi hai tirato fuori davvero dal mio angolo, ed ho il panorama migliore. Cazzo Chrys... " che sa uscirmi in uno sbuffo che è quasi incredulo, solo lui può capire, quando le mie frasi sono piccoli agguati silenti, perché nessuno sa, neanche quando afferro un bicchiere a caso e glielo avvicino. Ma cazzo se la mano sul fianco la tengo, e ad occhio per lui c'è un vodka lemon. Non ho parole. Tra il pollice catturo una lacrima nella scia che gli ha rigato il volto. "Piano con queste.. l'hai già sposato il mostro delle fiabe, ora non puoi tirarti indietro" che in fondo io sono un mostro.
    ©


    Edited by nocturnæ - 13/12/2021, 12:22
     
    Top
    .
19 replies since 9/12/2021, 00:45   524 views
  Share  
.
Top