Friday i'm in love

5 giugno 2020, festino a casa Sinister [Accesso libero]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +7   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,635
    Reputation
    +6,259
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    mordin - outfit
    25 y.o.
    black magician
    gravedigger
    Sono momenti come quelli che si rivelano capaci di rendere ogni cosa perfetta. Lo è quel rumore assordante che rimbomba sino in giardino, attraversando porte che restano spalancate affinché nessuno possa sentirsi escluso da quello che ormai si è dimostrato essere un evento dalla cadenza mensile. È infatti normale, per chi restando nel Bronx riesce a spingersi laddove il terreno risulta spoglio e non sorgono altri palazzi popolari, udire dal calare del solo il continuo susseguirsi di canzoni di vario genere. C'è una playlist che viene aggiornata giorno dopo giorno, dalle mani più disparate e che continua a riprodursi all'infinito, impedendo agli imbucati di quella festa di potersi conoscere davvero, ma permettendo così a te di nascondere la presenza degli spiriti che la infestano. Non ci sono fantasmi capaci di far scendere il gelo quando colpi accaldati finiscono per strusciarsi solo dopo uno bicchiere di punch magico. Non ci sono spettri capaci di far rumore quando il rumore stesso è dettato dai passi e dalle urla di chi vuole farsi ascoltare. Adesso risuonano i Cure con la loro Friday i'm in love e le donne ancheggiano leggere lungo mura e petti scolpiti perdendosi all'unisono coi loro compagni nella convinzione che quello sia l'unico ed ultimo giorno per sentirsi finalmente liberi. Tu li osservi uno ad uno, provando a mantenere la mente lucida quanto basta a riuscire a riconoscere tra loro facce amiche, quelle che sono sempre lì senza che necessariamente ci sia qualcuno ad invitarle. E fumi, lasciando che la nicotina si mischi all'odore della maria e del peyote che Caiden ha lasciato a casa tua qualche giorno fa. Fumi e cammini a tempo di musica, ancheggiando appena come per farti spazio tra la folla, lasciando che sia la tua conoscenza della casa a muoverti e non quegli occhi che tendi a chiudere ogniqualvolta senti suonare una canzone che ti piaccia. Hai abbandonato Cora e Lucy poco fa, staccandoti per andare a prendere un altro goccio di punch per poi perderti tra la gente a chiederti quanto cazzo sia perfetto questo momento. Te lo chiedi ogni venerdì di festa, quando la mancanza di contatto umano si fa sentire al punto da costringerti ad alzare la musica a così alto volume da richiamare gente dalla città. A volte arrivano anche gli sbirri, ma per loro basta un incantesimo di memoria affinché ogni cosa torni a scorrere liscia come olio. Ti stringi in un angolo di casa tua, incastrandoti tra il bancone della cucina e la porta che da sul soggiorno e fiero, proprio come lo sarebbe un padrone di casa che riesce ad organizzare un evento galante in età vittoriana, sorseggi il tuo drink, beandoti del caos.
    ©


    Dato che il sole tramonta tardino direi che sono le 20:00 e che la canzone in sottofondo è decisamente questa.
    Essendo una playlist ad accesso libero, come la festa d'altronde, ognuno può cambiare ed aggiungere canzoni a proprio piacimento.
    Il punch è magico nel senso che ha il gusto dell'alcolico che più vi piace, ma se volete gli alcolici seri basta aprire una vetrinetta che sta in salone, all'angolo tra la poltrona ed il muro. Da mangiare non c'è niente, che qui si beve e si vomita, fine.



    Edited by ( : - 9/6/2020, 23:57
     
    Top
    .
  2.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,635
    Reputation
    +6,259
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    N. B Che essendo stupidina mi sono dimenticata di dirvi che DOVETE VENIRE VESTITI A TEMA.
    E il tema di oggi è l'horror. Chrys non ci si è vestito perché va contro le sue stesse regole :) ( Anche se i capezzolini al vento sono molto creepy)
     
    Top
    .
  3.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Gli abissi ai profondi.
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    2,692
    Reputation
    +2,483

    Status
    NEW_POST
    ezgif_58
    Ryan Wilson
    New York
    "Search my soul." (John Blaze)
    26 yo
    Ghost Rider
    La musica si sente praticamente ad un isolato di distanza. Non so se è per via della porta spalancata e delle finestre aperte, o semplicemente del volume alto di chi se ne frega dei vicini di casa. Quando fa le cose Chrys le fa sempre in grande. Tanto alcol, tanta gente, tanta confusione e probabilmente tanta droga. Complice il caldo e forse anche la calca, le persone affollano già il vialetto all’ingresso e in parte il giardino. Farsi strada è praticamente un gioco d’incastri che ti obbliga a scivolare tra le persone, spezzando a volte conversazioni che interrompo con un sorriso di scuse e un saluto veloce. Mi guardo intorno e diamine non riesco a smettere di sorridere perché stare in mezzo alle persone mi è sempre piaciuto fin troppo. Dà l’idea che ci sia una complicità inevitabile, un’unica grande voglia di divertirsi che afferra anche te appena ne entri a far parte, è entusiasmante. Vorrei trovare subito Chrys, ma tra tutte queste persone è praticamente impossibile. Mi dovrei far perdonare il fatto di essere stato piuttosto impegnato negli ultimi giorni, per via dello studio e del pezzo nuovo che sto scrivendo con Josh. Sarebbe più facile se non dovessi lavorare nei weekend, ma praticamente è l’unico modo per mandare avanti la mia di baracca, che anche se grande un terzo di casa sua sembra arrancare ogni mese fino all’affitto. Ma sta sera ho fatto di tutto per esserci, mi piacciono le feste, ma in verità aspetto con una certa ansia anche il dopo, nel caso gli andasse di farmi rimanere. Trovo quasi subito le bottiglie lasciate a discrezione degli ubriaconi che come me ne sono attratti quasi avessero tutta una loro orbita gravitazionale. Mi verso mezzo bicchiere di whiskey e ci infilo quel tanto che basta di cola per non avere la sensazione di puntare direttamente a sfondarmi senza nemmeno passare per il via. E adesso che ho tutto quello che mi serve comincio seriamente a guardarmi intorno e ci vogliono diversi minuti prima che riesca a trovare la testa riccioluta di Chrys, che se ne sta ad un angolo a fumare quella che nel migliore dei casi è una canna. Non me lo dimentico com’è che l’ho trovato l’altro giorno, strafatto e terrorizzato nella vasca da bagno. Però spero che finché sono nei paraggi magari non arriva a raschiare il fondo del barile. Così sguscio di fretta tra le persone proteggendo il mio bicchiere, che anche se contiene la più svogliata combinazione che potessi tirare fuori, è pur sempre la via più breve per staccarmi da me stesso. Mi appoggio con i gomiti al bancone della cucina, esattamente al suo fianco. “Hey, ciao. Mi sembra di conoscerti, sai?” commento aspettando che si volti per incrociare il suo sguardo. Fingo persino di pensarci, aggrottando le sopracciglia e tutto il resto della pantomima. “Assomigli proprio ad uno con cui sono stato un po’ di tempo fa” annuisco come se finalmente avessi avuto l’illuminazione più perversa del mondo. Una che mi piace particolarmente, insomma di quelle che ti passano davanti come un film che non ti stanchi proprio di guardare. “Sai che dovremmo fare?” chiedo e non posso non pensare che con questo pezzo dei Cure la cosa più adatta ora come ora sarebbe dire qualcosa di tremendamente romantico. Ma già lo so che mi si legge in faccia a che cosa sto pensando davvero in questo momento. Allontano un braccio dal bancone per potermi avvicinare di più. Lo stringo a me per un fianco così glielo posso dire in un orecchio, perché è decisamente una cosa che vorrei rimanga tra noi. Quando mi allontano ho un mezzo sorriso e già lo so che non mi darà mai la soddisfazione di una risposta prevedibile, ma fa parte del gioco e un po’ temo di essere nella posizione di un bel vaffanculo. “Magari potrebbe aiutarmi a ricordarmi meglio” alzo le spalle, fingendomi completamente innocente.
    ©


    Edited by Moonage - 10/6/2020, 11:19
     
    Top
    .
  4.     +4   -1   -1
     
    .

    Senior Member
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    33,368
    Reputation
    +10,975
    Location
    Chevy Impala '67

    Status
    NEW_POST
    Arriva con Caiden perché sia mai, va subito a rompere il cazzo a Chrys, e si presenta a Ray perché siamo educati.


    Morgan Crain
    magical creature HUNTER – dimensional political refugee – maine ACCENT
    32y.o.
    changed
    Okay sul serio, da quanto non andavo ad una festa? Tre, quattro anni? Forse di più, forse da quando mamma è morta e sono stato abbastanza grande da cacciare con mio padre oppure badare a Denny quando lui non c’era. Aveva vent’anni, circa, e io ventisette. A ventisette anni ho del tutto, completamente, smesso di considerare i divertimenti giovanili come parte della mia vita. Un po’ triste questa cosa me ne rendo conto, infatti non è che mi sentissi perfettamente a mio agio ad una festa; cioè, se devo prendere un drink ad un pub va bene, ma quell’aria da “va tutto bene godiamoci la vita” mi è decisamente molto estranea.
    Però va bene, Caiden mi aveva detto “dai così ti distrai” e ci ho provato. Poi che fosse impossibile era un’altra storia ma non potevamo saperlo. Rilassarmi, comunque, è sempre la cosa più difficile che mi venga chiesta di fare. Come cazzo si fa a rilassarsi? Come si fa quando nel cervello hai tipo mille cose che sai dovresti fare, e mille consapevolezza che si arrampicano in ogni fottuto momento della giornata per dirti, e ricordarti che esiste gente che sta morendo da qualche parte in questa nazione e tu che cazzo fai, sei ad una festa a “goderti” la vita sprecando così tanto tempo prezioso. Sono pesante me ne rendo conto sì.
    E poi stavo pensando alla bimba. L’Impala, lì, da sola, lasciata a vedersela con un branco di coglioni che di lì a poco sarebbero stati ubriachi e pronti a rischiare di vomitarci sopra, di rigarla. Di rigarla. «Dovevo parcheggiare più lontano» l’ho detto a Caiden mentre chiudevo lo sportello e guardandomi un po’ intorno per osservare la gente, lanciando di quelle occhiate che penso siano state abbastanza eloquenti. Del tipo, se la toccate vi ritrovate la testa in culo. Tanto già lo sapevo che sarei finito a sporgermi dalla porta o da una qualsiasi finestra ogni dieci minuti per controllarla. «Se anche solo la sfiorano li ammazzo uno ad uno» mi sono infilato una sigaretta tra le labbra accendendola mentre camminavo, ecco quello zippo era un’altra di quelle cose che nessuno avrebbe dovuto toccare.
    È che lo so come sono i tossici, ti chiedono l’accendino e un po’ si dimenticano di rendertelo, e penso che sarei capace di uccidere per quello zippo. Ingenuamente, quando ero da solo, senza Caiden a dirmi se c’era qualche fantasma nei dintorni, ho anche pensato che mamma potesse essersi improvvisamente attaccata a quel mucchietto di metallo per restare qui anche se no, ovviamente non l’avrebbe mai fatto come non lo farebbe nessuno di noi Cacciatori.
    Almeno, comunque, la musica non faceva cagare. Ovviamente, a dire la verità, ero lì solo per mio fratello. Per “farlo contento”, per non farlo preoccupare, per insomma, cercare di mostrarmi il più tranquillo possibile rispetto alle recenti orrende novità della mia vita. Non ci volevo andare. Fossi stato da solo avrei passato quella serata sui libri come del tipo la maggior parte dei giorni che sto vivendo ultimamente, a cercare una fottuta soluzione per la maledizione di Edie, anche se l’ho lasciata. Vabbè, dettagli. L’ho fatto per lei e… niente. Dicevo, almeno la musica non faceva schifo e anche se ero circondato da ragazzini venticinquenni che no, non riesco a vedere diversamente da come posso vedere mio fratello, che ai miei occhi penso non crescerà mai davvero, stavo pensando che almeno potevo scroccare alcool. Quando ho visto la credenza mi ci sono lanciato al volo e mi sono preso la prima bottiglia di whiskey che ho trovato, che era molto più buona di quello che di solito compro io. Ho preso un sorso, lungo, lunghissimo, sapendo che probabilmente non mi sarei ubriacato mai nella vita. Cioè, bevo letteralmente tutto il giorno e anche se sono sorsi presi ogni tanto dalla fiaschetta ho praticamente una resistenza di quelle che addio sbronza.
    Al che ho deciso che dovevo fare la persona socievole, nel senso, provare a comportarmi normalmente e non come uno che per tre anni ha visto soltanto bestie da uccidere, sangue, frattaglie sparse in giro, e pensava fossero quelle le sue feste. Quindi Chrys, in teoria è così che si fa no? Si va a salutare chi ha organizzato la festa, ho questo vago ricordo da quelle poche a cui sono andato quando ero adolescente. Ed era impegnato a fare il piccioncino con uno. «Ehi, Sesto Senso, bella situazione» è quello che ho detto a Chrys, facendo un cenno con la testa prima di voltarmi a guardare Caiden e rivolgergli un’occhiata del tipo “dove cazzo mi hai portato”. Ero davvero, fortemente, parecchio, a disagio.
    Poi mi sono rivolto all’altro allungando la destra con un sorriso un po’ casuale «Morgan» giusto per essere educato e dare un senso alla mia presenza lì, non è che me ne fottesse davvero qualcosa di fare amicizia o roba del genere per cui non ho neanche molto tempo.


    Edited by hime. - 10/6/2020, 20:33
     
    Top
    .
  5.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Badge
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Staff
    Posts
    10,626
    Reputation
    +8,981
    Location
    Arrakis

    Status
    NEW_POST
    Morgan obv, e il mio duo del cuore Ray&Chrys <3

    caiden crain
    NyigAH8
    FkxLOxt
    hunter – half-american native – hoodoo – maine accent
    spirit perceiver
    26 y.o.
    Questo è decisamente il mio campo. O, almeno, sono sicuramente più nel mio di questo genio, di di fianco, che penso si sia completamente scordato come si fa ad essere un essere umano. Davvero, è quasi una sofferenza a guardarlo, mentre io, beh dai tre anni di college a qualcosa sono serviti. Le feste sono state l’unica cosa bella di quei maledetti tre anni, nonché l’unica cosa che mi ha impedito di suicidarmi ingoiando libri e appunti, cosa che forse è possibile e che sicuro avrei scoperto, ad una certa, se non ci fossero state cose come questa a distrarmi. Ed è che poi Morgan c’ha un muso, e insomma anche io avevo decisamente bisogno di liberare un po’ la testa e, da che mondo è mondo, non c’è niente di meglio di un party con alcol e qualche canna piazzata ad hoc. Sono un ragazzo semplice, alla fine, mi basta poco per essere contento. Però giuro che se continua con questa macchina prima o poi non gliela faccio trovare, cioè dai. Non è possibile. Infatti alzo gli occhi al cielo mentre mi accendo la sigaretta che ho in bocca, lasciando andare uno sbuffo insieme al fumo. È che ha un problema con quell’impala, e vorrei dirgli che no, non succederà niente a quella maledetta macchina, ma tanto figurati se non avrà il pallino per tutta la sera, quindi meglio risparmiare il fiato. «Eddai, non iniziare già a fare lo psicotico» vabbè, alla fine l’ho detto lo stesso, anche se buttandoci per mezzo una mezza risata un po’ così, un po’ del tipo scollati da quella fottuta macchina e andiamo. Ecco. Non che pensi che sia capace di rilassarsi, eh, sia mai, ma insomma io sì, pensa un po’, e voglio proprio iniziare infatti. La musica è quella giusta, e alla fine dai è la casa di Chrys non è che mi aspettassi diversamente, ed è anche il motivo per cui sì, dai, sono positivo nei confronti della serata. È che almeno qua non ci sarà nessuno che penserà che sono uno schizzato, voglio dire è appunto casa di Chrys quindi di certo non farò la figura del folle come succedeva invece al Brakebills. Quello che non mi aspettavo, ad essere onesti, era beccare Ray, e di certo non attaccato a Chrys. Tu guarda quanto è piccolo il mondo. Ma ci sta davvero provando? Decisamente piccolo. E strano. E, ma che cazzo. Prendo un tiro ancora mentre andiamo proprio lì, in quella precisa direzione e mentre cammino decido anche che ma chi se ne frega, per quello metto su un sorriso mentre sfilo la sigaretta dalle labbra, tenendola fra pollice ed indice, muovendomi un po’ a botta di musica, sembrando forse vagamente un leprotto che salticchia tutto allegro. Voglio dire, dopo tutto quello che è successo di recente nella mia esistenza, sì posso dire di essere un po’ fatto naturalmente solo dal senso di pausa che respiro come se fosse un bellissimo, fantastico, odore nell’aria. «E chi cazzo lo sapeva che vi conoscevate voi» lo dico indicandoli uno alla volta con la mano che stringe la sigaretta, prima di infilarla di nuovo in bocca e prendere un lungo tiro. Anche piuttosto bene, direi, veramente molto bene. «Che fatti assurdi» scrollo appena le spalle scuotendo la testa perché sì, dai voglio dire, una città immensa, enorme, tre anni che sto qua e solo ora vengo a scoprire che questi due si conoscono. È una di quelle cose un po’ strane, no? «Beh, comunque ho portato un po’ di rifornimento, solo erba perché, insomma, non mi sembrava il caso di andare a trip, mi sono dato la regola di non farlo più in pubblico» perché poi finisce che alla fine torno ad essere lo sciroccato da perle massime di saggezza di cui non frega un cazzo a nessuno, e magari ora che ho chiuso con l’università me la riesco a togliere l’etichetta di “pazzo hippy” dalla testa.
    ©
     
    Top
    .
  6.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    𝔅𝔩𝔬𝔬𝔡 𝔄𝔫𝔱𝔥𝔢𝔪
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    5,895
    Reputation
    +5,079

    Status
    NEW_POST

    Fratelli Çevik incoming. Josh estende gli inviti... perdonatelo O.o
    Entra con Edie, un cenno a Chrys e giù a bere il primo.

    tumblr_inline_o5t87bzEAQ1sahtnr_250
    tumblr_inline_o5t87bzEAQ1sahtnr_250
    Joshua Çevik → mood: ☻
    mago nero
    26 anni
    damned soul
    Quando glielo racconterò non gli dirò che mi sono dimenticato della sua festa, perché so già che sono abbastanza un amico di merda per non essermi presentato le ultime cinque o sei volte. E Chrys non si merita un amico di merda, quindi è meglio che io ometta che mi è partito il reminder del cellulare quando avevo appena finito di provare la bonus track con gli altri, perché c'era anche il rischio che io non sentissi il fastidioso rumorino e quindi poi non ci andassi. Sono due le promesse che già pendono su di me, una l'ho fatta al proprietario della villa, l'altra l'ho fatta ad Edie... che sicuro non l'ha dimenticato. Fingo anche di non vedere il volto sollevato di Naomi quando le dico che dobbiamo fare una pausa perché ho un impegno, il che è già un campanello d'allarme che mi dice che forse li sto un po' facendo sclerare di recente. Ma non è che io lo sia tanto di meno, per dovere di cronaca dico. «Ehi, volete venirci anche voi da Sinister?» Chiederlo è stato spontaneo, anche se l'idea di essere sul punto di dimenticarmi un'altra cosa importante è già lì che mi martella il cervello. Sono anche stanco, a dir il vero, non tanto da non potermi divertire un paio di ore, ma tanto da non fare proprio l'intera notte lì - che poi so che finisce che mi raccatta dal tappeto con un cucchiaino e mi sforzo di calciarmi da solo fuori da casa sua. Jack rifiuta, ma su quello non avevo dubbi, il poverino ha una situazione in casa che - anche se non è peggiore della mia, penso che nessuna lo sia - gli impedisce di lasciare da sola sua madre troppo a lungo. La signora Paolucci che parla italiano a chiunque incontri è una donna straordinaria ma la sua demenza non lo è altrettanto. Hugo e Naomi invece ci sono dentro con tutte le scarpe, e si meritano quel sorriso soddisfatto; perché lo so che si divertiranno, se conosco anche solo un po' Chrys sarà una festa da panico. Me la faccio una doccia, per la decenza, e perché in sala prove ne abbiamo una da poco - e devo ringraziare i nonni di Hugo per questo - ma dopo si che mi ricordo cosa cazzo stavo dimenticando; che è una festa in costume. E scoppio a ridere come un cretino, perché nel novanta percento dei casi io sembro in costume anche normalmente. Bastano i miei tatuaggi a fare di me una persona orribilmente poco raccomandabile. Mi sto ancora passando l'asciugamano tra i capelli, che fanno un po' il cazzo che gli pare, quando a Naomi viene un'idea geniale. «Potevi evitare di pensarci in ultima, J, ma abbiamo i costumi di scena del video che dobbiamo girare, se non li distruggiamo possiamo usare quelli!» credo sia la prima volta che le ho dato un bacio in fronte! Anche volendo con Naomi non si può fare molto di più, perché non solo le piacciono le donne ma proprio le fanno schifo gli uomini, ha una repulsione che si incastra così bene nel nostro gruppo che è un po' come fosse nostra sorella, ed anche una di quelle fighe. Insomma alla fine mi trova una lente a contatto molto zombie, e la giacca che abbiamo fatto cucire che in realtà copre solo a metà lasciando forse la parte più demoniaca dei mie tatuaggi completamente scoperta. Non mi si può chiedere di più quando non siamo sotto Halloween. «Andata!» confermo dopo una rapida occhiata allo specchio, e via fuori dalla sala dove c'è già Edie che mi aspetta. Allargo le braccia perché lo so che come minimo mi spetta un commento per quel vestiario, o forse perché sono il primo a voler sapere cosa avrà da dirmi. «Visto? Così non puoi dire che non so divertirmi» o forse lo sto facendo solo perché ci sarà anche lei ed in qualche modo mi sembra di tradirlo un po' di meno il patto che ho stretto con me stesso. E questo mi ricorda i tempi in cui la nostra testa era più leggera, il cuore meno pesante e l'erba si fumava che era un piacere in camera mia con chiunque ci volesse entrare, ma ragazze principalmente. Arrivare da Chrys, poi, è facile come seguire dei giganteschi cartelli segnaletici lampeggianti su una strada scura; la musica invade almeno un isolato ed io ammiro come i vicini non gli rompano i coglioni, che se io dimentico di insonorizzare il mio appartamento ho già un ordine di sfratto affisso alla porta. Hugo e Naomi ci seguono parlottando del più e del meno, anche se devo avvisarli che non dovranno dire niente del nuovo singolo se mai capitasse di trovare qualcuno che li riconosce. Ora che il contratto con il Monroe è fisso, è più facile che qualcuno degli estranei che incontreremo ci riconosca. Ed anche se speravo di farci due chiacchiere, quando arriviamo sulla soglia i miei due si lanciano nella mischia come nei migliori party dopo concerto ed in breve li perdo anche di vista. Ma se loro si divertono, io mi ripulisco la coscienza per lo stress a cui li ho sottoposti negli ultimi tempi. «Non sbaglia un colpo» ammetto, riempiendomi i polmoni di quell'aria di festa che già si prepara a trascinarmi in spiagge che non sfioro da troppo tempo; scalzo, ovviamente. Non voglio essere il cane da guardia di Edie, questo l'ho messo in chiaro a me stesso, anche se non è stato facile lo ammetto, ma il primo drink deve essere con lei, è tassativo. Così mi allungo verso due bicchieri di punch e gliene offro uno. So come funziona lì, e so che se volessi andarci già pesante dovrei cercare il vero alcool altrove, ma come inizio mi sembra meglio questo. Mi appoggio con un gomito al bancone e guardo Edie dritto negli occhi, un sorriso scaltro la accoglie. «Se trovi qualcosa che vale la pena bere, fumare, vedere, o fare... fammi un fischio» lo dico perché voglio che sappia che è un po' come i vecchi tempi (magari non così vecchi) e ci si può divertire insieme senza che le stia sotto come un segugio. Non so se lo sto dicendo anche a me stesso, ma penso proprio di sì. Ad ogni modo, se riesco a beccare anche Chrys, che mi pare bello che accerchiato, allungo il bicchiere anche verso di lui e strizzo un occhio; un saluto che spero colga, anche se magari gli vado anche a parlare prima che tutto finisca, devo accertarmi che sappia che c'ero sto giro.
    ©
     
    Top
    .
  7.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Hey stranger!
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    912
    Reputation
    +968
    Location
    Highway to Hell

    Status
    NEW_POST
    Guarda un po' a caso tutti, ma considera solo Cora

    490 27 Years
    Undead - Lycan
    Scivolava lento nella notte, sicuro con passo felpato. Aveva trovato una camicia e si era truccato da Licantropo, una cosa così dannatamente e schifosamente stupida da fare per un vampiro anziano. Il tutto per passare inosservato, avrebbe potuto scegliere di meglio, lo sapeva, ma non gli interessava per nulla la festa. Era una cosa aperta a casa Sinister e si poteva sentire la musica da ben lontano nel Bronx. Quella era già la sua terza visita alla casa e forse la prima in cui non doveva entrare invitato, alla fine l'invito era a tutti.
    Scivolò dentro con la solita grazia, cercando di fare un minimo di profilazione dei presenti. Non era il solo mascherato, ma, come al solito non c'era chi, non importandosi delle regole non aveva portato altro che il culo per fare la sua "Festa". Non voleva problemi, e avrebbe fatto il possibile per evitarli. Voleva solo un po' di tempo con Daisy. Il suo modo di vivere era sempre stato per favorire le ombre, anche se per il momento non c'era bisogno di quella norma. Il senso di invincibilità che portava la padronanza dell'ombra e di quello che poteva mostrare era per Roland la conferma di una vita ben spesa. Guardò i ragazzi che come i giovani che tendevano ad andare per quelle feste non facevano altro che cazzeggiare, bere e ancora cazzeggiare.
    Tutta quella gente gli faceva salire la bile. Il trucco pesava sul volto di Roland, abituato ad essere leggero come l'aria. Trovare la posseduta era stata una mezza sfida di per sè, individuare la persona giusta a volte era più complesso del previsto, ma non per lui.
    "Sei stupenda, come sempre" furono le parole sussurrate alla nuca di Cora, le mani di lui le cinsero i fianchi prima di chiedere "Ma davvero il tuo animaletto ha così tanti amici?" chiese mentre alzava un sopracciglio sinceramente stupito dalla quantità di gente che trovava.
    ©


    Edited by The_Passenger_ - 10/6/2020, 19:58
     
    Top
    .
  8.     +5   -1   -1
     
    .

    Senior Member
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    33,368
    Reputation
    +10,975
    Location
    Chevy Impala '67

    Status
    NEW_POST
    Sorride a Chrys, saluta Ray con la manina, manda un bacino a Caiden, e infine Roland.


    Cora King
    Thief – first order Ghost – possessed – black lodge knight – New York Accent
    347y.o. 30y.o.
    con artist
    Sono stata una da feste per molti anni, soprattutto quelli in cui cercavo di distrarmi dal fatto di essere diventata una dolce presenza immortale su questo pianeta, chiedendomi che cosa avrei fatto per il resto della mia esistenza, perché, cioè, dopo un paio di secoli inizia ad arrivare la noia. E la noia è una tortura, più di un paio di delicate carezze di sale, giuro. Fa impazzire dopo un po’, quindi Dio benedica Chrys e le sue feste, che non sono come quelle di Scott Fitzgerald, mi tocca ammetterlo, però non sono niente male e poi io adoro questa musica, mi riporta ai tempi in cui l’MDMA era ancora una droga legale e le palle da discoteca erano l’invenzione del secolo, ed era meraviglioso. Che poi è anche quando ho iniziato a fare la ladra, bei tempi gli anni Settanta. Ma anche ora, c’è qualcosa di estremamente divertente in tutto questo, quello che sto guardando ora: due Cacciatori, immersi fino al collo in un mare di creature, senza sapere vicendevolmente di essere nemici, e che se soltanto si accorgessero di quel piccolo dettaglio di tradimento, si salterebbero alla gola. È come guardare con i propri occhi una barzelletta vivente. Sai cosa sarebbe ancora più divertente, Cora? Essere quel piccolo e invisibile diavolo tentatore che sussurra segreti nelle orecchie di quei due sociopatici laggiù, di quanto questo che ora mi si avvicina è un vampiro, per dirne una, e guardare che cosa succede poi. Ma no, non lo farò, perché per quanto mi divertano spettacoli sanguinosi come quello che si avventerebbe tra le mura di questa casa che per me, casa, lo è diventata più di molte altre, non voglio rovinare la serata a Chrys. Per lui queste sono cose importanti, sono quel genere di cose che lo fanno sentire sempre un po’ meglio nonostante la vita sia stata ingiusta con lui come lo è con molti altri, con tutti in effetti, e sarò quasi dolce a formulare questo pensiero ma forse ci tengo, solo un po’, che quel ragazzo sia genuinamente felice di qualcosa, almeno per qualche ora. Gli sorrido infatti, anche se per il momento mi tengo lontana, sollevo solo una mano per salutare uno di quei suoi amici che mi è già capitato di notare a casa nostra qualche volta senza davvero averci avuto molto a che fare, ed eccoli, i due Cacciatori. Ignari di chi si trovano vicino, ignari del fatto che sono circondati e che se soltanto volessimo, io e Roland saremmo capaci di soli di spezzargli l’osso del collo senza poi tante cerimonie. Mi fanno quasi tenerezza, quasi. Affilo le labbra in una linea che si apre sui denti prima di accostarci i polpastrelli delle dita per mimare un bacio che si allunga nell’aria silenzioso per arrivare fino a Caiden Crain, chissà cosa ne penserebbe di sapere che si è scopato una posseduta della Loggia Nera, mi ha sempre incuriosito questo pensiero. Ribrezzo verso se stesso, oso immaginare. La voce di Roland arriva dalle mie spalle proprio quando sto per avvicinare il bicchiere di scotch alle labbra «Lo so» rispondo semplicemente, alla mia età, dopo una vita passata a riceverne, i complimenti diventano tanto ovvi e scontati da arrivare al punto in cui quasi con una punta di palese consapevolezza li si prende così, senza mezzi termini. «Eh già, Chrys è una persona speciale, per questo motivo tutti lo amiamo follemente» non mi volto a guardarlo, resto con gli occhi a fissare sempre lo stesso identico punto di fronte a me, sarà che questa festa è più interessante delle altre e mi pare quasi di vedere la svolta dorata di un’opportunità lavorativa proprio questa sera «Che ci fai a questa festa? Non sei troppo vecchio per questo genere di cose?». Potrebbe fare la stessa domanda a me, è vero, ma io non ho mai smesso di divertirmi e cercare un antidoto all’antica formula dell’immortalità.


    Edited by hime. - 10/6/2020, 20:02
     
    Top
    .
  9.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Badge
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Staff
    Posts
    10,626
    Reputation
    +8,981
    Location
    Arrakis

    Status
    NEW_POST
    Josh del mio corazon <3

    NyigAH8
    c4VmJb2
    maledictus
    28 y.o.
    Sinceramente, dopo tutto penso che sì, non sia un’idea così del cazzo andare ad una festa, anche se di voglia di seguire il tema non ne ho e probabilmente non ne avrei neanche in un momento normale, figurarsi ora. Quindi diciamo che ho scartato subito l’idea di concentrarmi per trovare qualcosa di magari più adatto quando ho staccato e mi sono trascinata fino a casa in tempo per una doccia. Tutto quello che voglio fare è raggiungere Josh, andare a quella festa e prendere solo quanto più alcol riesco a infilarmi in gola finché non sono così stanca da addormentarmi non appena sfioro il materasso, il ché potrebbe sembrare un piano di merda, ma l’ho già collaudato abbastanza volte da sapere che in realtà funziona. Non ci ho messo troppo impegno, anche se un po’ più del solito, per prepararmi a questa cosa e semplicemente prendermi una pausa dalla vita. Ce la meritiamo, io e Joshua, ce la meritiamo davvero e probabilmente ne meritiamo altre mille, ma alla fine va bene così. Va bene anche se è una volta ogni tanto e sembra un po’ una di quelle cose stupide, anche se no, non lo è mai il tempo passato insieme. Josh invece, decisamente ha pensato di seguire il tema, il ché mi fa ridere solo un po’ mentre esamino il suo abbigliamento piegando appena la testa di lato. «L’hai presa davvero sul serio, eh?» prendo un pezzo della sua giacca fra le dita, allontanandolo da lui come per esaminarlo, prima di lasciarmi andare ad un leggero applauso. Già sto meglio, non che mi sorprenda onestamente, quando c’è di mezzo mio fratello sto sempre un po’ meglio, non importa cosa sto passando, è un po’ come se fosse una medicina universale che cura più o meno tutto. E sinceramente, sì, ero convinta quando sono uscita e quando siamo arrivati fuori la casa di Chrys, che sarebbe stata solo una serata come tante, una in cui darmi ad una leggerezza tanto superficiale da alleggerire la testa e farla volare un po’, come sospesa, ma ovviamente no. Non che è ci sono tante macchine come quella a girare nel Borx, e se anche fosse quel pezzo di merda ha fatto in modo che se pure ci fossero quaranta modelli della stessa macchina, la sua risalterebbe fra tutte perché sì. Non ci credo, onestamente, che è lì dentro. Non voglio crederci mentre entro e sì, è vero che un po’ controllo perché sul serio, questa doveva essere una cosa mia, la mia serata proprio per evitare di tornare a grattare su quel punto, e non è fisicamente possibile che invece me lo ritrovi qui, di nuovo, dopo giorni in cui non l’ho visto. Il problema è che quel bastardo svetta anche abbastanza su tutti, ed è anche proprio di fronte al proprietario, e diciamo che Chrys è uno che si fa notare sempre, quindi sì, posso ufficialmente dire che la mia vita fa schifo. Però sorrido ancora, e torno a guardare rapidamente Josh, e forse è solo che davvero non ho intenzione di rovinarmi una serata così, o un momento così, o tutto, qualunque cosa. Prendo il bicchiere e lo allungo per spingerlo contro il suo, prima di alzarlo al cielo e premerlo sul ripiano per poi bere un sorso, stringendo appena le labbra prima di lasciar andare un sorriso che ha il rumore di uno sbuffo appena. «Vale lo stesso per te» lo dico agitando appena il bicchiere per indicarlo, come se fosse necessario specificare che parlo con lui. E sì, niente drammi sta sera, è quello che mi ripeto mentre mi mordo appena il labbro inferiore. «Ma sono sicura che sul bere troverò presto qualcosa, perché onestamente punto a non reggermi troppo bene in piedi» lo dico mentre prendo un altro sorso che allungo quasi con voracità, perché sì, in realtà è davvero un obiettivo concreto il mio, sopratutto adesso che so che condivido lo spazio con quei due psicopatici.
    ©
     
    Top
    .
  10.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    now I am a happy song placed on the lips of a woman
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    2,040
    Reputation
    +2,177
    Location
    Antipodi

    Status
    NEW_POST
    Arriva con cuoricino Lucianino, e squadra subito malissimo Morgan e Caiden. (necessitasi canna pesante)

    metamorphomagus
    22 y.o.
    Non credo di farmi una festa decente da, boh, forse davvero troppi mesi. Non siamo qui per questo forse? Almeno la maggior parte di noi presenti. Ci è pesato forse anche troppo il restare barricati nelle nostre case ad attendere che il mondo girasse sul suo asse mentre per la prima volta forse mi sono accorta quanto differenti siamo noi maghi dal resto della società. Non posso parlare di "evoluzione" o di superiorità: nonostante le evidenze che ci rendono padroni di tante, troppe cose a volte non trovo giusto essere tanto categorica.
    Da quanto tempo è che non partecipo ad una festa? Ad una dove non devo ritrovarmi a guardare in un angolo una persona senza sentirmi fuori luogo. Forse è da quell'ottobre, da quell'Halloween dove ci siamo incontrati, Lucian.
    Non è buffo? Non è anche questo un Halloween fuori stagione? Forse anche più divertente visto come le gonne più corte o le maglie più strette, senza il vento autunnale, non costringono più le gambe e la pancia a gelarsi.
    Penso che mi piacciano le cose fuori ordine, quelle almeno più innocue: gli schemi mi servono ad altro, altro che puntualmente in questi mesi ha comunque finito per sgretolarsi tra le mie mani e mandare a puttane tutta la geometria quasi perfetta che avevo dato alla mia esistenza. Sono passati già sei mesi, sei ed io sono terribilmente lenta perché ancora non mi è riuscito mettere in ordine niente di questa nuova vita, di questa nuova forma, di questa nuova consapevolezza che ho della mia storia, di quella di mio padre, di quella che si sta facendo per conto suo e che solo temporaneamente una pandemia ha frenato. Ma cosa vuoi che faccia una pestilenza ad Abel Dixon?
    Ma il punto è che se sono qui stasera è proprio perché non ci voglio pensare, almeno per qualche ore voglio non farlo, voglio uscire dalla monotonia di un pensiero che mi picchia costantemente in testa. Anche nel modo più sbagliato, anche in quello meno canonico. Ecco invece forse è proprio quello che mi serve: la sregolatezza, l'assoluto opposto alla mia geometria così tagliente e spigolosa da far male a volte, da ferire in tutte quelle occasioni che provo a scontrarmici contro constatando quanto sempre meno sia adatta alle vicende della mia vita.
    Credo di essere partita da casa con la testa già troppo vuota, con troppe poche consapevolezze o pensieri fermi: quelli che di solito ti permettono di valutare cosa è giusto e cosa non. È una nebbia sottile che rende meno tersa la mente, che la fa quasi addormentare, quasi la culla.
    «Ammettilo: questa non compete con le mie cassette anni '70.» lo dico ondeggiando appena la testa e le spalle appena mettiamo piede dentro.
    La verità, Lucian, è che io da questo caos vorrei uscire con un po' più di ordine. Voglio vedere come è buttare all'aria le carte e poi tornare a cercarci una composizione con lo sguardo un po' più sgombro.
    La verità è che per una volta vorrei provare ad essere normale. Con te, con me stessa, semplicemente così: andando in due ad una festa senza dover passare una serata a guardarsi da due angoli opposti di una stanza sperando di cogliere l'attimo in cui nessuno sarà lì a guardarci anche solo per strapparsi un bacio.
    Per una volta vorrei fare qualcosa di normale con te, che rimani un perno nel mio cambiamento.
    «Tu sai chi è il padrone di casa?» lo dico guardandomi attorno senza che sappia effettivamente chi sia, con assoluta certezza, l'organizzatore di questa festa.
    Penso sia anche un bene - strano, ma pur sempre un bene - ritrovarsi in mezzo a facce pressoché sconosciute: mi aiutano ad uscire da troppi dolori anche solo guardandole, anche solo ritrovando tratti diversi, tratti a cui potrei assomigliare in ogni momento senza l'impegno di dover conoscere le loro storie.
    Quasi.
    «Ma che cazzo.» mormoro masticandomelo tra le labbra.
    Perché occhio chiama occhio e nel vagare incrocio proprio la figura che almeno un paio di mesi fa ha bussato alla mia porta per chiedermi ancora una volta cosa avevo visto in quelle maledettissime fogne.
    Due agenti.
    ©
     
    Top
    .
  11.     +3   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Hey stranger!
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    912
    Reputation
    +968
    Location
    Highway to Hell

    Status
    NEW_POST
    Guarda chi c'è di nuovo, ma continua a parlare con Cora

    490 27 Years
    Undead - Lycan
    Non si era neanche voltata per salutarlo a dovere. Era occupata a farsi notare in quella scatola così attraente. Non aveva neanche notato i quindici minuti passati a mettere del pastone in faccia nel modo meno schifoso possibile per sembrare un fottuto licantropo. Ma aveva notato che la gente non si era per nulla fregata della cosa. Era molto tentato di lavarsi la faccia e tornare a sorridere senza quel pastone stupido che gli rendeva complesso persino muovere il viso.
    Non era forse troppo vecchio per queste cose? Aveva bevuto e scopato la sua eternità su quella terra più volte, aveva ammazzato mezza Parigi, era andato alle feste di corte, era stato a subirsi l'immigrazione nel mezzo più lento possibile. Un giorno ci metterebbe per tornare a casa sua passando l'oceano oggi. Era strano pensarlo, ma così era. Aveva anche visto come la storia diventava di chi vinceva, di chi era abbastanza forte da essere leader e carismatico. Quello lo aveva potuto vedere. Aveva visto gente manipolata da dietro le quinte, come dei burattini al servizio di due credi che si scontravano da millenni. Era una partita a scacchi per lui, una partita che si giocava di asset e conoscenze ben diverse da quelle che si potevano trovare nella casa di Sinister e Cora in quel preciso momento. "Anche tu eri già vecchia per i party dal confetto del cazzo, ma nessuno ti ha mai fermata, e io di sicuro non lo farò neanche questa sera" rispose per le rime alla posseduta.
    Chissà quali pezzi erano finiti per diventare giocattoli della donna. "Sono curioso" disse a Cora, "Quanti di questi giovani ti sei portata a letto? Quanti sono impazziti in questa stanza per questo bel corpo" La lista completa era probabilmente chilometrica, ma quella dei presenti, quella era più fattibile probabilmente.
    "Però ogni volta che ti vedo miglioro, stavolta non ti ho preso il tuo prezioso bicchiere di scotch" sussurrò ridendo mentre le mani si staccavano dai fianchi della donna e le labbra si accostavano alla sua nuca in un bacio mentre altre parole, ben più intime e misurate, venivano sussurrate leggere.
    ©
     
    Top
    .
  12.     +4   -1   -1
     
    .

    BULLSHIT
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Zombies
    Posts
    874
    Reputation
    +560
    Location
    Paradise City

    Status
    NEW_POST
    Arriva con Duncan al seguito e se ne va a salutare Chrys

    if you need a hero, you can find it Here
    28 y.o.
    Genasi
    Jackals
    Bronx
    Till everything burns
    While everyone screams burning their lies,burning my dreams! All of this hate, and all of this pain I'll burn it all down as my anger reigns!
    Anaideia Phrike Miller
    Per una volta in quel periodo finalmente riuscivo a vedermi bella, la pancia si faceva notare e io iniziavo a non sentirmi a mio agio con il mio corpo, come non mi sentivo a mio agio con Duncan, così avevo pensato che andare a quella festa mascherati potesse essere una buona occasione per staccare la spina. Non lo avessi mai fatto, non mi fosse mai passato di mente di fare una cosa del genere. Aveva iniziato a lamentarsi dal primo tocco di spugnetta. Ero veramente stata tentata di andare alla festa da sola e lasciarlo li a casa a discutere con il fratello, come due ragazzini. Mi chiusi in bagno e iniziai a prepararmi, preoccupandomi di rendere il tutto più realistico. Per fortuna che il marmocchio non mi aveva dato troppi problemi, sembra capisse quando le cose si complicavano, pregavo che l'intelligenza l'avesse presa da me. Osservai il tutto e onestamente mi facevo meno schifo del solito, la canotta lunga copriva la pancia ma non troppo.
    Andiamo su
    Dovevamo arrivare nel Bronx non che la cosa mi dispiacesse, ma era una zona che non avevo mai frequentato, magari Duncan si sarebbe rivelato utile a qualcosa. Appena entrai mi guardai intorno, non conoscevo praticamente nessuno, e per un attimo pensai che fosse stato uno sbaglio essere li, poi vidi il padrone di casa e scossi la testa avvicinandomi a lui che osservava il tutto da un angolo della casa da bravo spettatore.
    Dimmi che hai da mangiare
    Dissi ridendo e giocando con la sua camicetta trasparente. E poi devi spiegarmi come riesci a truccarti in questo modo, potrei rosicare decisamente
    codice role © Akicch; - want your own? Get it!
     
    Top
    .
  13.     +7   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,635
    Reputation
    +6,259
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Interagisce con Ray, Morgan e Caiden.
    Segue con lo sguardo Roland, poi si dedica quasi completamente ad Anai.
    Obv saluta tutti con la manina.

    mordin - outfit
    25 y.o.
    black magician
    gravedigger
    Riesci a sentirlo indistintamente come tutto ciò che oggi ti circonda sappia appartenerti più di ogni altra cosa. Lo senti in pugno, così saldamente annodato alle dita che muovendole quasi ti sembra di gestire il tutto proprio come un burattinaio appeso ai suoi stessi fili. Muovi l'indice ed il medio picchiettandoli contro il bicchiere e nel farlo inizi a notare quelle persone più importanti che pian piano iniziano a farsi vicine al padrone di casa. Ray è il primo di essi, e la cosa non ti stupisce affatto, considerando che hai fissato la porta per tutto il tempo che è servito a vederlo arrivare lì, carico di quella sua solita voglia di far baldoria e creare confusione - almeno nella tua testa -
    ''Tu dici?'' Gli rispondi fingendo indifferenza, mentre alterni i sorsi di punch ai tiri di canna, la quale lasci penzolare appena sulle labbra, come a volerti dare quel tocco di fascino in più che sicuramente ti manca. ''Mh no, io non credo di ricordarmi di te, anche se un faccino del genere devo averlo sognato. Faccio dei sogni molto sporchi ultimamente.'' Biascichi guardandolo con la coda dell'occhio, mentre posi il bicchiere sul bancone al tuo fianco per così lasciare che la mano libera gli afferri nuovamente il volto come quella volta. ''Oh.'' Stai facendo di nuovo l'imitazione della femmina sbadata. Sei terribile. ''Sei davvero un birbantello, ragazzo mio.'' Mormori indispettito agitando la mano che stringe la canna, per poi ancheggiargli contro e staccarti nell'immediato istante in cui i fratelli Crain si avvicinano per un cordiale saluto. ''Bellissimi! Mi riempie di gioia e gaudio avervi qui.'' Quanto ti piace fare il padrone di casa? '' Questa festa è di tuo gradimento, Morgan?'' Domandi notandolo un po' stranito. ''Dovresti occuparti tu del dj set.'' Sì, è proprio così che chiami quell'accrocco di pc ed amplificatore montato alla bell'è meglio nel soggiorno. Ma lo fai con un po' di distrazione, perché da quando hai conosciuto lo strambo Oleander ti viene spontaneo seguirlo con lo sguardo quando il suo bel faccino si fa troppo vicino alla tua amica. Stai meditando di metterti in mezzo e far qualcosa. Così, giusto per creare ulteriore scompiglio, eppure non appena pensi di voler fare qualcosa subito vieni bloccato da altri invitati - e non - a quella che già sembra essere una festicciola apprezzata più delle precedenti. ''Voi due vi conoscete?'' Ti rivolgi distratto a Caiden, talmente ti fa quasi male il braccio a forza di salutare tutti con uno scuotere della manina neanche fossi la Regina d'Inghilterra. Eppure continui a farlo in un gesto automatico, anche verso di lei, la quale sei sicuro di non aver invitato - perché no, non la conosci ancora - ma della quale presenza gioisci nell'immediato istante in cui noti lo stato interessante in cui riversa. Allora strattoni Ray per la manica, facendogli cenno con gli occhi di guardare nella sua direzione: Non riesci ancora a dimenticare il giorno in cui ha deciso di dichiararsi amante delle donne incinte. Ancora ti chiedi se esista una categoria a loro dedicata sui migliori siti di porno in streaming. ''C'è una sorpresina per te, ragazzo mio.'' Ok, a parlare così ricordi tanto un vecchio maestro. ''Credo sia giunta l'ora del rimorch... Amore!'' Ti volti di scatto verso di lei, lasciando che giochi maliziosa con la tua camicia. ''Ho tutto quello che vuoi, amore mio. Vieni vieni.'' E te la trascini dietro sino alla credenza ubicata a pochi metri di distanza da voi. Ne apri le ante e rimani per qualche secondo a fissarne il contenuto, elencandole tutte le patatine che hai in ogni loro forma e gusto. ''È tutto tuo e del ragazzone che cresce la dentro.'' Azzardi il sesso basandoti sui racconti di tua madre che diceva di saperlo predire in base alla forma della pancia della gestante.
    ©


    Edited by ( : - 12/6/2020, 17:00
     
    Top
    .
  14.     +4   -1   -1
     
    .
    Avatar

    ᗷOYᔕ ᗪO ᑕ(ᕼ)ᖇY(ᔕ)
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    6,635
    Reputation
    +6,259
    Location
    Black Lodge

    Status
    NEW_POST
    Solo Vivi che oggi è più asociale del solito.

    jackals - wendigo
    27 y.o.
    syd vicious - outfit
    Conoscere Vivianne sicuramente lo aveva cambiato e tale cambiamento era avvenuto così lentamente da non sembrargli invasivo, né tanto meno percettibile nell'immediato istante in cui è stato scaturito. C'era stato però e questo per un certo verso aveva contribuito alla presa di coscienza di una maturità che aveva tardato ad arrivare, facendosi presente solo dopo che la sua decisione di divenir parte di una famiglia ben più grande e terrificante di quella che lo aveva messo al mondo e cresciuto nelle regole più sbagliate ed antisociali che potessero esistere. Era serio anche quella sera e di certo lo sarebbe stato per un bel po' di tempo, combattendo con il bisogno di dimostrarsi un sottoposto eccellente e quello di raccontare a Vivianne cosa gli passasse per la testa. Ma non avrebbe potuto farlo: Non sarebbe stato corretto accennarle nulla di quel lavoro che gli occupava gran parte del suo tempo e che voleva saperlo reperibile h24. Per lei lavorava nella grande distribuzione e di tanto in tanto veniva contattato per un servizio di sicurezza organizzato per grandi eventi ed era così richiesto perché nel suo lavoro era facile infortunarsi ad ogni movimento. Lui, a differenza di molti colleghi maldestri, aveva ben capito come destreggiarsi in compiti come quelli, che lo vedevano indurire i muscoli e sudar freddo ad ogni decisione.
    Era così serio che non avrebbe voluto nemmeno andarci a quella festa, talmente gli sembrava una perdita di tempo partecipare ad eventi che non fossero organizzati dai Gallows, eppure aveva indossato qualche straccio e tirandosi su i capelli alla Syd Vicious, finse di essere vestito come lui. In fin dei conti il lucchetto che teneva stretto al collo significava davvero qualcosa e Vivi soltanto aveva la chiave atta ad impedirgli di soffocare.
    A casa Sinister ci arrivarono a piedi e per tutto il viaggio Lucian si ritrovò a chiedersi se fosse giusto provare quelle sensazioni negative che spingevano affinché egli capisse che posti come quelli non erano più per lui. Eppure guardando Vivi quasi gli sembrava di poter mitigare la cosa, come se soddisfarla ancora un po' servisse in qualche modo a farlo sentire a posto. Ma tale convinzione non sapeva durare per sempre, non quando la mente continuava a dirgli che c'era qualcosa a non andare. ''N-non è detto c-che il dopo non sia a-altret-t-tanto magnifico.'' Alluse alla notte di capodanno, quando mantenere l'erezione fu abbastanza difficile con quelle cassette a girare in sottofondo. Eppure ogni momento passato con Vivi continuava a sembrargli unico nel suo genere. A volte aveva persino l'impressione di vivere con lei da sempre, quando in realtà riuscivano a vedersi solo qualche giorno a settimana. Casa Sinister non gli sembrò nemmeno tragica come aveva creduto e le persone al suo interno non erano poi così tante da fargli mancare il fiato: Poi sarebbero stati lì solo per qualche ora e non era di certo difficile stringere i denti e ripetersi che un tempo in eventi come quelli ci avrebbe sguazzato allegramente. ''N-No non lo co-conosco.'' Era del Bronx, ma non di certo così socievole da presentarsi a tutti. ''T-tut-to ok?'' Fu allarmato da quella sua esclamazione.
    ©
     
    Top
    .
  15.     +5   -1   -1
     
    .
    Avatar

    Hey stranger!
    FEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STARFEMALE_STAR

    Group
    Citizens
    Posts
    912
    Reputation
    +968
    Location
    Highway to Hell

    Status
    NEW_POST
    Accompagnato dalla bella bellissima Anai, da un segno a Luc guarda male Chrys e gli stritola il collo stringe la mano, scusatemelo, è territoriale
    27 Years
    Wesen Hip zombie
    Spaccare crani, mangiare gente, nulla di particolare per la mente di Duncan Colroy. Tirare le dita fino a quando la cartilagine si iniziava a staccare, le ossa si lussavano, tutto diventava molto più molle e flessibile. Quello era un trucchetto che usava. Quello che stava subendo in quell'istante? Quella era una tortura. Era fermo da probabilmente un'infinità di tempo nelle sapienti mani di Anai per essere truccato per una festa che manco sapeva dove diamine fosse. Tocco dopo tocco, con una lentezza e una sensazione di forzato immobilismo che poteva lacerare la flebile mente di Duncan. "Lo fai per lei Dun, ricordalo, è per la tua donna" gli disse quieto Djedh. "Sta cosa è insopportabile, spero ne valga la pena cazzo" disse mentre osservava il corpo di Anaideia, che iniziava a sembrare più quello di una donna al terzo mese. Lo faceva principalmente per quello, perché lo vedeva che il lavoro, anche se minore la stressava.
    Ad aggiungere benzina sul letterale fuoco che è la sua fidanzata c'era quel drogato di Riley. A volte gli veniva detto che spariva, altre tornava come se nulla fosse. Quello che sarebbe dovuto essere il fratello maggiore si comportava, oramai da secoli, come il più piccolo.
    La cosa non piaceva a Duncan, e la cosa era sia il comportamento di Riley che quella dannata spugnetta imbiancata perché "Dai è una festa in maschera, non rompere, ne ho bisogno". Lui aveva già bisogno di bere per quel lungo, quasi eterno, processo di pittura che stava subendo.
    Finirono nel Bronx, non gli piaceva il Bronx, non era suo, era di altra gente, era una terra di tutti e nessuno. Doveva ambientarsi, vide uno dei sottoposti, Luc se non sbagliava, era probabilmente con la sua fidanzatina, chissà se sapeva che cosa poteva accadere con la giusta luna al balbuziente stecchetto. Un ragazzo, o almeno sperava fosse un ragazzo si avvicinò ad Anai. Già aveva allungato troppo gli occhi, e voleva pure fargli trovare un nuovo "Amico"? Non era il caso, o per meglio dire, era il caso di Duncan di presentarsi. Si intromise con un sorriso dicendo tra i denti già digrignati ed i muscoli tesi come la corda di un violino "Non mi pare di conoscerti. Piacere Duncan, il compagno della signorina, bella come festa." disse porgendo una mano che richiedeva una stretta forte, di quelle che possono dare persone forti. La mano tremava e chiedeva di diventare pugno, ma si era ripromesso di non creare problemi, soprattutto con il padrone di casa.
    ©
     
    Top
    .
111 replies since 9/6/2020, 22:40   3834 views
  Share  
.
Top