1. Il tempo dimenticato (storia di Hakka e Murra)

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    Storia
    By hime. il 2 May 2023
     
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    Il tempo dimenticato
    Storia di Hakka e Murra



    Il tempo prima delle civiltà
    All'origine del tempo, la magia esisteva come un miasma di energia diffusa nel mondo, che ne alterava l'equilibrio adesso conosciuto. Era quella che viene chiamata magia antica arcana, dai pochi che sono a conoscenza di questa parte prima della storia.
    Quel mondo era caratterizzato da fenomeni magici improvvisi, creature gigantesche, palafitte che si sollevavano su fiumi dai colori astrali. Erano dislocati varchi su tutta la terra, attraverso cui si poteva viaggiare come se l'universo fosse collegato quasi in ogni punto attraverso porte che lo attraversavano in svariati punti nevralgici.
    Non esistevano veri e propri stati, i popoli si dividevano fra quelli nomadi - la maggior parte - e quelli che invece formavano insediamenti in quei pochi posti dove sapevano che non avrebbero rischiato di cadere vittime di un qualche fenomeno magico improvviso. I maghi erano pochi, di solito dettavano legge anche se non erano a capo dei vari gruppi di persone dislocati nel mondo, ma chiunque li ascoltava con rispetto, fidandosi della loro opinione. Fra loro c'erano i Murra, una casta di maghi particolarmente abili, ma i più potenti di loro erano gli Hakka. Gli Hakka venivano trattati come vere e proprie divinità. Erano in contatto anche con entità provenienti da altre Dimensioni e Mondi (es. Tharizdun).
    Non esistevano molte delle "tecnologie" inventate successivamente (es. sistemi di leve, ruote), tutto veniva soppiantato dalla magia che anche se alla portata di pochi era parte integrante e massiccia della vita quotidiana, infatti difficilmente nasceva un centro abitato senza che vi fosse ivi disponibile - o a breve distanza - un mago.
    Gli Hakka si dividevano fra quelli nomadi, che si affiancavano di molti Murra come compagni di viaggio; e quelli che invece si stabilivano in un posto approfittando della venerazione e del bisogno che gli altri avevano di loro.

    Un giorno Morte andò da loro con un rituale che avrebbero potuto fare, per avere un mondo più stabile. Si sarebbe trattato di rinchiudere parte di quella magia in contenitori. Quei contenitori, però, dovevano essere qualcosa che rappresentasse gli Hakka stessi, che erano riusciti a padroneggiare quella magia incarnandone gli aspetti salienti. Il rituale avrebbe comportato la morte degli Hakka, sarebbe stato il loro sacrificio a fare da sigillo per la magia arcana, imprigionata così dentro l'oggetto che sarebbe divenuto reliquia.
    Finché si trattava solo di dover fare il rituale per riequilibrare il mondo, gli Hakka si rifiutarono. Ma quando Tharizdun si stava avvicinando alla Terra, con l'obiettivo di corrompere proprio quella magia e guadagnare così un potere immenso, gli Hakka cedettero.
    Si organizzarono per sigillare le reliquie più o meno nello stesso momento. Ognuno di loro si portò in una parte del mondo perché non fossero troppo vicine, con degli aiutanti (i Murra) che si occupassero di nascondere le reliquie una volta create, e quindi dopo la loro dipartita. Alcuni Murra infatti costruirono antichi templi nascosti e ben protetti, dove le reliquie potessero essere dimenticate. Per raggiungere questi luoghi sfruttarono i passaggi che utilizzavano per spostarsi: i Nihaz che gli permettevano di raggiungere il Crocevia (approfondimento).
    Anche Morte si unì a loro, restando indissolubilmente legata a questo mondo finché le sue reliquie, i Doni della Morte, non furono ritrovati.

    Purtroppo come momento storico è piuttosto inaccessibile anche ai viaggiatori temporali, visto che l'instabilità della magia di allora non permette viaggi precisi, anzi. Nel continuum del tempo è considerato il momento più pericoloso a cui cercare di accedere, infatti nessun Hakka ha mai conosciuto un viaggiatore temporale prima di reincarnarsi.


    Hakka e Murra oggi
    Il rituale e il contatto prolungato con quelle reliquie, ha cambiato anche gli Hakka e i Murra.
    Murra
    I Murra, sono diventati Oracoli, Veggenti, Viaggiatori, per la prossimità con le reliquie che proteggevano. Altri di loro hanno sviluppato invece un potere caratteristico, chiamato il Dono. Questo permette a loro e tutti i discendenti con il Dono, di vedere le tracce residue delle reliquie e della magia antica arcana, e quindi riconoscere anche un Hakka quando lo vedono.
    Molti di loro hanno presto iniziato ad avere sogni preveggenti, in cui vedevano il momento in cui le Grandi Reliquie sarebbero state ritrovate o qualcosa legato ad esse. Visto che li avrebbe aiutati a proteggere le Reliquie e far sì che venissero dimenticate, hanno trascritto su alcune tavolette di pietra, nella loro lingua antica, il contenuto dei sogni. Hanno poi nascosto le tavolette in nascondigli lontani dai templi, identificabili solo a chi avesse familiarità con la magia antica e potesse vederla, così da assicurarsi che sarebbero stati gli unici a trovarle e poterle consultare.
    La tavoletta 0 è la prima che hanno trascritto, ancor prima di sapere cosa significasse. Recitava come ci sarebbe stato un Conoscitore del Segreto che avrebbe cercato dei Nascondigli e scoperto così il destino delle Reliquie. Quando capirono cosa fossero quei sogni, capirono anche che era già stato deciso quale sarebbe stato il modo in cui dovevano trattarli.
    Hakka
    Gli Hakka, invece, subirono il potere delle reliquie da loro create in modo diverso. La loro anima fu legata alle reliquie, per questo un suo frammento sarebbe sempre stato al loro interno, corrotto oppure no dalla volontà della magia arcana, che era quella di vomitare di nuovo fuori con effetti distruttivi. Ma la frammentazione dell'anima e il potere che le reliquie irradiano nel terreno, nell'aria, in ciò che toccano e contaminano, fecero sì che qualche volta, nei secoli, l'Hakka si reincarnasse.
    Queste persone, incarnazioni di un Hakka ma che non ne hanno memoria, sono Avitus. Non è possibile riconoscere in loro nulla di questi tempi ancestrali, all'apparenza sono persone normalissime, potrebbero letteralmente essere chiunque. Alcuni vengono comunque ritenuti speciali per un "non so che", una qualità inafferrabile che li fanno percepire come persone sagge o coraggiose o semplicemente speciali, d'ispirazione, ma probabilmente questo è dovuto al grado di connessione con le memorie originali o a qualche altra caratteristica, perché non sempre ciò accade. Persone molto particolari, come oracoli, maghi antichi, veggenti, o in generale personalità in contatto profondo con la magia sono in grado di percepire qualcosa di diverso, che tuttavia non sanno definire né comprendere a pieno: alcuni ne parlano come "un grande destino" che aspetta la persona, altri come "un'anima antica", altri ancora come la semplice "propensione alla magia" che sembra più spiccata in queste persone.
    La difficoltà nel capire con cosa si abbia a che fare può essere anche dovuta al fatto che sono pochissimi al mondo a sapere degli Hakka, parte di leggende e storie dimenticate, che ormai sono anche scarsamente trasmesse. Persino fra i Templari, che quasi nella loro interezza conoscono la leggenda delle Grandi Reliquie, non sempre ci credono: quello che pensano i pochi che conoscono questo segreto, ormai, è che gli Hakka non fossero altro che maghi molto potenti dell'epoca, bloccati nelle reliquie, sì, ma non che possano essere rivisti altrove, in persone all'apparenza tanto banali.
    Quando un Avitus si risveglia diventa consapevole della sua storia, di quanto accaduto, risvegliando anche parte dei suoi poteri originali e tornando ad essere a tutti gli effetti un Hakka, pur se molto più debole. L'unico ricordo che non sarà mai in grado di sbloccare è quello della sua Prima Morte, ovvero della creazione della Reliquia. Il risveglio non è improvviso: tipicamente, inizia con alcuni sogni molto vividi relativi al tempo in cui era un Hakka vivo e vegeto, pian piano la persona capisce di essere lui quella persona e che quella è la sua storia.
    Quando un Hakka risvegliato muore, la sua ombra brucia la terra formando una caratteristica spirale al cui centro c'è il corpo dell'Hakka.


    Le Grandi Reliquie e i 16 Hakka
    Le Grandi Reliquie sono quelle create dagli Hakka e da Morte quando Tharizdun ha minacciato questo mondo. Sono generalmente sepolte in Templi, costruiti negli elementi naturali, così protette da diverse prove ideate dai Murra. Dato che alcune sono state ritrovate nei secoli, è anche vero che alcune sono semplicemente perdute, e non si sa che fine abbiano fatto.
    Le Grandi Reliquie hanno una volontà loro, ed è quella di essere trovate e attivate. Quando c'è un mago in loro prossimità, tenta di fare di tutto per essere trovata. Ed è anche questo il modo in cui i Templi le proteggono: tenendole inattive, così che il loro richiamo non possa essere sentito.
    Questo era anche il compito originario del frammento di Hakka legato alla reliquia, ma nel tempo alcuni di loro hanno iniziato a cedere al suo potere, e desiderare ugualmente di vedere la luce.
    Un mago che trova una delle Grandi Reliquie, però, non può usarne il potere a meno che non ne diventi Padrone, e questo significa affrontare una Prova di Valore che è sancita dalla Reliquia stessa. La prova può essere uguale per tutti i maghi che cerchino di prenderla oppure differire a seconda del mago che ha davanti, ma quasi sempre la prova chiede di sacrificare qualcosa di molto importante per il mago che ne voglia diventare Padrone.
    Una volta divenuti Padroni della reliquia, è possibile non solo usarla, ma sentire anche la sua volontà e la volontà dell'Hakka che vi è legato. Questo è il motivo per cui molti impazziscono dopo averle ottenute.

    Gli Hakka erano 16, e insieme a Morte diedero vita alle seguenti Grandi Reliquie:
    • I Secondi, ovvero le 4 reliquie che riunite permettono di diventare Padroni del Tempo:
      1. La Gabbia del Tempo, creata da Athron [Oscar de Molay]. Chi ne è padrone può usarla per arrestare del tutto il tempo. La reliquia è stata trovata da Themi Trevize che l'ha utilizzata sul sistema del pianeta Rascenvo, cristallizzandolo in una stasi temporale e rendendo impossibile ai suoi abitanti di invecchiare, morire, crescere per evitare la catastrofe. La stella di Rascenvo, infatti, stava andando incontro a una fase di forte instabilità, che avrebbe portato alla condanna del suo pianeta natale a opera di una titanica, catastrofica esplosione solare. La reliquia sarebbe servita ad avvolgere il pianeta in una bolla di magia tanto antica e potente da riuscire a bloccare il corso degli eventi, a cristallizzarli per un tempo indeterminato. Sono in pochi a conoscenza di dove si trovi (Themi Trevize e Vincent Kovách).
      2. Il Velo, creato da Elras[Layla Burton]. Elras, dotata del dono della "Prescienza", che la rendeva capace di vedere l'intessersi del Tempo nelle sue possibilità, in immagini che nelle discordanze, presentavano le proprie opzioni, rendendola capace di comprendere come una piccola scelta avrebbe deviato fra un filo o l'altro, senza però essere mai certa di cosa avrebbe portato cosa. Viveva da nomade, insieme a suo fratello Raktaneon, preferendo sempre il raccogliersi silenzioso della natura, che sapeva darle un senso di pace fra gli spiragli delle possibilità che l'assalivano. Alcuni, la cercavano per chiedere consiglio nei dubbi, nelle incertezze, consapevoli che la sua dote, potesse seguire i sentieri dei bivi per concedere risposte ai quesiti. Venne conosciuta per questo come "La Scrutatrice", anche se, dallo scaturirsi di questa possibilità fino alla fine dei suoi giorni, Elras si sentì sempre perseguitata dalle responsabilità di tutti i futuri intravisti. Quando giunse la fine dei giorni, e mancava poco a completare il Velo, prese il filo di Raktaneon per intesserlo nella trama, consapevole di come quella, fosse una delle chiavi per solcare il futuro della loro ricongiunzione.
        Il Velo è diviso a sua volta in 3 frammenti, ognuno in grado di sospendere un'area in una bolla temporale a cui è possibile l'accesso solo a coloro che costituiscono violazioni del tempo. Un frammento del Velo è ubicato in Alaska, nel Brooks Range, ed è stato trovato da Vector Gravel. Grazie al suo potere, ha potuto costruire la città segreta di Nunalit, sospesa nel tempo e accessibile solo a chi violi le leggi temporali. A Nunalit il tempo scorre "normalmente", ma in modo asincrono rispetto tutto quello che la circonda, motivo per cui è praticamente impossibile raggiungerla, come se appartenesse ad un altro tempo in ogni momento, pur essendo materialmente lì. Sono pochissimi a sapere dell'esistenza di Nunalit (Errol Kulin), ancor meno che la sua origine sia un frammento di una Grande Reliquia.
      3. La Ruota Perpetua, creata da Gukha. Può velocizzare il tempo di tutto il mondo, ed è custodita in un tempio vicino Palmira, in Siria.
      4. La Sabbia Reversa, una clessidra che se girata permette di riavvolgere il tempo. È stata creata da Tzehas [William Knight].
    • I Semi del Nulla, ovvero le 3 reliquie che se riunite permettono di essere Padroni del vuoto:
      1. L'Anti-Specchio creato da Chiseexo.
      2. Le Catene Stringenti, create da Shio, con il potere di annullare l'energia magica. Proprio per questo sono state prese da Pelor per imprigionare Tharizdun, e per questo sono anche note come le Catene di Tharizdun.
      3. Il Giogo dei non-esistenti, creato da Tshicue. Può annullare ogni traccia dell'esistenza di chi (o cosa) vi metta la testa all'interno.
    • I Pieni, ovvero le 2 reliquie che riunite permettono di diventare Padroni della materia:
      1. Scatola Creatrice, creata da Israh e perduta in un'altra dimensione. Aveva il potere di conferire materia a ciò che non l'aveva.
      2. La Ragnatela, che ha il potere di produrre materia che non occupa reale spazio in modo pressoché infinito. Attualmente in possesso dei Templari. È stata creata da Raktaneon [Tess Bishop]. Raktaneon era il mago aracnomante, padrone dei ragni e lettore dei fili del destino e delle verità sulla ragnatela. È stato un "proto-Oracolo" e interprete dei moti e delle volontà del mondo naturale. Ha vissuto per lunghi anni nomade con la sorella Elras fino a quando conosciute Scesthi e Yahashid non si è stabilito sul loro territorio. Conscio della responsabilità del gesto a cui tutti loro erano stati chiamati realizzò la sua Ragnatela togliendo ad essa due fili: il primo lo donò a Yahashid per legare le Gemme dell'anima, e il secondo lo donò ad Elras da intessere all'interno del suo Velo. Questo per assicurarsi il legame tra le loro anime anche una volta reincarnatesi molte migliaia di anni dopo. Il potere di Raktaneon, insieme a quello dell'Aracnomanzia, è quello delle connessioni. Come la tela del ragno è una rete che unisce tutti i vari punti così anche il mondo, dalla cellula alla montagna, è intessuto di una invisibile ragnatela di connessioni e di legami senza i quali né esso né l'uomo funzionerebbe (come il pensiero senza un legame con la bocca non darebbe aria alle proprie parole, così le maree senza un legame con la luna non si susseguirebbero una sull'altra). Legami fisici, legami temporali e legami spaziali: Raktaneon riusciva a coglierli ed eventualmente a modificarli.
    • Le Viventi, un numero indefinito di reliquie che se riunite permettono di diventare Padroni della Vita:
      1. La Fonte della Giovinezza, creata da Neeqa, in grado di arrestare qualsiasi degenerazione del corpo, fra cui la vecchiaia. Una leggenda diceva che la Fonte della Giovinezza si trovasse nel Distretto Bruciato degli Stati Uniti, nello stato di New York. Un'altra leggenda ritenuta però più affidabile la colloca invece in Etiopia.
      2. Le Foglie di Yggdrasill con il potere di guarire qualsiasi ferita. Una di esse è conservata nel cuore di Kyrat. Sono state create da Scesthi [Rexana Bishop]. Scesthi era conosciuta come la "Grande Madre" grazie alle sue particolari abilità: riequilibrava la magia promuovendo il ciclo della vita, rianimando quindi quanto era morto con la magia stessa e sapeva così comunicare con le entità in procinto di nascere. Era ricercata per accompagnare le donne durante la gravidanza e il parto e per comunicare con lo spirito del bambino ancora non nato, di cui sapeva dire il temperamento e alcune caratteristiche prima che vedesse la luce. Con l'aiuto di sua figlia, Yahshid, sapeva anche delineare il destino di tali bambini. Era inizialmente contraria alla proposta di Morte, e per questo fra gli ultimi Hakka ad aderirvi.
    • I Motori del Mondo, le 3 reliquie che se riunite permettono di essere Padroni dell'energia:
      1. Il Dotto di Stasi creato da Lamki, in grado di annullare qualsiasi energia gli passi attraverso.
      2. L'Ampolla Mutevole, creata da Xamal, che può convertire qualsiasi tipo di energia in qualsiasi altra senza alcuna perdita. L'Ampolla era a Las Cruces e ha causato il terribile incidente del Bagliore verificatosi l'11 dicembre del 2020 e protratto fino al 14 dicembre. Il MACUSA così come la maggior parte delle persone all'interno del Bagliore non hanno scoperto che era stato causato da una reliquia, ma alcuni invece sono entrati in contatto con essa. In particolare, sanno della reliquia Eså Åkerlund, Morgan e Caiden Crain che erano presenti al suo ritrovamento; Sarai Miller che è stata trasformata dalla reliquia stessa in una forma di vita nuova connessa al Verde; Errol Kulin e gli Assassini, responsabili insieme agli Uomini di Lettere della protezione della reliquia (Errol era presente al ritrovamento e si è messo in contatto con la Padrona della reliquia); e Rexana Bishop che è diventata Padrona della Reliquia.
        La reliquia è stata attivata, pertanto è possibile che altri studiosi possano trovare le sue tracce a Las Cruces, in particolare coloro che conoscono la traccia magica lasciata dalle Grandi Reliquie. L'Ampolla ha cambiato nei secoli il suolo stesso di quella zona, generando un elemento chimico nuovo, che il Norton Group - responsabile del sito - ha ribattezzato Nortonite.
        Attualmente la reliquia è in possesso degli Uomini di Lettere, in particolare nel loro bunker di Irvington.
      3. Il Guanto Motore creato da Xoya, che tramite contatto può immettere qualsiasi tipo di energia in ciò che tocca.
    • Le Pagine Immortali create da Resh [Berthold Hermann]. Sono un numero indefinito di reliquie, poiché non sono altro che le pagine del Libro della Vita, che non ha alcun potere, ma racchiude l'intera storia e conoscenza passata, presente, e futura del mondo. Ogni pagina appare come un libro, con testo scritto su una sola facciata, che contiene informazioni su un pezzo di storia o conoscenza passata. Se riunite, permettono di essere padroni della memoria, per cui non solo si sarà in possesso di ogni cosa sia esistita, ma sulle facciate vuote comparirà anche tutto quello che avverrà.
      Nei secoli i Templari hanno radunato diverse pagine del Libro della Vita, che custodiscono nei vari covi e in templi sparsi in tutto il mondo e che contribuiscono loro stessi a creare. Il testo, infatti, non è sempre visibile: non è chiaro come accada, ma la storia passata si scrive solo in alcune circostanze, o almeno così diventa visibile. Unendo più pagine compaiono esponenzialmente parole sulla filigrana, in modo che le informazioni presenti in modo latente nel libro divengano visibili. Per questa ragione, i Templari da sempre hanno l'usanza di scrivervi sopra nuove informazioni che ottengono e trovano, visto che hanno notato come sulla carta tali informazioni prendano vita, facendo riscoprire aspetti latenti e non visibili del loro contenuto o aggiungendo semplicemente nuove pagine - come venissero create - perché non vi siano mai testi sovrapposti.
      Ad esempio, esistono ben due pagine note su conoscenze di magia nera, una posseduta da Elizabeth Gowdie, dove ci sono scritti i rituali più potenti e rari di magia nera, un'altra, invece, era proprietà di Percival, un Immortale nascosto in Irlanda, e custode di un covo accanto le catacombe di San Patrizio, in Irlanda, dove vengono custoditi tutti i documenti che parlano della storia magica di Irlanda. Proprio fra questi antichi testi, Percival conservava una delle pagine del Libro della Vita, rubata da Logan Lagrange in seguito al suo tirocinio presso il Dipartimento di Antiche Rune di Dublino.
      Elizabeth ha copiato una pagina della sua reliquia sapendo che Persephone sarebbe andata a prenderla, infatti sua figlia possiede la copia di un rituale presente nel Libro della Vita e di cui è stata vittima.
      Alcune pagine, di numero indefinito, sono in possesso degli Assassini, che le usano per collegare le proprie reclute agli antenati attraverso l'Animus.
      Beda il Bardo si dice possedesse un'altra pagina, contenente un pezzo di storia antica, fra cui la storia dei tre fratelli e della morte, di cui ha scritto poi nel suo famoso libro di fiabe senza probabilmente rendersi conto dell'importanza delle parole che stava trascrivendo.
      Un'altra pagina di cui si conosce l'ubicazione è quella posseduta da Hammurabi, nel 1795 a.C. circa, che conteneva moltissimi passi di storia - soprattutto giuridica - dei popoli accadici e sumeri. Grazie alla pagina fu possibile per il re Hammurabi compilare una ricca raccolta di leggi e diritto, incisa su una stele di basalto nota come il Codice di Hammurabi.
      È anche nota l'esistenza di un'altra pagina del libro, ironicamente battezzata alla sua scoperta come Libro dei Morti, un antico testo funerario egizio, utilizzato stabilmente dall'inizio del Nuovo Regno (1550 a.C. circa) fino alla metà del I secolo a.C. Il titolo originale del testo, traslitterato ru nu peret em heru, è traducibile come "Libro per uscire al giorno" (altra possibile traduzione è "Libro per emergere nella luce"). Si compone di una raccolta di formule magico-religiose che dovevano servire al defunto come protezione e aiuto nel suo viaggio verso il Duat, il mondo dei morti, che si riteneva irto di insidie e difficoltà, e verso l'immortalità.
    • Le Gemme dell'Anima che permettono di collegare una persona ad un suo antenato seguendo tutto il tragitto di una data anima.
      Le Gemme dell'Anima sono reliquie possedute soprattutto da Assassini, immesse dentro particolari "aggeggi" chiamati Animus che permettono di rivivere la vita di un proprio antenato. Il motivo per cui siano riusciti a trovarne tante, è insito nel potere stesso delle Gemme, che permettono di collegarsi, seppur mostrando tale collegamento solo a coloro che ritengono degni, anche all'"anima" di altri frammenti, a quel frammento del mago che ha sigillato questa reliquia spezzandosi in migliaia di pezzi, Kokhā, Lo Sconosciuto. Possedere anche solo una Gemma, quindi, permette un percorso facilitato nella loro ricerca. Un Templare, Berthold Hermann, è riuscito a trovare una Gemma dell'Anima, conservata nella Ragnatela dopo averla salvata dalla Lava. L'importanza di tale ritrovamento è enorme anche ha permesso ai Templari di scoprire qualcosa di assolutamente inaspettato: il frammento in questione permetteva di collegarsi non ad un proprio antenato, bensì ad un discendente, schiudendo quindi le porte di una visione futura. Un gruppo di Templari si è quindi concentrato sulla ricerca di tali Gemme per scoprire se ce ne sono alcune che permettono di vedere qualcosa del futuro, e di escludere l'ipotesi che la Gemma trovata da Berthold Hermann sia invece una nuova reliquia di cui nessuno è a conoscenza, e che comunque risulta piuttosto appetibile per la Setta della Conoscenza.
      I Templari sanno dell'ubicazione di una Gemma dell'Anima a Lily Dale, in un antichissimo "tempio" creato dai Murra (aiutanti degli Hakka) per proteggere il frammento della reliquia di Yashid. Non hanno mai portato via la reliquia da Lily Dale: quando si sono avvicinati per studiare il posto, hanno capito che era troppo legata alla città, in cui ci sono molti fenomeni magici e abilità che si tramandano di generazione in generazione. Stesso gli abitanti del luogo avrebbero difeso la Gemma, per questa ragione si sono premurati di far sparire ogni riferimento ad essa in modo che solo i membri della Setta della Conoscenza, alcuni abitanti di Lily Dale (quelli che hanno avuto accesso al "tempio" ) potessero conoscerne l'ubicazione, permettendo loro di andare a recuperare la Gemma quando le Grandi Reliquie verranno riunite. Il "tempio" è costituito da una fitta rete di gallerie e grotte apparentemente naturali, rese magicamente labirintiche così che solo chi sia considerato degno possa raggiungerne il centro. Proprio lì c'è un cerchio rituale: coloro che lo attraversano verranno sottoposti alla Prova di Valore della Gemma, e se se ne dimostreranno degni, potranno prenderla. Amira Bishop è fra coloro che ha affrontato la prova di valore ma non l'ha superata, e le è stata invece data la visione della sua morte.
      Le Gemme dell'Anima se riunite permettono di essere Padroni dell'Anima e sono state create da Yashid [Nova Bishop]. Yahshid è stata a lungo conosciuta come la "Disegnatrice dei sentieri dell'anima", insieme a sua madre Scesthi con la quale ha viaggiato in lungo e in largo, riusiciva a delineare i destini dei bambini che Scesthi accompagnava nel loro ciclo di nascita. Raggiunta l'età adulta, stanca di spostarsi, si fermò in quello che poi divenne il fulcro di molteplici città che le si svilupparono intorno. Molte persone cominciarono ad andare in pellegrinaggio da Yahshid per chiedere quale sarebbe stato il destino della loro anima, o per richiedere cure o soluzioni. Ogni volta le portavano un dono e così cominciarono gradualmente a divinizzarla. Aiutò il Dio della Giustizia, Aaos, a stabilizzare la sincronizzazione tra alcuni particolare anime di esseri umani e gli Emissari che avrebbero poi in futuro potuto utilizzarli come Tramiti; tramite il filo di Raktaneon legò le loro due anime così da potersi ritrovare in futuro, dopo il sacrificio della sigillazione delle reliquie, a cui non fu mai davvero concorde, decise di prenderne parte per via del suo amore per Raktaneon.
    • I Doni della Morte, creati da Morte in persona. Se riuniti, permettono di diventare Padroni della morte. Sono:
    • La Bacchetta di Sambuco, ovvero la bacchetta invincibile. È stata data da Morte a Antioch Peverell, ma ha cambiato di frequente mano visto il suo legame con la morte. Gli ultimi possessori noti sono stati Voldemort, che l'ha presa a Albus Silente, che a sua volta l'aveva vinta a Gellert Grindenwald. Nessuno, a parte una cerchia ristretta di persone, sa che è stata poi di proprietà di Harry Potter, che l'ha spezzata e gettata nel lago di Hogwarts. Fu Quincy Auberon Rowle a trovarne i due frammenti e posizionarli nel Tempio di Morte, sotto Hogwarts.
    • La Pietra della Resurrezione, che permette di rievocare i morti in uno stato di semi-vita. I Templari hanno scoperto nel 2019 che la Pietra donata da Morte a Cadmus Peverell era finita nelle mani di Salazar Serpeverde. Incastonata in un anello di famiglia che i Gaunt si sono trasmessi per generazioni, è poi finita fra le mani di Albus Silente nella ricerca degli Horcrux. Distrutto l'anello, la Pietra ha avuto un ultimo padrone, Harry Potter, che l'ha ereditata da Silente. È stata poi riportata nel Tempio di Morte nel 2022 da Quincy Auberon Rowle.
    • Il Mantello dell'Invisibilità che permette di essere invisibili anche alla morte. Morte lo diede a Ignotus Peverell, ed è stato ereditato da Harry Potter.


    Lingua della Magia Arcana
    Il modo in cui gli Hakka erano riusciti a controllare una magia tanto incontrollabile, era stato imparando la sua lingua. Un insieme di sibili incomprensibili, un sussurro biascicato, quello che per tutti era solo rumore. Se pure riuscivano a sentirlo, cosa di cui erano capaci solo i maghi più portati.
    Gli Hakka capirono che i sibili descrivevano cambi di direzione, flussi più veloci e più lenti, più stagnanti. Era il rumore che faceva la magia nell'entrare nei suoi tessuti geometrici, e irradiare da lì ogni cosa.
    Trascrissero quello che sentivano, lo isolarono, studiarono, e alla fine riuscirono ad avere una lingua. Era una lingua interamente magica, che si adatta lettera per lettera a qualunque lingua venisse parlata allora e oggi.
    Se un Hakka scriveva in quella lingua, chiunque avrebbe capito, a patto che conoscesse la lingua stessa, anche a partire dal suo idioma. Era una lingua "mutante", fatta di significato che andava al di là di suoni e segni.
    Quella lingua agiva come una formula. Permetteva di controllare la magia arcana. Ogni Hakka si sentiva intrigato da alcune parole piuttosto che altre, e quelle diventavano le sue parole di potere, il suo formulario.
    I segni che erano riusciti a identificare erano:

    82SRoJD

    Se gli Hakka - una volta risvegliati - sentono, capiscono, disegnano e parlano la lingua della magia arcana, alcuni Murra potevano lo stesso, ma in modo diverso. Loro non sentivano la magia sussurrare loro parole di potere. Ne avevano indovinate alcune, che si tramandavano. La maggior parte dei discendenti dei Murra neanche conosce la lingua della magia. I pochi che la conoscono, spesso sanno leggerla e scriverla, ma non parlarla.



    Edited by tippete - 23/7/2023, 14:35
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